Politica
Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

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Il Pd e in particolare il consigliere Stefano Alberti, interpella l'amministrazione e punta il dito contro i parcheggi per disabili tagliati e carenti in città e contro la spesso abusiva occupazione di quelli esistenti.
Le premesse usate dal Partito Democratico sono diverse.
In primis, ma non solo, il fatto che molte famiglie si siano lamentate per il taglio di 6 stalli vicino al centro dedicati ai disabili:"La consulta provinciale delle persone con disabilità-scrive Alberti - ha indirizzato alle istituzioni cittadine e provinciali le segnalazioni presentate da molte famiglie in merito alla diminuzione di numero sei parcheggi riservati alle persone con disabilità nelle strade adiacenti al centro della città".
Altra premessa è l'esistenza stessa della consulta comunale della disabilità nata proprio al fine di salvaguardare i diritti dei disabili e la loro autonomia sociale (con in arrivo la prossima figura del garante delle persone con disabilità protesa a rimuovere gli ostacoli a cui va incontro il soggetto disabile).
Ancora, osserva Alberti che l'esistenza di leggi e di un nuovo approccio culturale hanno posto attenzione e richiamo ad un carattere più inclusivo e solidale e "che di questi stalli viene fatto un uso improprio e generalizzato come risulta dalle numerose e ripetute segnalazioni pervenute (con relative fotografie)".
Alla luce di tutto questo, il consigliere Alberti a nome del Pd, chiede con l'interpellanza una serie di interventi e misure. Vale a dire: "Che vengano: ripristinati gli stalli eliminati; monitorato che gli stalli per disabili siano in numero adeguato per permettere la sosta in ogni zona della città, in particolare laddove sono presenti servizi e Uffici di utilità pubblica, iniziative/manifestazioni pubbliche, fiere mercati e altro; determinato il controllo rigoroso e un'azione sanzionatoria da parte della Polizia municipale, rispetto all'uso non consentito degli stalli; attivato il servizio proposto a suo tempo dalla consulta provinciale disabilità, già condiviso dalle parti ma mai partito, che ha la finalità di attivare un canale di comunicazione diretta ( con apposito numero telefonico, e indirizzo e mail di un referente designato dall'A/C ) tra un delegato della consulta (già nominato e indicato all' A.C ) e la Polizia municipale in modo da fare segnalazioni tempestive, chiamare l'intervento del vigile e se non reperibile fotografare l'infrazione così da permettere alla Polizia municipale il successivo inoltro della sanzione; sensibilizzata la Polizia municipale ad una scrupolosa verifica delle autorizzazioni che permettono la sosta nei parcheggi in questione, perché siano esposte in modo leggibile e nella validità dei termini di scadenza; messo in atto ogni azione utile per sensibilizzare la comunità al rispetto dell'uso corretto degli stalli".
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Di degrado tours ne sono stati fatti parecchi sul territorio carrarese e le situazioni di incuria sono state denunciate a più riprese sulle testate giornalistiche locali grazie alla voce di cittadini più o meno arrabbiati, ma c'è un elemento urbano che non è mai stato preso debitamente in considerazione o meglio una categoria di persone a cui non si è data la giusta attenzione: chi è costretto a prendere i mezzi pubblici e a sostare quindi sotto le pensiline in attesa dell'autobus. Andrea Tosi, responsabile comunale Lega Giovani Carrara, che in seguito a sopralluogo sul territorio ha fatto un report fotografico, chiede all'amministrazione di intervenire e propone al vicesindaco Matteo Martinelli di incoraggiare l'uso della premialità in materia di agri marmiferi introdotta dall'amministrazione, perché le imprese del lapideo vi investano.
