Politica
Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

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Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto dello Sport. Vari i requisiti richiesti, tra i quali la collocazione dell'immobile a Marina di Carrara, in una zona facilmente accessibile, compresa tra il mare e l'autostrada A12, con una superficie coperta superiore a mq. 5.000,00 e un valore immobiliare non superiore a euro 5.000.000,00. Verranno privilegiate le proposte riguardanti edifici già esistenti, di cui sia possibile il riuso e la nuova destinazione compatibilmente alle disposizioni urbanistiche, consentendo un risparmio nell'utilizzo del suolo. I proponenti dovranno presentare il plico con la documentazione e la richiesta economica, a pena di esclusione, entro e non oltre le 13 del 23 giugno 2025. La busta può essere consegnata a mano all'Ufficio Protocollo del comune in piazza 2 Giugno, o spedita mediante servizio postale a mezzo raccomandata con avviso di ricevimento. Le istanze ammesse saranno esaminate nel corso di in una seduta pubblica che si terrà in Comune il 24 giugno alle 10.Per informazioni è possibile scrivere all'indirizzo di posta elettronica certificata
La documentazione è disponibile anche sul sito del comune www.comune.carrara.ms.it
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Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”, promosso da CISL Toscana Nord e FIT-CISL Toscana. L’evento nasce con l’obiettivo di analizzare in modo aperto e trasparente le principali criticità, prospettive e sfide del servizio di Trasporto Pubblico Locale (TPL) nella provincia di Massa-Carrara. A oltre tre anni e mezzo dalla presa in carico del servizio da parte di Autolinee Toscane, il convegno si propone di fare il punto sugli investimenti che quest’ultima ha realizzato, sta realizzando e realizzerà, sulle condizioni del parco bus, sulle Esternalizzazioni, sul T2 e Lotto Debole, sulla sicurezza e problematiche varie del personale, sulla riorganizzazione del servizio all’utenza e tanti altri temi legati ad un servizio mirato a garantire una mobilità sostenibile. L’iniziativa sarà introdotta da Luca Mannini, Segretario FIT-CISL Toscana Nord, e coordinata da Paolo Panchetti, Segretario Regionale FIT-CISL con delega al TPL. Interverranno il dott. Guido Aprea Prefetto di Massa Carrara, Gianni Bechelli Presidente di Autolinee Toscane, Gianni Lorenzetti Presidente della Provincia di Massa Carrara nonché Sindaco di Montignoso, Michele Folloni Segretario UST CISL Toscana Nord, Francesco Persiani Sindaco di Massa, Serena Arrighi Sindaca di Carrara, GianLuigi Giannetti Presidente Unione dei Comuni della Lunigiana nonché sindaco di Fivizzano. Conclusioni affidate ad Antonino Rocca, Segretario Generale FIT-CISL Toscana.
L’incontro è aperto a tutta la cittadinanza e rappresenta un'importante occasione di confronto pubblico tra istituzioni ed operatori del settore, con lo scopo di affrontare insieme le sfide future di un servizio essenziale per il territorio.
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"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che sha spiegato: "Dopo anni di segnalazioni e proteste da parte di cittadini, operatori sanitari e associazioni, la situazione è divenuta inaccettabile. Come già sottolineato dall’onorevole Alessandro Amorese, di Fratelli d'Italia, è necessario porre fine a questo balzello che colpisce chi si reca in ospedale non certo per piacere, ma per necessità, spesso in momenti di fragilità e dolore. Proprio l’onorevole Amorese, con il suo costante impegno per la sanità del territorio, aveva già ottenuto un primo importante risultato: grazie al suo interessamento, gli orari di apertura del bar del Noa sono stati modificati per rispondere meglio alle esigenze dell’utenza, garantendo un servizio più adeguato e accessibile. Ora è il momento di compiere un passo ulteriore, eliminando il pagamento del parcheggio. Quella del parcheggio a pagamento fu una scelta dell’allora presidente Enrico Rossi, frutto di un’impostazione politica che ha visto la sanità trattata come un affare più che come un servizio. Una scelta che oggi l’attuale presidente Eugenio Giani finge di non vedere, facendo orecchie da mercante mentre altri territori, con maggiore sensibilità, stanno già avviando un percorso per riportare la gratuità delle aree di sosta ospedaliere. L'ospedale delle Apuane non è un centro commerciale o un parco divertimenti: è un presidio sanitario, un luogo dove da tutta la provincia si va per curarsi o per assistere i propri cari. È profondamente ingiusto che a questo disagio si sommi anche il peso economico del parcheggio. Chiediamo con forza che la Regione Toscana si assuma la responsabilità di intervenire per modificare una convenzione ormai fuori dal tempo e dalle esigenze dei cittadini. La gratuità del parcheggio al delle Apuane è una questione di rispetto e di buon senso".
