Politica
Fratelli d'Italia presenta i candidati alle regionali nella provincia di Massa Carrara
Fratelli d'Italia ha presentato la squadra dei candidati che correranno alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, a sostegno del candidato presidente Alessandro Tomasi. In…

Battilana abbandonata da anni: il consigliere della Lega Tosi presenta un'interrogazione per chiedere interventi immediati
"Strade in condizioni disastrose, detriti che restringono la carreggiata, pulizia che latita, una scuola chiusa e lasciata marcire, problemi idraulici e nessun luogo pubblico…

Visita nei vigneti del Candia per il sottosegretario all'agricoltura Patrizio La Pietra
Si è svolta in Candia una giornata di confronto e dialogo tra il mondo agricolo e le istituzioni, con la visita del sottosegretario all'Agricoltura e…

"Mancano i punti di primo soccorso a Carrara": il consigliere Martinelli chiede l'intervento di Nausicaa s.p.a.
"La situazione della sanità nel comune di Carrara versa ormai in una situazione critica a causa delle gravi carenze, inadempimenti e ritardi della ASL nella…

Associazione Arci 31 Settembre: Arrighi e Giannetti scelgano di boicottare Teva nelle farmacie comunali
L’Associazione Arci 31 Settembre lancia un appello al sindaco di Carrara Serena Arrighi e al sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti per interrompere i rapporti commerciali fra le farmacie…

Gravi ritardi nei progetti del PNRR: il consigliere Mirabella chiede un consiglio comunale straordinario
"Il PNRR non è un regalo: è un’occasione unica, irripetibile, con regole precise. I progetti finanziati dall’Europa devono essere consegnati, collaudati e rendicontati entro il 31…

Regolamento del verde scritto da chi è oggetto di contestazioni: Associazione Arca replica all'agronomo del comune Carlo Piccini
Le dichiarazioni dell’agronomo del comune di Carrara, Carlo Piccini, sul nuovo regolamento del verde hanno spinto associazione ARCA a rispondere facendo alcune precisazioni. Eccole…

Via dei Ferrovieri ad Avenza degradata e dimenticata dalle autorità: la critica del consigliere Bernardi
Situazione di degrado in via dei Ferrovieri ad Avenza: con i pali per l’illuminazione ma non funzionanti, buche ormai diventate crateri, rifiuti abbandonati ovunque e immigrati clandestini che…

Spiaggia del Foro Boario a Marina di Massa in degrado per tutta la stagione: la segnalazione del comitato Tra la gente
L'estate 2025 si è chiusa tra le polemiche sullo stato della spiaggia davanti alla colonia Motta. A segnalare la situazione è stato il Comitato tra la gente, che…

Massa, i residenti di via Baracchini contro il traffico dei camion: “Serve una soluzione alternativa”
Cresce la protesta dei cittadini di via Baracchini, preoccupati per il costante passaggio di camion e mezzi pesanti lungo la strada che attraversa il quartiere. Rumore, vibrazioni, polveri…

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Cresce la protesta dei cittadini di via Baracchini, preoccupati per il costante passaggio di camion e mezzi pesanti lungo la strada che attraversa il quartiere. Rumore, vibrazioni, polveri e traffico ad alta velocità stanno mettendo a dura prova la sicurezza e la qualità della vita dei residenti, che hanno formalizzato una richiesta di chiarimenti e proposte concrete alle istituzioni.In una nota indirizzata al consigliere Daniele Tarantino e alla consigliera Dina Dell’Ertole, i cittadini chiedono innanzitutto trasparenza sulle autorizzazioni concesse al centro container presente nella zona: vogliono sapere quali permessi siano stati rilasciati, quali limiti di traffico siano previsti e se esistano vincoli ambientali e urbanistici da rispettare.Accanto a questa richiesta, i residenti avanzano anche una proposta alternativa di viabilità: deviare il traffico pesante attraverso l’area del fosso Lavello, in direzione della zona industriale lato Carrara, ritenuta più idonea ad accogliere i flussi di mezzi pesanti.Il tema si collega direttamente alla proposta del collegamento della strada con la zona industriale, portata avanti dal consigliere Carioli, che da tempo lavora sul dossier viabilità e che ha rilanciato la questione anche nell’ultima commissione. Secondo i promotori, l’infrastruttura permetterebbe di creare un percorso alternativo per i camion, alleggerendo così la pressione su via Baracchini e