Politica
PABE del Comune di Massa, Consigliere Paolo Balloni (Lega): "Soddisfatti dell'approvazione, il Piano rispecchia la visione della Lega che coniuga impresa, ambiente e sicurezza"
L'approvazione dei Piani Attuativi di Bacino Estrattivo (PABE) da parte del comune di Massa è un passaggio cruciale per il futuro del settore del marmo. Il…

Risse, danni e furti a Massa: per i consiglieri del Pd Serve un tavolo per una città più sicura
Negli ultimi mesi Massa sta vivendo una situazione sempre più preoccupante. Si susseguono episodi di violenza, danneggiamenti a edifici e attività, risse, atti di vandalismo e perfino furti…

Degrado ex liceo scientifico Marconi di Carrara: secondo il Polo progressista e sinistra Massa la responsabilità del recupero è del governo Meloni
Il Polo progressista e di sinistra, composto da M5S RC e Mcc, deve evidenziare, sin qua, la totale indifferenza del governo Meloni di fronte alla necessità di recuperare…

Solidarietà del Comitato Cava Fornace ai cittadini di Empoli: "Il referendum è una battaglia di tutti"
Il Comitato ex Cava Fornace esprime il proprio sostegno ai cittadini e alle cittadine di Empoli che il prossimo 9 novembre 2025 saranno chiamati a…

Cade un masso sulla strada di Forno: la segnalazione da Rifondazione Comunista Massa che aveva segnalato lo stato di incuria delle strade montane massesi
"Non più tardi di qualche giorno fa denunciavamo lo stato di incuria e di estrema precarietà in cui vertono le strade della montagna massese. Nella giornata…

Impegno per garantire al Cermec il miglior futuro possibile: l'assessore alle partecipate del comune di Carrara spiega la linea nei confronti di Cermec
"Stiamo lavorando per garantire a Cermec investimenti alternativi nel caso non si realizzasse il biodigestore - spiega l'assessore alle Partecipate del Comune di Carrara Carlo Orlandi -. Cermec è una…

Cittadini a confronto a Marina di Massa il 3 novembre: il comitato “Tra la Gente” invita al dialogo
Un pomeriggio di confronto aperto, tra idee, segnalazioni e proposte concrete per migliorare la vita quotidiana dei cittadini. È questo lo spirito con cui il comitato…

Matteo Martinelli, consigliere M5S: "Si rischia di perdere 26 milioni di investimenti sul territorio. Orlandi si dimetta"
"Siamo di fronte all’ennesimo capitolo della saga dei pasticci dell’assessore Orlandi e della Sindaca – attacca il consigliere M5S Matteo Martinelli - e che questa…

Nausicaa, ancora un’ingiustizia ai danni di un lavoratore storico dei servizi cimiteriali: Fit Cisl chiede le dimissione della direttrice Lucia Venuti
Arriva da Fit Cisl il caso di un lavoratore di Nausicaa s.p.a.: "Assunto nel 2014 con un contratto part-time, dopo oltre 11 anni di servizio e numerose richieste…

Arresto spacciatori all'ex liceo scientifico di Carrara: Forza Italia approva gli arresti e chiede la riqualificazione dell'area
“Forza Italia continuerà a vigilare affinché non ci si fermi alla sola chiusura delle aree pericolose, ma si lavori per una vera rinascita dell’ex Liceo Scientifico Marconi. La…

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Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro provenienti dallo stesso centro destra che portò alla vittoria, a Massa, di Persiani nel suo primo mandato. Brunetti e Rivieri hanno lanciato accuse feroci contro Marco Stella, coordinatore di Forza Italia Toscana, definendolo un “privilegiato beneficiato dalla politica” che avrebbe imposto la sua candidatura in Regione “con arroganza e presunzione” senza aver consultato il parere degli iscritti al partito e che, insieme con l’onorevole Deborah Bergamini sarebbe solo capace di sfornare slogan a cui non seguono mai i fatti per migliorare la vita dei cittadini. Nello specifico i due vertici locali di Indipendenza hanno messo in evidenza la situazione di Massa, governata, appunto dal centrodestra, di cui loro stessi hanno fatto parte: “Tutte le promesse che voi, Stella, Bergamini e Persiani, avete fatto ai massesi durante la campagna elettorale si sono dileguate; non esiste un decoro urbano, le strade sono dei percorsi ad ostacoli piene di buche pericolose per l'incolumità dei cittadini, la sporcizia regna sovrana ovunque, anche in zone con presenza turistica, la povertà è aumentata, i centri di assistenza per i bisognosi come la Caritas sono