Politica
Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su…

La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio…

Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia
Nella mattinata del 9 giugno,una delegazione di Fratelli d'Italia ha incontrato il nuovo Questore di Massa Carrara, Bianca Venezia, per un confronto diretto sulle problematiche legate alla…

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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale interviene nel dibattito sulle nuove nomine dei vertici della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. “Ne ho lette tante in questi giorni: macchinose ipotesi su fantomatici inciuci, commenti al vetriolo di chi proprio non si rassegna al cambiamento e interventi scomposti che rendono quanto mai necessaria una ricostruzione un po’ più obiettiva dei fatti” premette il primo cittadino.
“Queste nomine sono il frutto di un percorso mirato a una condivisione della gestione della Fondazione, in quanto istituzione strategica per tutta la città. Gli indirizzi e le azioni di questo soggetto, così centrale per la nostra comunità anche in termini di risorse e investimenti, non possono e non devono essere ad appannaggio di pochi. Men che meno di una parte politica che ormai non rappresenta più l’espressione della volontà popolare” afferma il sindaco.
“Consapevoli della necessità di gestire la Fondazione come una risorsa di tutti, abbiamo proposto per le nomine figure non politiche, dall’elevatissimo profilo professionale ed estranee ai giochi di potere, vecchi o nuovi che siano. Con il rinnovo dei vertici di questa istituzione abbiamo rimediato alle forzature della precedente tornata, prima fra tutte il mancato rispetto delle “quote rosa” per cui la nomina su nostra segnalazione era stata oggetto di una censura del Ministero dell’Economia e finanze” conclude De Pasquale.
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La residenza sanitaria assistenziale “Regina Elena” di Carrara, per l'accoglienza di persone anziane non autosufficienti o autosufficienti ma privi di rete familiare, è un ente strumentale pubblico del comune di Carrara che in questo periodo è più che mai al centro di polemiche.
La CISL torna a gamba tesa sulla situazione e lo fa anche appellandosi all'intervento dell'azienda Usl e del comune di Carrara, chiamati in causa nella loro funzione di enti preposti agli obblighi di verifica e controllo.
“Al di la del gravissimo problema covid affrontato con dilettantistico pressapochismo dal consiglio di amministrazione dell'azienda Regina Elena, oltre il vergognoso tentativo di privatizzare i contratti ai dipendenti, si aggiunge – dichiara Enzo Mastorci - un'altra clamorosa inettitudine amministrativa. Un'indecenza che si ripercuote tragicamente sulle condizioni lavorative di operatrici ed operatori della cooperativa Compass”.
Il segretario Cisl FP Toscana Nord prosegue: “Da mesi, come Cisl FP, denunciamo la mancanza di ausili e presidi atti a rendere sicuro il durissimo lavoro di queste lavoratrici e lavoratori. Nella riunione del 6 novembre scorso, con il CdA esponemmo il problema ma, ovviamente, nessuna risposta concreta fu data ma ricevemmo solo promesse poi cadute nel dimenticatoio”.
Ed ecco la denuncia dettagliata del sindacato: “L'80 per cento dei letti in cui opera il personale di cooperativa nei reparti residenziali non è a norma: sollevatori rotti, suppellettili rotte o degradate, infissi divelti o fatiscenti, perdite d'acqua dal soffitto in diverse parti del secondo piano con relative bacinelle sistemate all'occorrenza per la raccolta”.
Da qui, l'appello all'intervento aziendale USL: “Gli organismi di controllo dell'azienda USL devono verificare ed intervenire. In questi reparti, da inizio emergenza covid sono state addirittura tagliate le ore di servizio, invece di essere incrementate e potenziate. Un esempio su tutti: nel reparto covid al secondo piano, in gestione alla cooperativa Compass, oggi sono presenti 19 ospiti, tutti non-autosufficienti ma la forza lavoro destinata a questo servizio è composta da due soli operatori per tutti i tre turni”.
“Operatrici e operatori oss – prosegue Mastorci - sono ormai sfinite e sfiniti fisicamente e psicologicamente da un carico di lavoro impressionante. Il CdA intende andare avanti in questo modo e continua ad affrontare i temi con la stessa sufficienza con cui ha operato fino ad ora?”.
“Gli infermieri USCA da parte loro, come da protocollo eseguono soltanto le terapie, rilevano i parametri, effettuano clisma e medicazioni: tutto il resto è sulle spalle degli oss. Personale con contratti di lavoro di per sé penalizzanti – incalza Mastorci - e di fronte a questo scempio l’unica preoccupazione del CdA è quella di cambiare il contratto di lavoro anche ai dipendenti diretti della RSA al fine di scaricare i costi sociali sull’INPS”.
“Il CdA si è dimostrato incompetente e insensibile – tuona duramente il segretario Cisl - sia rispetto ai bisogni delle persone ricoverate sia rispetto a lavoratrici e lavoratori della RSA Regina Elena. Un atto di buonsenso gli chiederebbe di dare le dimissioni”.
