Politica
Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

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“Carrara ha bisogno di cultura vera, non di vetrine vuote” da questo assunto parte la riflessione del consigliere di FdI Massimiliano Manuel sulle iniziative culturali non patrocinate dal comune e sui troppi fondi sfitti del centro: “Carrara ospita nuovamente Arte in negotium, manifestazione artistica che, anche quest'anno, porta arte e creatività nei negozi del centro, coinvolgendo 39 attività. Un'iniziativa importante, viva, che però si trova costretta a muoversi senza alcun finanziamento pubblico. Questo ci spinge a una riflessione più ampia: che ruolo vuole avere il comune nella valorizzazione della cultura e del territorio? La sensazione, purtroppo, è che il comune venga visto come una mucca da mungere da alcuni, e come un ente che "premia" chi è più governativo da altri. Manca una vera coprogettazione culturale, condivisa, trasparente, che metta in rete le forze migliori, più libere e più vitali della città. Serve una guida culturale chiara, una visione politica e coraggio di scelte vere. Un altro nodo evidente è quello dei locali sfitti, che restano vuoti e abbandonati, a volte in condizioni di degrado, come nel caso del ex Supercinema, ridotto a discarica urbana. Oppure il caso di molti fondi commerciali, per i quali i proprietari chiedono affitti inaccessibili per i tempi odierni e che, inevitabilmente restano chiusi. Non possiamo obbligare nessuno ad affittare, ma possiamo e dobbiamo agire richiamando i proprietari alla responsabilità civica: tenere pulite le vetrine e contribuire al decoro urbano è un dovere verso la comunità; offrendo incentivi intelligenti, ad esempio a chi mette a disposizione i fondi per eventi artistici e culturali e prevedendo obblighi minimi di manutenzione visiva per chi tiene chiusi i propri fondi . A Carrara, oggi, ognuno fa come vuole. Il principio dominante sembra: "Pulisco casa mia, il resto non mi riguarda". Ma così non si costruisce una città condivisa e viva. Servono politiche urbane e culturali nuove, partecipate, lungimiranti. Un esempio positivo, che merita di essere ripreso, è l'esperienza di Carrara SiCura, che pur con i suoi limiti, aveva capito che sostenere gli artisti era prioritario. La cultura non è un lusso. È lo strumento più potente per rilanciare Carrara, attirare giovani, stimolare creatività e commercio, riaccendere il senso di appartenenza. Ma va sostenuta con atti concreti, e non lasciata sola come accade oggi. Fratelli d'Italia Carrara chiede con forza una nuova politica culturale per la città, fatta di partecipazione vera, regole chiare, incentivi mirati e responsabilità condivisa”.
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Il Partito Democratico di Massa-Carrara invita la cittadinanza a partecipare all’incontro “Comunità in crescita: qualità della vita e inclusione”, primo appuntamento del percorso partecipativo Partecipa, Cambia, Costruiamo, in programma sabato 24 maggio alle ore 16.00 presso la Torre Fiat di Marina di Massa. L’incontro si propone di aprire un confronto concreto sui temi della coesione sociale, della qualità della vita e dell’inclusione. Sarà presente il Professor Ezio Manzini, Presidente di DESIS e docente al Politecnico di Milano, tra i maggiori esperti a livello internazionale di design per l’innovazione sociale.
Durante il pomeriggio, i partecipanti saranno coinvolti in tavoli tematici dedicati a:
- Un welfare per tutti: sanità e servizi per il benessere collettivo
- Riabitare gli spazi: periferie ed emergenza abitativa
- Cultura come linfa vitale: spazi e risorse per l’arte e la conoscenza
- Insieme è meglio: forme di aggregazione e socialità
- Sport per la comunità: luoghi e opportunità per una vita attiva
La partecipazione è libera, ma per una migliore organizzazione è consigliata l’iscrizione tramite il seguente link:
https://forms.gle/KZfryFk8ZN4ey1RV6
Un’occasione per confrontarsi, ascoltare e costruire insieme una visione condivisa per il futuro del nostro territorio.
