Politica
Consiglio comunale straordinario sullo sport: "Un passo concreto per i giovani e il futuro della città"
Come Azione Carrara abbiamo richiesto pubblicamente la convocazione di un consiglio comunale straordinario dedicato al tema delle strutture sportive cittadine.La richiesta è stata depositata, ci teniamo a ringraziare…
Il futuro del porto di Marina di Carrara e il ripascimento della costa: sono i temi che saranno discussi da Fratelli d'Italia Massa Carrara con il commissario dell'Autoità Portuale
Nei prossimi giorni una delegazione provinciale di Fratelli d'Italia Massa Carrara incontrerà il nuovo commissario dell'Autorità Portuale Pisano, destinato a ricoprire a breve il ruolo di presidente…
Stagione turistica iniziata e Marina di Massa presenta molte situazioni di incuria: la denuncia del consigliere Ivo Zaccagna
"Marina di Massa si presenta all'appuntamento con la stagione estiva nel peggior modo possibile: servizi pubblici fatiscenti, aree verdi abbandonate, aiuole bruciate dal sole, marciapiedi inutilizzabili, strutture nuove…
Il Polo progressista e di sinistra accusa l'amministrazione Persiani di classismo
Abbiamo sempre notato una certa difficoltà dell'amministrazione a parlare di lavoro, delle sue tutele. Già lo scorso anno quando presentammo una mozione per introdurre un salario minimo negli…
L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entra ufficialmente nell'osservatorio sul marmo. Sottoscritto il nuovo accordo a palazzo Civico
Stamani a palazzo Civico è stato sottoscritto l'accordo con il quale l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entra ufficialmente a far parte dell'osservatorio sul Marmo. L'Agenzia…
Ipotesi danno erariale nella gestione del riciclo dell'alluminio: nessun favoritismo politico, solo la ricerca delle vere responsabilità. Mirabella replica alle accuse di Martinelli
Dopo le dichiarazioni del consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella sullo smaltimento dell’alluminio con la raccolta differenziata del comune di Carrara e l’ipotesi di un danno erariale per…
Casa Ascoli sull'orlo del collasso economico secondo Benedetti che chiede le dimissioni del presidente Giancarlo Casotti
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti torna a parlare della rsa Casa Ascoli: "Dopo una attenta valutazione della situazione economico-finanziaria di Casa Ascoli e l’inutile…
"Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?": convegno di Forza Italia a Villa Cuturi il 1 luglio
Si terrà martedì 1° luglio alle ore 17, a Marina di Massa, il convegno di Forza Italia dal titolo "Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?". L'iniziativa è…
Arci 31 Settembre: un Aperifirma a sostegno del referendum consultivo sulle Macro Asl
L’Associazione Arci 31 Settembre promuove sabato 28 Giugno dalle ore 18, presso la Casamatta sede del circolo in via Alberica 62 a Massa, un Aperifirma a sostegno del…
Erp, debito e consulenze non chiarite: l'analisi dell'economista Pierlio Baratta
Il rebus, interno al Partito Democratico carrarese della riconferma o meno di Luca Panfietti alla guida di Erp, dopo 15 anni di rinnovo della carica, e il persistere…
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Rispondiamo ad alcune dichiarazioni uscite a mezzo stampa in questi giorni nelle quali il consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi propone alcune ipotesi che ventilerebbero una possibile faida all'interno del Partito Democratico o persino una diatriba tra PD e Amministrazione, in merito alla gestione dei rifiuti.
Lo ricordiamo, da meno di due mesi, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti è stata affidata ad una nuova società, Retiambiente Carrara srl, costola nata dalla multiservizi Nausicaa. Retiambiente Carrara srl è guidata da Fabrizio Volpi, esponente del PD, così come è esponente del PD Antonio V
Rispondiamo ad alcune dichiarazioni uscite a mezzo stampa in questi giorni nelle quali il consigliere di opposizione Massimiliano Bernardi propone alcune ipotesi che ventilerebbero una possibile faida all'interno del Partito Democratico o persino una diatriba tra PD e Amministrazione, in merito alla gestione dei rifiuti.
Lo ricordiamo, da meno di due mesi, la gestione della raccolta e smaltimento dei rifiuti è stata affidata ad una nuova società, Retiambiente Carrara srl, costola nata dalla multiservizi Nausicaa. Retiambiente Carrara srl è guidata da Fabrizio Volpi, esponente del PD, così come è esponente del PD Antonio Valenti, attuale presidente di Nausicaa.
