Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1123
Un programma ma soprattutto un nome: Guido Mussi. Massese, repubblicano fin dagli anni '70 e avvocato di professione. Una figura di grande esperienza e condivisa da tutti gli organi di partito, per una candidatura "non di testimonianza" ma "utile per la città".
"Il centrosinistra ha le potenzialità per riprendere la città - afferma Giorgio Raffi, segretario provinciale del Pri - noi, partendo da un programma ben definito, mettiamo a disposizione le nostre competenze frutto di anni e anni di politica. Otto mesi fa c'è stata la prima riunione di coalizione del centrosinistra ma quel tavolo è rimasto bloccato per mancanza di risposte da parte del PD. La nostra risposta allo stallo creatosi è questa candidatura. Non vogliamo fare una battaglia di testimonianza, abbiamo la nostra ideologia che resiste nel tempo e resta attuale, la nostra è una candidatura vera e credibile. Non facciamo grandi promesse ma mettiamo in campo le nostre competenze per risolvere i problemi centrali della città come bonifiche, erosione e le difficoltà legate all'industria. Ci auguriamo che nel campo progressista si trovi una quadra su primarie e nome, se così non sarà, noi siamo pronti con la nostra candidatura".
Quando mi sono candidato gli amici mi hanno chiesto il perché - dichiara l'avvocato Guido Mussi - la risposta sta nella lunga fase di degrado che la mia città sta attraversando e nella voglia di uscire da questa situazione. Da professionista e attraverso la mia storia politica ho potuto conoscere a fondo i pregi e i difetti della realtà locale, ho sempre operato in silenzio all'interno del partito, adesso voglio contribuire pubblicamente.
La situazione a Massa è grave e i problemi non si risolvono con una rotatoria. L'attuale amministrazione ha fallito: le dimissioni scritte dell'assessore ai lavori pubblici ricordano una lettera di un amministratore di condominio e la causa è la mancanza di una visione d'insieme e di futuro. La destra si è divisa per dissidi personali, io credo nella funzione costituzionale dei partiti".
I tre punti fondamentali del programma sono: ambiente e territorio, per garantire salute, sviluppo e turismo attraverso bonifiche, lotta alla erosione e tutela dell'area montana. La salvaguardia del patrimonio comunale, da tutelare tramite un apposito catasto, per garantire ai cittadini un benessere proporzionale alle molte risorse disponibili. La cultura, che richiede l'utilizzo in sinergia dei numerosi luoghi d'interesse presenti sul territorio. "Relativamente a quest'ultimo punto colgo l'occasione per proporre Massa come capitale delle cultura per il 2028".
Infine, una stoccata al Partito Democratico da parte di Raffi: "Uniti si vince ma non dipende da noi, non abbiamo ricevuto nessuna notizia dal PD per le primarie, chiediamo garanzie e certezze. È un problema di credibilità, ci stiamo solo se ci saranno vere prospettive".
Foto di Alessandro Vatteroni
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 894
L'avvento di Elly Schlein al vertice del Pd in quanto partito di opposizione o di governo a seconda dei tempi per antonomasia rappresenta un punto di non ritorno che troppi, rossi e non solo verniciati di rosso, fanno finta di non vedere. Attenzione. Il mainstream, i giornalisti svenduti al Pensiero Unico Dominante, i prostituiti al tutto è uguale affinché niente e nessuno sia diverso, i sostenitori del très bien vivre ensemble di matrice francese e abbiamo visto in che condizioni è la Francia, stanno gettando il tutto sul solito schema stereotipato del misoginismo, del maschilismo, del sessismo, del razzismo, del fascismo e la stragrande maggioranza della popolazione, ignorante non come le capre che sono, al di là di ciò che dice Sgarbi, animali intelligenti, bensì come le pecore, nemmeno si rende conto del pericolo che ciò rappresenta. Lo pseudo intellettuale di sinistra, radical chic, simpatizzante di ogni rivoluzione a patto che a farla siano gli altri e che, in particolare, non chieda loro di rinunciare a qualcosa, teorico del tutto è permesso perché niente non può essere consentito, gioca sporco perché sa che può farlo avendo di fronte una massa imberbe e incapace di comprendere ciò che sta accadendo in questa società senza identità né definizione.