sovraffollati. Non siete riusciti a realizzare un progetto per il porto, un progetto per riqualificare la zona industriale, non avete creato servizi e infrastrutture per i giovani e gli anziani e non vi siete preoccupati di creare scuole funzionanti e sicure, non avete creato posti di lavoro, nulla per il rinnovo delle licenze dell'occupazione del suolo pubblico, per i commercianti che da anni devono solamente pagare senza sapere per cosa. Siete dei privilegiati nonostante abbiate messo in atto a Massa ‘la politica del non fare’. Questa è la vostra Forza Italia di oggi tanto decantata a Massa. Tutto questo ci fa rimpiangere Massimo Mallegni”. Brunetti e Rivieri hanno poi accusato pubblicamente il gruppo consigliare di Forza Italia Massa, al governo della città, di essere “più interessato a ricevere sanatorie edilizie ed ottenere cospicue consulenze”, facendo esplicito riferimento a comportamenti illeciti avvenuti in passato che meriterebbero indagini della Magistratura. L’ira funesta dei due leader di Indipendenza Massa sarebbe stata scatenata – come si evince dai loro strali – dal rifiuto di Forza Italia Toscana della candidatura di Alessandro Tomasi alle prossime regionali, in base al quale Brunetti e Rivieri non si sono fatti scrupolo di parlare di “imposizione di candidati dai tavoli romani di Forza Italia senza tenere conto della volontà e preferenze degli elettori toscani” e di ricordare che il partito ‘sotto la dirigenza Stella, Bergamini ha raggiunto i minimi storici. “Riteniamo che il Presidente Tajani dovrebbe intervenire e risanare la situazione del partito in Toscana affinché FI abbia un futuro”. Brunetti e Rivieri hanno poi realizzato un piccolo reportage sulle situazioni di degrado presenti a Massa e lanciato al sindaco Persiani il monito a vergognarsi.
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Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale era Giacomo Giannarelli dei Stelle: "Dal Consiglio regionale arriva l'ennesima giravolta del PD sui "beni estimati" . Correva l'anno 2015 quando lo stesso consiglio a maggioranza PD, stabiliva che tutte le cave di Carrara dovevano considerarsi pubbliche e di proprietà del comune. Tutto bene? Per nulla. Dopo pochi mesi arrivava infatti il primo colpo di scena. Il governo Renzi, sempre a maggioranza PD, decideva di impugnare la norma innanzi alla Corte Costituzionale. Il risultato fu nefasto. La suprema Corte, oltre che cancellare la legge regionale per difetto di competenza, entrava anche nel merito con parole pesantissime contro le amministrazioni pubbliche e che di fatto hanno condizionato anche i successivi giudizi di merito. Nel 2018, il nostro consigliere regionale Giannarelli, proponeva al consiglio una norma nazionale di iniziativa regionale volta a superare il conflitto di competenza segnalato dalla suprema corte. La legge Giannarelli, venne approvata e inviata alla Camera dei deputati e assegnata alla commissione attività produttive. Nel 2020, dopo aver deliberato le norme di propria competenza, l'amministrazione comunale a 5 stelle iniziava l'azione di sollecito verso il parlamento. L'occasione era clamorosa. Eravamo infatti nel governo Conte due, M5S PD, e la presidenza della commissione competente era stata affidata a Martina Nardi, esponente del PD di Massa. Tutto bene? Assolutamente no. Altro colpo di scena. La Nardi, tra lo stupore generale, si rifiutò di calendarizzare la discussione della proposta di Giannarelli affermando pubblicamente che non era una priorità del PD e che si trattava di una questione che interessava una cinquantina di persone! In effetti gli imprenditori del lapideo interessati sono più o meno quelli, ma il problema serio è che tali affermazioni hanno tramortito le istanze della nostra comunità volte a veder riconosciuti diritti sacrosanti. Venendo ai nostri tempi, appare singolare che il PD riprenda un percorso di 7 anni fa, proprio alla vigilia della tornata elettorale. Inoltre, questa iniziativa è sostanzialmente inutile, in quanto sono già stati depositati in Parlamento disegni di legge che vanno in questa direzione. Tutti questi tentativi appaiono velleitari in quanto la maggioranza di centro destra, che governa oggi, ha sempre dimostrato ostilità verso chi ritiene che le cave di Carrara siano patrimonio di tutti i cittadini".
