Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

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“L’Associazione Civici Apuani desidera manifestare il proprio sostegno al sindaco Persiani, e all’assessore Zanti, per aver intrapreso un percorso progettuale riguardo le politiche abitative a medio-lungo termine, che va a superare la cronica politica emergenziale del settore; la costante emergenza ha portato nel tempo a interventi tampone, spesso con risultati “discutibili”, mentre adesso sono state poste le basi di una politica lungimirante che porta ad interventi aventi una ricaduta positiva sul territorio”.
Questa la dichiarazione dell’Associazione Civici Apuani uscita a seguito del completamento dei primi alloggi nelle zone di Ricortola e di Marina di Massa, progetti sociali questi di “Housing first” e di “Housing led”. Il progetto di “Housing first” è un modello di intervento per il contrasto alla grave marginalità basato sull’inserimento in appartamenti indipendenti di persone “fragili”, senza fissa dimora, con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo; così come il progetto di “Housing led” è un progetto nel quale il diritto all’abitare viene rispettato e preso come elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate che vivono situazioni di grave deprivazione.
“In questa congiuntura storico-economica - commenta l’associazione – “ridurre l’aggravio economico per le abitazioni con all’interno i nuclei più fragili permette di liberare risorse che entrano a far parte dell’economia cittadina in ogni settore, rivitalizzando il commercio di quartiere per anni in sofferenza. L’obiettivo dovrà essere quello di non avere più quartieri di serie A ed altri di serie B, ma di rivitalizzare ogni zona con le sue peculiarità, facendo tornare centrali le relazioni tra le persone che solo nei quartieri trovano pieno compimento”.
“La strada intrapresa dal sindaco Persiani, con il lavoro ed il supporto dell’assessore Zanti, - conclude Sebastiano Ramilli portavoce di Civici Apuani – “ci pare essere quella di voler dare una prospettiva stabile a politiche che fino al recente passato hanno vissuto di misure tampone e legate all’emergenza contingente. Al lavoro quindi per supportare ulteriormente iniziative e politiche che facciano della nostra città un esempio virtuoso da esportare”
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In relazione a quanto apparso sulla stampa a firma di Italia Nostra in merito al progetto “Ex Cat e Pomario, tutto sbagliato”, mi corre l’obbligo di intervenire per tranquillizzare in parte l’associazione ed in parte per riportare la notizia e i loro avventati giudizi nel giusto alveo. Lo debbo in primis alla cittadinanza e, dopo, a Italia Nostra la cui vis polemica è peraltro sempre iperattiva.
Andiamo per ordine. Le ire di Giampaoli & C. appaiono del tutto ingiustificate: mi riferisco all’affidamento dell’incarico alla progettazione ad una società di ingegneria di La Spezia. Premesso che trattasi di atto dirigenziale e quindi non di Giunta, confido che la scelta sia ricaduta, come allo stato non ho ragione di dubitare, sul soggetto più idoneo per un intervento così delicato e strategico. Comprendo peraltro anche alcuni spunti di riflessione svolti da Italia Nostra e che, in parte, possono essere senz’altro condivisibili. Io stesso nel primo approccio con la società dei progettisti ho evidenziato come il punto di partenza debba essere necessariamente il parco del Pomario. Solo partendo da una corretta riqualificazione della pregiata area verde potrà svilupparsi il resto del più complesso intervento.
Per contro, evidenzio due aspetti: il primo è che, nonostante i tempi stretti, legati alla tempistica del PNRR, la progettazione, che è nella fase iniziale, verrà condivisa con la cittadinanza; secondariamente, mi pare prematuro criticare qualcosa che ancora è in fase di studio ed elaborazione. Da ultimo, al di là delle valutazioni circa la scelta del Piuss, mi permetto di osservare come un finanziamento di oltre 4 milioni di euro ed un altro, specifico per il parco, di 400 mila euro, siano un’occasione irripetibile per la città e per la zona del Pomario, cui Italia Nostra dovrebbe approcciarsi con maggiore fiducia e ottimismo poiché, forse per la prima volta dopo decenni di “parole”, grazie al lavoro di questa Amministrazione, i massesi potranno vedere rinascere questa parte preziosa della città e riappropriarsene per davvero.
