Politica
Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

Biodigestore: il sindaco di Carrara Arrighi chiede garanzie e il rispetto degli impegni presi
E' in fase di conclusione il percorso con cui la società Retiambiente Carrara entrerà nella holding Retiambiente Spa. Un percorso complesso che si sta svolgendo parallelamente a quello…

Pensiline del bus a Carrara: tre anni di attesa, soldi spesi e ancora una volta un risultato inadeguato secondo il consigliere Mirabella
"Dopo tre anni di segnalazioni, interrogazioni e promesse, Carrara si ritrova finalmente con le nuove pensiline alle fermate degli autobus. Peccato che, ancora una volta, il…

Andrea Tosi (Lega): "Blitz all'ex liceo Marconi, grazie ai Carabinieri per un'operazione esemplare"
"Un grande plauso ai Carabinieri di Carrara per la complessa operazione che ha portato all'esecuzione di 14 misure cautelari per spaccio di droga all'interno dell'ex liceo Marconi di…

Variante Aurelia: la proposta sarà illustrata al pubblico il 13 novembre nella sala consigliare del comune
Il comune di Massa, con deliberazione della Giunta comunale n. 42 del 20/2/2025, ai sensi degli artt. 17 e 252 ter della LR n. 65/2014, ha avviato…

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Fp Cgil e Uil Fpl Massa Carrara annunciano il raggiungimento di un importantissimo traguardo nella trattativa relativa al polo specialistico riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di Fivizzano. “Nella giornata di mercoledì 10 settembre a seguito dell'intesa del 10 giugno scorso, è stato siglato l'importante Accordo che garantisce il riconoscimento del CCNL Sanità Privata Aris-Aiop alle lavoratrici e ai lavoratori del Polo Specialistico Riabilitativo di Fivizzano.Il lavoro sindacale di FP CGIL, e UIL FPL continua a produrre risultati tangibili, la stipula dell'odierno accordo porterà al concreto innalzamento dei salari, delle tutele normative e alla riduzione dell'orario di lavoro da 38 a 36 ore settimanali a decorrere dal 01 aprile 2026, grazie al percorso sindacale che da anni viene portato avanti con determinazione. Come già avvenuto per il Centro S. Maria alla Pineta di Marina di Massa anche per la struttura di Fivizzano si celebrerà a breve l'assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori, e successivamente si procederà con la stipula delle conciliazioni individuali propedeutiche all'applicazione del CCNL Sanità Privata. Le OO.SS. sottolineando l'efficacia dell'azione unitaria di FP CGIL e UIL FPL esprimono grande soddisfazione, e sin da subito dichiarano che il lavoro sindacale proseguirà con la reinternalizzazione dei servizi affidati a terzi, affrontata anche nella riunione avvenuta ieri, attraverso l'assunzione diretta di tutte le professionalità necessarie allo svolgimento dei Servizi offerti dalla Fondazione Don Gnocchi".
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Venerdì 12 settembre, alle ore 17, presso la Sala della Resistenza – Palazzo Ducale a Massa, si terrà un incontro pubblico con Antonio Mazzeo, giornalista, docente, scrittore e attivista antimilitarista, membro dell'imbarcazione Handala della Freedom Flotilla, sequestrata insieme a tutto il suo equipaggio dall'esercito israeliano mentre cercava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari. La presenza di Mazzeo sarà l'occasione per approfondire il significato di queste missioni civili internazionali, che da anni cercano di rompere simbolicamente e concretamente l'assedio imposto alla popolazione palestinese. Si tratta di azioni collettive nonviolente, organizzate dal basso, che mettono in discussione la normalizzazione del blocco e riaffermano il diritto alla solidarietà attiva.Attraverso il racconto dell'esperienza sulla Handala, si cercherà di comprendere come si costruiscono queste iniziative, quali rischi comportano e quale ruolo possano avere nel denunciare l'ingiustizia di una situazione che dura da decenni. Lo sguardo si allargherà anche alla missione della Global Sumud Flotilla, che intende proseguire questo percorso di sostegno diretto alla popolazione civile palestinese e che proprio in questi giorni è attesa nelle acque intorno alla Striscia di Gaza. Sarà anche l'occasione per riflettere sulla militarizzazione della società, un processo sempre più evidente anche in Italia, che Mazzeo analizza da anni: dalla crescente presenza dell'industria bellica nei territori alla penetrazione della cultura militare nel mondo dell'istruzione.
