Politica
Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
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Finisce con un’assoluzione la querelle che aveva visto contrapposti il commissario provinciale della Lega Nicola Pieruccini e il vicesindaco di Carrara Roberta Crudeli.
Nello specifico, la politica carrarina aveva querelato il dirigente del Carroccio in merito ad alcune dichiarazioni fatto dallo stesso sulla stampa locale.
Pieruccini, infatti, si era riferito al vicesindaco affermando la sua “mancanza di spessore e cultura politica” e un “approssimativo utilizzo della lingua italiana”, portando la Crudeli a adire per vie legali.
Se in un primo momento Pieruccini era stato condannato al pagamento di 900 euro di multa, con altri 5mila richiesti dalla parte civile, nel secondo atto processuale il giudice del tribunale di Massa ha considerato la condotta del commissario leghista “tenue” e “alquanto modesta”, trovando invece da ridire in merito ad alcune dichiarazioni fatta dalla stessa Crudeli.
Dopo l’assoluzione, la sezione Provinciale della Lega, attraverso una nota ufficiale, rende noto che Pieruccini chiederà un risarcimento per danno d’immagine.
“La Lega Salvini Premier – si legge nel comunicato – rende noto che Nicola Pieruccini, il quale nei mesi passati sulla stampa era stato definito alla sbarra a seguito della querela ricevuta dalla vicesindaca di Carrara Roberta Crudeli, è stato assolto tout-court. Lo stesso, adesso, ha intenzione di chiedere il risarcimento del danno all'immagine, in quanto tale vicenda ha leso a propria identità e reputazione nel contesto sociale, politico e lavorativo, peraltro alimentando assurdi pregiudizi nei suoi confronti”.
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La giunta carrarina guidata da Serena Arrighi ha annunciato con soddisfazione la firma sulla prima convenzione con la quale è stata concessa a un’azienda specializzata nel settore lapideo la proroga per 18 anni legata alla possibilità di escavazione degli agri marmiferi.
Secondo la prima cittadina della città apuana, la ditta in questione dovrà lavorare in loco almeno il 50percento del materiale estratto, esprimendo fiducia per il rilancio della filiera di uno dei prodotti, se non il prodotto, di punta di tutto il comune e della provincia.
Un accordo che ha però fatto storcere il naso alla lista “La Comune” al suo presidente Vittorio Briganti, che attraverso una nota ufficiale esprimono perplessità e preoccupazione sia per come si sono svolte le contrattazioni che per l’effettivo impatto che la convenzione avrà sull’economia del territorio.
“La Comune – si legge nella nota – metteva in guardia sulla necessità di non rinnovare a scatola chiusa lo status quo ma, almeno, di rispettare la legge regionale in materia di attività estrattive che, seppur pessima perché troppo sbilanciata a favore degli industriali, dava comunque delle regole. L’impressione è che questo appello sia stato inascoltato e, anzi, si sia proceduto a compiere l’operazione rinnovo calpestando lo spirito della legge e, di conseguenza, non tenendo nel giusto conto l’interesse pubblico generale […] Tra i grandi risultati sbandierati dalla sindaca Serena Arrighi si sostiene che nella convenzione si impone il lavoro in loco di almeno il 50percento dell’escavato, ma si è fatta una precisa definizione regolamentare di quella lavorazione in loco che potrebbe consentire di prorogare le attuali occupazioni di cava? Noi riteniamo che per parlare di ricostruzione della filiera del marmo non si debba confonde la semplice segagione dei marmi o la riquadratura dei blocchi con la lavorazione dei marmi”.
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Le temperature degli ultimi giorni, in tutta la provincia di Massa-Carrara, hanno di gran lunga superato i trenta gradi, portando disagi e difficoltà soprattutto alle categorie sociali più deboli. Non tutti infatti possono scampare all’afa mattutina e pomeridiana tra le fresche mura di casa o in un ufficio con l’aria condizionata, e tra questi meritano una menzione speciale le migliaia di persone anziane che risiedono nelle Rsa sparse sul territorio.
