Politica
Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

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"Non possiamo accettare che l'azione amministrativa di un municipio, pure quella ordinaria, sia messa sotto scacco dalle beghe politiche di esponenti dell'amministrazione. Ci troviamo di fronte alle ripicche fra galli nel pollaio che per interessi e ambizioni personali rischiano di congelare una città chissà fino a quando. Ci auguriamo non fino a giugno e soprattutto chiediamo di non trascinare in questa bagarre i dipendenti di palazzo civico che quotidianamente, nonostante le difficoltà, cercano di portare avanti la macchina amministrativa per raggiungere obiettivi e risultati dettati dalla stessa amministrazione, qualunque essa sia".
A parlare è il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, che interviene per cercare di riportare la serenità all'interno del municipio di Massa dove da alcune settimane si sta consumando una guerra politica che è arrivata a tirare in ballo pure i dipendenti comunali. E' accaduto pochi giorni fa, a seguito di una protesta di don Lorenzo Corradini sulla mancanza di decoro a Borgo del Ponte.
"Il sindaco ha parlato di persone che in Comune vogliono far fare brutta figura al primo cittadino. Speriamo e crediamo che le parole non fossero rivolte ai dipendenti – prosegue Salvadori -. Nessuno dei lavoratori ha interesse a boicottare questa e nessun'altra amministrazione: cercano piuttosto di farsi carico dei problemi della città costantemente e in maniera certosina, sopperendo alle mancanze organiche e strumentali. Paletti divelti, disservizi stradali, alberi di Natale, strade irraggiungibili a causa dei cantieri aperti in maniera improvvida, non dipendono dai dipendenti. Se il sindaco deve cercare qualcuno che fa ostruzione, si guardi in casa e vada dritto al punto. Ci sono soggetti responsabili, politicamente e tecnicamente, assessori e dirigenti. E su entrambi ha il potere di intervenire se davvero pensa che remino contro. Ricordiamo al primo cittadino che la responsabilità dirigenziale o di risultato nasce con l'obiettivo di migliorare l'efficienza dell'azione amministrativa, ottimizzare l'organizzazione della pubblica amministrazione e quindi migliorare la qualità della performance amministrativa. Per fare ciò, il Testo Unico del pubblico impiego attribuisce al dirigente pubblico poteri di manager. E il dirigente risponde nell'azione all'assessore di riferimento. L'assessore al sindaco. E' così che funziona la catena. Invece ci troviamo di fronte a un 'Municipio 2' che agisce in piena autonomia". L'assenza di serenità e lo scontro politico sul futuro candidato a sindaco del centrodestra stanno stravolgendo gli equilibri e per il sindacato questo non deve però influire con la vita e il lavoro dei dipendenti.
"Crediamo che sia il caso di riportare la serenità all'interno dell'azione amministrativa tecnica. Il sindaco se la veda con i suoi rivali politici fuori da palazzo civico. Intervenga invece con il segretario generale – conclude Salvadori – per effettuare invece una rotazione delle figure dirigenziali, in base all'articolo 16 della legge 165 del 2001 che dispone l'obbligo della rotazione straordinaria dei dirigenti anche per evitare il consolidarsi di relazioni che possano alimentare dinamiche improprie nella gestione amministrativa, ma anche di valutazione della performance dei dipendenti, assegnati allo stesso Dirigente da troppo tempo".
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I mesi (o forse sarebbe meglio dire gli anni) passano, e nonostante un “normale” disinteresse di una grossa fetta di popolazione, continuano ad aumentare le voci di dissenso sullo sviluppo della nuova Variante Aurelia.
Il progetto, spinto fortemente dall’attuale sindaco di Massa Francesco Persiani, non è visto di buon occhio da chi afferma di “aver studiato il piano”, poiché considera le nuove disposizioni viarie per nulla vantaggiose né sul breve né sul lungo termine.
Il comitato per il No alla variante, da mesi in movimento per spingere la popolazione a dare un parere sulla questione, ha deciso di inviare una “letterina” di fine anno al sindaco in persona, mettendolo davanti ad una lista di incongruenze che per il comitato rendono la Variante un’opera (e un esborso) completamente inutile.
Addirittura, secondo quanto riportato nella nota, la costruzione del secondo e del terzo lotto della variante andrebbe a inficiare i possibili lavori per la nuova casa della salute, anch’essa “fiore all’occhiello” della giunta reggente e da costruire nei pressi della stazione.