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Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un nostro studio sembra non avere fine e che si investano altri soldi pubblici per non avere il risultato sperato. Da una nostra analisi i lavori che da anni vanno avanti sull’immobile, lavori bloccati diverse volte, sono iniziati principalmente per problemi all’impianto filtraggio acqua che aveva costi di gestione molto alti e filtraggio non accurato, impianto condizionamento spesso rotto, impianto antincendio non adeguato, generazione di notevole condensa da parte della copertura con episodi di gocciolamento e infissi in alluminio a taglio freddo e senza vetrocamera con notevole aumento di condensa. L’intervento previsto, da quello che si è potuto capire, dovrebbe adeguare l’impianto antincendio con posa di rilevatori incendio, ristrutturare gli spogliatoi e l’impianto elettrico, installazione di nuova pompa di calore con relativo impianto di distribuzione aria condizionata, impianto fotovoltaico di cui non si capisce l’ubicazione in quanto ci risulta che il tetto non sia adatto alla posa di pannelli, ma nella realtà non risolve i problemi più gravi come la copiosa generazione di condensa.Infatti dalla relazione energetica risulta anche dopo i lavori sarà presente ancora condensa sulla copertura, sulle strutture in c.a. e sugli infissi che hanno trasmittanza da 4,50 a 5 contro i prescritti 1,30 delle normative attuali, quindi altra anomalia visto che non saranno risolti i problemi già presenti ed evidenziati.Inoltre sembra che il nuovo ritardo che ha portato avanti di un anno la possibile apertura della piscina sia dovuto alla mancata autorizzazione di qualche ente.In sostanza il problema è che la nostra piscina è un impianto ormai datato, costruito a quel tempo con tecnologie non idonee oggi, ma ora con i nuovi studi e con la consapevolezza delle nuove architetture con un attento progetto di fattibilità possiamo capire se vale la pena o no investire su un certo immobile o decidere che uso farne. Pertanto questi interventi, oltremodo lunghi e costosi, previsti € 1.350.000,00 non sono altro che un rattoppo per andare avanti qualche tempo su una struttura non più adeguata e che risolvono solo le manchevolezze più evidenti. Fra qualche anno si riparlerà di piscina chiusa.Fossimo stati noi a decidere la proposta coraggiosa sarebbe stata di trasformare, per esempio, la piscina attuale in una semplice palestra di cui in centro a Carrara c’è un infinito bisogno, che, con l’inferiore presenza di vapore acqueo potrebbe essere ancora utilizzabile per diverso tempo.Si poteva proporre di realizzare una nuova piscina all’interno di uno dei capannoni di IMM che potrebbero facilmente adattarsi allo scopo, all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione ad uso sportivo e polivalente di tutto il complesso fieristico.Serve pianificazione seria e una politica coraggiosa per evitare errori e spreco di denaro pubblico".
