Politica
Pensiline bus: poche, disagevoli e degradate secondo il consigliere Filippo Mirabella
"Tre anni fa avevamo presentato una delle prime interrogazioni sullo stato di degrado e pericolosità delle pensiline degli autobus. - comincia così la denuncia del consigliere della Lista…

Restauro laboratori di scultura dell'Accademia della Padula e di Monterosso: lavori per un milione e mezzo finanziati con l'articolo 21
La ristrutturazione completa delle ex scuderie della Padula e un nuovo impianto di riscaldamento per i laboratori di via Carlo Fontana, a Monterosso. Sono questi gli interventi che, grazie a un investimento…

Stagione turistica in grave calo: l'allarme lanciato dai commercianti e raccolto dal comitato "Tra la gente" di Stefano Pucci
“Tra la Gente”, il comitato fondato da Stefano Pucci raccoglie l’allarme dei commercianti: “Marina di Massa mai così vuota”. “È un’estate amara per molti operatori economici del litorale…

Quasi ultimato il restauro della Nottola di Hegel, di Robert Morris: il comune replica alla segnalazione della consigliera Mattei
Al parco della Padula di via Sorgnano si stanno completando in questi giorni i lavori di ripulitura e sistemazione dell'opera 'Hegel's Owl' di Robert Morris. La 'Nottola', come…

Infrastrutture in cambio di materie prime: il nuovo feudalesimo del marmo a Carrara secondo ARCA
Associazione ARCA - Insieme per la rigenerazione e per la cura dell'ambiente ha commentato il finanziamento privato per adeuare lo stadio della Carrarese alla serie B: "Con l’articolo…

La Nottola di Norris in stato di degrado: la segnalazione social della consigliera Maria Mattei
Il triste destino dell'opera "La Nottola" di William Norris, collocata e costantemente vandalizzata, nel Parco di Villa Fabbricotti alla Padula, torna ad essere segnalato dalla consigliera Maria Mattei…

Massa Capitale della Cultura: l’opposizione chiede trasparenza e partecipazione
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai gruppi consiliari di "Massa è un'altra cosa" e del Partito Democratico, firmato da: Dina Dell’Ertole, Ivo Zaccagna, Enzo Romolo…

Case Popolari: L’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto (FI) sulle affermazioni del gruppo consigliare PD
Forza Italia Carrara: l’opinione del segretario comunale Giuseppe Bergitto sulle affermazioni del gruppo consiliare PD sulla stampa. "L'articolo fatto uscire dal…

Massa capitale della cultura 2028: I capigruppo di maggioranza ringraziano tutti coloro che appoggiano la candidatura
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso dai capigruppo di maggioranza del Comune di Massa, a firma di Ortori Simone, Frugoli Filippo, Ronchieri Giovanbattista e Casotti Alessia.

Marco Guidi e Massimiliano Manuel (Fratelli d'Italia): Sanità, lavoro e sviluppo, Giani racconta un'altra Toscana
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato diffuso da Marco Guidi coordinatore provinciale Fratelli d'Italia e da Massimiliano Manuel coordinatore comunale Fratelli d'Italia.

