Politica
Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia
Nella mattinata del 9 giugno,una delegazione di Fratelli d'Italia ha incontrato il nuovo Questore di Massa Carrara, Bianca Venezia, per un confronto diretto sulle problematiche legate alla…

Dieci milioni di euro di avanzo, ma nemmeno un euro per la fontanella Evam: riparte la protesta dei % Stelle Massa per la riapertura della fontana
Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa torna a chiedere con forza la riapertura della fontanella Evam, chiusa ormai da anni, nonostante le oltre 700 firme…

Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

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Invitati dal comune di Forte dei Marmi abbiamo partecipato all’iniziativa tenutasi presso Villa Bertelli per parlare di erosione delle coste. Il comprensorio Apuoversiliese già sta lottando contro l’erosione da decenni, con pochi risultati e con danni incalcolabili all’economia e all’ambiente. Dall’incontro è emerso, con interventi tecnici molto puntuali, che per tutelare il nostro comprensorio non si dovrebbe ampliare il Porto di Carrara, ma renderlo più’ efficiente e sicuro. Un porto più grande non sarebbe a sostegno del settore lapideo, che sta già utilizzando anche altri scali per il commercio. A nostro avviso occorre ripensare all’escavazione e alle concessioni, riducendo le estrazioni che stanno pesantemente trasfigurando l’intera montagna apuana. È necessario lavorare in loco il materiale, estrarre meno e in modo sostenibile: avremmo più’ lavoro e più’ ricchezza ridistribuita sul territorio. Ma vale la pena ampliare il porto per accogliere le navi da crociera? È davvero il turismo dei croceristi che vogliamo? Quello del mordi e fuggi? Tutti assieme, dalle forze politiche, agli imprenditori, dagli operatori economici alle associazioni ambientaliste e non, dobbiamo pensare ad un altro modo di concepire lo sviluppo economico, che concili lavoro e tutela ambientale. Abbiamo tutti sotto gli occhi il recente naufragio di una grossa nave a Marina di Massa che per miracolo non ha contaminato tutta la costa. La nave ha distrutto il pontile di Marina di Massa, ma quali sarebbero state le conseguenze se si fosse abbattuta sugli scogli? se il carburante fosse fuoriuscito e trasportato dalle correnti? Una riflessione è d’obbligo a partire dai costi/benefici e dal rischio di un porto più’ grande. Un’estensione del porto incrementerebbe anche il rischi di nuovi e più’ pesanti incidenti come quello della nave Guang Rong. Vogliamo un’economia a forte propensione turistica? certo e questa visione passa necessariamente dalla tutela ambientale. È imprescindibile. Il nostro territorio ha enormi problemi ambientali da affrontare che da anni aspettano risposte che non arrivano. Le estati sono costellate di divieti di balneazione in molte zone limitrofe alle foci di fiumi e fiumiciattoli. Grandi aree Sin-Sir aspettano da decenni le bonifiche e nel frattempo, come confermato dallo studio Sentieri, la situazione è drammatica per quanto riguarda l’esposizione a tumori ed altre gravissime malattie riconducibili all’inquinamento.La marmettola rende ancora i fiumi bianchi, uccidendo la vita nei corsi d’acqua e questo perché chi la produce molto spesso non vuole accollarsi i costi e l’onere dello smaltimento. E abbiamo ancora aperta la partita di Cava Fornace. Il Ministero dell’Ambiente nel 2007 espresse perplessità sul sito e l’inchiesta pubblica del 2009 o ritenne inidoneo ad essere una discarica. Nonostante questo la discarica è stata autorizzata. Il 6 maggio è accaduto quello che mai sarebbe dovuto accadere. Enormi quantità di percolato sono fuoriusciti dal sito invadendo l’Aurelia e riversandosi nel vicino Lago di Porta. Arpat dopo il disastro ha rilevato presenza di fibre di amianto nei sedimenti oltre a ferro, alluminio e solidi sospesi oltre i limiti . Vogliamo ricordare che la discarica sorge in un’area carsica, ricca di doline e inghiottitoi. Ai piedi della discarica ci sono sorgenti d’acqua che alimentano il Lago di Porta e da qui l’acqua arriva al mare tramite il Versilia. Quello che è accaduto evidenzia problemi gravi sulla sicurezza dell’impianto e evidenzia se ce ne fosse stato bisogno come quel sito sia troppo vicino alle sorgenti, al lago, ai centri abitati. A seguito del disastro il percolato prodotto dalla discarica è stato immesso in fognatura per gestire la fase emergenziale, fase che sembra non finire mai, visto che ancora oggi a distanza di 10 mesi pare che il percolato finisca ancora lì. Ma davvero siamo ancora in emergenza? Cosa dobbiamo pensare? Che l’impianto ha subito danni irreparabili? Gli enti competenti dovrebbero accertarsi dei lavori di ripristino in discarica dopo il disastro e del perché sia ancora necessario smaltire il percolato in fognatura. Cava fornace deve essere chiusa con la bonifica di quello che ci hanno messo, perché quel sito non avrebbe dovuto essere una discarica..