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La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse la laurea: chiunque viene chiamato a ricoprire ruoli direttivi nel settore pubblico deve infatti possederla per legge. Risulta evidente che quando i bandi richiedono (o, come in questo caso, non richiedono) requisiti in modo incomprensibile aumentano in me, che sono un malpensante, i sospetti che qualcuno conosca già il nome del vincitore. Ho segnalato senza successo in Comune la strenezza dell'assenza del requisito della laurea e, non ricevendo soddisfazione, l'ho fatto presente all'opinione pubblica sulla stampa. Tuttavia una buona parte dei bandi pubblicati dall'amministrazione Arrighi hanno dato adito a polemiche e dubbi. In quello per la direzione del teatro c'è un altro elemento che ci trasmette la "fatica" che viene fatta anche a gestire l'ordinaria amministrazione, attività a cui appartiene la pubblicazione di un bando.
Come si vede nell'immagine con il testo che ho postato sotto, il bando comunicava l'indirizzo a cui inviare le domande:
"Meno siamo, meglio stiamo", cantava Renzo Arbore in un vecchio spettacolo teatrale. Ecco, la sensazione in questo bando è proprio questa. Possibilmente senza laurea.
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La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo, apparsa sulla stampa in questi giorni, ha suscitato la riflessione, accurata e puntuale, di Pierlio Baratta, esperto di economia e finanza, ex assessore al bilancio del comune di Massa e membro del comitato di indirizzo della Zona Logistica Semplificata apuana. Un’analisi, quella di Baratta, che inquadra aspetti diversi, spesso poco rilevati e che tenta anche di trovare soluzioni per invertire la tendenza. Un passaggio, come ha sottolineato lo stesso Baratta, dal metodo Hemingway volto a studiare strategie in base agli esiti, a un’interpretazione darwiniana che analizza le cause per trovare soluzioni.
“La crisi del bianco - spiega Pierlio Baratta- era ed è un fenomeno prevedibile e purtroppo irreversibile. Sono anni che stiamo assistendo a fatti anticipatori che avrebbero fatto pensare ad una contrazione/crollo del mercato. Analizziamo a posteriori cosa è successo, anche perché nessuno, me compreso, ha la sfera di cristallo. Le origini di questa crisi annunciata sono più di una: economiche, internazionali, ambientaliste, legate alla moda e al trend di mercato, determinate dalle tensioni geo politiche, ma una tra tutte è quella che, a mio avviso, ha segnato in misura più marcata il cambio di tendenza. Mi sto riferendo alla progressiva scomparsa dei commercianti e alla contrazione della filiera. Queste figure hanno creato, con il loro lavoro, nuovi mercati, facendo conoscere in giro per il mondo produzioni e cave che non avrebbero mai avuto alcuna visibilità, se non fosse stato per la caparbietà e l’ intraprendenza di questi pionieri che io definivo novelli Marco Polo, apostoli della produzione e della bellezza dei materiali locali. Materiali che, per lungo tempo, erano ignorati, improvvisamente, grazie al commercio, divennero conosciuti, segnando le sorti dei cavatori. L’assenza di pianificazione e l’intraprendente aggressività di qualche cavatore, che ha voluto accorciare la filiera, portando il cliente direttamente in cava, hanno segnato progressivamente l’inizio della fine. I prezzi hanno iniziato a calare, ma, soprattutto, l’estinzione progressiva delle ditte di commercio e lavorazione ha frenato quel marketing necessario, che solo i commercianti erano in grado di fare, spinti dalla voglia di esplorare e portare a conoscenza di nuovi clienti il bianco di carrara. E adesso? “Chi è causa del suo mal pianga se stesso” mi verrebbe da dire, ma per onestà intellettuale, almeno nel breve periodo, non saprei proprio come immaginare un economia senza il marmo e quindi: che fare? Allungare nuovamente la filiera, che è stata inconsciamente accorciata da chi ha creduto (come del resto è stato fatto dalle grandi piattaforme di e commerce), e magari crede ancora, che la rete dei commercianti potesse essere scavalcabile, così come le lavorazioni o la necessità di pensare sistemi di tracciabilità intelligenti volti a connotare il bianco come brand internazionale fosse inutile. A chi cita Hemingway, io rispondo citando Darwin. Sì, perché la nostra lenta estinzione ha un background evolutivo o meglio involutivo. Abbiamo creduto di poter fare a meno del commercio, accorciando