Politica
Fratelli d'Italia presenta i candidati alle regionali nella provincia di Massa Carrara
Fratelli d'Italia ha presentato la squadra dei candidati che correranno alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, a sostegno del candidato presidente Alessandro Tomasi. In…

Battilana abbandonata da anni: il consigliere della Lega Tosi presenta un'interrogazione per chiedere interventi immediati
"Strade in condizioni disastrose, detriti che restringono la carreggiata, pulizia che latita, una scuola chiusa e lasciata marcire, problemi idraulici e nessun luogo pubblico…

Visita nei vigneti del Candia per il sottosegretario all'agricoltura Patrizio La Pietra
Si è svolta in Candia una giornata di confronto e dialogo tra il mondo agricolo e le istituzioni, con la visita del sottosegretario all'Agricoltura e…

"Mancano i punti di primo soccorso a Carrara": il consigliere Martinelli chiede l'intervento di Nausicaa s.p.a.
"La situazione della sanità nel comune di Carrara versa ormai in una situazione critica a causa delle gravi carenze, inadempimenti e ritardi della ASL nella…

Associazione Arci 31 Settembre: Arrighi e Giannetti scelgano di boicottare Teva nelle farmacie comunali
L’Associazione Arci 31 Settembre lancia un appello al sindaco di Carrara Serena Arrighi e al sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti per interrompere i rapporti commerciali fra le farmacie…

Gravi ritardi nei progetti del PNRR: il consigliere Mirabella chiede un consiglio comunale straordinario
"Il PNRR non è un regalo: è un’occasione unica, irripetibile, con regole precise. I progetti finanziati dall’Europa devono essere consegnati, collaudati e rendicontati entro il 31…

Regolamento del verde scritto da chi è oggetto di contestazioni: Associazione Arca replica all'agronomo del comune Carlo Piccini
Le dichiarazioni dell’agronomo del comune di Carrara, Carlo Piccini, sul nuovo regolamento del verde hanno spinto associazione ARCA a rispondere facendo alcune precisazioni. Eccole…

Via dei Ferrovieri ad Avenza degradata e dimenticata dalle autorità: la critica del consigliere Bernardi
Situazione di degrado in via dei Ferrovieri ad Avenza: con i pali per l’illuminazione ma non funzionanti, buche ormai diventate crateri, rifiuti abbandonati ovunque e immigrati clandestini che…

Spiaggia del Foro Boario a Marina di Massa in degrado per tutta la stagione: la segnalazione del comitato Tra la gente
L'estate 2025 si è chiusa tra le polemiche sullo stato della spiaggia davanti alla colonia Motta. A segnalare la situazione è stato il Comitato tra la gente, che…

Massa, i residenti di via Baracchini contro il traffico dei camion: “Serve una soluzione alternativa”
Cresce la protesta dei cittadini di via Baracchini, preoccupati per il costante passaggio di camion e mezzi pesanti lungo la strada che attraversa il quartiere. Rumore, vibrazioni, polveri…

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Associazione Arca ha commentato il contenuto del nuovo regolamento del verde del comune di Carrara: "C’è un paradosso nella Carrara che si appresta a dotarsi di un Regolamento del Verde. Mentre l’Europa e l’Italia spingono per una visione del verde urbano come infrastruttura vitale per la salute, la sicurezza climatica e la giustizia sociale, la città sceglie la retrovia. Approva un testo già vecchio ancor prima di nascere, opaco nei metodi e traditore nella sostanza. Un regolamento che, invece di proteggere, rischia di