"Ho compiuto un sopralluogo tra degrado e condizioni indecenti delle fermate degli autobus nel nostro comune-descrive Tosi- per non parlare di quelle situate in località non illuminate. Alcune sono invisibili, altre pericolose, altre ancora invase da erbacce, bottiglie vuote di birra, sacchetti dell'immondizia e mascherine usate. Poco sicure, vandalizzate, sommerse dalla vegetazione, con scritte e disegni osceni. Sono molte le fermate degli autobus che andrebbero sistemate e rese più accoglienti e il resoconto è fotografato dalle continue denunce di chi il pullman è costretto a prenderlo quotidianamente per recarsi a lavoro o a scuola. Ma ovunque sia prevista la salita o la discesa il problema è sempre lo stesso: la sicurezza".
Ecco il tour del degrado sulle pensiline: quando bucate, quando ricoperte di erbacce, oppure arrugginite. Ce lo racconta il protagonista Andrea Tosi:"Cominciamo il nostro "tour"-racconta nel comunicato-lungo viale XX Settembre: una pensilina alla Doganella ha il tetto a buchi e manca di protezioni per la pioggia, un'altra poco più su è completamente coperta dalle fronde degli alberi e dalle erbacce e, in una sorta di giungla urbana, s'intravede a malapena solo la fermata. Le strutture per lo più sono arrugginite e storte , sorgono su marciapiedi pieni di buchi e le tettoie sono sfondate spesso anche in maniera pericolosa la maggior parte non hanno panchine o se ci sono, sono fortemente danneggiate o semplicemente prive di manutenzione. In questi casi va da sé che la valutazione di mancanza di decoro urbano passa in secondo piano, mettendo prima di tutto in evidenza una valutazione di sicurezza ed incolumità delle persone, soprattutto anziane, le quali, quando per esempio piove, devono sostare nel fango perché l'asfalto è deteriorato".
Commenta Tosi, chiudendo la nota:"Sono anni che i cittadini segnalano il degrado in cui versano le pensiline degli autobus e la Lega-Salvini Premier vorrebbe invitare il sindaco Francesco De Pasquale a recarsi quando piove e tira vento sotto una qualsiasi pensilina per ripararsi e rendersi conto personalmente della situazione. La Lega rivolge un invito anche al vicesindaco Matteo Martinelli , l'inventore della premialita' sulle concessioni degli agri marmiferi , perché non chiedere un progetto di ripristino delle pensiline agli imprenditori del marmo interessati a migliorare il decoro urbano della città? Si ha dunque ragione a chiedere agli amministratori 5 Stelle se intendono attivarsi con la massima urgenza affinché le suddette pensiline, poste nel nostro territorio, siano immediatamente messe in sicurezza e ripulite. Se le pensiline non saranno prese in considerazione si tratterà di un altro comportamento caratterizzato da menefreghismo politico, lo stesso con il quale ormai siamo abituati a convivere".
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La recente mareggiata che ha colpito il litorale massese in questi ultimi giorni, ha portato alla ribalta della cronaca, la situazione delle spiagge, gravemente danneggiate dall'erosione.
L'associazione "In 500 sulla battigia", che si occupa della tutela delle spiagge, in una nota stampa, esprime il suo disappunto sulle battute espresse dai politici locali, e, in particolare, critica lo strumento del ripascimento, per il quale sono stati stanziati milioni di euro, considerato inutile e che non risolve il problema se non momentaneamente.
"Negli ultimi cinque anni - scrive - la Regione Toscana ha speso per questo strumento ben 4 milioni e 500 mila euro: somma ingente e destinata ad aumentare vista la costituzione nel 2021 addirittura di una task force permanente che si occupi di "risolvere" il problema dell'erosione.
Dall'altro lato- prosegue - il Comune di Massa che, a gran voce, chiede un tavolo istituzionale pare avere la soluzione: altri soldi per un ripascimento urgente e l' introduzione delle barriere di ripopolamento ittico Tecno.Reef che risolverebbero definitivamente il problema.