riportando il traffico pesante verso aree produttive e logistiche più idonee.A margine dell’iniziativa, il consigliere Tarantino ha dichiarato:«Nelle scorse ore abbiamo inviato le richieste che ci sono state fatte dai cittadini. Il tema è concreto e urgente, e intendiamo seguirlo passo dopo passo. In questo percorso è importante anche il lavoro portato avanti dal consigliere Carioli con la proposta per collegare via fattoria, alla zona industriale, che rappresenta un tassello fondamentale per arrivare a una soluzione di lungo periodo.Voglio ringraziare anche i colleghi Stefano Alberti, Daniela Bennati, Giovanna Santi e Ivo Zaccagna per l’attenzione che stanno dimostrando e per la loro presenza agli incontri: è un segnale forte di condivisione politica su un tema che riguarda la vita quotidiana delle persone. Un ringraziamento va anche a tutti i cittadini che si stanno impegnando: solo insieme possiamo fare la differenza».Ora i cittadini chiedono la convocazione urgente di un incontro pubblico congiunto tra i Comuni di Massa e Carrara, alla presenza degli abitanti, per affrontare la questione e trovare soluzioni condivise e immediate. “Confidiamo in un rapido riscontro – concludono – e in un impegno istituzionale che tenga conto del diritto dei cittadini a vivere in un ambiente sicuro e salubre”.
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Il consigliere di Fratelli d'italia Massimiliano Manuel torna sul tema dell'accessibilità dei disabili alle strutture sportive: "L'accessibilità delle persone con disabilità nelle strutture sportive , non solo allo stadio,rappresenta un tema di primaria importanza, che la Consulta Disabilità, di cui facciamo parte, ha più volte affrontato in maniera approfondita come organo consultivo rappresentato dalle più importanti associazioni del territorio e con il neo garante istituito a seguito di una nostra mozione approvata da ogni forza politica presente in consiglio comunale. In questo momento l'attenzione è rivolta in particolare allo stadio dei Marmi. L'aumento del numero di tifosi, determinato dalla permanenza in Serie B, ha reso evidente l'insufficienza del settore dedicato ai disabili, che risulta non adeguatamente organizzato e collocato in una posizione decentrata e con visibilità ridotta, soprattutto a seguito delle ferree regole sulla sicurezza. Durante la pausa del campionato e in attesa della fine della tanto attesa ristrutturazione che durerà molto tempo, abbiamo chiesto all'amministrazione comunale di valutare ogni possibile intervento volto a migliorare e ampliare temporaneamente l'area destinata, così da consentire una fruizione più dignitosa e confortevole degli eventi sportivi. Le segnalazioni del dottor Laquidara, unite al lavoro della Consulta, costituiscono un contributo prezioso che auspichiamo porti a risposte concrete già nei prossimi giorni.
Pur comprendendo le esigenze legate alla sicurezza, riteniamo imprescindibile che una società civile garantisca a tutti, in particolare a chi vive condizioni di maggiore fragilità, la possibilità di partecipare pienamente alla vita comunitaria e di vivere momenti di svago e inclusione. Lo sport, con il suo valore sociale, deve essere accessibile senza barriere, siano esse architettoniche o culturali e soprattutto in ogni struttura non solo allo stadio.Carrara ha sempre dimostrato sensibilità verso questi temi e siamo certi che continuerà a farlo. Da parte di Fratelli d'Italia , l'impegno rimane costante e determinato nel sostenere i diritti delle persone con disabilità".
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Associazione Arca ha analizzato la nuova legge sui boschi monumentali: "La riforma dell’art. 7 della Legge 10/2013, contenuta nel Disegno di legge 1054-B, introduce per la prima volta la categoria dei Boschi Monumentali d'Italia, uno strumento potente per proteggere le foreste vetuste dall'antropizzazione. Nel Parco delle Alpi Apuane, questa norma potrebbe rappresentare una svolta nella limitazione dell’impatto distruttivo su ecosistemi unici e irripetibili.
I punti della Legge:
-istituisce l’Elenco nazionale dei Boschi Monumentali, gestito dalla Direzione generale delle foreste del MASAF (Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste).
-I boschi riconosciuti come monumentali godranno di tutela immediata già dalla presentazione della candidatura.