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Viale delle Pinete a Marina di Massa versa, da tempo, in una situazione di degrado con marciapiedi rotti, buche e segnaletica assente e, secondo i consiglieri del Pd, è necessario un intervento urgente. Nella zona è stata avviata una petizione per accendere i riflettori sulla situazione. Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha deciso di alzare la voce sulle condizioni di degrado in cui versa viale delle Pinete, arteria fondamentale tra Marina di Massa e Marina di Carrara, e il centro città. A lanciare l’allarme sono i consiglieri comunali Giovanna Santi e Daniele Tarantino, insieme ai circoli Pd locali, che chiedono interventi immediati di messa in sicurezza e riqualificazione. «La situazione è ormai insostenibile – affermano – tra marciapiedi dissestati, buche nell’asfalto, segnaletica scolorita o assente e vegetazione incolta, la strada è diventata pericolosa per chi la transita». Un recente infortunio a causa di una buca ha riacceso l’attenzione sul tema. «Viale delle Pinete è una zona strategica per la viabilità e il turismo, ma sembra completamente abbandonata dall’amministrazione. Chiediamo che venga inserita tra le priorità del comune». A sostegno della richiesta, è stata anche attivata una raccolta firme da parte dei residenti, stanchi di convivere con una situazione che definiscono «intollerabile» e «dimenticata». L’iniziativa punta a sollecitare l’intervento delle autorità competenti in tempi rapidi.
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Un nostro sopralluogo sulla via che porta al Santo ci ha lasciato allibiti. Come Polo Progressista e di sinistra abbiamo sentito, in aula e sulla stampa, spendere fiumi di parole sull'importanza della montagna, sulla necessità di un recupero, sugli investimenti da fare per ripristinare le case nei paesi di montagna. Poi ci siamo accorti che sono solo parole, sono vane promesse, perchè in realtà i veri problemi degli abitanti della montagna non vengono affrontati, anzi oggi vivere in montagna comporta dei pericoli primari. Trasporti pubblici che la gara di privatizzazione ha ridotto ai minimi termini determinando enormi difficoltà per una popolazione che sta invecchiando; assenza di un servizio sanitario, e portiamo l'esempio di Forno dove manca nel paese il presidio di un medico di base; assenza di servizi pubblici che obbligano tutti gli abitanti della montagna a raggiungere sempre il centro città. C'è poi il problema del dissesto idrogeologico che in queste settimane ha rischiato di isolare le 50 persone che abitano il paese de "Il Santo". Alcune frane hanno bloccato la strada, hanno provocato un incidente che avrebbe potuto avere ben più gravi conseguenze, hanno costretto l'ennesimo intervento di emergenza che se da un lato sta permettendo la percorrenza della strada, dall'altro non risolve il problema e lascia gli abitanti a rischio isolamento e anche a rischio incolumità personale. E dire che pochi anni fa erano stati effettuati interventi di contenimento di movimenti franosi attraverso reti metalliche: oggi quelle reti metalliche sono state sradicate dalle frane e giacciono lungo i pendii, a margine della strada, bloccando il libero scorrere delle acque. Griglie otturate, canalette bordo strada ostruite, manto stradale fratturato dal cedimento di vecchi lavori che non reggono alle frane sottostanti. Lungo la strada ci sono diverse situazioni di questo tipo e il paese con i suoi abitanti rischia ogni giorno, ogni allerta meteo è momento di preoccupazione e ansia.
Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S, Rifondazione Comunista e MCC) avevamo chiesto in sede di variazione di bilancio un maggior stanziamento per il dissesto idrogeologico, una maggiore attenzione per gli equilibri delicati della montagna, abbiamo chiesto a che punto siano gli studi sul dissesto dei versanti, abbiamo provato in tempi non sospetti a programmare, attraverso collaborazioni a livello nazionale, interventi organici per tutte le aree interne del comune. Ma siamo usciti dall'aula "X Aprile" con un nulla di fatto, con un'amministrazione e una maggioranza sorda alle nostre richieste. Oggi i nodi arrivano al pettine, dal Candia al Santo, da Forno ad Altagnana: una presa di coscienza da parte dell'amministrazione non è più rimandabile e le nostre aree interne necessitano di un intervento concreto ora, un intervento organico a 360 gradi.
