Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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«Ancora una volta il consigliere Massimiliano Bernardi pur di gettare discredito contro questa amministrazione non si trattiene dal buttare in mezzo alla mischia i miei familiari. Se c'è un atteggiamento vigliacco, quello appartiene a lui». Si apre così la replica del vicesindaco Matteo Martinelli alle ennesima serie di fake news divulgate dall’esponente della minoranza.
Martinelli smentisce in primo luogo le menzogne relative alla situazione lavorativa di sua moglie: «Non è una dipendente di una partecipata del Comune ma ha collaborato per un periodo di circa un mese, come educatrice del centro estivo. Tra l’altro si era iscritta alla graduatoria tempo prima che io diventassi assessore. Ha avuto diverse esperienze professionali, sia nel pubblico sia nel privato. Attualmente lavora in una società privata. La differenza tra la sua situazione e quella di Bernardi mi pare lampante e i fatti lo dimostrano».
Il vicesindaco fornisce quindi la ricostruzione esatta delle modalità di assunzione di Bernardi: «Il consigliere di minoranza non è in grado nemmeno di riferire puntualmente le tappe della sua brillante carriera. O forse sbaglia strumentalmente le date, sapendo di avere qualche scheletro nell’armadio. Nel suo caso, infatti, più che di stabilizzazione parlerei di sistemazione. Voglio ricordare che Bernardi era consigliere comunale dal 2002. Gli atti depositati in municipio ci dicono che il 7 settembre 2004 è stato nominato assessore con delega alle politiche per le case popolari. Sempre secondo i dati ufficiali, guarda caso, un mese dopo cioè il 26 ottobre 2004, è stato sistemato dall’ente che gestisce le case popolari (Ater/Erp) grazie a un atto del consiglio di amministrazione che da “precario” – come si autodefinisce - lo trasforma in un dipendente Erp con contratto a tempo indeterminato. E questo con una delibera del cda dell’epoca composto da un ex segretario e da un ex dirigente di partito, da un ex vicesindaco e da un ex consigliere comunale, guarda caso, tutti riferibili alle forze politiche che sostenevano l’amministrazione di cui Bernardi era assessore».
Martinelli viene poi alla questione dell’opportunità politica delle scelte: «Nel caso dell’assunzione dell’impiegato amministrativo categoria C sollevato da Bernardi, questa amministrazione non ha fatto alcuna scelta. Ha correttamente dato seguito all’esito di un concorso, perfettamente regolare, bandito da un altro Comune. Qualsiasi altro comportamento sarebbe stato discriminatorio e impugnabile, quello sì, davanti alla legge. Non assumere chi ne ha diritto non è fare politica ma è commettere un abuso. E lascia basiti che in questa vicenda Bernardi tiri in ballo dirigenti dalla specchiata professionalità. Nel 2004 invece le forze politiche al governo della città hanno prima nominato Bernardi assessore e dopo un mese lo hanno sistemato ad Erp, con un contratto a tempo indeterminato. Mi sembrano situazioni molto diverse e sorprende che proprio Bernardi abbia avuto l’ardire di intervenire su un tema, quello delle assunzioni, sui cui l’unico a dover dare spiegazioni è lui».
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Carrara supera per la prima volta nella sua storia la soglia del 40% di raccolta differenziata con un incremento dell’1% rispetto al 2018. Lo dicono i dati ufficiali della Regione Toscana in materia di raccolta dei rifiuti relativamente all’anno 2019. La nostra città, con i suoi 62.146 abitanti ha conferito in totale 37.680 tonnellate di rifiuti urbani di cui 22.521 tonnellate di indifferenziato e 15.160 tonnellate di differenziato, attestandosi su una percentuale di 40,23% di differenziata.
«Si tratta di un segnale positivo che ci deve dare un’iniezione di fiducia sull’importante lavoro che stiamo portando avanti su questo fronte» ha commentato l’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti, spiegando che l’aumento è il frutto dell’estensione del porta a porta alle località Fossone e Marasio, avviato a fine 2018 e diventato operativo all’inizio del 2019, anche con l’obiettivo di contrastare l’importazione dei rifiuti dai comuni limitrofi.
Un passaggio che ha anticipato l’estensione ben più vasta che nel corso del 2020 ha portato il porta a porta a ridosso del centro città, con il coinvolgimento di 17mila nuovi soggetti: «Quello che stiamo vivendo sarà un anno di transizione con luci e ombre. L’incremento delle percentuali della differenziata che ci possiamo attendere dall’estensione del servizio potrebbe essere ridimensionato dall’emergenza Covid. Sì perché per motivi di sicurezza, i pazienti positivi a domicilio devono conferire tutti i rifiuti in modo indifferenziato e visti in numeri della pandemia questo potrebbe rivelarsi un dato non trascurabile» ha spiegato l’assessore.