istituzionalizzare il declino del proprio patrimonio naturale.Il primo vizio d’origine è la sua redazione in assenza del Piano del Verde, che in più di tre anni l’Amministrazione non ha saputo redigere. Una casa senza fondamenta. Senza il censimento, lo stato di salute e la mappatura del valore ecologico degli alberi, ogni norma è un esercizio astratto, destinato all’incoerenza e a future, costose, revisioni. Un fallimento programmato della pianificazione.Ma il problema è più profondo della procedura. È filosofico. In queste pagine il verde non è un ecosistema complesso, un alleato contro la crisi climatica, un diritto costituzionale sancito dall’art. 9. È arredo. È questa visione da giardino ottocentesco a giustificare le omissioni più gravi: nessun calcolo dei servizi ecosistemici (quanto CO₂ assorbono? Quanto PM10 filtrano?), nessuna tutela reale per l’avifauna, nessun serio meccanismo di compensazione per gli abbattimenti.È questa miopia a produrre le contraddizioni più gravi. Da un lato si parla di "tutela del paesaggio", dall’altro si bandiscono piante che sono identitarie della costa carrarina, per sostituirli con palme dal valore ecologico nullo. Una resa alla “pinofobia” e alle logiche di mercato dei vivai, che decidono così il futuro panorama della città. Una scelta che non ha alcun fondamento scientifico, ma solo culturale e commerciale.La beffa è nella tutela che non tutela. Il testo permette abbattimenti per motivazioni vaghe e soggettive come "decoro" o "sicurezza", senza l’obbligo di perizie strumentali indipendenti, che ne dimostrino la necessità. Un alibi perfetto per chiunque voglia liberarsi di un albero scomodo. E qui il cerchio si chiude sul chiaro conflitto d’interesse: il tecnico incaricato di redigere le norme di tutela è lo stesso che ha firmato l’abbattimento di 44 pini in Salita San Ceccardo, operazione condotta senza le necessarie verifiche, durante la nidificazione e ignorando i vincoli paesaggistici.Il documento è poi cieco e sordo al suo territorio. Non una parola sul downburst del 2022 che dovrebbe essere il caso studio per una pianificazione resiliente. Silenzio assoluto sui parchi esistenti (dalla Padula a Villa Ceci), sulle aree fluviali, sull’area umida della Fossa Maestra. Manca qualsiasi strategia per portare il verde nei luoghi che ne avrebbero più bisogno, come le aree industriali e artigianali, per il benessere dei lavoratori e la mitigazione dell’impatto ambientale. Contro questo “progetto”, noi, come cittadini, ci organizziamo e avanziamo proposte concrete. Chiediamo il ritiro immediato della bozza e l’avvio di un processo partecipato e trasparente. Elenchiamo 15 proposte inderogabili: dal reinserimento del pino all’obbligo di perizie, dalla formazione obbligatoria per dipendenti e ditte all’istituzione di un organismo tecnico indipendente per controllare le perizie ed evitare conflitti d’interesse. Anche la LIPU è scesa in campo con osservazioni condivise, chiedendo allineamento alle direttive europee.
Carrara ha una scelta: approvare un regolamento che è una capitolazione all'ignoranza tecnica, o dotarsi di uno strumento al passo coi tempi. Un regolamento moderno parlerebbe di città spugna, di forestazione urbana per combattere le isole di calore, di servizi ecosistemici. Scegliere la prima opzione significa rinunciare a progettare un futuro resiliente per la città. La posta in gioco non è un adempimento burocratico. È il volto della città per i prossimi decenni".
