Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 351
"La seconda problematica – prosegue Caffaz nella sua analisi – riguarda la stessa composizione della commissione, i cui rappresentanti dovrebbero da un lato accettare le linee politico programmatiche dell'amministrazione e dall'altro diventerebbero tali solo a seguito della valutazione di una commissione giudicante costituita dal Comune e anche di un eventuale colloquio. Qui sta il secondo equivoco: se l'amministrazione intende dotarsi di uno strumento consulenziale di propria fiducia sulle politiche di genere o su altro, lo faccia ma non coinvolga il consiglio comunale. Se invece lo scopo è quello di creare realmente una struttura di alto livello in materia, è necessario togliere l'esigenza di accettare le linee politico-programmatiche (e quindi una sorta di adesione politica all'amministrazione della città) e renderla più aperta e quindi meno dipendente nella sua composizione dall'organo politico e da quello burocratico comunale. Nessuna grande personalità farebbe mai parte di un organismo che la costringa ad accettare il programma politico di una coalizione o che la sottoponga a una sorta di "esame", magari in cui gli esaminatori siano persone che in materia ne conoscano meno di lei".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 758
Non c’è un attimo di pace per le opere di riqualificazione urbana pensate dall’attuale giunta Persiani. Dopo le forti critiche relative alla “variantina” sull’Aurelia, arrivano anche note di biasimo per i futuri lavori che vedranno protagonista il comparto Stazione-Quercioli, dove sorgerà la nuova casa della salute.
Per Stefano Alberti, consigliere comunale di minoranza, e il segretario PD Quercioli-Villette Riccardo Costa, le nuove strutture creeranno enormi disagi al quartiere, legati sia ad un aumento del traffico che ai nuovi, e preoccupanti, livelli di inquinamento.
La necessità di ridiscutere il piano di intervento della stazione (PII) è di vitale importanza per il partito di sinistra, poiché, in caso contrario, si rischia una nuova stagione di cementificazione selvaggia, con sempre minor spazi di socialità, difficoltà di spostamenti e danni alla salute dei cittadini.
“Il nuovo piano integrato di intervento della Stazione (PII) – si legge nel comunicato ufficiale firmato dai due membri PD – si pone quale strumento "traghettatore" per la realizzazione della nuova casa della salute nel comparto Stazione-Quercioli. Questo l'obiettivo principale del Piano che, in mancanza di una visione d'insieme, vede compromesse le finalità di riqualificazione e rigenerazione di un'area nevralgica della città. Ancora una volta, l'amministrazione comunale progetta interventi e scelte senza tenere adeguatamente conto dell'impatto che tali progettualità, volte a inserire nuove funzioni in aree importanti, potranno avere. Nell'area oggetto dell'intervento crescerà infatti notevolmente la mobilità che già oggi è rilevante. Il fenomeno di congestionamento del traffico sarà incrementato: dalla presenza della nuova casa della salute - ospedale di comunità; dal notevole impatto che qui avrà la variante Aurelia, dato che nella nuova "versione" sarà realizzata in superficie; dalla presenza dei nuovi spazi commerciali previsti dal piano. Per altro, bisogna rilevare con spirito critico che, in un contesto territoriale già fortemente complicato e caratterizzato da funzioni miste (commerciali, istruzioni, residenziali, mobilità, direzionali), si pianifica senza la conformazione ad una adeguata strumentazione urbanistico-strategica quale il piano strutturale e il PTC. Inoltre, gli standard urbanistici (cioè gli spazi pubblici aggiuntivi) previsti nel piano integrato di intervento della stazione sono riconducibili esclusivamente ai parcheggi, che per altro risultano insufficienti per l'intero comparto. E, per l'ennesima volta, si carica il quartiere di Quercioli di nuovi insediamenti (solo in parte di recupero dell'esistente) giustificati da un nuovo tracciato di collegamento (ricordiamo che la viabilità non fa standard). Ci è stato chiarito che la nuova strada di progetto si può fare solo se si costruiscono i nuovi complessi residenziali. Ed è così che nuovo cemento si lega a nuovi veicoli e quindi ad una crescita della mobilità, che porta nella realtà del quartiere altro inquinamento. Il Piano ci appare allora, nella sua logica di base, una replica dei famosi Aru, che in cambio di nuovi standard pubblici "caricava" il territorio di nuova residenzialità senza affrontare i nodi dell'abitare, degli spazi di relazione e di incontro, i cosiddetti spazi neutri che promuovono la qualità della vita. Nelle prossime settimane, in un confronto pubblico, chiameremo a discutere di questo tema i cittadini, le associazioni e le forze politiche per evidenziare le tante criticità che questo Piano presenta”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 766
Il convegno "SIN-SIR, facciamo il punto", organizzato da Europa Verde - Verdi, si svolgerà sabato 12 novembre dalle 16.30 presso la sala della Resistenza del Palazzo Ducale in piazza Aranci a Massa.