Infine, la Cisl invoca l'intervento dell'ente comunale: “E’ necessaria una commissione consiliare rapida per poter argomentare direttamente, con tutte le forze politiche, il degrado a cui la struttura pubblica è stata condotta”.
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« Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”.
(Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Il Gattopardo)
Finalmente! È arrivato SuperMarioDraghi!
L’Italia ha un Nuovo Salvatore e un Nuovo Padre della Patria, dopo un paio d’anni in mano ai peggiori dilettanti che si siano mai visti. Grande sospiro di sollievo della Finanza, dei Mercati, delle Borse, dell’Europa, e delle leggiadre Tre Grazie d’Europa: Merkel, Lagarde & VanDerLayen.
Siamo tutti pronti con Gaudio per un Nuovo Inizio, una Nuova Normalità, una Nuova Vita.
Con mirabile solerzia è subito uscita la Lista dei “Nuovi Ministri” e finalmente il Grande Cambiamento è venuto fuori in tutto il suo Splendore. Non poteva essere diversamente, questo è il “Governo dei Migliori“!
Ovvero un banchiere al comando, che farà rimpiangere persino Monti e la Fornero e naturalmente farà gli interessi del mondo della Finanza cui appartiene da sempre. È stato messo lì per quello, non per salvare l’Italia, c’è poco da illudersi.
Niente di nuovo sotto il sole, come al solito. L’antropologa IDA MAGLI l’aveva già capito e scritto nel 2012, all’arrivo del mirabile Governo Monti. La situazione attuale è la stessa, con l’aggravante della «emergenza sanitaria» in nome della quale bisogna sacrificare ogni libertà, inclusa quella di votare.
IDA MAGLI: «Individuato il punto di attacco nell’eccessivo debito di alcuni Stati – fra i quali l’Italia per la sua importanza come immagine e posizione strategica – è incominciato il gioco del tira e molla nella concessione di prestiti, per rafforzare la dipendenza dal potere dell’Unione con singoli patti quali il Fiscal Compact e il Fondo Salva stati».
Adesso invece avremo il Recovery Fund per farci ulteriormente indebitare, spendendo quel denaro come vuole l’Europa: poca Sanità, tanta Green Economy e Innovazione Digitale.
Scriveva IDA MAGLI: «Angela Merkel e Mario Draghi sono stati bravissimi nel passarsi la mano nel gioco del poliziotto buono e poliziotto cattivo, di volta in volta uno facendo la faccia feroce e l’altro fingendo di inventarsi mirabili concessioni e viceversa; alla fine, però, stringendo sempre di più il cappio europeo intorno al collo dell’indipendenza e della sovranità degli Stati».
I debiti per il Recovery Fund avranno la priorità e dovranno essere rimborsati prima di tutti gli altri. E già in Europa chiedono di tornare all’austerità di bilancio: tornate a fare i compiti casa!
Ancora IDA MAGLI: «La Banca centrale europea non è quello che dice il suo nome, ossia non dipende dagli Stati dell’Ue. È una banca privata, di cui i maggiori “azionisti” non sono le banche degli Stati membri – che vi partecipano in piccola parte – ma alcune delle persone più ricche del mondo, fra i quali i Rothschild, i Rockfeller, la regina d’Olanda, del Belgio, della Spagna, del Regno Unito, e anche il signor Draghi.
Naturalmente hanno uno scopo nell’impegnare i propri soldi. Vogliono accentrare sempre di più le ricchezze in poche mani, eliminando i rischi connessi con l’amministrazione politica degli Stati e giungere forse così ad un’amministrazione economica planetaria. L’unificazione degli Stati d’Europa è, almeno per ora, il più bel frutto della loro strategia».
Siccome la politica ha fallito, è bene affidarsi ai Tecnici del mondo della Finanza, che sanno fare bene i conti. Il che equivale a nominare Dracula presidente dell’Associazione dei donatori di sangue. Un leggero conflitto di interessi.
Guardiamo ora al “Governo dei Migliori“.
Iniziamo con le importanti riconferme di alcune “Eccellenze Italiane“, come le chiama Franceschini:
- LuigiDiMaio, Ministro degli Esteri, giustamente confermato per le sue spiccate doti linguistiche e diplomatiche e l’alto profilo culturale e istituzionale.
- RobertoSperanza, Ministro della Salute – e con lui anche Arcuri! - perché continui a salvare milioni di vite, rianimi il Sistema sanitario nazionale, procuri vaccini e mascherine al giusto prezzo, tuteli la salute pubblica con implacabile severità. Tutti nel mondo ce li invidiano (parola di Conte) e ce li teniamo stretti.
- LucianaLamorgese, Ministro dell’Interno, perché risolva i problemi dell’immigrazione clandestina, seguendo anche i desideri di papa Francesco. Ribaltando il motto del Truce Salvini: «Prima tutti gli altri! e gli italiani dopo». E giustamente reprima chi passeggia e invita gli amici in casa, incentivando l’amorevole e occhiuta vigilanza dei vicini di casa, che vogliono solo il nostro bene.