Considerando quante sono le vertenze in atto, serve davvero un tavolo interprovinciale aperto in cui ci si possa confrontare sul futuro del nostro territorio a partire dall’ambiente, perché noi siamo l’ambiente in cui viviamo, e l’ambiente, come il mare non ha confini fisici, né politici. Occorre immediatamente una seria riflessione su che futuro vogliamo. Noi ci siamo.
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La Commissione Paritetica interistituzionale ha sonoramente bocciato la cosiddetta “variante Sogegross” presentata dall’amministrazione Persiani ovvero il progettato cambio di destinazione d’uso di una vasta porzione della nostra zona industriale destinato a cambiarne la vocazione da industriale a commerciale. Un progetto sul quale il PD di Massa Carrara ha da subito espresso una valutazione negativa. In primo luogo perché si trattava, a nostro giudizio, di un cambio di destinazione che confliggeva con gli strumenti urbanistici sovraordinati, sia con quelli provinciali che con quelli regionali; in secondo luogo perché avrebbe avuto un effetto pesantemente negativo sui livelli occupazionali dato che il saldo tra i posti di lavoro perduti e i promessi “nuovi assunti” sarebbe stato pesantemente negativo; infine perché sarebbe intervenuto con un cambio di destinazione proprio nel momento in cui c’è richiesta di spazi per attività produttive e industriali, mettendo così a rischio non solo potenziali nuovi insediamenti industriali, ma anche limitando le potenzialità di quelli esistenti che come Nuovo Pignone-Baker Huges, la cui presenza nel nostro territorio, in termini di valore aggiunto, occupazione ed export, è assolutamente indispensabile.
Il sindaco Persiani parla di una “scelta del PD locale” volta a “mortificare il territorio”. No, signor sindaco, se c’è qualcuno che mortifica il territorio è lei! Il territorio è mortificato ogni volta che la programmazione urbanistica cede il passo alla navigazione a vista per inseguire questo o quel progetto; il territorio è mortificato quando si sposano progetti di sviluppo ignorandone gli effetti devastanti sui posti di lavoro presenti e futuri.
Noi siamo convinti che lo sviluppo economico e sostenibile del territorio debba essere programmato cercando di implementare le soluzioni produttive che sia sostenibili sia dal punto di vista occupazionale-scoiale che ambientale.
Invece, il Sindaco Persiani si è ostinato a portare avanti un progetto ignorando obiezioni legittime e fondate, non solo nostre, ma anche degli operatori del settore, delle associazioni di categoria, dei sindacati e degli organismi istituzionali come il Consorzio ZIA che pure aveva espresso un parere negativo.