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A rischio la sicurezza nel cimitero di Forno: alcune lastre si sono staccate dai loculi finendo a terra. L’area è stata transennata con nastro rosso per impedire l’accesso alle persone. Denunciano la situazione i consiglieri comunali del PD, Giovanna Santi e Daniele Tarantino. “Diversi cittadini hanno espresso il loro disagio e la loro preoccupazione per lo stato di abbandono in cui versa l’area – osservano i consiglieri - , chiedendo azioni tempestive e concrete”. Era già stata presentata un’interpellanza lo scorso mese di novembre 2024, ma senza esito. Quelle crepe già denunciate oggi si sono accentuate. Parte del muro di cinta, al piano superiore, è a rischio cedimento. “ E comunque - proseguono i consiglieri - le condizioni di incuria e la mancata manutenzione ordinaria e straordinaria rischiano di aggravare ulteriormente questa situazione già complessa. Tale problematica, segnalata da numerosi cittadini, rappresenta un rischio sia per la sicurezza delle strutture, sia per chi frequenta il cimitero, sia per la dignità e il rispetto dovuti ai defunti e ai loro familiari. Per fortuna, al momento del distacco delle lastre, nessuno si trovava in quelle circostanze. Desta sempre più preoccupazione la crepa che si è formata sulla pavimentazione e sul soffitto della struttura, a seguito di un cedimento del complesso dei loculi lato fiume: si nota un movimento delle piastrine installate per il monitoraggio della situazione”. I consiglieri del PD chiedono un intervento urgente per verificare lo stato di sicurezza e stabilità della struttura: “Chiediamo urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria per il ripristino della sicurezza e il miglioramento delle condizioni del cimitero, con particolare riferimento al risanamento delle crepe e delle strutture danneggiate nonché un piano di monitoraggio e di manutenzione regolare per evitare il ripetersi di situazioni di degrado in futuro”.
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Ortola, degrado nel parcheggio sopra la scuola: “Rifiuti e verde abbandonato da mesi” E’ la denuncia dei consiglieri comunali del gruppo PD, Daniele Tarantino e Giovanna Santi: “ E’ una situazione di forte disagio quella di Ortola, in particolare del parcheggio sopra la scuola pubblica, dove i residenti denunciano la presenza di immondizia e aree verdi non curate ormai da mesi – spiegano i consiglieri-. Con il gruppo PD abbiamo effettuato un sopralluogo su indicazione di alcuni residenti , esasperati dal degrado e dall’assenza di interventi di pulizia. “Il parcheggio sopra la scuola è diventato simbolo dell’incuria – si sono lamentati i residenti , chiedendo una maggior attenzione “ perché qui vivono famiglie e ragazzi che frequentano ogni giorno la zona”.I consiglieri e il gruppo PD hanno assicurato che porteranno nuovamente la vicenda in Consiglio comunale, con l’obiettivo di sollecitare un intervento immediato da parte dell’amministrazione. “Il caso di Ortola – concludono i consiglieri - si aggiunge a una serie di segnalazioni provenienti dai quartieri periferici, dove rifiuti e mancate manutenzioni continuano a generare proteste e malcontento”.
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"Affermazioni non veritiere e tendenziose": così, il consigliere della Lista Ferri, Filppo Mirabella ha definito le risposte date dal sindaco di Carrara Serena Arrighi alla sua interrogazione sui mancati interventi dopo l'alluvione del 9 settembre durante l'ultimo consiglio comunale ed ha aggiunto: "Il sindaco si è presentata impreparata ed ha usato toni arroganti. La prima inesattezza è stata l’accusa nei miei confronti di aver puntato il dito contro la Protezione Civile. Nulla di più lontano dalla realtà. Nel mio intervento non c’era il minimo riferimento critico a questo organismo, di cui anzi ho sempre apprezzato la professionalità. Arrighi ha preso un grottesco abbaglio, senza poi ritenere opportuno scusarsi per la grave insinuazione. La seconda affermazione, ancora più preoccupante, ha