Politica
Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su…

La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio…

Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia
Nella mattinata del 9 giugno,una delegazione di Fratelli d'Italia ha incontrato il nuovo Questore di Massa Carrara, Bianca Venezia, per un confronto diretto sulle problematiche legate alla…

Dieci milioni di euro di avanzo, ma nemmeno un euro per la fontanella Evam: riparte la protesta dei % Stelle Massa per la riapertura della fontana
Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa torna a chiedere con forza la riapertura della fontanella Evam, chiusa ormai da anni, nonostante le oltre 700 firme…

Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

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Si preannunciano estremamente affollate le vie di Carrara nella serata di oggi, e non di certo per un improvviso flusso turistico. Il Comitato di salute pubblica di Massa-Carrara, infatti, ha indetto una fiaccolata per esternare il proprio malessere, e quello della popolazione, in merito alla gestione del Monoblocco, ormai ultimo vero e proprio presidio sanitario di tutto il territorio carrarino. La struttura, ormai da anni, è in balia di una narrazione poco chiara, in cui la possibilità di una riqualificazione è sempre affiancata da ipotetici piani di smantellamento. Una situazione che di certo non può far dormire sonni tranquilli agli abitanti della città apuana, e che ha portato negli ultimi mesi a una mobilitazione sempre più consistente contro le scelte dell’Azienda sanitaria locale. Alla fiaccolata, che partirà alle ore 21.15 dal palazzo comunale, parteciperà anche la prima cittadina Serena Arrighi, ma non tutti sembrano apprezzare la sua presenza.
Il consigliere Simone Caffaz ha persino deciso di esprimere le proprie perplessità attraverso una nota ufficiale, in cui rimarca come l’Arrighi e la sua giunta siano una delle cause principali dell’impoverimento del sistema sanitario di Carrara.
“La sindaca Arrighi, con la protervia e l'arroganza che la caratterizza, cerca di trasformare la fiaccolata di domani in una buffonata, non soltanto annunciando la sua partecipazione e quella schierata della giunta, ma addirittura dettando lei le regole. La sua inadeguatezza e la sua incapacità a tutelare il Monoblocco e gli interessi della città – attacca Caffaz nel comunicato – senza dimenticare i suoi profondi legami con l'Asl, cioè il sistema di potere protagonista di questa assurda vicenda e che più di ogni altro ha contribuito alla sua elezione ed è rappresentato nella sua giunta, sono il principale motivo per il quale questa manifestazione è nata. Dove non riesce e non vuol riuscire la sindaca, arriva la piazza: questo è il senso di questa e di qualsiasi altra iniziativa del genere. Invece, colei contro la quale la piazza manifesta scende in piazza per trasformare, con irresponsabilità, tutto in barzelletta. E allora – continua la nota – sono io che mi permetto di rivolgere un appello ai cittadini di Carrara: partecipate ugualmente numerosi alla fiaccolata perché è comunque un’occasione di democrazia. Magari state il più possibile distanti da chi vuol far fallire la manifestazione e, se potete, evitate di recarvi dall'ortofrutta e di acquistare pomodori prima di arrivare in piazza”.