Come già spiegato un mese fa per rispondere a critiche simili a quelle risollevate da Bernardi, il lavoro tra i due professionisti è nel segno della continuità e della collaborazione, così come collaborativo è il rapporto con il direttore di Nausicaa, Lucia Venuti e con gli altri lavoratori delle due società partecipate del Comune di Carrara. Sorprende tuttavia la verve critica (o il bipolarismo, che non è solo un sistema politico) di alcune opposizioni, che chiedono un cambio di passo, ma poi quando notano qualche cambiamento, gridano allo scandalo. E' normale che l'arrivo di Fabrizio Volpi, manager che anche in passato si è distinto per la valorizzazione della forza lavoro, possa comportare un ulteriore apporto di idee, con un modus operandi che però rimane in linea con la governance precedente. Stupisce infine il modo con cui alcune opposizioni elaborano critiche forzate, ipotesi surreali, sobillazioni e perfino distorsioni della realtà. Ciò che dispiace, comunque, è veder arrivare solo critiche denigratorie (anche poco rispettose per il lavoro che gli operatori svolgono sul territorio) e mai un suggerimento costruttivo, volto al miglioramento della collettività. Come già spiegato un mese fa per rispondere a critiche simili a quelle risollevate da Bernardi, il lavoro tra i due professionisti è nel segno della continuità e della collaborazione, così come collaborativo è il rapporto con il direttore di Nausicaa, Lucia Venuti e con gli altri lavoratori delle due società partecipate del Comune di Carrara. Sorprende tuttavia la verve critica (o il bipolarismo, che non è solo un sistema politico) di alcune opposizioni, che chiedono un cambio di passo, ma poi quando notano qualche cambiamento, gridano allo scandalo. E' normale che l'arrivo di Fabrizio Volpi, manager che anche in passato si è distinto per la valorizzazione della forza lavoro, possa comportare un ulteriore apporto di idee, con un modus operandi che però rimane in linea con la governance precedente. Stupisce infine il modo con cui alcune opposizioni elaborano critiche forzate, ipotesi surreali, sobillazioni e perfino distorsioni della realtà. Ciò che dispiace, comunque, è veder arrivare solo critiche denigratorie (anche poco rispettose per il lavoro che gli operatori svolgono sul territorio) e mai un suggerimento costruttivo, volto al miglioramento della collettività.
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Il coordinamento delle associazioni ambientaliste: Italia Nostra Massa Montignoso, Legambiente Massa Montignoso, Wwf Massa Carrara, Società amici di Ronchi e Poveromo, Comitato Ugo Pisa invitano la cittadinanza al dibattito: "Dopo la Guang Rong: quale porto e quale spiaggia" che si svolgerà martedì 18 marzo a partire dalle ore 16.30 a Palazzo Ducale a Massa. Saranno presenti esperti delle associazioni ambientaliste e del settore che parleranno della Guang Rong e degli scenari possibili in vista della stagione e delle criticità che sono ad essa collegate come l'ampliamento del porto di Marina di Carrara e l'erosione della costa. Abbiamo affidato le conclusioni ad una tavola rotonda condotta dai giornalisti Massimo Braglia e Luca Cecconi alla quale speriamo possano partecipare tutti i nostri sindaci, soprattutto alla luce dei nuovi sviluppi che rendono imprescindibile un chiarimento istituzionale.
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La recente assunzione di dieci operai pakistani da parte della cooperativa Marelux di Marina di Carrara, riportata dal quotidiano Il Tirreno l’11 marzo, ha riacceso anche nella nostra provincia il dibattito sull’impatto dell’immigrazione nel mondo del lavoro. In particolare, si ripropone la questione se gli immigrati possano “sottrarre” occupazione agli italiani o, se regolari, spingere al ribasso i salari. Qualche dato: al 31.12.2024 secondo il XIV rapporto annuale del ministero del lavoro e delle politiche sociali gli occupati stranieri in Italia sono 2,4 milioni. Il 30.4per cento occupati nei servizi personali e collettivi, il 18per cento nell’agricoltura, il 17,4per cento nella ristorazione e turismo, il 16,4per cento nella costruzione e il restante in altri settori di attività minori. L’11per cento di aziende in Italia sono costituite da stranieri. Dati importanti su cui ragionare. Uno studio condotto da Edoardo Di Porto dell’Università Federico II di Napoli, Enrica Maria Martino del Collegio Carlo Alberto di Torino e Paolo Naticchioni dell’Università Roma Tre smentisce questa percezione. Secondo la ricerca, non solo i lavoratori stranieri non sottraggono posti di lavoro, ma contribuiscono a crearne di nuovi. L’imprenditoria straniera in Italia si distingue per la sua dinamicità, per una crescita costante e per una significativa presenza femminile, mentre quella locale mostra maggiori difficoltà e registra dati meno incoraggianti.
