Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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Roberta Dei, presidente Gruppo Misto di maggioranza, ha protocollato una mozione per tagliare gli emolumenti di sindaco, assessori, presidente del consiglio e consiglieri comunali, per tutta la durata della nuova emergenza.
“Il presidente del settore alimentazione di Confartigianato Massa Carrara, Gabriele Giovannelli – dichiara Dei- troverà riscontro effettivo che non tutti i politici hanno bisogno di sollecitazioni per comprendere la fase storica di sacrificio che viene chiesta a tutti gli italiani.”
“Ricordo a lui e a tutti i massesi – sottolinea- che per ben due volte il Presidente Benedetti, suffragato da qualche sentenza che risale alla notte dei tempi, ha bocciato una mozione e una risoluzione che chiedevano un contributo di solidarietà alla politica e tagli netti alle consulenze nelle partecipate.”
“Ho scritto dunque una terza mozione –spiega- e sono sicura che a breve il consiglio comunale di Massa la voterà; il taglio degli emolumenti e il blocco alla nomina del nuovo assessore possono permettere di recuperare una discreta cifra per il sostegno alle emergenze reddituali nel comune di Massa.”
“Del resto –commenta- mi sorprenderebbe vedere che la maggioranza, così attenta alla sua sicurezza economica e sanitaria, sfuggisse ancora una volta a un atto di solidarietà prima di tutto umana.”
“Adesso –conclude Dei- compete al Presidente Benedetti decidere se la terza mozione potrà essere discussa in consiglio comunale.”
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"Chiedo alla Regione Toscana e in primo luogo al presidente Eugenio Giani e alla neo assessora all'Ambiente Monia Monni di intervenire e di farlo al più presto. E' necessario fermare la costruzione di quella che sarebbe un'opera deleteria per tutta la città di Massa: una muraglia alta 5 metri lungo il nostro fiume Frigido. Chiedo che, prima di far procedere ancora i lavori, si prendano il tempo per studiare la messa in sicurezza del fiume e analizzare le alternative possibili che ci sono e che sono molto meno impattanti di un muro di cemento armato", è l'appello che la la deputata Pd e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, invia al neonato governo della Toscana a proposito della costruzione del muro sul Frigido i cui lavori sono partiti nei giorni scorsi.
"E' un progetto sbagliato – spiega la presidente Nardi - perché tende a murare il fiume con pareti di cemento armato alte 5 metri. E' l'esatto opposto di quello che serve a Massa e cioè riappropriarsi del proprio fiume e non chiuderlo con un muro di cemento. Tutto questo non si sposa con un'idea della città in cui il parco fluviale del Frigido è una risorsa che va sviluppata e non mortificata".
"E' particolarmente grave – conclude la deputata Pd - l'atteggiamento dell'amministrazione comunale di Massa che invece di difendere e sviluppare il legame della comunità col proprio fiume pensa a murarlo. E' ancora più grave se ripensiamo alle parole con cui il sindaco Persiani, poco dopo l'insediamento, aveva garantito che il progetto sarebbe stato rivisto e ristudiato. Una promessa a tutta la città che non ha mantenuto. Le soluzioni alternative al cemento armato ci sono e gli sono state anche presentate. Si tratta di ipotesi molto meno impattanti, che non sconvolgono definitivamente il fiume Frigido, ma lo governano con equilibrio. Si può allargare l'alveo del fiume e con il dragaggio si può abbassarne il letto e si può costruire una cassa di espansione per prevenire eventuali esondazioni al posto del vecchio depuratore delle Querce. Tutte opere che in altre parti della Toscana hanno dato ottimi risultati sia dal punto di vista della sicurezza che dell'ambiente".
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Dopo aver ricevuto delle segnalazioni da alcuni cittadini, Sonia Castellini, coordinatrice provinciale Azzurro Donna e vice coordinatrice comunale Forza Italia, si è recata alla stazione ferroviaria ed ha personalmente appurato che al vetro della biglietteria chiusa è affisso un cartello in cui si comunica la chiusura della biglietteria fino a nuova comunicazione. Oltre a tale disagio, alla stazione anche la sala d'attesa interdetta al pubblico.