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Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo di recente, dopo un sopralluogo, abbiamo rilevato che solo nel viale litoraneo su 5 fontanelle pubbliche tre sono fuori uso. Si tratta di quelle nuove con lastra metallica inclinata e pulsante per erogazione a tempo mentre nel centro di marina, in Piazza Pellerano, la bella fontana monumentale detta dei Delfini di Julio Silva risulta funzionare una sola fontana su sette.In centro città alla Rocca la fontana di Cristallo è chiusa da mesi come le fontanelle dell'EVAM e quella di Canevara. Il sindaco in qualità di ufficiale sanitario responsabile della salute dei suoi cittadini, in considerazione delle alte temperature di questi periodi dovrebbe fare in modo che le dette fontanelle tornino a funzionare per il bene e la salute di tutti. Noi non smetteremo mai di ricordarei che la nostra città gode di un forte bacino idrologico e per l'appunto l'acqua delle sorgenti e dei nostri fiumi e canali non manca, anzi ne abbiamo a iosa. Il fatto è semplicemente riscontrabile da tutti gli studi degli Enti e Associazioni ambientaliste come il CAI dove nel recente incontro tenutosi alla Torre Fiat si è parlato di un Bacino idrografico capace di alimentare 6 milioni di persone. Da queste notizie, confermate anche dai vari progetti come l'autostrada dell'acqua che vedeva nel nostro Frigido il massimo contribuente idrico, non si comprende il motivo di tenere fuori uso moltissime fontane pubbliche. Ultimo fatto emblematico ci sembra quello dei famosi quattro leoni di Piazza Aranci tre dei quali sono stati privati dell'acqua e rimangono a bocca aperta con le sottostanti vasche vuote".
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“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho avvisto il settore competente. Il sindaco lo scorso 31 Luglio aveva detto, a seguito di una mia comunicazione, che la strada era fra le priorità per un’asfaltatura completa all’interno di una gara più ampia che evidentemente tarda a essere aperta.” dichiara la consigliera Bennati. “Il risultato è un pessimo biglietto da visita per il nostro turismo nella settimana di Ferragosto ma più in generale una gestione del settore lavori pubblici troppo sbilanciata sui grandi cantieri e poco sui bisogni della vita quotidiana dei quartieri” rimarca Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chiede al Sindaco Persiani di interpellare Gaia Spa per far verificare le condizioni delle infrastrutture idriche e fognarie di via Pisa prima di procedere alla nuova asfaltatura. La mole di buche e riparazioni che sono attualmente presenti lungo tutta la carreggiata, sembrano segnalare delle criticità strutturali di qualche infrastruttura. A volte non tutti i ritardi vengono per nuocere se si utilizza il tempo a disposizione per fare le necessarie verifiche. Chiediamo maggiore attenzione ai bisogni delle persone che abitano nei quartieri ma soprattutto vogliamo che il denaro pubblico venga speso avendo ben chiaro l’interesse collettivo.
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Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non fosse da noi ritenuto utile per la nostra comunità, lo abbiamo detto subito. Abbiamo sin dall'inizio contestato la cementificazione dell'area per le conseguenze di pericolo idraulico sia per gli abitanti della zona Poveromo, sia per gli abitanti del limitrofo comune di Montignoso, abbiamo contestato l'allungamento della pista che determinerà problemi urbanistici sia nel comune di Massa che in quello di Montignoso, abbiamo sollevato diverse perplessità sulla natura dello scalo stesso a servizio futuro della ricca Versilia: come nelle migliori tradizioni "colonialiste" a Massa e Montignoso rimarranno i costi ambientali e sociali delle scelte, mentre i ritorni economici positivi ricadranno esclusivamente sulla vicina Forte dei Marmi. La scelta della società immobiliare che ha attualmente in gestione lo scalo di cambiare il nome all'aeroporto, non è casuale. Oggi si aggiunge anche l'atteggiamento della società