riguardato il cosiddetto "fognone" di Avenza -l'intervento strutturale più importante per la messa in sicurezza idraulica, opera fondamentale per far defluire le acque lungo viale XX Settembre fino al mare. Con un gesto plateale Arrighi ha dichiarato che quell'opera non sarebbe nemmeno presente nel piano degli investimenti. Un esternazione imbarazzante e non rispondente alla realtà, perché quell’opera è scritta nero su bianco nel programma triennale 2025-2027: 500 mila euro nel 2025, 2,5 milioni nel 2026 e altri 2,5 milioni nel 2027. È bene ricordare che, con riferimento a un’amministrazione comunale, l’approvazione dello schema del programma triennale e del suo aggiornamento annuale, quale atto di proposta e di impulso, rientra nelle competenze della giunta municipale, ai sensi dell’articolo 48 del D.Lgs. 18 agosto 2000 n. 267. L’approvazione definitiva del programma e dell’elenco annuale delle opere da realizzare spetta però al consiglio comunale, ai sensi dell’articolo 42 dello stesso decreto legislativo. Non si tratta dunque di un dettaglio tecnico, ma di un vero e proprio atto di programmazione e di indirizzo politico, che deve nascere dal confronto tra maggioranza e opposizione per arrivare a individuare i bisogni della collettività e dare loro una risposta concreta. Eppure, di fronte a questa clamorosa distorsione della realtà, il Partito Democratico, che la sostiene, è rimasto in un silenzio assordante. Non una parola, nemmeno di fronte al numeroso pubblico presente in aula, che aveva portato la voce della protesta per i traditi interventi promessi e le case allagate. Gravissimo anche il comportamento dell’assessore al bilancio Mario Lattanzi: rimasto per tutta la discussione con lo sguardo fisso sul cellulare, senza sentire il dovere di intervenire per chiarire la verità, ossia che quell’opera nella programmazione dell’amministrazione Arrighi c’è eccome. Alla fine, dopo lo spettacolo imbarazzante, lo stesso sindaco ha corretto il tiro contraddicendo le sue precedenti affermazioni ammettendo che l’opera era prevista, ma aggiungendo che “nonostante fosse finanziata negli atti, i soldi non ci sono”. Un’ammissione che apre scenari inquietanti: se davvero mancano le risorse, occorre avere il coraggio e la trasparenza di modificare il piano triennale delle opere pubbliche, togliendo il fognone e assumendosi la responsabilità politica di questa scelta. Ma allora sia chiaro: quando Avenza e Marina torneranno sott’acqua, i cittadini sapranno a chi chiedere conto. Perché il vero scandalo non è solo l’impreparazione di un sindaco che arriva in consiglio senza conoscere i documenti approvati, ma l’arroganza di un’intera maggioranza che tace davanti ai bisogni più urgenti della città".
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L’Associazione Apuana Amici Italia-Israele esprime profonda indignazione per le parole pronunciate dal Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, durante la recente manifestazione pro-Gaza.Il parallelo tracciato tra la Shoah – lo sterminio sistematico di milioni di ebrei nelle camere a gas naziste – e l’attuale conflitto a Gaza non è solo storicamente falso e moralmente inaccettabile, ma rischia di alimentare un clima di odio che rievoca le peggiori pulsioni antisemite.La guerra è sempre una tragedia che colpisce civili innocenti, ma è doveroso ricordare che Israele sta conducendo una guerra difensiva contro Hamas, organizzazione terroristica che da anni ha trasformato Gaza in una base militare dalla quale lancia attacchi indiscriminati contro la popolazione civile israeliana. È legittimo criticare il Primo Ministro Netanyahu e discutere le politiche di Israele. Qui però non si tratta di critica politica: paragonare la Shoah al conflitto in corso significa oltraggiare la memoria delle vittime e alimentare una retorica che colpisce gli ebrei solo perché ebrei.Per questo, come Associazione Apuana Amici Italia-Israele, chiediamo al Presidente Lorenzetti di ritrattare pubblicamente quelle parole avventate e presentare le proprie scuse.
