Politica
Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

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Avevano già palesato il loro dissenso per la decisione del sindaco De Pasquale di assumere una figura di social manager per gestire la propria pagina facebook, sono tornati ad esprimere indignazione in merito alla notizia dell’assunzione come impiegato comunale dell’ex assessore Alessandro Trivelli.
A parlare è il coordinamento comunale di Forza Italia che attraverso il coordinatore Riccardo Bruschi ha fatto sapere: “L’assunzione della Palagi come social manager francamente ha il sapore di un utilizzo di risorse pubbliche per scopi personali e politici di parte, visto che esiste da sempre un ufficio stampa del comune con personale dedicato a questi scopi. Oggi scopriamo un altro caso di assunzione che merita una grossa riflessione, ovvero che quello che, fino poco tempo fa, è stato un assessore della giunta grillina, viene adesso assunto come dipendente del comune di Carrara, e si badi bene, a tempo indeterminato. Non ritengo di dover aggiungere altro: siano i cittadini a trarre le loro conclusioni. Questo modus operandi è di per sé deplorevole, soprattutto oggi che è in crescita il numero di chi il lavoro lo perde o di chi sta lottando per tirare avanti. Inoltre è un pessimo esempio di politica dato ai giovani, per molti dei quali il lavoro è un’utopia. Quindi è doveroso denunciare questi vecchi giochetti clientelari della politica. Il fatto, poi, che siano proprio i 5 stelle a porre questo in pratica è doppiamente scandaloso perché, se levi loro anche l'onestà, non gli rimane veramente più nulla.”.
Vi. Te.
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Luca Tonlazzerini, responsabile dipartimento cultura, Forza Italia Massa si è espresso in merito alla situazione dell’Istituto G. Minuto di Marina di Massa. Il responsabile dipartimento cultura ha spiegato: “Oggi, questa scuola così prestigiosa, nonostante gli sforzi di tutto il personale, l’entusiasmo degli alunni e la vicinanza delle famiglie, si sta trasformano in una fotografia sfocata, in un vetro appannato: negligenze ed ipocrisie rischiano di cancellare tutto il suo lustro.“
L’istitutoG. Minuto è uno dei più prestigiosi Istituti Alberghieri d'Italia e ha ospitato i Presidenti della Repubblica Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi; ha ricevuto numerosi encomi, come il premio Touring club, simbolo di eccellenza riconosciuta a livello internazionale; ha organizzato pranzi per delegazioni estere, per la Camera dei deputati a Roma; ma, soprattutto, continua a “sfornare” eccellenze, numerosi Chef stellati, che lavorano in tutta Europa.
Luca Tonlazzerini ha puntato il dito contro il PD: “Sono inutili i rimpalli tra Provincia di Massa-Carrara e Regione Toscana, entrambe hanno un unico comune denominatore, che si chiama PD. Basta fare una semplice ricerca su internet, che vi invito a fare, per conoscere i fatti, per vedere per quanti anni e per quante volte si è giocato con i sentimenti delle persone. Prendere impegni, per alcuni, è sin troppo semplice, rispettarli meno.”
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Il sindaco del comune di Carrara Francesco De Pasquale ha inviato al sindaco e al questore di Livorno con una lettera di vicinanza alle forze dell’ordine a seguito dei fatti di martedì 20 ottobre quando alcune pattuglie sono state prese d'assalto da un gruppo di giovani.
«Il filmato mi ha ricordato purtroppo quello che è accaduto anche nella nostra città questa estate – ha scritto De Pasquale - Come allora, anche in questa occasione, le forze dell'ordine hanno gestito la situazione con grande correttezza, e molta cautela. Se così non fosse stato le cose sarebbero andate diversamente e la situazione sarebbe potuta degenerare. Al personale vittima dell’aggressione e all’amministrazione di Livorno, voglio esprimere la mia solidarietà».
Il primo cittadino ha ribadito quanto già dichiarato dopo i fatti di Marina: «Da insegnante sono consapevole dello smarrimento che possono vivere i giovani di oggi, e anche dei disagi dei genitori, che spesso fanno fatica ad aprire un canale di dialogo con loro». De Pasquale ha però aggiunto che, «soprattutto in questi giorni dobbiamo essere tutti ancor più consapevoli della necessità di attenerci scrupolosamente alle misure di prescrizione per contenere i contagi e scongiurare un nuovo lockdown».
