Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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Il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella, torna a proporre la creazione di una consulta dei cittadini immigrati, in vista dell’imminente nuovo sbarco di migranti nel porto di Marina di Carrara, portati dalla Ong Viking. Mirabella ha ricordato di aver anche inviato una pec con la proposta della consulta immigrati sia al sindaco Arrighi, sia la presidente del consiglio comunale Bottici, chiedendo di poter presentare una mozione all’assessore al sociale Roberta Crudeli, ma si non essere mai riuscito a farlo a causa delle tempistiche dei consigli comunali. “La consulta faciliterebbe il dialogo tra i vari attori in gioco: istituzioni, associazioni, persone accolte, comunità migranti, cittadinanza, e altro – ha spiegato Mirabella - e svolgerebbe il ruolo di sentinella capace di intercettare i bisogni specifici, agevolando processi virtuosi di insieme. Visto il nuovo sbarco di migranti al porto di Marina con la ONG Viking, colgo l'occasione per fare un appello all'assessore Crudeli e all’amministrazione, che in due anni e mezzo di mandato, sostenuta dal PD, non ha trovato il tempo di mantenere una delle sue promesse sostanziali, sebbene, pare che se ne stia discutendo da tempo nella Commissione. Ancora una volta, il porto di Marina si trasforma in un punto di arrivo per i migranti, mentre la città si trova ad affrontare una nuova ondata di sbarchi e l’amministrazione continua a fare orecchie da mercante dal giorno dell’ insediamento sulla fondamentale questione dell'istituzione della Consulta dei cittadini immigrati. L’assessore Crudeli che, sulla carta dovrebbe essere la prima ad occuparsi di questa problematica, pare si sia decisa a mettere in pratica quanto promesso durante la campagna elettorale, solo dopo aver letto la mozione presentata dal sottoscritto. L’impressione è che l’amministrazione sia rimasta paralizzata, mentre l'immigrazione clandestina ha continuato a rappresentare una sfida urgente per il nostro territorio. Anche se ha una funzione consultiva, i membri della Consulta avrebbero la possibilità di proporre progetti legati ai temi interculturali e delle migrazioni soprattutto in zone ( vedi Avenza) dove il problema è assillante. Dove sono finite le parole di accoglienza, di integrazione e di inclusione che tanto piacciono alla sinistra in campagna elettorale? Sembrano svanite nel nulla, sostituite da una gestione sbrigativa e inefficace di una crisi che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. L'istituzione della Consulta degli Immigrati non era una proposta campata in aria quindi, ma una misura concreta, un passo fondamentale per garantire un’integrazione più efficace e un dialogo tra istituzioni e comunità migranti. Ma, a quanto pare, l'amministrazione Arrighi preferisce rimanere nel suo silenzio e non attuare quei diritti che, apparentemente, valgono solo quando è conveniente, quando sono una bandiera da sventolare. Quando si tratta di agire concretamente, la storia cambia e il risultato è una città in balia di una gestione caotica e superficiale di un fenomeno complesso come l'immigrazione. Le parole, come sempre, sono facili, tuttavia la sinistra ha tradito non solo i propri principi, ma anche la fiducia degli elettori, che si aspettavano politiche serie, coerenti e basate sui fatti. La creazione della Consulta degli Immigrati sarebbe stata una mossa semplice, ma efficace. Ma evidentemente, non è mai stata una priorità. L'immigrazione non può continuare a essere trattata come un’emergenza improvvisata e caotica. Non è più tempo di parole vuote: è il momento di passare ai fatti, di mantenere le promesse e di dimostrare che davvero la sinistra crede nell’integrazione e nell’accoglienza, come ha sempre dichiarato. Aspettiamo i tempi biblici della Commissione Sociale”.