L'incontro è organizzato dall'Associazione Mycelium, presidio per la pace e il disarmo sul territorio apuano e l'ingresso è ad offerta libera.
Per informazioni:
Wapp 3407810100
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Associazione Arca ha commentato il contenuto del nuovo regolamento del verde del comune di Carrara: "C’è un paradosso nella Carrara che si appresta a dotarsi di un Regolamento del Verde. Mentre l’Europa e l’Italia spingono per una visione del verde urbano come infrastruttura vitale per la salute, la sicurezza climatica e la giustizia sociale, la città sceglie la retrovia. Approva un testo già vecchio ancor prima di nascere, opaco nei metodi e traditore nella sostanza. Un regolamento che, invece di proteggere, rischia di istituzionalizzare il declino del proprio patrimonio naturale.Il primo vizio d’origine è la sua redazione in assenza del Piano del Verde, che in più di tre anni l’Amministrazione non ha saputo redigere. Una casa senza fondamenta. Senza il censimento, lo stato di salute e la mappatura del valore ecologico degli alberi, ogni norma è un esercizio astratto, destinato all’incoerenza e a future, costose, revisioni. Un fallimento programmato della pianificazione.Ma il problema è più profondo della procedura. È filosofico. In queste pagine il verde non è un ecosistema complesso, un alleato contro la crisi climatica, un diritto costituzionale sancito dall’art. 9. È arredo. È questa visione da giardino ottocentesco a giustificare le omissioni più gravi: nessun calcolo dei servizi ecosistemici (quanto CO₂ assorbono? Quanto PM10 filtrano?), nessuna tutela reale per l’avifauna, nessun serio meccanismo di compensazione per gli abbattimenti.È questa miopia a produrre le contraddizioni più gravi. Da un lato si parla di "tutela del paesaggio", dall’altro si bandiscono piante che sono identitarie della costa carrarina, per sostituirli con palme dal valore ecologico nullo. Una resa alla “pinofobia” e alle logiche di mercato dei vivai, che decidono così il futuro panorama della città. Una scelta che non ha alcun fondamento scientifico, ma solo culturale e commerciale.La beffa è nella tutela che non tutela. Il testo permette abbattimenti per motivazioni vaghe e soggettive come "decoro" o "sicurezza", senza l’obbligo di perizie strumentali indipendenti, che ne dimostrino la necessità. Un alibi perfetto per chiunque voglia liberarsi di un albero scomodo. E qui il cerchio si chiude sul chiaro conflitto d’interesse: il tecnico incaricato di redigere le norme di tutela è lo stesso che ha firmato l’abbattimento di 44 pini in Salita San Ceccardo, operazione condotta senza le necessarie verifiche, durante la nidificazione e ignorando i vincoli paesaggistici.Il documento è poi cieco e sordo al suo territorio. Non una parola sul downburst del 2022 che dovrebbe essere il caso studio per una pianificazione resiliente. Silenzio assoluto sui parchi esistenti (dalla Padula a Villa Ceci), sulle aree fluviali, sull’area umida della Fossa Maestra. Manca qualsiasi strategia per portare il verde nei luoghi che ne avrebbero più bisogno, come le aree industriali e artigianali, per il benessere dei lavoratori e la mitigazione dell’impatto ambientale. Contro questo “progetto”, noi, come cittadini, ci organizziamo e avanziamo proposte concrete. Chiediamo il ritiro immediato della bozza e l’avvio di un processo partecipato e trasparente. Elenchiamo 15 proposte inderogabili: dal reinserimento del pino all’obbligo di perizie, dalla formazione obbligatoria per dipendenti e ditte all’istituzione di un organismo tecnico indipendente per controllare le perizie ed evitare conflitti d’interesse. Anche la LIPU è scesa in campo con osservazioni condivise, chiedendo allineamento alle direttive europee.
Carrara ha una scelta: approvare un regolamento che è una capitolazione all'ignoranza tecnica, o dotarsi di uno strumento al passo coi tempi. Un regolamento moderno parlerebbe di città spugna, di forestazione urbana per combattere le isole di calore, di servizi ecosistemici. Scegliere la prima opzione significa rinunciare a progettare un futuro resiliente per la città. La posta in gioco non è un adempimento burocratico. È il volto della città per i prossimi decenni".
