Politica
Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
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“Questa mattina ho scritto a comune e Provincia per segnalare la pericolosa situazione di via Aurelia Ovest e in particolare modo per il tratto di Codupino. Ho chiesto a entrambi gli Enti di attivarsi per quanto di loro competenza ben consapevole che i tagli del Governo Meloni colpiscono anche la manutenzione stradale” dichiara la consigliera Bennati. La condizione della strada è tale che bisognerebbe valutarne la chiusura o la riduzione della carreggiata, in quel tratto, fino a che il proprietario della strada non provveda ad asfaltarla completamente. Come Polo Progressista e di Sinistra riteniamo la sicurezza stradale una delle priorità della nostra azione politica; in questo specifico caso dobbiamo rimarcare come l’Aurelia sia un tema politico solo per la variante stradale. La manutenzione quotidiana della strada principale della città non interessa minimamente ad Anas e al Comune di Massa. Il solo pensiero sembra essere quello di realizzare una inutile opera mentre tutto il tratto massese, non solo a Codupino, è cosparso di buche che sono un rischio per coloro che la percorrono quotidianamente con qualsiasi mezzo.
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La giunta comunale ha approvato una delibera con la quale introdurrà una riduzione del 30 per cento sulla tariffa per le occupazioni di aree esterne e spazi pubblici di attività commerciali ed artigianali del centro città durante i cantieri per la messa in sicurezza e l'adeguamento idraulico del corso d'acqua che scorre sotto Carrara est. Lo sconto sulla tariffa interesserà quindi tavoli, sedie e dehors. Il primo step di interventi, che partirà nelle prossime settimane e si dovrebbe concludere in circa tre mesi, interesserà corso Rosselli con l'abbattimento e l'allargamento dell'alveo e la ricostruzione del ponte carrabile. Una volta conclusa questa tranche i cantieri proseguiranno verso monte interessando due delle principali arterie stradali cittadine: via don Minzoni e via del Cavatore. In questo caso i lavori dovrebbero durare circa sei mesi. "I lavori per l'adeguamento di Canal del Rio porteranno con sé necessariamente dei disagi, ma una volta conclusi ci restituiranno una città non solo più bella, ma anche più sicura – sottolinea l'assessore ai Tributi Mario Lattanzi -. Come amministrazione il nostro impegno nel frattempo sarà duplice: da un lato fare sì che i cantieri procedano secondo i tempi previsti e cercare di ridurre al massimo i disagi per residenti, commercianti e visitatori. Ridurre le tariffe per l'occupazione di suolo pubblico vuole essere una prima misura per agevolare chi in città ci lavora e potrebbe avere delle ricadute negative date dai lavori". La riduzione sarà in vigore sulla base dei verbali di consegna e ultimazione lavori comunicati dal responsabile unico del procedimento. Tutti i concessionari per ottenere lo sconto dovranno presentare domanda nel periodo compreso tra il giorno di inizio dei lavori e il 30esimo giorno successivo alla data di fine.
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Appuntamento sabato 1 marzo, alle 17 nella sala Marmoteca di Nausicaa, in viale Galilei 133, a Marina di Carrara, per la presentazione del bilancio della prima metà del mandato dell’amministrazione comunale. Per l’occasione sarà presentata alla città una brochure dal titolo ‘La città in evoluzione. Relazione di metà mandato’ che ripercorrerà i primi due anni e mezzo dell’amministrazione comunale di Carrara e individuerà le prospettive future del suo agire. La brochure ricalca quelle che sono state le linee programmatiche indicate all’inizio del mandato e fa il punto sui risultati ottenuti e su quelli ancora da raggiungere.Di questo e di molto altro ancora ne parlerà nel corso dell’evento il sindaco Serena Arrighi rispondendo alle domande della giornalista Chiara Geloni. “Abbiamo deciso di organizzare questo momento di condivisione con la cittadinanza perché crediamo sia importante ora che siamo arrivati al giro di boa del nostro mandato fare il punto e confrontarsi sui risultati raggiunti così come sulle cose ancora da fare o da migliorare – spiega Serena Arrighi –. Questa amministrazione non rincorre sterili polemiche e a quella politica gridata che sembra essere tanto di moda in questo momento ha sempre preferito rispondere con fatti e azioni concrete. Questo è quello che faremo anche in questo momento. Per un pomeriggio ci fermeremo per rivedere cosa abbiamo fatto, ma anche per guardare oltre e indicare la meta che vogliamo raggiungere. Lo faremo, come sempre, in maniera trasparente, seria e rigorosa”.