A tal proposito, il segretario comunale di Forza Italia, Giuseppe Bergitto, e il responsabile comunale e provinciale del dipartimento immigrazione, Stefano Guidaci, esprimono una posizione chiara: quando possibile, è giusto dare priorità ai lavoratori italiani nelle assunzioni. Pur riconoscendo che in alcuni settori la manodopera straniera colma vuoti che gli italiani tendono a lasciare scoperti, i due esponenti del partito sottolineano di aver raccolto numerose testimonianze di datori di lavoro che segnalano difficoltà nell’inserire giovani italiani nelle proprie aziende. Spesso, infatti, questi ultimi non accettano le condizioni contrattuali proposte o faticano ad adattarsi a determinati contesti lavorativi. D’altro canto, anche tra i lavoratori stranieri esistono dinamiche complesse: alcuni chiedono di essere pagati giornalmente anziché mensilmente, altri incontrano difficoltà legate a restrizioni etiche e religiose, mentre per altri ancora l’integrazione nelle metodologie lavorative occidentali rappresenta una sfida. Forza Italia ribadisce che, in Italia così come in tutta l’Unione Europea, la manodopera straniera è oggi fondamentale. Tuttavia, il partito sostiene che non possa esistere un criterio rigido e assoluto nella gestione delle assunzioni: è necessario valutare caso per caso, settore per settore, per impiegare al meglio le risorse disponibili senza pregiudizi né rigidità ideologiche.
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La porzione di litorale in cui si trova il Bagno Marino a Marina di Carrara, dopo che è decaduta la concessione durante l’amministrazione 5 Stelle e che non è stata più rinnovata, lasciando la spiaggia di pertinenza ad uso libero, è diventata un dormitorio per immigrati clandestini e senza tetto. Lo riferisce il consigliere di FdI Massimiliano Manuel che aggiunge: “Oltre alla sporcizia e alla decadenza, riscontrate dopo la chiusura della gestione dello storico titolare, la situazione desta preoccupazione per la sicurezza soprattutto di notte e per gli stabilimenti limitrofi. Lo stabilimento balneare ’Bagno Marino’, infatti, dopo la sentenza dei giudici di secondo grado, era tornato nella disponibilità del comune il 28 gennaio di quest’anno, quando era decaduta definitivamente la concessione al titolare Brunello Menconi. La sentenza, di fatto, ha assegnato l’area demaniale marittima di poco più di 5mila metri quadrati nella disponibilità dell’amministrazione Arrighi, che dovrebbe deciderne le sorti, e dovrebbe farlo a breve. Peraltro già da qualche anno la spiaggia viene utilizzata come ‘spiaggia libera’, ma non con l’accuratezza che la posizione dovrebbe suggerire, creando anche disagi ai clienti degli stabilimenti adiacenti. "Prendiamo atto della sentenza - ha commentato l’assessore Mario Lattanzi - e nei prossimi giorni, faremo un ragionamento in giunta sul futuro dell’area". Sono passati già mesi e quindi chiedo: è stata presa una decisione? Per i gestori degli stabilimenti balneari di Marina di Carrara, inoltre, la fine della stagione estiva non è un periodo di riposo. Al contrario, inizia un’intensa fase di preparazione e manutenzione che dura diversi mesi, durante i quali gli stabilimenti si preparano per affrontare la stagione successiva. Lavoro che è fondamentale per garantire il buon funzionamento delle strutture e la sicurezza dei bagnanti. Anche il comune, quindi, dovrebbe proteggere la struttura del bagno Marino in quanto le attrezzature sono tra le più colpite dalla salsedine e dall’umidità e le cabine necessitano di una pulizia accurata e, in molti casi, di trattamenti speciali per proteggerli durante i mesi invernali oltre a provvedere allo smaltimento dei rifiuti. Oggi nell’area regna il degrado e la situazione peggiora passo dopo passo. Visibile dalla spiaggia la struttura è in totale e completo abbandono. Una terra di nessuno, presa di mira dai clandestini e dai senza fissa dimora entrati all’interno per peggiorare una situazione di per sé già compromessa. I tempi burocratici dell’amministrazione Arrighi evidentemente, non si conciliano con quelli del decoro e della sicurezza dell'ex Bagno Marino. Senza considerare i danni provocati dagli atti vandalici e il deturpamento della struttura . Occorrerebbe avere anche rispetto verso gli stabilimenti balneari adiacenti che devono continuamente innovarsi per attrarre i turisti, offrendo servizi nuovi, aree più confortevoli e soluzioni ecologiche che rispondano alle crescenti richieste di sostenibilità. La concorrenza tra stabilimenti, sia nella scelta delle location, sia nella qualità dei servizi, è un tema cruciale per la sopravvivenza di molti dei gestori quindi è necessaria una decisione ed un intervento immediato per lo storico ex ’Bagno Marino”.
