Politica
Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

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Con la definizione, ad aprile, dell'organico di diritto, si è concretizzato il temuto rischio dell'accorpamento per due classi dell'ISS Montessori-Repetti per l'anno scolastico 2022/2023: una al liceo classico ed una al linguistico.
Pronta la replica dei rappresentanti di istituto che, per conto dei genitori, hanno indirizzato missive al provveditorato agli studi e all'ufficio scolastico regionale ove viene evidenziata l'assoluta inopportunità di "classi pollaio" anche a fronte dell'andamento imprevedibile del covid.
Ma soprattutto i genitori insistono sulla necessità di assicurare qualità dell'offerta formativa attraverso la continuità didattica e la tutela degli equilibri delle classi. Secondo i genitori, inoltre, il calo di iscritti non fotografa il costante flusso in entrata al Montessori-Repetti da scuole fuori Comune, soprattutto da Massa e Sarzana, ad anno scolastico già avviato.
Sul tema interviene l'onorevole Cosimo Ferri, candidato sindaco di Carrara: "Condivido, raccolgo e rilancio l'appello dei genitori che porterò in Parlamento all'attenzione del Ministro dell'Istruzione contro il dimensionamento scolastico".
"La programmazione dell'offerta formativa territoriale – dichiara - non può essere oggetto di interventi che ostacolano la costruzione di una scuola pubblica di qualità".
Ferri, piuttosto, rilancia: "Non c'è bisogno di dimensionamento scolastico; occorre investire in organici aggiuntivi, in maggiore tempo scuola, in riduzione del numero di alunni per classe, in edilizia scolastica adeguata, in servizi funzionali (quali mensa e trasporti, assistenza disabili, ecc.)".
E conclude: "Bisogna evitare accorpamenti funzionali alla mera logica numerica a discapito della qualità del servizio scolastico. Puntiamo sul PNRR e sulle nuove regole ed opportunità. La scuola e la formazione sono pilastri della crescita dei nostri giovani".
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1. Giulio Milani (RivAL), Sullo spirito costituente
2. Loredana Soffio (RivAl), Il precedente cileno
3. Mario Pegollo (Indipendente), La Costituzione colpita al cuore: lavoro, diritti sociali e mercato
4. Daniele Ramadan e Alessandro Pellegrini (Studenti NoGP Firenze), Un nuovo mondo, un nuovo essere umano
5. Massimo Franceschini (CLN Genova), Quale legittimità per la nuova Costituente? Percorsi di consapevolezza per la "riabilitazione" democratica
6. Marco Santero (M3V), La Costituzione tradita
7. Gabriele Giovannini (Alternativa Toscana), La Voce "Alternativa"
1. Alessandro Città e Giada Delbene (Alba No GP)
2. Stefano Contin e Massimo Franceschini (CLN Liguria)
3. Andrea Macciò (FPL Firenze)
4. Rosanna Andreozzi. Aida Nodi, Andrea Majid Valcarenghi (La Tenda Italia Grosseto)
5. Massimiliano Marchi e Gianluca D'Amelio (Lucca Consapevole)
6. Gabriele Nannetti, Susanna Spagnoli, Sonia Bibbolino. (Libertà Livorno)
7. Asunis Annapaola, Carla Valieri, Roberto Niccoli (Genova Libera Piazza)
8. Andrea Bartalini e Roberta Luciani No GP Siena
9. Federica Tringali e Alessio Gasperini (Miracolo a Milano)
10. Claudia Bonsanti, Libera di Scelta Versilia
11. Paola Trambusti e Laura Vesperini (Pisa NO GP)
12. M3V, Marco Santero, Fatima Frangioni, Luciano Luciani
13. Aurora Coppi e Marcello Gosetto,, Davide Fisicaro (Nea Polis Firenze/Prato), Mario Monforte
14. Gabriele Giovannini, Veronica Somma (Alternativa Toscana)