Ci domandiamo e lo domandiamo alle istituzioni se non sia il caso di tornare a centrare quale sia il solo e vero problema: quando si parla di costa, spiagge e mare, si parla di un bene comune da tutelare in funzione della sua natura e non da ripasciare in funzione solo ed esclusivamente del profitto di alcune famiglie titolare di concessioni".
L'associazione ricorda alle amministrazioni locali quello che, a loro parere, è prioritario, cioè la delibera per la libera fruizione di una porzione di spiaggia e il fermo alle strutture invasive deturpanti la spiaggia e il paesaggio.
"La nostra costa - conclude - può rappresentare una preziosa opportunità per tutti noi, solo se si smetterà di considerarla appannaggio di un manipolo di concessionari che la utilizzano, da sempre, alla stregua di una loro proprietà".
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" '...la Regione ha dovuto ricollocare 22 milioni di euro stanziati dal ministero dell'Ambiente per il ripascimento, perché il territorio massese non è stato in grado di presentare progetti concreti finanziabili con queste risorse, che, anziché andare perse, sono state utilizzate per realizzare opere per la riduzione del rischio idraulico, molte delle quali ricadono proprio in questo territorio ... ' queste sono parole dell'assessore regionale all'ambiente Monia Monni, e se sono vere, cosa di cui non dubitiamo, allora è evidente che l'amministrazione comunale di Massa deve assumersi la responsabilità di aver privato la nostra costa di 22 milioni per combattere l'erosione e trarne le dovute conseguenze. Il sindaco Persiani deve chiarire e smentire l'assessore Monni o è preferibile, per il bene della città, che rassegni le dimissioni" così il circolo Pd di Ricortola-Bondano-Partaccia-Casone.
"Il Sindaco Persiani – continua il circolo Pd – parla di un documento di 26 pagine, denominato ' Emergenza costa Comune di Massa. Richiesta ripascimento per la stagione 2021. Analisi della costa e delle necessità', presentato a marzo di quest'anno, cioè solo pochi mesi fa. Eppure l'erosione della costa, la spiaggia mangiata dal mare alla Partaccia, a Marina di Massa, ai Ronchi e a Poveromo, è, purtroppo, un fenomeno non di pochi mesi fa. E' strano che il Comune se ne sia accorto solo a marzo 2021. Inoltre quel documento, come sa bene il Sindaco, non è un progetto esecutivo e cantierabile, cioè utile dal punto di vista amministrativo per accedere ai fondi pubblici stanziati dal ministero dell'Ambiente".
"E' bene che il Sindaco faccia piena luce – aggiungono i democratici della Costa apuana - . Ci sono i progetti esecutivi veri (non i documenti di qualche pagina) del Comune di Massa? Sono stati inviati (si spera almeno con una raccomandata a/r o una pec) alla Regione così da avere i finanziamenti e aprire i cantieri? Se sì, può il Sindaco darne piena conoscenza ai consiglieri comunali, ai cittadini e agli operatori turistici e balneari? Sono domande a cui chi riveste, seppur temporaneamente, il ruolo di Primo Cittadino ha l'obbligo rispondere. Le risposte non servono certo a noi, ma alla Città e a tutti i massesi. Perché solo due cose sono possibili: o ha ragione l'assessora Monni e quindi il Comune ha perso 22 milioni perché non ha presentato i progetti per ottenerli, oppure l'assessora Monni ha torto (ma noi ne dubitiamo) e la Regione ha tolto 22 milioni a Massa spostandoli dalla lotta all'erosione ad altri interventi".
"Non è infatti onestamente ammissibile - il circolo Pd - che il Comune possa aver perso così tante risorse pubbliche per risolvere un problema strutturale, come l'erosione della nostra costa, che mette a repentaglio centinaia di imprese turistiche e migliaia di posti di lavoro. Serve chiarezza e trasparenza soprattutto di fronte alle cittadine e ai cittadini di una realtà come Massa alle prese con livelli di disoccupazione elevati e che ha nel turismo balneare una leva irrinunciabile per far crescere l'economia e i posti di lavoro sia diretti che indiretti. Perdere quei 22 milioni è come dare uno schiaffo in faccia a chi cerca lavoro o a chi l'ha perduto. Non è accettabile".