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“A Marina di Carrara si discute ancora una volta di un nuovo traliccio per la telefonia mobile, infatti il sindaco Serena Arrighi ha invitato i cittadini a presentare osservazioni, anche se l’impressione è che il comune stia procedendo a fari spenti, senza fornire strumenti reali né informazioni adeguate alla cittadinanza”. È l’opinione del consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Nel grafico della delibera che approvava il Piano per le Antenne del 2013, firmato dall’ingegner Walter Breciani Gatti, nella Tavola n° 1 era stata individuata, campita in azzurro, un’area di sviluppo ed implementazione della rete per servizi tra l’autostrada e Marina di Carrara e non in Viale Colombo località Fossa Maestra . ‘Conformemente a quanto indicato dalla pianificazione vigente possono essere attivate SRB all’interno delle aree di sviluppo solo se si riscontrano esigenze di servizio tali per cui l’apporto ed il contributo di tali infrastrutture risulti indispensabile per il raggiungimento degli standard minimi di servizio. Rimane nella podestà dell’amministrazione rilasciare tali autorizzazioni anticipando i contenuti della nuova pianificazione’. Complessivamente, all’interno di tale “area di sviluppo” poteva essere individuato ed attivato al più, un impianto per ciascun gestore. Il problema di fondo è serio e tutt’altro che tecnico: non esiste a oggi un Piano delle Antenne aggiornato, nonostante fosse stato adottato nel 2013 e più volte richiamato come priorità nelle linee programmatiche dell’amministrazione Arrighi . Ma da allora, nessuna azione concreta è stata intrapresa. Un vuoto politico che dura da anni . Il caso di questo nuovo impianto a Marina di Carrara diventa emblema di un vuoto amministrativo e politico: l’assessore all’ambiente Moreno Lorenzini, pur conoscendo la delicatezza del tema, non ha promosso né coordinato l’aggiornamento del piano, lasciando la città senza uno strumento essenziale di governo del territorio. Invece, nulla, cittadini disinformati e responsabilità ignorate. Chiedere “osservazioni” ai cittadini su un tema tecnico e potenzialmente impattante, senza prima fornire dati, scenari, alternative o una visione d’insieme, equivale a scaricare la responsabilità su una popolazione lasciata disarmata. È un’operazione di facciata che nulla ha a che vedere con la partecipazione democratica. Non si può parlare di condivisione se non c’è prima informazione. Salute pubblica e pianificazione, dove sono finite? La salute dei cittadini non può essere un argomento marginale. La normativa regionale impone ai comuni di ridurre l’esposizione ai campi elettromagnetici e pianificare lo sviluppo delle reti con criteri di equilibrio e tutela, Carrara, invece resta ferma a un piano di oltre 10 anni fa, ignorando le evoluzioni tecnologiche, le preoccupazioni crescenti della popolazione e le possibilità urbanistiche per installazioni meno invasive. Una politica che abdica al suo ruolo Arrighi, Lorenzini si sono dimostrati, finora, incapaci di guidare una questione delicata con competenza e trasparenza. Si muovono solo quando la protesta bussa alla porta o un articolo appare sui giornali. Ma la pianificazione urbanistica, specie su un tema sensibile come le antenne, non può essere lasciata all’improvvisazione o alla passività politica, il tempo delle scuse è finito. Serve un piano aggiornato, una commissione che informi i cittadini, e un’Amministrazione che smetta di delegare responsabilità a chi ha solo il diritto e, non il dovere, di difendersi da scelte calate dall’alto”.