Per quale progetto Persiani deciderà di tifare?
“Caro Sindaco Persiani, in relazione ad articoli di stampa a seguito delle dichiarazioni del ministro Salvini, come Comitato No Variante Aurelia siamo costretti a delle precisazioni, visto che, purtroppo per noi, sembra che siamo gli unici massesi ad aver studiato il progetto della Variante Aurelia. Per prima cosa parliamo dei costi. L’importo di 43 milioni di euro – afferma il comitato – è stato riservato nel Fondo sviluppo e coesione 2014-2020, con delibera Cipe già nel lontano 2016, per realizzare intero percorso della Variante ss numero 1 Aurelia in comune di Massa così come presente nel piano strutturale: da Turano fino a Romagnano. Per lo sviluppo del territorio e della viabilità, la invitiamo a tirare fuori dal cassetto i progetti relativi al secondo e terzo lotto, per quel tratto che dalla stazione giunge fino al semaforo ex-Eaton, di cui da anni non si ha più notizia: erano e sono parte del progetto Variante Aurelia! Purtroppo per i cittadini massesi, caro sindaco si accorgerebbe che tale percorso incide sulla scelta strategica della sua amministrazione di costruire la casa della salute (per tutti: “la Mutua”) in via Carducci. I due progetti cozzano e non sono compatibili tra loro per evidenti motivi: il signor sindaco quale sceglie? Per secondo punto, è da sottolineare che il progetto Anas è del 2008. Lo sbandierato, da Lei, aggiornamento del 2018 è lo spostamento della rotatoria R.01: prevista davanti al cimitero di Turano è stata ridisegnata “sul” distributore Eni, quello nuovo ristrutturato con permesso del comune del 2017. Per favore noti che “sul” significa proprio “sopra” con tanto di esborso aggiuntivo per bonificare area. Se questo è esempio di progettazione e sviluppo con i soldi del cittadino – sentenzia il comitato – caro sindaco è da mettersi le mani nei capelli (per chi ancora li ha). Sulla creazione dei posti di lavoro, abbiamo ancora tutti in memoria cosa è successo in Toscana per la costruzione delle strade in provincia di Firenze: la mafia ci ha sepolto rifiuti pericolosi avvelenando la campagna e le falde acquifere (inchiesta Keu). Ultima nota relativa alla via Francigena che gli onorevoli suoi colleghi di partito hanno indicato motivo di sviluppo turistico: il progetto Anas interferisce con Francigena senza alcun miglioramento, ma solo mettendo in pericolo i pellegrini. Addirittura, non vi è appositamente riferimento al percorso ciclabile. Forse gli onorevoli non hanno mai letto il progetto? Oppure gli è comodo capire fischi per fiaschi? Resta solo di ribadire che la Variante Aurelia primo Lotto non serve a nulla: solo blocca la città per altri cinquant’anni. Ci è stato promesso un incontro con assessore Guidi in commissione lavori pubblici: pensiamo che sia il caso che lei sia presente, per erudirci sul motivo per cui più di mille elettori dovrebbero cambiare idea sull’inutilità della Variante. Buon anno nuovo a tutti i massesi!”.
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È ormai vera e propria bagarre nella sezione Massese di Forza Italia. Tra un gradimento sempre inferiore tra i cittadini, una conseguente scomparsa dei consiglieri forzisti negli organigrammi comunali, e un insperato colpo di coda (a livello congressuale) che possa dare nuova linfa al partito, continuano gli scontri senza esclusioni di colpi tra la vecchia guardia, capeggiata dal coordinatore comunale Domenico Piedimonte e i “nuovi arrivati” Emanuele Ricciardi e Pier Giuseppe Cagetti.
Le critiche a Cagetti e Ricciardi (e le loro risposte piccate) si susseguono ormai da settimane, se non mesi, ma oggi il coordinatore comunale è andato oltre, deferendo i due probiviri agli organi nazionali del partito.
Troppo distanti dallo statuto di FI, ancora troppo ancorati a un passato che non rispecchia minimamente le idee del loro nuovo punto d’approdo. Per Piedimonte l’atteggiamento dei due nuovi ingressi forzisti stona totalmente con la politica e le regole del partito, e si dice costretto a segnalare una situazione ormai insostenibile, fatta di continue violazioni e millantamenti di poteri inesistenti.