"Anche per questo chiediamo totale chiarezza sui fatti – concludono i democratici di Ricortola-Partaccia – e abbiamo già chiesto alla deputata Martina Nardi e al consigliere regionale Giacomo Bugliani, per quanto è di loro competenza, di intervenire sia a livello nazionale sia a livello regionale. Il nostro territorio ha già perso 22 milioni per combattere l'erosione con interventi strutturali. Oggi però grazie ai fondi UE attivati col Pnrr possiamo finanziare nuovamente questi interventi. La Regione, sia tramite l'assessora Monni che il Presidente Giani, hanno già chiesto questa possibilità al Governo. Ci auguriamo che questa volta il nostro territorio, come chiedono anche le imprese e i lavoratori del settore turistico-balneare, sappia muoversi per tempo sia dal punto di vista politico che amministrativo, per raggiungere lo scopo".
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Il Partito Liberale è la decima forza che si unisce alla “Supercoalizione” che sostiene la candidatura a sindaco di Simone Caffaz e va a rafforzarne ulteriormente il fianco sinistro.
L'annuncio è stato dato dallo stesso Simone Caffaz, da uno dei tre segretari nazionali del partito Claudio Gentile e dal presidente regionale della Toscana Paolo Tambini. “A livello nazionale non stiamo né con la destra né con la sinistra – afferma Claudio Gentile – ma abbiamo più affinità con le forze politiche di centro. A Carrara troviamo i nostri valori pienamente rappresentati da Simone Caffaz, un liberale al di sopra di ogni sospetto, un moderato e una persona che ha già dimostrato in passato ottime capacità nell'amministrazione pubblica come presidente dell'Accademia di Belle Arti”.
“Uno storico partito come il nostro, che ha portato un enorme contributo alla storia del nostro paese grazie a personaggi come Cavour, Giolitti, Salvemini, Croce ed Einaudi – prosegue Gentile – guarda con grande attenzione al futuro di una città importante e ricca di storia come Carrara che ha bisogno di un rilancio e un cambiamento radicale rispetto al recente passato che solo Simone Caffaz e la sua coalizione possono rappresentare”. Molto legato a Carrara è anche Paolo Tambini che, in occasione del suo 80/mo compleanno, ricevette dal Comune di Carrara la medaglia di Floriano Bodini come benemerenza civica per essere stato uno dei padri della tv privata italiana grazie a Tele Carrara Autonoma (poi diventata Tele Toscana Nord). “Simone Caffaz è un grande amico – afferma – e non appena ho saputo della sua candidatura mi sono subito impegnato per garantirgli il nostro appoggio. Per come lo conosco, sono certo che è la persona giusta per garantire a Carrara quel cambiamento di cui ha estremo e urgente bisogno. Mia figlia abita a Marina e, anche se io non sto in città, frequento spesso Marina e negli ultimi anni l'ho vista molto peggiorata. I cittadini devono tuttavia capire che le prossime elezioni saranno un'occasione unica e irripetibile per ripartire”.
Non poteva che essere sulla stessa lunghezza d'onda Simone Caffaz: “Sono molto legato agli amici liberali e sono orgoglioso che facciano parte della nostra coalizione. Fanno parte di quel mondo laico e riformista a cui guardiamo con particolare interesse e insieme a loro faremo tante cose. A cominciare dall'arredo urbano, considerato che il loro responsabile locale, il professor Antonello Pelliccia, è uno dei massimi esperti di urban design a livello nazionale visto che lo ha insegnato per molti anni all'Accademia di Brera. Con lui stiamo studiando un progetto innovativo e legato all'arte che riguarderà il centro storico, che ne ha particolare bisogno, e tutto il territorio comunale”.