-Attorno a ogni bosco monumentale verrà istituita una Zona di Protezione (ZPB) — con divieti assoluti di scavi, cantieri, tagli e attività estrattive — i cui esatti confini saranno definiti da linee guida ministeriali.
-Sanzioni fino a 100 mila euro per danneggiamenti o abbattimenti non autorizzati.
Nel Parco Regionale delle Alpi Apuane, numerosi boschi vetusti — come le faggete di Val Serenaia, i castagneti storici di Trassilico e le faggete delle Panie — possiedono i requisiti per essere candidati come monumentali. Finché non verranno formalmente candidati e riconosciuti, non godranno di alcuna protezione. Una volta candidati e riconosciuti, le relative ZPB renderebbero di fatto incompatibili le attività estrattive nelle immediate vicinanze, grazie al parere vincolante del Ministero necessario per qualsiasi intervento.È cruciale ricordare -ed è un appello alla comunità- che la nuova legge non agisce in automatico: serve l’iniziativa di cittadini, associazioni, enti locali e soggetti competenti per proporre formalmente i boschi da tutelare. Senza proposte concrete, questa opportunità di protezione resterà inutilizzata. Occorre segnalare e documentare: è un’occasione storica per riparare anni di conflitto in uno dei parchi più controversi d’Italia. Ma serve agire in fretta, prima che altri boschi vengano degradati e perdano i requisiti per essere tutelati. La legge, nata per tutelare, rischia infatti, paradossalmente, di "premiare" chi ha già devastato, lasciando scoperti i boschi più degradati (e, quindi, più bisognosi di protezione).
Va detto con chiarezza: la legge è uno strumento potente ma imperfetto, e la sua efficacia dipende dall'uso che se ne fa. La partita ora non è più solo locale o regionale, ma nazionale. Spostare il conflitto dalle aule della Regione Toscana agli uffici del Ministero a Roma può cambiare le dinamiche di potere.
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Il 9 settembre abbiamo rischiato una nuova alluvione, che non si poi è verificata solo perché ha smesso di piovere. L’amministrazione comunale, tuttavia, non può contare sulla fortuna: deve gestire il territorio in modo da ridurne la suscettibilità alle alluvioni. In un bacino montano forestato, ad esempio, lo scorrimento delle acque è fortemente rallentato dalla vegetazione stessa e una frazione significativa della pioggia non scorre in superficie, ma si infiltra nella lettiera di foglie e nel suolo permeabile, riducendo così i picchi di piena nei corsi d'acqua.
I bacini marmiferi: fabbriche di alluvioni
Nei nostri bacini marmiferi, invece, deforestati da tempo e privati dello strato di suolo permeabile che ricopriva il substrato roccioso, le acque piovane, non potendo infiltrarsi nel suolo, sono interamente e velocemente recapitate ai fiumi esponendo il centro urbano di Carrara a piene ben più intense e ad alluvioni catastrofiche. I ravaneti di cava, assorbendo e rallentando grandi quantità di acque piovane, potrebbero proteggere Carrara dalle alluvioni, ma –contenendo grandi quantità di terre e marmettola che, imbibendosi, tendono a divenire impermeabili e suscettibili a colate detritiche che intasano gli alvei sottostanti– hanno invertito la loro funzione: anziché proteggere dalle alluvioni, le aggravano.
Ridurre le alluvioni? Con i ravaneti spugna!
L’attuale gestione dei bacini marmiferi funziona dunque come una vera e propria “fabbrica di alluvioni”. Realizzando i “ravaneti spugna” da noi proposti (costituiti di sole scaglie, senza terre) si otterrebbe invece una consistente riduzione del rischio. L’amministrazione avrebbe potuto ottenerne la realizzazione da parte delle cave introducendola tra le prescrizioni dell’autorizzazione oppure se, nell’art. 21 del regolamento che prevede la proroga della concessione per le cave esistenti in cambio di un progetto di interesse generale, avesse indicato lei stessa tale progetto (il ravaneto spugna) anziché lasciare la scelta (e il futuro della città) alle imprese. Anche i PABE sono stati un’occasione persa per la prevenzione del rischio alluvionale: non prevedono infatti né i ravaneti spugna, né lo svuotamento delle cave a fossa riempite in passato da detriti di cava (per farle funzionare da bacini di immagazzinamento delle acque durante le piogge intense).