- StefanoPatuanelli, Ministro per le Politiche agricole, perché protegga i prodotti italiani dalla concorrenza straniera, dai bollini rossi dell’Europa (il prosciutto può causare il cancro come le sigarette), scoraggi l’uso degli OGM e promuova “Cibo sano“ preconfezionato e comprato on-line. Ad esempio la carne sintetica, così si eliminano anche le mucche che producono metano e provocano il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici.
- AndreaOrlando, Ministro del Lavoro, che tanto ha fatto per ridurre le disoccupazione, specie nel comparto del Turismo, della Ristorazione e del piccolo commercio. La Cassa integrazione ed i Ristori hanno inondato di liquidità i conti correnti dei cittadini, increduli di fronte a tanta generosità. Equitalia ha bruciato in piazza le cartelle esattoriali e non chiederà ai biechi capitalisti possessori di case di pagare le tasse anche sugli affitti che non hanno incassato causa covid.
- DarioFranceschini, Ministro della Cultura, che ha opportunamente chiuso Musei, Cinema, Teatri e tutti i siti storici ed archeologici. Li ha riaperti durante la settimana; ed è bene che restino chiusi di sabato e domenica, per evitare assembramenti, distrazioni e svaghi. State a casa!
- LorenzoGuerini, Ministro della Difesa, molto apprezzato per l’impegno di portare la ‘pace’ nel mondo con le missioni militari di pace.
Purtroppo abbiamo perso la Azzolina e la Bellanova, ma ce ne faremo una ragione, guardando alle altre nomine: le prestigiose “Entrate Nuove“, anche se non sono proprio “Facce Nuove“…
- DanieleFranco, Ministro dell’Economia e Finanza, proveniente dalla Banca d’Italia ed ex consigliere economico della Commissione Europea. Lui sa perfettamente quanto l’Europa sia stata fonte di ogni bene per l’Italia e l’abbia sostenuta e aiutata economicamente in tutti questi anni. Giusto proseguire su questa strada, sottoscrivendo Recovery Fund, Mes e qualsiasi altra cosa. Whatever it takes per fare contenti i Mercati!
- RobertoCingolani, Ministro della Transizione ecologica, perché continui con gli incentivi per i monopattini, le auto elettriche, l’economia ‘sostenibile’, e soprattutto con la Nuova Raccolta Differenziata ‘porta a porta’, che promuove un cambiamento veramente rivoluzionario: la Discarica a Km Zero. Cioè tenetevi la spazzatura in casa vostra per una settimana o più; e se puzza aprite le finestre, così cambiate anche l’aria, il che giova alla salute.
- VittorioColao, Ministro della Transizione digitale, perché potenzi la rete internet con gli ennesimi scavi e cablaggi a fibra ottica. Sarà la Nuova Era Digitale, 5G compreso, per il controllo totale, il distanziamento, il tracciamento, il riconoscimento facciale, incentivando l’uso dell’app Immuni che si è dimostrata un’arma efficacissima per contrastare i contagi. Tutti soli ma davanti a un computer, rapporti sociali virtuali.
MartaCartabia, Ministro della Giustizia, per punire l’interesse privato in atto pubblico, le malversazioni, la corruzione; deve riformare la Giustizia per avere processi più brevi, così le Banche potranno giustamente far valere più celermente i propri diritti sui creditori insolventi causa pandemia.
- GiancarloGiorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico; per continuare l’opera di Gualtieri che tanto ha fatto per l’economia italiana, con una crescita inaspettata e costante. Finalmente la Luce in fondo al Tunnel del Progresso, che abbiamo imboccato dieci anni fa sotto l’indimenticabile e rimpianta guida di Mario Monti.
- RenatoBrunetta, Ministro della Pubblica Amministrazione; per aumentare la produttività dei burocrati bisogna ridurre il carico di lavoro degli impiegati statali con il tele-lavoro da casa. Si sono sacrificati così tanto, poverini, non hanno più i buoni pasto ed hanno rinunciato alla pausa caffè o a quella per andare a fare la spesa. Sono in “ferie-covid“da un anno e più… bisogna capirli.
- MariaElenaGelmini, Ministro per le Autonomie; perché ogni Regione possa decidere liberamente di che colore sarà: a giorni alterni o per numero di targa, per fasce zodiacali o in base all'estrazione del Lotto, a voi la scelta. I confini fra Comuni e Regioni restino pure chiusi e sbarrati: in fin dei conti il trattato di Schengen stabilisce la libera circolazione per merci e capitali, non ha importanza che sia esteso anche alle persone – tranne beninteso i ‘migranti’, la nostra grande risorsa per il futuro.
- MaraCarfagna, Ministro per il Sud e la coesione territoriale; per ripristinare amore e fiducia fra nord e sud e finalmente unificare l’Italia in questa nuova Grande Prosperità alla quale dobbiamo guardare con fiduciosa attesa. Coesione con un governo ‘coeso’ e autorevole.