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Si è svolto presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, un incontro tra lo staff di Terna, la società che gestisce la rete elettrica nazionale, che segue il progetto per il futuro elettrodotto che interesserà anche l’area di costa del nostro territorio - e le istituzioni locali e, quindi, la Provincia di Massa-Carrara (presente con l’ufficio di Presidenza e con il proprio settore viabilità), il comune di Massa (presente con il Vice sindaco Andrea Cella, con l’Assessore all’ambiente Roberto Acerbo e con l’ufficio Ambiente), il comune di Carrara (presente con il sindaco Serena Arrighi, l’assessore all’Ambiente Moreno Lorenzini e con l’ufficio Ambiente) ed il Consorzio Z.I.A. (presente con il proprio mministratore, Norberto Petriccioli). L’incontro, coordinato dal Consorzio Z.I.A., è servito sia a fare il punto sia sulle procedure attualmente in corso a cura di Terna (che prevedono il termine di presentazione di osservazioni dai singoli territori entro la data del prossimo 21 maggio 2025), sia a far comprendere alle istituzioni locali, con maggiore attenzione ed approfondimento, quelle che saranno le effettive ricadute del progetto sulla viabilità interessata nella fase di cantierizzazione e sulle attività che insistono sul territorio. I rappresentanti di Terna, durante l’incontro, hanno, quindi, esposto le previsioni di mitigazione degli impatti rispetto alle opere da realizzarsi e, nello specifico, alla nuova linea di elettrodotto in corrente continua, attualmente, per altro, solo in fase di progetto. In particolare, è stato sottolineato come il nuovo elettrodotto in corrente continua, sia nel tratto interrato dall’approdo alla stazione di transizione, che nel tratto aereo che attraversa il centro abitato della frazione di Avenza genererà un campo elettromagnetico statico che non produce effetti per la salute. Terna, inoltre, conferma il proprio impegno nella realizzazione di infrastrutture elettriche sostenibili e a basso impatto ambientale, adottando soluzioni innovative per la posa dei cavi interrati, nel rispetto del territorio; oltre allo scavo a cielo aperto, infatti, impiegherà tecnologie avanzate come la Trivellazione Orizzontale Controllata (TOC), una metodologia che consente la posa dei cavi interamente in sotterraneo, minimizzando le interferenze con l’ambiente circostante. E’ stato, inoltre, sottolineato che il progetto prevede l’interramento parziale, di due linee in corrente alternata, oggi in aereo che interessano l’abitato di Avenza. Naturalmente, e come è stato sottolineato da tutti i presenti nel corso dell’incontro, andranno attentamente valutate, da parte di Terna, le interferenze sia con i sottoservizi presenti nelle aree di posa, sia con le attività economiche e con i residenti, in modo che eventuali disagi legati alla fase realizzativa siano il più possibile limitati. Al contempo, è stato affrontato il tema dell’interferenza dell’elettrodotto con le matrici suolo e falda appartenenti alle aree SIN/SIR e per le quali, come sempre avviene in questi casi, dovranno essere approfondite le analisi da parte di Terna ed alle quali seguiranno le relative richieste di autorizzazioni agli organi compenti e, quindi, il Ministero dell’Ambiente (MASE), per quanto attiene alle interferenze con le aree SIN e la Regione Toscana per quanto attiene alle aree SIR. Al termine dell’incontro le amministrazioni presenti hanno, quindi, concordato sulla necessità di provvedere ad ancora ulteriori approfondimenti sui singoli territori comunali, ai fini verificare tutti i possibili profili di impatto dell’opera, approfondimenti per i quali Terna si è resa, naturalmente, disponibile. “Il progetto del nuovo elettrodotto è un’infrastruttura strategica che necessita della massima attenzione e di un costante confronto con il territorio- ha dichiarato il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti - La Provincia sarà sempre presente nel dialogo con le istituzioni, Terna e i cittadini, affinché il progetto possa avanzare nel rispetto delle esigenze del territorio e della comunità. Continueremo a monitorare con attenzione ogni fase del percorso, assicurando il massimo impegno per la tutela e lo sviluppo del nostro territorio”. “Ci tengo anzitutto a ringraziare Terna per la disponibilità al confronto e alla condivisione che ha dimostrato in ogni fase di questo importante progetto – ha dichiarato, a seguito dell’incontro, la sindaca del Comune di Carrara Serena Arrighi - come amministrazione comunale continueremo