Voi, compagni del Pd, avete votato una persona che ha dichiarato apertamente di essere bisessuale, ma non siete stati in grado di capire che il problema non è assolutamente quello, mentre giornalisti e opinion makers, al contrario, vogliono che sia. Elly Schlein può essere ciò che vuole perché ognuno, è bene dirlo chiaramente, con il proprio fa ciò che ritiene più giusto fare. E se qualcuno la pensa diversamente e osa anche solo dileggiare o usare violenza nei confronti di chi, sessualmente, ha fatto, come si dice, coming out - inglesismo ridicolo - è bene prenderlo, arrestarlo e sbatterlo dietro le sbarre. Magari anche gettando via la chiave.
No, il problema, anzi, il nocciolo della questione è un altro ed è inutile che i rosso-fucsia cerchino di cambiare le carte in tavole spacciando una devastazione umanitaria e globale come una semplice questione di genere. C'è molto di più dietro questa presunta tolleranza senza limiti: c'è, in realtà, la determinazione a sviluppare una teoria cosiddetta Gender che mira a uccidere ogni differenza qualunque essa sia in nome non di una eguaglianza sostanziale, ma di un egualitarismo senza regole né confini dove ciò che è sempre stato non dovrà essere più mentre ciò che sarà non dovrà più avere niente a che fare con ciò che è stato.
Elly Schlein è una aperta sostenitrice dell'immigrazione spinta e indiscriminata, dove i confini geografici, culturali, religiosi, sociali, non hanno importanza a beneficio di un Uomo e una Donna indistinti, ibridi, fluidi, in grado di poter passare dall'una all'altra categoria esistenziale senza per questo doversi sentire in obbligo di fare o dover fare alcunché, tantomeno di doverne rispondere a qualcuno. Questo vale per gli immigrati, meglio anzi dire clandestini come sono nella realtà e come sono mentre uno stupido codice deontologico attento alla forma e non alla sostanza, ama definire migranti ritenendolo meno discriminatorio e offensivo. Allucinante.
Schlein appartiene alle élites globaliste pur apparendo di sinistra, quelle élites che vogliono distruggere le identità dei popoli al fine di ridurre l'umanità ad un'unica, indistinta massa di individui senza arte né parte se non quella di essere potenzialmente, ottimi consumatori senza identità, senza storia, senza alcuna radice che non sia l'assenza di ogni aggancio a ciò che siamo stati e da cui proveniamo. Ossia, Schlein è, lo dica o non lo dica non importa, per la cancellazione di tutto quanto non corrisponde a quelli che sono i nuovi standard di riferimento della Nuova Era o del Nuovo Ordine Mondiale: replicanti al posto di esseri umani, senza vincoli di alcun genere e, soprattutto, senza limiti.
Schlein, quella che voi avete votato cari compagni di sinistra che se fossero ancora vivi i vertici e i militanti di quel Partito Comunista Italiano che ha combattuto per le strade contro il nazi-fascismo si vergognerebbero di aver partorito simili eredi, approva anche le cosiddette famiglie arcobaleno. Ebbene, avete idea di che cosa si tratta?
Andate a leggere il sito www.famigliearcobaleno.org così capirete che cosa vogliono i suoi sostenitori. Nel frattempo, ve lo diciamo noi in sintesi riportando alcuni stralci:
Ci battiamo da sempre, con un costante lavoro sociale, culturale e politico, per scardinare molti dei pregiudizi rispetto alla genitorialità LGBTQI+.
Chiediamo una legge per il riconoscimento alla nascita da parte di entrambi i genitori, per i i figli e le figlie delle coppie LGBTQI+ a prescindere dallo status della coppia.
