Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1225
“Mi sembra fin troppo semplicistico ottenere fondi destinati al territorio e investirli tanto per spenderli. In certi casi sarebbe sicuramente meglio fare senza ed effettuare però interventi di riqualificazione e recupero magari più semplici, ma meno invasivi” lo dice il presidente di Massa Città Nuova Stefano Benedetti che aggiunge: “L’ amministrazione comunale di Massa, sta eseguendo lavori che sulla carta dovrebbero essere di recupero e riqualificazione, ma che in realtà risulteranno essere distruttivi per questa parte di costa. Nella stessa zona insiste la storica Torre Fiat e lo stesso parco prima dell’ intervento, era un’oasi naturale molto frequentata da atleti e persone in cerca di relax. Nel periodo estivo, l’estrema vicinanza con il mare, attirava la presenza dei turisti che frequentano la spiaggia limitrofa. Con questo progetto che prevede la realizzazione di casermoni costruiti a pochi metri dal mare, l’economia turistica avrà solo da perderci e nel merito è difficile capire se, è perché, la commissione paesaggistica abbia rilasciato parere favorevole, nonostante il palese impatto visivo del tutto negativo a causa della presenza di queste imponenti strutture. Nel merito, è bene sapere che il Piano Paesaggistico Regionale è uno strumento urbanistico previsto dalla legislazione e redatto dalla Regione congiuntamente al Ministero della Cultura. Lo stesso, individua i progetti prioritari per la conservazione, il recupero, la riqualificazione , la valorizzazione e la gestione del paesaggio. Per questo motivo non si comprende come sia stato possibile superare il vincolo paesaggistico riservato ai parchi pubblici, per permettere la realizzazione di un progetto così impattante che causerà sicuri danni all’economia turistica”. Benedetti si è rivolto al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al ministero della cultura e a quello dell’ambiente chiedendo un intervento per accertare lo scempio in corso e quindi per ordinare il conseguente ripristino dello stato dei luoghi.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 330
Mycelium è in presidio fisso per la Pace da alcuni mesi, a Massa. Con questa iniziativa si vuole creare un punto di riferimento sul territorio per una cittadinanza attiva e consapevole in tema di diritti fondamentali e, soprattutto, mantenere l'attenzione sul tema della PACE e i diritti umani, contro la militarizzazione e la follia della guerra, tutte le guerre, attraverso una corretta informazione per contrastare una propaganda che giustifica massacri di bambini e sofferenze inaudite inferte a intere popolazioni e che restituisce una realtà distorta di quel che accade sui territori in conflitto. Sarà un'occasione per conoscersi, fare rete, scambiare informazioni e contatti ma anche per accogliere e raccogliere proteste e proposte, uno spazio di condivisione e collaborazione per idee e realizzazione di iniziative su obbiettivi comuni.
Per info e contatti:
L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi. Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio. Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire! L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi.
Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio.
Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire!
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 724
L'ennesimo atto criminale compiuto ad Avenza è stato analizzato da Michela Pinelli di Avenza R-Esiste: "I due boati che hanno riecheggiato nella notte, ad Avenza, per l’assalto al bancomat della banca BPER di via Giovan Pietro, si spera che abbiano risvegliato dal sonno non solo i cittadini ma, anche le coscienze di chi non capisce che la definizione di paura percepita non è altro che un alibi al lassismo perdurante. L’attacco al bancomat di via Giovan Pietro è un dejavù di quello al bancomat della Cassa di Risparmio di Fossola di pochi mesi fa. I cittadini svegliati nella notte di soprassalto, si sono fatti le stesse domande in preda al panico: “Dove è successo? Quale banca? Ci saranno feriti, auto rotte, case danneggiate?”. E intanto mentre il brusco risveglio porta l’attenzione dei più a cercare di capire l’avvenuto, a pochi metri di distanza, i soliti impuniti ‘clienti della notte’ cercano di entrare nel già più volte derubato negozio di Avenza. Questa volta però alle finestre e ai balconi la gente c’era, c’era un maggiore giro di pattuglie per la rapina avvenuta e il costoso sistema d’allarme ha fatto il suo dovere, e quindi niente liquori gratis, né affettati portati via dal banco. Il problema è delle leggi? Che si mettano d’accordo tutti e le cambino, pene giuste e correttive per chi delinque (a prescindere dal colore/credo/ paese d’origine). Il problema è del comune? Ma no! Abbiamo letto che hanno trovato finalmente la soluzione. E mentre c’è chi ‘incassa un risultato importante’ e chi parla di ‘traguardo significativo’ i cittadini si guardano basiti, contemplando il vuoto della politica che ci dovrebbe rappresentare. Gente incapace e che fa della contraddizione, del sensazionalismo vuoto, dell’autocompiacimento una sterile bandiera da sventolare in ogni dove. Ecco, sappiatelo, la gente comune che magari vi votò, ne ha le scatole piene delle vittorie incassate, mentre perdurano i furti con scasso, e dei traguardi di percorsi che auspichiamo vi portino presto a casa. Non abbiamo più intenzione di far finta che tutto vada bene”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1109