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Nella mattinata di martedì 11 marzo a Villa Bertelli, il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, dopo l'assemblea pubblica tenutasi sempre a Forte dei Marmi lo scorso 1 marzo, ha incontrato le categorie economiche e le associazioni apuo versiliesi per concretizzare circa le modalità di azione nel difendere il territorio, l'ambiente e l'economia turistica rispetto al progetto di ampliamento del porto di Carrara. "Di fronte alla mancanza di studi che garantiscano l'assenza di effetti erosivi sulle coste versiliesi e apuane e ai rischi che un incremento massiccio del traffico portuale comporterebbe per il turismo e l'ambiente – annuncia il primo cittadino Bruno Murzi – abbiamo deciso senza alcun dubbio e compatti, di avviare una petizione ufficiale per chiedere la sospensione dell'ampliamento del porto e la revisione del piano operativo". Il primo comune ad attivarsi sarà proprio Forte dei Marmi, con l'avvio della raccolta firme già sabato 16 e domenica 17 marzo in piazza Garibaldi. L'iniziativa sarà poi estesa a tutta la Versilia e alla costa apuana, coinvolgendo le amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e le categorie economiche. "L'ampliamento del porto di Carrara è un progetto che rischia di compromettere per sempre il nostro equilibrio costiero e la nostra economia turistica – dichiara il sindaco Murzi –. Forte dei Marmi sarà il primo comune a muoversi, ma è fondamentale che tutta la Versilia e la costa apuana si uniscano in questa battaglia. Dobbiamo raggiungere un numero significativo di firme per far sentire la nostra voce alle istituzioni." Il sindaco Murzi, durante l'incontro di stamani, ha invitato anche gli altri comuni della fascia costiera, da Viareggio a Carrara, ad attivarsi per organizzare punti di raccolta firme, in collaborazione con le associazioni del territorio e le categorie economiche. La raccolta firme avverrà su più livelli per garantire la massima adesione. Sarà fondamentale il contributo del settore economico locale: stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti e altre categorie economiche firmeranno ufficialmente la petizione e avvieranno una raccolta tra associati e dipendenti, così da rappresentare in modo capillare le realtà che potrebbero subire i maggiori danni da questo progetto. Parallelamente, partirà una raccolta firme territoriale aperta a tutti i cittadini, con punti fissi nei principali comuni della costa e un coinvolgimento attivo delle associazioni ambientaliste, per informare e sensibilizzare la popolazione. Infine, per raggiungere anche chi non risiede sul territorio, ma ama e frequenta la Versilia, è stata lanciata una petizione su Change.org al link https://chng.it/xwjStfvVz8, così da coinvolgere turisti, proprietari di seconde case e frequentatori abituali della zona.
L'incontro di stamani è stato arricchito dall'importante presenza di associazioni e categorie economiche, che hanno portato un contributo prezioso alla discussione e all'organizzazione delle prossime azioni. Tra i partecipanti: Paladini Apuo Versiliesi, Legambiente Massa Montignoso, Italia Nostra, Comitato Ugo Pisa, Confcommercio, Consorzio Balneare Pietrasanta, Consorzio Balneare Massa, Associazione Bagni Cinquale, Federalberghi Forte dei Marmi, Campeggi Riuniti Partaccia, Apuane Libere, Comitato Cava Fornace, Amici Ronchi Poveromo, Ageparc, Auser Forte dei Marmi, Unione Proprietari Bagni Forte dei Marmi. Il sindaco Murzi ha voluto ringraziare tutti i presenti, certo che ognuna di queste realtà farà la sua parte per tutelare il patrimonio ambientale di un territorio.
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Il comune di Massa esprime forte preoccupazione e contrarietà rispetto alla paventata decisione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di chiudere le sedi delle Corti Tributaria di primo grado di Massa Carrara, accorpandole con Lucca e Livorno a quella di Pisa.Questa riorganizzazione, motivata certamente da esigenze di risparmio, rischia tuttavia di penalizzare gravemente quasi un milione di cittadini delle tre province interessate, costringendoli a recarsi a Pisa per la gestione delle proprie pratiche tributarie. Tale scelta comporterà disagi enormi sotto il profilo logistico e amministrativo. Il trasferimento di una mole così ampia di contenziosi sulla sede di Pisa solleva forti dubbi sulla sua capacità di far fronte all’aumento esponenziale del carico di lavoro, con il rischio di allungare ulteriormente i tempi della giustizia tributaria e di compromettere il diritto dei cittadini a un servizio efficiente e accessibile. “L’Amministrazione Comunale di Massa chiede con fermezza al MEF di riconsiderare questa decisione – ha dichiarato il Sindaco Francesco Persiani - mantenendo operativa la Corte Tributaria di primo grado di Massa. Il nostro territorio non può subire ulteriori penalizzazioni: già colpito da altre misure di accentramento dei servizi, questa decisione rappresenterebbe l’ennesimo depotenziamento istituzionale della nostra città e della provincia. Siamo consapevoli che il MEF ha mostrato una disponibilità a trattare sul piano di accorpamento ed è per questo che ci uniamo alle altre amministrazioni locali, come quelle di Lucca e Livorno, che hanno già espresso la loro contrarietà. Chiediamo un confronto immediato per valutare soluzioni alternative che garantiscano l’efficienza della giustizia tributaria senza sacrificare la vicinanza ai cittadini”. L’Amministrazione di Massa ribadisce quindi il proprio impegno a difendere il territorio e a rappresentare gli interessi della comunità, opponendosi a una misura che, anziché migliorare il servizio, rischia di complicarlo ulteriormente.
