Politica
Presentata la campagna della Lega “Identità apuana per cambiare la Toscana”: l’onorevole Barabotti annuncia la candidatura di Andrea Tosi alle regionali
Si è tenuta lunedì 25 agosto alla Academy di The Village a Marina di Carrara la conferenza stampa per il lancio della campagna della Lega “Identità apuana per…

Coppia di extraomunitari che vessava i vicini nelle case popolari di via Ordonez: il caso ristagna in tribunale e i vicini lasciano le proprie case. Lo segnala Massimiliano Bernardi
Torna alla ribalta il già segnalato caso di una coppia di extracomunitari con comportamenti minacciosi e vessatori nei confronti dei vicini, residenti nelle case popolari di…

Il centro destra unito lancia la candidatura di Alessandro Tomasi a presidente della Regione Toscana
Si è tenuta nel pomeriggi di lunedì 25 agostoo la riunione dei vertici regionali del centrodestra, un incontro decisivo che ha ufficializzato il percorso per le prossime elezioni…

Tutti i cittadini proprietari di beni immobili pagano il consorzio: un tributo da rivedere secondo la consigliera Maria Teresa Baldini
È necessario porre fine a una situazione profondamente ingiusta che coinvolge molti contribuenti del Consorzio di Bonifica in Toscana In caso di comproprietà di un bene, il bollettino…

La solidarietà del Pd di Massa Carrara al sindaco di Fivizzano Giannetti che ha dato dei fascisti a tutti i rappresentanti del governo
Puntuale, arriva la dichiarazione di solidarietà di tutto il Pd di Massa Carrara al sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti, che nelle celebrazioni dell'eccidio di Vinca, compiuto dai…

Il sindaco di Fivizzano Giannetti dà dei fascisti ai rappresentanti del governo: lo sdegno della destra e l'approvazione della sinistra
Il 24 e il 27 agosto 1944, la frazione di Vinca, del comune di Fivizzano, fu teatro di una tremenda strage per mano nazi-fascista, nella quale trovarono la…

Solidarietà a chi segnala: cittadini, consiglieri e associazioni uniti per una Massa più sicura e vivibile: l'intervento del vicepresidente del consiglio comunale di Massa Daniele Tarantino
Non si placa la polemica sulle segnalazioni di criticità e disservizia Massa: sul tema si è espresso anche Daniele Tarantino, vicepresidente del consiglio comunale: “Esprimo la piena solidarietà…

Pontremolese, Lorenzetti: “Il governo penalizza ancora i nostri territori, ma la nostra battaglia non si ferma”
Il presidente della provincia Gianni Lorenzetti critica duramente il governo per la decisione di non finanziare i lavori sulla Pontremolese e annuncia l'intenzione di continuare la battaglia: “Anche se…

Nidi comunali: precisazioni del Comune sulla questione della riduzione oraria del servizio
Il comune di Massa ha provveduto a espletare una nuova procedura di gara, essendo scaduto il precedente contratto, per il servizio di ausiliariato presso i nidi di infanzia…

Il Polo P&S: la sicurezza stradale di Turano è un tema superfluo per il Sindaco?
“Ho presentato una mozione per la sicurezza stradale del quartiere di Turano quasi un anno fa e fino a oggi il Presidente del Consiglio Comunale non ha provveduto…

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"Con l'inverno ormai alle porte e le temperature che si stanno abbassando c'è ancora qualche istituto scolastico che non si è organizzato per consentire lo svolgimento delle lezioni nel minimo comfort - esordisce così il coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, Lorenzo Baruzzo, in merito alla situazione della caldaia non funzionante all'istituto Zaccagna -.
Ci riferiamo nello specifico, e speriamo sia l'unico caso, all'istituto "D.Zaccagna" di Fossola che a metà novembre, non ha ancora provveduto a fare installare una caldaia per riscaldare le aule, caldaia che sembra ora disponibile ma con tempi di installazione non brevi; situazione che ha creato preoccupazione in parte degli studenti che per protesta e per sollecitarne l'installazione ha preferito disertare le lezioni giovedì 16 novembre e questo tra chiusure per allerte meteo (risultate per fortune vane) non è cosa positiva per la "continuità didattica" e la formazione degli studenti.