Sonia Castellini ha spiegato: “Se è vero che troviamo nell'atrio le biglietterie automatiche e la possibilità di acquistare titoli di viaggio presso gli attigui esercizi commerciali (fino alle 19.00), è vero anche che le informazioni circa gli orari e gli eventuali cambi nelle stazioni sono invece peculiarità del personale di Trenitalia, i meno giovani non sono in grado di utilizzare le biglietterie automatiche e non sottovalutiamo l'aspetto sicurezza dato che la presenza del personale ferroviario è comunque un controllo.” L'onorevole Deborah Bergamini, vicepresidente della IX commissione trasporti alla Camera dei Deputati, si e' fatta carico di informarsi sulla situazione presso Trenitalia ed eventualmente valutare la possibilità di presentare un'interrogazione parlamentare.
La coordinatrice provinciale Sonia Castellini ha infine concluso: “Il coordinamento Comunale eletto di Forza Italia Massa cercherà insieme all’Onorevole Deborah Bergamini di capire come poter contribuire risolvere questa problematica il prima possibile perche' non e' giusto che Massa ed i nostri concittadini debbano essere penalizzati.”
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Il consigliere di Arcipelago Massa, Andrea Barotti, affrontando la situazione generata dal Covid, scrive: "La Pandemia ha evidenziato i punti di forza della nostra sanità, il personale medico ed infermieristico principalmente, e le debolezze frutto di politiche che guardando troppo ai numeri hanno indebolito un ambito che, invece, sia per l'attuale situazione ma anche per l'invecchiamento della popolazione, la riduzione dei nuclei famigliari, sarà sempre più sottoposto ad una maggior pressione".
Il consigliere continua nella sua riflessione e afferma: "È molto probabile che il numero chiuso, previsto per le facoltà di medicina e chirurgia, verrà rivisto o perlomeno dovranno, ragionevolmente, aumentare i posti disponibili cosicché si riesca, in un arco temporale piuttosto ristretto, a colmare il nostro gap evitando, al contempo, di importare, possibilità che andrà riducendosi almeno per la maggiore concorrenza di altri attori europei, personale da altri paesi; daremo una prospettiva professionale ai nostri giovani e renderemo, per buona parte, possibile il sogno di quelle ragazze, di quei ragazzi che ogni anno debbono affrontare i test di ingresso e quindi i limiti della nostra capacità formativa". Andrea Barotti scorge delle possibilità da cogliere: "In questo nuovo contesto, molto concreto vista la possibilità di attingere a finanziamenti Europei (MES e Recovery Found), credo che il nostro territorio possa giocare una partita per potenziare la sanità locale, valorizzare le eccellenze presenti (basti pensare all'Opa, la Scuola infermieri), recuperare strutture esistenti ed inserirsi nel campo della formazione universitaria; sono convinto che la miglior strategia politica per far acquisire, in ogni sede istituzionale, maggior considerazione alla nostra comunità sia avanzare delle proposte! Cavalcare la protesta, limitarsi alla critica non porta e mai condurrà ad alcun buon risultato".
Il Civico lancia la proposta: "Penso, quindi, che sussistano le condizioni affinché una politica pragmatica e lungimirante, capace di cogliere gli sprazzi di luce di un cielo denso di nubi, possa immaginare di dar vita, mettendo a sistema le professionalità, le risorse materiali in uso e quelle potenziali, ad un distaccamento della facoltà di medicina e chirurgia di Pisa o, addirittura, ad un istituto universitario autonomo con, provvisoriamente, un unico indirizzo. Il progetto consentirebbe di valorizzare le capacità della nostra sanità e di attrarre ulteriori competenze, di promuovere e ampliare l'esistente senza limitarsi alla sua legittima difesa, di dare ai plessi di Carrara e Massa (vecchio ospedale) una mission aggiuntiva ovviando al ridimensionamento o alla perdita di funzionalità. La Scuola infermieri avrebbe la possibilità di ampliarsi, il vecchio Ospedale di Massa data la destinazione Covid si trasformerebbe in un centro di virologia, il Noa e l'OPA diventerebbero cliniche universitarie e il nostro territorio, oltre a contribuire al rafforzamento del sistema di difesa sanitaria del paese e all'adeguamento della didattica alle condizioni dettate da un'emergenza che potrebbe ripetersi, farebbe un notevole passo in avanti! Un passo che porterebbe benefici anche alla nostra economia poiché le università sono una leva per il pil delle città che ne sono sede".