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Un'opera promessa, cantierata, ma mai realizzata: il progetto per la costruzione della nuova palestra accanto all'ITIS "Galilei" di Avenza è fermo da mesi, con un'area in stato di abbandono e nessuna certezza sulla ripresa dei lavori. "Parliamo di una struttura sportiva fondamentale per centinaia di studenti – dichiara il consigliere comunale della Lega Andrea Tosi – prevista da tempo e mai realizzata. Il cantiere è bloccato, l'area è in degrado, con erba alta, segnalazioni di animali e potenziali rischi per la sicurezza. E tutto questo proprio accanto a una scuola. Secondo quanto emerso, i lavori si sarebbero fermati nel 2024 per via di imprevisti tecnici, e la ripresa è stata rinviata al 2025."Il comune pur non essendo ente competente, ha il dovere di sollecitare formalmente la Provincia. Non si può accettare passivamente una situazione del genere in un quartiere popolare della città, dove un'opera pubblica potrebbe rappresentare anche un'occasione di riqualificazione e socialità.Una palestra moderna, accessibile anche in orario extrascolastico, può diventare un punto di riferimento per il quartiere, per le associazioni sportive, per i giovani che oggi non hanno spazi adeguati. In una zona spesso dimenticata dalle istituzioni, strutture come questa fanno la differenza: non solo sul piano scolastico, ma anche sul piano umano e comunitario."Per questo motivo Tosi ha presentato un'interrogazione scritta per chiedere alla Giunta di intervenire con urgenza presso la Provincia: "La palestra deve essere realizzata nei tempi promessi. E nel frattempo l'area va messa in sicurezza. Quando si parla di scuole, non si può rimanere fermi."
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La prima uscita pubblica da candidato per le regionali di Gianni Lorenzetti, sindaco di Montignoso, presidente della Provincia di Massa Carrara e presidente di Upi Toscana, è stata nella sede di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana. A invitarlo, la categoria commercio della stessa associazione datoriale, rappresentata da Enrico Panconi. A coordinare il tavolo, il presidente di Confartigianato, Sergio Chericoni. Una quarantina di persone in sala, soprattutto imprenditori del commercio locale e, soprattutto, all'ingrosso perché in qualità di presidente della Provincia, Lorenzetti ha affiancato e sostenuto la categoria in una delle sfide più difficili, quella della variante per uno dei lotti ex Dalmine nella zona industriale conosciuta come 'variante Sogegross'. Chericoni e Panconi hanno ripercorso le tappe di quanto accaduto, dalla presentazione della variante fino alla sua approvazione, per arrivare all'istituzione della Commissione Paritetica, che aveva di fatto bocciato la variante. La battaglia si è anche spostata anche sul piano legale. Prima era stata la Provincia a impugnare al Tar l'approvazione della Variante, poi il Comune a sua volta aveva impugnato sempre al Tar le decisioni della commissione e ora si attendono le decisioni dei giudici. Ma l'incontro è stato soprattutto un momento per dare il 'la' alla campagna elettorale di Lorenzetti, candidato al consiglio regionale a sostegno del presidente uscente, Eugenio Giani, con il Pd. Partendo proprio da quanto accaduto con la variante, Lorenzetti ha evidenziato l'importanza che ha per il territorio una pianificazione attenta, ragionata e condivisa: "Lo strumento è quello del piano regolatore, non quello delle varianti perché senza un disegno rischi di fare solo francobolli che logorano il territorio. Il disegno va fatto partendo dalla fotografia di quello che hai e di quello che manca, che serve – il cosiddetto quadro conoscitivo degli strumenti urbanistici -. Perché si parla di un altro intervento destinato al commercio sull'Aurelia, non ben definito, e soprattutto ci preoccupa la previsione di variante per l'area ex Olivetti. Dobbiamo tutelare la vocazione della nostra Zona industriale, il più possibile, perché è unica e riguarda l'intera provincia apuana".