Proprio Pelliccia, che guiderà localmente il partito assieme all’imprenditore italo-svizzero Andry “Enrico” Bazzell, è entusiasta per la nuova esperienza elettorale: “Con Simone – rivela – stiamo parlando da settimane e con lui c'è piena sintonia. Il progetto di arredo urbano che stiamo elaborando e che, dopo un confronto con le altre forze politiche, verrà inserito nel programma, sarà in grado di rilanciare la città e attribuirle quell'identità legata all'arte che è necessaria per far tornare Carrara quel gioiello che, dopo decenni di malgoverno, oggi non è più. Sul piano politico, negli ultimi mesi abbiamo instaurato un rapporto preferenziale con Forza Italia per i comuni valori liberali e con il coordinatore comunale Riccardo Bruschi abbiamo anche ipotizzato una convergenza elettorale con la possibilità di organizzare una lista unitaria”.
Dello stesso avviso Andry Bazzell: “Con Antonello, da quando è rientrato a Carrara dopo la lunga esperienza a Milano, abbiamo a lungo cercato di identificare il nostro referente ideale tracciandone una sorta di identikit: moderato, di area liberale, giovane ma con esperienza e cultura politica e che si fosse cimentato con successo in incarichi manageriali. Questo è ciò che chiediamo al leader di un progetto a lungo termine che possa intervenire un modo massiccio sull’assetto della nostra città. Simone è un amico di vecchia data e sinceramente non credevo, pur sperandolo, che si sarebbe candidato, dati i suoi impegni imprenditoriali e famigliari. Quando la notizia è diventata certezza non abbiamo avuto dubbi nello schierarci dalla sua parte, sicuri che progetti ed idee saranno ben riposti”.
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Un appello accorato quello di Massa Città in Comune. Il suo è un progetto ad ampio respiro per coinvolgere cittadini e cittadine in una rivoluzione culturale e sociale sul territorio.
"Questo progetto-annuncia Massa Città in Comune - nasce per difendere l'accessibilità e la fruizione delle nostre spiagge, delle nostre montagne, della nostra acqua, dei nostri parchi e del nostro ambiente. Ci battiamo per rendere effettivo il diritto alla salute, quello al lavoro, la parità di genere come chiave politica per riformare il sistema in cui viviamo e più in generale lottiamo affinché tutte le cittadine e tutti i cittadini possano godere di pari dignità sociale, potendo contare su spazi pubblici da troppi anni finiti nelle mani di pochi. A qualcuno potrà sembrare una questione complessa ma è più semplice di quanto si pensi -e quindi si chiede il collettivo- Quante volte abbiamo cercato una spiaggia libera e l'abbiamo trovata piena di rifiuti o occupata da ombrelloni privati? Quante volte abbiamo scelto di andare al fiume e lo abbiamo trovato abbandonato a se stesso? Quante volte abbiamo portato i nostri bambini al parco trovandolo chiuso o mal ridotto? Tutto ciò succede perché negli ultimi 40 anni lo sviluppo della nostra città è stato dettato dagli interessi di pochi".
Osserva e conclude il movimento apuano:"Tutto questo ha portato ad una dilagante disaffezione dei cittadini e delle cittadine alla vita politica. Siamo convinti che per recuperare quella fiducia non basti una sola persona al comando, né le solite ricette. Solo una coscienza di quello che è successo e della situazione attuale della nostra città, una partecipazione diffusa e attiva delle donne e degli uomini nelle scelte politiche, possono permettere di costruire nuove comunità-prosegue Massa Città in Comune-Per questo ci rivolgiamo a tutte e tutti coloro che si riconoscono nella necessità di un progresso delle nostre comunità, nella necessità di applicare la Costituzione, nella necessità di lottare per costruire un'alternativa capace di sostituire il principio neoliberista della competizione che ci ha portato a vivere su un pianeta compromesso, con il principio della cooperazione tra i territori e le persone".
