Politica
Entrata in Retiambiente esaltata da Arrighi e Orlandi, poco apprezzata da opposzione e anche dal Pd: per il consigliere 5 Stelle Martinelli è un tentativo puerile di cercare consensi
Il consigliere dei 5 Stelle, Matteo Martinelli torna ad attaccare la giunta Arrighi sull'entrata in Retiambiente: "Ci troviamo di fronte all'ennesimo puerile tentativo del sindaco…

Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

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Il Circolo Spazio Alberica apre un cantiere di pensiero su Pace, Guerra ed Economia con due voci fuori dal coro Dall'ex Ospedale San Giacomo, un luogo simbolo di rigenerazione, parte un percorso culturale controcorrente. Si inizia il 18 dicembre con il professor Angelo D'Orsi su "Russofobia, Russofilia, Verità", seguito il 23 gennaio dal professor Alessandro Volpi che smonta "L'economia che ci porterà in guerra". Non il solito evento, ma l'avvio di un vero e proprio cantiere culturale. Il Circolo Spazio Alberica, realtà apuana che da tempo lavora come laboratorio di idee alternativo al mainstream, lancia un percorso di studio e confronto sulle grandi questioni che scuotono il nostro presente: i conflitti globali, le narrazioni ufficiali da smascherare e le logiche economiche che guidano (spesso verso l'abisso) le relazioni internazionali. Un progetto che si articola in due appuntamenti di alto profilo, con due relatori di chiara fama, accomunati dalla capacità di portare nelle piazze e nelle sale il rigore dell'analisi universitaria, senza perdere il coraggio della critica e la passione civile. Si comincia giovedì 18 dicembre alle ore 17.00 nella sede del Circolo (ex Ospedale San Giacomo, Via Grazzano 17, Carrara) con un incontro dal titolo quanto mai attuale: "Russofobia Russofilia Verità". Ospite d'onore il Professor Angelo D'Orsi, storico di fama, profondo conoscitore di Gramsci e acuto analista delle dinamiche geopolitiche. D'Orsi, impegnato nella costruzione di un movimento per un'informazione libera dai condizionamenti, porterà la sua riflessione critica sui conflitti in Ucraina e Palestina, partendo dalla sua esperienza personale di studioso che ha subito tentativi di censura per le sue posizioni. Un monito a difendere la libertà di parola e il diritto a una narrazione complessa e dialettica dei fatti. Il percorso prosegue venerdì 23 gennaio, sempre alle 17.00, con un altro big dell'accademia e della divulgazione: il Prof. Alessandro Volpi. Il suo intervento, "L'economia che ci porterà in guerra", promette di squarciare il velo sui meccanismi finanziari e commerciali che, spesso invisibili ai più, costruiscono le premesse materiali dei conflitti. La sua riconosciutissima competenza sarà la bussola per orientarsi in un labirinto in cui l'economia non è più solo una questione di spread, ma di guerra e pace. Entrambi gli incontri saranno coordinati dal Professor Marcello Palagi, Direttore di EcoApuano. Con queste iniziative, il Circolo Spazio Alberica ribadisce la sua missione, che non è quella di offrire sporadici momenti di riflessione, ma di avviare un percorso sistematico di Informazione, Formazione e Sviluppo. Un progetto che mette al centro la cultura come strumento di condivisione e rigenerazione, anche urbana, a partire da un luogo simbolo come l'ex Ospedale San Giacomo. Non un circolo di ascolto, ma un laboratorio di pensiero. Non una voce partitica, ma una comunità che critica, analizza e propone. L'appuntamento è per costruire insieme, a partire da queste due date, un altro punto di vista sul mondo. -- Inviato da Virgilio Mail Inviato da Silvano Leoni
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Giovedì 11 dicembre alle 17 in sala di Rappresentanza del Comune di Carrara la sindaca Serena Arrighi consegnerà un attestato a tutti coloro che nel corso del 2025 hanno ottenuto la cittadinanza italiana. Assieme a una pergamena a ragazze e ragazzi sarà consegnata anche una copia della costituzione italiana. La cerimonia sarà accompagnata dall'esibizione delle ragazze e dei ragazzi del liceo musicale 'Palma'."Per il secondo anno consecutivo vogliamo dare il 'Benvenuto' da parte di tutta la città a tanti nuovi carrarini - dice il sindaco Serena Arrighi -. Si tratta nella maggior parte dei casi di giovani, e in alcuni casi giovanissimi, che, nonostante i loro documenti dicano diversamente, sono da sempre italiani perché in Italia sono cresciuti, in Italia sono andati, o vanno a scuola, in Italia hanno i loro amici e le loro abitudini. Con l'ottenimento della cittadinanza entrano finalmente entrare a far parte della comunità nazionale con tutti i diritti e i doveri che ne conseguono".