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La Uil Fpl dichiara lo stato di agitazione per i lavoratori del settore cimiteriale di Nausicaa a Carrara. A darne notizia il segretario provinciale, Claudio Salvadori: "Siamo stati costretti ad arrivare a questa soluzione perché ci sono troppi problemi irrisolti a cui l'amministrazione e la dirigenza non vogliono dare risposte. Si parte dalla mancata attivazione dei tavoli trattanti di secondo livello, malgrado la sottoscrizione dello specifico contratto ormai da tempo. Ai lavoratori dei cimiteri, inoltre, non viene riconosciuta l'indennità e la produttività in busta paga, come invece prevede il contratto collettivo nazionale. Ci sono problemi di sicurezza sul lavoro, segnalati dai lavoratori e riportati all'attenzione della dirigenza anche dal sindacato, rispetto ai quali non è stato preso alcun provvedimento. Per arrivare perfino alla mancata distribuzione omogenea del vestiario di servizio che in questo momento presta il fianco a rischi eccessivi per gli operatori e i relativi congiunti".
Insomma, il fronte dello scontro è molto ampio e la Uil Fpl ha deciso di passare alla dichiarazione dello stato di agitazione per difendere i diritti dei lavoratori: una decisione presa dopo l'assemblea dei dipendenti del settore cimiteriali iscritti al sindacato che si è svolta il 20 ottobre, con tutte le prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa in vigore. "Chiediamo al Prefetto, al sindaco di Carrara e al presidente di Nausicaa la convocazione delle parti per avviare la procedura di raffreddamento conflitti – conclude Salvadori -. Purtroppo siamo stati costretti a questa soluzione e abbiamo deciso di attivare lo stato di agitazione proprio per creare il minor disagio possibile ai cittadini sotto le feste dei defunti e dei santi all'inizio di novembre. Certo, se anche questa procedura non dovesse arrivare a soluzioni concrete siamo pronti anche a dichiarare lo sciopero".
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"Vedere l'ex Mulino Forti nel più totale degrado ci lascia un senso di vuoto, amarezza e sconforto. Era diventato un luogo di ritrovo per gli anziani e i giovani, un punto di riferimento per tantissime persone: la tombola e le cene, le feste di compleanno e di laurea, gli incontri culturali e politici. La lettura delle poesie del concorso Aronte. Lo abbiamo lasciato a malincuore nel 2017, dopo tanti anni di attività e iniziative, ma avevamo almeno la speranza che la nuova amministrazione avesse per quello storico immobile grandi progetti, una visione di futuro. E invece oggi si è spenta anche la speranza".
A parlare è la presidente dell'Ada Carrara e Fosdinovo, Laura Menconi. L'ex Mulino Forti è stato infatti gestito proprio dall'Associazione per i diritti degli anziani per tanti anni. Era diventato uno spazio sicuro, protetto e vivo a disposizione di tutti: degli anziani, ovviamente, ma anche di tante associazioni compresa quella dei consumatori, Adoc, che qui aveva tenuto incontri e convegni per insegnare ai cittadini a difendersi dalle truffe. Uno spazio pubblico utile e vivace. Poi nel 2017 la nuova amministrazione del Movimento 5 Stelle ha deciso di non rinnovare la convenzione interrompendo ogni attività. E da quel momento le luci all'ex Mulino Forti sono rimaste sempre spente lasciando le porte aperte al degrado e all'abbandono.
"La decisione ci aveva lasciato un po' di amaro in bocca – prosegue Menconi – ma il Comune aveva promesso grandi investimenti per lo storico immobile e di questo non potevamo che esserne contenti: si parlava di centro polivalente per i cittadini, da realizzare con i fondi europei. Oggi, purtroppo, sono passati tre anni e non si vede ancora niente all'orizzonte. Non un cantiere, un operaio al lavoro. Niente di niente. Anzi, vediamo il completo disinteresse da parte delle istituzioni. La porta di accesso è ormai costantemente spalancata, non ci sono controlli e così è diventato terra di nessuno, vittima di vandali che non hanno rispetto per quel luogo. Peraltro il Comune ci aveva assicurato che ci avrebbe aiutato a trovare un nuovo spazio per l'associazione ma anche su questo fronte nulla è cambiato: e mentre l'ex mulino Forti cade nel degrado noi abbiamo difficoltà a portare avanti le nostre iniziative a favore dei cittadini, in particolare dei più fragili".
