Politica
Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Brnardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

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Palese fallimento: così Sinistra Anticapitalista Massa Carrara ha definito le politiche regionali per le attività estrattive in relazione alla tutela delle Alpi Apuane. “Non basta, per una vera inversione di tendenza, opporsi al cambiamento del quadro normativo richiesto dalle aziende- hanno fatto sapere - È necessario che le nostre principali istanze abbiano una risposta chiara- afferma il circolo- Istanze importanti come la riduzione dei quantitativi di marmo scavabili e la definizione della filiera del marmo. Senza dare risposta a questi punti, richiamarsi a concetti quali sostenibilità, sicurezza del lavoro e pubblica incolumità sarebbe solo vuota e ormai non più credibile propaganda”.
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Come ogni anno, in particolar modo all'inizio della stagione turistica estiva, torna prepotentemente all'ordine del giorno il tema dell'emergenza erosione costiera, avvertito lungo tutta la costa regionale ma con ambiti particolarmente critici al nord della Toscana, al confine con la Liguria. "Ho letto con attenzione le dichiarazioni pubbliche espresse dal Consorzio dei Balneari di Massa ed anche il sottoscritto è a disposizione per ragionare sui temi posti all'attenzione" ha detto Massimiliano Baldini, Consigliere Regionale della Lega - Del resto, proprio il Gruppo Regionale della Lega ha avanzato una mozione sul tema - la numero 1564 con protocollo dell'8 febbraio - che sarà discussa a breve in Commissione Ambiente e che tratta le problematiche poste sull'intero arco della costa toscana ed in particolare da Pisa fino a Massa".
La costa Toscana nel periodo 2005-2020 ha perso complessivamente circa 300 mila metri quadrati di spiaggia e la città di Massa, unica in Italia assieme ad altre otto città europee, è stata inserita nel progetto SCORE, che si pone l'obiettivo di programmare un monitoraggio intelligente per rendere le città costiere resilienti al cambiamento climatico.
Lo stesso progetto europeo suggerisce un approccio che per troppi anni è mancato alla visione strategica che ha caratterizzato le scelte della Regione Toscana, cioè l'approccio integrato e coordinato di diverse discipline e fattori che complessivamente sono all'origine del problema e che possono quindi essere affrontati soltanto mediante una strategia integrata. La strategia deve prevedere una corretta pianificazione e progettazione degli interventi, una costante azione di manutenzione e un'attenta attività di monitoraggio, il tutto attraverso la più completa collaborazione tra tutti gli enti coinvolti, a partire dai comuni fino ai Ministeri competenti. La gravità e l'urgenza richiedono lo sforzo di tutti. In questo contesto stride l'atteggiamento della Regione Toscana che, ad oggi, non ha provveduto ad aggiornare il documento operativo per il recupero ed il riequilibrio della fascia costiera, fermo al primo stralcio del 2023 e da allora carente di aggiornamento.
Correttamente, quindi, i comuni costieri hanno provato a sollecitare la Regione attraverso la proposta di sottoscrizione di un protocollo per i ripascimenti, sottoscritto sul finire del 2023, ma incredibilmente ad oggi già da considerarsi inefficace, a causa di una corposa richiesta di integrazioni e chiarimenti pervenuta da ARPAT-prosegue il Consigliere."
"Il tavolo tecnico di monitoraggio e controllo che abbiamo proposto con la mozione n.1564 dell'08 Febbraio, struttura ed attua il protocollo recentemente sottoscritto, definendo puntualmente i soggetti che ne faranno parte ma, soprattutto, attribuendo specifici oneri e responsabilità.
La legge già oggi pone in capo alla Regione le funzioni di pianificazione, programmazione, indirizzo e controllo in materia di difesa del suolo, ed è da questo punto che è imprescindibile partire e con l'atto presentato prevediamo il coinvolgimento anche di altri soggetti competenti come il Ministero dell'Ambiente, le Autorità portuali, ARPAT, ISPRA, il CNR, i comuni e le Università-precisa l'esponente leghista."
"A nostro avviso, è indispensabile quindi definire oggi un Tavolo permanente che si occupi di: Gestione unitaria della progettazione;Monitoraggio, supervisione, controllo; Programmazione delle risorse; Definizione di un'unica stazione appaltante; Il tutto perseguendo gli obiettivi di: Creazione di una banca granulometrica; Monitoraggio e archiviazione dei dati; Archiviazione dei progetti di dragaggio e ripascimento; Monitoraggio con tecniche innovative di manutenzione e progettazione di contrasto all'erosione costiera-conclude il rappresentante della Lega."