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"La Lega Salvini Premier sarà presente con i suoi militanti alla fiaccolata di venerdì 18 agosto contro l'azienda Usl in mano al Pd, al sindaco Arrighi e al vicesindaco e assessore alla Sanità Roberta Crudeli che, nonostante sapessero dal 22 giugno il contenuto dei verbali dei vigili del fuoco, non hanno mosso un dito né prima né dopo". Esordisce, così, Nicola Pieruccini segretario provinciale della Lega che, nel comunicato ufficiale diffuso, aggiunge: "Sfileremo in corteo con i nostri simboli assieme agli altri partiti di minoranza e al mondo della cultura, delle imprese, delle associazioni, dei lavoratori del Sanac e dei Carc Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza per il Comunismo. Tutti insieme per difendere il Monoblocco, rispettando le regole. L’evento tra l’altro. , lo vogliamo ricordare, non è stato promosso solo dal Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara, ma da tutti i rappresentanti dell’opposizione che erano presenti al tavolo tra ASL/ Capigruppo e Comitati, riunione nella quale ognuno con i propri ruoli ha lottato per la sopravvivenza del Monoblocco e di tutti i servizi sanitari erogati dal centro Achille Sicari . La Lega ritiene utile e opportuno quindi ribadire, ancora una volta, che alla manifestazione si presenterà con le proprie bandiere , striscioni e/o simboli di partito e invita i partiti politici a dissociarsi dal Comitato che ne vieta l’utilizzo senza spiegare le vere motivazioni . La bandiera peraltro , forse i membri del Comitato lo ignorano, è un simbolo positivo che porta con sé l'idea di un gruppo di uomini e di donne uniti dallo stesso scopo o addirittura dal medesimo destino, sia che simboleggi una nazione o una città, una squadra sportiva o un partito politico. Questo semplice drappo di tessuto colorato, portato in una manifestazione come quella in programma che tratta di malati e di cure, è un potente veicolo di emozioni che suscita un sentimento di appartenenza alla causa comune di salvare la sanità locale . "Portare alta la bandiera" è tra l ’altro un'espressione ricca di significati positivi: essa significa che si è fatto onore alla propria nazione, alla propria città o alle proprie idee. Quindi siccome la manifestazione, originata da un forte senso civico per raccogliere cittadine e cittadini di diverse sensibilità e ideologie, è caratterizzata da un elemento trasversale, cioè la volontà di salvaguardare la Salute pubblica , diritto costituzionalmente sancito, all’insegna della trasparenza e della tutela dei diritti dei cittadini tutti, che paura ha il Comitato se saranno sventolare bandiere di partito? Quale danno potrebbero causare e a chi ? Nella propaganda, riproposta più e più volte sulla stampa, alla fiaccolata perché il Comitato ha associato in negativo un comportamento equilibrato e corretto, sempre rispettoso delle regole che attengono all’ordine pubblico con chi invece sfilerà con le bandiere e i simboli di partito? I militanti della Lega , dirigenti e parlamentari venerdì 18 saranno presenti alla fiaccolata con simboli e bandiere perché vogliono rendere testimonianza della loro presenza , autorizzati a farlo dall’ Articolo 21 della nostra Costituzione che recita :tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione . Ringraziamo il Comitato per avere chiesto le autorizzazioni al fine di permettere questa pacifica e sentita protesta , che può accogliere trasversalmente ogni partecipante, ma non può proibire la libertà di manifestare".
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In questi ultimi giorni si sta molto dibattendo sul rischio che molti o parte dei progetti finanziati con il PNRR possano rischiare di vedersi private le risorse. Si vocifera che circa 13 Mld verranno stralciati e dirottati ad esempio sul Fondo coesione e sviluppo o sul Fondo complementare. Purtroppo le notizie che giungono da Roma e nel nostro caso anche da Firenze sono ancora ufficiose e frammentarie. Sono convinto che il Governo Meloni sia perfettamente consapevole che il Paese non può permettersi di perdere questa sfida e che il confronto con l’Europa non potrà che garantire le linee di finanziamento già in essere. In attesa dei necessari chiarimenti, l’obiettivo che ci siamo posti come Comune di Massa è in primis quello di predisporre dei progetti validi e coerenti con le risorse messe a disposizione ma soprattutto quello di rispettare le scadenze e lo stringente cronoprogramma. Posso rassicurare i massesi che in questi mesi il settore Lavori Pubblici ha lavorato tenacemente e con grande dedizione, recuperando molto del tempo perduto in precedenza, migliorando molti progetti, recuperando ulteriori risorse e soprattutto apportando tutti quegli accorgimenti per sopperire a iniziali carenze di studio e progettazione. Non sono mancate e non mancheranno difficoltà legate all’aumento del costo delle materie prime oppure all’adeguamento agli strumenti urbanistici, ma il lavoro svolto in questi primi mesi dalla Giunta e dal Consiglio Comunale assieme agli uffici tecnici e i vari studi di progettazione esterni ha permess in poco tempo di mettere in salvaguardia le fondamentali opere pubbliche la cui realizzazione potrà cambiare il volto della città. L’autunno che si avvicina sarà il banco di prova più importante per comprendere quali e quanti progetti potranno essere completati nei tempi imposti dal PNRR. Fino ad oggi abbiamo centrato con successo tutti gli obiettivi che il cronoprogramma legato al PNRR ha imposto agli enti locali. Noi ci siamo e non intendiamo mancare gli impegni così come ci batteremo perché nulla venga definanziato, anche solo parzialmente. Questi fondi che abbiamo intercettato serviranno a proiettare nel futuro la nostra città, dandole infrastrutture nuove e funzionali, ed è con questa consapevolezza che ci stiamo impegnando a fondo per Massa e per il suo domani.
