Politica
Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

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Sono due gli accorpamenti previsti nel Piano di dimensionamento della rete scolastica per l'anno scolastico 2026-2027 che il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta: a Carrara il Liceo Scientifico Marconi con l'IIS Zaccagna-Galilei, a Massa l'IC Massa 6 con l'IC Malaspina. Per quanto riguarda la Lunigiana l'assise di Palazzo Ducale ha ritenuto di non dover esercitare alcun potere decisorio in merito a quanto disposto dalla Conferenza Educazione e Istruzione Zona Lunigiana di non procedere ad alcun dimensionamento. In apertura dei lavori, illustrando la delibera, il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti, ha comunicato al consiglio la volontà di presentare ricorso straordinario al Presidente della Repubblica attraverso UPI Toscana per conto di tutte le Province toscane, in analogia e a supporto di quanto già promosso dalla Regione Toscana, con lo scopo di ottenere l'annullamento del Decreto ministeriale 124 del 30 giugno 2025, che comporta ben 16 accorpamenti sul territorio reginale, tre dei quali nella nostra Provincia.La Regione Toscana, lo ricordiamo, in un primo momento, con una delibera della Giunta Regionale del settembre scorso aveva proceduto alla sospensione del procedimento regionale di definizione degli Istituti scolastici ai quali attribuire in via esclusiva il contingente organico dei dirigenti scolastici e direttori dei servizi generali e amministrativi. Successivamente a seguito di una nota del Ministero dell'istruzione e del merito che chiedeva di annullare la delibera paventando, tra l'altro, la possibilità di responsabilità erariali , la Regione alla fine di ottobre approvava gli indirizzi per il dimensionamento allegando l'elenco degli Istituti con scostamento dal parametro numerico di alunni per l'autonomia (Meucci Massa 504, IC Massa 6 508, IC Tifoni Pontremoli 356, IC Malaspina Massa 553, Liceo Marconi Carrara 560). Il principio generale è che in assenza di decisioni da parte delle Province la Regione esercita il potere sostitutivo individuando autonomamente le operazioni di accorpamento nell'ordine crescente dell'elenco riportato nell'allegato della delibera regionale i ottobre. A questo proposito l'atto approvato in consiglio provinciale parte dalla considerazione che per quanto riguarda la Lunigiana il potere sostitutivo avrebbe comportato lo stesso accorpamento tra il Tifoni e il Ferrari di Pontremoli per cui il Consiglio Provinciale ha deciso di non esercitare alcun potere.
Per quanto riguarda la zona di costa, nel comune di Massa, il potere sostitutivo si sarebbe sostanziato, come ha ricordato il presidente nella sua presentazione, con l'accorpamento dell'Iti Meucci all'istituto Alberghiero. Si è optato quindi per l'accorpamento dell'IC massa 6 all'IC Malaspina "salvaguardando, in questo modo, l'Istituto secondario di secondo grado Meucci di Massa, scuola di centrale importanza per il futuro occupazionale del territorio che, pur vivendo un momento critico, ha grandi potenzialità per il futuro". Il consiglio ha poi ritenuto di proporre l'accorpamento del Liceo Scientifico Marconi di Carrara (560 studenti) con l'Istituto Zaccagna-Galilei di Carrara (876 studenti) trattandosi di una decisione ampiamente discussa e condivisa con i soggetti interessati, nonché più volte deliberata dal Consiglio Provinciale nei precedenti Piani di programmazione della rete scolastica 2024/25 e 2025/26.