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Abbiamo letto con interesse quanto finalmente in trasparenza ha comunicato l'Autorità Portuale, purtroppo dimenticandosi di aver detto più volte che il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sarebbe arrivato lo scorso anno a settembre poi a novembre, mentre ora stiamo parlando di tempi ancora da calcolare. Entro alcune settimane saranno inviate le integrazioni richieste. Ma alcune che cosa vuol dire? Si domanda Orietta Colacicco Presidente dei Paladini Apuoversiliesi. Dieci? Venti? Ci vorranno mesi o annI? Anche perché quando tutto sarà inviato al Consiglio superiore dei lavori pubblici, bisognerà poi vedere che cosa dirà la commissione e che tipo di parere esprimerà, negativo, positivo?, potrebbe anche porre condizioni, magari non in toto, ma per alcuni ambiti. Non c’è alcuna confusione, a noi è tutto chiarissimo da quando il Commissario Ingegner Federica Montaresi nell’intervista del 13 Febbraio al TGR della Toscana delle 19,30, ha dichiarato, rispondendo alla domanda sul ritardo del parere, che stavano lavorando allo studio meteomarino e di Morfodinamica Costiera. E oggi leggiamo che i rilievi batimetrici che hanno richiesto svariate settimane di attività in mare, si sono conclusi a fine novembre 2024. Certo nel cronoprogramma le previsioni erano un po’ ottimistiche. Ma il punto è se stanno lavorando allo studio di morfodinamioca vuol dire vuol dire che dubbi proprio sullo scatenamento dell'erosione persistono ancora in Consiglio. Ricorderei a tutti che il Piano Regolatore del Porto è stato pubblicato per la procedura di VAS- Valutazione Ambientale Strategica sul sito del Ministero dell’Ambiente il 7 Febbraio del 2022, sono passati tre anni. Noi Paladini Apuoversiliesi abbiamo presentato le osservazioni che avevamo commissionato all’università di Pisa , Scienze della Terra e Ingegneria, insieme a numerose associazioni rappresentanti le categorie economiche, i cittadini e i proprietari delle seconde case da Forte dei Marmi a Massa. E il report raccomanda molta prudenza, rispetto alle nuove opere e in particolare al prolungamento del molo di sopraflutto a causa della mancanza o della vetustà dei dati. Il Comune di Massa ha contestato che l’attuale configurazione del porto determini un’area di influenza sull’erosione di soli 500 metri, come dichiarava il PRP, per cui la stessa nelle controdeduzioni ammetteva che l’area già ora è di 3,5 chilometri! E dopo che cosa succederebbe? Poi leggiamo di approfondimenti e studi richiesti sull’aspetto geologico, idrogeologico. Infatti non va mai dimenticato che a Marina di Carrara c'è il torrente Carrione, un sorvegliato speciale che ha già prodotto quattro alluvioni, l’ultima del 2014 devastante. Se il decreto di chiusura di VAS, che non è approvazione, firmato dal Ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e dall’allora Ministro della Cultura Sangennaro pone diversi fra condizioni, raccomandazioni, suggerimenti e osservazioni, guarda caso proprio sugli stessi punti si concentra il Consiglio Superiore. Se è passato così tanto tempo è evidente che qualcosa non va, anche perché la situazione è cambiata, c'è il cambiamento climatico, i fenomeni estremi sono una costante e bisogna tenerne conto. Poi quand’anche il Consiglio desse parere favorevole, magari sub condicione, l’approvazione del PRP spetterà al Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini. Questa è la consecutio, si crea confusione se si scrive che il PRP è stato approvato dal Ministero delle Infrastrutture. E come? Senza il parere del Consiglio? E non è finita, perché poi per ogni opera bisognerà andare a VIA Valutazione di Impatto Ambientale del Ministero dell’Ambiente. Ci vorranno anni, quindi per il bene di tutti, nel rispetto delle due economie portuale e turistica bisogna cercare un punto di incontro che proporremo all’Assemblea Pubblica promossa dal Sindaco di Forte dei Marmi il primo marzo, così da arrivare alla famosa quadra non dico soddisfacendo tutte le aspettative del porto ma una buona parte, cautelandosi su tutta l’economia turistica. E la soluzione va trovata ora, altrimenti andremo avanti all’infinito, di ampliamento del porto si parla dal 2001 e fu bocciato nel 2002 con un decreto. Di un altro ampliamento del porto del 2015 non si è più sentito parlare. Per Francesco III d’Este il porto era un must, nel 1700 lo fece costruire, poi dovette farlo demolire perdendo 150.000 zecchini d’oro. Perseguiva un periodo ipotetico dell'irrealtà. Quanto al prolungamento della banchina Taliercio sappiamo benissimo che è cosa diversa dal PRP, ma guarda caso, in divenire, parte di esso. Quell’urgenza della richiesta