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Il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella, torna a proporre la creazione di una consulta dei cittadini immigrati, in vista dell’imminente nuovo sbarco di migranti nel porto di Marina di Carrara, portati dalla Ong Viking. Mirabella ha ricordato di aver anche inviato una pec con la proposta della consulta immigrati sia al sindaco Arrighi, sia la presidente del consiglio comunale Bottici, chiedendo di poter presentare una mozione all’assessore al sociale Roberta Crudeli, ma si non essere mai riuscito a farlo a causa delle tempistiche dei consigli comunali. “La consulta faciliterebbe il dialogo tra i vari attori in gioco: istituzioni, associazioni, persone accolte, comunità migranti, cittadinanza, e altro – ha spiegato Mirabella - e svolgerebbe il ruolo di sentinella capace di intercettare i bisogni specifici, agevolando processi virtuosi di insieme. Visto il nuovo sbarco di migranti al porto di Marina con la ONG Viking, colgo l'occasione per fare un appello all'assessore Crudeli e all’amministrazione, che in due anni e mezzo di mandato, sostenuta dal PD, non ha trovato il tempo di mantenere una delle sue promesse sostanziali, sebbene, pare che se ne stia discutendo da tempo nella Commissione. Ancora una volta, il porto di Marina si trasforma in un punto di arrivo per i migranti, mentre la città si trova ad affrontare una nuova ondata di sbarchi e l’amministrazione continua a fare orecchie da mercante dal giorno dell’ insediamento sulla fondamentale questione dell'istituzione della Consulta dei cittadini immigrati. L’assessore Crudeli che, sulla carta dovrebbe essere la prima ad occuparsi di questa problematica, pare si sia decisa a mettere in pratica quanto promesso durante la campagna elettorale, solo dopo aver letto la mozione presentata dal sottoscritto. L’impressione è che l’amministrazione sia rimasta paralizzata, mentre l'immigrazione clandestina ha continuato a rappresentare una sfida urgente per il nostro territorio. Anche se ha una funzione consultiva, i membri della Consulta avrebbero la possibilità di proporre progetti legati ai temi interculturali e delle migrazioni soprattutto in zone ( vedi Avenza) dove il problema è assillante. Dove sono finite le parole di accoglienza, di integrazione e di inclusione che tanto piacciono alla sinistra in campagna elettorale? Sembrano svanite nel nulla, sostituite da una gestione sbrigativa e inefficace di una crisi che, purtroppo, è sotto gli occhi di tutti. L'istituzione della Consulta degli Immigrati non era una proposta campata in aria quindi, ma una misura concreta, un passo fondamentale per garantire un’integrazione più efficace e un dialogo tra istituzioni e comunità migranti. Ma, a quanto pare, l'amministrazione Arrighi preferisce rimanere nel suo silenzio e non attuare quei diritti che, apparentemente, valgono solo quando è conveniente, quando sono una bandiera da sventolare. Quando si tratta di agire concretamente, la storia cambia e il risultato è una città in balia di una gestione caotica e superficiale di un fenomeno complesso come l'immigrazione. Le parole, come sempre, sono facili, tuttavia la sinistra ha tradito non solo i propri principi, ma anche la fiducia degli elettori, che si aspettavano politiche serie, coerenti e basate sui fatti. La creazione della Consulta degli Immigrati sarebbe stata una mossa semplice, ma efficace. Ma evidentemente, non è mai stata una priorità. L'immigrazione non può continuare a essere trattata come un’emergenza improvvisata e caotica. Non è più tempo di parole vuote: è il momento di passare ai fatti, di mantenere le promesse e di dimostrare che davvero la sinistra crede nell’integrazione e nell’accoglienza, come ha sempre dichiarato. Aspettiamo i tempi biblici della Commissione Sociale”.