Alessio Menconi, segretario generale per la Funzione pubblica di Cgil, ha affermato per mezzo di comunicato che la situazione dei ricoverati e dei lavoratori delle strutture in questione sia in molti casi insopportabile, con gli ambienti interni che registrano le stesse temperature dell’esterno. Nella nota, Menconi spiega come non esista una normativa che obblighi i gestori a installare impianti di climatizzazione, ma è altrettanto vero che è possibile per i sindaci intervenire sfruttando l’articolo 50 del Tuel.
Un’opzione percorribile che ha portato il segretario generale a lanciare un appello a tutti i primi cittadini e allo stesso presidente della provincia.
“Purtroppo – afferma Menconi – non esiste una norma che obblighi i soggetti gestori a dotarsi di impianti di climatizzazione atti a contrastare le ondate di calore che, a seguito del cambiamento climatico, saranno sempre più frequenti. Esiste però l’articolo 50 del Tuel, che permetterebbe a voi, sindache e sindaci, di intervenire provvisoriamente in urgenza per far fronte a tale situazione drammatica. Contemporaneamente, confido in una vostra presa di posizione ferma, atta a far sì che la regione Toscana intervenga, attraverso un provvedimento normativo, affinché si giunga definitivamente alla soluzione del problema. Sono certo che ognuna e ognuno di voi metterà in campo tutto quanto necessario per garantire il giusto sostegno ai nostri anziani”.
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Si è tenuta in questi giorni l'elezione del nuovo direttivo dell'Associazione di Promozione Sociale Rivoluzione Allegra, che vede l'ingresso di Marco Lenzoni alla vice-presidenza e di Marco Contadini alla segreteria. Due infermieri che hanno lottato sia contro il Covid che contro la legislazione di emergenza, il greenpass, l'obbligo vaccinale, il protocollo "tachipirina e vigile attesa" e poi contro il contributo dell'Italia alla guerra tra Russia e Ucraina, fanno oggi parte del direttivo dell'associazione, presieduto da Giulio Milani.
L'alleanza che di fatto si era già stabilita, durante la campagna elettorale del maggio scorso, con la costituzione della lista "Massa insorge" – un'alleanza tra l'area libertaria e quella operaia per cambiare la politica locale in senso anti-classista e anti-liberista, in difesa dei diritti sociali e orientata al concetto di "ecologia profonda" – assume un carattere anche formale di reciproco coinvolgimento. Per esempio è stata molto apprezzata dai soci la collaborazione con Marco Lenzoni per il reperimento dei medici dell'ambulatorio per i danneggiati da vaccinazione Covid, lanciato il 13 maggio e oggi curato da Marco Contadini, così come la presenza nella lista di diversi infermieri a vario titolo impegnati sul fronte della difesa del diritto alla salute, del libero accesso alle cure mediche, della libertà di scelta terapeutica, del primato della sanità pubblica gratuita su quella privata a pagamento. In questo senso, ha riscosso gradimento anche l'iniziativa per la riapertura dell'ospedale vecchio, culminata venerdì scorso nella costituzione di una consulta popolare permanente.
«Le occasioni di scambio con Marco Lenzoni» dichiara Giulio Milani, «si stanno moltiplicando e io ho ritenuto utile, come presidente di Rivoluzione Allegra, approfittare del rinnovo del consiglio direttivo per offrirgli la candidatura a Vice Presidente: Marco è una figura perfetta per uscire dalla ridotta del solo "no obbligo no greenpass", ossia di un tema a senso unico, e guadagnare l'aperto di una lotta di opposizione senza sconti e senza riserve. Abbiamo bisogno di persone coraggiose, leali, oneste, coerenti, capaci di far fare alla nostra associazione quel salto di quantità e di qualità da tanto tempo rincorso. La storia di Marco, d'altra parte, parla per lui: un infermiere noto ed esposto sul fronte di mille battaglie sociali a favore degli ultimi, con un curriculum trentennale, un ex "eroe del Covid" con due dosi di vaccino all'inizio delle somministrazioni, poi sempre più scettico su tutto e infine assolutamente dei nostri».