La nota si conclude con l'ipotesi di fondare una Università con le radici nel marmo e nel mondo produttivo del territorio: "Il sogno, prescindendo dal corso di medicina e chirurgia, di avere una Università sul nostro territorio potrebbe egualmente fiorire grazie al marmo; l'oro bianco sarebbe il capitale da investire per replicare quanto con la LIUC (oggi settima università non statale presente nel sistema italiano), nel 1989, trecento imprenditori della provincia di Varese e dell'alto Milanese idearono; investiamo la nostra ricchezza sul futuro! Investiamo sui giovani, sulla cultura e questo territorio non sarà più una periferia abbandonata e povera".
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Nei giorni scorsi il sindaco Francesco De Pasquale ha visitato alcune delle attività cittadine più colpite dagli effetti dell’ultimo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri: “Immediatamente dopo l’ufficializzazione delle restrizioni imposte a diverse attività, tra cui ristoratori e palestre, ho deciso di andare a incontrare queste persone sul loro posto di lavoro” ha spiegato il primi cittadino, ammettendo che “i provvedimenti varati hanno effetti dolorosi ma sono assolutamente necessari per provare a fermare la diffusione del virus e scongiurare ulteriori restrizioni”.
Il sindaco, insieme all’assessore al Commercio Giovanni Macchiarini, alla consigliera Marzia Paita, presidente della commissione 5 e al presidente del Consiglio Comunale Michele Palma, nelle giornate di martedì, mercoledì e giovedì ha quindi incontrato alcuni degli imprenditori del centro di Carrara, Avenza e Marina.
“Abbiamo trovato un clima di grande reattività e voglia di fare. Ad esempio nel caso dei ristoratori, praticamente tutti hanno immediatamente avviato servizi straordinari per “compensare” la restrizione degli orari, attivando o meglio riattivando proposte quali l’asporto o la consegna a domicilio già messe in campo durante il lockdown” ha spiegato l’assessore al Commercio Macchiarini.
Nel corso di questi colloqui, gli esponenti dell’amministrazione hanno ascoltato e raccolto le proposte e le richieste degli operatori, incentrate per lo più sulla necessità di agevolazioni o sostegni di tipo fiscale ed economico. “Mi sono impegnato a riportare queste istanze all’attenzione del governo e della Regione nell’ottica di un rapporto costruttivo e collaborativo con gli enti sovraordinati. In un momento di così grande difficoltà il confronto e l’ascolto sono l’unica ricetta per uscire insieme dalla crisi, economica, sociale e sanitaria innescata dalla pandemia” ha aggiunto il sindaco.
Dopo il confronto con i gestori dei locali della movida di settimana scorsa, e il giro di colloqui di questi giorni, il sindaco ha dato la massima disponibilità dell’amministrazione a recepire le istanze dei cittadini: “Ho avuto la conferma che il dialogo anche se a tratti può essere ostico e difficile, ha sempre e comunque dei risvolti positivi per tutti. Non è un caso che questi appuntamenti siano stati molto apprezzati come non è un caso che gli organizzatori dell’iniziativa “Insieme per Carrara” che si terrà venerdì pomeriggio a marina abbiano invitato il sindaco a partecipare”.
L’amministrazione sarà quindi presente all’iniziativa.
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Dopo l’incidente mortale avvenuto oggi pomeriggio nella cava di Borra Larga, sulle Alpi Apuane, è il sindacato Filca Cisl Toscana Lucca e Massa Carrara a prendere la parola.
”Non è possibile nel 2020 morire ancora sul lavoro – esordisce -. Negli ultimi anni nelle cave, tra le due province, è una strage. I ritmi sono molto alti, macchinari sempre più veloci, il marmo che viene estratto oggi è 10 volte di più di quello di 10 anni fa”.