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A rischio la sicurezza nel cimitero di Forno: alcune lastre si sono staccate dai loculi finendo a terra. L’area è stata transennata con nastro rosso per impedire l’accesso alle persone. Denunciano la situazione i consiglieri comunali del PD, Giovanna Santi e Daniele Tarantino. “Diversi cittadini hanno espresso il loro disagio e la loro preoccupazione per lo stato di abbandono in cui versa l’area – osservano i consiglieri - , chiedendo azioni tempestive e concrete”. Era già stata presentata un’interpellanza lo scorso mese di novembre 2024, ma senza esito. Quelle crepe già denunciate oggi si sono accentuate. Parte del muro di cinta, al piano superiore, è a rischio cedimento. “ E comunque - proseguono i consiglieri - le condizioni di incuria e la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria rischiano di aggravare ulteriormente questa situazione già complessa. Tale problematica, segnalata da numerosi cittadini, rappresenta un rischio sia per la sicurezza delle strutture, sia per chi frequenta il cimitero, sia per la dignità e il rispetto dovuti ai defunti e ai loro familiari. Per fortuna, al momento del distacco delle lastre, nessuno si trovava in quelle circostanze. Desta sempre più preoccupazione la crepa che si è formata sulla pavimentazione e sul soffitto della struttura, a seguito di un cedimento del complesso dei loculi lato fiume: si nota un movimento delle piastrine installate per il monitoraggio della situazione”. I consiglieri del PD chiedono un intervento urgente per verificare lo stato di sicurezza e stabilità della struttura: “Chiediamo urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il ripristino della sicurezza e il miglioramento delle condizioni del cimitero, con particolare riferimento al risanamento delle crepe e delle strutture danneggiate nonché un piano di monitoraggio e di manutenzione regolare per evitare il ripetersi di situazioni di degrado in futuro”.
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Ortola, degrado nel parcheggio sopra la scuola: “Rifiuti e verde abbandonato da mesi” E’ la denuncia dei consiglieri comunali del gruppo PD, Daniele Tarantino e Giovanna Santi: “ E’ una situazione di forte disagio quella di Ortola, in particolare del parcheggio sopra la scuola pubblica, dove i residenti denunciano la presenza di immondizia e aree verdi non curate ormai da mesi – spiegano i consiglieri-. Con il gruppo PD abbiamo effettuato un sopralluogo su indicazione di alcuni residenti , esasperati dal degrado e dall’assenza di interventi di pulizia. “Il parcheggio sopra la scuola è diventato simbolo dell’incuria – si sono lamentati i residenti , chiedendo una maggior attenzione “ perché qui vivono famiglie e ragazzi che frequentano ogni giorno la zona”.I consiglieri e il gruppo PD hanno assicurato che porteranno nuovamente la vicenda in Consiglio comunale, con l’obiettivo di sollecitare un intervento immediato da parte dell’amministrazione. “Il caso di Ortola – concludono i consiglieri - si aggiunge a una serie di segnalazioni provenienti dai quartieri periferici, dove rifiuti e mancate manutenzioni continuano a generare proteste e malcontento”.
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"Affermazioni non veritiere e tendenziose": così, il consigliere della Lista Ferri, Filppo Mirabella ha definito le risposte date dal sindaco di Carrara Serena Arrighi alla sua interrogazione sui mancati interventi dopo l'alluvione del 9 settembre durante l'ultimo consiglio comunale ed ha aggiunto: "Il sindaco si è presentata impreparata ed ha usato toni arroganti. La prima inesattezza è stata l’accusa nei miei confronti di aver puntato il dito contro la Protezione Civile. Nulla di più lontano dalla realtà. Nel mio intervento non c’era il minimo riferimento critico a questo organismo, di cui anzi ho sempre apprezzato la professionalità. Arrighi ha preso un grottesco abbaglio, senza poi ritenere opportuno scusarsi per la grave insinuazione. La seconda affermazione, ancora più preoccupante, ha riguardato il cosiddetto "fognone" di Avenza -l'intervento strutturale più importante per la messa in sicurezza idraulica, opera fondamentale per far defluire le acque lungo viale XX Settembre fino al mare. Con un gesto plateale Arrighi ha dichiarato che quell'opera non sarebbe nemmeno presente nel piano degli investimenti. Un esternazione imbarazzante e non rispondente alla realtà, perché quell’opera è scritta nero su bianco nel programma triennale 2025-2027: 500 mila euro nel 2025, 2,5 milioni nel 2026 e altri 2,5 milioni nel 2027. È bene ricordare che, con riferimento a un’amministrazione comunale, l’approvazione dello schema del programma triennale e del suo aggiornamento annuale, quale atto di proposta e di impulso, rientra nelle competenze della giunta municipale, ai sensi dell’articolo 48 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267. L’approvazione