“Dopo aver infruttuosamente tentato di espletare qualsiasi tentativo bonario per aiutare nella conoscenza dello statuto e dei regolamenti di Forza Italia gli iscritti Ricciardi Emanuele e Cagetti Pier Giuseppe, sono stato costretto a deferire le loro continue violazioni. Pur essendo vero che la loro iscrizione a Forza Italia è recente – sottolinea Piedimonte – ho dovuto mettere un argine formale alla loro smania di agire fuori dalle regole statutarie che con la loro adesione hanno volontariamente accettato. I nostri iscritti e la nostra comunità politica iniziava ad esser disorientata dai loro comunicati, nei quali farneticavano poteri che non hanno e visioni politiche sinistre che nulla hanno a che fare con il nostro partito. Dalla richiesta pubblica di primarie di coalizione, alla dichiarata volontà di rifondare la Margherita. Come coordinatore comunale ho piacere che in molti prendano la tessera di Forza Italia, ed anche che portino in discussione e confronto nelle nostre assise le loro visioni. Ma non posso non tenere conto di un intero coordinamento comunale eletto che vede neo iscritti continuare a danneggiare l'immagine di un partito strutturato come il nostro. Troppo spesso veicolando modi e valori che non appartengono alla nostra comunità politica. Siamo il partito delle libertà – sentenzia il coordinatore comunale – e non dell'improvvisazione delle regole. Ecco perché ho più volte ricordato loro che l'iscrizione a Forza Italia è su base volontaria. Se Ricciardi sente la mancanza della sinistra e delle politiche del PD non lo tratterremo nel centrodestra con la forza. E se Cagetti vuole tornare nella lista del sindaco Persiani per continuare ad aiutarlo, torni pure nello svuotato gruppo consiliare Lista Persiani. Se invece, in attesa del loro giudizio da parte degli organi nazionale volessero continuare a definirsi forzisti, si rileggano le regole del partito e attendano la vicina stagione congressuale forzista.”
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“A mio avviso, mai si era vista tanta desolazione e degrado a Marina di Massa durante le feste di Natale e ciò non dovrà mai più accadere. Le premesse c'erano tutte ma “L'uomo solo” al comando della città ha perseverato a non voler ascoltare né i cittadini, né i loro rappresentanti, né le categorie economiche e tanto meno i commercianti stessi. “
Inizia così la nota del coordinatore comunale di Forza Italia Massa Domenico Piedimonte che argomenta:
“Siamo arrivati a questo Natale con una Marina praticamente senza più parcheggi. Nessuno che si ferma più a prendere un caffè in un bar del centro di Marina in quanto il costo orario dei pochi parcheggi disponibili è maggiore di quello del caffè stesso".
“Dopo 5 anni di immobilismo, -prosegue il coordinatore comunale- di mancanza di un piano del verde e del decoro, di un arenile sempre meno accessibile ai nostri cittadini ed ai nostri turisti, di una visione turistica per la nostra costa, Persiani ha aperto i suoi “cantieri pre-elettorali” che, al momento, hanno aggiunto solo problemi a coloro che avrebbero voluto fare una passeggiata nella desolata Marina di Massa.
La zona intorno al Pontile è rimasta buia e inaccessibile ai più. Raggiungere a piedi Piazza Betti per coloro che provengono dal lungomare lato Carrara una odissea ed a tratti un rischio.
La dimostrazione si è avuta con i bar totalmente vuoti e le strade deserte. Si sono salvati alcuni commercianti che hanno una clientela fidelizzata ed un grande spirito di resilienza.
Per il resto, nel 2022 il Sindaco Persiani ha reso ai marinelli ed al tessuto economico e sociale della costa un anno da dimenticare”.
Il coordinatore forzista tuona: “Come può Forza Italia dimenticare che a gennaio 2022 Persiani ha imposto una sorta di “coprifuoco” per bar e ristoranti a Marina di Massa e nella nostra intera città? Come può dimenticare che questo attuale il Sindaco, non sapendo o volendo ascoltare e confrontarsi, ha preferito risolvere i problemi di mala movida in piazza Mercurio chiudendo anzitempo attività e lasciando nella disperazione le categorie economiche che chiedevano semplicemente ascolto empatico e misure più ragionate? E come si può dimenticare che nel 2022 per colpa di Persiani Marina di Massa ha subito una cosiddetta rivoluzione nel piano dei parcheggi che poi si è concretizzata solo nella sottrazione di posti auto liberi e aumenti vertiginosi delle tariffe di sosta nonostante le lamentele di tutti?".