Quanto al sottoscritto, sappiano i cittadini che farò tutto quanto in mio potere perché le risorse ottenute vengano destinate ad un’opera che sia la migliore e più condivisa possibile, nei limiti naturalmente di quanto previsto negli obiettivi del finanziamento stesso.
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Sembra che la pace e l’intesa sia tornata tra il primo cittadino di Carrara Serena Arrighi ed il partito ambientalista Europa Verde, uscito dalla coalizione in forte polemica per quello che è stato definito un “silenzioso ostracismo”, culminato nel mancato coinvolgimento di Europa Verde ad una riunione della stessa coalizione.
“Europa Verde Carrara - commenta in una nota stampa –“accoglie con soddisfazione la risposta del sindaco Arrighi in merito all’apertura della coalizione di maggioranza verso il nostro partito. Siamo lieti inoltre che il programma concordato sia ancora attuale sulla scrivania del sindaco e che quindi il nostro contributo possa essere ancora apprezzato”.
“Per questo motivo – continua il partito - saremmo pronti a valutare un rientro nella coalizione a fronte di una concreta proposta, da parte del sindaco, ovvero l’apertura di un tavolo partecipato e permanente sulla transizione ecologica, del cui coordinamento ci prenderemo volentieri l’onere, che possa produrre, coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini, proposte concrete per affiancare e supportare l’assessore all’ambiente”.
Proposta questa che fa seguito alla richiesta di chiarimenti a proposito “sempre” di una riunione tenutasi ai primi di agosto, avente oggetto l’ampliamento delle attività estrattive in galleria all’interno del Parco delle Apuane ed alla quale erano assenti sia l’assessore all’ambiente Moreno Lorenzini , sia il sindaco Arrighi che peraltro ha anche la delega al marmo.
Argomento della riunione, l’eventuale allentamento dei vincoli ambientali delle ZPS (zone a protezione speciale). Europa Verde non essendo venuta a conoscenza delle decisioni prese sulle zone ZPS e avendo timore che siano state ulteriolmente allentate le regole che salvaguardano il parco delle Alpi Apuane, chiede al sindaco di tener fede al programma elettorale che prevedeva la tutela del parco, di accogliere così la proposta di Europa Verde di creare un tavolo permanente sulla transizione ecologica e di pubblicare l’elenco delle imprese e delle relatà locali che hanno supportato la sua elezione, “certi che non vi siano contrasti con la sostenibilità ambientale, parte integrante del programma della coalizione”.
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Sembra ormai un tiro al bersaglio quello in cui è finito il sindaco di Massa Francesco Persiani. Le critiche ormai fioccano giornalmente, sia dagli alleati che dagli oppositori, e oggi anche Unione Popolare ha voluto dire la sua, concentrandosi sul problema abitativo che da anni affligge il capoluogo apuano.
Per il partito di sinistra, la politica abitativa dell’attuale sindaco non può che esser definita disastrosa, poiché basata quasi unicamente sulla riqualificazione e il decoro delle zone più centrale della città, lasciando a sé stesse le periferie e le migliaia di persone che faticano a pagare l’affitto.
La necessità di sviluppare un edilizia popolare è palese: sia per i cittadini italiani che per i residenti stranieri è una questione di vitale importanza, ma, attacca UP, l’amministrazione massese, coadiuvata dal placet di Firenze, vedono nel denaro pubblico solo un mezzo per perseguire interessi privatistici, dimenticandosi delle migliaia di lavoratori che mandano avanti lo stesso settore privato.
La necessità di un intervento pubblico sulla crisi delle abitazioni, e dell’esplosione dei costi di affitto e di utenze, sembra essere stato accantonato come fatto di poca importanza, ma per Unione Popolare è proprio attraverso un ritorno dell’intervento pubblico che i vari settori economici e sociali, anche privati, possono sperare di andar di nuovo incontro ad una ripresa.