15. Daniele Ramadan e Alessandro Pellegrini (Studenti NoGP Firenze)
16. Manuela Rivera e Ferruccio Zanca (Mantova No GP)
17. Elena Tartarini (Carc Massa)
18. Lucia Canepa, Alessandra Cannavò, Luca Paolella (No GP Provincia di Imperia)
19. Dario Campagnolo (CNT Connessione Nuclei Territoriali) e Isabella Fontana (Liguri Apuani)
Scaletta degli interventi in manifestazione:
Giulio Milani (RivAL)
Giorgio Bianchi (fotoreporter e scrittore)
Rosanna Andreozzi (La Tenda Italia Grosseto)
Daniele Ramadan (filosofo, Studenti NoGP Firenze)
Alessio Gasperini, (Miracolo a Milano)
Stefano Contin (CLN)
Roberto Niccoli (Genova Libera Piazza)
Mario Monforte (Nea Polis Firenze/Prato)
Elvino Vatteroni (Italexit Carrara)
Luca Paolella (No GP Provincia di Imperia)
Massimiliano Marchi (Lucca Consapevole)
Fulvio Grimaldi (giornalista e scrittore)
Paola Trambusti (NoGP Pisa)
Gabriele Giovannini (Alternativa Toscana)
Claudia Bonsanti (Libertà di Scelta Versilia)
Andrea Macciò (FPL Firenze)
Loredana Soffio (RivAl)
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Il Comitato "Marina Si-Cura" ha invitato tutti i candidati a sindaco (e a consigliere comunale) a partecipare ad un incontro che si terrà domenica 5 giugno, alle 10.30, alla foce del Carrione.
Ad oggi, hanno assicurato la loro presenza Rigoletta Vincenti, Vittorio Briganti, Serena Arrighi, Simone Caffaz, Andrea Vannucci e Ferdinando Locani che il comitato ringrazia.
Interverranno anche Claudia Bienaimè (architetto), Riccardo Canesi (docente di geografia), Riccardo Caniparoli (geologo, consigliere nazionale di Italia Nostra) e Florida Nicolai (docente universitaria ed esponente del GRIG).
Tutta la popolazione, soprattutto quella di Marina, è invitata a partecipare.
"Contrariamente a quanto molti pensano - si legge nella nota del comitato -, anche perché molti vogliono che così si creda, le alluvioni non sono fenomeni naturali essendo per lo più provocate dall'incuria e dall'irresponsabilità umane.
Come successo a Marina di Carrara il 5 novembre 2014, le cause dell'alluvione sono da attribuirsi al dissesto idrogeologico montano (vedi escavazione selvaggia), all'ostruzione del reticolo idrografico superficiale a monte e a valle, alla costrizione dell'alveo del Carrione (cui si aggiungono certamente argini mal costruiti), al tappo di una foce sempre più ristretta, alla costruzione del piazzale Città di Massa, vera e propria diga che impedì, nell'occasione, il deflusso dell'inondazione.
Noi, cittadini di Marina di Carrara, già colpiti duramente personalmente e patrimonialmente, temiamo la ripetizione di un tale evento tanto più se verrà messo in essere l'ampliamento del porto sul quale la maggior parte dei candidati a Sindaco sembra d'accordo.
Chiediamo a chi si candida ad amministrare la città quali provvedimenti intenderà mettere in atto, onorando la responsabilità che gli compete, per evitare rischi futuri, tanto più probabili con gli eventi improvvisi ed estremi causati dal riscaldamento globale in un territorio già adesso tra i più piovosi d'Italia".
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Continua da parte di Simone Caffaz la disanima dei punti del programma di amministrazione della città che porterà al giudizio degli elettori nelle prossime consultazioni amministrative del 12 giugno. Questa volta il candidato della coalizione che comprende Lega Salvini premier, Il centrodestra siamo noi, Simone Caffaz Sindaco, Capitale Carrara, NPSI Liberali Socialisti e Carrara futura parla dei provvedimenti relativi alla sicurezza.