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"Una Regione sorda agli stimoli che provengono dal territorio, soprattutto quando si parla di comunità lontane dalla roccaforte fiorentina, che ormai disilluse sulla possibilità che la giunta Giani si attivi per risolvere i problemi, chiedono invano di essere ascoltate. I comitati evidenziano a mezzo stampa l'impreparazione sui temi che l'assessore Monni ha dimostrato durante il recente incontro a Carrara, quando nell'ambito dell'illustrazione del Piano regionale dell'economia circolare ha parlato di Cava Fornace, e noi non possiamo che condividere le loro perplessità - afferma Massimiliano Baldini, Consigliere regionale della Lega." "Il tentativo dell'assessore di smarcare la Regione dalle proprie responsabilità, cozza con l'evidenza dell'iter autorizzativo in corso proprio presso gli uffici regionali e sul quale il gruppo Lega ha già presentato un atto, parzialmente accolto nei fatti dalla amministrazione regionale. Con Ordine del Giorno collegato alla adozione del Piano Regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati -Piano Regolatore dell'economia circolare- protocollato il 26 Settembre 2023, chiedevamo di avviare l'inchiesta pubblica si Cava Fornace ai sensi dell'Art.53 della L.R 10/2010, inchiesta poi avviata di fatto con Delibera della Giunta Regionale n.1170 del 9 Ottobre 2023 seppure gestita in maniera non trasparente come evidenziato a più riprese dagli stessi comitati che hanno dichiarato come lo svolgimento dell'inchiesta e le motivazioni che ne hanno sancito il termine sono "Assurde", al punto da rappresentare "Il fallimento politico sulla partecipazione della regione Toscana"- prosegue il Consigliere."
"Il nostro atto protocollato, prosegue poi con la richiesta di rigettare l'istanza di completamento oltre quota 43, ai sensi dell'Art.73bis, comma 5 della L.R 10/2010, che consente alla Giunta Regionale, nell'esercizio della propria discrezionalità politica e amministrativa, di esprimersi in ordine alla compatibilità ambientale del progetto e di adottare contestualmente la determinazione motivata di conclusione della conferenza dei servizi.
Con il terzo punto abbiamo chiesto un cronoprogramma certo per la chiusura e la bonifica del sito in esame-precisa l'esponente leghista." "Non possiamo quindi che esprimere una profonda delusione per la situazione che da anni affligge le comunità interessate, evidenziando l'incapacità della amministrazione regionale di addivenire ad una soluzione nell'interesse di tutte le parti in causa-conclude seccamente il rappresentante della Lega."
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"Gli aiuti a favore anche di Massa, Carrara e Lucca, colpite dall'alluvione dei primi di novembre, arriveranno grazie ad un emendamento al dl PNRR in cui il governo ha stanziato 66 milioni di euro in più. L'ammontare totale dei fondi destinati a famiglie ed imprese è adesso, con i 66 in più, di 255,7 milioni. Grazie al presidente del Consiglio Giorgia Meloni, al ministro per gli Affari Europei Raffaele Fitto e alla collega pratese di Fratelli d'Italia Chiara La Porta, che non ha mai dimenticato le concrete esigenze delle famiglie e delle imprese colpite, lavorando ogni giorno per garantire loro certezze, oggi anche i nostri territori riceveranno gli aiuti necessari. Si tratta di una ulteriore dimostrazione di attenzione che il Governo Meloni ha per le nostre comunità, avendo avuto a cuore, fin dai primi momenti del maltempo, le difficoltà delle famiglie e delle imprese del nostro territorio". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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“Sin dall’approvazione del Piano Regionale Cave, con il quale per primi introducemmo un limite alle escavazioni, lavoriamo per costruire il miglior equilibrio tra la tutela del lavoro e dell’ambiente, due priorità alle quali riconoscerò sempre pari importanza. Solo da allora la Regione possiede e utilizza strumenti concreti per controllare l’operato delle imprese nelle cave toscane, a dimostrazione che il tema della sostenibilità ambientale è assolutamente e pienamente condiviso sia dalla Regione che dal sottoscritto, primo firmatario nel 2018 della proposta di legge che ci ha condotti al Piano”. A dirlo l’assessore Stefano Baccelli, che guida il settore della direzione infrastrutture e mobilità, competente in materia di cave. “Tuttavia - prosegue Baccelli - non si può essere contemporaneamente contrari alla variante e al fianco dei lavoratori: che piaccia o meno, la realtà è ben più