Il Sindaco Francesco Persiani
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Forza Italia Carrara ritiene necessario far sentire la propria voce in merito ai recenti sviluppi sul futuro del Monoblocco. La manifestazione prevista la sera del 18 agosto, pensata per chiedere la salvaguardia del centro ‘Sicari’ e a cui anche noi parteciperemo, dimostra ulteriormente, e su questo non avevamo dubbi, di quanto il Monoblocco sia essenziale per i carraresi alla luce delle numerose prestazioni erogate, anche durante il Covid, come più volte ribadito dall’attuale giunta nelle parole della vicesindaca Roberta Crudeli e del consigliere di maggioranza Guido Bianchini.
“La nostra posizione come Forza Italia è chiara – commenta il commissario provinciale Gianenrico Spediacci – e ben consapevoli dell’importanza del Monoblocco, siamo qui a ribadire la nostra contrarietà a una sua chiusura, chiedendo il rispetto degli accordi tra Comune, Asl e Regione. I temi in ballo sono molti: le case della salute, la Rsa di Fossone per le cure intermedie, il reparto di oncologia spostato al piano terra del Monoblocco, e la scuola infermieri, solo per citarne alcuni. Ma ricordiamo anche il consiglio comunale ad hoc sul Monoblocco, svolto alcune settimane fa insieme ai vertici locali dell’Asl, dove era stato garantito che alcuni servizi, con oncologia in primis, sarebbero rimasti al ‘Sicari’, spostati al piano terra. Si tratta di un’altra promessa disattesa e questo non può altro che suscitare la nostra indignazione, perché è ormai evidente la costante presa in giro che Asl e Regione stanno facendo alla città”.
Forza Italia Carrara ritiene altresì grave il fatto che la sindaca di Carrara, Serena Arrighi, non abbia realmente fatto valere il suo ruolo di responsabile della salute pubblica del Comune, oltre che responsabile zonale.
“Possibile che la sindaca, con questi ruoli, non sapesse nulla dei fatti, e si accorga solo adesso di cosa stia succedendo? - prosegue Spediacci -. Vogliamo sapere se sia in grado di svolgere questi ruoli importanti, o se il suo legame con il Pd la renda impossibilitata nell’andare contro Asl e Regione. Ancora più in difficoltà ci sembra l’assessore Roberta Crudeli, visto che è dipendente Asl; quindi la domanda è come possa essere obiettiva e difendere a spada tratta gli interessi dei carraresi contro il suo datore di lavoro”.
Alcuni giorni fa Forza Italia Carrara ha appreso dagli organi di stampa la posizione della sindaca per quanto riguarda oncologia e la sua volontà di mantenerla al ‘Sicari’, spostandola al piano terra come annunciato tempo indietro da Asl.
“Ci sembra una reazione tardiva – sostiene Spediacci – e la nostra speranza è che queste sue parole di mantenimento delle chemioterapie non rimangano nelle intenzioni ma siano seguite veramente da fatti. Dimostri la sindaca di stare dalla parte della popolazione, mettendosi contro Asl e Regione, a costo di dimettersi. I servizi oncologici devono rimanere al Monoblocco e bisogna agire in fretta affinché ciò accada, tutelando così i cittadini che rappresenta”.
Forza Italia Carrara ricorda inoltre che parteciperà alla manifestazione del 18 agosto con le bandiere del partito, in modo da non essere scambiato con chi non è stato chiaro con la popolazione. All’evento parteciperà anche l’onorevole Debora Bergamini, che porterà la questione all’attenzione del Governo. Nel frattempo il consigliere regionale Marco Stella, segretario Forza Italia Toscana, ha portato il tema Monoblocco in Regione.
“Combatteremo fino in fondo per far rimanere il Monoblocco aperto – conclude il commissario provinciale – e implementare i suoi servizi, sviluppando finalmente una sanità territoriale come era stata promessa ai cittadini al momento dell’apertura del Noa a Massa. Il Monoblocco è parte di questa città e dovrà continuare a esserlo, e tutti gli adeguamenti necessari dovranno essere fatti da Regione e Asl, senza sé e senza ma. Perdere il Monoblocco, senza scordare i tanti altri servizi che Carrara ha perso negli anni, sarà come aver dato il colpo di grazia definitivo alla città. Uno scenario che i carraresi non meritano”.