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Ci sarà anche Luca Guadagnucci agli stati generali di Forum, il laboratorio politico per l'Italia che sabato a Roma si appresta a presentare ufficialmente la nuova formazione politica di orientamento cattolico. L'avvocato massese, ex consigliere comunale, come già accaduto in più occasioni l'ultima delle quali alla Certosa di Firenze per il primo convegno regionale toscano, anche nella capitale affiancherà i due coordinatori nazionali di Forum, l'architetto Giancarlo Affatato per la parte politica e monsignor Gianni Fusco per lo sviluppo della dottrina sociale della chiesa, la dirigente nazionale Forum area femminile Cheti Cafissi e gli altri provenienti da tutta Italia. A Roma dopo i lavori in programma a partire dalle ore 10.30 al Bettoja Hotel Massimo d'Azeglio di via Cavour, aperti ad aderenti e simpatizzanti, il pomeriggio proseguirà con la direzione nazionale. «L'appuntamento di sabato segue quello nel capoluogo toscano, dove oltre a puntualizzare i principi cardine del movimento, tra cui il rispetto della dignità umana, bene comune, solidarietà e sussidiarietà – ricorda Guadagnucci – sono stati presentati i dieci coordinatori provinciali e il vice coordinatore regionale Franco Dinardo, che mi affiancherà nell'impegnativa e ambiziosa attività che ci attende in Toscana. Nel frattempo chiunque nella nostra provincia fosse interessato a partecipare all'appuntamento di Roma, ci contatti al 320 117 0044 oppure scriva a
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La situazione di via Pradaccio continua a destare preoccupazione tra i residenti. Nonostante le segnalazioni e le precedenti discussioni in Consiglio Comunale, la strada versa ancora in condizioni critiche, con un manto stradale deteriorato, buche profonde e avvallamenti che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. A sollevare nuovamente il problema è il consigliere comunale Daniele Tarantino, che ha presentato un’interpellanza per chiedere conto all’Amministrazione degli interventi promessi e mai realizzati in modo risolutivo. “Avevo già portato questa problematica in Consiglio, ma gli interventi effettuati finora sono stati insufficienti – evidenzia il consigliere Tarantino - . La strada continua a essere pericolosa e i cittadini meritano risposte concrete”. Tarantino nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo per verificare di persona la situazione. Nell’interpellanza chiede chiarimenti “su eventuali piani di manutenzione straordinaria e su possibili stanziamenti di bilancio per la sistemazione della strada”. Inoltre, sollecita misure immediate per garantire la sicurezza dei residenti. “Non è accettabile che una strada così trafficata sia lasciata in questo stato. L’Amministrazione deve dare risposte chiare e stabilire una tempistica precisa per gli interventi – conclude Tarantino. La questione sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale e i residenti sperano che questa volta si passi dalle parole ai fatti.