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Anche il comitato Ugo Pisa fa una valutazione della situazione del territorio massese dopo gli ultimi temporali: "Frane, allagamenti, famiglie evacuate, zone isolate: negli ultimi giorni il nostro territorio assomiglia sempre più a un bollettino di guerra. Le piogge intense e concentrate, effetto ormai evidente della crisi climatica, trovano un territorio fragile, impreparato e reso ancora più vulnerabile da anni di scelte politiche sbagliate.La protezione civile opera con professionalità nella gestione dell'emergenza, ma l'emergenza non può essere l'unica strategia. Ciò che continua a mancare è una vera politica di prevenzione, una pianificazione capace di tutelare le aree in cui viviamo e lavoriamo. Servono risorse? Certo. Ma le risorse esistono. A mancare sono le priorità politiche, che oggi guardano altrove. È evidente la distanza tra i proclami sulla tutela del territorio e le scelte concrete dell'amministrazione comunale, provinciale e regionale che continuano a spingere sull'acceleratore della cementificazione proprio mentre il territorio mostra tutta la sua fragilità. Nonostante la Regione Toscana abbia una legge sullo zero consumo di suolo che viene puntualmente disattesa. E nonostante Ispra certifichi che nel 2024, il 94,5 per cento dei comuni italiani è a rischio frana, alluvione, erosione costiera o valanghe. A livello territoriale tra gli interventi previsti o in corso, ci sono: nuovi supermercati; varianti urbanistiche che impermeabilizzano ulteriore suolo (Universal Bench ed ex Olivetti); distruzione di aree verdi per nuove edificazioni, come la nuova Questura o il progetto dell'aeroporto a Cinquale; infrastrutture ad altissimo impatto ambientale, come la variante Aurelia e perfino la nuova Casa della Salute, realizzata lungo la ferrovia, in una zona già altamente trafficata. Sono scelte che vanno nella direzione esattamente opposta a quella necessaria. Invece di fermare il consumo di suolo e mettere in sicurezza il territorio, si continua a costruire, asfaltare, impermeabilizzare. Una strategia miope che moltiplica i rischi per i cittadini. Per questo è inutile parlare di "prevenzione" o "sicurezza", o mostrarsi il giorno dopo l'alluvione per fotografare i danni.La prima vera opera contro il rischio idrogeologico sarebbe bloccare immediatamente le edificazioni inutili e deviare le risorse pubbliche – comunali, regionali, statali – verso la messa in sicurezza del territorio. Il territorio chiede protezione.Le istituzioni rispondono con cemento. E poi ci si stupisce dei disastri".
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Negli ultimi giorni, a Marina di Carrara e in altre zone, le piogge hanno causato allagamenti gravi. Il Il Il Il consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella fa un'analisi dettagliata della situazione del territorio comunale dopo gli ultimi eventi atmosferici: "Secondo molti cittadini, tombini e caditoie risultano intasati: ci sono video in cui alcune persone rimuovono il tombino per far defluire l’acqua, che altrimenti ristagna. Questo fenomeno evidenzia una criticità nella gestione del sistema di drenaggio idrico, con implicazioni politiche: la responsabilità ricade sia su Nausicaa Spa, partecipata del comune di Carrara, sia sull’amministrazione Arrighi. Chi è Nausicaa Spa e qual è il suo ruolo? È una società multiservizi controllata dal Comune di Carrara. Gestisce vari servizi: igiene urbana, verde pubblico, fognature bianche (cioè la rete pluviale), spazzamento e altri. Direttore e Presidente: Lucia Venuti e Valente. È evidente che esiste un controllo politico‑societario.Diverse segnalazioni indicano che caditoie e tombini non vengono puliti correttamente. Durante piogge intense, l’acqua non riesce a defluire e si accumula, causando allagamenti. In alcuni video, togliendo il tombino l’acqua riprende a scorrere: è una prova visiva che suggerisce come i pozzetti non siano adeguatamente manutenzionati. Secondo fonti ben informate, l’accordo con Nausicaa sulla manutenzione delle griglie e caditoie non garantisce interventi sufficientemente frequenti: una pulizia biennale non è adeguata a prevenire il rischio.