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Si è riunita giovedì pomeriggio in sala di rappresentanza del Comune la prima seduta della consulta comunale delle Politiche giovanili. Come primo atto la consulta ha eletto come proprio presidente Lorenzo Borghini, come vice Jacopo Grassi e Greta Salzillo come segretario.
“Ci tengo a nome dell'amministrazione e di tutta la città a fare un grande in bocca al lupo al presidente e a tutti i componenti della consulta – dice il sindaco Serena Arrighi -. Per noi è davvero molto importante che questo organismo cominci a lavorare perché crediamo molto nel contributo che può venire dalle nostre ragazze e dai nostri ragazzi”.
“La voce dei giovani è uno strumento importantissimo non solo per costruire il presente, ma anche per lavorare sul futuro – aggiunge l'assessore alla Cultura Gea Dazzi -. Fin dal nostro insediamento abbiamo subito puntato con forza sulla costituzione di questa consulta per dare così vita a un luogo dove raccogliere i bisogni dei più giovani nelle diverse tipologie che li rappresentano, dagli studenti della secondaria di secondo grado al mondo del lavoro. La grande risposta che abbiamo avuto al bando e la grande partecipazione anche a questa prima assemblea dimostrano che si tratta di un'esigenza molto sentita anche dalle ragazze e dai ragazzi”. “Buon lavoro anzitutto al presidente Lorenzo Borghini, al suo vice Jacopo Grassi e al segretario Greta Salzillo – sottolinea l'incaricato della sindaca alle Politiche giovanili Davide Diamanti -. E' molto importante che questa consulta possa cominciare a lavorare e sono convinto che sarà un luogo di confronto, e magari anche di scontro, dal quale usciranno idee, proposte e stimoli sempre improntate al bene e allo sviluppo di Carrara. Ci tengo infine a sottolineare anch'io la grande partecipazione che abbiamo registrato a questa consulta e come questa sia un chiaro segnale che la nostra generazione sia ben diversa da quella 'seduta' e poco coinvolta e interessata alla vita pubblica di cui troppo spesso sentiamo parlare”.
Complessivamente sono 58 i componenti della nuova consulta delle politiche giovanili. Tra loro i rappresentanti degli istituti superiori cittadini e dell'Accademia di Belle Arti, studenti e lavoratori, ma anche Davide Diamanti, incaricato dalla sindaca Serena Arrighi per le politiche giovanili, e i consiglieri comunali Silvia Barghini e Andrea Tosi. Il bando di partecipazione a questo organo consultivo e di rappresentanza delle cittadine e dei cittadini era aperto alle ragazze e ai ragazzi tra i 16 e i 30 anni. Tra le finalità della consulta c'è ora quella di predisporre la proposta di progetti e iniziative dedicati a un maggiore coinvolgimento dei giovani, con l’organizzazione di attività in sinergia con gli istituti scolastici su temi ritenuti di prioritaria importanza per i giovani del territorio, anche in collaborazione con altri organismi. La consulta, inoltre, dovrà favorire la socializzazione dei giovani per incrementare il tessuto dell’associazionismo giovanile, attuare azioni specifiche di informazione e sensibilizzazione del mondo giovanile per valorizzare la presenza dei giovani nella società e nelle istituzioni, raccogliere informazioni nei settori di interesse giovanile anche tramite le strutture amministrative comunali competenti. La consulta potrà, inoltre, esprimere pareri non vincolanti, su richiesta o su propria iniziativa, in merito a situazioni riguardanti la politica giovanile sul territorio.
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La questione relativa al nuovo biodigestore che dovrebbe sorgere nel vecchio stabilimento del Cermec continua a tenere banco all’interno della politica e dell’associazionismo massese. Nei giorni scorsi persino il Rotary Club, con un dibattito organizzato a Marina di Massa, si è esposto sull’argomento, affermando come il territorio apuano “Sia molto indietro sulla gestione dei rifiuti nel nostro territorio. Bisogna sensibilizzare i cittadini sul tema, far capire che possono essere una risorsa se ben gestiti ed essere capaci di far sacrifici se necessario”.
Un endorsement di certo non da poco, ma che non è piaciuto molto alla “Rete” ambientalista che da sempre si oppone al nuovo impianto di compostaggio.