Al mare? Rivedere il PRP e aprire varchi di deflusso nel muro di recinzione
Si rileva che il combinato disposto tra nuovo PRP (il consistente prolungamento del piazzale Città di Massa, in destra idrografica del Carrione) e lotto 1 del Water Front (sulla sinistra: nuovo pennello più le nuove opere infrastrutturali) potrebbe causare un notevole aggravamento del rischio idraulico già esistente. Considerato inoltre che già nell’alluvione del 2014 il mare non riusciva a ricevere le acque (anche perché il muro di recinzione portuale ne sbarrava il deflusso), è indispensabile, da subito, aprire varchi di deflusso nel muro di recinzione.
E per il Carrione? Restituire spazio al fiume e rinaturalizzarlo
Considerata inoltre la attuale fase di radicale cambiamento climatico in cui gli eventi estremi si fanno sempre più frequenti e le piene dei fiumi non seguono più i tempi di ritorno tradizionali, sarebbe estremamente importante intervenire sul Carrione con una logica diametralmente opposta a quella attuale, prevedendo di restituire spazio al fiume, con un consistente allargamento di tutta l’asta fluviale e con la ricostituzione di aree golenali e di fasce spondali vegetate, nell’ottica di una progettazione ecologico-naturalistica che faccia convivere funzionalità idraulica, sicurezza e riqualificazione paesaggistico-ambientale.
E in città? Depavimentare, superfici permeabili, più verde! Le città spugna
Anche le nostre città sono fabbriche di alluvioni: le grandi quantità di pioggia cadute sulle superfici impermeabili (tetti, strade, piazze, marciapiedi ecc.), sono infatti convogliate in fognature bianche e “sparate” nei corsi d'acqua, accentuandone così i picchi di piena. Potremmo dunque ridurre sensibilmente le piene facendo infiltrare nel terreno gran parte delle acque piovane. Adottando la strategia delle “città spugna” (ideata in Cina) Carrara potrebbe diventare un esempio d’avanguardia.Potremmo convogliare in letti assorbenti le acque piovute sui tetti; pavimentazioni drenanti renderebbero permeabili parcheggi e piazze. I nostri chilometri di marciapiedi, se realizzati in cemento drenante o in altri materiali permeabili, assorbirebbero grandi quantità di acqua riducendo gli allagamenti. Quante pavimentazioni potrebbero essere rimosse e sostituite da superfici erbacee e/o arboree? Grandi quantità di acqua potrebbero essere assorbite da rain garden (giardini della pioggia) inseriti in piazze e parchi e da depressioni erbacee che fiancheggiano le strade, drenandole. Altri contributi potrebbero apportare appositi microbacini collocati lungo i pendii e piccoli accorgimenti ai terrazzamenti collinari. Quanti terreni potrebbero essere forestati potenziandone l’assorbimento idrico? Dulcis in fundo, questa strategia ridurrebbe non solo le alluvioni, ma anche le siccità. L’evapotraspirazione operata da coperture erbacee e arboree, raffrescherebbe infatti l’aria (riducendo le ondate di calore estive), mentre l’infiltrazione idrica nel terreno alimenterebbe gli acquiferi sotterranei proteggendoci dalle scarsità idriche estive.Insomma, “Carrara città-spugna” allevierebbe le alluvioni, le siccità, le crisi idriche estive, le ondate di calore e migliorerebbe la vivibilità dell’intero territorio. Sarebbe troppo bello? E allora, perché non farlo?