Nell'accettare la candidatura, Marco Lenzoni ha precisato di voler dare un contributo per l'ampliamento dell'ambulatorio per danneggiati da vaccinazione Covid, che oggi vede 4 medici incaricati di prestare ascolto e aiuto a una quarantina di casi, di cui 8 già trattati, e di voler partecipare alla costruzione delle nuove edizioni dello spettacolo "Sei apuano se", fiore all'occhiello dell'associazione.
Lo scorso 4 luglio, l'associazione ha anche ottenuto l'iscrizione al Runts e pertanto ha oggi diritto a beneficiare di agevolazioni, anche di natura fiscale, di accedere al 5 per mille e a contributi pubblici o di stipulare convenzioni con le pubbliche amministrazioni.
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E' per me un onore essere qui stamani e partecipare come sindaca di Carrara a una celebrazione tanto importante e tanto identitaria per la nostra città. Voglio iniziare questa cerimonia ricordando uno dei protagonisti della resistenza apuana che ci ha lasciato poco più di un mese fa: Giorgio Mori, partigiano combattente e marito di Cesira Tosi, una di quelle donne che il 7 luglio del 1944 si ribellò all'ordine di sfollamento dei nazifascisti. Per tutta la città la perdita di Giorgio Mori è stata una grande ferita, ma il suo ricordo e il suo esempio continueranno a vivere ancora a lungo. Ci tengo poi a ringraziare tutti i presenti, a cominciare dall'assessora regionale Alessandra Nardini, dai rappresentanti di forze dell'ordine e istituzioni e, non ultimi, dai presidenti provinciale e comunale di Anpi Nando Sanguinetti e Almarella Binelli ai quali voglio fare un apprezzamento particolare per quanto la loro associazione fa quotidianamente non solo per mantenere viva la memoria delle gesta dei partigiani, ma anche per difendere quella costituzione che è nata dalle loro lotte.
Devo poi ammettere che per me essere qui oggi ha tanti significati particolari: l'anno scorso questa fu la prima cerimonia pubblica a cui partecipai indossando la fascia tricolore e oggi è un grande piacere, oltre che un onore, essere la sindaca che inaugura un monumento dedicato da Carrara alle donne del 7 luglio, un riconoscimento non solo dovuto, ma del quale tutti noi carrarini dobbiamo andare orgogliosi. Quanto avvenuto a Carrara nell'estate di 79 anni fa è, a mio pare, uno degli episodi più belli e densi di significato di tutta la resistenza, apuana e non solo. Rovesciando le proprie ceste e scendendo in piazza sfidando a viso aperto l'autorità nazifascista le donne di Carrara hanno compiuto un gesto di una potenza dirompente, dando vita a una protesta collettiva che ha precorso i tempi e ha mostrato, prima ancora che la nostra storia repubblicana nascesse, che le donne potevano e dovevano essere protagoniste della vita pubblica. La rivolta delle donne del 7 luglio è stata, d'altro canto, una rivolta dal carattere spiccatamente femminile, è stata una rivolta senza armi, ma contraddistinta da grande determinazione e tenacia che le ha spinte ad andare avanti fino a che non hanno ottenuto il risultato.
In questa giornata tanto importante il migliore augurio che posso fare a tutte le donne e a tutte le ragazze carrarine è quello di avere in sé la stessa forza delle donne e delle ragazze del 7 luglio 1944.