la quale, a seguito dell'incidente aereo senza conseguenze avvenuto pochi giorni fa, spara sentenze con una nota stampa in cui imputa alle amministrazioni locali, organi di controllo e diciamolo pure, a tutto il territorio, di avere tollerato "Un clima di permessività che, nel tempo, ha favorito persino la nascita di basi di atterraggio abusive e non controllate ". Sinceramente ci saremmo aspettati una risposta a tono dalle amministrazioni e soggetti coinvolti: essere accusati di avere tollerato abusi di legge non è proprio cosa leggera e di poco conto. Invece un silenzio totale, nessuna delle amministrazioni locali dice nulla, lasciano che le accuse di favoreggiamento dell'abusivismo le colpiscano. Eppure sono amministrazioni che non si tirano indietro nel minacciare denunce o querele solo per qualche parola storta o per qualche "interpretazione" personale dei fatti. Ma forse sono gli zeri nei conti correnti che fanno la differenza. E' dovuto intervenire una associazione nazionale di piloti per rimettere in riga la società immobiliare gestrice dello scalo di Cinquale e ribattere, punto per punto, alle affermazioni, concludendo con una ipotesi non del tutto campata per aria: "forse il traffico leggero e da diporto avioturistico, non è molto gradito dalla nuova gestione dell’Aeroporto (Pubblico) del Cinquale, che magari spera di ospitare in futuro, solo tanti elicotteri milionari, come si vedono a Samedan, aeroporto di Sankt Moritz". Questa ipotesi si allineerebbe anche con la posizione tenuta nei confronti dell'associazione di paracadutismo di Massa: se non sei all'altezza dei VIP vai fuori dallo scalo, al territorio di Massa e Montignoso i costi del disastro ambientale, della cementificazione, dei danni urbanistici. Alla Versilia "dei Marmi" i vantaggi. Amministrazioni di Massa e Montignoso, se ci siete, battete un colpo".
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«Difendiamo il territorio» – dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio di Bonifica Toscana Nord – «perché la gestione di un ente così strategico deve basarsi su trasparenza, chiarezza e tempestività, valori oggi purtroppo assenti nella presidenza del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, ormai subordinata a logiche di partito».Baldini esprime pieno sostegno al Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che da tempo attende risposte chiare dal Consorzio su questioni legate alla gestione e alle attività sul territorio comunale. «È stato già grave – sottolinea Baldini – escludere, al momento delle nomine, il Comune di Viareggio dall'assemblea consortile, nonostante vi abbia sede la struttura principale e rappresenti una realtà contributiva di primaria importanza per la gestione delle acque in tutta la Versilia. Oggi, addirittura, il Presidente non risponde alle legittime richieste del sindaco».Secondo Baldini, l'atteggiamento del Presidente Sodini verso il rappresentante del secondo comune della Lucchesia conferma una gestione ormai piegata a logiche partitocratiche. «Questa impostazione – prosegue – ha portato al mancato rispetto del voto dei consorziati, imponendo un presidente arrivato penultimo nella propria sezione elettorale. Se così stanno le cose, viene da chiedersi a cosa serva votare, se non a far spendere soldi ai cittadini».
La consigliera richiama inoltre problemi già denunciati in passato: scarsa trasparenza, mancata consegna di documenti dovuti per legge, inosservanza di regolamenti e norme, esclusione dalla partecipazione di chi non si allinea alle decisioni del PD. «Le scelte fondamentali per la gestione consortile – aggiunge – accumulano ritardi enormi: dopo quasi un anno non è stato ancora nominato il Direttore Generale, e l'iter adottato nell'ultima assemblea non rispetta le norme, con il rischio di ulteriori rallentamenti. Inoltre, continuano a non essere rispettate le auspicabili quote rosa». Infine conclude:«Invito il Presidente del Consorzio Sodini a svolgere il ruolo super partes che gli compete e a rispondere celermente alle legittime richieste del Sindaco di Viareggio».