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"A Carrara l’emergenza abitativa non è più un numero in una relazione, ma una ferita quotidiana: lo dice il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi che aggiunge: "Ci sono famiglie con bambini che dormono dai parenti, anziani costretti a spostarsi da una sistemazione provvisoria all’altra, giovani coppie che non riescono a reggere affitti privati sempre più alti. Eppure, una risposta concreta era a portata di mano. La Società Edilizia Nuova (S.E.N.), proprietaria di due palazzi ad Avenza realizzati con edilizia convenzionata, ha manifestato la disponibilità a concedere al comune appartamenti a canoni calmierati. Non serviva una nuova convenzione complicata: bastava un atto formale. Il Comune avrebbe pagato un affitto modesto alla società, e il settore casa avrebbe potuto immediatamente assegnare quegli alloggi alle famiglie più fragili.Un meccanismo semplice, rapido, già sperimentato in passato. Infatti, anni fa la convenzione con S.E.N. era stata utilizzata dal comune. Poi, inspiegabilmente, non è stata più rinnovata. Oggi, a fronte della nuova disponibilità della società, sarebbe bastato un gesto amministrativo per restituire dignità e un tetto a chi vive il disagio abitativo.Ma l’assessore alla Casa Roberta Crudeli non ha mosso un dito. Nessuna delibera, nessun atto, nessuna iniziativa. Solo silenzio e immobilismo.Il risultato? Appartamenti chiusi e vuoti, con le tapparelle abbassate, mentre fuori la gente attende soluzioni che non arrivano. E non è solo questo: graduatorie delle case ERP ferme, cambi alloggio bloccati, famiglie in attesa di risposte che non arrivano mai. La macchina amministrativa è paralizzata, e a pagare il prezzo di questa inefficienza sono i cittadini più fragili. È inaccettabile che un comune lasci marcire un’occasione simile mentre le graduatorie si allungano e i servizi sociali non sanno più come gestire l’emergenza. È inaccettabile che un assessore alzi le spalle, mentre ci sono bambini che non sanno se avranno una stanza dove fare i compiti e anziani che temono di non avere un tetto sopra la testa il prossimo inverno. Ancora più grave è il silenzio complice del PD, che sostiene questa amministrazione senza mai pretendere risposte chiare su una vicenda che pesa sulle spalle dei cittadini più deboli. La politica della casa non si fa con gli slogan o le foto sui social: si fa con atti concreti, con il coraggio di scegliere e con la responsabilità verso chi non ha voce.Lasciare appartamenti vuoti quando fuori c’è chi soffre non è solo un errore amministrativo: è un tradimento verso l’intera comunità"Case.
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Il Partito Democratico di Carrara ha scelto Benedetta Muracchioli come capolista per le prossime elezioni regionali in Toscana, in programma a ottobre. Nata a Carrara nel 1984, è avvocato civilista, vive nella sua città ed è mamma di Giulia. Laureata in Giurisprudenza all'Università di Pisa, unisce vita professionale e impegno politico con passione e competenza. Oggi è consigliera comunale a Carrara, presidente della commissione Bilancio e Partecipate, oltre che capogruppo in Provincia. Un percorso che l'ha resa un punto di riferimento per il Centrosinistra, capace di coniugare esperienza amministrativa e visione sul futuro.«Ringrazio il Partito Democratico per la fiducia – afferma Muracchioli – e in particolare il gruppo consiliare, che mi ha sostenuta fin dall'inizio. Un grazie speciale va al segretario regionale Emiliano Fossi per avermi affidato il ruolo di capolista, e a tutti i cittadini che mi hanno votato e sostenuto da quando ho deciso di intraprendere questa esperienza, che prima ancora di essere politica è per me un impegno civile e sociale».Nei suoi intenti, Benedetta mette al centro le priorità che toccano da vicino la vita delle persone: sanità, scuola, lavoro, ambiente, diritti sociali e politiche giovanili. Tra gli obiettivi principali c'è anche quello di rafforzare il peso della provincia di Massa-Carrara ai tavoli regionali.
«L'esperienza in Provincia mi ha permesso di sviluppare una visione più ampia delle necessità dei nostri territori. Dall'alta Lunigiana fino alla Versilia, credo che la nostra realtà debba essere maggiormente ascoltata e valorizzata e che non si possa prescindere da una visione sinergica e da una programmazione integrata. In Consiglio regionale voglio portare la voce degli apuani e dei lunigianesi, affinché territori come i nostri non siano più considerati marginali, ma parte sempre più integrante dello sviluppo della Toscana».Grande attenzione sarà rivolta alla difesa dei servizi pubblici, alla sicurezza del territorio contro il dissesto idrogeologico e alla sostenibilità ambientale. «Credo in una Toscana che non lasci indietro nessuno – conclude – dove crescita economica e giustizia sociale camminano insieme».Con la candidatura di Benedetta Muracchioli, il PD di Carrara si presenta compatto e determinato ad affrontare una campagna elettorale che guarda al futuro della Toscana.