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Tantissime persone hanno partecipato mercoledì pomeriggio a Fossola alla nona tappa di 'Fuori dal Comune. A tu per tu con la sindaca'. Dallo scorso marzo la campagna di ascolto dell'amministrazione comunale due volte al mese è di scena in un paese, quartiere o frazione diversa della città. In ogni occasione sindaca, assessori e consiglieri comunali si confrontano con chi vive quotidianamente i vari luoghi, ascoltandone problemi e richieste e provando a individuare assieme delle soluzioni condivise. Mercoledì in piazza San Giovanni oltre al sindaco Serena Arrighi c’erano gli assessori Roberta Crudeli, Elena Guadagni, Carlo Orlandi e Moreno Lorenzini e il presidente di Nausicaa Antonio Valenti.
"Questi incontri per noi sono molto importanti perché ci consentono di avere un confronto diretto con i cittadini e con la città – ha ricordato il sindaco Serena Arrighi –. Tappa dopo tappa con Fuori dal Comune andremo a toccare tutto il territorio, ma l'obiettivo più a lungo termine è quello di riavere uno strumento intermedio tra amministrazione e cittadini come erano le vecchie circoscrizioni o i consigli dei cittadini”.
Numerosi i temi che sono stati affrontati durante le quasi due ore di incontro a Fossola. Tra questi manutenzione delle strade, pulizia e decoro sono stati al centro delle segnalazioni di molti cittadini che sono spesso scesi nel dettaglio per segnalare alcune criticità. Si è poi parlato anche di temi più generali come, per esempio, la situazione delle scuole superiori o la manutenzione del sottopasso di viale XX Settembre.
“Tanto lo Zaccagna che l'ex scientifico sono, in quanto scuole superiori, di competenza della provincia – spiega Arrighi -. Ovviamente noi siamo però molto interessati a che in un caso vengano terminati i lavori per restituire importanti spazi non solo agli studenti, ma a tutta la collettività, nell'altro perché venga fatta chiarezza sul suo futuro e si ponga fine a uno stato di degrado. Di tutto questo ne abbiamo già parlato, e ne torneremo a parlare, con la Provincia sollecitando interventi. Da parte nostra, intanto, abbiamo deciso di investire una somma considerevole per riaprire finalmente il sottopassaggio che, tuttavia, prima necessiterà di importanti interventi. Sul tema della manutenzione delle strade e, in particolare, del verde pubblico è invece nostra intenzione seguire anche a Fossola una strada precisa: là dove la vegetazione crea disagi alla proprietà pubblica dopo i primi avvisi sarà direttamente il Comune a intervenire e poi recapiterà il conto al proprietario inadempiente". Diverse, come detto, le segnalazioni arrivate per quanto riguarda lo stato di strade e marciapiedi.
“Faremo al più presto dei sopralluoghi in tutte le zone che ci sono state segnalate e cercheremo di trovare soluzioni ad hoc – sottolinea Guadagni -. Intanto proprio in questi giorni è cominciato il rifacimento dei marciapiedi lungo viale XX Settembre, per ora stanno lavorando nel tratto tra via Carriona e via Silicani, poi sarà la volta anche del tratto via Carriona e il centro città”.
Fuori dal Comune tornerà ora mercoledì prossimo, 12 luglio, alle 18 in piazza Rosselli a Codena.
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Non finirà di certo nel dimenticatoio nel giro di pochi giorni la questione relativa alla chiusura del Monoblocco di Carrara. Sono numerose le persone e i partiti politici che non hanno visto di buon occhio questa scelta, tra cui anche la sezione locale di Fratelli d’Italia, che attraverso una nota ufficiale firmata dal capogruppo consiliare Massimiliano Manuel afferma che non tralascerà nessun documento durante l’iter dei futuri lavori, richiedendo nello stesso tempo le carte che hanno sancito in modo definitivo la fine del centro sanitario più importante della città apuana.