“Una rivoluzione – sottolinea Domenico Piedimonte- che secondo Forza Italia potrebbe aver generato anche un grave danno economico per le casse comunali e che siamo prossimi ad appurare.
Marina di Massa si appresta a chiudere il 2022 anche come l'annus horribilis per il proprio verde ed i propri parchi. Dalle aiuole del lungomare completamente secche durante l'estate al parco Ugo Pisa costantemente sottratto nella sua fruibilità alla nostra comunità. Per non parlare di quanti appelli ci sono voluti affinché questo Sindaco facesse la propria parte per consentire la riapertura del meraviglioso parco del WWF. Senza dimenticare la ferita rappresentata dall'ex Parco dei Conigli, dal degrado e dell'incuria che ha regnato sovrana nel Parco dei Ronchi. Per non parlare di quello del un mercatino della Partaccia” conclude.
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Il Consigliere civico Barotti apprezza l’iniziativa del sindaco Arrighi e scrive: “Il recente accordo stretto tra il Comune di Carrara e Baker Hughes è certamente un importante passo in avanti verso la ripartenza economica; come, quasi un anno fa, avevo auspicato è necessario l’impegno delle istituzioni locali per agevolare l’espansione delle nostre eccellenze manifatturiere e per rendere accessibile, ai giovani, a chi cerca una nuova occupazione l’alta formazione”.
Per Barotti bisogna raggiungere un ulteriore traguardo: “La nostra zona industriale, grazie al Nuovo Pignone, diventerà protagonista della transizione energetica; questa incredibile opportunità, frutto sia di una presenza storica ma anche della retromarcia su Piombino (progetto ben visto dalla regione Toscana e che la politica locale non aveva contrastato), deve essere sfruttata per portare la ricerca, la formazione (sia intermedia che universitaria) sul nostro territorio.
Lo sforzo della politica deve andare oltre l’orientamento (esperienza già sperimentata), oltre l’ITS; dobbiamo impegnarci per far nascere un centro di ricerca tecnologica (pubblico-privato) che operi a fianco del processo produttivo”.
Barotti immagina l’apertura di alcuni corsi di laurea: “Tale obiettivo ci consentirebbe di immaginare una collaborazione con le migliori università del paese e di poter ambire a diventare sede distaccata per alcuni indirizzi di studio legati all’energia, alla metalmeccanica di precisione, alla nautica”.
Per il civico di Arcipelago Massa si aprirebbero nuove possibilità occupazionali: “La ricerca è strategica per resistere alla concorrenza di altri paesi, per raggiungere la sostenibilità ambientale perciò dobbiamo avere un ruolo anche in questo ambito. Un polo che unisca produzione e ricerca renderebbe attrattiva la nostra realtà ai partner delle aziende radicate sul territorio apuano e ne porterebbe ulteriori penso, ad esempio, alla produzione di impianti eolici”.
Il civico, nel suo comunicato, attacca buona parte della politica locale: “La politica locale, ad oggi, al di là delle parole, degli annunci ha fatto ben poco basti vedere, per volare rasoterra, lo stato in cui versa la nostra zona industriale; per fare un esempio, il tratto di via Dorsale di fronte allo stabilimento Pignone diventa, quando piove, un torrente perciò la speranza di un cambio di passo è ridotta al lumicino.
Si può credere di aprire un ITS quando il Presidente della provincia non riesce a liberare il palazzo Ducale da un ponteggio? Si può credere ad una rappresentante regionale, Bugliani, che non dice una parola sul declassamento dell’aeroporto di Pisa o che non si esprime in difesa dello sviluppo del porto di Marina di Carrara (snodo fondamentale per le aziende Apuane)? Si può credere ad un Sindaco, ad un Assessore ai lavori pubblici (forse candidato alle amministrative del 2023) concentrati nel rifare piazze e piazzette ma privi di proposte sul tema del lavoro? Si può credere a deputati (passati e presenti) incapaci di impegnare il governo all’acquisizione di Sanac? Si può credere ad una classe politica che non si rinnova e che cerca di rifarsi il volto tentando di salire sul carro di un probabile vincitore come accadrà con il congresso del PD? si può credere a chi parla di bonifiche della zona industriale quando su alcuni siti gestiti da Asmiu, azienda pubblica, c’erano e ci sono forti dubbi sul rispetto delle prescrizioni in materia ambientale?