“La mirata propaganda del sindaco sugli interventi per l'edilizia popolare – si legge nel comunicato ufficiale diramato da Unione Popolare – è l'ennesima mistificazione della realtà. Nei suoi 4 anni di mandato, il sindaco ha preferito destinare oltre 250mila euro per Piazza Garibaldi e 160mila per piazza San Carlo: una vera e propria cattedrale nel deserto, senza contare le spese del decoro sotto palazzo comunale. Tutto questo quando sono oltre cento gli appartamenti non assegnati, quando i cantieri per nuove case in via Galvani sono ferme da anni, quando i lavori in via Pisacane fanno restare ancora sotto rischio sismico numerose famiglie. Cento appartamenti che non sono utilizzati perché spesso non agibili, mancando la manutenzione ordinaria o la messa in sicurezza normale per l'abitabilità. In questi ultimi quattro anni l'amministrazione si è concentrata sul decoro del solo centro città, tralasciando completamente le esigenze di chi non aveva casa. Si è concentrata su un nuovo regolamento di assegnazione delle case che ha preso di mira gli extracomunitari assegnatari di 58 case su 1005: una percentuale molto più bassa rispetto alla loro presenza totale sul nostro territorio: una chiara operazione ideologica e razzista. Anche l'acquisto di case da privati, come quelle sulle colline del Candia o le prossime in zona Mattatoio, già sede di una discussa operazione immobiliare, da destinare a edilizia residenziale pubblica, è la dimostrazione che ci sia perfetta continuità di intenti tra regione Toscana ed amministrazione massese, entrambe allineate in una visione privatistica del denaro pubblico utilizzato più per risolvere problemi di costruttori privati che portare soluzioni al problema casa. Ha poco quindi da strombettare il sindaco: nel settore della residenza pubblica tutte le colpe e responsabilità di quattro anni di incompetenza, strumentalizzazione ideologica e mancanza di visione strategica sul tema dell'edilizia pubblica. Per noi di Unione Popolare è necessario reintrodurre nell'agenda politica il tema delle politiche dell'abitare, in primo luogo riconoscendo il valore che assume il pubblico nella loro costruzione e attuazione, sia che si tratti di intervenire rafforzando e migliorando l'offerta, anche per aggiornare e migliorare la normativa e la regolazione. Un valore che abbiamo visto progressivamente messo in ombra con l'arretramento delle istituzioni e delle politiche pubbliche da questo tema e l'affermarsi del social housing come (illusoria) soluzione”.
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"Il voto unanime di questa mattina della Commissione sanità e politiche sociali alla mozione che ho presentato nei mesi scorsi e che chiede alla Regione Toscana un supporto specifico all'azione di contrasto alla diffusione dei tumori nell'area apuana, è un impegno importante per il nostro territorio. La mozione che ringrazio i colleghi consiglieri Marco Niccolai e Iacopo Melio per aver sottoscritto e il presidente della Commissione sanità, Enrico Sostegni, per averla portata tra i lavori in programma della seduta odierna, pone al centro la necessità di mantenere alta l'attenzione sullo stato di salute dell'area apuana, sostenendo le istanze contenute nella petizione "Salviamo il nostro futuro". Un documento per cui è stata presentata la raccolta firme il 4 febbraio scorso, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, in provincia di Massa Carrara, con il supporto di associazioni di volontariato, finalizzata a sollecitare la Regione al fine di mantenere alta l'attenzione sullo stato di salute dell'area apuana. Un'istanza formalizzata e sottoscritta dalla popolazione residente nel territorio apuano, con l'obiettivo di effettuare un ulteriore monitoraggio dell'andamento della malattia oncologica in quest'area, in particolare attraverso un nuovo studio epidemiologico ed eventuali ulteriori studi complessi che con questa mozione ho chiesto alla Giunta regionale di accogliere". È quanto dichiara, Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali a seguito dell'approvazione della mozione "In merito al monitoraggio della patologia oncologica nell'area apuana".
"Ricordo che durante l'iniziativa del 4 febbraio scorso il Dottor Massimo Gattini, tra i promotori del progetto "Salviamo il nostro futuro", ha affermato che esiste la consapevolezza da parte dei residenti "di vivere in un territorio altamente inquinato" e che di fronte a questa situazione diventava necessario richiedere alla Regione due impegni - continua Bugliani - Il primo, uno studio epidemiologico ben strutturato. Il secondo, uno studio complesso che richieda medici epidemiologi, esperti in informatica e statistica e che sia svolto in collaborazione con l'istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, avvalendosi inoltre delle competenze di ISPRO. Un impegno che avevo raccolto all'interno della mozione e che oggi è stato condiviso da tutte le forze politiche dell'Assemblea toscana. Un passaggio importante che auspico possa rafforzare l'azione di monitoraggio a tutela della salute pubblica del nostro territorio, insieme alla capacità di risposta ai bisogni della popolazione".