“Non si deve pensare solo al profitto- incalza -. L’età media dei lavoratori è sopra i 50 anni, deve essere ringiovanito il settore e serve maggiore formazione. Non si può continuare così. Occorre riaprire un tavolo istituzionale. La Filca Cisl Toscana Lucca e Massa Carrara si stringe intorno al dolore della famiglia del lavoratore”.
Per questo le tre organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl, Fillea Cgil dei territori di Lucca e Massa Carrara proclamano 8 ore di sciopero per l’intero settore del lapideo delle due provincie per giovedì 29 ottobre.
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Sono partiti i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche sull’incrocio tra via Inglostadt e via Genova a Marina di Carrara ma la Lega, pur apprezzando l’intervento, fra l’altro segnalato più volte anche con foto proprio dal coordinamento comunale leghista, ha espresso dubbi sui criteri con i quali l’amministrazione procede nella scelta degli interventi.
“L’assessore Andrea Raggi effettua interventi di abbattimento delle barriere architettoniche a caso e senza aver mai approvato il P.A.B. E. strumento trasparente e di programmazione previsto dalla Legge regionale 47/91. – ha detto uil coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini - I centomila euro annuali previsti nel piano triennale del comune sono decisamente insufficienti, visto che per il solo intervento nell’incrocio tra via Ingolstadt e via Genova il costo per l'affidamento dei lavori è di circa trentamila euro.” . Per pieruccini, la disponibilità economica riservata ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche sarebbe indice della scarsa attenzione riservata dall’assessore Raggi a questi importanti investimenti essendo assolutamente insufficiente a garantire una programmazione organica territoriale volta al superamento delle barriere architettoniche in base ad una pianificazione urbanistica. Pieruccini si è rivolto direttamente all’assessore ai lavori pubblici per sapere quali sono stati i livelli di priorità riscontrati dall’amministrazione e chi ha individuato e messo in atto questo intervento prima di altri ed ha citato l’esempio dello stato pietoso e pericolosamente inaccessibile di quasi tutti i marciapiedi della città.
“Per questa ragione – ha aggiunto Pieruccini - sollecitiamo i 5 Stelle a procedere all’avvio di una dettagliata ricognizione sulla presenza di barriere architettoniche che insistono su opere o infrastrutture pubbliche e a dare l’immediato avvio di lavori di adeguamento e di accessibilità su tutto il territorio investendo di più. Le tematiche sociali, ormai purtroppo è risaputo, non sono certo al centro del programma politico dei 5 Stelle , ma con questa ultima segnalazione sui temi della disabilità la Lega vuol dare voce a quanti subiscono il disagio delle barriere architettoniche. Inutile ricordare l’obbligo normativo in merito alla dotazione da parte degli enti comunali di un Piano di Abbattimento delle Barriere Architettoniche ( P A B.E ) e la legge 104 che ribadisce che le persone con disabilità, in nessun caso possono essere escluse dal godimento di servizi, prestazioni e opportunità ordinariamente goduti da ogni cittadino.”. Pieruccini ha anche ricordato che nell’accessibilità urbana è previsto che il dislivello dei marciapiedi fra zone adiacenti non deve superare i due centimetri e mezzo e non sono consentiti restringimenti o presenze di elementi che ne intralcino l’utilizzo, misure che molti cittadini ci segnalano non essere quasi mai rispettate specialmente nel viale XX Settembre, arteria principale della città.
“Per gli attraversamenti pedonali – ha concluso Pieruccini - sarebbe opportuno facilitare l’individuazione visiva dell’attraversamento mediante segnaletica stradale, strisce pedonali o illuminazioni di richiamo. Chiediamo quindi, visto il costo considerevole dell’abbattimento delle barriere architettoniche nel centro di Marina di Carrara, che la cittadinanza sia messa a conoscenza del progetto che verrà posto in essere dalla Ditta Della Pina Renato affidataria dell'appalto redatto dall’amministrazione comunale e se questa spesa era relativa agli interventi previsti nel bilancio 2019 oppure del 2020 e quali sono state le altre zone che sono state interessate all’ abbattimento delle barriere architettoniche fino ad oggi.”.