al Ministero dell’Ambiente di assoggettabilità a VIA potrebbe essere proprio dettata dall’allungarsi dei tempi per il parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici sul PRP. E sappiamo benissimo che c’è un parere positivo del Consiglio su quest’opera, il 115/221, abbiamo fatto accesso e anche lì abbiamo letto innumerevoli condizioni, a partire dalle esclusioni di entrata in porto delle grandi navi e dell’impossibilità di espletare in contemporanea le due funzioni commerciale e crocieristica. Tradotto o rinunci a una o all’altra in quei giorni. E da ultimo sappiamo che per l’accessibilità a VIA il coordinatore della Sottocommissione di VIA avvocato Paola Brambilla ha chiesto numerosissimi chiarimenti e integrazioni. Anche queste sono ancora attese, come è scritto sul sito. Quando arriveranno, potranno decidere se assoggettare a VIA o meno. Nel primo caso si tornerà daccapo e ci vorrà molto tempo. Comunque progetto, studi e parere sono del 2022. Come per il PRP ci vuole molta prudenza, perchè sono cambiate le cose. La pericolosità della manovra esiste, se si vuole far entrare una seconda cruise in presenza già di una nave da crociera, pur di dimensioni ridotte, perché le altre a Carrara non potranno entrare. Da qui la domanda che riguarda anche il PRP. A che servono – conclude Colacicco - 110 Milioni su 476 per le navi da crociera, se si sa già che non è il mercato più adatto e proficuo per Marina di Carrara, se il sindaco Arrighi dice già ora che lo sviluppo non viene dalle crociere, ma dal manufatturiero. Fuori dal coro il già Presidente Sommariva in una recente intervista dice che il cambiamento più grande riguarda il settore crocieristico, anche se secondo Carrara il commerciale e la nautica sono gli aspetti fondamentali per lo sviluppo “perché quando si fa un piano del genere (non doveva essere una razionalizzazione, una diversa organizzazione degli spazi?) c’è dietro un pensiero, una visione generale e questa non può essere frazionata”. Altro periodo ipotetico dell'irrealtà.
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Un’interrogazione sulle criticità riscontrate in merito ai lavori di abbattimento barriere architettoniche effettuati in via Bertoloni sarà presentata nl prossimo consiglio comunale dal consigliere della lista Ferri, Filippo Mirabella. L’interrogazione ripercorre l’iter dell’intervento a partire dal 31 Ottobre 2023 quando era stato affidato l'incarico per la redazione del piano per eliminare le Barriere Architettoniche ( PEBA ) all'Architetto Stefano Demi per 39.800 euro. Un anno dopo, il 26 novembre 2024, l’architetto Stefano Demi aveva presentato lo studio delle strutture comunali, nella commissione congiunta Lavori pubblici e Sociale, presiedute da Silvia Barghini e Guido Bianchini per cui la documentazione specifica era pronta, con decine di schede tecniche in cui erano state annotate le criticità di scuole, impianti sportivi, edifici e parchi, scuole e marciapiedi. Con la determinazione dirigenziale del Settore Lavori Pubblici di Maggio 2024 era stato effettuato un affidamento diretto alla ditta Pangallo Costruzioni Srl per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche lungo Via Bertoloni e Largo Alpini a Marina di Carrara e con la determinazione dirigenziale del Settore Lavori Pubblici del Febbraio 2025 era stato approvato il Certificato di regolare Esecuzione dei lavori di abbattimento delle barriere architettoniche per cui la ditta Pangallo Costruzioni srl era stata liquidata per totale di euro 375,99, per l’esecuzione dei predetti lavori. I marciapiedi di Via Bertoloni non sono a norma di legge per le persone con disabilità, nonostante le dichiarazioni dell'Assessore Elena Guadagni sui progetti realizzati e i 150mila euro di budget per il 2025.I cittadini hanno evidenziato la persistente presenza di barriere architettoniche sui marciapiedi di Via Bertoloni anche dopo i lavori effettuati e tale situazione rappresenta una grave violazione dei diritti dei portatori di disabilità e di tutti coloro che necessitano di percorsi accessibili. È inaccettabile infatti che, nonostante le risorse stanziate e le normative vigenti, l’assessore Elena Guadagni non abbia garantito un adeguato controllo sulla qualità dei lavori eseguiti. Tuttavia la realizzazione di scivoli rossi mal progettati e la mancanza di una visione integrata per l'accessibilità non solo compromette la sicurezza e la fruibilità, ma evidenzia anche una totale disattenzione verso le persone con disabilità e a tal proposito è fondamentale che l'assessore Guadagni si assuma la responsabilità di questa gestione approssimativa e adotti misure concrete per correggere le carenze