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 386
Sarebbe una vittoria di Pirro, secondo il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella, l’individuazione dell’area per installare ad Avenza una sede della polizia municipale. Mirabella infatti ha spiegato: “La sede individuata si presenta come un manufatto fatiscente e non adeguato per ospitare i vigili. L'idea che questa struttura possa diventare un luogo funzionale e sicuro sembra infatti pura utopia, considerando quanto lavoro sarà necessario per rimetterla in sesto. Chiedo: c’ è già un progetto, c’è il finanziamento per i lavori per renderlo minimamente adeguato? Quali sono i tempi? Dopo mesi di incertezze e di spasmodiche ricerche con promesse non mantenute, in Commissione Lavori Pubblici è stata infatti annunciata una soluzione che sembra a tutti gli effetti un palliativo per prendere altro tempo. Peraltro la clamorosa retromarcia della Arrighi in merito alla individuazione dei locali della ex Circoscrizione in Via Sforza, solleva dubbi legittimi: cosa è cambiato dalle rassicurazioni della Prima Cittadina in Consiglio comunale ? La nuova proposta infatti potrebbe sembrare una conquista, ma, come la celebre vittoria di Pirro, è invece destinata a risultare un successo privo di concretezza. Mentre i residenti continuano a chiedere soluzioni rapide ed efficaci, si celebra infatti, una vittoria, che per il momento non migliora la sicurezza del territorio e non realizza un cambiamento tangibile e subitaneo. Per quasi un anno l'assessore Elena Guadagni sulla ricerca della sede, ripeteva il mantra “ la stiamo cercando ma non la stiamo trovando” , mentre la comunità aspettava fiduciosa e, su sollecitazione del sottoscritto al Prefetto, dottor Guido Aprea di intervenire sulla incresciosa situazione di Avenza, erano state convocate sia la Guadagni che il Comandante della Polizia Municipale Paola Micheletti, ma anche in quel caso nulla di concreto era stato fatto. Purtroppo l’ Arrighi, non sembra mai prendere una posizione definitiva, passando da un’idea all’altra con una velocità impressionante, cambiando opinione a seconda del vento, senza mai dare certezze, per cui chiedo : sulla sede inizialmente proposta presso la ex Circoscrizione quali sono le motivazioni di questa retromarcia? Perché ribaltare un'idea che sembrava adeguata e veloce? E, soprattutto, cosa è davvero cambiato per giustificare questa nuova decisione? Sembra essere un altro annuncio, un'altra promessa che non avrà alcuna risposta immediata. La continua incertezza sulla sede del distaccamento della Polizia Municipale di Avenza non è solo una questione di burocrazia mal gestita, ma un chiaro segnale di un’amministrazione che non ha come priorità la sicurezza del territorio . Il suggerimento è chiaro: è necessario adottare una visione strategica, che non si limiti a soluzioni temporanee, ma che ponga al centro l'efficacia a lungo termine, con investimenti seri e pianificazione adeguata. La sicurezza dei cittadini non può essere lasciata in balia di soluzioni provvisorie che, oltre a non risolvere nulla, alimentano solo frustrazione. Una proposta concreta arriva dai residenti, che da tempo suggeriscono di riconsiderare la soluzione della ex Circoscrizione di Via Sforza, come sede del distaccamento. Questa potrebbe rappresentare una scelta sensata e funzionale ed il sindaco Arrighi dovrebbe ascoltare queste istanze e rivedere la propria posizione, mettendo da parte i ripensamenti continui e puntando finalmente su una soluzione definitiva”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 505
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 255
Massa, strade disastrate: Benedetti di Massa Città Nuova scrive al prefetto