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Interviene sulla linea di Forza Italia Massa il segretario comunale Sergio Bordigoni. “Durante il congresso del 16 febbraio la presidente ha consentito la partecipazione di 10 elettori non inclusi nell’elenco fornito dall’ufficio nazionale adesioni, presentati al seggio da candidati della lista a supporto della sfidante Sonia Castellini. Nonostante questa circostanza, il risultato ha confermato la vittoria del sottoscritto”, ricorda Bordigoni. “Riguardo il caso Sogegross, la maggioranza era favorevole all’insediamento produttivo, mentre la minoranza si è dichiarata contraria. La discussione ha stabilito la linea del partito, con prevalenza del volere della maggioranza, alla quale tutti devono attenersi- afferma il segretario comunale- Forza Italia non è un carcere: chi si è iscritto e ha poi constatato che la linea del partito non coincide con il proprio pensiero non è obbligato a rimanervi. Certamente, non è legittimato a esprimersi utilizzando il nome del movimento per denigrare l’operato degli organi democraticamente eletti”.
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Eleonora Violante,avvocato di 41 anni, è la nuova responsabile Cultura di Azione.Profondamente legata al suo territorio, Eleonora Violante intende impegnarsi in un nuovo progetto che porti innovazione e cambiamento nell'amministrazione delle risorse cittadine. "Carrara è una città complessa - ha dichiarato la Violante - permeata dalla cultura e da una realtà paesaggistica che non ha eguali. È necessario valorizzare al massimo ciò che il territorio ci offre e rilanciare l'economia, ricreando attrattiva per i cittadini e per il turismo, attraverso una progettazione razionale e concreta che riporti la città ai fasti del passato. Partendo dal centro storico fino a toccare i paesi a monte, custodi della nostra tradizione e della storia dei cittadini, vorremmo mettere la cultura e l'arte al servizio di un programma politico/economico che si concentri sulle necessità di Carrara e dei carraresi. Ciò sarà possibile ripristinando iniziative culturali di alto profilo e di interesse internazionale, implementando l'efficienza e l'importanza, anche a livello mediatico, del complesso Carrara Fiere, fino al ripristino della Biennale in una chiave più moderna e sostenibile". La coordinatrice comunale di Azione Carrara ha voluto dare il benvenuto alla neo responsabile cultura provinciale e sua concittadina: "Siamo contenti - ha dichiarato Valentina Montani - di accogliere Eleonora in Azione. La sua professionalità, passione e conoscenza del territorio saranno preziose per far crescere il partito. Il 2025 sarà l'anno della ripartenza di Azione a Carrara, con un gruppo dirigente tutto nuovo, giovane, femminile e motivato. Come Partito regionale e provinciale tutte le energie sono concentrate su Carrara dove ci presenteremo nel 2027 con la nostra lista. Fondamentale sarà riattivare tutte quelle energie del civismo".
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“Nulla di sorprendente in merito alla bocciatura della variante Sogegross” – lo ha dichiarato la minoranza congressuale di Forza Italia che aveva appoggiato la candidatura di Sonia Castellini a Segretario Comunale di Forza Italia, che ha aggiunto - E’ dallo scorso novembre che abbiamo aperto in seno al nostro partito la discussione sul tema Variante Sogegross poiché coglievamo le problematiche di una variante ritenuta dai più “ad personam” e ne argomentavamo ampiamente le criticità che emergevano. Insomma, non abbiamo mai nascosto di ritenerla una vera forzatura. La sonora bocciatura da parte della Commissione Paritetica era nelle cose. Come del resto è stato più volte detto a gran voce da imprenditori, associazioni di categoria, sindacati, consorzi ed enti che ne hanno chiesto continuamente il ritiro. Il nostro gruppo, seppur in minoranza numerica all’interno del partito, aveva sollevato dubbi sui troppo celeri e disinvolti percorsi intrapresi dall’amministrazione. Non ritenevamo giusto che si facesse finta di dimenticare che la bocciatura di questa variante era già avvenuta ad opera del Consiglio Comunale della precedente legislatura. Così come ritenevamo che la nostra posizione fosse coerente con la difesa delle piccole e medie imprese del nostro territorio e quindi nel pieno spirito e nei valori di Forza Italia. Tutte valutazioni oggi ampiamente confermate dalla decisione emersa. Alla luce delle novità intervenute, chiederemo quindi ora un nuovo confronto all’interno al partito con la nuova segreteria comunale di Forza Italia, affinché la nostra forza politica si renda promotrice nel sollecitare l’amministrazione comunale a correggere la propria posizione in merito alla Variante Sogegross, rinunciando ad ogni eventuale ricorso al TAR ed ottemperando a quanto stabilito dalla Commissione Paritetica Regionale”.