L’assessore ha ringraziato Nausicaa Spa la partecipata del comune che ha in gestione la raccolta dei rifiuti e che ha portato avanti l’estensione del servizio: «E’ stato fatto un gran lavoro. Come sempre, quando si introducono delle novità, è necessario affrontare qualche criticità. In questo caso si parla di un servizio particolarmente delicato visto che va a modificare le abitudini quotidiane delle persone. Per questo ringrazio tutti i cittadini che si stanno impegnando per fare una raccolta corretta, dimostrando di aver capito che si tratta di uno strumento fondamentale per migliorare la qualità dell’ambiente e della vita nostra e dei nostri figli».
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Ha parlato, finalmente il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani, dopo alcuni giorni di silenzio stampa in seguito alla sua mancata nomina ad assessore, arrivata a sorpresa dopo ripetute assicurazioni in tal senso professate anche dallo stesso neoeletto presidente Eugenio Giani.
L’assessorato a Bugliani, che sarebbe dovuto arrivare dopo ben quarant’anni dall’ultimo apuano che ha rivestito quel ruolo, era particolarmente atteso da tutta la provincia che, pur essendo stata una delle poche a dare la vittoria alle regionali al centro destra, ha riconosciuto a Bugliani oltre 11600 preferenze. Bugliani ha voluto incontrare cittadini e rappresentanti della stampa all’aperto, in piazza Aranci a Massa. Molti i convenuti tra i quali pochi rappresentanti ufficiali del Pd e invece tanti sostenitori venuti appositamente per testimoniare a Bugliani il proprio disappunto per l’esclusione dalla giunta regionale. Bugliani ha parlato a cuore aperto “ alla sua gente” come aveva annunciato nell’incito alla conferenza stampa lanciato ieri sera e anche se non ha voluto addentrarsi nelle dinamiche di giochi politici che hanno causato la sua mancata nomina ad assessore ha lanciato importanti messaggi sia al presidente della regione sia ai cittadini di Massa Carrara.
“Avere un assessore non è la stessa cosa che avere un consigliere – ha detto Bugliani - Un assessore ha capacità intervento sul territorio diverso. Questo territorio vive un grande isolamento anche rispetto alle scelte politiche che si sono fatte negli anni. Siamo un passo indietro rispetto a una regione che è tra quelle più avanzate in Italia sotto tanti punti di vista. Però noi viviamo a una velocità diversa. Noi avremmo potuto avere l’occasione di inserirci in questo meccanismo ma è sfumata.”
Bugliani ha ammesso di aver passato un mese molto difficile dal successo delle elezioni e ha ribadito che accanto alle vittorie di aver mantenuto la regione Toscana sotto la guida del partito Democratico e di aver ottenuto un consigliere regionale c’è stata anche la sconfitta data dal mancato assessorato. “ Ci sono stati i tempi supplementari dopo la partita e l’esito non è dipeso né dal candidato né dalla comunità che comunque si è espressa ma da tante altre cose molte delle quali sfuggono alle nostre determinazioni e al nostro volere. – ha chiarito Bugliani - Io sono e resto dove mi hanno portato gli elettori cioè in consiglio regionale. Con grande senso di rispetto verso la mia gente e verso il mio territorio, cercherò di svolgere il mio ruolo di consigliere regionale nel migliore dei modi. Per questo motivo sono qui oggi, nello stesso luogo in cui abbiamo festeggiato la vittoria il 21 settembre per dimostrare che la politica vera è quella che sta tra la gente, che sta per la strada, sta nelle piazze e capisce ciò che sentono e vogliono le persone. Questo è il modello di politica al quale mi sono sempre ispirato e a cui continuerò ad ispirarmi. Essere consigliere regionale non vuol dire acquisire uno status superiore a quello dei cittadini ma vuol dire solo acquisire una responsabilità e un dovere di rappresentanza pur restando uguali agli altri.”. Bugliani ha parlato di quella che sembrava a tutti, lui per primo, una nomina acquisita e pur senza innescare alcuna polemica, ha comunque lasciato intravedere l’esistenza di meccanisti e strategie di potere non sempre chiarissime: “ Tutti sapevano che la possibilità di un assessorato era nelle corde di questo territorio. Lo stesso presidente Giani aveva annunciato pubblicamente che in caso di vittoria sarei stato un assessore della sua giunta. Sono andato a Firenze con la certezza di ricevere un assessorato e così è stato fino a pochi minuti prima dell’annuncio ufficiale della nuova giunta. E’ successo qualcosa che ha fatto sì che il mio nome non fosse nella squadra di governo della regione. Non so cosa sia successo, forse non lo devo neanche sapere e non è neanche giusto che io lo sappia fino in fondo. Confesso che la delusione è stata tanta sia sul piano politico, sia su quello umano. Il traguardo dell’assessorato era un obiettivo inseguito da moltissimi anni e anche per me era motivo di grande soddisfazione personale e improvvisamente non è stato raggiunto. Non ho parlato finora intenzionalmente per non alterare certi percorsi ma oggi ho convocato questa conferenza stampa proprio per fare una minima ricostruzione di quello che è avvenuto per la mia gente e per il mio territorio. E per lanciare il messaggio che la nostra battaglia non finisce qui.”