Un luogo carico di ricordi e affetto, per la Ada, che dovrebbe essere recuperato al più presto: "Pensiamo alla fame di spazi che questa emergenza Covid19 ha fatto venire alla luce – conclude la presidente -. Quelle stanze, se fossero state almeno mantenute in attesa di futuri interventi, sono grandi e spaziose e oggi potrebbero ospitare tranquillamente qualche classe, un doposcuola o altre attività in piena sicurezza. Noi siamo disposti a rimetterci in pista perché l'ex Mulino Forti rimane nel nostro cuore ma vogliamo che anche l'amministrazione decida di darci un segnale per aprire, magari, una nuova collaborazione".
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In tedesco si chiamano “Stolpersteine” che letteralmente vuol dire “ ostacolo”: si tratta delle pietre di inciampo ideate dall'artista Gunter Demnig per ricordare le vittime dell'Olocausto che vengono posate in memoria delle vittime del nazismo, indipendentemente da etnia e religione. I consiglieri dell’opposizione del comune di Massa Stefano Alberti, Gabriele Carioli, Giovanni Giusti, Alessandro Volpi, Agostino Incoronato, Elena Mosti e Uiliam Berti hanno presentato una mozione per richiedere che alcune pietre di inciampo in memoria delle vittime del nazi-fascismo siano collocate anche sul territorio comunale di Massa. “La prima stolpersteine venne posata a Colonia in ricordo di mille tra Sinti e Rom deportati nel maggio del 1940. – hanno ricordato i consiglieri - Le Pietre d’inciampo sono poste là dove ebbe inizio la deportazione per tante categorie di perseguitati e, proponendo un concreto intreccio fra memoria e storia, indicano delle vere e proprie “ferite della città” che rinviano a loro volta a una dimensione più ampia, di ambito europeo, riguardante l’articolato quadro della repressione e delle vittime del nazismo. Le Pietre d’inciampo, infatti, ricordano tutte le tipologie dei deportati e possono quindi far conoscere più da vicino nelle scuole anche le vicende delle altre forme di deportazione, quella politica e quella militare, allargando quindi la prospettiva a tutte le vittime di questa barbarie attuata dal nazi-fascismo. La caratteristica distintiva di Stolpersteine, rispetto a qualunque altro monumento dedicato all’Olocausto, è quella di creare, esattamente nello stesso luogo in cui abitò la vittima dello sterminio dei nazisti e dei loro alleati, quella che allo stesso tempo rappresenta una commemorazione personale ed un invito alla riflessione. La deposizione delle pietre d’inciampo è un’occasione per ribadire i diritti di uguaglianza e dignità della persona, indipendentemente dalla sua origine culturale e linguistica, che sono i valori fondanti della Costituzione Italiana.”. A sostegno della loro richiesta i consiglieri dell’opposizione hanno richiamato la storia antifascista della città di Massa e della provincia di Massa Carrara ed anche la volontà di diffondere e conservare il valore della memoria contro ogni ritorno di ideologie e politiche razziste, xenofobe, antisemite, violente e neofasciste. La richiesta fatta all’amministrazione è dunque quella di un impegno per attivare un percorso di collocazione delle pietre di inciampo dedicate alle figure che hanno patito le persecuzioni e la deportazione nei campi fascisti e nazisti trovandovi molte volte la morte mediante l’istituzione di un tavolo di studio finalizzato a realizzare il progetto che comprenda le associazioni partigiane ANPI -FIVL le associazioni degli ex Deportati e l' ISPRA (Istituto della Resistenza Apuana) e la Commissione Toponomastica del Comune di Massa.
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L’interpellanza parlamentare dell’onorevole massese Martina Nardi del Pd sulla regolarità del concorso per istruttori di Polizia Municipale non è piaciuta all’amministrazione del sindaco leghista Francesco Persiani che non ha esitato a bacchettare l’esponente piddina con argomentazioni supportate da continue citazioni di leggi. Dal team del sindaco Persiani è giunta quindi una severa replica che parte dal presupposto che la Nardi non conosca la questione o, peggio, che l’abbia voluta intenzionalmente ignorare.