I membri del Coordinamento Comunale di Forza Italia Massa
Sonia Castellini
Luca Tonlazzerini
Domenico Piedimonte
Stefano Panconi
Stefano Benedetti
Piergiuseppe Cagetti
Nicola De Zarlo
Stefania Laquidara
Gianni Giuseppini
Sergio Tabanelli
Renzo Ciampi
Nicola La Rocca
“Alla luce delle novità intervenute, chiederemo quindi ora un nuovo confronto all’interno al partito con la nuova segreteria comunale di Forza Italia, affinché la nostra forza politica si renda promotrice nel sollecitare l’amministrazione comunale a correggere la propria posizione in merito alla Variante Sogegross, rinunciando ad ogni eventuale ricorso al TAR ed ottemperando a quanto stabilito dalla Commissione Paritetica Regionale.”
I membri del Coordinamento Comunale di Forza Italia Massa
Sonia Castellini
Luca Tonlazzerini
Domenico Piedimonte
Stefano Panconi
Stefano Benedetti
Piergiuseppe Cagetti
Nicola De Zarlo
Stefania Laquidara
Gianni Giuseppini
Sergio Tabanelli
Renzo Ciampi
Nicola La Rocca
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Invitati dal comune di Forte dei Marmi abbiamo partecipato all’iniziativa tenutasi presso Villa Bertelli per parlare di erosione delle coste. Il comprensorio Apuoversiliese già sta lottando contro l’erosione da decenni, con pochi risultati e con danni incalcolabili all’economia e all’ambiente. Dall’incontro è emerso, con interventi tecnici molto puntuali, che per tutelare il nostro comprensorio non si dovrebbe ampliare il Porto di Carrara, ma renderlo più’ efficiente e sicuro. Un porto più grande non sarebbe a sostegno del settore lapideo, che sta già utilizzando anche altri scali per il commercio. A nostro avviso occorre ripensare all’escavazione e alle concessioni, riducendo le estrazioni che stanno pesantemente trasfigurando l’intera montagna apuana. È necessario lavorare in loco il materiale, estrarre meno e in modo sostenibile: avremmo più’ lavoro e più’ ricchezza ridistribuita sul territorio. Ma vale la pena ampliare il porto per accogliere le navi da crociera? È davvero il turismo dei croceristi che vogliamo? Quello del mordi e fuggi? Tutti assieme, dalle forze politiche, agli imprenditori, dagli operatori economici alle associazioni ambientaliste e non, dobbiamo pensare ad un altro modo di concepire lo sviluppo economico, che concili lavoro e tutela ambientale. Abbiamo tutti sotto gli occhi il recente naufragio di una grossa nave a Marina di Massa che per miracolo non ha contaminato tutta la costa. La nave ha distrutto il pontile di Marina di Massa, ma quali sarebbero state le conseguenze se si fosse abbattuta sugli scogli? se il carburante fosse fuoriuscito e trasportato dalle correnti? Una riflessione è d’obbligo a partire dai costi/benefici e dal rischio di un porto più’ grande. Un’estensione del porto incrementerebbe anche il rischi di nuovi e più’ pesanti incidenti come quello della nave Guang Rong. Vogliamo un’economia a forte propensione turistica? certo e questa visione passa necessariamente dalla tutela ambientale. È imprescindibile. Il nostro territorio ha enormi problemi ambientali da affrontare che da anni aspettano risposte che non arrivano. Le estati sono costellate di divieti di balneazione in molte zone limitrofe alle foci di fiumi e fiumiciattoli. Grandi aree Sin-Sir aspettano da decenni le bonifiche e nel frattempo, come confermato dallo studio Sentieri, la situazione è drammatica per quanto riguarda l’esposizione a tumori ed altre gravissime malattie riconducibili all’inquinamento.La marmettola rende ancora i fiumi bianchi, uccidendo la vita nei corsi d’acqua e questo perché chi la produce molto spesso non vuole accollarsi i costi e l’onere dello smaltimento. E abbiamo ancora aperta la partita di Cava Fornace. Il Ministero dell’Ambiente nel 2007 espresse perplessità sul sito e l’inchiesta pubblica del 2009 o ritenne inidoneo ad essere una discarica. Nonostante questo la discarica è stata autorizzata. Il 6 maggio è accaduto quello che mai sarebbe dovuto accadere. Enormi quantità di percolato sono fuoriusciti