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Fp Cgil e Uil Fpl Massa Carrara annunciano il raggiungimento di un importantissimo traguardo nella trattativa relativa al polo specialistico riabilitativo della Fondazione Don Gnocchi di Fivizzano. “Nella giornata di mercoledì 10 settembre a seguito dell'intesa del 10 giugno scorso, è stato siglato l'importante Accordo che garantisce il riconoscimento del CCNL Sanità Privata Aris-Aiop alle lavoratrici e ai lavoratori del Polo Specialistico Riabilitativo di Fivizzano.Il lavoro sindacale di FP CGIL, e UIL FPL continua a produrre risultati tangibili, la stipula dell'odierno accordo porterà al concreto innalzamento dei salari, delle tutele normative e alla riduzione dell'orario di lavoro da 38 a 36 ore settimanali a decorrere dal 01 aprile 2026, grazie al percorso sindacale che da anni viene portato avanti con determinazione. Come già avvenuto per il Centro S. Maria alla Pineta di Marina di Massa anche per la struttura di Fivizzano si celebrerà a breve l'assemblea sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori, e successivamente si procederà con la stipula delle conciliazioni individuali propedeutiche all'applicazione del CCNL Sanità Privata. Le OO.SS. sottolineando l'efficacia dell'azione unitaria di FP CGIL e UIL FPL esprimono grande soddisfazione, e sin da subito dichiarano che il lavoro sindacale proseguirà con la reinternalizzazione dei servizi affidati a terzi, affrontata anche nella riunione avvenuta ieri, attraverso l'assunzione diretta di tutte le professionalità necessarie allo svolgimento dei Servizi offerti dalla Fondazione Don Gnocchi".
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Venerdì 12 settembre, alle ore 17, presso la Sala della Resistenza – Palazzo Ducale a Massa, si terrà un incontro pubblico con Antonio Mazzeo, giornalista, docente, scrittore e attivista antimilitarista, membro dell'imbarcazione Handala della Freedom Flotilla, sequestrata insieme a tutto il suo equipaggio dall'esercito israeliano mentre cercava di raggiungere Gaza con un carico di aiuti umanitari. La presenza di Mazzeo sarà l'occasione per approfondire il significato di queste missioni civili internazionali, che da anni cercano di rompere simbolicamente e concretamente l'assedio imposto alla popolazione palestinese. Si tratta di azioni collettive nonviolente, organizzate dal basso, che mettono in discussione la normalizzazione del blocco e riaffermano il diritto alla solidarietà attiva.Attraverso il racconto dell'esperienza sulla Handala, si cercherà di comprendere come si costruiscono queste iniziative, quali rischi comportano e quale ruolo possano avere nel denunciare l'ingiustizia di una situazione che dura da decenni. Lo sguardo si allargherà anche alla missione della Global Sumud Flotilla, che intende proseguire questo percorso di sostegno diretto alla popolazione civile palestinese e che proprio in questi giorni è attesa nelle acque intorno alla Striscia di Gaza. Sarà anche l'occasione per riflettere sulla militarizzazione della società, un processo sempre più evidente anche in Italia, che Mazzeo analizza da anni: dalla crescente presenza dell'industria bellica nei territori alla penetrazione della cultura militare nel mondo dell'istruzione.
L'incontro è organizzato dall'Associazione Mycelium, presidio per la pace e il disarmo sul territorio apuano e l'ingresso è ad offerta libera.
Per informazioni:
Wapp 3407810100
- Nuovo regolamento del verde del comune di Carrara: un fallimento annunciato. tra conflitti d’interesse e paesaggio in vendita, regolamento gìà vecchio, incoerente e scollegato dalla realtà secondo Associazione Arca
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- Scivolone del sindaco Arrighi sulla recente alluvione e silenzi imbarazzanti della maggioranza: la critica del consigliere Mirabella
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- Cantiere palestra Itis Galilei fermo da mesi: il consigliere della Lega Tosi invita il comune a sollecitare l'intervento della Provincia
- Prima uscita pubblica per il candidato Gianni Lorenzetti: il confronto con la categoria commercio di Confartigianato
- Cimiteri, presto una casa del commiato a Turigliano. “Progetto importante e in continuità con i tanti lavori di questi anni
- Non più tollerabile la situazione del Centro per l'impiego a Carrara: Fratelli d'Italia chiede risposte immediate
- Incentivi per chi assume ma "NO" all'apertura di nuove cave: approvato dal consiglio comunale di Carrara il nuovo regolamento sulle qualità sostenibili