Al netto di tutte le leggi citate i concetti basilari messo in evidenza dalla replica dell’amministrazione massese sono i requisiti richiesti per legge per l’accesso al bando di concorso pubblico, per esami, destinato all'assunzione a tempo indeterminato di quattro Istruttori di P.M. presso il comune di Massa che sono :non aver prestato servizio civile, stante il divieto per coloro che siano stati ammessi a prestare tale servizio di partecipare a concorsi per impieghi che comportino l'uso delle armi e l'impegno incondizionato al porto d'armi mediante dichiarazione irrevocabile sottoscritta dal candidato. “ Sulla portata di tali disposizioni – ha comunicato lo staff del sindaco - si è pronunciato il Consiglio di Stato sezione V con sentenza numero 8997/2009, che rimeditando il proprio precedente orientamento, ha affermato come debba ritenersi legittima la clausola del bando che comporti limitazioni di accesso al concorso per coloro che siano obiettori di coscienza in quanto tale qualifica ne determina l'incompatibilità con l'uso delle armi allorché il corpo di P.M. faccia uso di tale strumento di difesa in termini di normalità. Invero, il Corpo di P.M. del comune di Massa è un corpo armato e prevede che " tutti i servizi esterni ed interni di vigilanza e tutte le attività a rischio per l'incolumità personale degli operatori di P.M." sono da svolgersi in forma armata.”. Per l’amministrazione massese quindi si è trattato di un’altra gaffe dell’onorevole Nardi: “Oltretutto appare stucchevole la pantomima di aver presentato l’ennesima interpellanza parlamentare sul nulla, specie in un periodo in cui il Ministero dell’Interno ha sicuramente cose più importanti ed urgenti da affrontare, anziché dare sponda ad una Nardi in cerca di visibilità; sarebbe bastato che l’onorevole in questione si fosse documentata meglio per capire che stava facendo una polemica basata sulla non conoscenza dei fatti. Le procedure concorsuali si basano sull’applicazione sia di norme generali che di norme specifiche, come in questo caso, e l’ufficio preposto ci ha lavorato con attenzione e dedizione, per cui la Nardi oltre che fare polemica politica spicciola mette altresì in discussione l’operato dei dipendenti comunali che hanno lavorato alla stesura del bando. Insomma, ha fatto un’altra gaffe.”.
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Non ha voluto lasciare spazio alle ambiguità, dopo la polemica innescata dal consigliere di minoranza Massimiliano Bernardi sull'assunzione dell'ex assessore Alesssandro Trivelli come dipendente a tempo indeterminato presso il comune di Carrara con il profilo professionale di specializzato amministrativo.
Così, il vicesindaco con delega alle politiche del personale, Matteo Martinelli, nel pomeriggio ha indetto una conferenza stampa in replica a quella organizzata stamani da Bernardi.
"Bernardi sta proseguendo nella sua opera di contrinua produzione di illazioni, ad un solo fine politico e strumentale di basso profilo". Martinelli non è andato tanto per il sottile e fin dal suo esordio ha risposto con fermezza alle accuse di Bernardi: "A parte la solita lacunosa conoscenza delle norme che governano gli enti locali, non c'è alcun fondamento di merito in ciò che Bernardi dice".
Il vicesindaco ha voluto puntualizzare che la scelta di attingere da graduatorie di altri comuni, è una prassi in uso tra enti legittimata dalle normative vigenti: "La scelta assolve al duplice fine di evitare le ben più onerose procedure concorsuali che pesano maggiormente sui bilanci comunali sia in termini di tempo che di costi".
Martinelli, è poi entrato nel vivo della questione: "Sgombriamo subito il campo dalle illazioni di Bernardi: la richiesta di attingere dalla graduatoria del Comune di Seravezza è stata fatta dal Comune di Carrara durante le procedure concorsuali e quindi ben prima che la graduatoria si formasse e dunque quando ancora la selezione era in itinere".
Il vicesindaco ha poi riferito che oltre al Comune di Carrara avevano chiesto di attingere alla graduatoria del Comune di Serravezza anche altri comuni che ha elencato: Montignoso, Pietrasanta, Villa Basilica, Livorno, a conferma del fatto che questa sia una prassi diffusa.
"Più volte il consiglio comunale è stato edotto del fatto che il Comune ha bisogno di personale, perché si è trovato sguarnito anche a causa dei numerosi pensionamenti legati alla "quota 100" – ha detto - ed oltretutto le procedure concorsuali hanno subito lo stop dovuto alle restrizioni anticontagio. Lo stesso comune di Carrara ha ancora delle procedure concorsuali in essere".