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CarraraFiere un paziente ormai morituro: è questa l'analisi fatta dal segretario comunale di Forza Italia Carrara Giuseppe Bergitto che spiega: "IMM è una delle principali aziende partecipate del Comune di Carrara. Vive difficoltà per ragioni diverse e principalmente per una gestione politica che non mostra una visione strategica né un progetto di prospettiva. IMM è quindi un paziente tenuto in vita artificialmente, tecnicamente fallita, è oggi gestita da un’amministratrice unica – la dottoressa Sandra Bianchi, già a capo di Arezzo Fiere con lo stesso mandato politico – voluta dalla Regione con l’obiettivo di “rimettere i conti a posto”, costi quel che costi. Se dai bilanci presentati sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto, la realtà è ben diversa. Nata per promuovere il territorio attraverso l’Ente Fiera, dopo i fasti della Fiera del Marmo, IMM ha conosciuto un lento e inesorabile declino: imprenditori delusi, abbandono istituzionale e scelte politiche sbagliate l’hanno condotta allo stato attuale. Oggi i lavoratori sono ridotti a un quarto rispetto al 2020, prima della pandemia. Alcuni sono usciti, altri trasferiti ad altre partecipate tramite “concorsi” che sembrano costruiti ad hoc, rinunciando a diritti, livelli contrattuali e parte del reddito. Il Covid non è stata la causa della crisi: anzi, tra contributi, cassa integrazione e possibilità di spalmare i debiti, ha permesso di evitare il fallimento immediato. La crisi era esplosa ben prima, alimentata da anni di inerzia e problemi nascosti.Da anni si nota il calo degli eventi per strategie confuse. La crisi del comparto fieristico nazionale è stata un fattore, ma la mancanza di idee e la riduzione del personale hanno impedito di mantenere la qualità delle fiere di proprietà: la 4x4 ha visto continui cambi di formato, date e location, allontanando espositori e pubblico; Seatec ha perso centralità nella nautica. Oggi si riescono a organizzare quasi esclusivamente fiere per conto terzi, limitandosi ad affittare spazi.Il tentativo di diversificazione con i concerti è stato un flop: annunci in ritardo, programmazione discutibile e promozione assente hanno prodotto un insuccesso commerciale senza precedenti. Anche l’operazione Palazzetto dello Sport solleva dubbi: una gara dall’esito scontato e la scelta del Padiglione B al posto dell’E, già collaudato per attività sportive. Una scelta forse dettata da ragioni di bilancio più che di funzionalità.La vendita della palazzina di IMM a Nausicaa ha contribuito forse a “sistemare” in parte i conti, ma resta il sospetto che simili mosse servano a immettere denaro pubblico in IMM aggirando vincoli di legge. Intanto, il laboratorio di certificazione interno – un tempo fiore all’occhiello della filiera lapidea – sembra scomparso dal radar. Pertanto Forza Italia si domanda: Vale la pena continuare a mantenere artificialmente in vita un’azienda in queste condizioni, utilizzando soldi pubblici e senza un vero piano di rilancio? Oppure è già stato deciso lo smantellamento di IMM? Sono domande a cui cittadini e lavoratori meritano una risposta chiara e l’amministrazione comunale in primis e la Regione subito dopo devono dare".
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Che dal Cermec arrivi un odore acre e fastidioso è un fatto, a cui, ormai, tutti i residenti delle zone limitrofe all’inceneritore di Massa Carrara e tutti i cittadini dei due grandi comuni sulla costa che transitano lungo la statale Aurelia, sono abituati, ma, in effetti, negli ultimi giorni, tutti coloro che sono passati in quella zona hanno riscontrato, e prontamente segnalato sui social, l persistenza di un odore molto più pungente del solito. Da qui la critica e la richiesta di chiarimenti fatta dal Comitato Avenza Si R-Esiste: “Da sabato scorso la zona Avenza e strette adiacenze sono pervase da miasmi insopportabili che arrivano dal CERMEC.Proprio quando il caldo inviterebbe ad uscire, per una passeggiata, un aperitivo, una cena nel balcone o giardino di casa, i residenti sono costretti a stare in casa, con tanto di infissi chiusi. A chi dice che succede da sempre oppure che si dovrebbe ricordare gli odori che provenivano dalla Farmoplant, il Comitato Si R-Esiste risponde che assolutamente non ci