“Chiediamo al dottor Guido Bianchini di convocare una commissione urgente con sopralluogo alla palazzina H di Monterosso e all'ex pronto soccorso del Monoblocco alla presenza dell'ingegner Giancarlo Simoncini, responsabile del procedimento sui lavori da effettuare […] Inoltre, chiederemo formalmente gli atti amministrativi relativi a questi interventi con impegni di spesa, progetti esecutivi e gare d’ appalto. Questa volta non si permetteranno lungaggini, ritardi e se l'Arrighi è stata incapace di mettere i punti in chiaro: noi lo sappiamo fare. Intanto – chiosa Manuel – i cittadini potranno constatare l'incoerenza e la noncuranza degli esponenti politici del Pd e dei vertici di Asl, incaricati sempre dal Pd, che si sono messi in piazza contro una decisione che hanno preso loro stessi per coprire lo stato disastroso della sanità che il governatore Giani sta portando avanti in regione”.
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È sulla bocca di tutti la decisione, che sembra ormai definitiva, in merito alla chiusura del Monoblocco di Carrara. Le opinioni di popolazione e politica sono contrastanti, rendendo bene l’idea di come, in ogni caso, lo smantellamento del centro medico apuano sarà un vero e proprio spartiacque per la sanità locale.
Tra i sostenitori del No c’è senza ombra di dubbio il Comitato “Salute pubblica di Massa-Carrara”, che ha voluto esprimere, attraverso un comunicato stampa, la propria insoddisfazione per i progetti futuri proposti da Asl.
Nella nota, il Comitato rimarca come l’Azienda sanitaria sia spendendo male i soldi pubblici, puntando sulla costruzione di nuovi edifici e abbandonando quelli che già oggi potrebbero essere ristrutturati, senza poi parlare delle tempistiche degli interventi, con le prime inaugurazioni in programma per il 2027.
“Non accettiamo questa soluzione! Il Comitato salute pubblica non si appiattisce al sentire comune e non si rassegna alla proposta di Asl che, oltre a spendere male il denaro pubblico, ha tempi lunghi e non dà nessuna garanzia concreta sul ritorno dei servizi sanitari. Siamo fuori dal coro […] Come mai l'Asl nord-ovest – si legge nella nota – per lunghi anni non porta avanti nessuno dei piani previsti (vedi su tutti la Casa della salute) ma si risveglia quando c'è da spendere per nuove costruzioni? Queste ingenti spese di denaro pubblico in costruzioni sanitarie devono essere monitorate e vagliate dalla cittadinanza, che perde ogni giorno, oltre i servizi, il patrimonio edilizio di pregio lasciatoci”.
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Nel consiglio comunale di ieri sul tormentato e misterioso tema "Monoblocco", sia i vertici della Asl che quelli comunali si sono sperticati a tranquillizzare opposizione e cittadinanza sulla sorte futura del già malridotto ex complesso sanitario carrarese. Dimentichi di tanti troppi anni di promesse da marinai e di prese per il culo nei riguardi di una città nota come ingenua, credulona, ignorante e distratta. Fatto sta che nel corso degli anni si sono fatti solo gli interessi di furbastri massesi e fiorentini. Di gente ex ultra-sinistra che lustri prima si professava seguace di "Lotta Continua", "Avanguardia Operaia", "Che Guevara" e balle varie, per poi nell'immediato futuro rivelare la loro vera anima di sfruttatori e imbroglioni, a discapito di collettività e solo per loro sporchi privati interessi. Detto questo nel consiglio comunale di ieri la pur carente opposizione di governo locale ha fatto sentire voce di protesta e la mancanza di fiducia nei confronti di Asl e Comune, visti i precedenti. Ma cosa importante è che siano stati richiesti i verbali dei Vigili del Fuoco nel merito delle reali condizioni fisiche del complesso "Monoblocco". Solo così si potrà comprendere se hanno detto verità od altro. E magari risalire a chi ha "interessato" i pompieri all'azione risanatrice del già pluridimezzato ospedale di Carrara, visto anche che l' 85 per cento dei nosocomi d' Italia è fuori norme di sicurezza.
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Durante il consiglio comunale il tema che si è affrontato e di cui tutti volevano nuove informazioni è stato: il futuro del Monoblocco di Carrara.