Tutto ciò premesso chiediamo pubblicamente alla provincia di Massa Carrara (a guida Pd) - incalza Baruzzo - , che gestisce gli istituti scolastici superiori di intervenire tempestivamente affinché la situazione dello Zaccagna venga sanata nel più breve tempo possibile, di far in modo altresì che eventuali situazioni analoghe relative agli impianti ed alla scarsa manutenzione degli edifici scolastici di "proprietà" provinciale ubicati sul territorio carrarese non minino il regolare svolgimento delle lezioni.
Consigliamo per il futuro all'amministrazione provinciale, consiglio che ci sentiamo di rivolgere anche all'amministrazione comunale carrarese 'proprietaria' di tutti gli edifici scolastici di istruzione 'non superiore' di provvedere ad una programmazione degli interventi da completarsi entro l'inizio di ogni anno scolastico" conclude il coordinatore comunale.
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"Vorremmo complimentarci con l'amministrazione comunale per aver partecipato al bando "Toscanaincontemporanea 2023" e NON aver ricevuto il finanziamento richiesto": queste le sarcastiche parole del consigliere comunale di opposizione Simone Caffaz che ha così annunciato l'esito della selezione.
"Nulla da fare – ha proseguito Caffaz – per il progetto denominato "Riconciliarsi e Project room – Hands at work" per cui il comune aveva preventivato di spendere 25 mila euro grazie a un rilevante finanziamento della regione Toscana. Invece, per quest'anno, Carrara è bocciata: dal portale ufficiale della regione e nel silenzio della giunta, apprendiamo che Carrara è terminata al 32/mo posto della graduatoria, mentre i progetti finanziati sono stati soltanto 22".
"Continuiamo a leggere grandi proclami sulla stampa, anche relativamente all'arte contemporanea, da parte della sindaca e dell'assessore Dazzi – prosegue ancora Caffaz – il problema è che tutto ciò contrasta clamorosamente con la realtà, come dimostra il mancato finanziamento al progetto a seguito di una valutazione di merito della regione e contrariamente a quanto avvenuto lo scorso anno".
Ma, secondo Caffaz, l'aspetto ancor più grave è un altro: "Come città stiamo facendo una brutta figura dopo l'altra, considerato che il finanziamento ottenuto lo scorso anno con l'analogo bando (circa 9 mila euro per il progetto Commons), dopo essere stato erogato dalla Regione, fu rispedito al mittente dal Comune".
"Quindi – argomenta Caffaz – ricapitoliamo: il progetto del 2022, già finanziato dalla regione, non fu realizzato dall'amministrazione Arrighi che decise di restituire il contributo ricevuto. Intanto l'ineffabile sindaca ha nominato un assessore, un dirigente fiduciario scelto, a parole, proprio per la presunta capacità di organizzare eventi di arte contemporanea e un consulente, con mansioni direttamente attinenti al progetto inviato alla regione: tutti questi (costosi) cervelli impegnati per arrivare al 32/mo posto e perdere il finanziamento, nonostante la regione sia della stessa parte politica della Sindaca. Insomma, un trionfo!"
In conclusione, il consigliere afferma: "Più di quanto abbiamo visto in quest'anno e mezzo, cosa devono fare Arrighi e la sua giunta per dimostrare la loro totale inadeguatezza a ricoprire il ruolo?".
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È sicuramente un progetto divisivo quello relativo alla nuova variante Sogegross. Gli estimatori e coloro che invece la considerano un’opera dannosa si affollano equamente lungo la barricata delle opinioni e dei dati effettivi, in uno scontro che probabilmente animerà tutto il processo di costruzione.
Molte sono le voci autorevoli in difesa di uno o dell’altro schieramento, tra cui anche figure di spicco della politica provinciale. Uno di questi, il sindaco di Pontremoli Jacopo Ferri, si è pubblicamente posto contro il progetto della variante, affermando come l’amministrazione Persiani stia incappando in numerosi e rilevanti errori.