evidenziate. Inoltre sarebbe stato necessario promuovere un’azione contro ENEL S.p.A. (come hanno già fatto molti comuni italiani) per chiedere la rimozione dei “PALI ENEL” attualmente presenti nel marciapiede lato Massa di Via Bertoloni. Poiché la libertà di movimento è un diritto costituzionalmente garantito dalla Legge 67/2006 e se, viene negato o limitato, permette alle persone con disabilità di agire in giudizio, non solo per la rimozione dell’ostacolo, ma anche per la richiesta di risarcimento del danno e in merito alla realizzazione dei lavori di via Bertoloni, si sarebbe dovuto ottemperare al DM 236/1989, infatti il percorso pedonale dovrebbe avere una larghezza minima di 90 centimetri e, per consentire l'inversione di marcia da parte di persona su sedia a rotelle, occorrerebbe allargare il percorso, ogni 10 mmetri di sviluppo lineare ( Spazi di manovra). In più era il caso di prestare attenzione, inoltre, al fatto che lo scivolo non sbattesse contro un muro su un marciapiede che non ha lo spazio per fare manovra, come invece emerge in più punti e che la ditta Pangallo evidentemente non è stata controllata da nessuno, se ha realizzato scivoli contro i muri e percorsi con i pali dell’Enel che impediscono il passaggio di un disabile. La richiesta è che vengano riviste le schede predisposte dall’Architetto Demi ed eventualmente vengano adottati dei correttivi; se nella Scheda relativa ai lavori di via Bertoloni erano state rilevate le criticità sopra evidenziate; chi doveva controllare la ditta Pangallo Costruzioni srl nell’esecuzione dell’appalto; chi ha approvato il Certificato di regolare esecuzione dei lavori e la liquidazione della fattura; perché non è stato chiesto ad ENEL SpA di spostare i pali sui marciapiedi come hanno fatto altro città; di monitorare costantemente il lavoro riguardo all’esecuzione del Piano, al fine di realizzare correttamente spazi ed ambienti accessibili ed inclusivi; di adottare misure concrete per correggere l’esecuzione della eliminazione delle barriere architettoniche in via Bertoloni in base alla normativa vigente .
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"Se sabato Arrighi si farà festa nel convegno "La città in evoluzione" in cui parlerà dei "risultati" raggiunti a metà mandato, la realtà della città è drammatica e in 30 mesi il grado di realizzazione delle promesse elettorali è prossimo allo zero". E' il commento del consigliere Simone Caffaz che aggiunge: "In consiglio comunale ho elencato le 45 promesse tratte dalla sintesi del programma elettorale e di fatto la sindaca è stata capace di ribattere solo su una di queste, la nascita di un Its, istituto tecnico superiore che avrebbe dovuto essere realizzato sul marmo e invece è dedicato alla meccatronica. Ecco i principali (non li cito tutti per motivi di spazio): decoro urbano, galleria permanente a cielo aperto in città con opere d'arte di importanza internazionale, pulizia, decoro urbano, incremento raccolta differenziata, urbanistica a impatto zero, città più sicura, incrementare il servizio di trasporto pubblico, ridurre il rischio idrogeologico, incubatori di start up, centralità del museo del marmo, risolvere il degrado del Politeama, festival itineranti nei quartieri, recupero e utilizzo dei fondi sfitti, sinergie per offerte turistiche con le città vicine, recupero artigianato e antichi mestieri, stimolare l'edilizia locale, rilanciare l'agricoltura, valorizzare il marmo, messa in sicurezza e potenziamento del Monoblocco, incrementare la sanità territoriale, aprire centri di accoglienza e spazi di aggregazione per anziani, potenziare le RSA, ripristino e creazione di ludoteche, recupero alloggi sfitti in centro e creazione social housing diffuso, riaprire centri aggregativi abbandonati e creare nuovi spazi per i giovani, creare un centro giovanile di formazione sportiva. Leggere questi propositi di 30 mesi fa e vedere lo stato in cui versa la città provoca imbarazzo e rabbia e vedere che sabato la sindaca cercherà di ribaltare la realtà e fare propaganda é grossolano, meschino e naccettabile.Non a caso sul bilancio di metà mandato, Arrighi ha scelto la strada del comizio e non del confronto democratico in consiglio comunale ma le bugie hanno le gambe corte e il sommario elenco che ho presentato dimostra chiaramente quanto sia scarso chi ci amministra. E sia chiaro: la maggioranza di centrosinistra, intenta solo a pensare a rimpasti e poltrone, è corresponsabile di tutto questo e tra due anni e mezzo non potrà cambiare il candidato a sindaco e ripresentare lo stesso programma come ha fatto in passato come se nulla fosse. Altro che "città in evoluzione", qui siamo all'uomo di Cro Magnon".