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“Ex Hotel Mediterraneo: tra promesse mai mantenute, processi partecipativi e silenzi istituzionali, si erge da anni lo scheletro silenzioso di un cantiere acquistato dal comune, in pieno degrado compreso il parcheggio sotterraneo che potrebbe essere utile, visto la carenza di posti auto, ma che ormai sarà inutilizzabile” comincia così l’analisi del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che prosegue:”Oggi passeggiare oggi per Marina di Carrara significa muoversi tra transenne, nastri arancioni e deviazioni improvvisate. Non c’è via o piazza che non sia interessata da lavori in corso, trasformandola in un vero e proprio cantiere permanente. I commercianti già avevano lanciato l’allarme per la carenza di parcheggi e il traffico congestionato, chiedendosi cosa accadrà con l’arrivo dei turisti. In questo clima di disordine e confusione, è più che lecito domandarsi che fine abbia fatto il progetto per l’area dell’ex Mediterraneo: un percorso partecipativo concluso a dicembre 2023 e rimasto, da allora, lettera morta. Quei parcheggi sotterranei, oggi cancellati dai lavori e invasi da acque stagnanti, sarebbero stati fondamentali. Ma tutto tace. Doveva diventare un simbolo di riqualificazione urbana, un’opportunità per il territorio, forse un centro civico, culturale o sociale. E invece è rimasto lì, abbandonato, a raccontare l’ennesima storia di soldi pubblici spesi senza visione e di un patrimonio lasciato marcire nell’indifferenza. Un caso emblematico di cattiva gestione dell’ amministrazione Arrighi, tra interrogativi politici e indignazione dei cittadini. Dopo quasi 15 anni di abbandono e degrado, l’amministrazione comunale precedente aveva avviato la procedura di risoluzione del caso, considerato una «ferita» nel cuore della città e aveva commissionato un’accurata perizia tecnica sull’area ed avanzato una proposta di acquisto. Con delibera di consiglio comunale n.26 del 7/4/22 infatti era stato approvato lo schema transattivo per la somma di 1.280.000 oltre Iva pari al 22 per cento. In effetti la copertura finanziaria per l’attuazione della transazione era stata individuata quanto a 600 mila dall’importo riconosciuto dalla Porto di Carrara Immobiliare s.r.l. a favore del comune di Carrara a titolo di risarcimento e, quanto ad euro 800 mila dall’importo vincolato all’intero dell’avanzo di amministrazione e specificatamente dedicato e per la differenza da ulteriori risorse individuate con successiva variazione di bilancio da parte del consiglio comunale. L’area del compendio immobiliare doveva essere utilizzata a spazi urbani pubblici. L’ esatta quantificazione della copertura finanziaria degli oneri indotti dall’investimento restano quantificati sommariamente in 2.865.000. Inoltre era stato individuato un percorso partecipativo a cui erano stati dedicati fondi specifici in bilancio (circa 7.200 euro). Finora per tutto questo progetto, l’attuale amministrazione ha saputo solo affidare il percorso di partecipazione costato 24 mila euro e conclusosi ormai dal dicembre 2023. Alla fine, la realtà è sotto gli occhi di tutti: il progetto dell’ex Mediterraneo è scomparso dai radar istituzionali, i soldi pubblici investiti nel percorso partecipativo sembrano essere stati sprecati, e i cittadini che avevano creduto in una riqualificazione concreta si ritrovano presi in giro. Intanto, l'amministrazione Arrighi continua a ignorare il tutto, lasciando Marina di Carrara in balìa di una viabilità caotica, senza posti auto e con un parcheggio sotterraneo che avrebbe potuto fare la differenza, lasciato a marcire nell’abbandono. Un’occasione persa in un silenzio assordante simbolo di questa amministrazione”.