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Nella mattinata di martedì 11 marzo a Villa Bertelli, il sindaco di Forte dei Marmi, Bruno Murzi, dopo l'assemblea pubblica tenutasi sempre a Forte dei Marmi lo scorso 1 marzo, ha incontrato le categorie economiche e le associazioni apuo versiliesi per concretizzare circa le modalità di azione nel difendere il territorio, l'ambiente e l'economia turistica rispetto al progetto di ampliamento del porto di Carrara. "Di fronte alla mancanza di studi che garantiscano l'assenza di effetti erosivi sulle coste versiliesi e apuane e ai rischi che un incremento massiccio del traffico portuale comporterebbe per il turismo e l'ambiente – annuncia il primo cittadino Bruno Murzi – abbiamo deciso senza alcun dubbio e compatti, di avviare una petizione ufficiale per chiedere la sospensione dell'ampliamento del porto e la revisione del piano operativo". Il primo comune ad attivarsi sarà proprio Forte dei Marmi, con l'avvio della raccolta firme già sabato 16 e domenica 17 marzo in piazza Garibaldi. L'iniziativa sarà poi estesa a tutta la Versilia e alla costa apuana, coinvolgendo le amministrazioni locali, le associazioni ambientaliste e le categorie economiche. "L'ampliamento del porto di Carrara è un progetto che rischia di compromettere per sempre il nostro equilibrio costiero e la nostra economia turistica – dichiara il sindaco Murzi –. Forte dei Marmi sarà il primo comune a muoversi, ma è fondamentale che tutta la Versilia e la costa apuana si uniscano in questa battaglia. Dobbiamo raggiungere un numero significativo di firme per far sentire la nostra voce alle istituzioni." Il sindaco Murzi, durante l'incontro di stamani, ha invitato anche gli altri comuni della fascia costiera, da Viareggio a Carrara, ad attivarsi per organizzare punti di raccolta firme, in collaborazione con le associazioni del territorio e le categorie economiche. La raccolta firme avverrà su più livelli per garantire la massima adesione. Sarà fondamentale il contributo del settore economico locale: stabilimenti balneari, alberghi, ristoranti e altre categorie economiche firmeranno ufficialmente la petizione e avvieranno una raccolta tra associati e dipendenti, così da rappresentare in modo capillare le realtà che potrebbero subire i maggiori danni da questo progetto. Parallelamente, partirà una raccolta firme territoriale aperta a tutti i cittadini, con punti fissi nei principali comuni della costa e un coinvolgimento attivo delle associazioni ambientaliste, per informare e sensibilizzare la popolazione. Infine, per raggiungere anche chi non risiede sul territorio, ma ama e frequenta la Versilia, è stata lanciata una petizione su Change.org al link https://chng.it/xwjStfvVz8, così da coinvolgere turisti, proprietari di seconde case e frequentatori abituali della zona.
L'incontro di stamani è stato arricchito dall'importante presenza di associazioni e categorie economiche, che hanno portato un contributo prezioso alla discussione e all'organizzazione delle prossime azioni. Tra i partecipanti: Paladini Apuo Versiliesi, Legambiente Massa Montignoso, Italia Nostra, Comitato Ugo Pisa, Confcommercio, Consorzio Balneare Pietrasanta, Consorzio Balneare Massa, Associazione Bagni Cinquale, Federalberghi Forte dei Marmi, Campeggi Riuniti Partaccia, Apuane Libere, Comitato Cava Fornace, Amici Ronchi Poveromo, Ageparc, Auser Forte dei Marmi, Unione Proprietari Bagni Forte dei Marmi. Il sindaco Murzi ha voluto ringraziare tutti i presenti, certo che ognuna di queste realtà farà la sua parte per tutelare il patrimonio ambientale di un territorio.