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Il comune di Carrara ha ottenuto per il 13esimo anno consecutivo la Bandiera blu. Si tratta di un riconoscimento assegnato dalla Fee, Foundation for Environmental Education, sulla base della qualità delle acque di balneazione e sui servizi a disposizione del pubblico. Da quest'anno la Bandiera Blu tornerà a sventolare anche sulla spiaggia di Marina di Carrara Ovest, dove era mancata negli ultimi tre anni, oltre che su quella di Marina di Carrara centro dove, invece, il prestigioso riconoscimento è sempre stato confermato. "Qualità delle acque, educazione e informazione ambientale: la bandiera blu è sinonimo di queste tre cose e di molto altro ancora – sottolinea l'assessore all'Ambiente Moreno Lorenzini -. E' per questo che siamo davvero molto orgogliosi di poterci fregiare di questo prestigioso riconoscimento per il 13esimo anno consecutivo. Rispetto al recente passato, tra l'altro, nel 2025 la bandiera blu sventolerà su tutto il litorale di Carrara a testimonianza del grande lavoro che è stato fatto, e si continua a fare, tanto dal punto di vista ambientale che per quanto riguarda l'accoglienza dei visitatori". "Non è scontato ottenere la Bandiera Blu e, tantomeno, lo è conservarla per 13 anni di fila – aggiunge l'assessore al Turismo Lara Benfatto - Come ogni anno siamo felici di poter festeggiare questo risultato, ma al tempo stesso siamo consapevoli come questo non sia un traguardo, bensì un punto di partenza e uno stimolo per migliorare ancora in futuro. Per celebrare la Bandiera blu che sventolerà sul nostro litorale per tutta la prossima estate stiamo già lavorando a tanti eventi e a tante iniziative collegate tra cui la Notte blu che anche quest'anno sarà uno degli eventi più attesi di tutta la stagione".
Per aggiudicarsi la Bandiera Blu è necessario rispettare una serie di requisiti, che riguardano la qualità delle acque di balneazione certificata dai risultati delle analisi effettuate da Arpat durante tutta la stagione balneare. A questo requisito indispensabile se ne aggiungono altri quali le attività di educazione ambientale e informative attivate, la gestione ambientale, i servizi offerti e la sicurezza. Da questo anno è stato inoltre introdotto un nuovo strumento di monitoraggio il Piano di Azione per la sostenibilità, un action plan 2025-2027 di miglioramento continuo che prevede non solo azioni di carattere ambientale, ma anche infrastrutturali, sociali e culturali. Certificazione ambientale nata nel 1987, la Bandiera blu è come sempre il risultato del lavoro di squadra di vari soggetti, dagli operatori balneari alle scuole, dalle aziende di servizi alle associazioni, alla comunità locale. Un ringraziamento particolare va ai Settori Ambiente e Turismo del Comune, a Nausicaa, alla Capitaneria di Porto, alla Guardia Costiera e alle Associazioni dei Balneari
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Il comitato No Variante Aurelia organizza un incontro che si terrà giovedì 15 maggio alle ore 21 presso il teatrino dei Quercioli in Via XXIV Maggio. L’incontro è aperto al pubblico specialmente ai residenti di Via Carducci, Via Pellegrini, Via delle Gorine, Via Sei Ponti e zone limitrofe, perché sono le zone più interessate dal problema della Variante Aurelia. “Parleremo del progetto Variante Aurelia – hanno detto gli organizzatori - cercando di rispondere alle domande emerse in questi 4 anni su questo progetto.Pensare di risolvere il problema del passaggio dei camion, spostandoli dall'Aurelia a Via Carducci, è una buona idea? Spendere 45 milioni di euro per realizzare solo un chilometro e mezzo di strada è una buona idea? Asfaltare in zona verde ad elevato rischio idraulico è lungimirante? La Variante Aurelia riverserà il traffico in via Pellegrini e via Carducci, davanti alla stazione e davanti alla nuova Casa della Salute: è logico? Davvero per risolvere il problema del traffico di Turano non esistono altre soluzioni che cementificare e spostare camion e traffico ad altri? Nell’incontro cercheremo di capire insieme più concretamente che impatto avrà la realizzazione di questo progetto sulla vita quotidiana di Massa”.
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La realtà del palazzetto dello sport sarebbe “il segreto di Pulcinella” secondo il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella che ha commentato le dichiarazioni del sindaco di Carrara Serena Arrighi sull’apertura di una manifestazione di interesse per individuare una stuttura nei pressi di Viale Colombo a Marina: “Questa iniziativa – dice Mirabella – è stata solo un paravento. Tutti sanno che i quattro milioni di euro annunciati dal consigliere regionale PD Giacomo Bugliani, sono destinati all’acquisto di un padiglione della IMM-CarraraFiere, tra l'altro gravato da un mutuo di due milioni di euro ex banca Carige e da un’ altro di tre milioni di euro presso il Monte dei Paschi di Siena. Tutti e due sottoscritti nel settembre del 2018. Un’operazione che grida allo scandalo, considerando il grave stato di degrado in cui versano i padiglioni, responsabilità non solo dell’ amministrazione precedente, ma anche di tutti i rappresentanti locali e regionali del PD. In particolare del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti che, quando la IMM incominciava ad affondare, nel settembre 2023 aveva pensato bene di mettere in vendita la partecipazione azionaria del proprio Ente di 812.890 