Sarebbe stato contattato da molti cittadini preoccupati per le condizioni pessime delle strade massesi: così riferisce Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova ed ex presidente del consiglio comunale nella giunta Persiani 1, ed aggiunge di vedersi costretto a scrivere al prefetto: “Strade piene di pericolose buche, presenti ormai anche nelle strade principali e non solo in quelle periferiche. Macchine lesionate, cerchioni rotti, persone cadute dallo scooter e ferite, sono ormai all’ordine del giorno e non è sufficiente avere le garanzia che, comunque, vi sono delle coperture assicurative da parte del comune di Massa responsabile a tutti gli effetti di questa grave situazione. È, invece, necessario provvedere urgentemente ad un monitoraggio del territorio per addivenire ad una successiva stesura del Piano delle Strade per poter pianificare una manutenzione straordinaria e ordinaria di rifacimento stradale, soprattutto per mettere in sicurezza il territorio e salvaguardare l’ incolumità pubblica. Le ricordo che il sindaco di Massa Francesco Persiani, è il primo responsabile della sicurezza e della salute dei cittadini e in quanto tale, avrebbe dovuto attivarsi già da anni per risolvere la questione attingendo ai finanziamenti previsti per questo uso. Probabilmente, ha scelto di fare altre cose, vedi Ugo Pisa e progetti vari come la fontana del pontile e la riqualificazione di alcune piazze, nonostante le continue denunce della cittadinanza preoccupata di vivere in una gruviera con tutti i rischi del caso”. Benedetti che non nasconde certo l’evidente ruggine esistente con quella che è stata la sua stessa coalizione che ha sostenuto, appunto Persiani per due mandati e anche la maggioranza di centro destra di cui lui stesso ha fatto parte, ha rivolto un appello accorato al prefetto perché faccia leva sul sindaco Persiani in relazione al tema delle buche stradali ed ha auspicato che il sindaco prenda in seria considerazione i buchi e i crateri delle strade per limitare i danni e migliorare la situazione.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 252
“Una futura apertura di un distaccamento di polizia municipale ad Avenza rientrerebbe nel complesso delle iniziative prese da questa amministrazione per rispondere alle segnalazioni dei residenti circa la sicurezza percepita nel quartiere – dice l’assessore alla Polizia municipale Elena Guadagni -. Per questo già da mesi è stata incrementata la presenza sul territorio del personale della polizia municipale. Si tratta quindi di un risultato concreto, di un traguardo significativo che abbiamo già raggiunto per la tutela della cittadinanza attraverso una vigilanza attiva del rispetto di leggi e regolamenti”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 240
Il coordinamento ambientalista apuo-versiliese che ha organizzato per il 18 marzo un incontro sul caso del naufragio della Guang Rong ha rese pubbliche le principali domande che verranno esaminate dai relatori dell'incontro. " Il rischio ambientale è scongiurato? Quando verrà spostata la nave? Se dovesse rimanere per questa estate, la balneazione sarà vietata? Le spiagge saranno accessibili ? Cosa sappiamo del carico di detriti a bordo? Chi pagherà per la rimozione e i danni al pontile? Cosa comporta l'ampliamento del porto in termini di sicurezza? Perché quella nave non era al sicuro nel porto, ma era in rada? Quale necessità c'è di ampliare il porto ? A chi giova il turismo da crociera?" ed ha aggiunto: "Come Coordinamento ambientalista (Italia Nostra Massa e Montignoso, Legambiente Massa e Montignoso, Wwf Massa, Società amici di Ronchi e Poveromo) abbiamo invitato esperti come il professore Riccardo Canesi, il comandante di rimorchi Gaetano Vacca e potrebbe essere presente anche l'avvocato Massimo Santella. La presidente Orietta Colacicco ci parlerà di problemi connessi con il porto, così come il geologo Caniparoli, mentre l'ingegnere Carlo Milani farà riferimento al problema erosivo.Tutti questi argomenti sono strettamente connessi alla Guang Rong e all'ampliamento del porto di Marina di Carrara. Faremo un'introduzione su questi temi a partire dalle ore 16.30 e alle ore 18:00 organizzeremo una tavola rotonda con le istituzioni (sindaci di costa e organizzazioni sindacali) per provare ad avere delle risposte. Non nascondiamo che le informazioni e le notizie su questa vicenda siano state poche e frammentarie per cui ci auguriamo che tutti i sindaci e le organizzazioni invitate, saranno presenti anche e soprattutto quelle che non hanno ancora risposto ufficialmente al nostro invito. Ovviamente l'evento è aperto alla partecipazione e agli interventi di tutte quelle categorie che possano essere interessate da questo problema, come i balneari, gli albergatori, i campeggiatori di tutti i comuni di costa e tutta la cittadinanza che vive in un territorio che sarà comunque interessato dagli effetti dell'ampliamento del porto".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 352
Rispondiamo ad alcune dichiarazioni uscite a mezzo stampa in questi giorni nelle quali il consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi propone alcune ipotesi che ventilerebbero una possibile faida all'interno del Partito Democratico o persino una diatriba tra PD e Amministrazione, in merito alla gestione dei rifiuti.