Creiamo occasioni d’incontro tra soci e socie genitori o aspiranti genitori per confrontarci, condividere e riflettere insieme su questioni riguardanti il desiderio e l’esperienza della genitorialità LGBTQI+.
Bene. Anzi, male. Come potete vedere, appare evidente che secondo le famiglie arcobaleno e la Schlein sostiene queste tesi, per essere genitori non importa e non serve essere uomo e donna, marito e moglie, compagno e compagna. No, si può essere genitori e, quindi, avere dei figli anche quando, oggettivamente, i figli non si potrebbero avere perché, almeno fino a quando non accadrà, due uomini e due donne, da soli, o anche due transessuali, figli naturalmente non potranno partorirli.
Invece no. Secondo il Nuovo Ordine Mondiale tanto caro alla Schlein e a chi l'ha votata, i figli hanno bisogno di amore e non di punti di riferimento stereotipati, per cui si può tranquillamente prendere in affitto un utero o anche prendere lo sperma di un donatore anonimo e fare quello che, altrimenti, non sarebbe possibile fare. Come chiamate questa? Se non si pongono limiti ben definiti alle derive contronatura, finirà che, come già accade, si potranno acquistare figli su cataloghi on line scegliendo per filo e per segno come si vorranno e, se, poi, magari, non verranno come li abbiamo chiesti, rispedirli indietro perché non soddisfatti.
Al di là delle provocazioni, quando si violano dei principi fondamentali o si valicano i limiti dettati dalla Natura, il rischio è di non avere più limiti.
Ecco che cosa chiede l'associazione famiglie arcobaleno:
Si batte
per il riconoscimento alla nascita da parte di entrambi i genitori, per i i figli e le figlie delle coppie LGBTQI+ a prescindere dallo status della coppia.
È in prima linea
nella richiesta di una generale revisione del Diritto di Famiglia, con particolare riferimento alle normative in tema di adozione e in tema di fecondazione assistita, con modifica della legge 40/2004, affinché vengano entrambe consentite anche a persone single o a coppie dello stesso sesso, a prescindere dall’orientamento affettivo/sessuale e dall’identità di genere.
Chiede
una legge contro l’omolesbobitransfobia, necessaria oggi più che mai in questo Paese, insieme alla legge per il matrimonio egualitario.
E' a questo punto che ognuno di noi deve chiedersi e porsi la domanda sul tipo di società in cui vogliamo vivere e veder crescere i nostri figli se, cioè, vogliamo che sin dalla scuola dell'infanzia sia insegnato loro che non esistono generi definiti, ma tutto è un fluido scorrere a cominciare dalla propria identità, o se, al contrario, desideriamo che la società prosegua nel suo cammino così come è andata avanti fino ad oggi o, almeno, fino a qualche lustro fa.
E a niente serve la contestazione tanto cara a chi ama dire che un bimbo sta bene ovunque ci sia amore perché siamo convinti e perdonateci il paradosso e la provocazione, anche due criminali, possono essere e restare tali, ma non far mancare l'amore ai propri figli.
Stop ai sensi di colpa derivanti dal sentirsi rimproverare se manifestiamo liberamente i nostri desiderata esistenziali: non siamo né omolesbobitransofobi, né razzisti, né, tantomeno, fascisti. Abbiamo, però, delle convinzioni che non sono e valgono molto di più delle opinioni.
Per questo e senza ombra di dubbio, saremo sempre e comunque a fianco di tutte quelle forze politiche e non che combatteranno questa deriva consapevoli che la prima forza che avrebbe dovuto e dovrebbe scendere in pista è la Chiesa che, al contrario e sen za Benedetto XVI, è diventata simbolo ed esempio di ignavia.
Compagni, non pensate di trovarci idealmente e culturalmente disarmati di fronte a questi temi che sono e costituiscono le fondamenta della nostra civiltà e dell'umanità. E non crediate che i vostri lacché dalla penna facile e ben retribuiti riusciranno a farci dubitare di ciò in cui crediamo.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 334
Dopo i dubbi sollevati da Cosimo Ferri, anche Simone Caffaz ha deciso di presentare in consiglio comunale un’interrogazione per avere delucidazione riguardo l’attuale situazione del servizio mensa delle scuole primarie e dell’infanzia.