- ElenaBonetti, Ministro della Famiglia, renziana, per promuovere il gender, i diritti Lgbt, la maternità surrogata e altre meraviglie della famiglia arcobaleno. Per educare i bambini fin dalla culla a seguire tutti i dettami del politicamente corretto, con Genitore 1 e 2 anche sui documenti.
- FedericoD’Incà, Ministro per i Rapporti con il Parlamento, perché gli Italiani continuino ad amare spassionatamente coloro che li governano, e si fidino ad occhi chiusi, rimpiangendo Conte così elegante, eloquio forbito e rassicurante.
Terminiamo con l’assortimento dei cosiddetti Tecnici
- FabianaDadone Ministro per le politiche giovanili, si occuperà di Intelligenza Artificiale per sostituire o coadiuvare quella Naturale che fra i giovani sta scemando.
- MariaCristinaMessa Ministro dell’Università, per promuovere l‘istruzione, lo studio, rimettere a posto gli edifici scolastici e rendere tutti più colti ed educati. Il tutto naturalmente ‘a distanza’ e con poca ‘presenza’. Educazione virtuale in un mondo virtuale. Così non c'è bisogno nemmeno dei banchi a rotelle; dovrai contendere il computer e il tavolo di casa ai tuoi genitori in Smart Working.
L’unica su cui non si può ironizzare è ErikaStefani, Ministro per le Disabilità. Si spera che possa tutelare tutti coloro – e sono tantissimi – che sono stati abbandonati dallo Stato causa pandemia, e non hanno avuto né cure né assistenza adeguata.
Dopo quindici giorni di incensamenti a SuperMarioDraghi – uomo competente e dal curriculum impeccabile, noto e apprezzato in tutto il mondo – la Montagna ha partorito un topolino, inevitabile frutto di un mercato delle vacche che va avanti da mesi.
Conte aveva una maggioranza risicata, così hanno imbarcato tutti, proprio tutti nel governo, per poter pescare voti a destra o a sinistra a seconda dei casi, e continuare fino al 2022, quando Su-per-Ma-rio-Dra-ghi diventerà Presidente della Repubblica. Si è salvata solo la Meloni, così c'è anche una parvenza di opposizione. Gli altri si sono abbracciati e riuniti «tutti insieme appassionatamente», dopo essersi insultati ferocemente per anni. State sereni! Casomai ci pensa Renzi.
Una cosa è chiara: votare non serve, perché tanto i governi vengono fatti e disfatti a piacere da personaggi non eletti da nessuno, che "non devono rendere conto a nessuno" (copyright Passera), col beneplacito del Presidente della Repubblica.
Continuano imperterriti a negarci il voto, seguendo l’istruttivo motto del Marchese del Grillo: «Perché io sono io... e voi non siete un C…». Zitti e mosca.
Confermando al loro posto ‘eccellenze’ come Speranza, si alimenta il disgusto e la diffidenza dei cittadini verso la politica. Viene fatto apposta, per delegittimare il Parlamento ed il voto, spingendo i cittadini a fidarsi dei ‘Tecnici’; anche se non si capisce per quale motivo dovrebbero esser meglio dei Politici, visto che ci sono enormi conflitti di interesse. Così arriverà il Governo Mondiale, il Grande Reset e la Nuova Normalità.
Ricordiamo le parole pronunciate da Francesco Cossiga nel 2008 a proposito di una possibile candidatura di SuperMarioDraghi a Presidente del Consiglio:
«È un vile, un vile affarista; non si può nominare presidente del Consiglio dei Ministri chi è stato socio della Goldman & Sachs, grande banca d’affari americana. E male, molto male, io feci ad appoggiarne, quasi a imporne la candidatura a Silvio Berlusconi, male molto male. È il liquidatore, dopo la famosa crociera sul Britannia, dell’industria pubblica… la svendita dell’industria pubblica italiana, quando era direttore generale del Tesoro. E immaginate che cosa farebbe da presidente del Consiglio dei Ministri… Svenderebbe quel che rimane: Finmeccanica, l’Enel, l’Eni e certamente ai suoi ex comparuzzi di Goldman Sachs».
Le tre riforme chiave proposte sono tutto un programma: Fisco, Pubblica amministrazione e Giustizia. Ovvero continuare a obbedire all’Europa con una politica di austerità e repressione, massacro dei ceti produttivi e della piccola impresa. Revisione degli estimi catastali per aumentare le tasse e ridurre ulteriormente il valore degli immobili. Così l’Italia è in svendita allo straniero, cinesi, arabi e francesi in testa. Tutto il resto non conta.
I ministeri chiave all’economia sono i più importanti e lo scopo è perfezionare la svendita dei pochi asset pubblici italiani che siano rimasti. In tal modo verrà portato a termine il programma iniziato nel 1992 con la famosa riunione sul panfilo Britannia, dove SuperMarioDraghi pronunciò un memorabile discorso in cui si tracciavano le linee guida per il futuro. Fu la sua prima apparizione nelle vesti del Dragopardo, quando spiegò che tutto sarebbe cambiato, affinché nulla cambiasse per il mondo della Finanza. Vale la pena di ricordarle:
1 - Privatizzazione delle Banche, delle imprese statali e para statali, ad esempio Autostrade. Del resto fu proprio Draghi, quand'era Direttore Generale del Tesoro, a cedere Autostrade ai Benetton, con l’avallo dei beneamati governi Prodi e D’Alema, e del Ministro del Tesoro Ciampi.