. Giani, secondo quanto ha riferito Bugliani, nelle prime due sedute del consiglio ha detto che nominerà Bugliani suo consigliere delegato per un percorso che comprende alcune deleghe importanti tra cui quella al bilancio. Ma Bugliani ha voluto soprattutto rivendicare il diritto imprenscindibile della provincia apuana di avere un ruolo da protagonista nel governo della regione e ha lasciato intravedere la possibilità che alcune decisioni possano essere riviste come, ad esempio quella di portare a nove il numero degli assessori regionali . “La nostra battaglia per rivendicare il ruolo della presenza della provincia di Massa Carrara nel contesto del governo della regione non è finirta qua. Abbiamo perso una battaglia, ne abbiamo vinta una enorme che è quella della risposta degli elettori di questa provincia che hanno dato un risultato notevole, per il quale non smetterò mai di ringraziare tutti gli oltre undicimila cittadini che hanno messo la croce accanto al mio nome che è il gesto di fiducia più bello e importante che si possa fare verso un politico e un rappresentante delle istituzioni. Da questa piazza faccio un appello al presidente della regione: l’appello a ricordarsi di questo territorio e che la regione Toscana non finisce a Firenze e nelle province che come sempre sono rappresentata nella giunta regionale. Vorrei anche che ricordasse che il fatto di avere un numero inferiore di assessori rispetto al numero delle province non deve comportare che Massa Carrara sia sempre la Cenerentola della regione Toscana e che quindi finisca con l’essere sempre esclusa perché altrimenti dovremmo essere pervasi da un senso di frustrazione perenne . Finchè io sarò consigliere il mio scopo sarà quello di rivendicare per questo territorio un ruolo pieno nel governo della regione. Questa terra non ha una condizione per la quale deve essere esclusa per forza dal governo della regione . Noi a quel tavolo ci possiamo essere perché siamo un pezzo importante e con tante prospettive della regione Toscana , abbiamo motori di sviluppo importanti e anche tanti problemi che se non sediamo al governo non potranno mai essere risolti.”.
Bugliani ha rielencato le molte problematiche del territorio già affrontate in campagna elettorale dal tema della costa, del ripascimento e della ricostruzione della struttura, alla necessità di completare il processo di bonifica della zona industriale, alla necessità di togliere la Lunigiana dall’isolamento in cui è costretta a vivere per la mancanza di strumenti e servizi e opportunità fino alla disoccupazione, che è il problema più grande. La promessa di affrontare ogni giorno i problemi del territorio apuano ma l’impegno politico per fare in modo che Massa Carrara entri nel governo della regione. “Il fatto che ci sia una giunta insediata non significa che noi dobbiamo per forza rimanere esclusi nel tempo – ha detto Bugliani - Tante scelte si possono rivedere, tante situazioni possono essere ridiscusse. L’importante è che questo territorio tenga alta l’attenzione e continui a manifestare in maniera netta la sua volontà di esserci. Quando sono entrato in politica mi dicevano tutti che avevo rotto con il sistema: credo che la cosa più bella per chi fa politica sia quella di essere liberi e di non dover rispondere delle proprie scelte a nessuno. Io ho risposto solo alla mia coscienza: questa autonomia è la mia forza e credo sia anche la forza di questo territorio fatto di persone libere nel pensiero e nell’azione. Questa libertà la porterò avanti e sarà questa voglia di andare fuori dagli schemi che sarà la condizione che prima o poi porterà questa provincia al governo della regione. Per me ogni giorno è utile per rivendicare questo spazio. Ho sempre avuto la capacità di distinguermi nel rispetto del mio elettorato e delle mie scelte politiche. Quando ho avuto una posizione critica non ho mai votato contro né sono uscito dal partito nel quale sono stato eletto con grande responsabilità da uomo libero. Questo è il tratto distintivo del mio modo di fare. Per coerenza nei valori ho votato convintamente le linee di mandato della regione Toscana perché voglio che la Toscana abbia altri cinque anni di buon governo e perché le scelte delle figure chiamate a partecipare al governo della regione non sono questioni collegate all’attuazione del programma di governo. Io credo nel programma di governo del centro sinistra e voglio che il programma sia compiuto ma voglio anche che questa provincia abbia voce in capitolo e questa sarà la battaglia politica che porterò avanti da oggi e per sempre.”