definitiva del programma e dell’elenco annuale delle opere da realizzare spetta però al consiglio comunale, ai sensi dell’articolo 42 dello stesso decreto legislativo. Non si tratta dunque di un dettaglio tecnico, ma di un vero e proprio atto di programmazione e di indirizzo politico, che deve nascere dal confronto tra maggioranza e opposizione per arrivare a individuare i bisogni della collettività e dare loro una risposta concreta. Eppure, di fronte a questa clamorosa distorsione della realtà, il Partito Democratico, che la sostiene, è rimasto in un silenzio assordante. Non una parola, nemmeno di fronte al numeroso pubblico presente in aula, che aveva portato la voce della protesta per i traditi interventi promessi e le case allagate. Gravissimo anche il comportamento dell’assessore al bilancio Mario Lattanzi: rimasto per tutta la discussione con lo sguardo fisso sul cellulare, senza sentire il dovere di intervenire per chiarire la verità, ossia che quell’opera nella programmazione dell’amministrazione Arrighi c’è eccome. Alla fine, dopo lo spettacolo imbarazzante, lo stesso sindaco ha corretto il tiro contraddicendo le sue precedenti affermazioni ammettendo che l’opera era prevista, ma aggiungendo che “nonostante fosse finanziata negli atti, i soldi non ci sono”. Un’ammissione che apre scenari inquietanti: se davvero mancano le risorse, occorre avere il coraggio e la trasparenza di modificare il piano triennale delle opere pubbliche, togliendo il fognone e assumendosi la responsabilità politica di questa scelta. Ma allora sia chiaro: quando Avenza e Marina torneranno sott’acqua, i cittadini sapranno a chi chiedere conto. Perché il vero scandalo non è solo l’impreparazione di un sindaco che arriva in consiglio senza conoscere i documenti approvati, ma l’arroganza di un’intera maggioranza che tace davanti ai bisogni più urgenti della città".
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L’Associazione Apuana Amici Italia-Israele esprime profonda indignazione per le parole pronunciate dal Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, durante la recente manifestazione pro-Gaza.Il parallelo tracciato tra la Shoah – lo sterminio sistematico di milioni di ebrei nelle camere a gas naziste – e l’attuale conflitto a Gaza non è solo storicamente falso e moralmente inaccettabile, ma rischia di alimentare un clima di odio che rievoca le peggiori pulsioni antisemite.La guerra è sempre una tragedia che colpisce civili innocenti, ma è doveroso ricordare che Israele sta conducendo una guerra difensiva contro Hamas, organizzazione terroristica che da anni ha trasformato Gaza in una base militare dalla quale lancia attacchi indiscriminati contro la popolazione civile israeliana. È legittimo criticare il Primo Ministro Netanyahu e discutere le politiche di Israele. Qui però non si tratta di critica politica: paragonare la Shoah al conflitto in corso significa oltraggiare la memoria delle vittime e alimentare una retorica che colpisce gli ebrei solo perché ebrei.Per questo, come Associazione Apuana Amici Italia-Israele, chiediamo al Presidente Lorenzetti di ritrattare pubblicamente quelle parole avventate e presentare le proprie scuse.
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Un'opera promessa, cantierata, ma mai realizzata: il progetto per la costruzione della nuova palestra accanto all'ITIS "Galilei" di Avenza è fermo da mesi, con un'area in stato di abbandono e nessuna certezza sulla ripresa dei lavori. "Parliamo di una struttura sportiva fondamentale per centinaia di studenti – dichiara il consigliere comunale della Lega Andrea Tosi – prevista da tempo e mai realizzata. Il cantiere è bloccato, l'area è in degrado, con erba alta, segnalazioni di animali e potenziali rischi per la sicurezza. E tutto questo proprio accanto a una scuola. Secondo quanto emerso, i lavori si sarebbero fermati nel 2024 per via di imprevisti tecnici, e la ripresa è stata rinviata al 2025."Il comune pur non essendo ente competente, ha il dovere di sollecitare formalmente la Provincia. Non si può accettare passivamente una situazione del genere in un quartiere popolare della città, dove un'opera pubblica potrebbe rappresentare anche un'occasione di riqualificazione e socialità.Una palestra moderna, accessibile anche in orario extrascolastico, può diventare un punto di riferimento per il quartiere, per le associazioni sportive, per i giovani che oggi non hanno spazi adeguati. In una zona spesso dimenticata dalle istituzioni, strutture come questa fanno la differenza: non solo sul piano scolastico, ma anche sul piano umano e comunitario."Per questo motivo Tosi ha presentato un'interrogazione scritta per chiedere alla Giunta di intervenire con urgenza presso la Provincia: "La palestra deve essere realizzata nei tempi promessi. E nel frattempo l'area va messa in sicurezza. Quando si parla di scuole, non si può rimanere fermi."