Invito i cittadini a riflettere su queste domande”
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La sezione regionale di controllo per la Toscana della Corte dei Conti con atto n. 237/2022/PRSE ha deliberato in merito all’esame dei rendiconti degli esercizi finanziari 2017, 2018 e 2019. Attività ordinaria che la Corte compie ogni anno analizzando il questionario redatto dai sindaci revisori. L’istruttoria della pratica si sostanzia in una dialettica tra gli uffici amministrativi e la Corte che culmina con una pronuncia che può evidenziare irregolarità o come nel caso del Comune di Massa nessun rilievo.
Non si può quindi confondere il disavanzo che origina dal riaccertamento straordinario dei residui, operazione prevista dalla legge per tutti i comuni al fine di armonizzare i sistemi contabili ai nuovi principi con un disavanzo di amministrazione strutturale che qualora fosse stato rilevato avrebbe comportato un piano di riequilibrio con conseguenti limitazioni all’attività dell’ente. Non Risulta a questa amministrazione che siano stati adottati provvedimenti, imposti agli enti in disavanzo strutturale, che abbiano limitato la spesa corrente, le assunzioni e gli investimenti come accade per i comuni in disavanzo. Anzi, l’ente ha proceduto ad alimentare la cassa, ad effettuare investimenti ed assunzioni e non è un caso che l’organico dell’Ente sia passato da poco più di 310 persone alle attuali 420. Inoltre laddove fosse stato rilevato un disavanzo strutturale l’ente avrebbe dovuto procedere ad innalzare al massimo il costo di tutti i servizi a domanda individuale che come è notoriamente risaputo sono rimasti invariati al prezzario del 2012.
All’esito della lunga istruttoria la Corte dei Conti ha recepito positivamente le note di chiarimento inviate dall’Ente, nonché le controdeduzioni finali che hanno argomentato in merito alle attività poste in essere.
In particolare per quanto riguarda la Società ASMIU SRL (in precedenza Azienda Speciale) è stato chiarito il percorso che ha portato l’Ente ad effettuare il ripiano della perdita, pari a 765.329 euro dell’esercizio 2017. L’operazione di ripiano è stata realizzata verificando la possibilità di assicurare la continuità aziendale finanziariamente sostenibile, previa adeguata verifica delle criticità che hanno generato le perdite, nonché una compiuta valutazione circa l’opportunità della conservazione in vita dell’organismo partecipato. E’ stato quindi predisposto tra l’amministrazione ed Asmiu un piano triennale di riequilibrio, poi approvato dal Consiglio comunale con atto 136/2018, che prevedesse le misure correttive da porre in essere per ricondurre la gestione a criteri di efficacia ed efficienza a valere nel tempo.
Il piano presentato ha prodotto effetti positivi riscontrabili nei risultati dei bilanci successivi, un sostanziale pareggio nel primo anno e risultati positivi negli anni successivi:
Bilancio 2018 utile prima imposte Euro 53.904 (perdita euro 270,00)
Bilancio 2019 utile prima imposte Euro 219.032 (utile euro 152.465,00)
Bilancio 2020 utile prima imposte Euro 363.453 (utile euro 245.861,00)
Bilancio 2021 utile prima imposte Euro 480.748 (utile euro 243.116,00)
E’ ancora il caso di rimarcare come l’azienda sia passata da un organico di 90 lavoratori nel 2018 a 160 lavoratori attuali con un piano di investimenti di oltre 4 milioni di euro che hanno determinato un maggiore valore di stima dell’azienda da parte della società di revisione incaricata da ATO di redigere la valutazione ai fini del conferimento. In sintesi, si è passati da un valore di 1,6 milioni nel 2016 ad un valore di 4 milioni nel 2022. Elementi tutti che non sono sfuggiti all’attenta analisi della Corte che si è tuttavia soffermata sulla partecipazione di Cermec ritenuta società esercente la medesima attività di Retiambiente, altra società che secondo i principi richiamati dalla Legge Madia non avrebbe le caratteristiche per poter essere detenuta in quanto inattiva con un numero di amministratori superiori al numero dei dipendenti.