La stessa Rete, composta da quasi venti associazioni sociali e ambientaliste, ha voluto rispondere a proprio modo attraverso una nota ufficiale, un cui sottolinea come non solo il biodigestore sarà l’ennesimo agente inquinante sul territorio, ma che, in verità, la sua costruzione sarebbe dettata unicamente da interessi economici.
“Perché serve il biodigestore? Per quadrare i conti economici. Il Cermec – tuonano le associazioni – è in concordato preventivo. Il biodigestore serve per consentire la continuità aziendale! I dipendenti continuano a diminuire e quelli che lavorano fanno sempre più straordinari. I sindacati pare non siano pervenuti. Et voilà, la produttività aumenta. Il biodigestore è unicamente uno strumento speculativo. Nessun beneficio per il territorio. Il nuovo Piano dell’economia circolare e delle bonifiche (Prec), di recente approvato dal consiglio regionale, prevede l’incremento del riciclo effettivo di materia. I biodigestori non possono essere coerenti con questa volontà politica perché non sono considerati impianti di recupero, tanto è che sono stati esclusi dalla missione del Pnrr”.
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Tante persone hanno partecipato mercoledì sera a Bedizzano alla 12esima tappa di 'Fuori dal Comune', l'iniziativa di ascolto e confronto dell'amministrazione con la cittadinanza. Nella sala dell'oratorio don Guido il sindaco Serena Arrighi assieme agli assessori Roberta Crudeli, Gea Dazzi, Elena Guadagni, Moreno Lorenzini e Carlo Orlandi e al presidente di Nausicaa Antonio Valenti hanno illustrato idee e progetti per il paese e ascoltato osservazioni, suggerimenti e lamentale da parte degli abitanti del paese.
Tante le segnalazioni che sono state raccolte dall'amministrazione e che hanno riguardato numerosi temi diversi tra questi ad accendere di più gli animi è stato probabilmente il recupero della palestra ormai abbandonata da anni.
“Essere qui – ricorda Arrighi – è per noi molto importante perché non solo ci dà l'opportunità di confrontarci con residenti e commercianti, ma ci consente di andare a colmare anche il vuoto lasciato dalla mancanza di un organo intermedio come le vecchie circoscrizioni o i consigli dei cittadini. Bedizzano è, come tutti i nostri paesi a monte, un posto unico e speciale perché conserva anzitutto un forte spirito di comunità e una sua precisa identità. Noi crediamo che sia proprio da qui che debba ripartire la rinascita dei paesi e per questo come amministrazione incentiviamo la nascita di pro loco e associazioni perché, oltre a essere per noi interlocutori importantissimi, sanno sicuramente intercettare meglio di tutti problemi e necessità della comunità. Qui la pro loco è nata da poco, ma è molto attiva e siamo convinti sia una risorsa importantissima per Bedizzano. Come amministrazione, invece, questa estate abbiamo deciso di prevedere due rassegne che, a rotazione, hanno animato ogni località: lo spettacolo teatrale 'Marmocchio' della compagnia teatrale 'A ufo' e la rassegna di band giovanili 'Borghi in frac' che ha esordito proprio qui a Bedizzano lo scorso 20 luglio. Si tratta, per il momento solo di un primo passo, ma la nostra intenzione è quella di fare crescere queste rassegne sempre di più e, anno dopo anno, coinvolgere sempre di più i paesi. Sul fronte degli interventi a Bedizzano sono previsti importanti lavori finanziati con i fondi dell'articolo 21 e inseriti in quello che è il progetto più ampio chiamato itinerario Michelangelo e che prevede una serie di cantieri in tutti i paesi a monte. Nello specifico questi lavori mettono assieme diverse opere, ma l'intervento sicuramente più atteso riguarderà il recupero del parco del Vignale e della palestra. Quest'ultima dovrà tornare a essere un centro nevralgico della vita del paese e per questo sarà una nostra priorità assicurarsi che questi lavori vengano fatti il prima possibile. Per la loro natura, tuttavia, gli investimenti previsti dall'articolo 21 hanno da rispettare tempi e scadenze ben precise. In attesa che questi possano partire, dunque, cercheremo di intervenire per risolvere quelli che sono i problemi più urgenti che ci sono stati segnalati dai cittadini e che riguardano viabilità, pulizia e decoro”.