Nella sua ultima nota ufficiale, il primo cittadino lunigianese spiega come il caso-Sogegross rischi di danneggiare il territorio, le aziende e i lavoratori locali, forzando lo sviluppo urbanistico e colpendo con forza le piccole e medie imprese.
Scelte, sempre secondo Ferri, prese senza condivisione o dialogo, e che non possono che alimentare dubbi e preoccupazioni.
“Credo che il fronte del No alla variante Sogegross, di cui, per quel che può valere, mi sento parte – rimarca Ferri – nel prendere atto della sconfitta nel primo round dell’adozione, debba prepararsi a lavorare con lucidità e in profondità sulle osservazioni, sui vizi procedurali, sulle contraddizioni, sulla chiara comunicazione di quanto sta avvenendo e del perché avvenga. Insomma, penso debba imbastire una forte azione sui piani politico, giuridico e comunicativo per far cambiare idea alla maggioranza o comunque per vanificare questo tentativo di produrre una decisione finale, a mio avviso, sbagliata”.
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Cosimo Maria Ferri ce l’ha fatta: il nuovo consiglio di oresidenza della giustizia tributaria (Cpgt) che ieri (martedì) si è insediato in prima seduta, lo ha nominato al prestigioso incarico di vicepresidente.
“Sono molto soddisfatto della mia elezione come vicepresidente al CPGT. Ringrazio chi mi ha votato - dichiara - e cercherò di dare il mio contributo insieme alla presidente Lussana e a tutto l‘ufficio di presidenza”.
Una sorta di CSM della magistratura tributaria, il CPGT rinnovato con le recenti elezioni del 24 settembre, durerà in carica 4 anni fino al 2027. Composto da 15 membri, sono 4 i membri eletti dal Parlamento e 11 i magistrati tributari eletti a settembre tra i componenti delle commissioni provinciali e regionali: tra questi, Cosimo Ferri era risultato il secondo classificato, a soli 4 voti da Raffaele Tucillo ma anche primo tra i magistrati ordinari.
Step successivo alla votazione di settembre, appunto, la prima riunione di consiglio per la scelta al suo interno del presidente, tra i componenti di nomina parlamentare, e dei due vicepresidenti.
E ieri, tra i quattro membri già eletti dal parlamento, Bonafede Alfonso, Fiorenza Giorgio, Lussana Carolina, Lanzi Alessio, la scelta del Presidente è ricaduta sulla Lussana.
Suoi vice, Cosimo Ferri e Raffaele Tuccillo, scelti tra gli altri 11 togati del Cpgt: Romano Maria ilaria , Sammarro Antonio, Balduini Maria Tiziana, Graziano Nicola, Fucci Carlo, Cunicella Luciana, Corsini Giulio, Maiello Tammaro, Tenaglia Lanfranco Maria.
“L’efficienza e la professionalità della giustizia tributaria sono strategiche per un corretto rapporto tra fisco e contribuente. Servono più equità, più garanzie e più autonomia e indipendenza della magistratura tributaria” Ferri non perde tempo ed a pochi minuti dalla nomina, ha già lanciato la sua sfida riformatrice.
“Il Mef sarà un interlocutore ma non può sovrapporsi al ruolo del CPGT che dovrà rivendicare più autonomia. Si alla collaborazione ma no ad un’agenda dettata dal Mef. La credibilità della riforma Draghi necessita di questo chiarimento e il prossimo reclutamento dei giudici tributari professionali non potrà prescindere da un cambio di passo”.
Attenzione subito proiettata anche ai rimedi per sopperire alla carenza di magistrati tributari: “Bisogna però che parlamento e governo riaprano le possibilità di transito nella giustizia tributaria, valorizzano tutte le risorse in servizio laiche e togate. Occorre, inoltre, una proroga dell’età dei magistrati in servizio per evitare vuoti di organico che la giustizia tributaria non si può permettere”.
La nomina di Ferri è stata accolta con un grande entusiasmo anche dai numerosi sostenitori che hanno riempito di commenti la sua pagina social. E lui già promette assiduità di impegno: “C'è molto da fare non possiamo perdere l’occasione di una spinta riformatrice. Il fisco sarà più equo con una tutela effettiva dei diritti”.