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Un'associazione di giovani, per i giovani e per dare un nuovo futuro a Carrara: si potrebbere sintetizzare brevemente così la mission che caratterizza Futura, l'associazione fondata sei mesi fa da un gruppo di giovani fra cui Lorenzo Borghini, presidente della Consulta Giovani del comune di Carrara, che ha festeggiato in questi giorni i 400 iscritti. I giovani di Futura mostrano di avere le idee chiare e anche molta determinazione nel voler perseguire i propri obiettivi e questo non può che essere un segno molto positivo per una città come Carrara che soffre, soprattutto, di una cronica incapacità di agire per cambiare le cose. E allora eccole le idee dei giovani di Futura sulle cinqeu tematiche più 'calde' relative alla città, espresse accuratamente nel loro manifesto:
Tesserati a Futura e ricostruisci le radici della nostra città: i cinque punti da cui partire:
Giovani: futura crede nella impellente necessità di un ampio ricambio di classe dirigente, sempre più giovani sono costretti a fuggire dal nostro territorio per ricercare opportunità di lavoro soddisfacenti e meritocratiche, il risultato è una città svuotata da energie nuove e creative, che si avvicina sempre di più alla sua fine in un silenzio assordante. È chiaro a tutti che a questo dramma non possa rispondere una classe politica chiusa su se stessa e sui propri interessi: i soliti noti, alla guida della città da 70 anni, che dovrebbero favorire un cambiamento e lasciare spazio a idee e forze giovani. Non è una questione di destra o di sinistra, ma di vecchio o di nuovo: noi ci proponiamo di essere il tramite per l’atteso e irrimandabile cambio al vertice e, in tal senso, siamo pronti ad appoggiare qualsiasi progetto che abbia in queste prerogative la sua stella polare.
Sanità
Futura crede in una sanità diffusa e di prossimità. Negli anni, il nostro territorio, sempre più provincia dell’impero fiorentino, ha subito un progressivo e costante indebolimento dei suoi servizi sanitari. È toccato prima alle usl e poi all’ ospedale di Carrara, il “monoblocco”, così caro ai cittadini di tutte le età e centro di moltissime eccellenze regionali e nazionali. In tal senso, siamo vicini e partecipi alle istanze dei comitati di salute pubblica: i presidi territoriali non si svendono in nome di interessi aziendali e regionali. Al contrario è necessario un implemento organizzato e ragionato delle strutture intermedie, come le cosiddette ‘case della salute’ e ‘centri di primo soccorso’ che riducano il carico del Pronto Soccorso dell’ospedale delle Apuane. In questo ecosistema ci è di altrettanto interesse il tema dei giovani medici, i quali, a causa di sempre più gravi mancanze di personale, si ritrovano catapultati in reparti di Pronto Soccorso ogni volta più oberati per le già discusse assenze di presidi territoriali. Non è accettabile che le eccellenze del nostro territorio siano ridotte a svolgere turni insostenibili ed esposte a condizioni di lavoro stressanti. Il risultato è, anche qui, disastroso: giovani professionisti che, dopo anni di lavoro, si ritrovano stanchi e insoddisfatti con una conseguente fuoriuscita verso il settore privato in altre parti di Italia e un inevitabile indebolimento della nostra dilaniata e abbandonata sanità. La salute pubblica è di vitale importanza per Futura e noi spenderemo tutte le nostre forze affinché si cominci a ragionare con un’ottica emergenziale sulle sue criticità.