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I consiglieri dell'opposizione, Andrea Tosi, Lega e Massimiliano Manuel, Fratelli d'Italia, sorrolineano come, sul tema dell'mergenza sicurezza a Carrara siano stati buttti tre anni senza ascoltare gli appelli della minoranza e dei cittadini, per finire, oggi, a dover seguire proprio la strada indicata dall'opposzione:"Negli ultimi tre anni abbiamo presentato mozioni, proposte e atti concreti sulla sicurezza urbana, chiedendo un sistema strutturato di segnalazioni, un rapporto più stretto tra cittadini e forze dell’ordine, maggiore prevenzione e una presenza più incisiva sul territorio e sopratutto iniziative di rigenerazione urbana. La maggioranza a guida PD ha sempre respinto queste proposte, accusandoci di allarmismo o di voler “reprimere”.Oggi, però, dopo anni di ritardi, l’amministrazione Arrighi prende atto – nei fatti – che quelle richieste erano corrette. Il nuovo percorso avviato dal Comitato dei cittadini, con il supporto della Polizia di Stato e attraverso strumenti come YouPol, ricalca esattamente ciò che Fratelli d’Italia e Lega avevano indicato sin dal 2022: collaborazione con i residenti, segnalazioni strutturate, coinvolgimento attivo delle autorità competenti.È significativo che la Giunta Arrighi scopra solo adesso un’applicazione come YouPol, attiva dal 2017, concepita per contrastare criminalità, degrado e spaccio, mai promossa né integrata nelle politiche comunali di questi anni a Carrara. Uno strumento che avrebbe potuto essere utile molto prima, se ci fosse stata la volontà politica di farlo conoscere ai cittadini e sostenerne l’utilizzo.Il merito va ai residenti che, con pazienza e determinazione, hanno insistito per ottenere ciò che noi avevamo già chiesto insistentemente in Consiglio comunale. Hanno colmato un vuoto lasciato dall’amministrazione, dando vita a un modello di partecipazione che funziona perché coinvolge le persone senza sostituirsi alle forze dell’ordine, che ringraziamo ancora una volta per l’impegno quotidiano in un territorio complesso. Rimane però un punto politico evidente: se queste iniziative fossero state accolte tre anni fa, Carrara avrebbe avuto più strumenti, più prevenzione, più sicurezza. Invece la maggioranza Arrighi ha scelto di ignorarle, e oggi si limita a inseguire quanto già proposto dal centrodestra. Adesso la domanda alla sindaca è semplice: oltre a questa apertura tardiva, quali interventi concreti intende mettere in campo? Perché senza una rigenerazione delle aree degradate, senza la riqualificazione degli spazi abbandonati, senza un piano credibile per contrastare il disagio sociale, ogni iniziativa rischia di restare un episodio isolato.Carrara ha bisogno di una strategia seria e strutturale e che sappia guardare oltre l’emergenza, con una visione lungimirante, capace di ascoltare anche le indicazioni che il centrodestra porta avanti da anni e che i fatti stanno dimostrando essere le più corrette per la città".