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“Bus che non passano, né al mattino né al pomeriggio né alla sera, in special modo nei paesi a monte, penalizzando ancora di più i cittadini. La situazione del trasporto pubblico locale è ormai al collasso e il grado di esasperazione degli utenti ha raggiunto livelli di saturazione” – lo sostiene Massimiliano Bernardi di Gruppo Civico“.
Sulle linee più disastrate ne sono al corrente sia Autolinee Toscane, così come l’assessore Elena Guadagni, che ricevono puntuali lamentele, ma non rispondono. Del resto un’amministrazione che
non ha spessore politico non è all’altezza dei ruoli. Nel 2022 Autolinee Toscane, dando così concreto avvio al ringiovanimento della flotta, aveva comunicato che entravano in servizio 19 nuovi bus sulle strade di Aulla, Empoli, Firenze, Massa, Livorno, Pistoia, Pisa e Piombino. E a Carrara? Qualcuno ha protestato? Prima della fine del 2023 avevano promesso che ne sarebbero arrivati altri 148. Quattro Iveco Indcar extraurbani che sarebbero andati a fare servizio nelle zone di Aulla, mentre tre bus urbani Mercedes Conecto sarebbero stati inviati a Massa e Carrara. È con 7 mezzi che viene concretamente avviato il rinnovamento del parco mezzi da parte di Aurolinee Toscane nella nostra provincia?”.
“L’assessore regionale a mobilità e trasporti, Stefano Baccelli aveva persino chiarito che la particolarità di questa tipologia di mezzi sta soprattutto nella capacità di adattarsi alle particolari
caratteristiche del territorio montano in cui si muovono, percorrendo strade strette e spesso in salita con intatti livelli di agilità per chi è alla guida e di sicurezza. Quindi sarebbero stati utili proprio per i nostri paesi a monte , ma invece saranno stati destinati altrove, perché i nostri politici probabilmente non hanno fatto alcuna richiesta! Sulla tematica c è ancora tanto da dire tra l’altro, come era già stato annunciato, è stata aperta la biglietteria in Piazza Matteotti nell’ex chiosco dell’info point, per tre volte alla settimana”.
“Pare che l’utenza abbia apprezzato questo servizio considerato che gli incassi si aggirano anche sui 500/600 euro al giorno, ma come il sottoscritto aveva già detto in consiglio comunale, la scelta è stata considerando i nostri concittadini di serie B. Infatti come avevo già avuto modo di sottolineare, a Massa, i vertici di Autolinee Toscane avevano inaugurato anno scorso una splendida biglietteria con tutti o comfort in centro città. Con spazi moderni e confortevoli e facilmente accessibili sia per gli utenti sia per gli autisti dei bus. La nuova biglietteria a Carrara invece è all’aperto perché gli utenti non possono entrare nel chiosco e con il caldo, con il freddo e quando piove muniti di ombrello devono stare all’aperto ad aspettare il proprio turno come i cani. Pensare che Autolinee Toscane sta investendo 1 milione di euro in autofinanziamento per rinnovare e migliorare le varie biglietterie della Toscana per rimetterle a norma e per avere spazi più funzionali e confortevoli per gli utenti. Si vede che l’assessore Elena Guadagni non ne era al corrente ed ha optato per il chiosco in disuso da anni che forse non sarà nemmeno idoneo a svolgere questo servizio. In conclusione chiedo all’amministrazione Arrighi di provare a fare uno piccolo sforzo per chiedere più mezzi e dare una biglietteria più confortevole e dignitosa alla città. A volte è troppo spesso fate finta di non vedere”.
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"Sono profondamente preoccupato per la situazione di degrado che stiamo vivendo a Largo Viale Roma a Massa, un incrocio cruciale per la mobilità dei cittadini e il flusso del traffico, specialmente a causa della presenza del Distretto Sanitario. Negli ultimi tempi, questa area ha subito un grave deterioramento, mettendo a serio rischio la sicurezza dei residenti e dei visitatori". A denunciare la situazione è Fabrizio Bertoneri gdl decoro urbano del Gruppo Territoriale del M5S massese che, poi, aggiunge:
Uno dei problemi più evidenti riguarda i semafori danneggiati. Alcuni di essi sono addirittura stati riparati con del nastro adesivo, e questo rappresenta un pericolo costante per chiunque utilizzi la strada, sia automobilisti, ciclisti o pedoni. La situazione è resa ancora più pericolosa dalla presenza di un semaforo nascosto dal verde, che può causare confusione e incidenti stradali.