Sull'altra questione sollevata da Bernardi sull'opportunità di assegnare l'ex assessore al Marmo ad un ufficio del marmo, Martinelli ha voluto precisare che Alessandro Trivelli è stato assegnato all'Unità organizzativa denominata "Entrate Marmo" che però non fa più parte del Settore del Marmo ma è gestita da altro Settore e precisamente dal Settore Servizi Finanziari.
Secondo Martinelli, dunque, nulla di clamoroso: "Noi ci sentiamo assolutamente tranquili di aver fatto le cose nella massima trasparenza".
Al punto di tornare sulla precedente polemica aperta sempre da Bernardi sull'assunzione dell'addetta alla comunicazione dell'unità di staff del Sindaco: "La pianta organica prevede due dipendenti nello staff del sindaco assunti a tempo determinato per la durata del mandato – ha detto ancora il vicesindaco - Bernardi farebbe bene a guardarsi a casa propria ricordando che l'ex sindaco Zubbani aveva 6 dipendenti di staff nel primo mandato e due dipendenti nel secondo. Non si stanno sprecando soldi, dunque, ma si sta dando lavoro ad una professionista qualificata e per un tempo determinato".
Martinelli ha quindi concluso: "Ci si dovrebbe piuttosto preoccupare delle sistemazioni dei vari politici arrivati a fine carriera e piazzati a vari lvelli senza nemmeno troppa attenzione alle loro qualifiche".
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Dopo le polemiche innescate dall'ex assessore Massimiliano Bernardi sull'assunzione dell'addetta alla comunicazione del Comune di Carrara, sembra che i pretesti offerti dall'amministrazione pentastellata di Carrara non manchino ed anzi rinnovino le occasioni di critica.
Sotto accusa ora c'è l'assunzione dell'ex assessore Alessandro Trivelli che, uscito dalla porta con proprie dimissioni rassegnate oltre un anno fa, a marzo 2019, oggi rientra dalla finestra con un'assunzione a tempo indeterminato come impiegato amministrativo dell'Ente.
"Ritengo doveroso mettere a conoscenza la città di quello che è accaduto – ha esordito Bernardi nella conferenza stampa indetta speditamente stamani presso la sede del palazzo comunale, dopo aver appreso notizia dei fatti.
Bernardi afferma di aver ricevuto segnalazione circa l'assunzione dell'ex assessore e che, pur incredulo, si è trovato a dover constatare l'attendibilità di quanto gli era stato ferito. "Ciò che ho scoperto, con mia grande sorpresa, è che un ex assessore dell'attuale giunta grillina viene assunto dal Comune di Carrara come dipendente, nel corso dello stesso mandato in cui Alessandro Trivelli è stato amministratore".
Trivelli si era classificato all'undicesimo posto della graduatoria approvata dal Comune di Serravezza relativa al bando concorsuale per l'assunzione di specializzati amministrativi. "E' singolare – ha detto per inciso Bernardi - che anche il consigliere della minoranza, Lapucci Lorenzo, abbia partecipato allo stesso concorso: lui però, non si è classificato in posizione utile in graduatoria".
"Tutto regolare – dice Bernardi – ma ci sono tante ombre. Si sa che i comuni reciprocamente possono attingere da graduatorie aperte, al fine di evitare le più onerose procedure concorsuali. Ma, si tratta evidentemente di una questione di opportunità".
Le opportunità cui fa riferimento il consigliere Bernardi sono lampanti: "Intanto l'opportunità di assumere un ex assessore che si era dimesso adducendo motivazioni professionali riferite al suo lavoro di avvocato iscritto all'ordine e che partecipava ad un concorso pubblico per poi cancellarsi dall'Albo degli avvocati ed essere assunto presso il Comune di Carrara dove era stato Assessore fino all'anno prima".
Ma Bernardi va oltre: "Indovinate a quale ufficio è stato assegnato Trivelli? L'ex Assessore al marmo, è stato assegnato al marmo!" La provocazione evoca evidentemente il problema di opportunità politica nella scelta di assegnare agli uffici del marmo il neo-dipendente Alessandro Trivelli che proprio di quel settore è stato assessore.
La questione sollevata da Bernardi è dunque prettamente politica e lo porta a ritenere che, al di là e ben oltre la leggitimità, l'ex assessore al marmo non avrebbe dovuto accettare di essere assunto proprio al Comune di Carrara dov'è stato assessore, nel corso dello stesso mandato che lui ha rappresentato e proprio all'interno dell'unità organizzativa del marmo di cui egli aveva la delega assessoriale.