La classe politica, in particolare il PD e la Lista del Sindaco, dovrebbe interrogarsi sul perché, nonostante le segnalazioni e il rischio evidente, non ci sia un piano manutentivo efficiente né risorse adeguate. Sul sito della trasparenza di Nausicaa è presente la sezione “Bandi di gara e contratti”, ma non è facile trovare un bando recente che menzioni una gara pubblica per la pulizia delle caditoie con un vincitore chiaro. Risulta invece una “Gara di Appalto” su InfoGare per pulizia e videoispezione delle fognature delle acque piovane (CIG non visibile nei dati pubblici), molto recente (2025). Questo affidamento diretto – se confermato – solleva due domande: perché non scegliere una gara più ampia e competitiva? La responsabilità politica di questa situazione resta del primo cittadino, che ha il dovere di garantire la sicurezza urbana anche in termini di infrastrutture idriche, soprattutto quando la rete pluviale sembra inefficiente. La partecipata in‑house ha una responsabilità interna all’Amministrazione: se i cittadini denunciano inefficienze, è il comune stesso che deve rispondere. Il fatto che i problemi emergano ogni volta che piove suggerisce che la prevenzione è insufficiente: un piano anti-allagamenti adeguato dovrebbe prevedere manutenzione costante e interventi preventivi. Questo ha un grave impatto sui cittadini: gli allagamenti non sono solo fastidi, ma possono danneggiare proprietà, mettere a rischio sicurezza e aumentare la spesa pubblica per riparazioni. Il rischio reputazionale per il comune è alto: i cittadini vedono una partecipata “in‑house” che non svolge il suo compito fondamentale, e questo mina la fiducia nell’Amministrazione stessa, che evidentemente non esercita un controllo analogo. Se i cittadini stessi devono “smontare i tombini” per far defluire l’acqua, significa che il sistema strutturale non funziona come dovrebbe e nessuno controlla se il lavoro appaltato viene eseguito correttamente.
Cambiamento climatico e responsabilità locale
Sebbene sia indubbio che il cambiamento climatico stia aumentando l’intensità e la frequenza di fenomeni meteorologici estremi, non può essere usato come alibi per una gestione inefficace. Le soluzioni che proponiamo – pulizia regolare delle caditoie, rimozione dei sedimenti, manutenzione programmata e ispezioni – sono già adottate con successo in diverse realtà italiane e possono ridurre significativamente l’impatto di eventi estremi, limitando danni e disagi.
Che cosa dovrebbe fare il comune di Carrara
Serve una chiamata all’azione concreta:
- Convocare una commissione di verifica sulla gestione delle caditoie e dei tombini, coinvolgendo cittadini, tecnici e Nausicaa.
- Pubblicare un piano dettagliato di manutenzione pluviale, con scadenze, stanziamenti e responsabilità ben definiti.
- Promuovere gare pubbliche trasparenti per la pulizia e la videoispezione della rete di caditoie, evitando affidamenti diretti senza giustificazione.
- Potenziare il monitoraggio partecipato: i cittadini devono poter segnalare con foto o video, e il Comune deve rispondere pubblicamente indicando quali interventi verranno messi in campo prima dei prossimi eventi di pioggia intensa.
La fragilità del sistema di raccolta delle acque meteoriche a Carrara – come dimostrano i video degli allagamenti e le segnalazioni – non è solo un problema tecnico, ma una questione politica. Nausicaa Spa ha il dovere di garantire un servizio efficiente; se non lo fa, è il Comune che deve rispondere.
Il sindaco Arrighi non può nascondersi dietro la burocrazia: è suo compito proteggere la città dalle conseguenze delle piogge estreme, non subirle ogni volta".