"Lavoreremo con grande determinazione – comincia Caffaz – affinché i cittadini di Carrara non solo siano più sicuri ma affinché si sentano più sicuri. La sicurezza è presupposto e diritto che una buona amministrazione deve garantire. Lo stato di degrado in cui versano diverse zone della nostra città incentiva azioni criminose e moleste e riduce sensibilmente lo stato di sicurezza generale"
"La sicurezza intesa come presidio, legalità e decoro – continua Caffaz – saranno priorità della mia amministrazione. Otterremo un maggior presidio di polizia e carabinieri nei quartieri, chiederemo al Governo adeguata attenzione per il territorio di Carrara. Ringrazio le forze dell'ordine per ciò che già fanno e chiederemo loro un rinnovato impegno. Impiegheremo meglio e di più la polizia comunale anche negli orari serali e, compatibilmente con le loro mansioni, in quelli notturni destinando risorse addizionali al corpo"
"Estenderemo e miglioreremo le reti di pubblica illuminazione – prosegue Caffaz – anche nelle zone periferiche e nei paesi a monte. Allargheremo pervasività ed efficacia degli impianti di videosorveglianza anche nei complessi residenziali più a rischio, contrasteremo con forza il commercio abusivo nelle strade della città. Chi vorrà regolarizzare la propria posizione sarà ben accetto ma non ci sarà più illegalità"
"Promuoveremo lo strumento del daspo urbano – conclude Caffaz – e cioè dell'allontanamento dai luoghi pubblici del trasgressore con sanzione pecuniaria incentivandone ed estendendone l'uso in riferimento a determinati luoghi critici della città. Risse e molestie di genere non saranno tollerate. Ci sono altri efficaci provvedimenti in tema di sicurezza nel programma che invito a consultare sul sito internet, sui social e in forma cartacea nelle sedi dei comitati ma ciò che più conta è che la nostra amministrazione non tollererà più sacche di violenza e illegalità"
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Nel consiglio comunale di martedì 31/05 è stato approvato il POC (piano operativo comunale, un tempo conosciuto come piano regolatore) coi soli voti favorevoli del Movimento 5 Stelle Carrara. Un documento che Carrara attendeva da parecchi anni, che sblocca una situazione stagnante per l'edilizia locale e che l'amministrazione de Pasquale ha concluso in una sola legislatura.
"Abbiamo lavorato affinché il POC permettesse di dare una svolta al deficit che Carrara paga nel rapporto abitante/aree verdi pro capite, inserendo una serie di azioni che sono coerenti tra loro per arrivare all'obiettivo - interviene il presidente della commissione urbanistica Daniele Raggi- Per arrivare a quell'obiettivo si è incentivato l'ampliamento ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed si è puntato sulla trasformazione dei capannoni e vecchi depositi di marmo per progetti dedicati alla filiera corta della lavorazione lapidea ed esposizioni artistiche. Su una cosa però vorrei mettere l'accento - continua Raggi- abbiamo posto le basi per una svolta epocale: la possibilità di acquisire il parco di Villa Ceci al patrimonio pubblico attraverso esproprio, eliminando tutte le previsioni di edificazioni previste dalle precedenti amministrazioni. Ma siamo andati oltre, perché grazie al fondo creato accantonando le nuove entrate portate dall'aumento delle tariffe applicate sui materiali di pregio estratti dalle nostre cave abbiamo già accantonato quanto necessario per procedere all'esproprio e fare in modo che il parco pubblico a Villa Ceci possa diventare realtà"
"In questo documento si tutela il territorio e la città dal rischio idrogeologico limitando gli interventi di nuova impermeabilizzazione del terreno, ma ci si concentra anche su aspetti più particolari, come ad esempio la "casa bombardata" di Avenza, che viene inserita come soggetta ad esproprio in modo che sia l'amministrazione finalmente a poter intervenire per la sua messa in sicurezza e la creazione di un progetto dedicato alla memoria" conclude il consigliere.