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Maggiore trasparenza è ciò che chiede il coordinamento comunale di Italia Viva al sindaco di Carrara Francesco De Pasquale e al vicesindaco e assessore alle partecipate, Matteo Martinelli in merito alla vicenda dell’assunzione in comune dell’ex assessore al marmo Alessandro Trivelli, per giunta nello stesso settore da lui amministrato fino a un anno fa.
“Il metodo utilizzato per l’assunzione dell’ex assessore è politicamente censurabile – ha detto Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva - non sotto il profilo della legittimità ma della opportunità politica. Dalla lettura degli atti pubblicati emerge anche una evidente contraddittorietà dell’intero procedimento posto in essere , nel quale potrebbe essere rinvenuto, tra più atti successivi, un contrasto inconciliabile, tale da far sorgere molti dubbi. Andiamo con ordine a sottolineare che cosa non torna: a seguito del bando pubblicato dal comune di Seravezza per sei esperti Cat C1 con scadenza il 16 gennaio 2020, il comune di Carrara , come da normativa vigente, chiedeva di poter utilizzare la graduatoria per l'assunzione di sei esperti amministrativo contabili, sebbene fosse del tutto vigente il piano delle assunzioni del 2018 , nel quale il fabbisogno della categoria C1 era ben diverso. Si ricorda che per poter utilizzare le graduatorie di altri enti, nel rispetto dell'ordinamento vigente, è vietato farvi ricorso per posti istituiti dopo l’indizione del concorso pubblico. Palesemente incoerente e cronologicamente inconcepibile appare invece a tal proposito la determinazione del Dirigente al personale Cristiano Boldrini firmata sei mesi dopo cioè a luglio 2020 e l’atto di giunta del luglio 2020 numero 167 nel quale il comune di Carrara adottava il “ Nuovo piano del fabbisogno del personale 2020/22 in cui erano state inserite l'assunzione da graduatoria di altri comuni della cat C1 .”
Secondo Volpi ci sarebbe anche un’altra anomalia: “Sia la determinazione, sia la delibera riportano date successive alla nota del comune di Seravezza del 10 di Luglio che comunicava al comune di Carrara l’autorizzazione ad assumere dalla graduatoria.” Da qui la richiesta a Martinelli,considerato il clamore suscitato dalla situazione e anche e soprattutto a tutela oltre che dell’amministrazione anche del neo assunto Alessandro Trivelli, di chiarire pubblicamente se la cronologia degli atti posti in essere dall'amministrazione siano o no coerenti e trasparenti. Ma le richieste di Italia Viva non sono terminate lì: “ Riguardo alle tre assunzioni avvenute di recente nella Cat C1 tra cui quella di Trivelli - ha aggiunto Volpi – pare che il settore personale abbia motivato le esigenze di fabbisogno di personale per la determinazione della richiesta di assunzioni di sei esperti Cat C1 con atto pubblico, prima della data di indizione del Bando del comune di Seravezza pubblicato a Gennaio 2020 .”
Il dubbio sollevato da Italia Viva riguarda il motivo per cui l'amministrazione 5 Stelle all’epoca dell’indizione e dell’espletamento del concorso e della autorizzazione concessa al dirigente del settore marmo,Massimiliano Germiniasi di far parte come membro esterno esperto, dopo essere invitabilmente venuta a sapere che al concorso aveva partecipato nella fase di pre selezione anche l’ex assessore al marmo Trivelli, non abbia ritenuto e non ritenga a tutt'oggi inopportuna la presenza in Commissione giudicatrice dello stesso dirigente Germiniasi e non abbia pensato che fosse necessario e prioritario chiederne la sostituzione . “Chi si sottrae alle responsabilità del ruolo politico ricoperto – ha concluso Volpi - pur rispettando le scelte personali dell'ex assessore Alessandro Trivelli, deve dare conto ai cittadini dei comportamenti adottati per garantire la trasparenza degli atti della Pubblica Amministrazione soprattutto nelle assunzioni, cosa che oggi sembrerebbe non appartenere a questa amministrazione.”.
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«Confermiamo la massima disponibilità al confronto su tutti i temi, anche e soprattutto quelli legati alla sicurezza dei lavoratori ma rigettiamo con forza le accuse lanciate a mezzo stampa da Uil perché da quando è nata Nausicaa Spa le condizioni degli addetti ai servizi cimiteriali sono oggettivamente migliorate: questi dipendenti hanno infatti beneficiato di una miglioria nel contratto collettivo, e oggi lavorano con maggiore sicurezza e qualità». Si apre così la replica del presidente del consiglio di amministrazione di Nausicaa Spa Luca Cimino al segretario di Uil Fpl Claudio Salvadori.
«Come previsto dall'accordo di fusione, apriremo anche i tavoli trattanti di secondo livello per affrontare la questione del premio di produzione. Per quanto riguarda invece la sicurezza, le nostre porte sono sempre aperte» aggiunge il presidente che poi snocciola una replica punto per punto agli attacchi.