Le domande che il consigliere pone sono difficilmente fraintendibili, e si concentrano su dati fattuali che l’amministrazione Arrighi dovrebbe comunicare alla politica carrarina.
Quante mense sono state chiuse? Quali sono i motivi che hanno portato a questa decisione? Ci sono istituti in cui il servizio è tornato operativo? E soprattutto, che fine faranno le cuoche esautorate con l’ingresso di Nausicaa? La qualità del cibo e del servizio resterà la stessa?
Vista la materia trattata, quello che salta fuori è che in gioco c’è il benessere alimentare dei giovani studenti (ma anche dei portafogli dei genitori), che rischiano un vero e proprio depotenziamento del servizio mensa senza alternative valide.
Oltre alle mense, Caffaz punta il dito anche contro la gestione quantomeno “curiosa” delle strutture per l’attività fisica nelle scuole d’infanzia “Paradiso”: in uno dei due plessi la palestra c’è ma è chiusa, e i bambini sono costretti a fare educazione fisica all’aperto, mentre nella seconda struttura è stato proibito ai ragazzi di uscire nel giardino persino nelle giornate di sole.
“[Sono a chiedere] i motivi per i quali alla scuola Paradiso la palestra sia ad oggi inagibile – sottolinea Caffaz nella parte finale dell’interrogazione – nonostante a fosse stato precedentemente comunicato che la stessa avrebbe riaperto il primo gennaio e i bambini siano costretti a svolgere l'attività motoria ancora all'aperto; i motivi per i quali, quasi per paradosso, ai bambini della scuola materna di via Bassagrande, dove non c'è nessuna palestra e che dista poche decine di metri dalla Paradiso, non sia stato concesso neppure nei mesi autunnali e con il bel tempo uscire nel giardino per permettere ai bambini di giocare e svolgere attività motoria”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 335
Non è cominciata per niente bene la settimana del sindaco di Carrara Serena Arrighi: il suo ufficio, assieme a altre ambienti del comune, è stato vandalizzato da ignoti che non hanno avuto remore nel bruciare documenti e imbrattare pavimento e mobili con liquidi organici e avanzi di cibo. Le piste che stanno seguendo i carabinieri sono molteplici, anche se c’è la paura dell’ennesima rimostranza anarchica per il caso Cospito.
Quel che è certo è che tutta la politica carrarina si e stretta attorno alla Arrighi, diramando comunicati di vicinanza e supporto. Tra questi c’è anche il circolo Pd di Carrara centro, che non ha avuto timore nel definire l’effrazione un atto “raccapricciante” e dando tutta la solidarietà possibile alla prima cittadina.
“Come cittadini, oltre che come circolo Pd Carrara centro – si legge nella nota – non possiamo rimanere in silenzio di fronte ad atti come questi, che dimostrano la palese incapacità al dialogo democratico. Miopi atti di violenza perpetrati dalle mani di chi, in maniera sconsiderata, rivolge le proprie insensate gesta non solo contro le istituzioni, ma anche contro chi questa città ama e che si prodiga affinché migliori il senso della comunità e del vivere nel rispetto reciproco. Dobbiamo anche prendere atto con grande rammarico che noi, carrarini tutti, siamo chiamati a pagarne il conto soprattutto in termini di immagine e non solo economico. Esprimiamo quindi la nostra piena solidarietà per questo raccapricciante atto, rendendoci solidali nella disponibilità al confronto e al dialogo che la nostra sindaca ha prontamente ribadito.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 564
Nella notte tra domenica e lunedì ignoti si sono introdotti nella sede del Comune di Carrara in piazza 2 Giugno mettendo a segno una serie di atti vandalici in alcuni uffici.