la filiera; non abbiamo investito in tecnologia ed innovazione, come hanno fatto i turchi, i cinesi e gli altri competitor mondiali citati da Giancarlo Tonini, ma soprattutto non siamo riusciti a creare quel sistema che contraddistingue le altre comunità economiche (cito ad esempio il consorzio del parmigiano) fatto di regole e fair play. A tutto questo si aggiungono politiche commerciali e tecnologie emergenti, normative ambientali (vedasi il recente regolamento UE sulla sostenibilità ambientale nelle costruzioni) che hanno portato molte grandi aziende a rivedere le produzioni, costruendo enormi impianti in tutto il mondo che realizzano copie identiche della pietra naturale (irriconoscibili anche agli occhi dei più esperti), esenti da difetti con caratteristiche di resistenza ai fattori ambientali e soprattutto con intercambiabilità tale, per cui il mercato li ritiene meno costosi, più compatibili e soprattutto garantiti da una velocità di produzione che supera di almeno cinquanta volte quella della pietra naturale. Cosa fare adesso? Investire in innovazione sembra quasi un mantra, ma in verità è l’unica risposta che si può dare. Sfruttare tecnologie emergenti ed esistenti, presenti già da anni per contraddistinguere il nostro prodotto, per farlo conoscere nel dettaglio attraverso la diffusione di dati che dovranno essere contenuti in ogni pezzo, così che anche un occhio meno esperto, come il mio, possa con facilità capire da dove viene, come è stato fatto e chi lo ha fatto".

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“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al sociale Roberta Crudeli: “ È facile pubblicare post a favore degli animali, parlare di sensibilità e tutela, sbandierare l’amore per cani e padroni quando serve per raccogliere consensi. Ma è nei fatti e nei gesti concreti che si misura il vero impegno politico. Nel 2022, appena insediata, la nuova giunta con un’ordinanza sindacale, aveva istituito a Marina di Carrara la “Bau Beach”, spiaggia riservata agli amici a quattro zampe, come previsto dalla Legge Regionale Toscana n. 59 del 2009. Il provvedimento era finalizzato anche a disciplinare l’accesso ai cani alle spiagge libere, per prevenire problemi igienico sanitari nel periodo di massimo affollamento dell’arenile, soprattutto a tutela dei fruitori, dei bambini, ma anche degli stessi animali. Oggi, purtroppo, la “Bau Beach” è un pessimo simbolo di una politica che non ha fatto niente per convinzione. Una spiaggia che un tempo era poco frequentata, perché difficilmente raggiungibile, non attrezzata e poco curata, era stata individuata come spiaggia per gli amici dell’uomo, ad oggi è diventata una vergogna. Ormai è iniziata la stagione estiva e, come ogni anno, si ripropone il tema spiagge libere. Nel sopralluogo che abbiamo fatto in questi giorni abbiam riscontrato cani al mare tra i rifiuti, spiaggia ancora sporca e senza la fontanella per l’acqua. Sono molti i proprietari di cani, alcuni venuti anche da fuori, che si sono lamentati per le condizioni in cui hanno dovuto vivere una giornata al mare con il loro amico a quattro zampe. La spiaggia si affianca ad un campeggio ma la zona non è delimitata ed è inaccessibile ai portatori di disabilità e qualcuno ha scritto sui social: “Se venite alla Bau Beach di Marina di Carrara, vi consiglio di attrezzarvi con qualche bottiglione di acqua per far bere e sciacquare i cani.Non ci sono recinti nè niente, quindi se avete cani poco socievoli vi consiglio di tenerli sempre al guinzaglio!”. Un degrado lamentato da cittadini e turisti, che sono arrivati alla Bau Beach pensando di trovare una spiaggia pulita e invece i lavori di pulizia e di allaccio dell’acqua, sono ancora un miraggio. La spiaggia originariamente riservata ai cani è diventata una discarica a cielo aperto con cumuli di detriti, sabbia vergognosamente sporca, nessun cestino per l'immondizia, nessun servizio igienico disponibile (se non il mare), accesso alla spiaggia anche questo vergognosamente in uno stato di totale abbandono. In conclusione siamo convinti che occorra una seria programmazione in merito alla valorizzazione delle spiagge pubbliche con un ruolo attivo dei responsabili politici (vedi ex Bagno Marino) e che non sia più possibile rimandare . Azioni utili e urgenti per tutelare non solo il bene comune, non riproducibile dal punto di vista della salvaguardia ambientale, ma anche per la stessa sopravvivenza del medesimo”.