Sicurezza
Futura crede in una città sicura e vivibile. Carrara, così come l’Italia intera, sta attraversando un’ondata di microcriminalità: ogni giorno le cronache sono piene di notizie di spaccate, aggressioni, spaccio e violenze di ogni genere. I cittadini sono esasperati e si sentono abbandonati. A noi pare chiaro che non si possa ridurre tutto a problemi socio-culturali o a competenze governative. È vero: sono necessarie misure di potenziamento delle forze dell’ordine che possono provenire solo da Roma, ma è altrettanto vero che è compito del comune far sentire i propri cittadini al sicuro. Su tutto il territorio comunale è necessaria più illuminazione. Una città illuminata è una città sicura, in cui i cittadini, soprattutto le ragazze giovani, possano muoversi in libertà. Sono poi necessarie nuove telecamere come ulteriore strumento di deterrenza ed intervento ad episodi di furto, spaccio e violenze. È, infine, impellente che il comune utilizzi i suoi vigili urbani diversamente: non è casuale che i cittadini, a Carrara, più che altrove, provino un senso di risentimento e sfiducia generalizzato nei confronti di questa categoria di forza pubblica. I vigili sono visti come fabbricanti di multe, assenti nell’amministrazione della sicurezza territoriale. È chiaro a tutti che la gestione dirigenziale degli ultimi anni sia stata fallimentare e meriti, quanto meno, una totale revisione: non si costruiscono bilanci pubblici sulle sanzioni. Riteniamo che le multe rappresentino efficaci strumenti di contrasto all’ inciviltà e non introiti che pesano sulle finanze dei cittadini. Auspichiamo, pertanto, nuovi indirizzi per l’azione della polizia municipale, rivolti prevalentemente alla valorizzazione degli agenti in azioni di contrasto alla criminalità e alla microcriminalità che incidano sulla sicurezza territoriale in maniera tangibile, attraverso una collaborazione istituzionale interforze. Nel panorama descritto urge richiedono una precisa valutazione le situazioni di Avenza e di Marina di Carrara. Nel primo caso, la vicinanza con la stazione e la presenza di diversi immobili lasciati vuoti alla mercè di spacciatori che li trasformano in bivacchi, necessitano di particolare attenzione e di misure ad hoc, come un presidio fisso della polizia municipale ed un implemento delle pattuglie nella zona. Non è accettabile che la stazione, primo punto di accesso di tanti studenti verso l’università di Pisa, oltre che di molti lavoratori, sia considerata un luogo pericoloso. Per questo è bene ricordare come la mancanza di parcheggi costringa gli utenti ad attraversare, anche al buio, la zona immediatamente circostante la ferrovia. Per quanto riguarda Marina di Carrara, il problema della ‘’mala movida’’ è di facile risoluzione e riguarda il quadrilatero antistante via Rinchiosa e via Genova dove si ritrovano ragazzi dai 14 ai 20 anni, che sono i protagonisti di violenze, disordini e spaccio. È necessario che i controlli in quel luogo siano costanti, al fine di creare una solida deterrenza, come chiedono i locali e i residenti con i quali noi siamo d’accordo. Saremo pronti a portare in alto le istanze di tutti coloro che sono stanchi di questa situazione.
Lavoro e sviluppo del territorio
Futura crede in un territorio competitivo ed attrattivo. Parlando di lavoro, non si può che partire dal settore lapideo: il dibattito è acceso da anni e noi ci sottraiamo alla logica delle fazioni, limitandoci a ricordare come l’economia circolare del marmo riguardi una grande fetta della popolazione carrarese. È da qui, semmai, che bisogna partire nel ragionare sul miglioramento del settore dal punto di vista della competitività, del rapporto con il comune e con la città e delle condizioni di lavoro. Bisogna, con ancora più forza, promuovere la logica del dialogo e trovare punti di incontro per risolvere tematiche scottanti, come quella dell’articolo 21 e della strada dei marmi, che i cittadini di Carrara si trovano a pagare senza poterla utilizzare. Lo sviluppo del territorio non può passare, tuttavia, solo dal marmo: è necessario concentrarsi con ancora più forza sul tema della portualità, settore che, negli ultimi anni, ha dimostrato grande competitività e interesse per lo sviluppo del territorio. I risultati sono evidenti: implemento delle assunzioni, progetti di rigenerazione urbana con i diversi lotti del progetto ‘waterfront’, che, solo nell’ultimo periodo hanno consegnato alla città una nuova passeggiata sul mare e il rifacimento della zona circostante il porto, così come l’aumento delle crociere, garantendo alla città un’opportunità turistica da non perdere. Allo stesso modo, l’investimento di grandi multinazionali sul nostro territorio ci deve spingere a pensare come, ora più che mai, sia impellente non perdere giovani eccellenze locali che, invece, si riversano fuori città in ricerca di possibilità di lavoro accattivanti. La città deve essere pronta alle sfide di sviluppo che si profilano all’orizzonte e noi ci proponiamo l’obiettivo di recepire queste grandi possibilità per rendere partecipe tutta la cittadinanza.