A iniziare dalla questione sicurezza che ovviamente sta particolarmente a cuore ai vertici di Nausicaa: «Quando siamo arrivati, siamo partiti praticamente da zero perché i dipendenti dei servizi cimiteriali non avevano mai nemmeno fatto i corsi. Abbiamo dedicato a questo tema grande attenzione, e adesso grazie a un costante monitoraggio della situazione, tutti i lavoratori hanno le attrezzature necessarie, sono in regola con i corsi e conoscono i protocolli. Ci sono un addetto al servizio prevenzione e protezione e un responsabile del servizio prevenzione e protezione dedicati al settore e ci siamo dotati di un software per controllare tutte le scadenze relative a visite mediche, attestati e formazione. Oltre ai dispositivi necessari per legge abbiamo ulteriormente incrementato le dotazioni, provvedendo a strumentazioni extra per incrementare la sicurezza. Per quanto riguarda poi nello specifico la norma anti-covid, abbiamo fatto corsi "ad personam" e oggi tutti i dipendenti sono dotati dei dispositivi di protezione necessari».
Il presidente replica anche sulla questione vestiario, ricordando che «la dotazione è stata completamente rinnovata a maggio 2020 e che proprio in questi giorni è stato distribuito il materiale invernale. Per ciò che riguarda i corsi ci sono attestazioni per i dipendenti, così come viene tenuta traccia delle le mascherine consegnate».
Sulle questioni più prettamente economiche/contrattuali, Cimino spiega: «La produttività viene riconosciuta ormai da settembre con la dicitura 'elemento economico di garanzia' come da contratto nazionale. L'indennità invece, proprio su richiesta dei lavoratori, viene corrisposta non mensilmente ma a scadenze più ampie in modo da risultare più pesante in busta. Ad esempio, a ottobre, i lavori percepiranno le quote previste da marzo a settembre». Il presidente di Nausicaa conclude confermando la disponibilità dell'azienda al dialogo: «Le nostre porte sono sempre aperte, con il confronto e il dialogo si risolvono tutti i problemi».
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LEFT Laboratorio politico di Massa Carrara aderisce alla campagna nazionale promossa dai Radicali italiani "Chiudiamo i conti col passato". Una proposta che riguarda le bonifiche dei SIN/SIR, compreso quello di Massa Carrara. La campagna prende in considerazione le intere e vaste aree del territorio nazionale, regionale e locale, talmente inquinate da pregiudicarne il futuro per la pericolosità degli inquinanti presenti, per il disastroso impatto in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni ambientali e culturali presenti e, non ultimo, per l'anti-economicità di possibili investimenti privati finalizzati al rilancio economico ed occupazionale.
L'Appello che ha chiesto il laboratorio politico LEFT è volto alle Amministrazioni locali, ai parlamentari delterritorio, alle forze politiche e sociali tutte, ai nostri rappresentanti in Regione, al nuovo presidente dellaRegione Giani,alla sua futura Giunta e al Consiglio regionale al completo. L'appello propone al Ministro dell'ambiente Costa i seguenti punti:
• DESTINARE UNA QUOTA DEL RECOVERY FUND ALLA BONIFICA DEI SIN/SIR;
• PROPORRE AL PARLAMENTO UN TESTO UNICO DELLE BONIFICHE PER UNIFICARE LE NORME CHE SONO SPARSE IN VARI PROVVEDIMENTI ELIMINANDO QUELLE CONTRADDITTORIE;
• PREVEDERE UN GEO DATABASE ATTRAVERSO UN PORTALE PUBBLICO CON TUTTI I DATI AGGREGATI DELLE MATRICI;
• DI APPLICARE IL PRINCIPIO "CHI INQUINA PAGA" CONSEGUENTE ALLA DIRETTIVA COMUNITARIA SULLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE;
• SEMPLIFICARE I PROCEDIMENTI.
Il laboratorio politico LEFT ha concluso: -"La nostra provincia e la nostra città risultano ancor oggi tra le più colpite da malattie riconducibili alla presenza nociva della "chimica" sul territorio che, da troppi anni, ci ha raccontato e ci racconta di un luogo compromesso ed inquinato che continua a minare la salute pubblica.
Purtroppo, fino ad oggi, il problema delle bonifiche della nostra Zona Industriale sembra continuare ad essere gravemente sottovalutato, ma, intanto, il rilancio del manifatturiero ad opera delle PMI è impedito dagli esorbitanti costi aggiuntivi per il disinquinamento delle aree che rendono, allo stato attuale, ogni ipotesi di insediamento produttivo totalmente diseconomica. Inoltre, se con quelle risorse si potesse procedere anche alla chiusura definitiva e alla messa in sicurezza della discarica all'ex Cava Viti, non sarebbe male!"