Inoltre, le strisce pedonali davanti Largo Viale Roma sono in uno stato di degrado evidente, molte di esse sono scolorite o addirittura invisibili. Questa situazione rappresenta un ostacolo significativo per anziani e portatori di handicap che cercano di attraversare la strada in sicurezza.
L'inefficacia dell'amministrazione del Sindaco Persiani nel gestire il degrado di questa zona è evidente. Nonostante le numerose segnalazioni da parte dei cittadini, sembra che siano stati fatti pochi progressi nel risolvere questi problemi critici, sollevando dubbi sulla capacità dell'amministrazione di rispondere alle esigenze della comunità in termini di sicurezza stradale.
Spero che vengano presi provvedimenti immediati per ripristinare la sicurezza stradale e migliorare le condizioni di Largo Viale Roma. I cittadini meritano di vivere in una città sicura e ben mantenuta, e spetta all'amministrazione locale garantire questo diritto fondamentale.
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Con un comunicato stampa il capogruppo consiliare di Fratelli d'Italia Massimiliano Manuel, chiede spiegazioni in merito alla mancata riapertura della biblioteca di Marina di Carrara.
"Fratelli d'Italia - afferma - su segnalazione di alcuni residenti, ha verificato, che i lavori per riaprire la biblioteca civica di Marina di Carrara, nonostante i ripetuti annunci, non sono ancora partiti. Questa è l'ennesima scorrettezza e presa in giro ai danni dei cittadini da parte degli assessori Gea Dazzi ed Elena Guadagni.
Se l'obiettivo era quello di risolvere questo annoso problema - chiede - perché cadere nel ridicolo e venire percepiti come poco seri ? Ma andiamo con ordine : il 31 maggio, quindi sei mesi fa, l'assessore Gea Dazzi prometteva che, a settembre, con l'inizio del nuovo anno scolastico, avrebbe fatto partire i lavori di ristrutturazione per l'edificio pubblico di via Garibaldi a Marina, ma a Settembre non era stato aperto nessun cantiere. L'8 ottobre, cioè un mese fa, addirittura con un comunicato stampa l'assessore alle opere pubbliche Elena Guadagni spiegava: "Il cantiere è aperto da alcuni giorni e i lavori stanno procedendo. Si tratta di un intervento slegato da quello per il recupero della scuola 'Giromini' e dovrebbe terminare in tempi brevi in modo da poter poi restituire la biblioteca alla cittadinanza".
Tutto falso, la biblioteca è rimasta sempre chiusa da quasi due anni e non sono assolutamente partiti i lavori. Ma come può un amministratore tenere un comportamento inadeguato e riprovevole che produce un pessimo giudizio politico su un servizio così importante ?
A maggio - continua - l'assessore Dazzi aveva promesso 40 mila euro per riaprirla e a prescindere dalla cifra peraltro modesta che era stata prevista, visto lo stato di degrado in cui si trova ad oggi, la non riapertura è una vergognosa mancanza di lungimiranza oltreché un fallimento economico che va a colpire un servizio sostanziale per la città.
L' amministrazione Arrighi anche nel settore biblioteche dimostra, pertanto, di mancare di una vera e propria programmazione delle opere pubbliche e di una visione progettuale della cultura a trecentosessanta gradi . Il rischio è quello di assistere al rapido declino di quella che, invece potrebbe essere una delle reti educative, formative e di aggregazione della città.
La politica è sinonimo di responsabilità - conclude - e come Fratelli d'Italia ha sempre creduto e detto, certi risultati si ottengono attraverso la competenza e la determinazione e non facendo falsi proclami. A quando il cantiere ?".
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Consiglio comunale infuocato, questa sera, nella stanza “X Aprile” del comune di Massa. Alle ore 18:30 è stata convocata la sessione straordinaria inerente alla Variante n° 6 del regolamento urbanistico finalizzata all’introduzione della funzione commercio all’ingrosso.