Ancora consigli comunali in video-conferenza a Massa: Benedetti esibisce l’indicazione del Ministero
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Non ha mollato durante l’estate, quando il furore della pandemia pareva quasi placato, men che meno lo farà adesso che il covid si avvia a dispiegare tutta la sua potenza e il ministero degli interni stesso avvalla la scelta di non fare i consigli comunali in presenza.
Lui è Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa, che ha ingaggiato ormai da mesi una battaglia per giustificare la scelta dei consigli comunali da remoto profondamente combattuta dai consiglieri dell’opposizione. Una battaglia vche il precipitare degli eventi attuale ha risolto inevitabilmente: tra le misure urgenti per combattere i contagi in crescita esponenziale c’è anche quella di fare i consigli comunali in video conferenza. Benedetti ha annunciato oggi di aver inviato ai capigruppo dell’opposizione il documento del ministero dell’interno ed ha sottolineato la coerenza del sindaco di Massa, della presidenza del consiglio, della segreteria generale e della dirigenza del settore, per aver sempre operato per la massima sicurezza di tutti i partecipanti alle sedute e alle commissioni.
“In ciò siamo stati, devo scrivere purtroppo – ha detto Benedetti - anticipatori di un sistema che oggi viene legittimato e proposto dal governo a seguito dell’aggravarsi della situazione. Nel merito, devo dire che sono orgoglioso di ciò, poichè, nonostante le insistenze e le proteste della minoranza, in primis quelle dei consiglieri 5 Stelle che pur essendo forza di governo, sono arrivati perfino a non partecipare per mesi alle sedute di consiglio, abbiamo resistito ed ottenuto anche nel concreto un importante risultato che è stato quello di garantire la salute a tutti gli amministratori, nessuno dei quali ha contratto il covid, a differenza ad esempio di quanto accaduto in parlamento dove hanno lavorato sempre in presenza.”. Benedetti ha quindi annunciato che quella da remoto continuerà ad essere la modalità dei consigli comunali massesi fino alla fine dell’emergenza ed ha auspicato che la minoranza, dopo essere finalmente tornata a lavorare in consiglio due giorni fa, continui a svolgere con impegno e costanza la propria attività a favore di tutta la nostra comunità. Infine Benedetti ha ringraziato il sindaco Persiani, per l’infaticabile e concreto lavoro che svolto nella campagna anti Covid-19 e per la salvaguardia della salute di tutti i cittadini di Massa.
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La prima motivazione sono sicuramente i tempi cupi, afflitti dal secondo e più grande picco della pandemia, che, oggettivamente, rendono poco interessanti e appetibili tutte le proposte di carattere storico-commemorativo. La seconda, non meno rilevante, è la storia stessa del comune a cui è stata fatta la proposta. La conclusione inevitabile è quindi la critica verso l’ente istituzionale che in questo momento spende tempo ed energie per questioni non di utilità contingente né opportune. Tutta la vicenda ha per protagonisti, da un lato, il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, che ha impegnato il consiglio provinciale a lavorare su atti e documenti per la delibera relativa alla proposta dell’ambasciatore della Federazione Russa della Repubblica Italiana per l’installazione a Carrara di un monumento in ricordo dei partigiani sovietici, dall’altro il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti,vice coordinatore provinciale di Forza Italia.
Benedetti ha infatti fatto notare che il comune di Carrara, al termine della seconda guerra mondiale ospitò i profughi della Dalmazia e dell’Istria che fuggirono dalla violenza e dalla persecuzione del regime comunista di Tito, satellite della neonata Unione Sovietica, che si macchiò, con la collaborazione dei partigiani italiani, della tragedia delle foibe. “Non si trattava, nel caso delle foibe- ha detto Benedetti- di partigiani russi ma erano comunque partigiani sanguinari accomunati dalla stessa ideologia politica. E poi, non possiamo certamente onorare chi ha operato agli ordini di Stalin e del comandante Ivan Stepanovic Konev, condottiero da metodi spietati e profondamente legato all’ideologia del Socialismo Sovietico, tanta cara a Stalin che fu proprio uno degli organizzatori del movimento di resistenza , nonché il responsabile delle deportazioni nei purtroppo famosi campi di concentramento sovietici, nonchè della morte di milioni di ebrei.”