Anche questo atto diventa l'esempio di come la politica fatta per il bene comune portata avanti dal Movimento 5 Stelle ha permesso in 5 anni di arrivare a risultati che la città aspettava da tempo, quasi sognava, come il poter rimarginare la ferita dell'ex hotel Mediterraneo (grazie ad acquisizione area e disponibilità di oltre 2,5 milioni di euro per il suo recupero) , realizzare il parco pubblico a Villa Ceci con esproprio e acquisizione immediatamente possibile grazie a oltre 2 milioni di euro già disponibili, aumentare le ricadute dell'escavazione del marmo sulla città con nuove tariffe e art 21, mettere in sicurezza le scuole investendo 10 milioni di euro in 5 anni e vincere finanziamenti per costruirne 2 nuove per circa 16 milioni di euro. Con Rigoletta Vincenti questa sarà la strada che continueremo a perseguire, con l'obiettivo di puntare veramente al rilancio della città partendo da basi già predisposte e che nessuno prima di noi aveva mai portato avanti, interloquendo con tutti ma guardando sempre e solo al bene comune
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Prosegue l'approfondimento da parte del candidato sindaco Simone Caffaz del suo programma elettorale presentato in vista delle elezioni comunali di Carrara del 12 giugno. Nell'intervento in questione viene sviscerato il capitolo numero 2, quello relativo alla Smart City. "Viene spiegata la filosofia che anima questa parte del programma – precisa Caffaz che ha il sostegno di Lega, Il centrodestra siamo noi, Capitale Carrara, Simone Caffaz Sindaco, NPSI Liberali Socialisti e Carrara futura – mentre per i singoli provvedimenti rimandiamo alla consultazione del programma che è on line sul sito internet e sui social e in forma cartacea nelle sedi dei comitati" . "Nei prossimi anni le città subiranno una radicale trasformazione – esordisce Caffaz – Quei centri che non sapranno cogliere le opportunità subiranno solo le conseguenze negative di un cambiamento inevitabile. Anche Carrara dovrà trasformarsi in una città più intelligente, sostenibile, efficiente ed innovativa, una città in grado di garantire una più alta qualità di vita ai suoi abitanti grazie all'utilizzo di soluzioni e sistemi tecnologici, connessi e integrati tra loro"
"Carrara dovrà declinare questi cambiamenti – continua Caffaz – valorizzando la propria storia e le proprie specificità e mettendo la sua vocazione, l'arte, al centro del proprio sistema. Secondo i nostri piani Carrara smart sarà più efficiente innalzando i livelli dei servizi e consentendo processi decisionali ppiù veloci e più efficaci. Carrara SmArt con la a maiuscola perché l'approccio all'innovazione sarà caratterizzato dall'arte, cioè dal bello e dall'originale"
"L'arte sarà il sistema operativo della Carrara di domani – conclude Caffaz – I cittadini parteciperanno alle decisioni con un clic. Carrara sarà più sicura con una videosorveglianza che rispetterà la privacy ma servirà davvero al cittadino. I servizi saranno più vicini ai cittadini con tempi ridotti per raggiungerli e nei rapporti con l'amministrazione"
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Simone Caffaz, candidato sindaco del comune di Carrara alle prossime elezioni amministrative del 12 giugno, interviene con una nota critica nei confronti del Partito Democratico.
"Il dibattito sul maxi-derivato che costa a Carrara oltre un milione di euro l'anno - esordisce - è un ottima occasione per la città. Tutti i cittadini hanno avuto modo di conoscere (o ricordare) la scommessa persa dal PD sulle spalle dei cittadini di Carrara.
I "derivati" sono infatti strumenti finanziari che devono la loro denominazione al fatto che il loro valore dipende da quello di attività finanziarie o indici (di borsa, tassi d'interesse, ecc.). Pertanto, questi strumenti finanziari sono una scommessa come quelle che si fanno al casinò. Ma se una persona è libera di disporre dei propri soldi (e quindi anche di giocarseli al casinò) altrettanto non può fare chi, in qualità di amministratore pubblico, ha il compito di gestire il patrimonio della collettività senza esporlo a rischi ingiustificati.
Il Partito Democratico e i protagonisti delle giunte di quella stagione (i nomi sono reperibili in rete) hanno esposto Carrara ad un rischio enorme e ancora oggi hanno il coraggio di ripresentarsi agli elettori.
Un altro disastro è quello legato alla costruzione della strada dei marmi finanziata con prestiti di durata limitata e non commisurati alla durata del bene che andavano a finanziare. L'effetto ottenuto è stato privare la città delle disponibilità finanziarie necessarie per realizzare altre opere pubbliche di cui la città aveva e ancora oggi avrebbe bisogno.