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Forza Italia Carrara reputa doveroso intervenire su alcune precisazioni di tipo normativo e ambientale apprese di recente e inerenti il nuovo impianto Cermec. La riflessione si impone a seguito dell’assegnazione della gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per la progettazione del nuovo impianto.
“Ci chiediamo come mai l’ente certificatore abbia rinnovato le norme di qualità Uni En Iso 9001:2008 e 14001:2004 – si domanda il coordinatore comunale Gianenrico Spediacci - prorogandole fino al 4 ottobre 2024; valutando positivamente la sola presenza di un piano di monitoraggio e controllo delle emissioni odorigine, e che non si individuino emissioni diffuse, fuggitive ed eccezionali. La realtà è che questo odore è diffuso sul territorio e non in modo trascurabile”.
Il nuovo articolo 272-bis legge ambientale sulle emissioni odorigene inserito nel D.Lgs 152/2006 introduce il tema delle emissioni moleste senza fissare limiti emissivi; ma consentendo agli enti di stabilire valori limite in fase di autorizzazioni.
“Con il nuovo articolo viene affrontato il tema delle emissioni odorigene – spiega Spediacci - che finora era stato ignorato. Fino ad oggi nella disciplina su qualità dell’aria e inquinamento atmosferico, ai rifiuti e nelle leggi sanitarie, era possibile individuare alcuni criteri per disciplinare le attività produttive e di smaltimento reflui e rifiuti in modo da limitare le molestie olfattive”.
Forza Italia sottolinea come la nuova norma imponga alle aziende di non trascurare i riferimenti normativi e l’unità di misura dell’odore mediante le varie norme Uni En, i criteri degli impatti olfattivi, l’attività di campionamento, più altri valori.
“Varie regioni hanno legiferato sulla tematica odori – prosegue il coordinatore comunale - già prima dell’introduzione dell’articolo 272-bis. Addirittura Cermec prende per esempio la Provincia autonoma di Trento nel Piano di monitoraggio degli odori, che dovrebbe rispettare oltre a varie indicazioni la funzione delle distanze con una oscillazione tra i 200 e i 500 metri dal punto di emissione. La Regione Toscana è invece latitante e non prevede indicazioni specifiche, rimandando le decisioni alla ‘Conferenza dei Servizi’ per le problematiche di natura odorigena. Questo nonostante la consegna ad Eugenio Giani nel 2017 di oltre mille firme di cittadini raccolte dall’associazione ‘Rinascita’, che lamentavano disagi per l’immissione di sostanze aventi odori sgradevoli che causano malesseri e peggioramento della qualità della vita e che coinvolgono un ampio territorio molto superiore alle distanze indicate precedentemente.
Il partito ricorda come l’autorizzazione ambientale sia stata rilasciata al Cermec con decreto 10244 del 16/06/2021, e ulteriore modifica il 29/07/2022; su cui gli enti preposti hanno rilasciato alcune opportune prescrizioni per i cattivi odori e sicurezza.
“Da questo si evince che Cermec doveva fare una serie di manutenzioni – sottolinea Spediacci - e seguire le prescrizioni degli enti preposti per eliminare gli odori e sotto l'aspetto della sicurezza. Siccome la situazione a oggi non è risolta, lascia suppore che queste prescrizioni non siano state seguite e chi aveva la responsabilità di controllare non l'abbia fatto. Tutto questo a danno dei cittadini”.
Forza Italia Carrara ricorda infine che qualunque piano industriale riguardi il Cermec, dovrà tenere conto di: soluzioni definitive dei cattivi odori; risolvere le lunghe file di automezzi in attesa di scaricare i rifiuti in via Dorsale; dotarsi di una rete impiantistica efficiente, moderna e sostenibile ambientalmente, socialmente ed economicamente.
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Italia Liberale e Popolare Toscana annuncia l’apertura di una propria sede anche nel Comune di Massa. Il coordinatore sarà Alessandro Rossi, “già noto - fanno sapere da Italia Lib-Pop - per la sua grande capacità e impegno politico negli anni trascorsi, soprattutto nell’ambito del sostengo al tessuto produttivo locale“.
“Il territorio di Massa – commenta Kishore Bombaci, coordinatore regionale toscano di Italia Liberale e Popolare – “è strategico per molte ragioni ed è molto importante potersi interfacciare costruttivamente con le forze politiche che vi operano”.