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"Ci troviamo di fronte ad un provvedimento che oserei definire sconcertante" esordisce Tosi. "Sarebbe bastata una telefonata e la questione si sarebbe risolta in pochi minuti, invece si è preferito procedere alla sanzione, si tratta di una decisione che francamente non ha alcun senso e che ritengo vergognosa”.
L’Hotel Michelangelo è un fiore all’occhiello del nostro centro storico, quando ci si trova in presenza di imprenditori volenterosi (come in questo caso), che si impegnano e investono per ridare vita ad una città ferma e spenta come la nostra, bisogna tutelarli, agevolare il loro lavoro, proteggerli, non mortificarli e reprimerli come volutamente sta facendo l'amministrazione grillina. Ci troviamo di fronte ad una cultura della repressione che la sinistra utilizza da anni. Invece di valorizzare chi investe nel territorio comunale, l'amministrazione preferisce penalizzare gli imprenditori recapitando sanzioni su problemi del tutto trascurabili e risolvibili. L’amministrazione comunale tanto si erge come paladina difenditrice degli imprenditori citando più volte l’articolo 21 ma nella realtà si comporta in maniera diametralmente opposta, da una parte dice di voler favorire gli investimenti, dall’altra mortifica e umilia quei pochi imprenditori che realmente fanno qualcosa per Carrara. Ci chiediamo se con tutti viene utilizzato lo stesso metro di giudizio. Inoltre, abbinato a questo "metodo punitivo" l'amministrazione si accorda spesso con taluni imprenditori in base a esigenze particolari dell’amministrazione stessa. Come Lega, sottolinea Tosi, a fianco di Simone Caffaz, ci impegneremo a fondo all'ascolto dei problemi degli imprenditori, ascolteremo le loro esigenze e faremo di tutto per tutelarli e per agevolare gli investimenti nel nostro comune. Anche da qui passa la ripartenza e la rinascita della nostra amata Carrara. In una città normale, ci sarebbe un assessore alla polizia municipale che in seguito a un fatto del genere si sarebbe dovuto dimettere. Siccome qua a Carrara la delega alla sicurezza pubblica e alla polizia municipale l’ha conservata il Sindaco, che il primo cittadino quantomeno si assuma le sue responsabilità, chieda scusa pubblicamente e tolga la sanzione all’albergatore, ci sembra un atto doveroso. A Carrara non può più funzionare così, qualcuno deve pagare per l’incapacità amministrativa alla quale tutti i cittadini sono sottoposti.
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Anche quest'anno il servizio di mensa scolastica al tempo pieno tarda a partire mettendo in difficoltà tante famiglie costrette ad anticipare l'uscita dei figli da scuola e Fratelli d'Italia protesta. Romina Baldoni , delegata dipartimento "scuola" del coordinamento comunale di Fratelli d'Italia Carrara, interviene quindi sul problema relativo al ritardo dell'attivazione delle mense scolastiche: "Il nuovo anno scolastico è iniziato ormai da giorni-contesta la delegata di Fratelli d'Italia- e come ogni anno si ripresentano i disagi per le famiglie. Sono ancora molti infatti gli istituti con orario a tempo pieno che tardano a far partire il servizio mensa e questa mancanza di servizio mette in difficoltà i genitori che lavorano: qualcuno può delegare parenti e amici per ritirare i bambini "costretti a uscire alle 13:00 ma, non è così per tutti, per la maggior parte non lo è. Non è accettabile che ogni anno si replichi questo scenario".
Baldoni rivendica la situazione di necessità delle famiglie ricordando l'importanza del servizio nel ménage familiare e punta il dito contro l'impreparazione dell'amministrazione comunale:"Le famiglie che scelgono di mandare i propri figli in scuole col tempo prolungato lo fanno per necessità. È un loro diritto usufruire di questo servizio senza dover attendere tempi così lunghi. Considerato che l'amministrazione comunale pentastellata conosce già da tempo quanti alunni usufruiranno del servizio mensa , stigmatizziamo detto comportamento irresponsabile e palesiamo vicinanza alle famiglie in difficoltà."