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La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e dell’impossibilità di capire a chi spetterebbero davvero. Nel mirino di Bernardi l’assessore al sociale Roberta Crudeli e la dirigente del settore sociale Barbara Tedeschi: “Nel nostro comune la gestione delle assegnazioni delle case popolari sta diventando un caso di scuola – dice Bernardi - non per efficienza, ma per incompetenza, disattenzione e mancanza di rispetto verso chi vive in condizioni di fragilità estrema. Non si tratta di semplici sviste, ma di errori grossolani, già più volte segnalati in consiglio comunale e sulla stampa locale, ma sempre minimizzati o ignorati da chi dovrebbe garantire imparzialità e correttezza. L’ultimo caso assurdo accaduto : assegnazione di un alloggio popolare al 101 della graduatoria prima della famiglia della 76 esima posizione. Inoltre la madre con due figli minori — regolarmente in 101ª posizione in graduatoria — aveva ricevuto un alloggio con una sola camera. A distanza di poco tempo, era stato assegnato un altro alloggio, più ampio (due camere), ad una famiglia con due figli che si trovava in 76ªposizione. Mi chiedo se all’ufficio Casa sappiano contare, perché in ogni logica, umana e normativa, il 76 viene prima del 101.E chi è più in alto in graduatoria ha diritto prioritario a un alloggio adeguato. Questa non è una banale distrazione: è una violazione delle regole. La normativa toscana parla chiaro, secondo la Legge Regionale n. 2/2019 (“Disposizioni in materia di edilizia residenziale pubblica”), all’articolo 12 si legge: “L'assegnazione degli alloggi deve avvenire nel rispetto della graduatoria definitiva e sulla base della tipologia del nucleo familiare, privilegiando la congruità tra dimensioni dell’alloggio e composizione del nucleo. E ancora: “L’ente gestore ha l’obbligo di motivare ogni eventuale assegnazione fuori ordine, previa disponibilità di alloggi idonei”. Nel nostro caso, non solo l’ordine è stato invertito, ma non risulta alcuna motivazione scritta o atto pubblico che giustifichi questa disparità. Incompetenza o disinteresse? La verità è che questi episodi si stanno moltiplicando. E ogni volta che si chiede un chiarimento formale, la risposta della dirigente è la stessa: “È tutto regolare.”. Ma qui di regolare non c’è nulla. C’è solo una macchina amministrativa che funziona a danno dei più deboli, e a favore del caos. Servirebbe un atto politico chiaro e la revisione completa delle assegnazioni recenti a firma della dirigente Barbara Tedeschi, ed anche un controllo pubblico (anche da parte della Regione Toscana) sulla regolarità delle graduatorie. E, se necessario, un richiamo a chi ha dimostrato di non saper gestire questo compito delicato. Perché quando lo stato (o il comune) sbaglia a questo livello, non è più solo un problema tecnico, è una ferita alla dignità delle persone che dovrebbero essere tutelate. Inoltre c’è anche un madornale “errore” nell’assegnazione di un alloggio popolare con il vecchio bando, per il quale è stata assegnata una casa in automanutenzione, scavalcando tre famiglie con le stesse caratteristiche che sono rimaste escluse. Errore o volontà? Chiederò alla Commissione di controllo e garanzia di riunirsi prima di procedere con una denuncia alla Procura della Repubblica".