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Prima chiedono perizie esterne per verificare la situazione dei pini in due strade cittadini e poi ne ignorano il responso. La situazione paradossale riguarda i pini di via Giovan Pietro ad Avenza e di Via Genova a Marina e a metterla in evidenza sono stati i due noti ambientalisti Florida Nicolai e Riccardo Canesi.
Sotto accusa la gestione del verde urbano da parte dell’amministrazione carrarese che avrebbe rivelato ancora una volta la mancanza di una visione coerente e molta approssimazione nelle scelte. Nicolai e Canesi hanno infatti fatto notare che, per quanto le due perizie agronomiche richieste ad esperti esterni a Nausicaa - che pure ha i suoi agronomi pagati dal comune - siano state fatte solo con valutazioni visive e non prove tecniche e strumentali sulla stabilità degli alberi e siano quindi non proprio conformi a quanto richiede la letteratura scientifica, avevano dato comunque indicazioni che sono state completamente disattese dall’amministrazione: “Ci troviamo di fronte ad una sorta di paradosso pragmatico – hanno scritto Nicolai e Canesi - spiegabile forse con una creatività interpretativa dei testi o con un’allergia verso l’ascolto di esperti da parte dei tecnici comunali e dell’assessore ai LLPP. Ma perché allora spendere soldi per commissionare perizie ad agronomi esterni a Nausicaa, se tanto poi non si agisce in conformità e si fa di testa propria? I pini di Via Giovan Pietro saranno abbattuti, e ciò nonostante siano stati classificati, nella perizia commissionata dal comune, in classe C cioè classe di rischio moderato che, secondo i protocolli richiede un “controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato” e non l’abbattimento. L’amministrazione però ha deciso di abbatterli, per sostituirli ma non con piante di prima grandezza, come il pino e adatte quindi alla piantumazione compensativa, come ad esempio leccio, sughera, cerro, pioppo bianco, salice bianco.” . Nicolai e Canesi, che hanno studiato attentamente la perizia hanno notato che, tuttavia, al termine della valutazione anche lo stesso agronomo si contraddice, sul caso di via Giovan Pietro dicendo che i pini vano abbattuti, anche se in classe C, perché “stanno creando gravi danni alle pavimentazioni presenti sottochioma” e da tale affermazione hanno tratto la conclusione che il vero mottivo dell’abbattimento non è il rischio che cadano ma i problemi del marciapiede in barba al èprogetto fatto dallo stesso comune che garantiva l’abbattimento solo degli alberi a rischio.
“Anche la perizia sui pini di via Genova e di alcune altre strade di Marina – hanno continuato i due ambientalisti - commissionata ad un altro agronomo si basa sulla sola valutazione visiva e, dunque, non è sufficiente se pur meglio strutturata. In questo caso l’agronoma ha scritto che “i pini esaminati, per il rischio dagli stessi rappresentato e le scarse prospettive di vita futura, sono da sostituire” ed ha precisato anche che “non risultano tecnicamente applicabili interventi razionali di stabilizzazione”. Dunque, una diagnosi ferale. Eppure, il comune ha deciso di rifare il manto stradale e il marciapiede, spendendo dunque denaro pubblico, circa 150mila euro, ma di non abbattere i pini ignorando quanto prescritto dall’agronoma: “i lavori di risanamento del manto stradale dei parcheggi e dei nuovi marciapiedi sono necessari e causeranno, come già molte volte in passato, danno agli apparati radicali dei pini descritti”.”.
Nicolai e Canesi hanno infatti voluto ricordare quanto affermato in molte pubblicazioni scientifiche e cioè che non sono i pini che danneggiano, ma sono macchine e asfalto che danneggiano i pini. “ È indubbio che – hanno concluso - se alcune piante sono malmesse, ciò è dovuto alla mancanza di cure e a lavori stradali male eseguiti. In via Genova, se i pini sono instabili, lo sono perché sono stati costruiti parcheggi tra le piante, danneggiando in tal modo le radici con scortecciamenti, tagli, fresature dell’asfalto. E si continua così.”.
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Il primo round si è consumato, ieri, nel giro nemmeno di due ore, ovviamente senza che neppure il contenuto della conferenza stampa di ieri mattina, tenuta dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi fosse ancora comparso sotto forma di articolo su una qualsiasi delle testate locali.
Del resto, si sa, le vie delle notizie sono infinite e subito, nel primo pomeriggio, l’amministrazione, chiamata in causa da Bernardi in merito all’opportunità – non alla legalità, peraltro riconosciuta dallo stesso Bernardi – dell’assunzione dell’ex assessore al marmo Alessandro Trivelli come impiegato alla Pesa, cioè nello stesso settore di cui lui era a capo fino a un anno fa, ha sferrato il suo destro, impostato principalmente sulle presupposte scorrettezze di ugual genere commesse da Bernardi ai tempi dei suoi assessorati.