a seguirne con attenzione tutti gli sviluppi”. “Abbiamo ricevuto rassicurazioni in merito all’accoglimento della nostra proposta di ubicare l’area di approdo dell’elettrodotto in una zona verde situata a monte del porticciolo denominato ‘Il Bozzetto’, un’area non interessata dalla balneazione. Il progetto prevede l’interramento totale dell’infrastruttura, garantendo così l’assenza di qualsiasi impatto visivo. Inoltre, abbiamo richiesto e ottenuto l’impegno affinché i lavori di posa del cavidotto interrato sulle strade comunali vengano eseguiti con le soluzioni meno pregiudizievoli per la gestione della viabilità, con massima attenzione alla stagione turistica, anche concordando con l’amministrazione comunale le modalità e le tempistiche di realizzazione – ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente del Comune di Massa Roberto Acerbo. “Il passaggio del cavidotto coinvolge tratti di viabilità essenziali per le attività turistiche e commerciali, è stata accolta la nostra proposta di organizzare un incontro tra i tecnici di Terna e le associazioni dei balneari e dei campeggiatori. L’obiettivo è fornire loro informazioni dettagliate sulle modalità di intervento e consentire la formulazione di eventuali osservazioni. Nei prossimi giorni, inoltre, sarà attivata sul sito del Comune di Massa una pagina dedicata, contenente i link ai materiali informativi di Terna. In questo spazio, i cittadini interessati potranno reperire tutti i dettagli progettuali e presentare eventuali osservazioni entro il termine del 21 maggio" ha dichiarato, a margine dell’incontro il sindaco di Massa Francesco Persiani”
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L'attenzione mediatica sui delicati temi sociali è scandita da un calendario di date e ricorrenze senza le quali, con molta probabilità, non sarebbero trattati. Come ogni anno con l'arrivo della primavera, festeggiamo l'otto marzo, festeggiamo la donna, festeggiamo la lotta alla parità di genere. Forse sulla parità di genere qualcuno e qualcuna ha mal interpretato. Pari significa uguali, pari vuol dire stesso peso, stesso valore, stessi diritti, stessi doveri, ma mai vorrà significare uguali perché i generi sono diversi per caratteristiche biologiche e fisiche. Sono le differenze che devono essere valorizzate, la donna non deve cadere nel tranello di comportarsi come "un ometto" per essere considerata attendibile e forte. Per arrivare ai ruoli di comando, il percorso deve valorizzare le caratteristiche di chi quel percorso lo sta portando a termine.La leadership al femminile sta diventando una leadership maschile travestita con abiti femminili, e spesso non ci rendiamo conto di ragionare secondo stereotipi sociali per cui ai vertici arriva chi è più autoritario. L'alternativa invece esiste, la leadership femminile è una guida che punta sull'ascolto, sull'inclusione e sulla condivisione, non usiamo le lenti degli uomini perché sono le uniche lenti utilizzate finora, portiamo i nostri occhiali e vediamo le relazioni, le strategie, gli accordi, i rapporti sociali, con le nostre lenti, con le nostre caratteristiche. Usiamo i nostri modi non quelli che sono stati utilizzati fino ad oggi. Non ri-armiamo niente, piuttosto re-impostiamo le strategie e non solo in ordine ai generi. Questo 8 marzo è il primo "8 marzo" del mio secondo mandato, dopo aver ringraziato l'amministrazione provinciale per avermi sostenuta e appoggiata nel mio lavoro, vorrei condividere con voi la mia intenzione di rendere la valorizzazione delle differenze il continuum delle politiche di genere nella nostra provincia. Mi impegno a portare nel mondo anche "le lenti" delle donne, l'otto marzo e tutti gli altri giorni.
Diana Tazzini
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La Staffetta per la Pace è nata nel 2023 come strumento di pace per riunire le cittadine e i cittadini contro l'invio di armi in Ucraina, con l'intento di schierarsi contro scelte e posizioni sbagliate, prese dall'Italia e dall'Europa e per chiedere che l'Italia diventasse perno nella mediazione e nell'opera diplomatica. A seguito quindi della manifestazione lanciata da Michele Serra a favore dell'Europa, abbiamo deciso di sottoscrivere il comunicato che segue. Invitiamo chiunque volesse sottoscrivere il nostro appello a contattarci (i riferimenti sono alla fine del comunicato) per inviarci nome, cognome e quant'altro. Invitiamo inoltre chi condivide le nostre idee e quanto scritto nel comunicato ad appendere una bandiera della pace fuori dalla propria finestra il giorno 15 Marzo.