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Le notizie di questi mesi, le denunce di cittadini e associazioni, relative al continuo abbandono dei rifiuti in diverse zone della città evidenziano la necessità di interventi coraggiosi e puntuali. Legambiente organizza da anni interventi di sensibilizzazione attraverso molte campagne da “Puliamo il Mondo” alla “Raccolta plastiche”, ad analisi su fiumi, alla adozione di tratti di territorio come accade con la fossa fiorentina nel comune di Montignoso. Il 27 Settembre con varie associazioni, con patrocinio del Comune di Massa e intervento di ASMIU, nell'ambito dell'iniziativa <Puliamo il Mondo>> promossa a livello nazionale da Legambiente, sono state raccolte nella zona della piazzola di inversione lungo la SP Massa Castelnuovo G. una grande quantità di rifiuti di vario genere (armadi, e altri mobili, parti di un biliardo, metallo, sacchetti, bottiglie, ecc.) che hanno riempito un camion. A distanza di poco tempo la situazione di sporcizia e degrado nell'area sta riproponendosi. Come Associazione che insieme ai Cittadini che hanno partecipato all’iniziativa, che comprendeva anche un tratto del Sentiero delle <7 Fontane>, una delle tappe del <Cammino del Frigido> un percorso turistico dolce che si snoda senza difficoltà sui fianchi del fiume, ad altezze modeste, sulle tracce degli antichi collegamenti tra i vari Paesi montani, siamo davvero preoccupati della scarsa attenzione e rispetto verso il territorio del nostro Comune.Molte persone a piedi e in bicicletta percorrono la SP e anche i sentieri, pur con le difficoltà dovute alla scarsa manutenzione e quindi allo sviluppo vegetale. Soprattutto questi percorsi, spesso sugli antichi tracciati, sono testimonianze storiche preziose, e consentono una sorveglianza del territorio. Sorveglianza quindi non solo sul patrimonio vegetale, ma anche su zone ricche di acque, utilizzate da GAIA e da EVAM, quindi da curare con attenzione per evitate possibili fonti di inquinamento, come più volte verificati in passato.Bisogna agire su più fronti. Sicuramente i problemi di ASMIU lasciano intendere a cittadini poco sensibili un calo di attenzione nella raccolta e quindi è necessario che l'azienda sia al più presto riorganizzata per renderla credibile, efficiente, affidabile. Individuarne le criticità e risolverle quanto prima. C'è poi la necessità di adeguare il sistema di controlli a partire da un servizio di polizia che individui i responsabili degli abbandoni di rifiuti, sanzionando quando necessario. L'uso di telecamere è uno strumento che in alcune zone potrebbe essere usato.L'abbandono dei rifiuti oltre che degrado ambientale e alle possibilità di inquinamento porta problemi gravissimi sulla salute dei cittadini. Se pensiamo a quanti materiali plastici e altre sostanze nocive entrano nella catena alimentare c'è poco da stare tranquilli.Pertanto oltre a sollecitare Amministrazione e Dirigenti a predisporre un piano straordinario di pulizia, la attivazione di una campagna di controllo e di informazione. Rifiuti smaltiti illegalmente sono oltre che reato un elevato costo che pagano anche cittadini onesti e rispettosi delle regole.