Presente tutta la giunta comunale, i consiglieri comunali, il sindaco Francesco Persiani ed il presidente del consiglio comunale Agostino Incoronato. Presenti anche quasi un centinaio di cittadini, dipendenti e gestori di attività all’ingrosso massesi. Sin dai primi minuti il clima è apparso teso poiché centinaia di posti di lavoro di cittadini massesi sono a rischio.
Infatti, la variante determina l’uso di un’area di 11.780 metri quadri all’incrocio tra via degli Oliveti e via Massa Avenza a poca distanza dallo svincolo autostradale di proprietà di Sogegross, gruppo privato ligure che opera nel settore della grande distribuzione organizzata e che, con il suo arrivo sul territorio massese marcherebbe uno smacco ai commercianti ed ai lavoratori del territorio apuano. Società, la Sogegross, che non è in grado di eguagliare il numero di assunzioni di lavoratori già presenti nel territorio massese.
Il consigliere comunale Dina Dell’Ertole, Massa è un’altra cosa, ricorda al sindaco Persiani che “all’inizio del mandato Persiani-Bis, ha promesso che per primi ci sebbero stati gli Apuani; avrebbe tutelato la zona industriale per creare nuovi posti di lavoro, invece oggi, con questa variante, vuole regalare ad una società ligure la ricchezza del nostro territorio, ricchezza che sappiamo essere poca”.
Variante che fu già strappo centrale nelle motivazioni che portarono alla mozione di sfiducia nei confronti della giunta Persiani, come sottolinea il consigliere Lorenzo Pascucci, Noi Moderati. Durante tutto il consiglio i cittadini ascoltano, chiedono di intervenire, fischiano.
Il presidente del consiglio comunale Agostino Incoronato ha più volte ripreso il pubblico, minacciando misure coercitive, confermando le parole anticipate dal consigliere Pascucci “al consiglio comunale di Massa non siamo abituati ad avere un pubblico”.
A surriscaldare il clima ha, sicuramente, contribuito il silenzio prolungatosi fino allo svuotamento dell’aula da parte del pubblico del sindaco Francesco Persiani, nonostante tutta la minoranza fosse intervenuta chiarificando i motivi del loro voto contrario e chiedendo la parola di dare parola anche ai cittadini presenti.
Lo stesso consigliere Marco Guidi, Fratelli d’Italia, sottolinea come “i cittadini oggi sono qui uniti e stanno assistendo allo strappo del centro destra massese. Uno strappo che raccoglierà i suoi frutti alle prossime elezioni”. Il consiglio comunale straordinario si è chiuso con la votazione di 19 favorevoli e 10 contrari, approvando, tra i fischi dei presenti, la variante n°6. Prima gli apuani, ma non oggi.
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Non c'è una sola riga sulla quale siamo d'accordo con questo comunicato che non è stato scritto da noi e che pubblichiamo solamente per dovere di cronaca a firma Massa Insorge:
Si è tenuta dalle 17,30 alle 19 l'annunciata manifestazione per la Palestina indetta da Massa insorge, Rivoluzione Allegra, Partito dei Carc, Patria Socialista, Comitatio di Liberazione Nazionale - Oggi.
La manifestazione ha visto una buona partecipazione, quantificabile intorno ai 250 partecipanti e l'intervento dei rappresentanti della comunità arabo-musulmana locale oltre a Serena Tusini per l'Osservatorio contro la militarizzazione nelle scuole.
Molti i giovani e i bambini di origine araba e nati in Italia che hanno espresso la loro solidarietà verso la sorte dei palestinesi a Gaza, tra i quali Sara (in foto), che ha letto un messaggio contro la guerra e soprattutto contro le bombe sui civili e sui bambini inermi.