Altra scommessa persa dal PD è poi quella riferibile alle cause perse dinanzi alla Corte di Giustizia dell'Unione Europea in merito alla tassa marmi. Il Comune ha perso tutte le cause con le imprese estrattive e per evitare il commissariamento per dissesto finanziario ha raggiunto con gli industriali un accordo ben più oneroso di quello che avrebbe potuto concludere prima della pronuncia della Corte.
Queste rievocazioni servono però anche a rendere l'onore delle armi alla giunta uscente, quella del Movimento 5 Stelle, che ha dovuto amministrare negli ultimi cinque anni con un debito mostruoso ereditato dalle giunte di sinistra. Ma se 5 anni fa Francesco De Pasquale e Matteo Martinelli si candidarono in contrapposizione alla mala gestione delle sinistre, c'è chi oggi vorrebbe come se nulla fosse riportare il M5s sotto il cappottino rosso di Serena Arrighi.
Ma certamente un bel cappottino rosso non è sufficiente a nascondere tutti i disastri finanziari del Partito Democratico che ancora oggi pesano sulla città.
Noi faremo meglio. Se gli elettori mi daranno fiducia amministrerò le risorse della città con la prudenza e la cura del buon padre di famiglia" conclude Caffaz.
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A seguito del confronto tra candidati sindaco del 12 maggio, Legambiente ha reso pubblica la prima pagella, quella sul marmo. Un risultato che fa riflettere: secondo i 13 valutatori dell’associazione, un solo candidato (Briganti) supera bene la prova, mentre gli altri vanno dall’insufficiente (Locani) allo scadente (Vincenti, Caffaz, Arrighi, Ferri) al pessimo (Vannucci).
Come si è giunti a questo risultato? Il quesito, dopo una breve premessa, formulava due domande: la prima a risposta aperta e la seconda che chiedeva un impegno specifico.
Le domande sul marmo
I drammatici impatti ambientali dell’escavazione sono innanzitutto legati alla distruzione della montagna e all’inquinamento di acquiferi, fiumi e sorgenti. In questo quadro è ancor più scandaloso il fatto che spesso oltre il 90% del materiale estratto è rappresentato da detriti e meno del 10% da blocchi. A fronte di tale scempio, oltretutto, le ricadute occupazionali sono estremamente penalizzate dall’esportazione dei blocchi. L’occupazione derivante dall’estrazione, infatti, è solo un decimo di quella ottenibile dalla lavorazione nella filiera locale.
Quali misure intendete adottare per ridurre al minimo l’impatto ambientale delle cave e per massimizzare l’occupazione del comparto marmo?
In particolare: vi impegnate a chiedere alla Regione di riportare il Piano Regionale Cave alla sua formulazione originaria che prevedeva l’autorizzazione solo per le cave con una resa in blocchi non inferiore al 30% del marmo estratto?
MARMO |
OTTIMO: 7-8 |
SUFFICIENTE: 6-7 |
INSUFFICIENTE: 5-6 |
SCADENTE: 4-5 |
PESSIMO: 2 - 4 |
VOTI |
Vittorio |
Ferdinando |
Rigoletta VINCENTI |
Simone CAFFAZ |
Serena ARRIGHI |
Cosimo FERRI |
Andrea VANNUCCI |
Ambiente e occupazione |
7,4 |
5,1 |
4,9 |
5,0 |
4,6 |
5,1 |
4,7 |
Impegno resa 30% |
7,7 |
5,7 |
4,7 |
4,5 |
3,6 |
2,9 |
2,7 |
MEDIA |
7,5 |
5,4 |
4,8 |
4,8 |
4,1 |
4,0 |
3,7 |
I voti sono stati espressi in una scala che va da 2 (pessimo) a 8 (ottimo).
Sulla domanda generale solo Briganti esprime concetti condivisibili. Vincenti e –seppur con meno enfasi– Arrighi danno una valutazione positiva della normativa attuale che, per noi, è invece negativa. Caffaz e Ferri sottolineano la necessità di non limitare l’escavazione, anche se nel generico rispetto dell’ambiente. Vannucci mostra padronanza del tema, ma con una visione produttivistica. Infine Locani rivela scarsa conoscenza del problema.