"I grillini hanno sempre detto di essere i puri e di voler cambiare i modi di far politica, ma proprio il loro modo di farla, sta generando moltre ombre".
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"Non so se sia frutto di una deplorevole svista o di una scelta politica ben precisa, ma in entrambi i casi appare ingiustificabile la violazione della legalità da parte del Comune di Massa nell'escludere dai concorsi per la Polizia Municipale i cittadini che hanno svolto il servizio militare come obiettori di coscienza. E' per questo che ho deciso di chiedere, con una interrogazione, che il ministro dell'Interno Lamorgese intervenga per sanare questa violazione dei diritti". Questa la denuncia della deputata del Pd e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, nei confronti dell'amministrazione comunale di Massa.
Nella sua interrogazione, Nardi spiega al ministro Lamorgese che il Comune di Massa ha recentemente pubblicato due bandi di concorso per la ricerca di 2 Specialisti di Polizia Municipale – ufficiale di P.M. categoria D (bando del 6 ottobre 2020) e 4 Istruttori di Polizia Municipale categoria C (bando del 13 ottobre 2020). In entrambi i bandi (art.2 comma 6: requisiti per l'ammissione al concorso) è prevista l'esclusione dalla partecipazione di coloro che non hanno "prestato servizio civile ai sensi della Legge 8 luglio 1998 n. 230, essendo vietato a coloro che sono stati ammessi a prestare servizio civile di partecipare ai concorsi per impieghi che comportino l'uso delle armi ai sensi dell'art. 15, comma 7, della stessa Legge n. 230/98".
"Ma tale limitazione – spiega la presidente Nardi - si pone palesemente in contrasto con la giurisprudenza vigente e con le stesse indicazioni del Ministero dell'Interno". E qui la deputata del Pd di Massa Carrara ricorda, ad esempio, che il Tar della Toscana (sentenza n. 8 del 15 gennaio 2007) ha stabilito che gli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile possono legittimamente partecipare ai concorsi di Polizia Municipale e svolgerne le relative funzioni perché non rientrano tra quelle che comportano l'uso di armi.
"Infatti – precisa Nardi - il citato articolo 15 della Legge 8 luglio 1998 n. 230, in materia di obiezione di coscienza, vieta a coloro che hanno prestato il servizio civile (gli obiettori) 'di partecipare ai concorsi per l'arruolamento nelle forze armate, nell'arma dei Carabinieri, nel Corpo della Guardia di Finanza, nella Polizia di Stato nel Corpo di Polizia penitenziaria o per qualsiasi altro impiego che comporti l'uso delle armi'. Non gli vieta però di lavorare nella Polizia Municipale".
"Il personale di Polizia Municipale – spiega la Presidente Nardi, citando il Tar - è abilitato a svolgere anche funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, e pertanto ammesso all'uso delle armi, soltanto a seguito del conferimento da parte del Prefetto della qualità di agente di pubblica sicurezza. Quindi questo status è una prerogativa accessoria ed eventuale e l'arma non è in ordinaria 'dotazione obbligatoria' a tutti gli agenti di Polizia Municipale, ma solo di quelli in possesso della qualità suddetta. Dunque, gli obiettori di coscienza, come stabilisce il Tar, possono legittimamente concorrere ai bandi nel Corpo della Polizia Municipale, potendo effettuare i numerosi e diversificati servizi ordinari che non comportano l'uso delle armi".
"Dello stesso avviso – aggiunge Nardi - è il Ministero dell'Interno, che in un parere espresso su tale tematica (pubblicato anche sul sito internet del Ministero) precisa che: 'l'aver dichiarato lo stato di obiettore di coscienza non è di per sé causa ostativa all'assunzione o alla permanenza nel corpo o servizio di Polizia Municipale e che, per gli obiettori di coscienza, la preclusione normativa opera esclusivamente in relazione all'espletamento di servizi armati". Questo significa che non può essere impedito a un cittadino di partecipare a quel concorso solo perché ha svolto il servizio civile".
"Così – conclude Nardi – mi sono rivolta al ministro Lamorgese sia per sapere se lei o i suoi uffici sono a conoscenza di quello che sta avvenendo a Massa, sia per conoscere quali provvedimenti urgenti intenda assumere al fine di permettere agli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile di poter partecipare al concorso pubblico"
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