complessa di quanto alcuni vogliano far credere. Il Piano Regionale è il frutto di una profonda condivisione con i Comuni, i sindacati, le associazioni di categoria, i cittadini e le imprese; ed è proprio in esso che, sin dal 2019, si affida alla Regione il compito di verificare ciclicamente i volumi estratti per valutare e, nel caso, adottare una variante che sposti quel limite del 5 per cento su scala regionale – deroga della quale potranno peraltro godere solo imprese debitamente autorizzate”. “Troppo spesso – aggiunge Baccelli - si identifica la questione delle cave unicamente nel marmo di Carrara: in realtà, a rischiare lo sforamento sarebbero solo una manciata di imprese (i Gessi Pisani, gli Inerti del Valdarno e i Calcari di Molazzana) tutte esterne alle Apuane e operanti, oltreché nel comparto ornamentale, anche in quello industriale e delle costruzioni”. L’iter appena avviato prevede che adesso la parola passi ai singoli Comuni, i quali dovranno segnalare alla Regione i rari casi di imprese che necessiterebbero di accedere a tale sforamento; a seguire, la Regione valuterà ogni singolo caso sulla base delle relative valutazioni ambientali, tecniche ed economiche. A titolo esemplificativo, l’incremento sarà autorizzato nei casi in cui l’approvigionamento serva a realizzare opere pubbliche – misura grazie alla quale scongiuriamo il rischio di nuovi consumi di suolo per aprire cave di prestito.
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Nella polemica sindaco Serena Arrighi e vicepresidente del consiglio comunale Massimiliano Bernardi entra anche il consigliere dell’opposizione Simone Caffaz con un’analisi dei fatti al netto dei toni esasperati che l’hanno contraddistinta. Ecco l’intervento di Caffaz: “Il sindaco di Carrara Serena Arrighi, consapevole della clamorosa crisi di consensi in cui si trova, cerca di far scoppiare uno scandalo sul vicepresidente del consiglio Massimiliano Bernardi, con incredibile cinismo e spregiudicatezza, per ricompattare il fronte e vivacchiare ancora un po'. Non riesco a dare nessun'altra spiegazione al comportamento della prima cittadina (si fa per dire), che prima decide di rendere pubblico un post social di Bernardi, poi lo attacca in modo violento su questioni di forma e non di sostanza, infine, in preda a un autentica dipendenza da social media, arriva a pubblicare anche un ulteriore commento di Bernardi, capovolgendone il significato per attaccarlo ancora. Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la vicenda dall'inizio. Sabato scorso Bernardi, venuto a conoscenza che, nella nostra città, alcuni bambini di otto e dieci anni, starebbero celebrando il ramadan, scrive un post arrabbiato e forse eccessivo nei toni, ma che evidenzia un problema reale: quello di bambini che, ben prima di quanto previsto dalle stesse regole religiose, starebbero digiunando e si starebbero astenendo anche dal consumo dell'acqua dall'alba al tramonto e lo farebbero tutti i giorni fino al 9 aprile, giornata in cui terminerà la celebrazione. A fronte di questa denuncia, un qualsiasi sindaco avrebbe telefonato a Bernardi per farsi dare maggiori informazioni e avrebbe attivato i servizi sociali per verificare la situazione e tutelare quei bambini. Arrighi invece ha preferito attaccare Bernardi, per altro amplificando la visibilità del suo post, facendone un caso politico e gettando discredito sul consigliere e sull'opposizione e non occupandosi minimamente di ciò che Bernardi in quel post andava denunciando. Dopo aver inviato il suo intervento alla stampa, Arrighi l'ha postato anche sui propri profili social, dove lo stesso Bernardi ha commentato, ricordando alla sindaca, pur in modo polemico, che in molti paesi arabi alle donne sono preclusi i diritti politici e molti diritti civili. Non l'avesse mai fatto. Il sindaco, mostrando a tutti la pasta di cui è fatta, ha ribaltato il contenuto del messaggio di Bernardi, arrivando ad accusarlo di "immancabile maschilismo", esattamente l'opposto di ciò che il vicepresidente del consiglio voleva affermare. In conclusione, Arrighi ha trasformato, con strumentalità e pelo sullo stomaco, una legittima segnalazione del consigliere Bernardi nell'occasione di uno scontro politico, non si è minimamente preoccupata di verificare la veridicità delle sue affermazioni e ha falsificato un commento dello stesso in cui difendeva i diritti delle donne e lo ha accusato di maschilismo. Visto l'arrivo della buona stagione, Arrighi alla domenica invece di stare tutto il giorno sui social, farebbe meglio ad andare al mare”.