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Con l’elezione degli organismi statutari, si è concluso il processo costitutivo dell’Associazione politicoculturale Ragazzi e ragazze del “Bar Eden” - per una rete della sinistra. A seguito dell’Assemblea generale del 19 novembre, nei giorni scorsi si è riunito il primo Consiglio Direttivo, composto dai soci e socie fondatori/trici dell’Associazione, che ha provveduto all’unanimità all’elezione del Presidente dell’Associazione, nella persona di Franco Peselli e dei due vice Presidenti, rispettivamente Sborgi Giuditta e Sergio Senise. Sono stati eletti, inoltre, Carlo Paolini con funzioni di Segretario e Sergio Rossi Tesoriere e responsabile del tesseramento. Su proposta del Presidente i suddetti nominativi compongono un Ufficio di Presidenza allo scopo di coadiuvare il Presidente nelle sue funzioni statutarie.Il Consiglio direttivo ha, inoltre, deliberato l’avvio del tesseramento all’Associazione e l’iscrizione potrà essere effettuata contattando il responsabile del tesseramento Sergio Rossi al numero telefonico 347 601 5254. La nascita di questa Associazione rappresenta una novità nel panorama politico-culturale del territorio, poiché non mira a dar vita a un nuovo soggetto politico che si aggiunga a quelli già esistenti. L’obiettivo è invece l’apertura di un cantiere politico e programmatico per costruire una rete della sinistra capace di ricucire, riorganizzare e mettere in collegamento i diversi pezzi oggi frammentati: organizzazioni e associazioni politiche, sindacali e culturali già attive, oltre ai movimenti che in questi mesi hanno lottato per la pace, contro il riarmo, per la difesa dell’ambiente, dei diritti, contro il genocidio del popolo palestinese e contro il patriarcato.L’Associazione si rivolgerà non solo ai soggetti organizzati, ma anche alle donne e agli uomini di quella sinistra diffusa che oggi non trova più una rappresentanza politica.
La prima iniziativa pubblica sarà la presentazione di un manifesto politico che delinei obiettivi e linee programmatiche, con l’intento di costruire una piattaforma di cultura politica capace di contribuire alla creazione di una rete per il rinnovamento e l’unità della sinistra.
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Anche associazione Mycelium si schiera contro la chiusura della scuola Parini di Romagnano: "Venerdì 5 dicembre la nostra Associazione — insieme a cittadini del quartiere — ha partecipato al sit-in organizzato davanti all'edificio della scuola Parini di Romagnano. Abbiamo avuto modo di confrontarci direttamente con alcuni insegnanti e genitori, ascoltando la loro preoccupazione, la loro rabbia, ma anche la loro determinazione a non lasciare che questa scuola venga dimenticata. Ciò che abbiamo visto e ciò che ci è stato raccontato confermano una verità semplice e dolorosa: non siamo di fronte a un semplice edificio da recuperare. Qui c'è in gioco un'intera comunità, il futuro dei nostri ragazzi, un pezzo di città che si sta spegnendo.
La Parini non era soltanto un edificio scolastico. Era — ed è, nel cuore di chi la vive — un presidio di socialità, cultura, speranza. Nel pomeriggio ospitava laboratori di musica e arte, incontri per ragazzi, attività extrascolastiche e interculturali, progetti che la scuola pubblica da tempo non garantisce più da sola. Era uno spazio dove ragazze e ragazzi — soprattutto di un territorio periferico come Romagnano — potevano crescere, imparare, sentirsi parte di qualcosa. La chiusura, decisa lo scorso 28 gennaio 2025 per inagibilità dell'edificio dopo una perizia tecnica che ha evidenziato "materiali non conformi" e "vulnerabilità statica e sismica" ha portato via tutto questo: formazione, aggregazione, diritti di bambini e adolescenti, speranze di un quartiere.
Da allora circa 200 alunni — tra scuola primaria e media — sono stati divisi tra altri plessi: primarie e medie ospitate a Alteta e a Mirteto, con trasporti, orari e disagi imposti, senza che nulla abbia davvero sostituito quello che la Parini rappresentava per Romagnano.Oggi — a dieci mesi dalla chiusura — ci troviamo davanti a un silenzio inquietante. Le istituzioni competenti non hanno fornito risposte certe sul futuro dell'edificio: se sarà consolidato, ristrutturato o semplicemente raso al suolo e ricostruito da zero. Alcuni membri dell'opposizione e una commissione ad hoc avevano chiesto trasparenza, ma la maggioranza ha bocciato la proposta, respingendo la richiesta di accesso alla relazione tecnica che va fatta propria di tutti.Questo non è "solo" un problema edilizio. È la sconfitta di una comunità. Vuol dire consegnare i nostri ragazzi a un destino di precarietà, di spostamenti, di spazi inesistenti. Vuol dire rinunciare alla lotta contro la dispersione scolastica, sottrarre loro opportunità che — in quell'istituto — erano reali. Vuol dire mandarli a cercare altrove un futuro che qui non si è neanche voluto garantire.