azioni corrispondenti al 4,55 per cento del totale, dando il via alla dismissione. Vale la pena anche ricordare che, nonostante le quote societarie, né la precedente amministrazione comunale, né il presidente della Regione Eugenio Giani, avevano mai versato i 500 mila euro per ricapitalizzare e cercare di salvare la struttura dal fallimento. Inoltre, anche altri soci da tempo avevano comunicato il recesso, creando una situazione molto rischiosa in quanto, come aveva sostenuto l’amministratore unico Sandra Bianchi, in caso di richiesta di liquidazione, si dovrebbe sborsare un milione e 100 mila euro, determinando una voragine insanabile. Ma il disinteresse istituzionale della politica del PD oggi si traduce nell’ennesima operazione opaca ai danni della città. Una narrazione tanto inverosimile quanto strumentale, che si scontra con la realtà dei fatti e con il buon senso. Niente di più lontano dal vero, niente di più inutile in questo momento in cui lo sport e la città chiedono concretezza, trasparenza e visione, Carrara non è più una città per lo sport. In due anni e mezzo di mandato, l'amministrazione guidata da Serena Arrighi è riuscita nell’impresa di portare allo sfascio tutto il sistema sportivo cittadino, lasciando una scia di disastri, silenzi e propaganda stantia. Altro che sport, altro che rilancio. A Carrara si sopravvive: impianti chiusi, strutture impraticabili, promesse disattese e una classe politica che vive nel mondo delle conferenze stampa, lontana anni luce dalla realtà. E per concludere basterebbe farsi un giro nei padiglioni di Marina di Carrara per capire in che stato si trovano: strutture fatiscenti, servizi al limite dell’agibilità, spazi degradati. Durante il periodo dell’Hub vaccinale anti Covid , nei giorni di pioggia, le persone si vaccinavano con gli ombrelli aperti e i secchi per terra a raccogliere l’acqua, uno scenario indegno. L’ingresso stesso trasmette sconforto, con un colpo d’occhio che racconta abbandono più che accoglienza. Davanti a questa realtà, è assurdo pensare di investire milioni per acquistare “roba vecchia”. La scelta grida l’incompetenza di chi gestisce risorse pubbliche senza visione e senza responsabilità e, mentre i cittadini aspettano risposte, il sindaco Arrighi colleziona interviste. La verità è che Carrara è ormai una città devastata da anni di inerzia, di slogan e di vuoto amministrativo, un tessuto sportivo da ricostruire da zero ed un’intera generazione di giovani che ha visto chiudere spazi, cadere impianti, spegnersi ogni speranza. La politica di Arrighi e della sua giunta ha fallito, soprattutto nel non rispettare i cittadini e non è solo questione di sport, è questione di dignità”.
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Una ventina di volantini che invitano a votare Sì a tutti e cinque i quesiti del referendum che si terrà l'8 e il 9 giugno erano sistemati in bella vista in una delle sale usate per le commissioni e per le conferenze stampa del comune di Carrara. A trovarli, insieme ai giornalisti presenti, i consiglieri Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi che avevano appunto prenotato la saletta per una conferenza stampa. "Non è la prima volta che accade di trovare dei volantini di pubblicità elettorale, sempre proveniente dai partiti e dalle sigle sindacali di sinistra - hanno sottolineato Bernardi e Manuel - Il comune dovrebbe garantire la libertà di espressione e quindi non accogliere propaganda di alcuna parte politica. Chiediamo quindi che si scopra chi è stato a piazzarli nella saletta delle commissioni e ricordimao che questi luoghi sono destinati alla politica e non al volantinaggio".
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Parla di presa in giro su un problema particolarmente grave, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi in riferimento alla sua proposta di una variazione del regolamento per la concessione degli agri marmiferi puntualmente ignorata dalla giunta di Serena Arrighi. Si tratta dell’obbligo imposto per legge dall’articolo 21 di trasformare in loco il 50 per cento di ciò che viene estratto dalle cave, clausola che mette in difficoltà moltissime aziende. “Si è già levato il grido di allarme delle medie e piccole imprese – ha spiegato Bernardi - che sono circa l’80 per cento del totale, perché non riusciranno mai a rispettare l’obbligo del 50 per cento, in quanto per chi lavora materiali meno pregiati non c’è mercato sufficiente e, soprattutto, le aziende non strutturate, cioè quelle con pochi dipendenti e spazi limitati, non hanno depositi abbastanza grandi per stoccare il materiale non venduto. Il problema sarebbe facilmente risolvibile con una piccola variazione del regolamento, perfettamente nei limiti imposti dalla legge regionale, in base alla quale si dovrebbe fare la riquadratura dei blocchi non più in cava, ma nelle segherie al piano. Questo darebbe molto sollievo alle aziende perché la riquadratura