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Forza Italia Carrara, tramite il suo Segretario Giuseppe Bergitto e il Responsabile Dipartimento Lavoro e Formazione Carlo Turato intende intervenire sulle preoccupazioni sollevate dai sindacati sulla necessità di garantire una assistenza adeguata all’ospedale delle Apuane e ai servizi territoriali per mancanza di figure sanitarie. "L’emergenza delle figure sanitarie - fanno notare Bergitto e Turato - soprattutto di infermieri e in particolare OSS che sta interessando tutte le strutture e i servizi sanitari e socio-sanitari, in particolare all’interno delle RSA, sta mettendo a repentaglio la tenuta del Servizio Sanitario Nazionale e Regionale e del Sistema Socio sanitario regionale integrato, pubblico e privato. Dopo aver ascoltato sia gli operatori impegnati direttamente sia i gestori di servizi in convenzione con L’Ente Pubblico, è chiaro che esiste un problema che si manifesta solo nella nostra Regione. Il problema che crea la Regione Toscana è quello di avere il monopolio della formazione per OSS, programmando i corsi tenendo conto solo del suo fabbisogno interno. Questo succede da anni ma con la pandemia del COVID la situazione si è aggravata ulteriormente perché l’ASL per carenza di personale interno ha incentivato la migrazione della figura professionale verso l’ente pubblico togliendo di fatto questa figura agli enti privati accreditati basilari per il servizio dato alla popolazione. Il paradosso: l’ASL Toscana Nord-Ovest annuncia assunzioni di 20 infermieri e 10 OSS, evidenziando che nel 2024 ha promosso corsi per OSS per 450 posti disponibili. Posti che non soddisfano il fabbisogno necessario alla struttura pubblica e che inoltre non assume inserendoli in una graduatoria temporale valida fino al successivo concorso. Proprio a dimostrazione del ritardo nelle assunzioni si sottolinea che il Consiglio Regionale Toscano con votazione all’unanimità ha approvato la proposta di legge di proroga della graduatoria OSS dove attingere per le nuove assunzioni, una vittoria per tutti i lavoratori del settore, di cui il primo firmatario e proponente Marco Stella, consigliere di Forza Italia. Questa scelta della Regione Toscana, ha comportato una programmazione della formazione degli OSS tutta appiattita sul solo fabbisogno pubblico e che, già da anni, non risulta più rispondente al crescente bisogno di utilizzo di tale figura da parte dei soggetti privati che compartecipano al funzionamento del SSR e del sistema integrato con la gestione di servizi accreditati e strutture convenzionate. Nell’attuale situazione di emergenza, poi, tale carenza cronica ha raggiunto un livello tale in alcune zone da non consentire la gestione dei servizi e delle strutture in sicurezza. Si segnala, inoltre, che tale situazione di esclusività, riferita alle Aziende USL, riduce la libertà di scelta di percorsi di formazione per i residenti in Toscana ed ha prodotto un’”emigrazione formativa” verso le regioni limitrofe (Umbria, Emilia Romagna, Liguria).
La ragione principale per cui non riteniamo percorribile la strada scelta dalla Regione Toscana è che non potenzia in alcun modo la capacità formativa regionale, mentre favorisce il coinvolgimento di enti del terzo settore e delle agenzie formative accreditate nel percorso di formazione immaginato con la Delibera n. 583 del 23.05.2002 che porterebbe, all’interno dei percorsi organizzati annualmente dalle Aziende Sanitarie all’aumento del numero degli operatori annualmente formati, dei quali abbiamo bisogno. Si consideri che le RSA in Toscana sono attualmente 322, di 102 a titolarità pubblica, 220 private. È ormai innegabile una carenza cronica, sul mercato del lavoro, di alcune figure sanitarie e sociosanitarie, in particolare gli Infermieri e gli OSS, che è diventata una completa assenza di forza lavoro disponibile ad operare in RSA, RSD, Centri Diurni, ecc. a seguito del “drenaggio” operato dalla Sanità pubblica. Peraltro, in Regione Toscana, a differenza di altri territori (come ad es. la vicina Emilia Romagna), non si è voluto valorizzare l’OSS con formazione complementare (OSS-S) che, grazie alle attività assegnate alla figura come da profilo nazionale, potrebbe dare un supporto più qualificato all’assistenza nelle strutture socio-sanitarie e consentire agli infermieri, liberati dallo svolgimento di attività non precipuamente infermieristiche, di concentrarsi nel servizio infermieristico. E ciò risulterebbe particolarmente importante nelle RSA, dove non è prevista la presenza fissa del medico.