E, mentre si annunciano investimenti in riarmo e riconversione bellica, mentre si stanziano fondi per ricostruzioni di città bombardate o per spedizioni militari — quasi dovessimo esportare violenza invece di costruire pace —, nei nostri quartieri non si trovano fondi per salvare una scuola. Vogliamo dirlo con fermezza: ogni euro sottratto all'istruzione per essere destinato alla logica della guerra ferisce il nostro futuro. È uno schiaffo a chi crede nella cultura e nella crescita reale di una comunità. Noi non vogliamo abbandonare la scuola Parini. Non accetteremo che Romagnano diventi un quartiere senza futuro, senza opportunità, senza speranza. L'associazione che presiedo — insieme al corpo docente, al comitato "Scuola Sicura", ai genitori che da mesi gridano verità — chiede una risposta concreta subito: se non è possibile ristrutturarla, allora ricostruiamola. Dove sorge ora.
Facciamo appello a tutte le istituzioni: regionali, comunali, statali. Ai consiglieri — di maggioranza e minoranza — che dicevano di essersi interessati: venite allo scoperto, prendeteci per mano, dateci tempi e certezze. Perché non stiamo chiedendo privilegi, bensì diritti.E lo diciamo con il peso di chi ogni giorno — con la propria fatica, la propria voglia di rinascita — si prende cura di un quartiere che merita di vivere, non di sopravvivere. La Parini è viva nel cuore di Romagnano. Che qualcuno abbia il coraggio di ridare voce a questa comunità".
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Le sigle sindacali Fit Cisl, Uil Trasporti, Fiadel e Cgil hanno indetto uno sciopero generale per mercoledì 10 dicembre per il rinnovo del contratto nazionale del lavoro: "A quasi undici mesi dalla scadenza del CCNL, nella riunione del 18 novembre le associazioni datoriali e le imprese hanno proposto un percorso di rinnovo contrattuale con contenuti economici e normativi assolutamente inadeguati. Noi chiediamo più dignità e rispetto. Le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori portate al tavolo del confronto sono elementi imprescindibili per chiudere la trattativa: classificazione del personale, salute e sicurezza, politiche di inclusione e di contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, parte economica sono temi assolutamente centrali. Noi chiediamo il recupero del potere di acquisto. Sulla parte economica le associazioni datoriali hanno sviluppato un ragionamento parziale che non tiene conto di indispensabili e onerose modifiche della parte normativa, attestandosi su posizioni molto distanti dalle sacrosante rivendicazioni di recupero del potere d’acquisto dei salari sia sulla retribuzione mensile, sia sul trattamento economico complessivo. Sembra piuttosto evidente che le associazioni datoriali puntano soprattutto a depotenziare la preparazione dello sciopero del 10 dicembre ma, contestualmente, loro malgrado, hanno certificato le distanze che confermano la necessità di una forte mobilitazione. Dopo lo sciopero del 17 ottobre, le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori sono più forti e decise. La pressione che può arrivare dalle assemblee e dalle iniziative, verso lo sciopero del 10 dicembre, è l’unico elemento in grado di spostare gli equilibri di una trattativa a cui il Sindacato non ha intenzione di sottrarsi, con l’unico obiettivo di dare dignità e salario agli oltre 110.000 addetti.Con un forte senso di responsabilità continueremo, in un tempo molto ristretto e comunque solo entro la fine del mese di novembre, a confrontarci con le Associazioni datoriali per provare a rinnovare il CCNL. C’è un solo modo per sostenere la rivendicazione di un rinnovo rapido e adeguato: intensificare la mobilitazione verso lo sciopero del 10 dicembre 2025. Le assemblee su tutti i luoghi di lavoro e i presidi del 10 dicembre, in ogni capoluogo di regione, dovranno registrare il forte successo della giornata di sciopero dal lavoro per il nostro CCNL".