2 - Riduzione del pagamento degli interessi sui titoli pubblici per favorire l’acquisto delle azioni degli enti privatizzati. Meno Stato e più Mercato, nelle mani di potentissimi fondi d’investimento come Black/Rock
3 - Cambiamento dei rapporti fra pubblico e privato, eliminando incentivi a imprese a famiglia perché la riduzione della disoccupazione e la promozione dello sviluppo regionale «non sono obiettivi di mercato».
4 - E infine la carota: l’Italia è sotto osservazione da parte dei Mercati che la ‘ricompenseranno’ con la crescita, se dimostrerà di voler limitare il settore pubblico.
Auguri, Italia!!
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Cesare Micheloni, coordinatore comunale per Fratelli d’Italia, in un comunicato si esprime in merito alle condizioni dell’ ex mercato coperto di Avenza, chiuso da tempo memorabile.
“La struttura è in totale stato di abbandono - dice - detriti e rifiuti fanno da contorno allo stato fatiscente dell'immobile comunale, una volta fulcro del centro storico avenzino ed oggi anche meta di malintenzionati. Purtroppo, al peggio non c'è mai fine. Infatti, in questi giorni, a causa delle forti piogge la situazione della struttura si è aggravata :nuove infiltrazioni d'acqua hanno reso insicuro il terrazzo che dava accesso al vecchio mercato. A seguito di ciò – prosegue-l ‘amministrazione comunale ha transennato l'area in oggetto e ha posizionato dei discutibili tiranti ad una già precaria ringhiera, inoltre, dobbiamo annotare anche la formazione di vere e proprie piscine sul tetto che potrebbero provocare crolli o cedimenti".
"Detto ciò - conclude - chiediamo un immediato intervento del Sindaco volto alla messa in sicurezza dell'intero perimetro e, infine , in questa ennesima vicenda di cattiva gestione dei beni pubblici cogliamo l'occasione per ribadire che una struttura tanto grande e importante debba essere restituita alla comunità. A nostro avviso, l'ubicazione e gli spazi dell'ex mercato coperto ben si adatterebbero alla creazione di un polo culturale dove le associazioni del territorio potrebbero svolgere attività artistiche, sociali e formative, una riqualificazione dell'immobile che diventerebbe anche un volano per la rinascita del centro storico avenzino”.
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La situazione dei contagi all'interno della residenza sanitaria assistita Regina Elena di Carrara e le problematiche legate al personale, continuano ad essere al centro di numerose contestazioni rivolte al sindaco Francesco De Pasquale e all'amministrazione comunale.
In particolare, l'onorevole Cosimo Ferri non demorde e torna ad incalzare sulla vicenda: “Sulla residenza Regina Elena continua la preoccupazione dei famigliari degli ospiti. Il sindaco del comune di Carrara deve prendere una posizione chiara e verificare la situazione che risulta ancora preoccupante. I problemi che da mesi segnaliamo non sono stati risolti: chiediamo quindi notizie precise sulla sicurezza degli ospiti, anche su coloro che devono rientrare in residenza dopo ricoveri ospedalieri, sull’aumento dei positivi e sulla necessità di riprendere le videochiamate per consentire ai famigliari di mantenere un collegamento”.
Ma non è solo la questione dei contagi che preoccupa Ferri, ma anche la situazione del personale: “De Pasquale deve dare risposte sui servizi, anche in orario notturno, degli infermieri, sull’organico in servizio, sul programma ed i tempi di assunzione per ripristinare la pianta organica, sulla parità di retribuzione dei lavoratori che svolgono all’interno le stesse mansioni”.
“La struttura – conclude l'onorevole Ferri - ha un presidente e un direttore che devono certamente dare risposte ma il comune, in qualità di socio, deve intervenire e rispondere ai cittadini per riportare tranquillità e dare garanzie sia agli ospiti che ai lavoratori”.
M.C.
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Roberta Dei, presidente del gruppo misto di maggioranza, ha rivolto una dura messa in discussione del sindaco Francesco Persiani riguardo al trattamento riservato alla zona di via Tecchioni.
“Questa mattina, a seguito di alcune segnalazioni, mi sono recata per un sopralluogo in via Tecchioni per verificare come si tutela la pubblica incolumità da parte del comune di Massa. Ho potuto constatare che la strada comunale era ghiacciata a causa del mancato spargimento di sale, che erano presenti transenne a causa di una nuova frana e, dulcis in fundo, che la fontana del Cristallo era chiusa senza alcun avviso specifico che ne spiegasse le ragioni. I residenti hanno espresso forte rabbia e preoccupazione per la cattiva gestione, da parte del dirigente ai lavori pubblici e protezione civile, delle condizioni della strada e della sicurezza della stessa”.