Il contrattacco del team del sindaco è partito con un “ pare che”, cioè con un riferimento a un sentito dire non suffragato da alcuna prova tangibile, ed ha avviato il carrarinissimo e pericoloso gioco del “ ma parli te …” che, inevitabilmente, ha scatenato la nuova replica, dello stesso tenore, del consigliere Bernardi. Ma quando il “ ma parli te..” è fatto al rialzo, in piazza ci vanno gli scheletri di tutti e lo spettacolo che si offre ai cittadini è sempre quello non di avversari politici ma di capricciosi bambini della scuola materna.
Ecco allora il secondo round lanciato da Bernardi: “Parla proprio il vicesindaco Martinelli, che è stato protagonista di una situazione simile, se non peggiore, relativa all'assunzione della moglie come educatrice dei centri estivi della Società Partecipata del comune Nausicaa, settore del quale lui stesso è l'assessore di competenza ? Anche in questo caso l’assunzione era legittima, ma decisamente inopportuna. E ancora proprio Martinelli parla di una “assunzione ex novo” riferendosi al mio contratto con Erp, mentre in verità è stata una “regolarizzazione “ da parte dell’ente di cinque “precari “ che avevano già un contratto a tempo determinato presso ATER fin dal 1999. E sempre lui parla del mio curriculum quando non ha mai spiegato come mai nel suo, da quando è stato nominato assessore, sia stata accuratamente cancellata una parte ? Queste dichiarazioni del grillino Martinelli non appartengono alla politica e sono solo uno squallido colpo basso nei miei confronti, inferto nel tentativo di denigrarmi, riportando pubblicamente gravissime falsità. Il tutto suggerito da chi sta cercando da tempo di mistificare la realtà per non far distinguere il vero dal falso attraverso un continuo attacco personale, sottile quanto vigliacco, che non mi spaventa per niente, né fermerà la mia attività politica.”.
Bernardi ha dichiarato “ spudoratamente falsa” l’informazione, fatta ieri nella replica del team del sindaco, in base alla quale la sua regolarizzazione in Erp è avvenuta mentre lui era assessore alla casa ed ha spiegato che tale regolarizzazione è avvenuta nel 2003 insieme a quella di altri quattro colleghi a seguito del passaggio da Ater ad Erp quando il presidente di Erp era Argante Mussi, che ha confermato pubblicamente la versione data da Bernardi. Bernardi non ha rinunciato a lanciare una frecciatina a Martinelli ricordando come, presumibilmente nello stesso periodo del sua regolarizzazione in Erp, l’attuale vicesindaco stesse svolgendo il suo tirocinio presso lo studio dell’ex consigliere del Pd Lucio Boggi, in seguito diventato bersaglio di molti attacchi da parte dei grillini quando erano all’opposizione.
“Il vicesindaco Martinelli - ha continuato Bernardi - professionista assieme alla giunta in materia di sospetto e diffamazione nei miei confronti, essendo stato smentito dai fatti e preso da nervosismo incontrollato, non ha nemmeno capito che la legalità della procedura di assunzione di Trivelli e anche della digital manager Camilla Palagi, non è mai stata messa in discussione e che la critica è stata mossa in merito all’opportunità politica di queste assunzioni. Credo sia un dovere di ogni consigliere comunale interrogare l’amministrazione su fatti come questi, perché la politica non si fa attraverso attacchi personali e insinuazioni false, tendenziose e di bassissimo profilo, ma illustrando in trasparenza ciò che i cittadini hanno il diritto di conoscere. Una trasparenza che purtroppo l’amministrazione 5 Stelle ha oscurato sempre più con il passare del tempo, fino a giungere alla situazione odierna, che definire inquietante è un eufemismo. Infatti gli atti di assunzione di Alessandro Trivelli non sono stati pubblicati o, comunque, la ricerca è impostata in maniera tale che è difficile accedervi, cosa che invece è semplice ed esaustiva sul sito del Comune di Seravezza che, nella pagina della Trasparenza Amministrativa, ha pubblicato tutti gli atti le graduatorie ed i provvedimenti del bando in questione e persino i test delle prove.” Bernardi ha quindi evidenziato i molti spunti di riflessione che l’assunzione dell’ex assessore Trivelli solleva:”.