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L’Associazione Arci 31 Settembre organizza giovedi 11 Dicembre dalle ore 18, presso la sede di via Alberica 62, l’incontro "Cosa ci resta del diritto di tutti gli esseri umani a tutte le latitudini, negli anni che verranno? Quante e quali stragi dovranno ancora compiersi per la volontà dei nuovi colonialismi che avanzano?”. Partendo da quanto accaduto a Steccato di Cutro, dove persero la vita 94 esseri umani che cercavano di affrancarsi dal destino di essere nati nel lato sbagliato del mondo. Passando per l'operazione Mare Nostrum, che ha portato al salvataggio di più di 100000 persone nel Mediterraneo, fino a Frontex il cui scopo è quello di complicare, se non impedire, il salvataggio delle vite umane in mare. Il corto circuito fra leggi e trattati internazionali e leggi nazionali liberticide, costituisce una linea nera che unisce quella tragedia con le ultime vicende della Global Sumud Flottilla ed il genocidio in corso a Gaza. Ne parleremo con Nicola Pera attivista imbarcato su ONG che effettuano salvataggi in mare, con Gaetano Vacca presidente di Trentuno Settembre Circolo Arci e Michele Borgia responsabile nazionale di Freedom Flotilla Italia. Al termine dell’incontro ci sarà una pastasciutta comunitaria antifascista che anticiperà le giornate della Notte Rossa dei Circoli Arci.
Tra le immagini mandate dall'Arci 31 settembre c'è quella con le barchette di carta su cui campeggia la scritta 'Fuck Israel', che inequivocabilmente definisce l'angolazione politica da cui sarà esaminato il tema del convegno.
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Il comitato Ugo Pisa ha parteciapto, venerdì 5 dicembre al gesto simbolico organizzato da studenti, insegnanti e genitori della scuola Parini che si sono ritrovati per decorare il cancello dell’istituto che potrebbe essere demolito.Così riferiscono dal comitato: "Abbiamo trovato una comunità determinata a resistere, unita dalla volontà di difendere la propria scuola e il ruolo che essa occupa nel quartiere.Perché la Parini non è solo un edificio: è un presidio sociale, culturale ed educativo. Era un punto di riferimento per le famiglie, un luogo che nel tempo aveva saputo tenere insieme un intero quartiere, offrendo opportunità, relazioni, sicurezza, formazione. La sua perdita – temporanea o definitiva che sia – colpisce non solo gli studenti, ma l’intera comunità.E tuttavia, di fronte a questa centralità evidente, l’amministrazione continua a muoversi in una totale indeterminatezza. Si parla di un “concorso di idee” per ricostruire la scuola, ma senza alcuna chiarezza su tempi, modalità e priorità.Anche la soluzione trovata per studenti e docenti non garantisce quella continuità educativa, né permette di svolgere tutte quelle attività e laboratori che caratterizzavano il plesso.La verità è che oggi l’intera comunità scolastica paga il prezzo dell’inerzia amministrativa, e di questo si continua a parlare troppo poco. E tutto questo accade nella stessa città che ha scelto di candidarsi a Capitale della Cultura.Domandiamo: quale cultura, se non si investe nell’istruzione? Com’è possibile parlare di progetti culturali ambiziosi mentre non si è in grado di garantire il funzionamento ordinario di una scuola, né la continuità didattica di chi la vive ogni giorno? La scuola Parini non può essere sacrificata sull’altare delle procedure, dei rinvii o dell’indifferenza. Se davvero si vuole restituire un futuro a questa comunità, servono scelte chiare, rapide, coraggiose. La fase dell’emergenza è finita. Adesso serve governare la normalità, con la responsabilità e la visione che una città che parla di cultura dovrebbe dimostrare ogni giorno, a partire dalle proprie scuole".
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