Lorenzetti ha difeso poi la sanità toscana, non negando le criticità che devono e possono essere superate o ridotte: "La sanità Toscana è una delle migliori in Italia. Dal punto di vista della qualità si può certo migliorare e qui serve un confronto anche con il Governo perché servono più risorse destinate alla sanità. Un ragionamento politico semplice: meno armi, più sanità". Un sogno 'nel cassetto', se così si può dire, è quello della metropolitana di superficie per rendere più competitivo il territorio apuano e in generale il nord della costa Toscana, "che permetta in meno di un'ora di arrivare a Firenze". Sul tema dell'erosione, il candidato Lorenzetti ha evidenziato la sfida nata con la costituzione del Romcav che sta lavorando per individuare alcune soluzioni concrete, nell'ambito anche delle sinergie con lo sviluppo del porto di Marina di Carrara: "Per sfruttare le grandi quantità di sabbie che si trovano davanti al porto di Marina di Carrara stiamo lavorando per agevolare gli iter tecnici e burocratici, che a oggi rendono difficile utilizzarla per un ripascimento soffolto. Inoltre, si sta lavorando per recuperare quel che del progetto antierosione della Provincia aveva funzionato, ossia le barriere soffolte al largo, da realizzare con nuovi materiali e nuove strutture perché lì dove sono la spiaggia è stata recuperata, vicino al Frigido". Infine sulla Bolkestein, Lorenzetti è stato chiaro: "La giurisprudenza è ormai accertata, non si può rimandare. C'è il limite del 2027 che non potrà più essere superato e si andrà a gara".
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Sorgerà a Turigliano una nuova camera mortuaria e del commiato. La nuova infrastruttura non solo andrà a sostituire l'obitorio di Monterosso, ma prevederà anche una serie di opere accessorie tra cui il rifacimento degli uffici dei dipendenti di Nausicaa, del locale per l'accettazione dei cittadini e degli spogliatoi per il personale."In questo momento Nausicaa ha già ottenuto le autorizzazioni e i nulla osta da parte degli enti competenti, è già stato inoltre dato mandato a un ingegnere per realizzare un progetto di ristrutturazione di tutto il fabbricato esistente. Una volta pronto potremo quindi procedere con la gara d'appalto per l'esecuzione dei lavori con l'obiettivo concreto di iniziarli nei primi mesi del 2026 – sottolinea l'assessore alle Partecipate Carlo Orlandi -. Si tratterà di un intervento importante che non solo ci permetterà di andare a realizzare una camera mortuaria e del commiato moderna e in grado di garantire un maggior raccoglimento alle famiglie, ma anche di andare a riqualificare tutto il fabbricato sistemando nuovi spazi per i dipendenti e i cittadini. Ci tengo quindi a ringraziare anzitutto tutti i lavoratori di Nausicaa, la direzione e il consiglio di amministrazione che hanno dato le gambe a un intervento tanto importante che segue, per altro, una strada che ormai abbiamo già tracciato da anni e che ci ha portato a investire con continuità sulla sistemazione dei cimiteri cittadini a cominciare da quelli dei paesi a monte. Quanto poi a chi adesso vorrebbe prendersi i meriti di questi lavori ricordo invece come si stia parlando di un progetto sviluppato completamente da questa amministrazione che per prima ha individuato le risorse e, soprattutto, si è impegnata per realizzare concretamente questo come tanti altri interventi di cui altri per anni hanno solo parlato senza però poi fare nulla di concreto".
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Fratelli d'Italia denuncia l'ormai insostenibile situazione del Centro per l'Impiego di Carrara. "Il protrarsi dei lavori di ristrutturazione della sede cittadina - dicono da Fratelli d'Italia - costringe utenti e personale a operare e a rivolgersi alla sede provvisoria di San Martino, una struttura modesta e inadeguata sotto ogni punto di vista. Gli impiegati sono costretti a lavorare in condizioni difficili, mentre i tanti cittadini che si rivolgono al servizio, spesso in un momento delicato della propria vita lavorativa, non hanno né la necessaria privacy né spazi adeguati per l'attesa, arrivando addirittura a dover sostare all'esterno della struttura sotto una misera tettoia. Come se non bastasse, ci risulta che attualmente la sede provvisoria sia addirittura priva di una linea Internet in rete: ci chiediamo come possa essere sostenibile una situazione del genere che si protrae ormai da mesi, ostacolando ulteriormente il lavoro del personale e penalizzando i cittadini. Il disinteresse delle istituzioni locali è inaccettabile. Chi è in cerca di un'occupazione o chi quotidianamente presta servizio pubblico al Centro per l'Impiego merita rispetto e condizioni dignitose. Non ci si può voltare dall'altra parte di fronte a un disagio che colpisce così profondamente la comunità".Fratelli d'Italia annuncia che si attiverà in ogni sede istituzionale utile per sollecitare risposte e soluzioni concrete a questa emergenza, affinché Carrara possa tornare ad avere un Centro per l'Impiego all'altezza delle necessità dei cittadini e del personale che vi lavora.