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La fame di consensi genera mostri: si potrebbe adattare così il concetto espresso nel Caligola di Albert Camus: "La mancanza d'amore genera mostri", per cogliere in pieno la clamorosa figuraccia fatta dal sindaco di Carrara Serena Arrighi, che ha postato sulla sua pagina facebook ufficiale un articolo del Sole 24 ore che poneva Carrara al settimo posto per la qualità amministrativa con tanto di auto-apposto riferimento a se stessa, ma non si è accorta che i dati su cui si basava la stima erano riferiti al triennio 2021-2023, quando, cioè, lei non era ancora sindaco e a Carrara governava l'amministrazione 5 Stelle del sindaco Francesco De Pasquale, o lo era, ma da pochissimi mesi, quindi con effetti statistici derivati ancora dall'amministrazione che l'ha preceduta.. Evidentemente l'urgenza di ribadire a se stessa - che è poi la modalità standard con cui quasi tutti agiscono su facebook - di essere un buon sindaco è diventata davvero impellente, per Arrighi e per il suo staff, tanto da farli gettare a pesce su una notizia, senza nemmeno curarsi di leggerla attentamente. Ovviamente la mega svista non è passata inosservata dal popolo social, che si è subito profuso in commenti che hanno ricordato al sindaco che non era affatto lei la protagonista di tanta virtù, nonostante i tentativi di arrampicate sugli specchi delle solite truppe social ingaggiate appositamente per difendere semper et in aeternum la loro paladina. Il risultato è che, più che consensi, il sindaco Arrighi, ha raccolto grasse risate. Che, per carità, fanno bene anche quelle, specialmente in una città ormai invivibile, devastata da una quantità ridicola di cantieri aperti, alcuni abbandonati, vessata dal maltempo, dall'incuria, dalla sporcizia, dal degrado, dall'abbandono e da una preoccupante mancanza di buon senso.
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Sugli eventuali interventi sul fiumi Frigido a Massa la critica del consigliere comunale Ivo Zaccagna "È corretto riconoscere che molte competenze su opere idrauliche e difesa costiera spettano alla Regione. Tuttavia il sindaco, in quanto responsabile della pubblica e privata incolumità, ha obblighi precisi in materia di officiosità idraulica: non sono scelte discrezionali, ma doveri di legge. La storia lo dimostra. All'inizio degli anni Duemila fu proprio il comune di Massa a intervenire sul Frigido con un dragaggio per eliminare un sovralluvionamento allora perfino inferiore a quello attuale. Dunque, quando lo si ritiene necessario, è possibile agire. Se oggi il sindaco considera inesistente ogni rischio e ritiene esagerate le preoccupazioni dei cittadini, lo dica chiaramente assumendosene la responsabilità.
Resta poi irrisolto il tema del progetto che il Sindaco avrebbe fatto fare per la foce del Frigido,progetto per il quale diversi tecnici hanno evidenziato dubbi sull'efficacia dell'intervento previsto. Piuttosto che liquidare ogni osservazione come un "attacco politico", sarebbe utile chiarire eventuali criticità. Sulla difesa della costa, il primo cittadino, sostiene che la Regione abbia bocciato il cosiddetto Masterplan da lui commissionato.Ma ciò non corrisponde al vero, un Masterplan non è un progetto, e la commissione VIA lo ha dichiarato non approvabile proprio perché non si trattava di un progetto. Ha però indicato con precisione quali elementi sarebbero stati necessari per trasformarlo in tal senso.A essere sbagliata non è stata la valutazione della Regione, ma l'impostazione di partenza. Anche la nascita del ROMCAV solleva interrogativi, le sabbie esterne ai porti hanno già dimostrato di non essere stabili sul nostro litorale, e il modello suggerito da Forte dei Marmi è poco applicabile alla costa massese. Inoltre,sulla scelta del supporto per tecnico,per quanto autorevole, siamo sicuri che siano state messe in campo tutte le migliori competenze tecniche? C'è infine un aspetto fondamentale, nel 2018, al suo insediamento, il sindaco aveva un'opportunità concreta per avviare una vera strategia strutturale. Esisteva un progetto già passato al vaglio degli uffici regionali, e in Regione erano stati prenotati 22 milioni di euro destinati a Marina di Massa. Risorse che avrebbero potuto dare una svolta.
Eppure quei fondi sono stati perduti, senza che il sindaco li difendesse o ne pretendesse la conferma. Criticare la Regione è legittimo. Ma altrettanto doveroso è riconoscere ciò che si poteva fare e non si è fatto. La credibilità delle richieste che oggi il sindaco rivolge alla Regione dipende anche dalla capacità di assumersi la responsabilità delle occasioni mancate. I cittadini non hanno bisogno di rimpalli di competenze. Hanno bisogno di risposte riscontrabili,condivisione e di un'amministrazione che eserciti fino in fondo i propri doveri, rivendicando con forza,ma anche con coerenza, quelli altrui".