Appello per la Pace a Massa Carrara
Il partito europeista della guerra scenderà in piazza il prossimo 15 marzo, con le bandiere blu dell'Unione Europea. Un' impostazione che dice chiaramente come chi oggi auspica una "Europa più forte" sia del tutto incompatibile con le ragioni della pace e appiattito – in buona o cattiva fede – con la corsa al riarmo europeo e lo scontro frontale con la Russia. La Presidente Ursula Von Der Leyen ha appena quantificato il costo del ReArm Europe: 800 miliardi di euro. Questo massiccio investimento in armi condizionerà nel prossimo futuro qualsiasi altro intervento sulla riconversione ecologica e delle spese sul sociale, sanità, istruzione, livello di vita e welfare di tutti gli stati europei. La devastazione sociale, l'impoverimento e il boom di disuguaglianze prodotte nelle società europee in questi trenta anni di europeismo applicato tramite "austerità" subiranno un'accelerazione spaventosa e inarrestabile. Questa Europa, al contrario, fu pensata dai grandi statisti che uscirono dalla seconda guerra mondiale con un unico obbiettivo comune: il perseguimento della pace e la risoluzione delle questioni tra stati solo e soltanto con la diplomazia. Nel corso degli anni con la moneta unica si è ragionato solo e soltanto in ragione del capitale, fino a stravolgere completamente le ragioni stesse della nascita dell'Europa unita. Chi il 15 marzo in piazza, e ogni giorno nei talk show, invoca una Europa "più forte", sta in realtà dicendo che oggi la misura di questa forza si esprime esclusivamente sul piano del riarmo, delle spese militari, degli armamenti e della disponibilità a utilizzarli, anche rischiando la guerra – oggi contro la Russia, domani magari nel Mar Rosso o viceversa. Proprio in Europa e nelle sue classi dirigenti sta emergendo una vocazione guerrafondaia che va assolutamente contrastata. Vogliamo riproporre qui le parole di Sandro Pertini che oggi, come mai prima, risuonano da insegnamento e guida: "L' Italia, a mio avviso, deve essere nel mondo portatrice di pace: si svuotino gli arsenali di guerra, sorgente di morte, si colmino i granai, sorgente di vita per milioni di creature umane che lottano contro la fame. Il nostro popolo generoso si è sempre sentito fratello a tutti i popoli della terra". E' per queste ragioni che ci dissociamo dalla piazza del prossimo 15 marzo. È su questa base che i sottoscritti cittadini/e di Massa Carrara lanciano un appello affinché singoli, gruppi, associazioni , esprimano un forte dissenso e si dissocino da queste scelte scellerate. Il movimento pacifista anche nella nostra provincia è stato capace di mobilitarsi ed esprimere forti contenuti unitari (ricordiamo la Staffetta per la pace del 2023). Non disperdiamo questo patrimonio, non facciamoci ingabbiare in manifestazioni guerrafondaie e antipopolari, rilanciamo il movimento pacifista.
Per adesioni:
cell. 329 078 0298
mail:
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Il segretario comunale di Forza Italia Carrara, Giuseppe Bergitto, torna sulla questione dell'immobile dell'ex liceo scientifico Marconi e replica alla risposta della Provincia: "Ho posto una domanda molto chiara al Presidente della Provincia attraverso i giornali: quale è la reale situazione del Liceo Scientifico Marconi? Una richiesta ben precisa, fatta con la consapevolezza che un progetto era stato presentato a giugno 2024. Da quel momento in poi, però, è calato il silenzio assoluto. Nessun aggiornamento, nessuna comunicazione istituzionale, solo incertezza e attesa. Ed è proprio per questo che la domanda è stata posta con forza: i cittadini hanno il diritto di sapere. Ma oltre al silenzio sulla questione, troviamo altrettanto grave il metodo con cui è arrivata una presunta risposta. A chi dobbiamo attribuirla? Chi ha parlato? È normale che venga risposto a un articolo senza neanche accreditarsi? Troviamo questo modus operandi tutt’altro che istituzionale. Se c’è una posizione ufficiale, vogliamo sapere chi la esprime, con trasparenza e responsabilità. Forza Italia non ha bisogno di lezioni. Sappiamo quali progetti sono stati presentati e con quali intenti, ma ciò che manca oggi è chiarezza sui tempi, sulle modalità e sull’avanzamento degli interventi. Il problema non è che ce ne siamo dimenticati noi, ma che chi ha il dovere di informare ha smesso di farlo. Chiediamo con determinazione: a che punto siamo? Se i fondi tardano, quali solleciti sono stati fatti? Se esistono ostacoli burocratici o amministrativi, perché non renderli noti in modo chiaro? Ricordando che Forza Italia è tra i partiti che governa la nazione e potrebbe sicuramente aiutare se coinvolta. La fiducia nelle istituzioni non si costruisce con annunci sporadici, ma con una comunicazione costante e trasparente. Il percorso di un progetto può essere complesso, ma il silenzio istituzionale alimenta solo dubbi e insicurezza tra i cittadini.È tempo di dare risposte certe. Noi non ci fermeremo e arriveremo fino a chi di dovere per ottenere chiarezza su questa situazione, che non riguarda solo i cittadini, ma anche gli studenti, i ragazzi che hanno diritto a una scuola sicura e funzionale. Non possiamo permettere che quel punto centrale della città resti nell’abbandono totale, perché il degrado ha già preso il sopravvento, favorendo anche attività illecite all’interno della struttura. È ora di intervenire con serietà e responsabilità.