La Dei precisa che da oltre un anno e mezzo sono presenti le transenne a causa di una frana sotto strada che non viene messa in sicurezza, mettendo così a rischio la pubblica incolumità di coloro che devono percorrere quotidianamente la strada che in quel punto è attraversata da un canale.
“Un progetto firmato dal dirigente dei lavori pubblici, con fondi del ministero degli Interni, sembrerebbe realizzare dei lavori per 142.248,50 euro su via dei Colli indicandola come via Tecchioni”. Ma, precisa la Dei” Via dei Colli è una strada provinciale e dunque la competenza degli interventi non è comunale e non spetta al dirigente dei lavori pubblici del comune di Massa. Dunque che intervento è stato approvato in giunta lo scorso Settembre con l'atto n.181?”.
Quindi la Dei conclude così: “Persiani e Guidi avevano dichiarato a giugno 2019, dopo aver riaperto la strada, che erano "consapevoli dell'importanza di riaprire quel tratto considerato che via Tecchioni collega la zona di Massa con quella di Montignoso". Mi aspetto che questi soldi vengano spesi sulle strade comunali”.
M.C.
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“La distruzione di una montagna non è un atto eroico. Le Alpi Apuane, vittime di uno dei più grandi disastri al mondo causato dal capitalismo estrattivo, portate in TV esaltando e spettacolarizzando le attività estrattive”. Così Athamanta esprime nuovamente il proprio disappunto sulla serie di “Uomini di pietra” firmata DMAX.
A seguito anche delle trattative iniziate con enti e industriali per la realizzazione della seconda stagione a Carrara, Athamanta invita a riflettere su ciò che questa serie mostra ed elogia: pareti da sbancare, clienti ultra milionari da soddisfare e commesse da evadere, un sistema basato sulla corsa contro il tempo e l’iper produttività, a qualsiasi costo. Sotto il falso mito della “ricerca di bellezza e di perfezione” vediamo andare in onda quello che a prima vista appare come un combattimento eroico dell’“uomo di pietra” contro la natura, la grandiosità e imponenza dei mezzi messi in campo, il coraggio degli operatori di cava. Come riportato in un recente video apparso su YouTube, quello che appare ad un occhio attento è “un sistema prevaricatore che mangia tutto quella che ha intorno, tutto quello che incontra, inclusi noi. Ciò che resta è pura devastazione” - continua Athamanta.
Protagonista principale della prima stagione era la ditta versiliese Henraux, che gestisce quattro cave sul monte Altissimo, nel comune di Seravezza, a 1589 metri sul livello del mare. “Le cave della ditta Henraux tanto esaltate dal programma sono in realtà artefici della distruzione di un contesto paesaggistico di elevato pregio, quello dei monti Altissimo, Sella, e Tambura, caratterizzati da numerose particolarità di rilevanza naturalistica: singolarità geologiche quali circhi glaciali, doline, cavità carsiche, che ospitano organismi di grande interesse zoo- e fito-geografico, tra cui molti endemismi e specie rare. Proprio queste particolarità geomorfologiche – dal valore inestimabile – hanno permesso alle Alpi Apuane di diventare uno dei 75 Unesco Global Geopark, uno dei 26 in tutta Europa. Ma questo genere di valore non interessa al capitalismo estrattivo e alla sua rappresentazione machista”.
Athamanta documenta che dopo le escavazioni ciò che resta è un paesaggio completamente stravolto, basti pensare alla vetta delle Cervaiole dove opera l’Henraux, letteralmente distrutta dalle attività di cava, con uno sbassamento di 50 metri concesso nel 2008. Sbassamento avvenuto grazie ad un protocollo d’intesa firmato da Henraux nel 2006 con i Comuni di Stazzema, di Seravezza ed il Parco delle Apuane, nel quale la ditta si impegnava, inoltre, a trasformare in loco il 60% dell’estratto e a destinare la parte restante “prioritariamente alla lavorazione presso le aziende collocate nel distretto”. Tuttavia, come ben si vede anche in “Uomini di pietra”, il materiale estratto è destinato per lo più a ricchi acquirenti esteri, mentre sul territorio le ricadute appaiono tutt’altro che positive. Un esempio è il ravaneto prodotto dalle cave Cervaiole che ha sepolto una sorgente e periodicamente imbianca il canale del Giardino dove vive una specie protetta: la Bombina pachypus. Al caso delle Cervaiole si aggiungono, sempre nel contesto dell’Altissimo, altri casi di mala gestione del territorio da parte degli enti preposti e di totale impunità delle imprese estrattive, alle quali, a partire dal 2010, è stato concesso di riaprire ben 3 cave in area Parco: cava Macchietta, il cui ravaneto sta compromettendo la sorgente della Polla; cava Mossa, riaperta nel 2013 nonostante il parere negativo della Provincia di Lucca; cava Buca, riaperta nel 2013 nonostante la rilevazione di numerose fratture”.