A essere presi di mira, in particolare, l’ufficio del sindaco Serena Arrighi, della sua segreteria, dell’assessore al bilancio Lattanzi e l’ufficio economato, dove sono stati dati alle fiamme alcuni documenti e danneggiati gli arredi.
Si tratta di un episodio grave perché colpisce le istituzioni e la casa di tutti noi carrarine e carrarini - ha detto Serena Arrighi - L’episodio non ha causato grossi danni, solo tanto disordine, con avanzi di cibo sparsi nei locali: da segnalare alcuni "dispetti" spregevoli, con materia organica lasciata su arredi e pavimenti.
Questi gesti possono indurre a pensare a una sorta di intimidazione che non mi fa paura - ha dichiarato con fermezza Arrighi - Le porte dei miei uffici restano sempre aperte e chi mi vuole parlare può trovarmi al lavoro tutti i giorni, dalle 9 del mattino fino a sera, senza dover attuare vigliacche azioni notturne. Da quando mi sono insediata, ho agito sempre “mettendoci la faccia”; ribadisco la mia disponibilità al dialogo e al confronto, anche rivolgendomi a coloro che potrebbero non apprezzare totalmente il mio operato, optando per azioni ben distanti dalle più elementari regole civiche e democratiche.
Il sindaco rivolge, infine, il suo personale ringraziamento all’addetta al servizio pulizie che stamani ha scoperto l’accaduto: sebbene si sia trovata davanti l’autore dei gravi fatti, la donna non si è persa d’animo e si è subito recata nel vicino commissariato per chiedere aiuto. Domani la Sindaca presenterà formale denuncia. In Comune stamani è intervenuta la Polizia di Stato e la Scientifica: al termine dei primi rilievi, le attività negli uffici sono potute riprendere senza disagi per i cittadini."
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 428
Nei giorni scorsi gli operatori di Nausicaa hanno effettuato una pulizia approfondita della storica salita San Rocco, inoltre è stato installato un cestino porta rifiuti lungo viale Potrignano. "Si tratta di piccoli traguardi, ma comunque molto importanti tanto per chi in questo angolo di centro storico risiede, quanto per i tanti che quotidianamente vi vengono a passeggiare – sottolinea il consigliere comunale della lista Serena Arrighi sindaco Brunella Vatteroni -. Personalmente mi sono fatta portavoce delle richieste degli abitanti e tanto l'amministrazione quanto Nausicaa le hanno subito accolte dimostrando in questo modo sensibilità e attenzione verso i bisogni dei cittadini. Con piccoli gesti come questi d'altronde si attua quel percorso di cambiamento che tutti noi auspichiamo per la nostra città e che ha nella pulizia e nel decoro due dei suoi cardini più importanti".
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 300
“Perché la sindaca e l’assessora Guadagni non ascoltano le proposte sulla stazione ferroviaria della proloco di Avenza? È notizia di qualche giorno fa l’installazione di due nuove rastrelliere per le biciclette alla stazione di Avenza: una notizia diffusa con una tale enfasi da far pensare che L’assessora Guadagni non abbia minimamente contezza di quali siano i problemi dei pendolari della stazione di Avenza”.
Esordisce così, nel suo ultimo comunicato, la coordinatrice regionale di Italia Viva Alice Rossetti. Il motivo dell’uscita? L’attuale situazione, poco lusinghiera, della stazione ferroviaria di Avenza, al centro ormai da tempo di segnalazioni da parte dei cittadini ma poco presa in considerazione negli uffici comunali.
La giunta Arrighi ha da poco installato due nuove rastrelliere per le biciclette, ma per Rossetti una “contromisura” di questo tipo è quantomeno inadeguata, e simboleggia come la giunta non ascolti minimamente le lamentele della popolazione e della proloco locale, che più di una volta aveva rimarcato le criticità della struttura.
La coordinatrice di Iv vede nella riqualificazione della stazione di Avenza una doppia, e fondamentale valenza: da una parte il recupero di un’area ormai poco apprezzata dagli abitanti (ma sfortunatamente essenziale visti i molti pendolari) e dall’altra una maggiore attrattività per i turisti che si ritrovano alle “porte” di Carrara.