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La sicurezza è una priorità dell’amministrazione comunale e consentire ai giovani di trascorrere serate all’insegna del divertimento responsabile e civile, è un obiettivo primario del sindaco Francesco Persiani, che assieme all’assessore alle Attività produttive Paolo Balloni, ha incontrato gli esercenti di Piazza Mercurio, dove nell’ultimo periodo si sono maggiormente concentrati i giovani nelle ore serali e notturne dei fine settimana, complice la stagione estiva.
Va dato atto in ogni caso che il territorio è sempre stato egregiamente monitorato da parte delle Forze dell’Ordine (Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di Finanza) che, coordinate dal prefetto Ventrice e dirette dal Questore Calabrese cui vanno i ringraziamenti, svolgono con grande attenzione il servizio di controllo e vigilanza per il mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica. Per un più ampio monitoraggio, la sorveglianza è effettuata anche tramite il sistema di videocamere installate nella zona. Costante altresì l’impegno dell’amministrazione comunale sia tramite la Polizia Municipale che con Asmiu. La pulizia e il decoro del centro storico, purtroppo a volte turbati da episodi di vandalismo ed inciviltà, sono obiettivi altrettanto fondamentali che si cerca di conseguire, con grande impegno, andando incontro anche alle richieste dei residenti.
La volontà dell’amministrazione, unitamente a quella dei commercianti, è pertanto quella di evitare che piazza Mercurio, in particolare, diventi una zona di movida incontrollata. Conseguentemente si è convenuto di adottare provvedimenti proprio per prevenire atteggiamenti di aggressività da parte di taluni avventori, distorcendo così l’immagine della città di Massa e del centro storico che invece è quella di una cittadina tranquilla, sicura e vivibile.
Per la maggiore sicurezza dei residenti, dei commercianti e degli stessi clienti dei locali, quindi, il sindaco Persiani ha emesso un’ordinanza volta a scongiurare i “fenomeni connessi alla c.d. movida che incidono sulla sicurezza pubblica”, vietando ogni venerdì e sabato a partire dal 24 settembre e fino al 30 dicembre 2021 in Piazza Mercurio e nelle strade di collegamento, l’asporto e il consumo di alcolici e bevande in contenitori di vetro a partire dalle ore 22.30 e stabilendo l’obbligo dalle ore 24.00 della somministrazione di bevande alcoliche solo all’interno degli esercizi autorizzati, comprese le aree pertinenziali abilitate e attrezzate, con consumazione al tavolo o al bancone.
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Dopo la consigliere cinquestelle Marzia Paita, a stretto giro di posta, sembrerebbero arrivare anche le dimissioni di altri due consiglieri comunali cinquestelle: Francesca Rossi e Gabriele Guadagni. In realtà, ci spiega Michele Palma presidente del Consiglio ( che ha il compito di garantire l'esercizio effettivo delle funzioni dei consiglieri comunali assicurando il regolare funzionamento del Consiglio stesso), Rossi e Guadagni non hanno ancora ufficializzato, dato che formalmente l'ufficio della presidenza del Consiglio non è stato ancora raggiunto da nessuna lettera di dimissioni, neppure quelle di Marzia Paita della settimana scorsa. Ma comunque la decisione, sembrerebbe molto probabile, tant'è che le assenze dei due consiglieri erano diventate ormai sistematiche. "Si sono presi alcuni giorni per riflettere-ha spiegato Palma-del resto sono passati più di 5 anni da quando decidemmo di candidarci e in 5 anni cambiano molte cose, gli impegni di lavoro ed economici non sono più gli stessi. Le loro assenze prolungate si erano fatte sentire e quindi per coerenza verso i compagni oltre che per senso di responsabilità, non potendo seguire come prima, si sono presi alcuni giorni per ragionarci sopra. In realtà queste dimissioni potrebbero anche non esserci". Sono invece sicure quelle di Marzia Paita anche se manca ancora il protocollo, ma si tratterebbe solo di una questione tecnica.