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La prima uscita pubblica da candidato per le regionali di Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso, presidente della Provincia di Massa Carrara e presidente di Upi Toscana, è stata nella sede di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana. A invitarlo, la categoria commercio della stessa associazione datoriale, rappresentata da Enrico Panconi. A coordinare il tavolo, il presidente di Confartigianato, Sergio Chericoni. Una quarantina di persone in sala, soprattutto imprenditori del commercio locale e, soprattutto, all'ingrosso perché in qualità di presidente della Provincia, Lorenzetti ha affiancato e sostenuto la categoria in una delle sfide più difficili, quella della variante per uno dei lotti ex Dalmine nella zona industriale conosciuta come 'variante Sogegross'. Chericoni e Panconi hanno ripercorso le tappe di quanto accaduto, dalla presentazione della variante fino alla sua approvazione, per arrivare all'istituzione della Commissione Paritetica, che aveva di fatto bocciato la variante. La battaglia si è anche spostata anche sul piano legale. Prima era stata la Provincia a impugnare al Tar l'approvazione della Variante, poi il Comune a sua volta aveva impugnato sempre al Tar le decisioni della commissione e ora si attendono le decisioni dei giudici. Ma l'incontro è stato soprattutto un momento per dare il 'la' alla campagna elettorale di Lorenzetti, candidato al consiglio regionale a sostegno del presidente uscente, Eugenio Giani, con il Pd. Partendo proprio da quanto accaduto con la variante, Lorenzetti ha evidenziato l'importanza che ha per il territorio una pianificazione attenta, ragionata e condivisa: "Lo strumento è quello del piano regolatore, non quello delle varianti perché senza un disegno rischi di fare solo francobolli che logorano il territorio. Il disegno va fatto partendo dalla fotografia di quello che hai e di quello che manca, che serve – il cosiddetto quadro conoscitivo degli strumenti urbanistici -. Perché si parla di un altro intervento destinato al commercio sull'Aurelia, non ben definito, e soprattutto ci preoccupa la previsione di variante per l'area ex Olivetti. Dobbiamo tutelare la vocazione della nostra Zona industriale, il più possibile, perché è unica e riguarda l'intera provincia apuana".
Lorenzetti ha difeso poi la sanità toscana, non negando le criticità che devono e possono essere superate o ridotte: "La sanità Toscana è una delle migliori in Italia. Dal punto di vista della qualità si può certo migliorare e qui serve un confronto anche con il Governo perché servono più risorse destinate alla sanità. Un ragionamento politico semplice: meno armi, più sanità". Un sogno 'nel cassetto', se così si può dire, è quello della metropolitana di superficie per rendere più competitivo il territorio apuano e in generale il nord della costa Toscana, "che permetta in meno di un'ora di arrivare a Firenze". Sul tema dell'erosione, il candidato Lorenzetti ha evidenziato la sfida nata con la costituzione del Romcav che sta lavorando per individuare alcune soluzioni concrete, nell'ambito anche delle sinergie con lo sviluppo del porto di Marina di Carrara: "Per sfruttare le grandi quantità di sabbie che si trovano davanti al porto di Marina di Carrara stiamo lavorando per agevolare gli iter tecnici e burocratici, che a oggi rendono difficile utilizzarla per un ripascimento soffolto. Inoltre, si sta lavorando per recuperare quel che del progetto antierosione della Provincia aveva funzionato, ossia le barriere soffolte al largo, da realizzare con nuovi materiali e nuove strutture perché lì dove sono la spiaggia è stata recuperata, vicino al Frigido". Infine sulla Bolkestein, Lorenzetti è stato chiaro: "La giurisprudenza è ormai accertata, non si può rimandare. C'è il limite del 2027 che non potrà più essere superato e si andrà a gara".
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