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"Torno a ripetere che è sempre più urgente una sede distaccata della DDA presso la Procura della Repubblica di Massa Carrara come ha ribadito recentemente anche la Fondazione Caponnetto. L’esposto sullo sfruttamento di manodopera nel mondo della nautica, fatto dal segretario provinciale della Cgil Nicola Del Vecchio, conferma quanto vado ripetendo da due anni a questa parte. Siamo di fronte a fenomeni, quali il caporalato, che richiamano le tipiche modalità operative della criminalità organizzata" dichiara la consigliera Bennati. “Occorre discutere della presenza strutturale delle mafie nei nostri comuni senza mettere la testa sotto la sabbia; nessun settore è immune dalle infiltrazioni criminali da quello delle cave alla nautica, dal turismo all’immobiliare passando per il traffico di carburanti e droghe. Tutte cose emerse da indagini di varie DDA e Procure, esterne alla nostra costa, ma che hanno sempre come terminale la Provincia di Massa Carrara. Una particolare attenzione credo vada messa sui cantieri PNRR per scongiurare il rischio di infiltrazioni” sottolinea Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, in questi anni ha provato, più volte, ad aprire una riflessione politica sulla necessità di una sede distaccata della DDA. Le pessime condizioni in cui lavora la Procura della Repubblica non le permettono indagini così complesse. Mancano PM, che forse arriveranno a Gennaio, e saranno inesperti o di prima nomina mentre i fenomeni criminali presenti in questa Provincia richiedono magistrati con competenze pluriennali in ambiti quali il riciclaggio di denaro e il contrasto alla borghesia mafiosa. Un fenomeno come quello dello sfruttamento della manodopera interseca settori economici quale l’immobiliare; andrebbero capite bene le dinamiche che portano a riempire centinaia di case e appartamenti, fra Massa e Carrara, trasformandole in residenze pollaio pagate con affitti mensili fuori mercato. Lasciare dilagare l’illegalità colpisce la vita quotidiana delle persone che faticano ad arrivare a fine mese, vivono nel nostro territorio e pagano regolarmente le tasse per avere in cambio poi servizi pubblici sanità, scuola, trasporti che subiscono sempre più tagli.
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Fp Cgil, Csa e Uil Fpl organizzano per domani, martedì 18 novembre, dalle 16.30 alle 18 un presidio sotto il comune di Massa con le motivazioni contenute nel seguente volantino: "Relazioni sindacali mai state così deteriorate nella storia dell'Ente a causa dell'amministrazione comunale che non ascolta la voce dei dipendenti.Le problematiche legate al fondo del personale sono emerse perché noi e solo noi con tenacia le abbiamo fatto emergere chiedendo all'amministrazione di affidare un incarico ad una società esterna che è costata 13.000 euro di soldi pubblici.Il dato rilevato dalla società esterna è che il fondo del personale andava rideterminato e che la produttività 2023-2024 andava corretta e/o adeguata alle risorse effettivamente disponibili. Riteniamo che i dipendenti del comune di Massa, che sono ad esclusivo servizio del cittadino, hanno subito una penalizzazione in termini economici e poco sviluppo di carriera per la loro crescita professionale.La nostra protesta non è solo sul piano economico ma soprattutto per quanto riguarda i servizi che non sono così performanti come vorrebbero i dipendenti. Riteniamo che non si possa dare un buon servizio al cittadini, se la macchina comunale al suo interno non esprime benessere organizzativo.Con piena responsabilità abbiamo fatto sì che la presenza del presidio non vada ad inficiare i servizi erogati al cittadino, infatti è presente solo una delegazione. Ci teniamo a ribadire che protestiamo solo ed esclusivamente nei confronti di questa Amministrazione che fa trasparire il clima interno magicamente bello:Non è così. Caro sindaco ti aspettiamo al presidio".