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“Incontriamo i paesi montani”: è partito il pulmino virtuale “Pd on the road” con i gruppi consiliari del partito democratico e Mac (Massa è un’altra cosa) nel loro percorso mirato a dare continuità agli obiettivi prefissati durante la campagna elettorale, essere presenti nella varie frazioni dell’entroterra massese e nelle periferie: ”Solo ascoltando i cittadini possiamo capire i bisogni di un quartiere e riportare alla gente la fiducia che negli ultimi anni è venuta meno nei confronti della politica”.
Borghi dunque, un patrimonio da tutelare e valorizzare ma che, privi di investimenti, rischiano di diventare luoghi dormitorio. E’ iniziato con Forno il tour “Pd on the road” con l’obiettivo di redigere un report finale da sottoporre all’attenzione degli amministratori di turno per avviare poi una progettualità mirata a favorire investimenti per la tutela, il recupero e la valorizzazione del diffuso patrimonio di arte, cultura, architettura e paesaggio e riportare in vita queste perle abbandonate, nonché creare ricchezza e dare possibilità di lavoro ai giovani. Forno, con i suoi 800 abitanti, rimane nel tempo il paese più popoloso dell’entroterra massese e la percezione di abbandono si è respirata subito quando i gruppi consiliari del partito democratico e Mac (Massa è un’altra cosa) sono arrivati: non esiste un luogo dove incontrarsi. E hanno riparato in una saletta del bar Alpi i cui titolari, dopo la chiusura della bottega di alimentari, cercano di far sopravvivere mettendo gli spazi a disposizione. Come per altri luoghi, la crisi dello spopolamento ha investito duramente la società e in particolare i paesi dell’entroterra: crisi delle nascite, emigrazione giovanile e, nel nostro caso, forte declino dei servizi pubblici vitali.
Al tavolo erano presenti il segretario Pd, Enzo Romolo Ricci, i consiglieri Stefano Alberti, Giovanna Santi, Daniele Tarantino, Ivo Zaccagna e Dina Dell’Ertole, i quali hanno preso nota della realtà che vive Forno. Come ha ricordato Alberto Grossi, a Forno ci sono più macchine che persone. Macchine che servono per andare via, lasciare il paese e tornare a sera, trasformandolo in un dormitorio. Le botteghe storiche hanno chiuso i battenti perché manca la vita, la quotidianità. La Casa socialista, unica in Italia a raccontare la storia e l’evoluzione di una comunità fin dalla posa della prima pietra nei primi anni del Novecento, è in condizioni pietose. La sala della Lega dei cavatori e lizzatori, al primo piano, da anni è inagibile per un angolo di tetto ceduto. L’acqua filtra già al piano terra dove resiste un circolo. Vani sono stati gli sos, anche dalle pagine del nostro giornale: in quella sala, che è stata l’anima di una comunità, si respira solo aria di muffa. E poi la ex Filanda, museo di se stessa, abbandonata al declino totale con emorragia di pezzi significativi del museo di archeologia industriale, in balia delle infiltrazioni d’acqua e agli atti vandalici. E la pulizia del paese affidata ai residenti che se ne prendono cura. Cassonetti rotti, divario digitale, abbandono del territorio, pochi investimenti e pochi sevizi inducono a lasciare il paese: per “riabitare” i borghi serve attenzione quotidiana. Forno vanta la sorgente più importante della Toscana e tanti sarebbero i motivi di visita se inserito in circuiti di promozione turistica. Forno ha “monumenti” arborei abbandonati ai rovi: le selve di castagno che, se rivalutate, da problema potrebbero trasformarsi in risorsa. I presenti hanno elogiato l’iniziativa dei gruppi di minoranza che hanno deciso di conoscere meglio i borghi montani e di ascoltare i residenti con una visione strategica da portare ai tavoli istituzionali. “Una politica credibile ha bisogno di risorse e investimenti, e non di propaganda – conclude il Pd - . Sfideremo l’amministrazione comunale a uscire dalla demagogia e mettere a terra proposte e investimenti”. Prossimo incontro sarà a Resceto.
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Il sindaco Serena Arrighi assieme al vicesindaco Roberta Crudeli hanno avuto una riunione con l'assessore regionale alla Sanità Simone Bezzini, la direttrice generale di Asl Toscana Nord Maria Letizia Casani e i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil Nicola Del Vecchio, Riccardo Bigini e Franco Borghini per discutere della situazione del centro polispecialistico 'Achille Sicari'.