Giulio Milani, per Rivoluzione Allegra, ha aperto la manifestazione dichiarando che non è possibile alcuna "equidistanza" tra Israele e Gaza nel momento in cui esiste una sproporzione evidente tra l'azione di Hamas, che ha prodotto 1.400 vittime in un giorno, e quella dell'esercito israeliano, che ne ha fatte ormai 10 volte tante in un solo mese. «La rappresaglia di 10 vittime – di cui i 3/4 donne e bambini – per ogni israeliano ucciso ricorda purtroppo momenti tragici della storia che anche la popolazione apuana ha conosciuto sulla sua pelle durante l'occupazione nazi-fascista. Per questo il senso di giustizia ci impone di puntare il dito su Israele, in questo momento, e chiedere un immediato cessate il fuoco».
Marco Lenzoni, per Massa insorge, ha rimarcato le responsabilità in politica estera dei governi delle larghe intese, che dall'Ucraina a Gaza non hanno fatto altro che sposare una logica di guerra filo-atlantista. «Il governo Meloni» ha dichiarato Lenzoni «continua come in precedenza a finanziare le guerre degli Stati Uniti tagliando sulla sanità, sulle pensioni, sul lavoro, che sono invece gli unici temi che dovrebbero stare a cuore ai nostri governanti».
Anche le ragazze della comunità araba presenti in piazza hanno rimarcato a più riprese, durante gli interventi, le responsabilità dell'attuale governo, completamente appiattito sulle ragioni del solo Stato di Israele, che tuttavia è uno Stato occupante: «Giorgia Meloni in passato ha dichiarato di essere "una donna, un'italiana, una madre", ma che madre è se non dichiara pubblicamente che donne e bambini non possono essere toccati dalla guerra e ammazzati dalle bombe come se fossero soldati?».
Rinaldo Valenti ha letto il comunicato stampa ufficiale del Partito dei Carc, in cui si legge tra l'altro: «Nonostante intimidazioni, divieti, aggressioni poliziesche e la martellante propaganda filo sionista, in tutti i paesi imperialisti la mobilitazione cresce. Ma anche in Israele si manifesta. Il 28 ottobre davanti al quartier generale dell’esercito israeliano si è tenuta l’ultima manifestazione dei parenti degli ostaggi, inizialmente vietata dalla polizia. Finalmente incontrati da Netanyahu dopo tre settimane di silenzio, gli hanno chiesto di scambiare tutti gli ostaggi israeliani con tutti i prigionieri palestinesi. Nella città di Cesarea un gruppo di israeliani ha manifestato contro il governo per chiedere la fine dei bombardamenti su Gaza e la liberazione degli ostaggi. L’infuocarsi del “fronte interno” alimenta le contraddizioni tra i gruppi della classe dominante. Nelle istituzioni europee Joseph Borrel (Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri della Ue), ha sconfessato la linea di pieno supporto a Israele di Ursula von der Leyen (presidente della Commissione europea), criticata anche da più di ottocento funzionari della Commissione europea che lei stessa presiede! Le mobilitazioni hanno già prodotto importanti sommovimenti. Insomma, la controffensiva della resistenza palestinese e la solidarietà popolare stanno davvero scuotendo il mondo, fino nel cuore dei paesi imperialisti. Ecco un’altra dimostrazione di cosa significa che gli imperialisti sono tigri di carta».
Francesca Silvagno, docente universitaria e responsabile del dipartimento Salute e Scienza del CLN, ha invece rimarcato i danni che il finanziamento alle guerre sta facendo anche il sistema dell'istruzione e della sanità pubblica del nostro Paese sottoforma di mancate assunzioni e di ripristino delle condizioni minime perché l'istruzione e la sanità tornimo a funzionare a pieno regime, quando invece siamo davanti alla fuga nel privato dell'utenza e all'estero dei ricercatori.
Maurizio Cosenza, responsabile del dipartimento degli Interni del CLN, ha invece compiuto un'ampia ricongnizione sullo stato dell'informazione italiana, asserragliata com'è in una narrazione a senso unico delle cosiddette "verità ufficiali" che trascolora senza soluzione di continuità dagli anni della pandemia alla guerra in Ucraina e oggi a quella nella Striscia di Gaza presentando caratteristiche sempre uguali come la manipolazione, la censura, la stigmatizzazione del dissenso, la più totale assenza di dibattito e di confronto su dati e informazioni che non seguono la narrazione ufficiale.
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