dal sito invadendo l’Aurelia e riversandosi nel vicino Lago di Porta. Arpat dopo il disastro ha rilevato presenza di fibre di amianto nei sedimenti oltre a ferro, alluminio e solidi sospesi oltre i limiti . Vogliamo ricordare che la discarica sorge in un’area carsica, ricca di doline e inghiottitoi. Ai piedi della discarica ci sono sorgenti d’acqua che alimentano il Lago di Porta e da qui l’acqua arriva al mare tramite il Versilia. Quello che è accaduto evidenzia problemi gravi sulla sicurezza dell’impianto e evidenzia se ce ne fosse stato bisogno come quel sito sia troppo vicino alle sorgenti, al lago, ai centri abitati. A seguito del disastro il percolato prodotto dalla discarica è stato immesso in fognatura per gestire la fase emergenziale, fase che sembra non finire mai, visto che ancora oggi a distanza di 10 mesi pare che il percolato finisca ancora lì. Ma davvero siamo ancora in emergenza? Cosa dobbiamo pensare? Che l’impianto ha subito danni irreparabili? Gli enti competenti dovrebbero accertarsi dei lavori di ripristino in discarica dopo il disastro e del perché sia ancora necessario smaltire il percolato in fognatura. Cava fornace deve essere chiusa con la bonifica di quello che ci hanno messo, perché quel sito non avrebbe dovuto essere una discarica..
Considerando quante sono le vertenze in atto, serve davvero un tavolo interprovinciale aperto in cui ci si possa confrontare sul futuro del nostro territorio a partire dall’ambiente, perché noi siamo l’ambiente in cui viviamo, e l’ambiente, come il mare non ha confini fisici, né politici. Occorre immediatamente una seria riflessione su che futuro vogliamo. Noi ci siamo.
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La Commissione Paritetica interistituzionale ha sonoramente bocciato la cosiddetta “variante Sogegross” presentata dall’amministrazione Persiani ovvero il progettato cambio di destinazione d’uso di una vasta porzione della nostra zona industriale destinato a cambiarne la vocazione da industriale a commerciale. Un progetto sul quale il PD di Massa Carrara ha da subito espresso una valutazione negativa. In primo luogo perché si trattava, a nostro giudizio, di un cambio di destinazione che confliggeva con gli strumenti urbanistici sovraordinati, sia con quelli provinciali che con quelli regionali; in secondo luogo perché avrebbe avuto un effetto pesantemente negativo sui livelli occupazionali dato che il saldo tra i posti di lavoro perduti e i promessi “nuovi assunti” sarebbe stato pesantemente negativo; infine perché sarebbe intervenuto con un cambio di destinazione proprio nel momento in cui c’è richiesta di spazi per attività produttive e industriali, mettendo così a rischio non solo potenziali nuovi insediamenti industriali, ma anche limitando le potenzialità di quelli esistenti che come Nuovo Pignone-Baker Huges, la cui presenza nel nostro territorio, in termini di valore aggiunto, occupazione ed export, è assolutamente indispensabile.
Il sindaco Persiani parla di una “scelta del PD locale” volta a “mortificare il territorio”. No, signor sindaco, se c’è qualcuno che mortifica il territorio è lei! Il territorio è mortificato ogni volta che la programmazione urbanistica cede il passo alla navigazione a vista per inseguire questo o quel progetto; il territorio è mortificato quando si sposano progetti di sviluppo ignorandone gli effetti devastanti sui posti di lavoro presenti e futuri.
Noi siamo convinti che lo sviluppo economico e sostenibile del territorio debba essere programmato cercando di implementare le soluzioni produttive che sia sostenibili sia dal punto di vista occupazionale-scoiale che ambientale.
Invece, il Sindaco Persiani si è ostinato a portare avanti un progetto ignorando obiezioni legittime e fondate, non solo nostre, ma anche degli operatori del settore, delle associazioni di categoria, dei sindacati e degli organismi istituzionali come il Consorzio ZIA che pure aveva espresso un parere negativo.
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