“Ma la riqualificazione della stazione avrebbe un grosso impatto anche da un punto di vista turistico – continua Rossetti – garantendo i servizi minimi che possono rendere accattivante la nostra città; perché, diciamoci la verità, la stazione di Avenza non è un ottimo biglietto da visita per Carrara. Per non parlare del tema della sicurezza. Invito per questo l’assessora Guadagni a intervenire sul problema della stazione di Avenza, venendo a vedere con i propri occhi quali sono i problemi che la riguardano. Ascolto e partecipazione non possono essere solo belle parole messe nero su bianco all’ occorrenza, ma è necessario che ne seguano azioni”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 645
Fratelli d’Italia chiede a Serena Arrighi, sindaco di Carrara di far rimuovere scritte e manifesti illegali e lancia un appello al movimento anarchico carrarese, affinché prenda le distanze da chi, attraverso manifesti e scritte intimidatorie, mette in cattiva luce anche il loro operato.
“Da molto tempo - spiega il coordinamento di fratelli d’Italia di Carrara – “sui muri di Carrara campeggiano scritte, e manifesti affissi che inneggiano all’anarchia, e protestano contro legittime Leggi dello Stato (41 bis) e chiedono la scarcerazione di criminali (Cospito) ; le amministrazioni comunali hanno sempre tollerato queste cose ma ora, visto il particolare momento storico, considerato la pericolosità sociale di certi sedicenti movimenti anarchici , sarebbe opportuno che dette scritte e manifesti (che inneggiano anche alla lotta armata) fossero rimossi per evitare che facciano proselitismo in menti malsane e che come successo in altre città ,vi possano essere persone o gruppi di persone che manifestino in modo violento il loro pensiero”.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 849
Un grande striscione affisso lungo la strada che recita "Se fermerete la variante, noi fermeremo l'Aurelia" come risposta al sondaggio prodotto nelle scorse settimane da Cinque Stelle e Rifondazione contro la variante Aurelia.
Le parole, lette da tutti coloro che hanno raggiunto il centro di Massa passando da Turano, hanno suscitato molto scalpore in città, su un tema che si preannuncia tra i più incandescenti nella prossima campagna elettorale.
Per comprendere le ragioni di questo messaggio, la Gazzetta di Massa Carrara ha chiesto delucidazioni a Giuseppe Landucci, socio fondatore di Arci Turano dal lontano 1974 e membro del fronte "Sì Variante Aurelia".
"Quello della variante è un problema annoso. Ci occupiamo di esso dal lontano 1976. I precedenti progetti non sono stati avvallati, mentre le persone perdevano la vita a causa dei numerosi incidenti - esordisce con vigore Landucci - noi residenti stiamo 'sopravvivendo sulla strada', ma abbiamo diritto di viverci; al momento ci sono più di 20 esercizi commerciali chiusi. Abbiamo avviato una lotta politica per uscirne. Gli abitanti di via Gorine che, a causa del progetto subiranno espropri, stanno pagando gli errori e le manomissioni che la politica ha compiuto negli anni. Il problema non siamo noi, ma chi vuole evitare il dialogo senza proporre soluzioni alternative. Il progetto variante è fondamentale per salvare questa zona - spiega Landucci - e soprattutto metterla in sicurezza per poi poter investire nel recupero delle aree verdi circostanti, come il muraglione che può tornare ad essere un parco o Montepepe; tutto senza mettere in discussione l'utilità e la fruizione dell'ospedale del cuore. Vogliamo inoltre dare una nuova destinazione al mercato delle Jare attualmente quasi inutilizzato.