consola ed è del tutto inaccettabile L’odore è talmente disgustoso da far star male le persone più sensibili e se una cosa puzza così tanto, non può certo essere una boccata d’aria buona. L’ennesimo pessimo biglietto da visita per i pochi turisti, ma il turismo da noi è una delega in cui nessuno ha mai creduto, forse perché il turista diventa testimone scomodo di scempi protratti e incuria dilagante. Stupisce il silenzio di chi ci amministra, anche se nei social è stato un ‘bombardamento’ di lamentele da svariati nostri concittadini, ma nessuna risposta, nessuna rassicurazione, come nel caso del ‘terremoto artificiale’ di metà luglio, anche in quel caso tutti zitti, tutti liberi di pensare al peggio, perché tanto al meglio non ci siamo proprio abituati. Ci rivolgiamo ai nostri amministratori locali perché ci diano risposte certe, siamo stanchi di respirare di tutto e vedere negli anni ammalarsi troppe persone, fosse anche di semplici ma non troppo crisi respiratorie croniche. Dobbiamo ricordare che l’ingegner Giovanni Giromella, membro attivo del nostro Comitato, proprio qualche anno fa, con alcuni cittadini ed esponenti politici locali, supportati da una petizione con circa 900 firme, si recò a Firenze per esporre il problema all’allora presidente Rossi e fu ricevuto proprio da Giani, alla vigilia della sua candidatura. In quella occasione Giani garantì a tutto il gruppo che avrebbe risolto il problema delle esalazioni Cermec, dando la sua parola. Sono passati gli anni, addirittura tutto il suo mandato, ma Giani nulla ha fatto per il problema (strano! Lui così attento alle questioni locali, tipo ambiente cave, sanità per fare solo due esempi) d’altra parte si sa, in campagna elettorale le cose si promettono, ma poi le porta via il vento, un vento nauseabondo, in questo caso”.
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Sono numerose le segnalazioni che ci arrivano in merito alle disponibilità di affitti nel nostro territorio. Le giovani coppie, i ragazzi e le ragazze che cercano un'autonomia si scontrano con un duplice problema: il lavoro precario a bassi salari e l'assenza di case disponibili per affitti alla portata. Senza lavoro stabile l'accesso al credito è un'utopia, gli affitti di lungo periodo sono troppo pochi e troppo alti per le tasche di una coppia di giovani. Il nostro territorio si caratterizza per essere in Toscana uno con la percentuale più elevata di affitti brevi vacanzieri rispetto all'offerta ricettiva totale. A Massa la percentuale di affitti brevi privati è l'83 per cento del totale, a Carrara l'87 per cento, a Montignoso il 92 per cento, con la media Toscana del 74 per cento. Oggi chi ha un appartamento si affida alle piattaforme globali di affitto anziché mettere le case sul mercato degli affitti lunghi, magari a canone concordato, e di conseguenza trovare un casa disponibile è pressoché impossibile. Inoltre il facile guadagno sulle piattaforme contribuisce a far rialzare gli affitti di lungo periodo rendendoli inaccessibili ad uno stipendio medio. Il Polo progressista e di sinistra (M5s, Rifondazione Comunista e Massa Città in Comune) denunciano da anni sia la carenza delle case disponibili di edilizia residenziale pubblica, sia una mancanza di politiche della casa che favoriscano l'accesso ai giovani alla propria indipendenza. Gli azzeramenti dei contributi affitti del governo Meloni e la totale mancanza di una politica di recupero edilizio a favore di canoni agevolati, sono solo parzialmente sostituiti dagli interventi delle amministrazioni comunali che difettano di una vera politica dell'abitare che tenga di conto delle esigenze dei cittadini. Le nostre città sono sempre meno luoghi di vita adatti a chi lavora e produce, sempre più luoghi di speculazione edilizia con una espulsione, in molte parti della città, di classi sociali e generazioni costrette a fare i conti con il precariato e i bassi salari.Mancano dai bilanci dei comuni politiche dell'abitare e del lavoro che vadano in questa direzione e che limitino il proliferare delle speculazioni turistiche del patrimonio immobiliare. Se le amministrazioni non affronteranno questo problema ci troveremo ad affrontare un emigrazione dei nostri giovani ben più ampia di quella che già stiamo affrontando.
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