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Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese - Licenziamenti e relativa indennità: abrogazione parziale. Abrogazione parziale di norme in materia di apposizione di termine al contratto di lavoro subordinato, durata massima e condizioni per proroghe e rinnovi. Esclusione della responsabilità solidale del committente, dell'appaltatore e del subappaltatore per infortuni subiti dal lavoratore dipendente di impresa appaltatrice o subappaltatrice, come conseguenza dei rischi specifici propri dell'attività delle imprese appaltatrici o subappaltatrici: abrogazione. Cittadinanza italiana: dimezzamento da 10 a 5 anni dei tempi di residenza legale in Italia dello straniero maggiorenne extracomunitario per la richiesta di concessione della cittadinanza italiana.Le urne restano aperte nella giornata di domenica 8 giugno dalle 7 alle 23, mentre nella giornata di lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15.Per votare è necessario esibire la tessere elettorale personale, o un attestato sostitutivo rilasciato dal Sindaco, e un documento di riconoscimento. Gli uffici comunali per il rilascio delle tessere elettorali e delle carte di identità sono aperti venerdì 6 e sabato 7 giugno, dalle 9 alle 18, domenica 8 giugno dalle 7 alle 23, lunedì 9 giugno dalle 7 alle 15. E' importante ricordare che la Sottocommissione elettorale circondariale ha variato alcuni luoghi di votazione, dopo aver preso atto dell'impossibilità di utilizzare le scuole "Buonarroti" e "Taliercio" a Marina di Carrara e i seggi della sezione 18 Fontia e della sezione 64 Sorgnano. Le elettrici e gli elettori delle sezioni 41,42,43,44,52,56,58,59,60,61 voteranno, pertanto, alla scuola elementare "Paradiso" in via Bassagrande, mentre quelli delle sezioni 48,49,50,51,53,54,55,57 alla scuola elementare "Menconi" in via Muttini.Le elettrici e gli elettori della sezione 18 di Fontia voteranno, invece, alla scuola elementare "Gentili", in Piazza San Giovanni a Fossola e quelli della sezione 64 di Sorgnano alla ex scuola elementare "Dazzi" a Sorgnano.
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“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio comunale la nostra funzione politica di stimolo attraverso mozioni e interrogazioni indicando, su questo tema, una chiara inversione di tendenza nell’idea di città di questa amministrazione di centrodestra. Chi dice che la politica non serve più a niente, non si occupa dei bisogni delle persone e della città oggi deve ricredersi: quando le idee sono sostenute condividendo i bisogni della città, penetrano, anche se vengono bocciate in aula” dichiara la consigliera Bennati. “Il cinema in centro infatti era una cosa che la città chiedeva alla politica da anni, almeno da quando la precedente esperienza del Teatro dei Servi era stata chiusa. La discussione, in ogni campagna elettorale, si concentrava sull’ex cinema Astor, ma per noi, che crediamo nel ruolo del pubblico, è sembrato naturale porre l’attenzione sulla funzione che avrebbe potuto svolgere il Teatro dei Servi” puntualizza Bennati. Il Polo Progressista e di Sinistra vuole rimarcare come abbia sempre creduto che l’assegnazione del Teatro dei Servi per l’attività di proiezione cinematografica, possa segnare un primo passo nella svolta della visione futura della città. Anche se i numeri in aula non ci aiutano proveremo sempre a fermare lo svuotamento delle funzioni del centro città proponendo nuove funzioni per gli spazi pubblici con una battaglia politica e culturale che affermi i bisogni delle persone. La nostra idea di città, come dimostra la questione del cinema, mira al recupero e al riutilizzo degli spazi inutilizzati o sottoutilizzati per soddisfare i bisogni delle persone che vivono Massa, contrastando una visione di destra della città fatta di grandi varianti urbanistiche particolari. Il Polo ogni giorno lavora per contrastare le inerzie, gli sprechi, i ritardi e le spese scollegate da veri bisogni cittadini nella convinzione che in tema di cultura e istruzione le cose debbano e possano cambiare. Da oggi in poi lavoreremo con la città perché il cinema comunale diventi finalmente un luogo che inverta il destino di degrado e decadenza della nostra città.
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- "Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
- Ripristino dei fondi per la viabilità provinciale annunciato dal governo Meloni: il plauso di Guidi e Tenerani di FdI
- Gli operatori balneari di Massa in prima linea a supporto dell'amministrazione comunale: «Pronti a rispondere all'appello del primo cittadino per prenderci cura della "res publica"»
- La Asl non si presenta alla commissione lavori pubblici del comune di Massa: ennesimo schiaffo alla città da parte della Regione secondo il segretario provinciale FdI Marco Guidi
- Marina di Carrara invasa dai cantieri: stagione turistica compromessa per mancanza di programmazione secondo il consigliere Mirabella
- Dal Ministro Salvini piena disponibilità a ripristinare i fondi per la viabilità della Provincia di Massa-Carrara. Basta polemiche inutili": l'appello di Barabotti e Tosi
- Innovazione e Futuro: il 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
- Varianti ad personam e ZTL dimenticata dal primo insediamento del sindaco Persiani: nuovo attacco di Benedetti alla sua ex giunta