“Italia Liberale e Popolare infatti - continua Bombaci - non è un partito, ma raccoglie quelle sensibilità liberaldemocratiche che non sono appannaggio di una sola compagine ma che, al contrario, si rinvengono trasversalmente nei vari soggetti politici che lavorano sul territorio. Se questo è vero a livello nazionale a maggior ragione è vero a livello locale , dove dette sensibilità andranno declinate a seconda delle relative specificità”
“In Toscana come altrove ci proponiamo di promuovere una politica fondata sui temi concreti e non sugli schieramenti ideologici, perché, in questo momento storico di particolare complessità per il Paese, occorre essere seri e pragmatici e non ancorati a vecchi schemi ormai logori”.
“La serietà e la competenza di Alessandro Rossi - conclude il coordinatore regionale Toscana Italia Lib-Pop - saranno sicuramente valori aggiunti che consentiranno alla squadra massese di lavorare al meglio del proprio potenziale”.
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Approvata all'unanimità dal consiglio comunale la mozione dei consiglieri Simone Caffaz e Nicola Marchetti per intitolare un campo sportivo al grande allenatore del settore giovanile della Carrarese Ilio Traversa a 20 anni dalla scomparsa.
La motivazione di questo atto sentito come doveroso da parte di Caffaz e Marchetti, è data dal fondamentale contributo dato dall’illustre cittadino carrarese allo sport, ex giocatore del Torino, Sambenedettese e Casertata, tra i principali protagonisiti dei settori giovanili di Juventina e Marmo Carrara, nonché fondatore della scuola calcio della Carrarese.
“Un maestro di calcio e vita” si legge nella mozione dei due consiglieri “il cui impegno ha avvicinato allo sport migliaia di ragazzini, che hanno così avuto la possibilità di abbeverarsi di valori positivi e di allontanarsi da ambienti a "rischio" e, in taluni casi, riuscendo anche a diventare calciatori professionisti, e uno sportivo che cresciuto sotto la sua ala un'intera generazione di giovani allenatori che ne hanno ripercorso le gesta e ancora oggi operano”.
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A seguito delle polemiche nate dopo il pensionamento della dottoressa Manfredini ed il mancato rimpiazzo con un nuovo endocrinologo che secondo il consigliere Cosimo Maria Ferri ha portato ad una sorta di declassamento del reparto del monoblocco di Carrara, il sindaco Arrighi ha dichiarato di aver ricevuto dalla ASL garanzie che, non solo il reparto in questione non verrà ridotto ma saranno garantiti nuovi servizi e che il nuovo endocrinologo prenderà servizio già da metà dicembre.
Il consigliere Ferri, appresa la notizia in una nota stampa plaude alla notizia, ma dichiara che il suo impegno come rappresentate della cittadinanza, sarà quello di vigilare sui tempi e sull’effettivo mantenimento dell’impegno preso.
Nel frattempo, fa presente come nel monoblocco un altro reparto, quello di dermatologia, sia oggetto di diverse segnalazioni dei cittadini che lamentano lunghe liste di attesa per le visite, dovute alla decisione della direzione sanitaria, di aver trasferito le visite nei diversi distretti.
“Un cittadino - commenta Ferri - aspetta 5/6 mesi per una visita, allungando di conseguenza i tempi per un eventuale intervento, qualora ritenuto necessario. Tutto questo senza una comunicazione formale e trasparente”.
“Con stupore - continua - ho ascoltato in consiglio comunale l’assessore Crudeli approvare questa decisione dell’azienda, anziché sostenere le richieste legittime dei cittadini”.
“Caro assessore lei sta con l’azienda io sto con la gente e chiedo che si faccia chiarezza e che ripartano le visite dermatologiche anche al monoblocco e che si vigili e si riducano le liste d’attesa”.
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Ce n’è sempre una in quel di Carrara. L’ultima gatta da pelare della giunta Arrighi arriva dal comitato comunale di Fratelli d’Italia, che attraverso una nota ufficiale, richiede a gran voce che vengano applicati le regolamentazioni per creare zone sottoposte al controllo di vicinato.
Per il partito di destra, la creazione di comunità di controllo non può che essere un punto a favore nei campi sicurezza e interazione sociale, con i controlli di vicinato in veste di spazio in cui le comunità possono gestire la propria incolumità, e nello stesso tempo rinsaldare i legami tra individui e famiglie.