rientrerebbe nel computo delle tonnellate lavorate. Ho proposto questa modifica a luglio del 2024 e i membri della maggioranza in commissione marmo hanno cominciato a prendere tempo, dicendo di voler prima esaminare la cosa tra loro. Ma dopo moltissimi rinvii, la conclusione è, oggi, che la mia proposta non è mai arrivata ad essere discussa nemmeno in commissione marmo, ancor meno è arrivata in consiglio comunale. Il problema è molto serio perché non esiste una sanzione pecuniaria per chi non rientrerà nei limiti del 50 per cento previsto dalla legge: la conseguenza inevitabile sarà solo la revoca della concessione. Alle mie reiterate domande sui ritardi ad affrontare la proposta nelle sedi deputate ho ricevuto sempre risposte vaghe, fino alle più recenti date dal presidente della commissione marmo Nicola Marchetti e dal capogruppo del Pd Gianmaria Nardi che mi hanno detto che non c’è la volontà di dare atto a questa soluzione. Quel che se ne può dedurre, quindi, è che da parte dell’amministrazione ci sia una precisa scelta di non andare incontro alle aziende, che in molti casi, saranno costrette a chiudere. Personalmente non so spiegarmi questa decisione che dà adito al sospetto che si voglia intenzionalmente far cadere le concessioni dei piccoli e medi imprenditori del marmo”. Bernardi ha anche presentato l’ipotesi reale di un’azienda che, dovendo lavorare 1700 tonnellate di marmo, si troverebbe a dover stoccare circa 22mila metri quadrati di marmette ed ha fatto notare: “L’emendamento può solo mitigare la questione della commercializzazione dei materiali trasformati per le imprese prive di filiera strutturata che resta comunque irrisolta”. Bernardi ha voluto sottolineare che la richiesta a prendere in considerazione la variazione del regolamento viene principalmente dalle aziende ed ha concluso: “Il 50 per cento per la maggioranza delle imprese carraresi non è sostenibile”.
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Fratelli d'Italia denuncia con forza i gravi disservizi che stanno colpendo le aree montane di Massa in particolare Forno e i paesi limitrofi. Da giorni, numerose corse di autobus risultano soppresse, lasciando studenti, lavoratori, anziani e cittadini senza un servizio fondamentale. È inaccettabile che nel 2025 ci si ritrovi a dover parlare ancora di mezzi troppo vecchi, non adatti alle strade montane e di una gestione completamente scollegata dai reali bisogni del territorio. Le responsabilità di Autolinee Toscane e di Regione Toscana sono sotto gli occhi di tutti: bus obsoleti, tagli non motivati alle corse, disorganizzazione cronica.Fratelli d'Italia chiede alla Regione Toscana un'immediata verifica sul rispetto del contratto di servizio e un intervento necessario per garantire i livelli minimi di qualità ed efficienza. "I residenti delle aree montane non possono essere trattati come cittadini di "serie B". La mancanza di un trasporto pubblico idoneo, oltre causare forti disagi ai fruitori, accentua lo spopolamento della nostra montagna. Invitiamo il presidente Eugenio Giani e l' assessore a rendersi conto della situazione e prendere il mezzo pubblico per recarsi a Forno, sempre che non salti la corsa" concludono da Fratelli d'Italia.
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Arriva dalla Lega Giovani di Carrara un saluto e un ringraziamento per l'ispettore capo Marco Schettini del commissariato di Carrara in procinto di andare in pensione: "Per il nostro partito, Marco Schettini è sempre stato un punto di riferimento: presente, disponibile e pronto ad aiutarci nei momenti di difficoltà. Come tutte le forze dell'ordine, ha svolto il suo ruolo con serietà e dedizione. Sono stati numerosi gli episodi complessi affrontati dalla nostra sezione comunale, e in più di un'occasione abbiamo avuto bisogno di protezione e di figure competenti. Marco è stato per noi una presenza fondamentale, grazie alla sua esperienza e alle capacità maturate in 38 anni di carriera. Il nostro ringraziamento va oltre l'aspetto politico e arriva anche dalla famiglia di Nicola Pieruccini, già Segretario Provinciale della Lega, venuto a mancare prematuramente, che ha voluto esprimere riconoscenza per il rapporto di profonda amicizia e stima che legava Nicola a Marco".
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- Importante riconoscimento per Marco Amorese nominato responsabile provinciale di ASI - Associazioni Sportive e Sociali Italiane
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- Progetto "Controllo del vicinato": la proposta del consigliere Mirabella
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- L'associazione Massa Futura saluta l'ingegner Fernando Della Pina che ha assunto un incarico in un altro comune
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- Intitolazione di una via ad Almirante è riscrivere la storia in maniera distorta e faziosa: la posizione delle associazioni del presidio sotto al comune