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Italia Nostra Massa Montignoso applaude alla notizia che il biodigestore non si farà e segnala l'inquinamento già altro dell'area Cermec: "La notizia del fallimento del progetto del Biodigestore anaerobico da costruirsi al CERMEC di Massa ci ha rallegrato molto specie in considerazione del probabile scampato pericolo di inquinamento dall' aumento del traffico, dei fumi di scarico dei camion, dalle invisibili particelle cancerogene del pm10 dei combustibili e dei freni, ed infine dall'aumento della pressione dei rumori. Naturalmente tutto questo senza contare del sicuro inquinamento atmosferico dovuto all'eventuale bruciatore necessario per incenerire le sostanze non digeribili anaerobicamente.Siamo felici particolarmente per gli abitanti di questa antica zona di Alteta, Lavello e Casellotto che possano finalmente vivere tranquilli e senza inquinamento.. Solo per testimoniare la situazione attuale ripresa verso le 11 in una normale mattina di lavoro – in questa foto si vedono decine e decine di automezzi di Massa in attesa di entrare al CERMEC a scaricare i rifiuti- ora pensate se i rifiuti provenissero da tutta la sona di costa col carico di circa Cento Comuni da smaltire"
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Il circolo della Montagna Rifondazione Comunista Massa Carrara fa il punto della situazione dei paesi a monte di Massa dopo l'ultima tornata di maltempo: "Esattamente due settimane fa evidenziavamo lo stato di abbandono della montagna massese: dall'incuria del territorio, alla mancanza di servizi, a tutto ciò che ne consegue. Oggi, purtroppo, denunciamo nuovamente una situazione nota a tutti gli abitanti della montagna, meno che alle istituzioni preposte. Le piogge di questi giorni hanno messo, ancora una volta, in evidenza l'estrema fragilità del nostro territorio. Numerose frane e smottamenti si sono verificati in tutta la zona interessata: da Casette, a Forno e Canevara. A Casette la strada principale è stata chiusa al traffico dopo il tornante successivo al cimitero e una frana, verificatasi sotto il Bizzarro, ha costretto una famiglia all'evacuazione; a Forno, la frazione di Ilci è completamente isolata; a Canevara uno smottamento ha interessato la parete dietro il mulino, invadendo completamente la strada e la via di accesso ad esso. In via Bassa Tambura, poco prima dell'ingresso nella frazione di Santa Lucia, venendo da monte, la carreggiata è stata invasa da tronchi e detriti, rendendo di fatto impossibile l'accesso alla città; e l'elenco potrebbe ancora continuare. Inoltre, segnaliamo che gli autobus non hanno accesso alle frazioni montane, a causa delle frane, rendendo di fatto isolati i borghi della montagna. Come Circolo della Montagna, denunciamo ancora una volta l'immobilismo di certa politica locale e l'assoluta mancanza di risposte ai cittadini. Lo ripetiamo: la sicurezza è un bene troppo prezioso e non può continuare ad essere trascurato e trattato come un bene sindacabile. L'amministrazione Persiani ha aderito a diversi piani PNRR, ma nessuno di questi riguardava il tema del dissesto idrogeologico; uno schiaffo a tutti gli abitanti della montagna, che continuano a sentirsi cittadini di seconda serie. Quanto tempo passerà prima che le amministrazioni comunale e provinciale si rendano conto che il dissesto idrogeologico della montagna è enorme e ha bisogno di risposte immediate? È evidente che si sta sfidando la fortuna, e non possiamo sempre sperare nella buona sorte ogni volta che piove. Tra poco più di un mese si eleggerà il nuovo presidente della Provincia, noi riteniamo e auspichiamo che in testa alle priorità ci sia la sicurezza sulle strade in montagna. Rilanciamo l'idea di una assemblea pubblica che possa unire gli abitanti della montagna e, a questo proposito, informiamo che mercoledì 19 novembre, alle 17:30, alla Casa del Popolo di Casette, ci sarà un incontro con la consigliera del Polo Progressista, Daniela Bennati".
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