Capiamo anche le esigenze dei residenti di via Carducci - continua Landucci -: l'aumento del traffico e dell'inquinamento in quella zona non è legato alla variante in sé ma alla possibile costruzione della nuova casa della salute, che noi vorremmo venisse allestita nella struttura abbandonata del vecchio ospedale. Per decongestionare le strade si potrebbe trasferire su autostrada una parte del traffico pesante, concertando il progetto con i comuni limitrofi come Forte Dei Marmi, ma per rendere funzionante questa operazione la variante è comunque necessaria, non si può pensare di scaricare più di 500 camion al giorno all'uscita autostradale Versilia perché salterebbe il progetto.
Relativamente allo striscione nessuno ha intenzione di uscire dalla legalità, ma faremo sentire con forza le nostre ragioni.
La soluzione migliore per la città e per Turano - conclude Landucci - è fare la variante, siamo l'unico capoluogo senza. A Viareggio per esempio, con la costruzione della superstrada, intere aree urbane come Bicchio e Varignano sono rifiorite, non possiamo permetterci di perdere i grandi finanziamenti destinati alla città. La variante si deve fare, il traffico va distribuito equamente. Chiunque vincerà le elezioni dovrà considerare questa questione come prioritaria".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 423
Mancano solo sei giorni, e poi, in consiglio comunale, dovrebbe esserci la definitiva resa dei conti tra chi appoggerà l’attuale sindaco di Massa Francesco Persiani alle prossime elezioni e chi, invece, deciderà di prendere una strada completamente diversa.
La mozione di sfiducia pende come una spada di Damocle sull’amministrazione, ma i problemi non sembrano arrivare solo dalle stanze della politica.
L’Associazione abitanti e inquilini Massa (Asia) ha infatti diramato un comunicato ufficiale in cui si denuncia lo sfratto di una famiglia, composta da una madre con due minori a carico, dalle case popolari Erp.
La colpa? Aver accumulato una morosità nei confronti dell’ente. Asia si chiede se Francesco Persiani voglia davvero concludere il suo mandato con lo sfratto di una madre single e i suoi due bambini: un atto imperdonabile, ancor di più se si pensa che tra poco ci sarà la festa delle donna.
“Appena siamo venuti a conoscenza di questa situazione – si legge nella nota – ci siamo immediatamente adoperati per contattare Erp, e abbiamo già anche inviato una Pec all'assessore al sociale Zanti e al dirigente Tonelli per chiedere un incontro per provare a trovare una soluzione per questa famiglia, che tra le altre cose è anche disponibile, se non con poche difficoltà economiche, a recuperare rateizzato il debito pregresso, oltre a sistemare la propria situazione burocratica. Ci auguriamo che il comune di Massa torni sui suoi passi ritirando l'ordinanza di sgombero. Tra l'altro, a pochi giorni dall'8 marzo, questa lettera di sgombero nei confronti di una mamma colpevole unicamente di essere in difficoltà economica ci sembra davvero fuori luogo”.
- A Carrara anche Legambiente tra i promotori della manifestazione per dire no alla guerra
- Colonnine elettriche, la Lega preme per un’istallazione capillare: “Carrara deve andare incontro alla transizione energetica”
- Il Pd di Massa presenta una interpellanza al comune per chiedere di intervenire sulla segnaletica stradale di Quercioli, ormai quasi inesistente
- Crisi del centrodestra, Fratelli d’Italia ancora all’attacco di Persiani: “Vuole rompere l’alleanza per un tornaconto personale”
- Animosi: nell'ultima settimana quasi 1.500 spettatori complessivi per gli spettacoli della stagione teatrale, il concerto di Ort e la serata dedicata a Fabrizio De André
- Forza Italia Massa ribadisce l'inadeguatezza politica del sindaco Persiani
- "Filippo Nardi è stato molto di più che un imprenditore"
- Elezioni, il Pd serra i ranghi in vista del voto: “È arrivato il momento di decidere sul candidato sindaco”
- Sfiducia a Persiani, i “Civici Apuani” commentano la mozione: “La maggioranza ha tradito sindaco e cittadini”
- Arrighi: "Dispiace prendere atto della decisione della pro loco di Avenza di non organizzare quest'anno il Carneval profano"