“Il neo assunto Alessandro Trivelli - dice Bernardi - è stato assegnato al dirigente Massimiliano Germiniasi che è stato esperto esterno della commissione giudicatrice del bando di concorso aperto del comune di Seravezza e che quindi si è trovato nella posizione di doverlo giudicare come candidato. Tutto regolare certo ma è lecito anche immaginare l’imbarazzo di entrambi quando si sono trovati davanti uno come valutatore e l’altro come valutato, quando solo pochi mesi prima erano l’uno dirigente del settore marmo e l’altro assessore al marmo cioè suo diretto superiore e anche immaginare l’imbarazzo della situazione attuale che vede l’ex assessore diventato dipendente del dirigente suo ex sottoposto.”.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha firmato oggi, mercoledì 21 ottobre, l’Ordinanza per l’attivazione, anticipata e facoltativa, degli impianti termici di riscaldamento nel territorio comunale. L’accensione dei riscaldamenti sarà consentita da giovedì 22 ottobre e fino al prossimo 31 ottobre, per un massimo di sei ore, orario che deve essere compreso tra le ore 5.00 e le ore 23.00, di ciascun giorno, frazionando l’orario giornaliero di riscaldamento consentito in due o più sezioni.
Il provvedimento è stato assunto a seguito delle condizioni climatiche e delle segnalazioni di disagio pervenute da alcuni cittadini, condomini e istituti scolastici.I valori massimi della temperatura ambiente sono quelli indicati dall’art. 3 del D D.P.R. n. 74 del 16/04/2013, ovvero 20° C + 2° C di tolleranza, a eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali assimilabili, per i quali è prevista la temperatura massima di 18° C + 2° C di tolleranza.
L’Amministratore del condominio o responsabile dell’impianto di riscaldamento è tenuto a esporre in modo visibile all’esterno della centrale termica la soluzione prescelta, indicando il periodo relativo all’orario di funzionamento oltre le proprie responsabilità. Le disposizioni previste nell’ordinanza non si applicano agli edifici citati nell’art. 4 comma 5 del D.P.R. n. 74 del 16/04/2013 (tra gli altri, edifici adibiti a ricovero, ospedali, cliniche, asili nido, scuole materne, alberghi, impianti degli uffici di attività commerciali, industriali e attività assimilabili) poiché non sono soggetti a limitazioni del periodo annuale di esercizio, né della durata giornaliera di attivazione degli impianti termici.
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E’ ufficiale e la conferma è arrivata quando ancora in molti si aspettavano il contrario, al punto che non tutti se la sentono ancora di commentare la notizia. Soprattutto non se la sentono i compagni di partito, quelli che alle recenti elezioni regionali hanno puntato su Giacomo Bugliani, il candidato più votato della provincia di Massa Carrara, vero campione di preferenze che ha portato alla lista di Eugenio Giani ben 11.625 voti.
Bugliani è entrato in consiglio regionale con tutta la forza ed il peso di un consenso elettorale enorme. Ma l’ambizione del partito democratico provinciale era la nomina assessoriale, che però non è arrivata. Anche a questo mandato, dunque, la nostra provincia di Massa Carrara si deve accontentare di mandare un consigliere a Firenze: ovvero, di rimandare Bugliani in Regione nelle vesti di consigliere, ma non di assessore.
Accordi presi dai partiti per la salvaguardia degli equilibri di coalizione? A fronte del gran numero di voti presi da Bugliani, è facile ed anche legittimo pensarlo. Ma, forse, più semplicemente la nomina assessoriale di Bugliani non è scattata perché nei complicati equilibri elettorali, pesa la sconfitta del centro sinistra in una provincia, qual è la nostra, che è anche la più piccola della Regione.
Un epilogo, dunque, che pesa su tutti ed il coordinamento provinciale di Forza Italia Giovani lo ha voluto dire: “Premettiamo che questo epilogo per noi appariva scontato: al di là delle promesse elettorali ci credevamo poco che a Firenze potessero conferire un incarico importante ad un massese. A prescindere dall’appartenenza partitica, rimane il dispiacere politico ed umano per la nostra comunità” – si legge nella nota firmata da Giovanbattista Ronchieri, coordinatore comunale Massa Forza Italia Giovani e Nicola Biglioli, vice coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Massa-Carrara (in foto). “Umano – proseguono – perché Giacomo che è un avversario, ma non un nemico, è persona preparata ed in politica ai giorni d'oggi è merce rara”. I coordinatori poi parlano di un dispiacere anche politico “che dà la rappresentazione plastica di come il Pd non si sia evoluto dalla logica spartitoria e anti-meritocratica che lo contraddistingue da sempre in Toscana e che lo ha portato a perdere sei capoluoghi di provincia nella regione”.
Da Forza Italia una reprimenda alla coalizione politica antagonista: “Per la sinistra siamo solo una pedina di poco conto in uno scacchiere geopolitico, un territorio di confine dallo scarso valore politico, una comunità che non può pesare più di tanto nel governo della regione, e infatti si vede. Poi si domandassero il perché a Massa-Carrara ha vinto il centrodestra”.
- Anche Forza Italia critica l’assunzione in comune dell’ex assessore Trivelli e della social manager Palagi
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