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Il Pd di Massa Carrara ha organizzato un incontro sul futuro della scuola che si terrà venerdì 14 marzo alle 17,30 a Palazzo Duacale a Massa al quale parteciperanno l'onorevole Irene Manzi, l'assessore regionale Alessandra Nardini, il pedagogista Augusto Borsi e i rappresentanti dei sindacati. "Oggi più che mai - dicono dal Pd - ci troviamo in un momento storico di grande importanza e delicatezza: la scuola è al centro delle nostre vite, e ciò che accade al suo interno riguarda ognuno ed ognuna di noi. Parlare di scuola e della scuola che vogliamo è un dovere urgente, perché il sistema di istruzione è il luogo di formazione del futuro. Per questo motivo, abbiamo organizzato un'iniziativa rivolta a tutte le persone che vivono la scuola quotidianamente: docenti, genitori, alunni e alunne. L'obiettivo è stimolare un momento di riflessione sulle "parole sporgenti" che sentiamo la necessità di pronunciare. A partire dalla discussione di un documento redatto dal Partito Democratico nazionale ci confronteremo su parole chiave che possono trasformarsi in azione concreta. Sarà un dibattito aperto dove ognuno potrà contribuire attivamente, anche tramite un link dedicato, con idee e proposte per il presente e il futuro del sistema scolastico".
Per ulteriori informazioni: https://partitodemocratico.it/appunti-per-la-scuola-di-oggi-e-di-domani/
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Ogni anno, l'8 marzo, milioni di donne in tutto il mondo celebrano la Giornata Internazionale della Donna. È un momento per riflettere sui progressi fatti, per chiamare all'azione verso l'uguaglianza di genere e per celebrare gli atti di coraggio e determinazione delle donne comuni che hanno avuto un ruolo straordinario nella storia dei loro paesi e comunità. Ma l'8 marzo è davvero una festa? Nonostante i progressi significativi in molte aree, la condizione delle donne nel mondo moderno è tutt'altro che giusta. Molte donne sono stanche di non essere rispettate in quanto tali. Abusi, violenze, sfruttamento sul lavoro e una apparente parità di genere che, in realtà, si traduce spesso in disparità salariali e ostacoli nelle carriere, sono all'ordine del giorno. La disparità salariale tra uomini e donne è una delle questioni più urgenti. Nonostante le leggi promuovano l'uguaglianza di genere nei luoghi di lavoro, le donne continuano a guadagnare meno degli uomini per lo stesso lavoro. Questa disparità si riflette anche nelle opportunità di carriera, dove le donne sono spesso escluse dai ruoli di leadership e di alto livello. Questa ingiustizia non solo penalizza le donne, ma danneggia anche l'economia nel suo complesso, privandola del potenziale contributo di metà della popolazione. Le donne sono coraggiose e tenaci, ma troppo spesso sono costrette a farsi carico, da sole, dei loro familiari. Questa responsabilità sproporzionata le costringe a rinunciare a se stesse e alle loro attività. Le donne lavorano fuori casa, ma alla fine della giornata devono ancora affrontare incombenti domestici e familiari. Questo doppio carico è insostenibile e deleterio per il benessere psicologico e fisico delle donne e non si manifestano politiche adeguate a sostegno delle stesse. Il mondo delle donne Il mondo delle donne non è un mondo perfetto, ma è un territorio di accoglienza e di pace. Le donne costruiscono comunità, creano legami e promuovono la coesione sociale. Nonostante le difficoltà, le donne continuano a lottare per un mondo migliore, per loro stesse e per le generazioni future. La loro forza e la loro resilienza sono fonte di ispirazione e speranza.