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Amarezza per le parole dell’assessore Monia Monni in occasione dell’incontro sul nuovo piano regionale di economia circolare: lo manifesta il Comitato volontario dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace, che afferma come le parole della stessa non corrispondano al vero.
“Non corrisponde al vero- esordiscono- che una discarica privata sia fuori dalle competenze della regione, tant’è che il progetto di completamento del sito di Cava Fornace da quota 43 a quota 98 metri slm presentato dal gestore è oggetto di Paur”.
Il Paur, proseguono a spiegare, è il Provvedimento autorizzatorio unico regionale, introdotto nel Testo unico ambientale con il d.lgs. 104/2017, e si propone l’obiettivo di compendiare all’interno di un unico provvedimento i vari titoli autorizzativi necessari per lo svolgimento di attività con potenziali impatti ambientali.
“La regione, in relazione al futuro di Cava Fornace, non è un ente estraneo che assiste passivamente, ma è parte attiva nella valutazione del progetto e sugli impatti che questo ha e avrà sul nostro territorio”, afferma così il comitato, ricordando peraltro che il gestore Programma ambiente apuane spa è società soggetta a controllo e coordinamento da parte di Alia servizi ambientali spa, che fa capo ai comuni delle province di Firenze, Prato e Pistoia: inadeguato quindi parlare, come ha fatto l’assessore Monni, di soggetti privati.
“Fanno sorridere anche le precisazioni di Monni sul controllo puntuale e su come sia necessario instaurare un percorso partecipativo- riflettono ancora- Dopo i risultati delle verifiche Arpat fatte a maggio 2023, che hanno rilevato sforamenti nei piezometri di controllo di manganese, ferro, triclorometano e arsenico, ci saremmo aspettati che sarebbero state richieste e fatte immediatamente nuove analisi per definire la situazione degli inquinanti; invece, ancora nulla. E dopo l’inchiesta pubblica che si è chiusa a gennaio con contestazioni sui metodi, ricusazioni da parte del comitato e delle associazioni del territorio e ricorso al TAR da parte dei comuni di Pietrasanta, Forte dei Marmi e Massa, sembra che la regione non abbia ben chiaro come dovrebbe essere attivato un reale percorso partecipativo”.
“Da anni chiediamo a Monni di incontrarci, ma le nostre richieste vengono puntualmente ignorate. Noi vorremmo portarla sugli argini del Lago di Porta, dove la discarica è ben visibile, imponente e dove si può capire davvero quanto sia vicina all’area protetta, un ecosistema così fragile, che già da tempo evidenzia pesanti trasformazioni nel paesaggio, sulla flora e sulla fauna del luogo, come molti frequentatori denunciano quotidianamente”, rivendica il comitato.
Precisazioni sui 19 camini da qualche tempo apparsi in discarica, sulla tenuta delle geo membrane, la gestione del percolato, la valutazione della tenuta del sito di fronte ai sempre più frequenti eventi metereologici estremi: questo è quanto il comitato chiede all’assessore.
“Soprattutto- rincalzano- vorremmo che lei e i suoi tecnici ci spiegassero perché, nonostante il parere del ministero dell’ambiente e dell’università di Pisa per cui il sito, carsico ricco di doline e inghiottitoi, è inidoneo ad ospitare una discarica, si dovrebbe autorizzare ancora il conferimento di rifiuti tra cui fanghi e amianto a Cava Fornace. Probabilmente, a Firenze hanno altro a cui pensare”.
Il comitato riferisce infine di aver letto con interesse, in questi giorni, un intervento del gestore sul sostegno a progetti che porteranno al riciclo e riuso della marmettola, creando prodotti e semilavorati per l’edilizia e per il design.