Al termine della riunione è stata deciso che, come previsto anche dall'accordo di contrattazione sociale siglato poche settimane fa tra Comune di Carrara e organizzazione sindacali, il tavolo di riunirà ogni 15 giorni a partire dal prossimo 23 agosto per monitorare lo stato di avanzamento del piano di riorganizzazione dei servizi sanitari in tutta l'area di Monterosso redatto dall'Asl.
“Alcuni giorni fa – spiega la sindaca Serena Arrighi – ho scritto una lettera dettagliata all'azienda sanitaria in cui chiedevo risposte certe riguardo documenti, cronoprogrammi e motivazioni sulle scelte che si vogliono prendere sulla sanità cittadina oltre, anzitutto, a un piano definitivo per la gestione dell'emergenza. A queste domande sono state date delle prime risposte da parte dell'azienda che riteniamo siano improntate alla tutela dei pazienti, dei lavoratori e, non ultimo, del territorio. E' su questa base che andrà avanti il confronto nelle prossime settimane, nel frattempo abbiamo ricevuto rassicurazioni da parte di Asl che, come da noi richiesto, nessun trasferimento di servizi, a cominciare dal dh oncologico, sarà programmato in tempi stretti. Ci sono state precise rassicurazioni poi che, anche in questo momento di emergenza, tutto il centro polispecialistico 'Sicari' continuerà a vivere e a funzionare quotidianamente con l'azienda che ci ha garantito la permanenza su Carrara di tutta la chirurgia ambulatoriale: ben 8mila interventi l'anno per oculistica e dermatologia, senza contare tutte le visite pre e post operatorie. Da parte dell'assessore regionale Bezzini, invece, abbiamo registrato un'ulteriore garanzia sullo spostamento a Fossone delle cure intermedie che quindi resteranno non solo in città, ma anche assolutamente pubbliche. Fin da subito poi ci aspettiamo da parte di Asl una accelerata per quanto riguarda la ristrutturazione della palazzina H e l'allestimento dei nuovi ambulatori mobili, solo quando tutti questi saranno allestiti e funzionanti allora si potrà procedere con la concreta riorganizzazione dei servizi e procedere agli spostamenti necessari”.
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La carta-spesa “Dedicata a te”, pensata dal governo Meloni e indirizzata a tutte quelle famiglie in difficoltà con l’aumento dei prezzi dei generi alimentari, sta facendo discutere sia a livello locale che nazionale.
La tessera, che per tutti i richiedenti avrà un valore di 382,50 euro, era già balzata agli onori della cronaca per i numerosi prodotti “non acquistabili” (come la marmellata, l’aceto balsamico o i prodotti surgelati), ma a Massa la questione è divenuta estremamente più specifica, coinvolgendo l’assessore Francesco Mangiaracina e una possibile violazione dei dati personali dei cittadini intenzionati a richiedere questo tipo di sussidio.
Questa, almeno, è l’accusa che il Polo progressista di sinistra (Pps) ha lanciato nei confronti del membro della giunta Persiani, reo, sempre secondo il Pps, di attuare modalità di consegna della tessera che costringono i richiedenti a presentarsi di persona al comune.
Il Polo, che ha voluto esprimere la sua indignazione con un comunicato, chiarisce come la condotta di Mangiaracina violi sia il codice che il regolamento sulla protezione dei dati personali, arrivando a chiedere al primo cittadino massese di ritirare le deleghe allo stesso assessore.
“Siamo, dunque davanti non solo a un sistema che umilia le persone povere – chiosa il Pps –costrette a fare la fila davanti all’ufficio ben individuabile quando potevano ricevere quel tipo di comunicazione in modo riservato presso la propria abitazione come previsto dalle procedure dell’apposita legge, ma anche a una palese violazione delle prescrizioni normative. Una scelta molto grave di cui l’assessore in prima persona ne ha la piena responsabilità. Non di meno è responsabile il titolare del trattamento che è il comune di Massa, rappresentato dal sindaco protempore in qualità di legale rappresentante del titolare. Il Polo progressista e di sinistra ritiene vi siano tutte le condizioni politiche e normative affinché il sindaco ritiri le deleghe all’assessore Mangiaracina, dimostratosi inadeguato in un ruolo così delicato”.
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