Scuola e cultura
Futura crede nella scuola e nella cultura come fattori determinanti nella crescita di una città, che non sia più una provincia dell’impero fiorentino, ma centro nevralgico della crescita territoriale. Negli ultimi anni, l’edilizia scolastica ha subito un repentino peggioramento, dovuto alla progressiva riscoperta dei problemi di costruzione risalenti agli anni ‘70 e che riguardano il 90 per cento delle attuali strutture scolastiche. Si assiste sempre di più a notizie sconcertanti: scuole senza servizi essenziali come palestre, aule e bagni, scuole spostate in container e in tensostrutture che non fanno altro che allontanare i giovani dal sistema scolastico, generando una progressiva sfiducia nell’amministrazione della cosa pubblica. A questa situazione emergenziale bisogna dare risposte chiare e a breve termine e lo si può fare solo attraverso un piano chiaro che riguardi la revisione di tutte le strutture che il comune e la provincia hanno a disposizione, affinché gli studenti non si ritrovino più a fare lezioni all’interno di stanze di plastica. Richiede una considerazione anche l’istruzione universitaria: l’Accademia di Belle Arti ha bisogno di trovare la valorizzazione che le manca. Il comune ha un ruolo di primo piano in questo e deve attivarsi attraverso progetti e una diffusa informazione, affinché questa eccellenza abbia lo spazio che merita in città come fuori. Meritevoli di considerazione sono poi anche i numerosi studenti pendolari che da Carrara si dirigono verso l’università di Pisa: è necessario che il comune si attivi affinché, come è stato fatto a a Massa, si sviluppino patti di collaborazione fra i due enti per ripensare a un piano dei parcheggi nella zona della stazione in modo che gli studenti e gli utenti in generale non siano costretti a doverla raggiungere, spesso, da grandi distanze, a piedi. Sulla cultura, poi, si potrebbero scrivere interi capitoli. A nostro parere è necessario ricordare come, al contrario di tutte le città d’arte italiane, soprattutto di media dimensione, Carrara non possieda una caratterizzazione unitaria del suo patrimonio culturale. I pochi turisti che si avventurano in città non hanno modo di orientarsi a causa della mancanza di info point e di informazioni, anche pubblicitarie o online. La cultura va rilanciata con un piano straordinario che riguardi, prima di tutto, il modo in cui la città viene comunicata al di fuori del territorio, che, ad oggi, non esiste e poi attraendo grandi eventi. Futura sta facendo la sua parte al riguardo, progettando eventi in numerosi parti della città, ma è necessario che le associazioni, così come i commercianti locali siano aiutati ed incentivati a rivitalizzare la città.
Questo è il pensiero di futura su cinque tematiche essenziali per il rilancio della città: chiediamo il tuo aiuto perché si possa finalmente garantire a Carrara la rinascita che le serve. Ció sarà possibile solo se Carrara vivrà un grande moto di partecipazione dal basso: un moto dei delusi, dei giovani e di tutti i cittadini stanchi di assistere alla lenta morte della loro amata città. Noi ci proponiamo di essere parte di questo movimento, perché Futura crede in Carrara, ma prima di tutto nei suoi cittadini".