“Questi progetti sono in incubazione, con i primi risultati attivi tra qualche anno. E, nel frattempo, ci viene da leggere tra le righe come la discarica sia necessaria e quindi debba essere autorizzata nel progetto in valutazione al Paur- commentano- Se il gestore è così attento al territorio e così collaborativo, perché si è opposto alle misurazioni delle quote di coltivazione che chiediamo da tempo sul versante Montignoso? È necessaria la misurazione delle quote, ma la stessa politica locale, che come un mantra ripete che la discarica serve per superare l’emergenza marmettola, ignorando i rischi che la discarica comporta per il nostro territorio, tace”.
“Il sito di Cava Fornace non può essere una discarica- è la conclusione- Tutte le parole di Monni e di PAA sono superflue e fuori luogo: la discarica deve essere chiusa”.
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"Irricevibili le accuse strumentali della Arrighi nei miei confronti: Le parole di Bernardi sono gravissime e inaccettabili tanto più perché vengono da chi è stato a lungo un amministratore pubblico e ora riveste una carica importante come quella di vicepresidente del consiglio. Proprio per il mio ruolo politico ho il diritto/ dovere di esprimere tutto il mio disaccordo sull'osservanza del Ramadan da parte dei minori. Pertanto invito la Arrighi a non parlare a nome di tutta la città perché non ne ha il diritto e, in secondo luogo, la invito a liberare Carrara della sua nefasta presenza e se, ha tanto a cuore l'Islam, di andare a fare il Sindaco a Kabul dove la vita delle donne e delle bambine è devastata dalla repressione dei loro diritti umani. Ritengo tra l’altro inutili i festeggiamenti con le Associazioni come Casa Betania e Fondazione Migrantes, per celebrare un vero momento di pace, condivisione e dialogo, spezzando il pane. Questi signori e signore vivono di contributi pubblici per milioni di euro standosene tranquillamente qui a festeggiare, perché queste associazioni caritatevoli non vanno in Afghanistan? Farebbero bene ad andare a contrastare i talebani che stanno violando i diritti delle donne e delle bambine all’istruzione, al lavoro e alla libertà di movimento, azzerando il sistema di protezione e sostegno per le donne che fuggono dalla violenza domestica, arrestando donne e bambine per minime infrazioni a norme discriminatorie e contribuendo all’aumento dei matrimoni infantili, precoci e forzati. Perché, cara Arrighi, il suo consigliere siriano l’Iman Koudsi Hicham che, sicuramente, ha voluto che lei intervenisse pubblicamente sul mio post, non è intervenuto lui personalmente? Certo è venuto in Italia a fare fortuna e si è trovato bene in città, mantenendo però le modalità familiari tipiche dell’Islam cioè una bella famiglia numerosa con la moglie , altre due donne sorelle fra loro più o meno della stessa età della moglie che non si sono mai sposate e una decina di figli. Il consigliere Koudsi Hicham dovrebbe tra l’altro partecipare di più anche al dibattito politico in consiglio comunale ed esprimere le sue opinioni invece di fare la bella statuina. Salvo poi non essere stato presente quando il consiglio comunale aveva votato il sostegno ad Israele! Quindi ribadisco con forza il mio pensiero e cioè che il digiuno previsto durante il Ramadan deve esonerare i bambini e le bambine per ovvi motivi di salute ma, purtroppo in tante famiglie musulmane i genitori li fanno astenere dal bere e mangiare inclusa l’acqua dall’alba al tramonto, anche i bimbi piccolissimi che, per il sottoscritto è una vera e propria violenza . l’Imam di Firenze, Izzedin Elzir per esempio sostiene che al primo posto c’è la salute e che l’Islam sottolinea sempre la sacralità della vita. Purtroppo invece di integrarsi, sempre più genitori musulmani , negli ultimi tempi , chiedono che i loro figli non mangino a mensa per tutto il nono mese del calendario islamico, durante il quale appunto viene praticato il digiuno dall'alba al tramonto. Per me tutto ciò è assurdo!