Lo ricordiamo, da meno di due mesi, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti è stata affidata ad una nuova società, Retiambiente Carrara srl, costola nata dalla multiservizi Nausicaa. Retiambiente Carrara srl è guidata da Fabrizio Volpi, esponente del PD, così come è esponente del PD Antonio V
Rispondiamo ad alcune dichiarazioni uscite a mezzo stampa in questi giorni nelle quali il consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi propone alcune ipotesi che ventilerebbero una possibile faida all'interno del Partito Democratico o persino una diatriba tra PD e Amministrazione, in merito alla gestione dei rifiuti.
Lo ricordiamo, da meno di due mesi, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti è stata affidata ad una nuova società, Retiambiente Carrara srl, costola nata dalla multiservizi Nausicaa. Retiambiente Carrara srl è guidata da Fabrizio Volpi, esponente del PD, così come è esponente del PD Antonio Valenti, attuale presidente di Nausicaa.
Come già spiegato un mese fa per rispondere a critiche simili a quelle risollevate da Bernardi, il lavoro tra i due professionisti è nel segno della continuità e della collaborazione, così come collaborativo è il rapporto con il direttore di Nausicaa, Lucia Venuti e con gli altri lavoratori delle due società partecipate del Comune di Carrara. Sorprende tuttavia la verve critica (o il bipolarismo, che non è solo un sistema politico) di alcune opposizioni, che chiedono un cambio di passo, ma poi quando notano qualche cambiamento, gridano allo scandalo. E' normale che l'arrivo di Fabrizio Volpi, manager che anche in passato si è distinto per la valorizzazione della forza lavoro, possa comportare un ulteriore apporto di idee, con un modus operandi che però rimane in linea con la governance precedente. Stupisce infine il modo con cui alcune opposizioni elaborano critiche forzate, ipotesi surreali, sobillazioni e perfino distorsioni della realtà. Ciò che dispiace, comunque, è veder arrivare solo critiche denigratorie (anche poco rispettose per il lavoro che gli operatori svolgono sul territorio) e mai un suggerimento costruttivo, volto al miglioramento della collettività. Come già spiegato un mese fa per rispondere a critiche simili a quelle risollevate da Bernardi, il lavoro tra i due professionisti è nel segno della continuità e della collaborazione, così come collaborativo è il rapporto con il direttore di Nausicaa, Lucia Venuti e con gli altri lavoratori delle due società partecipate del Comune di Carrara. Sorprende tuttavia la verve critica (o il bipolarismo, che non è solo un sistema politico) di alcune opposizioni, che chiedono un cambio di passo, ma poi quando notano qualche cambiamento, gridano allo scandalo. E' normale che l'arrivo di Fabrizio Volpi, manager che anche in passato si è distinto per la valorizzazione della forza lavoro, possa comportare un ulteriore apporto di idee, con un modus operandi che però rimane in linea con la governance precedente. Stupisce infine il modo con cui alcune opposizioni elaborano critiche forzate, ipotesi surreali, sobillazioni e perfino distorsioni della realtà. Ciò che dispiace, comunque, è veder arrivare solo critiche denigratorie (anche poco rispettose per il lavoro che gli operatori svolgono sul territorio) e mai un suggerimento costruttivo, volto al miglioramento della collettività.
- Avenza, individuata l'area per il presidio di Polizia Municipale: la Lega incassa un risultato importante
- Incontro-dibattito sull'incidente della Guang Rong organizzato dalle associazioni ambientaliste a Massa il 18 marzo
- Lavoro e immigrazione: sfatiamo il mito della “sottrazione” di posti agli italiani, anche in Provincia di Massa Carrara
- Ex Bagno Marino nel degrado: il consigliere Manuel chiede al comune, a cui è tornata la concessione demaniale, di provvedere alla manutenzione
- Nuovo sbarco di migranti a Marina di Carrara: il consigliere Mirabella rinnova la proposta di istituire una consulta immigrati
- Forte dei Marmi: avviata stamani la raccolta firme per fermare l’ampliamento del Porto di Carrara. Petizione anche su Change.org
- Il comune contro la chiusura della Corte tributaria di primo grado di Massa Carrara Persiani: serve una revisione del piano del MEF
- Ci sono anche due apuani tra i protagonisti degli stati generali di Forum laboratorio politico per l'Italia
- Via Pradaccio nel degrado: nuova interpellanza in Consiglio Comunale di Daniele Tarantino
- Forza Italia Massa, il segretario comunale Sergio Bordigoni: “Tutti devono attenersi alla linea del partito: chi non è d’accordo non è obbligato a rimanere”