Il sindaco Serena Arrighi, ha voluto fare chiarezza e smentire molte delle voci che stavano circolando. Ha introdotto il tema il presidente del consiglio Cristiano Bottici: "Ci tengo a precisare che affrontare questo argomento è quello che vuole tutto il consiglio. Sono presenti anche la dottoressa Casani e il dottor Biselli, perché possano mettere in chiaro la situazione sul monoblocco. Si parla di interventi sul Monoblocco dal 2019, sono passati quattro anni e questa situazione non è più accettabile. Speriamo - ha concluso Cristiano Bottici - in questo consiglio di fare chiarezza ed evidenziare le criticità".
"Voglio cominciare con il ribadire l'importanza del monoblocco - ha commentato il sindaco Serena Arrighi -, ha un altissimo valore come struttura non solo per le prestazioni, ma anche perché rappresenta un centro nevralgico per tutto il territorio per questo è sempre stato al centro delle attenzioni di questa amministrazione.
Dopo essere stata avvisata dalla dottoressa Casani del controllo dei vigili del fuoco e avendo il verbale ho potuto riscontrare quanti fossero i lavori, ma il problema vero sono le tempistiche per le esecuzione di questi lavori.
Da subito - ha continuato il sindaco - è stato chiaro che bisognava pensare a qualcosa di alternativo, quindi insieme alla vice sindaco Roberta Crudeli, ASL e Regione Toscana, siamo arrivati ad una conclusione.
Il paziente viene prima di ogni cosa, partendo da questo mi sono mossa con due principali linee guida: non ci siano ricadute sui posti di lavoro e fa rimanere a Carrara il maggior numero di servizi sanitari.
Il risultato di questo lavoro ha portato alle seguenti cose: sappiamo che è previsto un progetto di ristrutturazione a fianco di una palazzina già in fase avanzata di progettazione e bisogna accelerare la sua realizzazione. Concordato insieme ad ASL che rimarranno al Monoblocco il reparto di oncologia e servizi ambulatoriali che già abbiamo e trasferire le attività chirurgiche oculistiche e dermatologiche presso il NOA.
Mentre le prestazioni che andranno a Fossone sono le cure intermedie. Inoltre ho chiesto - ha concluso il sindaco Serena Arrighi - che a breve venga elaborato un crono programma al trasferimento dei servizi".
"Vorrei rassicurare a nome mio in quanto rappresentante dell'azienda ASL che non c'è la volontà di chiudere o smantellare il Monoblocco ha esordito la dottoressa Casani, direttrice generale dell'azienda ASL -. Il Monoblocco è un nodo importantissimo è stato indispensabile e vitale nel periodo della pandemia e nessuno vuole depotenziarlo. La regione Toscana ha investito 14 milioni di euro sul monoblocco. Tutte le attività del monoblocco verranno trasferite nella nuova area per poi fare i lavori al monoblocco, questa è stata l'unica possibilità per continuare a svolgere le sue attività. Ci sono stati due sopralluoghi da parte dei vigili del fuoco e le prescrizioni non sono compatibili nei tempi per quanto riguarda la fattibilità. In questa situazione complicata abbiamo voluto e cercato una soluzione che potesse allocare su questo territorio i servizi dislocandoli su vari ambiti. Tutto questo piano richiede una tempistica di sei mesi Voglio sottolineare - ha ribadito la dottoressa Casani - che l'attenzione della regione è massima soprattutto sulle cure intermedie, ma abbiamo tenuto in considerazione i bisogni del territorio andando sulla struttura di Fossone. Noi vogliamo che il monoblocco rimanga e sia rafforzato".
Un ulteriore accertamento è stato dato dal dottore Giuliano Biselli: "Questo iter di trasferimenti è molto complesso, ma siamo sicuri di riuscirci. Qualcuno mi ha detto che è una zona tropo grande da trasferire, ma il San Luca che è il suo gemello ospita già i reparti che noi vorremo portare all'interno del NOA. Tutto il resto verrà adeguato quando la palazzina sarà pronta e pensiamo che ci possano volere 3 o 4 mesi."
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