A fronte di quanto detto, Forza Italia, propone di superare l’esclusività delle Aziende USL nel realizzare la formazione per OSS, con il coinvolgimento degli organismi formativi accreditati che nella Regione Toscana hanno maturato un’esperienza specifica nella gestione dei corsi di qualifica per le figure del settore socio sanitario. Ciò richiede l’inserimento dell’OSS nel Repertorio Regionale delle figure professionali per consentirne la formazione da parte delle agenzie formative. In conclusione riteniamo che le Agenzie formative devono e possono svolgere un ruolo importante nella formazione nella figura professionale dell’Operatore Socio Sanitario (OSS) non trascurando i pareri e le considerazioni di chi opera nel settore come le Associazioni gestori RSA della Toscana e Enti del Terzo Settore e che la Regione con questo monopolio formativo leda i suoi cittadini e la libertà di scelta di operatori e gestori dei servizi.
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“Per la nomina del Direttore Generale ci vorranno ancora mesi, il Presidente non porta in approvazione né gli indirizzi di mandato né il bilancio di esercizio e non relaziona all’Assemblea sul suo operato, come invece previsto dalle normative vigenti. È necessario l’intervento urgente del Revisore dei Conti e della Regione Toscana per ripristinare efficienza e legittimità nel Consorzio 1 Toscana Nord". A lanciare l’allarme è Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista Difendiamo il Territorio, che torna a denunciare una gestione che definisce “Inadeguata e ormai insostenibil. “Le preoccupazioni già espresse su un Presidente assente si stanno, purtroppo, rivelando fondate. Gli indirizzi di mandato, che dovevano essere presentati all’insediamento della nuova Amministrazione, non sono mai stati approvati dall’Assemblea. Il Presidente ne ha fatto solo un generico cenno in una riunione successiva, senza portare alcun atto formale. I cittadini e i consorziati hanno il diritto di sapere quali siano le linee guida per i prossimi anni.”
Anche la questione della nomina del Direttore Generale, secondo Baldini, è emblematica della situazione di stallo: “Avevo già espresso forti dubbi, purtroppo confermati. Dopo oltre sei mesi, il Presidente ha pubblicato il bando di selezione per il Direttore Generale: l’ultimo tra i consorzi della Toscana. È evidente che l’iter richiederà ancora molto tempo, lasciando l’Ente in una situazione di precarietà che ne ostacola la piena operatività. Gravi anche le mancanze sul piano normativo e gestionale: “Secondo l’articolo 17-bis della legge regionale 79/2012, il Presidente è tenuto a relazionare semestralmente all’Assemblea Consortile sul proprio operato. Sono passati oltre sei mesi e gli amministratori non hanno ancora ricevuto alcuna relazione. Inoltre, il bilancio di esercizio 2024, che doveva essere approvato entro il 30 aprile ai sensi dell’art. 20 della stessa legge, non è ancora stato presentato. Il quadro che ne emerge è quello di un Presidente che non rispetta le scadenze, ignora gli obblighi normativi e alimenta disfunzioni che ricadono sull’intera comunità consortile. A confermare questa percezione ci sono le sollecitazioni che arrivano da vari territori, in particolare da Capannori, dove si lamentano ritardi negli interventi di manutenzione e l’assenza costante del Presidente. Per questi motivi è indispensabile che intervengano gli organi di controllo preposti, affinché il Presidente venga richiamato al rispetto delle normative vigenti e venga sollecitato a esercitare appieno il suo mandato". Lo dichiara Maria Teresa Baldini, consigliere del Consorzio 1 Toscana Nord e componente della lista Difendiamo il Territorio.