"Ormai da tempo per impegni di lavoro, alcuni consiglieri hanno ridotto la loro partecipazione alle attività del consiglio comunale-precisa ancora Michele Palma- Per questo, con senso di responsabilità e correttezza, si sono presi un periodo di riflessione per valutare l'opportunità di restare in carica. Come è stato detto più volte, quello del consigliere è un incarico elettivo e quindi la scelta delle dimissioni è strettamente personale: a noi non resta che attendere rispettosamente che ciascuno di loro maturi una decisione. Contestualmente va ricordato che la surroga, cioè la sostituzione di un eletto, innesca un meccanismo con dei tempi tecnici ben precisi: dopo la formalizzazione delle dimissioni ci sono 10 giorni per insediare i nuovi consiglieri. Ai consiglieri entranti, che verranno attinti dall'elenco dei non eletti, viene chiesto di iniziare un percorso impegnativo, con responsabilità e oneri importanti. Inoltre, nelle prossime settimane, il consiglio comunale ha in programma una serie di appuntamenti che prevedono discussioni impegnative: la calendarizzazione delle surroghe dunque deve tenere conto anche degli spazi a disposizione per il confronto politico sui vari temi".
Il regolamento prevede quindi che entro 10 giorni dalle dimissioni ufficiali si debba procedere alla sostituzione di ciascun consigliere dimissionario.
Ecco l'elenco di chi dovrebbe essere chiamato per sostituire i tre dimissionari, andando in ordine delle preferenze riscosse alle elezioni del 2017:
Sara Francesca Cucurnia con 75 voti, Anna Maria Piombino con 66 voti, Mauro Lancioni con 64 voti, Mario Calzolari con 51 voti, Daniele Ghiotti con 48 voti, Giacomo Santini con 47 voti, Ivan Lenzoni con 40 voti e Lucilla Calzolari con 21 voti.
Ricordiamo il numero delle preferenze riscosse invece dai tre consiglieri sempre nella tornata elettorale del 2017 che consegnò la vittoria al M5s. Marzia Gemma Paita passò con 104 voti, Gabriele Guadagni con 85 voti e Francesca Rossi, la più votata tra i cinquestelle, ebbe 289 voti.
E' inevitabile in modo particolare, oggi, con la notizia delle dimissioni ( probabili) di Francesca Rossi, tornare col pensiero a ormai 4 anni fa, a quel primo Consiglio comunale: tutti vestiti a festa, la sala consiliare piena di cittadini e quel discorso tenuta da una emozionata Francesca, che in qualità di consigliere più votata presiedeva temporaneamente l'assise. Toccanti, vibranti e indubbiamente sentite le sue parole. Sentite da lei e da tutti. "Non posso dimenticare di essere prima di tutto una cittadina carrarese. Questa città è soprattutto vostra, nostra" un discorso che parlava, commuovendo, di distanza e frattura da recuperare tra città e amministratori in un rinnovato rapporto di fiducia, parlava di partecipazione, speranza per i cittadini di riprendersi i propri spazi. Interrotta a più riprese da applausi lunghi, scroscianti e ritmati. "Noi tutti insieme possiamo farcela" concludeva. E ancora applausi. Un discorso che trovava legami con un sentimento diffuso tra tanti. Ora Francesca Rossi se ne va, come prima di lei e di Guadagni, l'assessore al Marmo Alessandro Trivelli, l'assessore al Commercio Giovanni Macchiarini e la consigliere Marzia Paita (in seguito alla nota bufera scatenata per la sua gaffe sui social di qualche giorno fa). Resta invece una sensazione: che tutti, in qualche modo, in questi 4 anni, si sia perso qualcosa.
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