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Il comune di Massa esprime forte preoccupazione e contrarietà rispetto alla paventata decisione del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) di chiudere le sedi delle Corti Tributaria di primo grado di Massa Carrara, accorpandole con Lucca e Livorno a quella di Pisa.Questa riorganizzazione, motivata certamente da esigenze di risparmio, rischia tuttavia di penalizzare gravemente quasi un milione di cittadini delle tre province interessate, costringendoli a recarsi a Pisa per la gestione delle proprie pratiche tributarie. Tale scelta comporterà disagi enormi sotto il profilo logistico e amministrativo. Il trasferimento di una mole così ampia di contenziosi sulla sede di Pisa solleva forti dubbi sulla sua capacità di far fronte all’aumento esponenziale del carico di lavoro, con il rischio di allungare ulteriormente i tempi della giustizia tributaria e di compromettere il diritto dei cittadini a un servizio efficiente e accessibile. “L’Amministrazione Comunale di Massa chiede con fermezza al MEF di riconsiderare questa decisione – ha dichiarato il Sindaco Francesco Persiani - mantenendo operativa la Corte Tributaria di primo grado di Massa. Il nostro territorio non può subire ulteriori penalizzazioni: già colpito da altre misure di accentramento dei servizi, questa decisione rappresenterebbe l’ennesimo depotenziamento istituzionale della nostra città e della provincia. Siamo consapevoli che il MEF ha mostrato una disponibilità a trattare sul piano di accorpamento ed è per questo che ci uniamo alle altre amministrazioni locali, come quelle di Lucca e Livorno, che hanno già espresso la loro contrarietà. Chiediamo un confronto immediato per valutare soluzioni alternative che garantiscano l’efficienza della giustizia tributaria senza sacrificare la vicinanza ai cittadini”. L’Amministrazione di Massa ribadisce quindi il proprio impegno a difendere il territorio e a rappresentare gli interessi della comunità, opponendosi a una misura che, anziché migliorare il servizio, rischia di complicarlo ulteriormente.
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Ci sarà anche Luca Guadagnucci agli stati generali di Forum, il laboratorio politico per l'Italia che sabato a Roma si appresta a presentare ufficialmente la nuova formazione politica di orientamento cattolico. L'avvocato massese, ex consigliere comunale, come già accaduto in più occasioni l'ultima delle quali alla Certosa di Firenze per il primo convegno regionale toscano, anche nella capitale affiancherà i due coordinatori nazionali di Forum, l'architetto Giancarlo Affatato per la parte politica e monsignor Gianni Fusco per lo sviluppo della dottrina sociale della chiesa, la dirigente nazionale Forum area femminile Cheti Cafissi e gli altri provenienti da tutta Italia. A Roma dopo i lavori in programma a partire dalle ore 10.30 al Bettoja Hotel Massimo d'Azeglio di via Cavour, aperti ad aderenti e simpatizzanti, il pomeriggio proseguirà con la direzione nazionale. «L'appuntamento di sabato segue quello nel capoluogo toscano, dove oltre a puntualizzare i principi cardine del movimento, tra cui il rispetto della dignità umana, bene comune, solidarietà e sussidiarietà – ricorda Guadagnucci – sono stati presentati i dieci coordinatori provinciali e il vice coordinatore regionale Franco Dinardo, che mi affiancherà nell'impegnativa e ambiziosa attività che ci attende in Toscana. Nel frattempo chiunque nella nostra provincia fosse interessato a partecipare all'appuntamento di Roma, ci contatti al 320 117 0044 oppure scriva a
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La situazione di via Pradaccio continua a destare preoccupazione tra i residenti. Nonostante le segnalazioni e le precedenti discussioni in Consiglio Comunale, la strada versa ancora in condizioni critiche, con un manto stradale deteriorato, buche profonde e avvallamenti che mettono a rischio la sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. A sollevare nuovamente il problema è il consigliere comunale Daniele Tarantino, che ha presentato un’interpellanza per chiedere conto all’Amministrazione degli interventi promessi e mai realizzati in modo risolutivo. “Avevo già portato questa problematica in Consiglio, ma gli interventi effettuati finora sono stati insufficienti – evidenzia il consigliere Tarantino - . La strada continua a essere pericolosa e i cittadini meritano risposte concrete”. Tarantino nei giorni scorsi ha effettuato un sopralluogo per verificare di persona la situazione. Nell’interpellanza chiede chiarimenti “su eventuali piani di manutenzione straordinaria e su possibili stanziamenti di bilancio per la sistemazione della strada”. Inoltre, sollecita misure immediate per garantire la sicurezza dei residenti. “Non è accettabile che una strada così trafficata sia lasciata in questo stato. L’Amministrazione deve dare risposte chiare e stabilire una tempistica precisa per gli interventi – conclude Tarantino. La questione sarà discussa nel prossimo Consiglio Comunale e i residenti sperano che questa volta si passi dalle parole ai fatti.
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