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"Sono tantissime le associazioni del terzo settore presenti nel comune di Carrara, tutte con l'obiettivo di aiutare la cittadinanza e offrire un supporto concreto, ma che a volte si trovano in situazioni di difficoltà, vista anche la quantità immensa di burocrazia che c'è dietro ad ogni associazione": la considerazione è di Lucian Martisca, segretario della Lega Giovani di Carrara che spiega: "Sarebbe opportuno, vista la presenza anche in altri comuni di organi come questo, instaurare una consulta o un tavolo di confronto per le associazioni del terzo settore, in modo da poter coordinare il lavoro sul territorio e renderlo più efficace, tenendo conto del fatto che spesso non si è a conoscenza di tutti i servizi che le associazioni mettono a disposizione della popolazione. Il volontariato dopo il periodo pandemico ha sofferto molto, i volontari sono in diminuzione e spesso non si hanno abbastanza risorse per far fronte ai servizi che offrono le associazioni, ed è proprio per questo che il comune di Carrara dovrebbe dar vita ad una consulta che possa far mettere in relazione tra loro le varie associazioni, sarebbe un passo avanti per il riconoscimento e il coordinamento delle realtà che operano nell'ambito del sociale, andando magari a potenziare alcuni servizi e cercando di aiutare le piccole associazioni. In qualità di segretario della Lega Giovani Carrara penso che avere un panorama chiaro, organizzato e funzionale del terzo settore aiuterebbe anche i giovani cittadini ad affacciarsi al mondo del volontariato, tenendo conto del fatto che dove c'è organizzazione è anche più facile lavorare. Pertanto, ritengo che una consulta delle associazioni di volontariato, in quanto portatrici di interesse generale, come si può evincere dal Codice del terzo Settore, possa diventare un valore aggiunto per il nostro comune e possa di conseguenza diventare uno strumento di partecipazione e condivisione. Dopo la consulta per le politiche giovanili, la consulta anziani e la consulta dei cittadini immigrati, nate tutte negli ultimi anni, una consulta per le associazioni di volontariato sarebbe un passo in avanti per l'amministrazione del comune di Carrara".
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Il segretario provinciale Gianenrico Spediacci, insieme al segretario di Massa Bordjgoni Sergio e il segretario di Carrara Giuseppe Bergitto hanno fatto visita al carcere di Massa, incontrando la direttrice dottoressa Antonella Venturi, il comandante e diverse guardie penitenziarie ed educatori in una riunione partecipata e sincera. I tre segretari ringraziano la direttrice e il comandante per dirigere un carcere che è sempre stato uno dei migliori carceri d'Italia per l'offerta rieducativa. "Quello che abbiamo appreso - hanno dichiarato Spediacci, Bordigoni e Bergitto -è che anche nel nostro carcere il numero dei detenuti è spropositato: la capienza prevede 174 detenuti ma la media è di 245. Questo sovrappopolamento rende difficile la gestione della vita in carcere per tutti, operatori e detenuti. Ci sono problematiche nella gestione delle telefonate e dei colloqui con i familiari, ad esempio. A questo si aggiunge la carenza di dotazione organica di operatori: quelli presenti hannoun’età media di 48 anni con punte di anni 60 e sono 127, mentre dovrebbero essere 139. Considerando le persone in malattia o infortunio ogni giorno mancano almeno 20 operatori e nel 2026 andranno in pensione 17 guardie. Inoltre l'attuale comandante gestisce anche il carcere di Pistoia, per due giorni la settimana. Un altro problema è quello che, godendo Massa di una situazione carceraria più tranquilla, rispetto ad altri istituti, i nuovi agenti di rinforzo spesso vengono destinati ad altre sedi. La carenza riguarda anche il personale civile. La pianta organica prevede cinque educatori, ma ce ne sono solo tre al momento. Il fenomeno migratorio riguarda il 60 per cento circa, dei detenuti stranieri, e l'immigrazione comporta altri problemi di gestione delle diverse etnie. Problemi che non si presentavano 10/15 anni fa. Molta attenzione è dedicata a intercettare fenomeni di radicalizzazione. La chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari ha generato ulteriori problemi di convivenza. Le REMS (residenza esecutiva