Per Athamanta anche i grandi proprietari del comprensorio carrarese ora aspirano al loro momento di celebrità televisiva, consci che questa trasmissione può diventare un’importante vetrina pubblicitaria. Quello che attira non è solo la sponsorizzazione aziendale, ma la perpetrazione della mitologia legata all’escavazione di marmo attraverso l’esaltazione della tecnica e della pericolosità del mestiere, grazie al tipico pacchetto DMAX che già abbiamo visto all’opera nel descrivere altri tipi di meccanismi estrattivi: muscoli, macchine giganti, machismo e fatturato. L’esaltazione della velocità a discapito della sicurezza, della distruzione a spese della natura, un’agiografia in chiave spettacolare del capitalismo estrattivo”.
Conclude Athamanta: “A seguito delle lamentele pubbliche andate in stampa sui giornali, che vedevano i grandi imprenditori di cava carraresi protestare per non essere stati presi in considerazione per la realizzazione della prima stagione, ecco che DMAX bussa alle porte di Carrara. Sono infatti già iniziate le trattative fra industriali, Comune di Carrara e produzione DMAX, per lo svolgimento della seconda stagione. D’altronde se l’obiettivo è quello dell’esaltazione della devastazione, quale miglior palcoscenico se non il comprensorio dei bacini estrattivi di Carrara?”.
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I Paladini Apuoversiliesi tornano a parlare del tanto discusso progetto di ampliamento del porto di Carrara. Un incontro, tenutosi ieri a Villa Bertelli e promosso dal sindaco di Forte dei Marmi, ha visto partecipare amministratori e associazioni di tutto il comprensorio.
"Ci fa piacere - dice Orietta Colacicco, presidente dei Paladini - che il sindaco Murzi si sia fatto promotore di questo importantissimo incontro. Abbiamo presentato istanza di accesso agli atti il 29 gennaio, e adesso anche i sindaci e associazioni faranno richiesta: bisogna fare chiarezza. Dall'esame del DPSS non si capiscono le dimensioni dell'ampliamento e quali prove siano state fatte per poter dire che non porterà erosione".
Altro punto da chiarire quello relativo al coinvolgimento dei vari comuni. "Da quanto è scritto nel DPSS, propedeutico al PRP, potrebbe essere autorizzato dall'autorità senza passare dai comuni, perché non verrebbero distinte le aree portuali da quelle di interazione porto-città. Con la sua approvazione questo è l'iter: Il piano regolatore con il relativo rapporto ambientale è adottato dal comitato di gestione, inviato poi per il parere di competenza al Consiglio superiore dei lavori pubblici. Bisogna accelerare: il piano regolatore potrebbe, da quanto scritto, essere già stato inviato ai lavori pubblici".
"L'erosione costiera necessita di azioni straordinarie e urgenti. Siamo sempre stati d'accordo con la soluzione del ripascimento come manutenzione ordinaria, che comporta considerevoli investimenti. Ma proprio questi investimenti – conclude la Colacicco - rischiano di essere vanificati dall'ampliamento del porto di Carrara, che potrebbe far aumentare l'erosione già in atto e sotto gli occhi di tutti"
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Alla riunione, cui erano convocati i soggetti maggiormente coinvolti dalla erosione costiera, erano presenti oltre al Sindaco Murzi, il Sindaco di Massa, Francesco Persiani, Cristiano Orsi, consigliere comunale in rappresentanza del comune di Montignoso, il vice sindaco Graziella Polacci e l'assessore all'Ambiente e Lavori Pubblici, Enrico Ghiselli del Comune di Forte dei Marmi e il professor Mauro Rosi. Tra i partecipanti il presidente dell'associazione I Paladini ApuoVersiliesi, Orietta Colaccicco, Paolo Corchia di Federalberghi, le associazioni e i rappresentanti dei sindacati dei balneari della costa.
Nel dare il benvenuto all'incontro il primo cittadino di Forte dei Marmi ha ringraziato il sindaco Francesco Persiani: “Con la sua presa di posizione ha sicuramente dato nuova forza nel voler affrontare uniti le problematiche legate all'erosione. Noi vogliamo soltanto interrompere un meccanismo perverso per cui l’erosione della costa continua a persistere tra tanti discorsi, tanti bei progetti, tanti bei propositi, però poi alla fine ci si accorge che ognuno sta andando per la propria strada, che è difficile trovare soluzioni che siano condivise e soprattutto che diventa impossibile seguire con attenzione ed esattezza quello che sta accadendo: un esempio dei più banali su tutti, la difficoltà di ottenere informazioni esatte sul Porto di Carrara. Vorremmo tutti sapere un po' di più ma soprattutto vorremmo che ci fosse un impegno urgente, preciso e chiaro della Regione Toscana ad adottare con continuità gli interventi di ripascimento.”