Disposizioni che, secondo FdI, erano già inserite nel protocollo d’intesa sulla sicurezza promulgate a luglio, ma su cui il PD ha poi deciso di temporeggiare, chiedendo di riflettere ulteriormente sulla possibilità di una modifica della normativa.
“L'amministrazione comunale di Carrara sottoscrive il protocollo d'intesa sulla sicurezza urbana con la prefettura (sindaco Arrighi nel luglio 2022) e nelle linee programmatiche, parla di legalità e di strumenti per aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini (assessore Guadagni nell'ottobre 2022), poi quando si tratta di passare dalle parole ai fatti, chiede di rifletterci ancora un po’. In relazione a quanto sopra, riteniamo pertanto grave quanto successo durante l'ultimo Consiglio comunale di Carrara del giorno 14 novembre, quando la mozione del nostro capogruppo Massimiliano Manuel che proponeva, quale uno degli strumenti per aumentare la percezione di sicurezza da parte dei cittadini, la sottoscrizione tra
amministrazione comunale di Carrara e prefettura, del protocollo del "Controllo di vicinato" - è stata bocciata dalla maggioranza a guida Pd, con il pretesto che sarebbe stato necessario un approfondimento sull'argomento. Ora, senza nulla voler insegnare ad alcuno, nel ribadire che il
"Controllo di vicinato" è soltanto uno degli strumenti messi a disposizione della legge per la c.d. "sicurezza partecipata", assieme a quelli che sono da sempre le nostre proposte (più illuminazione, più videosorveglianza, più presidi della polizia municipale, costituzione del nucleo di sicurezza urbana della polizia municipale), ci saremmo aspettati che prima di bocciare una mozione che riguarda un argomento che dovrebbe stare a cuore di tutte le forze politiche (al Pd vogliamo ricordare che proprio il loro ex ministro dell'interno Minniti fu uno strenuo sostenitore del “Controllo di vicinato”), si fossero informati su cosa vuol dire fare controllo di vicinato. Fare “Controllo del vicinato” significa promuovere la sicurezza urbana attraverso la solidarietà tra i cittadini, allo scopo di ridurre il verificarsi di reati contro la proprietà e le persone. A tutti gli abitanti dell’area interessata è unicamente richiesto di alzare il livello di attenzione attraverso pochi, semplici passaggi: tra questi, il “far sapere” che gli abitanti della zona sono attenti e consapevoli di ciò che accade intorno a loro. Infatti, se i vicini lavorano insieme per ridurre l’appetibilità degli obiettivi, i furti e tanti altri reati quale ad esempio lo spaccio di sostanze stupefacenti, potranno essere limitati. A nessuno viene chiesto di fare eroismi, ronde o chissà cosa di speciale. A tutti invece è richiesto di prestare maggiore attenzione a chi passa per le strade nonché alle situazioni anomale che possono saltare all’occhio o generare apprensione ed allarme”.
Nel prosieguo del comunicato, Il comitato di Fratelli d’Italia ringrazia i vari consiglieri di minoranza che hanno deciso di appoggiare la mozione, affermando che questi hanno capito il valore e i pregi di una misura di questo tipo, lontana anni luce, secondo il partito di Meloni, da fenomeni di controllo oppressivo o delazione.
“Gli obiettivi del “Controllo del vicinato” sono: coadiuvare le forze di polizia nella prevenzione del crimine e nell’individuazione delle condizioni che lo favoriscono, aumentando la percezione di sicurezza e la vigilanza; favorire lo sviluppo di una cultura della partecipazione alle tematiche della sicurezza urbana e della collaborazione attiva dei cittadini attraverso una comunicazione efficace, veloce e organizzata; migliorare il rapporto forze di polizia-comunità, scambiando informazioni tramite un “coordinatore” che le raccolga e le trasferisca alle forze di polizia. Infatti, in ogni area viene individuato dall'amministrazione comunale, un coordinatore (che sarà scelto tra coloro che si offriranno volontari e che naturalmente non dovranno avere precedenti penali), appositamente formato il cui nominativo sarà poi comunicato alle Forze dell'Ordine. Era così semplice ma c'è chi deve… approfondire (sigh). Si ringraziano i Consiglieri comunali di minoranza, che con lungimiranza hanno capito lo spirito della mozione ed hanno accolto favorevolmente la stessa”.
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