Anche sulla domanda particolare solo Briganti condivide la nostra posizione. Caffaz e Locani esprimono una condivisione di principio, ma con riserva. Ferri non si pronuncia, mentre Vannucci non ritiene importante la resa. Arrighi e Vincenti, a nostro avviso, non inquadrano correttamente il concetto di resa in blocchi e le rese effettive.
I criteri di valutazione utilizzati da Legambiente
I voti assegnati misurano quanto le risposte dei candidati si avvicinano alla piattaforma di Legambiente, i cui obiettivi fondamentali sono minimizzare il danno ambientale e massimizzare i benefici (occupazionali ed economici) per la comunità.
Legambiente ha espresso un giudizio durissimo sulla normativa sul marmo, interamente rinnovata negli ultimi anni: Piano Paesaggistico Regionale, L.R. 35/15, Piano Regionale Cave (PRC), Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) e Regolamento comunale degli agri marmiferi.
La graduale chiusura delle cave nel Parco delle Apuane è stata ritirata. Il proposito di ridurre l’escavazione (contingentamento) si è tradotto in una beffa: le quantità “sostenibili” da estrarre, infatti, sono state decisamente aumentate!
Nonostante i nobili intenti dichiarati (gli obiettivi strategici dell’utilizzo razionale e sostenibile del marmo e della massima riduzione possibile dei detriti), il requisito della resa minima in blocchi necessario ad ottenere l’autorizzazione è stato svuotato con una vergognosa serie di espedienti. Lo scandalo di cave che sbriciolavano illegalmente la montagna ricavandone il 5% di blocchi e il 95% di detriti, infatti, è stato risolto legalizzandolo.
Grazie all’assenza di misure efficaci (e in barba ai propositi dichiarati del ricorso alle migliori pratiche di escavazione), la marmettola potrà continuare a inquinare acquiferi, fiumi e sorgenti.
I PABE, ignorando la disposizione del PRC di individuare le aree estrattive nei giacimenti meno fratturati (per ridurre le quantità di detriti), hanno riconfermato TUTTE le cave esistenti, comprese quelle che da 15 anni producono sistematicamente oltre il 90 % di detriti.
Per la gara pubblica (obbligo derivante dalla normativa europea) si è trovata la scappatoia di rinviarla fino a dopo il 2040 in cambio della lavorazione in loco del 50-80% del materiale estratto. Ci si è premuniti, inoltre, di non prevedere alcun obbligo a regime (quando saranno espletate le gare); così gli imprenditori potranno esportare anche tutti i blocchi estratti, lasciando a Carrara solo devastazione.
Le misure dei PABE rivolte a contenere il rischio alluvionale derivante dalle cave sono un’offesa all’intelligenza dei cittadini. E intanto Comune e Regione sono all’opera per sdemanializzare le fosse di cava, favorendo così l’incremento delle alluvioni.
Questa drammatica situazione spiega abbondantemente i voti scadenti attribuiti dai valutatori di Legambiente a molti candidati che, evidentemente, hanno dimostrato di non conoscere questa realtà o, peggio, hanno giudicato positivamente il quadro normativo sul marmo.
La domanda particolare (impegno a chiedere alla Regione di riportare al 30% la resa minima in blocchi) è stata scelta come “cartina di tornasole” per verificare il loro reale impegno a contrastare quell’escavazione distruttiva che rappresenta la stortura principale della normativa. Si noti che tale richiesta non è per nulla spropositata; infatti, visto il meccanismo di calcolo della resa (che esclude dal computo grandi quantità di detriti), una resa “ufficiale” del 30% corrisponderebbe a una resa reale del 5-15%.
In conclusione, la pagella suscita un’amara considerazione: sul comparto marmo –che, pure, rappresenta un tema centrale per Carrara– la classe politica cittadina è profondamente inadeguata.
Nei prossimi giorni usciranno le “pagelle” sugli altri temi ambientali.
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- Alessandro Nicodemi (Capitale Carrara): "Sul marmo nel centrosinistra è già caos"
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