“Apprezzo le parole di stamattina del sindaco Murzi - ha sottolineato il sindaco di Massa Francesco Persiani – perché condivido appieno la posizione di partenza, non dobbiamo fare la lotta contro i mulini a vento, ma affrontare i problemi concreti prendendo atto della realtà dei fatti in maniera corretta. Noi come comune di Massa, abbiamo le maggiori difficoltà, stiamo vivendo infatti anche in questo momento una stagione veramente difficile e chiaramente da soli non possiamo affrontare un problema così rilevante se non grazie a questi incontri, all’apporto di tutti, ad una unità di intenti che veda interessate sia la politica che le istituzioni non soltanto a livello locale, le associazioni dei balneari, ma anche coinvolgendo gli enti che molto spesso mancano a questi tavoli.”
Molto interessante per i partecipanti è stata la relazione del Professor Mauro Rosi che ha mostrato attraverso delle fotografie del litorale apuoversiliese la diminuzione progressiva della spiaggia dall'Arno fino al Porto di Carrara, dimostrando come il problema stia riguardando giorno dopo giorno tutti i comuni della costa.
Al termine dell'incontro tutti hanno convenuto sull'opportunità della stesura di un documento condiviso che è stato poi sottoscritto dai presenti, attestante i punti di azione su cui operare:
1) richiedere alla Regione Toscana, vista la situazione di emergenza erosione di alcuni stabilimenti balneari nella parte nord della costa apuo-versiliese, di procedere ad un intervento di ripascimento straordinario ed urgente delle spiagge;
2) stimolare la Regione Toscana in ogni modo possibile affinché dia corso al prosieguo del progetto di ripascimento della costa apuo-versiliese, con immediatezza stante il pregiudizio che dall’erosione stanno già subendo diverse attività turistico-balneari;
3) obiettivo comune di Enti Locali ed Associazioni oggi presenti è quello di avere maggiore trasparenza ed essere resi edotti in maniera compiuta sui possibili scenari di sviluppo che potranno derivare dall’approvazione della nuova pianificazione del Porto di Marina di Carrara, senza alcun pregiudizio;
4) nel perseguimento del predetto obiettivo:
a) i Comuni di Forte dei Marmi, Montignoso e Massa concordano in ordine all’opportunità di formalizzare istanza di partecipazione ad ogni iniziativa/procedimento che riguardi l’area del Porto di Marina di Carrara, sia nei confronti dell’autorità portuale di competenza che della Regione Toscana. Concordano inoltre di avviare quanto prima un dialogo con il Comune di Carrara per approfondire ogni questione afferente la progettualità del Porto;
b) le Associazioni portatrici di interesse con riguardo all’integrità della costa apuo-versiliese si impegnano, qualora non l’avessero già presentata, a formalizzare a loro volta istanza di partecipazione al procedimento amministrativo volto all’approvazione di qualsivoglia modifica della situazione del Porto di Marina di Carrara;
5) le parti oggi presenti si impegnano a collaborare per addivenire alla possibile costituzione di un Consorzio pubblico/privato di gestione della Costa, che monitori le situazioni di erosione e garantisca l’efficace mantenimento dell’equilibrio dimensionale delle spiagge, pianificando annualmente le attività operative.
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L'Automobile Club di Massa Carrara è tornato sull'argomento dell'uso dei nuovi monopattini elettrici, sopratutto dopo gli ultimi incidenti e la morte di una giovane mamma a Genova. Parliamo di mezzi con due piccole ruote da 10 pollici antiforatura e con una autonomia di 60/70 km, accessibili a tutti considerati i prezzi attuali, che si portano senza patente e senza obbligo assicurativo (l'obbligo vige per il noleggio).
L'Automobile Club che certo guarda la strada con gli occhi dell'automobilista, ha centrale il pensiero della mobilità e la sicurezza stradale. Il club ha ricordato la regolamentazione e le normative vigenti sull'uso del monopattini: "I monopattini elettrici possono circolare con limite massimo di velocità di 6 km/h e senza creare pericolo ed intralcio ai pedoni in aree pedonali urbane solo ove prevista la circolazione dei velocipedi non condotti a mano, con limite massimo di velocità di 25 km/h nelle Piste ciclabili, su strade urbane aventi limite di velocità massima di 50 km/h e solo all'interno della pista ciclabile delle strade extraurbane.
Essendo veicoli a motore è sempre vietata la loro circolazione sui marciapiedi o sugli spazi riservati ad altri veicoli o ai pedoni – come ad esempio impegnare un attraversamento pedonale senza scendere dal monopattino.
Ricordiamo che i monopattini, come le biciclette e gli scooter, devono viaggiare in fila fra loro, è vietato trasportare altre persone, animali o oggetti o trainare veicoli e che si devono tenere sempre entrambe le mani sul manubrio.
Per le violazioni alle norme di circolazione, in caso di utilizzo erroneo o, ancor peggio in caso in cui sono stati volutamente "truccati" al fine di superare i limiti di velocità previsti, le violazioni amministrative vanno da 25 a 6.000 euro.
Infine un'ultima importante annotazione: se viene acquistato u n monopattino elettrico con la sella e/o con potenza superiore al limite di riferimento, il monopattino verrebbe considerato un ciclomotore con tutti gli obblighi di Legge derivanti: documento di circolazione, targa, sistema d'illuminazione anteriore e posteriore, specchietto retrovisore, casco e assicurazione."
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