Secondo Benedetti esisterebbe una correlazione tra Stalin e Konev – definiti assassini – e i partigiani a cui si vuole dedicare un monumento a Carrara e questa sarebbe motivo di imbarazzo per l’iniziaitiva.
“Il “ moderato” presidente Lorenzetti, anzichè rendersi patetico con queste scellerate proposte, farebbe meglio ad attivarsi per individuare i fondi necessari per riqualificare il Palazzo della Provincia che giace in condizioni pietose ormai da anni, per non parlare della manutenzione e della sicurezza delle strade, soprattutto in periodo invernale.”. Benedetti ha quindi ricordato che per le strade provinciali , in inverno, esiste ancora l’obbligo di installare le catene ed ha suggerito l’ipotesi che tale divieto sia dovuto alla mancanza di soldi della Provincia per comprare il sale da spargere sulle strade.
“Ci troviamo paradossalmente a dover viaggiare con le catene in auto anche in strade dove non nevica da 60 anni – ha continuato Benedetti - come ad esempio il lungomare di Marina di Massa o via Dorsale. Ma anche gli strumenti e gli attrezzi da lavoro per gli operai che devono effettuare la manutenzione delle strade e la messa in sicurezza delle zone montane, non sono idonei per soddisfare tutti i bisogni e le necessità, per cui, considerando che la Provincia si interessa quasi esclusivamente di strade e di scuole, mi domando cosa ci stia ancora a fare in quel posto il presidente Lorenzetti. Dopo questa ultima farsa, credo che debba dimettersi con dignità, ma dimettersi, perché un oltraggio del genere, con la realizzazione di un monumento intitolato ai partigiani russi, la nostra popolazione non se lo merita. Mi auguro che il consiglio provinciale decida di respingere questa proposta e presenti un documento di condanna per l’iniziativa del “ Democratico” e pacifista Presidente Lorenzetti.”
Benedetti ha poi proposto di avviare un percorso per una serie di iniziative in ricordo di tutti gli ebrei trucidati nel mondo e di tutte le vittime dei partigiani di qualsiasi nazionalità siano stati.
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Questa mattina il sindaco Francesco De Pasquale e l'assessore al Commercio Giovanni Macchiarini hanno fatto visita al mercato settimanale di Avenza per incontrare i venditori ambulanti e ascoltare le loro opinioni in merito alla collocazione dell'appuntamento del mercoledì. L'attuale disposizione dei banchi in via Casola, proprio accanto alla Coop, era stata stabilita dall'amministrazione comunale per permettere l'apertura dei cantieri in prossimità del ponte di via Menconi.
«Adesso dobbiamo valutare se proseguire con questa collocazione, che ha spazi più ampi e quindi agevola anche il rispetto delle norme Covid, o tornare in quella tradizionale di via Giovan Pietro, come chiedono alcuni ambulanti – commenta il sindaco Francesco De Pasquale – La visita di questa mattina è stata l'occasione per un ulteriore confronto dopo l'incontro nella commissione presieduta da Marzia Paita, anchedata l'imminente riapertura del ponte di Avenza».
«Utilizzeremo il tempo che abbiamo a disposizione – commenta l'assessore Giovanni Macchiarini – per valutare la migliore collocazione del mercato. Da un primo confronto con alcuni venditori ambulanti è emerso che quella attuale pur restando una collocazione che permette lo svolgimento in sicurezza del mercato non accontenta proprio tutti. Come abbiamo già anticipato, stiamo valutando diverse opzioni: il recupero di alcune giornate di in giorni extra della settimana, l'allungamento dell'orario di permanenza dei banchi fino per esempio alle 18, ed eventualmente la ricollocazione del mercato nella vecchia area, ovviamente seguendo tutte le procedure per permettere lo svolgimento in sicurezza».
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