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E’ una ferma presa di distanza, quella del sindaco di Carrara Serena Arrighi rispetto alle affermazioni del consigliere di minoranza, e vicepresidente del consiglio, Massimiliano Bernardi che in un post sui propri canali social attacca in maniera esplicita la religione islamica e tutti i fedeli musulmani. “Le parole di Bernardi sono gravissime e inaccettabili tanto più perché vengono da chi è stato a lungo un amministratore pubblico e ora riveste una carica importante come quella di vicepresidente del consiglio – dice Arrighi -. Carrara ha una lunga storia di accoglienza e dialogo, valori nei quali tutti noi ci riconosciamo e che mettiamo in campo quotidianamente. A nome di tutta la città voglio prendere con forza le distanze da certe affermazioni che dimostrano solo la profonda ignoranza di chi le ha pronunciate. Come amministrazione abbiamo partecipato con gioia solo pochi giorni fa alla festa organizzata dalle comunità islamiche di Carrara e Massa per Iftar. Oltre alla vicesindaca Roberta Crudeli c’erano, tra gli altri, il sindaco di Massa Francesco Persiani, rappresentanti del Comune di Montignoso, della Diocesi, della chiesa metodista di Carrara, della chiesa ortodossa di Massa e ancora di associazioni come Casa Betania e Fondazione Migrantes. In quella occasione tutti hanno spezzato assieme il pane e hanno celebrato un vero momento di pace, condivisione e dialogo, tre parole che, purtroppo, ogni giorno sono sempre più lontane dalle cronache di tutto il mondo e il cui significato qualcuno come il consigliere Bernardi non sembra conoscere”.
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Non ci sarebbe nulla di vero nelle molte critiche mosse dal segretario provinciale della Lega Nicola Pieruccini al lavoro svolto e alla situazione attuale della Consulta giovani del comune di Carrara: a dirlo, con grande chiarezza e determinazione è proprio il presidente dell'organo in questione, Lorenzo Borghini che non ha esistato a definire le dichiazazioni di Pieruccini "un festival delle menzogne". "Il festival delle menzogne - ha fatto sapere Borghini - ma partiamo con ordine: l’apertura del bando è un procedimento di cui mi assumo la piena ed esclusiva responsabilità, tirando del tutto fuori l’operato del delegato Davide Diamanti - probabilmente al segretario conviene citare lui piuttosto che il presidente (io), conoscendo perfettamente la mia provenienza politica - la riapertura si è resa necessaria e se Pieruccini si fosse informato scrupolosamente come su altri avvenimenti lo saprebb, a causa del periodo in cui la consulta si è venuta a creare (agosto 2023), che coincide con l’inizio del nuovo anno scolastico, nel quale molti ragazzi, avendo appena finito il percorso liceale, si sono interfacciati con quello universitario ed una scelta compiuta più di sei mesi prima non rispecchiava più le loro immediate necessità. Detto ciò, ad oggi le sedute della consulta hanno visto un’ampia partecipazione e gli abbandoni non sono stati 20 come descritto in maniera errata, ma 10 (non mi stupisco dell’iperbole). Andiamo avanti: i 1500 euro di vasi di cui parla, sono stati utilizzati per Natale, ma nell’ottica di una spesa necessaria che avremmo dovuto, in ogni caso, intraprendere nell’anno 2024 e che è stata anticipata al 2023 così come diverse altre che il segretario non cita, questo per un semplice calcolo matematico: siamo entrati ad agosto con un portafoglio di 10 mila euro (pari a quello di Livorno col doppio degli abitanti), rimanevano dei fondi che, se non avessimo speso, non si sarebbero cumulati nel bilancio successivo. Arriviamo quindi alle ingerenze: che vantaggio avremmo a non segnalarle? E quali prove ha di queste? Considerato che l’evento di cui parla si farà, eccome, con una organizzazione totalmente in capo ai ragazzi e ai delegati della consulta. La strumentalizzazione e l’intrusione, semmai, proviene proprio da lui, che non mi pare abbia mai partecipato ad una delle sedute PUBBLICHE della consulta e che pur di trovare un modo per attaccare la maggioranza, nei confronti della quale, dato il mio ruolo, sono assolutamente neutrale, attacca un neonato organo fatto da ragazzi per i ragazzi. La verità, che piaccia o no, è che la consulta lavora da sola e se ha qualcosa da dire lo dice, non strepitando per interessi politici propri, ma nelle sedi e nei modi più opportuni. Forse, ancora una volta, devono essere i giovani a dimostrare agli adulti la maturità .
- Flop della consulta giovani per troppe ingerenze del Pd: la denuncia di Nicola Pieruccini segretario provinciale della Lega
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- Marmo: Carrara rispetta già le previsioni del piano regionale cave. Estrazione nel 2023 ai minimi storici
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