Cari uomini, e care donne se non lo siete già, siate femministi/e, oggi e sempre! Essere femministi/e significa riconoscere l'uguaglianza di genere come un diritto umano fondamentale. Significa lottare contro le ingiustizie e le disuguaglianze che le donne affrontano quotidianamente e promuovere un mondo in cui tutti, indipendentemente dal genere, abbiano le stesse opportunità e lo stesso rispetto. Gli uomini hanno un ruolo cruciale nella lotta per l'uguaglianza di genere. Devono riconoscere i privilegi di cui godono e impegnarsi attivamente per rimuovere le barriere che impediscono alle donne di raggiungere il loro pieno potenziale. Devono essere alleati, sostenendo le donne nelle loro lotte e promuovendo un cambiamento culturale che valorizzi l'uguaglianza e il rispetto reciproco. Le donne devono continuare a lottare per i loro diritti, ma non devono farlo da sole. Devono costruire alleanze, condividere esperienze e sostenersi a vicenda. Devono educare le future generazioni sull'importanza dell'uguaglianza di genere e promuovere una cultura di rispetto e inclusione. Devono essere illuminate e determinate, ma anche pronte a chiedere aiuto e supporto quando necessario. La Giornata Internazionale della Donna è un momento importante per riflettere sui progressi fatti e sulle sfide che ancora ci attendono. È un momento per celebrare la forza e il coraggio delle donne, ma anche per riconoscere che la strada verso l'uguaglianza di genere è ancora lunga e piena di ostacoli. Dobbiamo tutti, uomini e donne, impegnarci a essere femministi/e non solo l'8 marzo, ma ogni giorno dell'anno, per costruire un mondo più giusto ed equo per tutti.
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Nella mattinata del 4 marzo 2025, alla presenza di circa 130 delegate e delegati di tutta Italia è stata illustrata la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del contratto nazionale collettivo del settore lapideo per definire insieme i contenuti su cui improntare il prossimo rinnovo contrattuale. L’attuale Ccnl, sottoscritto il 24 novembre del 2022, scadrà il prossimo 31marzo e interessa circa 30mila addetti. Saranno ora le lavoratrici e i lavoratori del comparto ad esprimersi nelle assemblee sui luoghi di lavoro per approvare definitivamente la piattaforma che potrà solo allora essere inviata alla controparte per dare inizio alle trattative. Al centro delle nostre rivendicazioni c’è la nostra proposta di aumento retributivo pari a 330 euro al livello 136. Una richiesta importante che tiene conto, non solo delle dinamiche inflattive nel triennio che hanno progressivamente eroso il potere di acquisto delle retribuzioni, ma anche dell’andamento del settore e della sua produttività, nella prospettiva di istaurare una nuova modalità di calcolo e di recupero dell’inflazione. Dunque una risposta salariale aderente ai profitti realizzati, ragionevole e sacrosanto che una quota vada redistribuita alle lavoratrici e lavoratori, che a quella crescita contribuiscono. Pensiamo che i tempi sono più che maturi, per introdurre la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario, entro una dinamica di trasformazione che il lavoro sta vivendo, e per fronteggiare problematiche tipiche di un settore altamente rischioso e usurante.
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"Sono più di 59 i milioni (59.166.079,43 di euro) previsti per la Toscana nel decreto definitivamente approvato dal MIC, relativo al programma di utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2025, 2026 e 2027. Si tratta di importanti risorse che assicureranno all'inestimabile patrimonio artistico culturale toscano un'ulteriore tutela e valorizzazione, negli ambiti archeologico, architettonico, artistico e storico, in quello degli Archivi di Stato, delle biblioteche e degli istituti autonomi di tutte le province della nostra regione. L'ingente stanziamento di questi finanziamenti, non solo destinati a grandi progetti, ma volti all'arricchimento e alla promozione di luoghi anche territorialmente meno vasti, dimostra quanto per il governo Meloni la cultura tutta e la sua salvaguardia rappresentino una priorità". Lo scrive, in una nota, il deputato e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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