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Marmo: il consiglio comunale ha approvato martedì sera il nuovo regolamento per l'incremento delle quantità sostenibili. Si tratta di una norma che va a dare attuazione a quanto già previsto dai Pabe approvati nel 2020 e nel 2021. In particolare quelle che potranno ora essere assegnate a ogni singola cava saranno quantità già previste ed attribuite al comune di Carrara dal Piano Regionale Cave che attraverso i Piani attuativi di bacino estrattivo ha deciso di distribuire solo a fronte di progetti che prevedano un incremento occupazionale. Le quantità sono quindi limitate e già stabilite nei Pabe per i due bacini di 'Torano, Miseglia e Colonnata' e 'Piscinicchi e Boccanaglia'Per ogni cava inoltre l'incremento complessivo potrà essere al massimo del 20 per cento delle quantità sostenibili già attribuite e non potrà in ogni caso eccedere i 50mila metri cubi. Infine, potranno essere incrementate solo le quantità sostenibili già attribuite alle singole cave, senza la possibilità che possano essere usate per l'apertura di ulteriori nuove cave. Il nuovo regolamento entra poi nel merito di come assegnare questi incrementi di quantità sostenibili andando a premiare progetti che prevedano un incremento del personale dipendente a tempo pieno e indeterminato della cava attraverso nuove assunzioni o stabilizzazioni. Per accedere agli incentivi sarà possibile presentare progetti che indichino tanto un incremento del numero di dipendenti della cava quanto progetti che abbiano come obiettivo:
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l'aumento della filiera corta di qualità del lapideo, non legata all'estrazione;
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il monitoraggio e il ripristino ambientale;
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la ricerca sull'utilizzo dei materiali di residuo di estrazione;
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il riutilizzo degli scarti;
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la sicurezza sul lavoro.
L'incremento delle quantità sostenibili andrà sempre di pari passo con l'incremento del personale dipendente a tempo indeterminato della cava."Come tutti gli altri che lo hanno preceduto, anche questo regolamento è frutto di un lungo e approfondito lavoro che ha coinvolto non solo i nostri uffici, ma anche la commissione Marmo a cominciare dal suo presidente Nicola Marchetti. Per questo motivo ci tengo anzitutto a ringraziare tutti coloro che con il proprio impegno hanno permesso al nostro Comune di compiere un ulteriore passo avanti e affermarsi una volta di più come punto di riferimento del settore lapideo a livello nazionale – dice il sindaco Serena Arrighi – Questo regolamento va ad aggiungersi a tanti altri risultati che abbiamo già raggiunto come la sottoscrizione delle nuove convenzioni con tutte le imprese escavatrici, l'approvazione di un nuovo disciplinare per la concessione degli agri marmiferi e ancora il regolamento sulla tracciabilità o la creazione dell'osservatorio del Marmo, solo per citarne alcuni".
"C'è molto lavoro dietro all'approvazione di questo nuovo regolamento e per questo ci tengo anch'io a ringraziare tutti coloro che, anche dai banchi della minoranza, hanno partecipato portando input e suggerimenti – aggiunge il presidente della commissione Marmo Nicola Marchetti -. Quanto al testo che abbiamo approvato sottolineiamo una volta di più come questo non assegni quantità aggiuntive, bensì permetta alle cave di utilizzare quanto già accantonato e previsto da Pabe e Piano regionale cave, sempre e solo a fronte di progetti che prevedano un incremento occupazionale. A tutto ciò si aggiunga infine quello che è un input politico ben preciso ovvero quello di non prevedere l'apertura di nuove cave".
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