misure sicurezza) sono limitate come numero di posti. In aggiunta, si segnala l’eccessivo ricorso a misure cautelari in carcere o la presenza in carcere di condannati a pochi mesi di reclusione, che potrebbero essere trattati con misure alternative. La magistratura di sorveglianza è in affanno, quindi le misure detentive si allungano per mancanza di personale in grado di trattare i singoli casi. Una proposta, per alleviare tale carenza, come ci ha spiegato la direttrice, sarebbe quella di estendere le competenze del personale dell’ufficio processi a magistratura di sorveglianza, mentre il decreto svuota carceri del 2024 sembra che non abbia comportato nessun beneficio, così come i provvedimenti del commissario per l’edilizia penitenziaria, che vedranno i risultati fra 10 anni. Altra soluzione, per ovviare a questo esubero di detenuti, è attuare la legge 199 del 2010 che prevede misure alternative per pene inferiori a 18 mesi, ma non è utilizzata per i ritardi nell'esame da parte della magistratura. Un'altra proposta per alleviare la situazione può essere l'uso della liberazione anticipata: sono previsti 45 giorni di bonus ogni sei mesi, per chi segue percorsi di formazione e lavoro. Giace in Parlamento una proposta di legge per portare tale bonus a 55/65 giorni. Riguarda carcerati che godono già di permessi. Ulteriore soluzione potrebbe essere l'uso dell'esecuzione penale esterna, ma che comporta indagini socio familiari molto lunghe e dispendiose in termini di personale destinato a tale compito. Servirebbe un potenziamento di figure, come le guardie, che possono seguire all'esterno il detenuto, per limitare le revoche dell'esecuzione esterna. Sono stati tanti i temi affrontati con operatori di alta professionalità a cui va solo il nostro ringraziamento per il senso civico che dimostrano e la passione che mettono nel loro lavoro spesso anche pericoloso. Un grazie sincero alla direttrice, al comandante e a tutti gli operatori che lavorano nel carcere di Massa".
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“Il Circolo Pd Bondano, Casone, Ricortola e Partaccia torna a chiedere chiarezza sulla situazione del mercatino della Partaccia, proprio mentre la stagione estiva è ormai iniziata". A farsi portavoce della preoccupazione dei cittadini della Partaccia è il consigliere del Pd Daniele Tarantino che spiega. "L’intervento di riqualificazione dell’area, annunciato da tempo, procede a rilento e senza risposte concrete sulle ricadute per gli operatori commerciali. Ci sono stati incontri con l’amministrazione, gli operatori e le associazioni, negli scorsi mesi, ma siamo ad inizio stagione e gli operatori chiedono ancora ulteriori spiegazioni. Servono certezze immediate su tempi e costi, soprattutto per tutelare chi lavora in quell’area da anni”. Il progetto prevede tre lotti: il primo, già avviato, comprende la costruzione di moduli prefabbricati, la cui apertura è prevista per l’estate 2025. I lotti successivi riguarderanno le coperture, una nuova piazza, aiuole, impianti e servizi. Il costo complessivo dell’opera si aggira sui 2,5 milioni di euro, in parte coperti da fondi comunali e in parte in attesa di finanziamenti statali. Nel frattempo, gli operatori si dicono preoccupati: la stagione turistica è iniziata, ma ancora non sono noti né i tempi precisi di realizzazione né i costi che dovranno sostenere per lavorare nei nuovi spazi. Per questo motivo, è in fase di organizzazione un nuovo incontro tra gli operatori e il circolo, richiesto con forza da chi da anni anima il mercato estivo della Partaccia. Il Circolo ribadisce la necessità di trasparenza e partecipazione: “La riqualificazione è positiva, ma non può avvenire calando decisioni dall’alto. Il mercatino è parte del tessuto economico e sociale del territorio e va rispettato. Non è accettabile trovarsi a maggio senza risposte”.
Resta dunque alta l’attenzione su un progetto strategico per l’economia turistica della costa massese, ma che rischia di partire senza aver prima garantito un confronto adeguato con chi ne sarà protagonista.
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- 13^ Bandiera Blu alla spiaggia di Marina di Carrara
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- Pubblicità elettorale nelle sale del comune: trovati volantini per votare Sì al referendum