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A seguito del consiglio comunale del 20 febbraio, dopo aver sentito le non-risposte del sindaco Arrighi e l’esposizione della ASL sulla situazione attuale e progettuale della sanità, riferita principalmente a Carrara, dopo aver preso atto del dibattito seguito in consiglio comunale e per diversi giorni sulla stampa on line e cartacea, possiamo dire di essere profondamente delusi e molto arrabbiati. Abbiamo partecipato al consiglio seguendo le procedure previste dal regolamento ed abbiamo apprezzato la sensibilità del presidente Bottici che ha proposto ai consiglieri di fare una deroga per consentire a tutti di poter intervenire. Abbiamo assistito ad un dibattito in cui, dai banchi della giunta e della maggioranza sono emersi chiaramente il fastidio ed anche il malcelato disprezzo per i comitati. Abbiamo assistito, basiti, a consiglieri di maggioranza sghignazzanti a più riprese (cosa avranno trovato di tanto divertente in un consiglio con un tema così delicato?) . Abbiamo ascoltato non risposte piccate e infastidite del sindaco (che ha bacchettato chi l’ha chiamata al maschile e poi si è ritrovata maschio nei comunicati stampa del suo partito). Abbiamo ascoltato il profluvio di dati da parte di ASL. Abbiamo ascoltato le promesse di ASL, “Faremo, faremo, faremo, tutto entro il 2027”. Abbiamo ascoltato i balbettii e le difese d’ufficio dai banchi della maggioranza. Abbiamo ascoltato gli interventi dai banchi della minoranza, alcuni pacati e centrati altri sbraitanti e confusi. Abbiamo letto gli attacchi stizziti di chi ritiene di essere l’unico depositario del diritto di rappresentanza e quindi di parola. E tutto questo, sommato alla noncuranza e non risposta sul merito delle singole questioni rappresentate negli interventi dei comitati e associazioni; nessuna spiegazione, risposta, giustificazione o promessa concreta di soluzione a problematiche denunciate e ai disservizi.E siamo molto, molto delusi da una evidente volontà di procedere comunque in scelte sbagliate e dannose per la collettività, sordi ad argomentazioni logiche inconfutabili che dovrebbero consigliare un cambio di rotta. Ebbene, nonostante la delusione, anzi proprio per la delusione, annunciamo più uniti che mai, che i comitati e le associazioni che hanno parlato in consiglio non si fermano, continueranno la battaglia per una sanità pubblica efficace ed efficiente e contro gli sprechi di denaro pubblico. Alla prossima!
Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara
Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara
Comitato Salute pubblica Massa Carrara
Associazione Mycelium
Associazione Lunezia
Comitato Avenza (e non solo) Resiste
- Scritto da Redazione
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Ieri abbiamo appreso che “Nella notte le intense piogge hanno causato smottamenti lungo via Verghetto, via dei Carri, via dell'Uva via Vitali e zona Pariana...”, ma non ci meraviglia. La fragilità del nostro territorio non è mai stata una priorità dell'amministrazione che nulla di serio ha messo in campo per affrontare i cambiamenti climatici. Capiamo che in una città siano molti gli aspetti da curare, ma ricordiamo, anche agli entusiasti, che la sicurezza del nostro contesto dovrebbe essere prioritaria, non solo per i residenti che vivono costantemente esposti a questi pericoli, ma anche se solo si vuol parlare di turismo e destagionalizzazione. I turisti a Massa non vengono per vedere le piazze e piazzette e anche se qualcuno crede di aver realizzato un biglietto da visita in centro città, quello che ci sta dietro è il disastro del nostro ambiente montano e collinare. Sono stati ostentati progetti milionari e spesi i nostri soldi per interventi che non hanno aggiunto valore alla nostra città e all'offerta turistica, si è favorevoli alla spesa di 50mln di € per un progetto inutile oltre che dannoso, deviando l'Aurelia per 1 chilometro e mezzo, ma neppure si è iniziato con lo studio inter-professionale richiesto e approvato per far fronte al rischio idrogeologico e si procede con interventi spot di urgenza, quando va bene.Veramente si crede che un'offerta turistica, che possa essere anche una valida risposta al rilancio cittadino, sia un territorio transennato o gravato da limitazioni e divieti? Anche l'opera dei validi volontari che lavorano per il ripristino dei sentieri e antichi percorsi diventa inutile. Cosa volevamo aspettarci da un'amministrazione di cdx che prende le mosse da un governo che taglia gli investimenti sulla transizione ecologica, sulle missioni del PNRR dedicate al rischio idrogeologico, che stringe amicizie con capi di Stato che rinnegano lo sforzo per la tutela ambientale. Per l'ennesima volta, come Polo Progressista e di Sinistra una decina di giorni fa avevamo presentato un'Interrogazione proprio sulla fragilità dei versanti per chiedere se si stesse monitorando l'azione dei nostri versanti, con quali sistemi e quali fossero i dati eventualmente raccolti. Bene vedremo cosa saranno in grado di rispondere o di chi sarà stavolta la colpa!
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