Parimenti la Corte ha eccepito la carenza del vincolo di scopo per la partecipazione in IMM, in dismissione dal 2018, oltre ad evidenziare le cinque perdite consecutive e l’assenza di un piano di riequilibrio. Si evidenzia che questa amministrazione ha razionalizzato la partecipazione in IMM offrendola prima in opzione agli altri soci poi tentando infruttuosamente la vendita. Questa politica ha consentito il risparmio degli importi da accantonare annualmente per ripianare le perdite che assommano ad oltre 200.000 euro. All’esito del contraddittorio, la Corte dei Conti, prendendo atto dell’attività posta in essere dall’Ente, lo ha invitato ad adottare le misure opportune relative al controllo sulla gestione aziendale per evitare ulteriori effetti sul bilancio dell’Ente negli esercizi successivi.
In merito al disavanzo degli esercizi 2017, 2018 e 2019 la Corte dei Conti certifica che il disavanzo è originato esclusivamente dall’operazione di riaccertamento straordinario dei residui avvenuta nell’esercizio finanziario 2015 per effetto dell’applicazione dei nuovi principi contabili. In particolare a fronte di un ripiano annuale previsto dal piano di rientro trentennale approvato dal Consiglio Comunale ammontante a 354.833 euro sono stati recuperati 520.288,77 euro nel 2017, 1.545.653 euro nel 2018 e 2.933.010 euro nel 2019.
La Corte dei Conti, concludendo l’esame dei rendiconti 2017,2018 e 2019, invita a proseguire nel percorso di riduzione del disavanzo da riaccertamento straordinario. In realtà l’Ente, già a partire dal rendiconto 2020, ha concluso con ampio anticipo il rientro dal disavanzo chiudendo con un avanzo di amministrazione positivo sia nel 2020 che nel 2021. Tale avanzo è stato utilizzato per finanziare opere pubbliche e spesa corrente di cui ha beneficiato massa ed i cittadini tutti.
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L’associazione comunale Europa Verde-Verdi di Massa ha deciso di esprimere il proprio parere, per mezzo di un comunicato ufficiale, sulle modifiche apportate al progetto per la creazione di un giardino ad agrumeto.
Il piano riqualificatore, pensato nel 2021 da un raggruppamento temporaneo di tecnici, è stato, secondo EV, completamente snaturato dalla giunta Persiani, che piuttosto che valorizzare un possibile elemento verde nel paesaggio urbano massese, ha preferito investire maggiori somme per la creazione di un nuovo tratto stradale, una rotatoria e un parcheggio, mentre al giardino sono stati destinati, infine, solo 400mila euro.
Per Europa Verde però al danno si è unita una cocente beffa, perché nel nuovo piano è comparsa l’idea dell’abbattimento di tre grandi platani secolari: una disposizione irricevibile, e che non permetterebbe di raggiungere gli stessi livelli di assorbimento di anidride carbonica se non tra settant’anni.
“Sono tante le questioni in ballo, il nostro territorio è in condizioni disastrose da tanti punti di vista, ed è necessario da subito (in realtà è comunque tardi) un intervento di riqualificazione, recupero e valorizzazione. E così sembrava nelle intenzioni dell'amministrazione comunale: il concorso di idee bandito nel 2021 e vinto da un raggruppamento temporaneo di tecnici, architetti, ingegneri e agronomi, è in questa direzione: un'idea progettuale che prevedeva il recupero del giardino ad agrumeto e parco pubblico con un edificio finalizzato al commercio e alla valorizzazione dell'agrume massese. Questo progetto – spiega Europa Verde – non è però mai stato presentato ai cittadini, che non hanno avuto modo né di conoscerlo, né di valutarne caratteristiche e potenzialità nell'ottica di un ridisegno della città che tenga conto di uno sguardo complessivo rivolto al passato, alla storia e alle tracce che ha lasciato che vogliamo conservare e valorizzare; rivolto al presente, alle necessità contingenti purché non siano dettate da interessi particolaristici e temporanei; e soprattutto rivolto al futuro: che città vogliamo fra cinque, dieci, vent’anni; in quali direzioni si svilupperà Massa, quale il rapporto con le periferie, quale il ruolo della mobilità cittadina, quali spazi per il passeggio e l'interscambio socioculturale. C'è stato però un ulteriore sviluppo: si parla ora di un progetto, la cui elaborazione è stata affidata ad uno studio di La Spezia, che prevede il recupero del giardino con solo 400mila euro, mentre quasi tre milioni di euro sono destinati ad una nuova strada, una nuova rotatoria, il ridisegno del parcheggio, l’abbattimento del capannone che ospitava il Cat e la sua ricostruzione come edificio polifunzionale, di cui tuttavia non viene indicato ruolo e destinazione, neppure come orientamento. In questa ipotesi – continua l’associazione ecologista – il giardino, ad oggi trascurato e senza ipotesi di un significativo recupero per il significato storico che rappresenta, ha un ruolo secondario. Anche le linee orientative di questo progetto, che non sembra avere molto in comune con il progetto vincitore del concorso di idee, non sono state presentate alla cittadinanza se non con generici e sintetici comunicati. Un'ultima considerazione: sembra che il progetto preveda il taglio di tre grandi platani secolari. Ecco, non tagliateli: anche se vi ripromettete di sostituirli, per ottenere gli stessi effetti positivi in termini di assorbimento dell’anidride carbonica ci vorranno altri settanta, ottant’anni almeno. Gli alberi hanno bisogno di tempo per svolgere la loro missione di assorbire dal sole e dalle radici ciò che è necessario a loro per vivere e per trattenere l’anidride carbonica, non possono essere sostituiti con il un numero doppio di esemplari, se questo numero è rappresentato da astoni (alberi che hanno raggiunto un paio di metri di altezza, con una chioma al limite dell'inesistente)”.
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C’è aria di tempesta attorno a Master, la società partecipata del comune di Massa addetta alla riscossione dei tributi. La gestione dell’azienda sta attirando critiche da buona parte della politica apuana, maggioranza o opposizione che sia. L’ultima segnalazione è arrivata da i consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Evangelisti, Alessandro Cancogni, Sara Tognini e Bruno Tenerani, che chiedono, attraverso una nota ufficiale, delucidazioni al primo cittadino riguardo a situazioni all’interno della partecipata quantomeno fumose.
All’interno di Master mancano figure obbligatore per legge, come l’Rspp e il preposto, senza considerare contrazioni dell’Imu, consulenze pagate a peso d’oro e gestione degli impiegati alquanto discutibili.
Per FdI sono tutte questioni che danno il quadro di una situazione opaca e che crea perplessità, su cui è obbligatorio fare accertamenti.
“Negli ultimi mesi abbiamo avuto segnalazioni che alcuni addetti si sono licenziati, salvo poi ricevere per il medesimo ruolo, quello del Ced, migliaia di euro di consulenza per la gestione di dati sensibili. Incomprensibile poi la gestione del personale, con lavoratori che negli anni hanno formato la loro professionalità, i quali sono stati demansionati con il conseguente contenzioso che ne è scaturito. Per non parlare dei ritardi nell'invio dei pagamenti delle luci votive che hanno generato nei cittadini molte preoccupazioni, anche in considerazione della delicatezza dell'argomento. Oggi, peraltro – incalzano i consiglieri di FdI – dopo la pulizia delle banche dati effettuata dall'allora amministratore Corrado Panesi, si continuano ad accertare sempre gli stessi contribuenti con una contrazione dell'accertamento Imu. Infine, ci preoccupa il frequente utilizzo del lavoro interinale con colloqui fatti al personale che avvengono fuori dalla sede e senza la minima presenza di verbalizzazione; una gestione di Master effettuata dal dottor Palazzo che possiamo definire opaca. Manca in Master, da mesi e sicuramente fino a novembre, la figura dell'Rspp come quella del preposto, figure obbligatorie per legge. Come Fratelli d'Italia ci chiediamo se il sindaco sia a conoscenza di quanto sta avvenendo in Master e soprattutto come intende intervenire, senza chiudere ancora gli occhi. Come gruppo consiliare di Fratelli d'Italia chiediamo che si faccia chiarezza su quanto abbiamo denunciato sia per la tutela dei lavoratori, delle loro professionalità ma soprattutto della società Master”.
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