Saranno presenti Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, co-portavoce comunali;
interverranno:
Daniele Terzoni (ex membro del CDA del CZIA) su: "Dalla Farmoplant ad oggi";
Alberto Rutili (Presidente ISDE – Massa Carrara) su: "La salute a rischio";
Paolo Bedini (Presidente CNA – Massa Carrara) su: "La reindustrializzazione";
Nicola Del Vecchio (Segretario CGIL – Massa Carrara) su: "Sostenibilità e lavoro";
Andrea Piccinini (Geologo) su: "Il progetto di Bonifica Sogesid".
Questo convegno è il primo appuntamento di "Massa 2023 ...Open City". Una serie di incontri pubbliciofferti alla Città, utili all'approfondimento e all'arricchimento programmatico che ci accompagneranno fino alle elezioni amministrative della prossima estate.
LA CITTADINANZA È INVIATA A PARTECIPARE!
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 445
Nuovo incontro tra l'assessore alla Viabilità Elena Guadagni e i rappresentanti degli autotrasportatori per discutere dei problemi della viabilità a monte. Dopo un primo confronto di alcune settimane fa in Comune, stamani alla pesa di Miseglia bassa Guadagni ha incontrato Maurizio Bandecchi di Assotir, Giorgio Favullo di Cna e Luciano Franchi di Confartigianato oltre a una folta delegazione di camionisti con i quali sono state affrontate alcune delle problematiche più urgenti della categoria.
“E' stato un incontro sicuramente proficuo perché abbiamo avuto modo di toccare con mano quelle che sono le principali criticità e confrontarci su quali siano le priorità per chi ogni giorno per lavoro percorre le nostre strade a monte - spiega Guadagni -. Come amministrazione abbiamo ribadito la nostra intenzione di partire quanto prima con alcuni interventi. Cominceremo anzitutto dal rifacimento della rotatoria Pedrazzi, vale a dire quella giusto all'uscita della galleria della strada dei Marmi, e ancora con interventi sul manto stradale della stessa strada dei Marmi e dei tratti più ammalorati tra Miseglia e Torano. Ci siamo detti disponibili anche a fare il possibile per risolvere anche altri problemi che ci sono stati segnalati in uno spirito molto collaborativo, penso per esempio al taglio della vegetazione che invade la carreggiata oppure a valutare a modifiche dell'impianto di lavaggio”.
“Apprezziamo anzitutto – dicono i rappresentanti dei lavoratori – come questa amministrazione abbia fin da subito voluto riallacciare il dialogo con gli autotrasportatori. E' molto importante per noi questo confronto continuo e anche stamani abbiamo avuto modo di fare presente all'assessore alcuni interventi per noi non più rimandabili. Tra questi ci sono sicuramente i problemi alla viabilità tutta attorno alla pesa di Miseglia dove c'è stato confermato che verrà al più presto rifatta la rotonda e si interverrà anche per sistemare l'asfalto nei punti più rovinati. Abbiamo fatto presente poi all'assessore la necessità di modificare l'impianto di lavaggio che, ad oggi, non solo non è efficace, ma danneggia anche gli stessi mezzi e poi di intervenire con urgenza per tagliare le fronde che invadono le carreggiate delle strade a monte e che finiscono non solo per rovinare i teloni, ma anche la carrozzeria e i fanali. Al di là di questi primi interventi come categorie crediamo però che sia necessario destinare alla manutenzione delle strade a monte più fondi di quelli attuali, almeno cinque volte tanti, attingendo anche dalla grandi entrate fiscali che arrivano dal settore marmo”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 739
Forza Italia Carrara difende l’importanza dei servizi di Endocrinologia e Oncoematologia. Il partito invita l’amministrazione a un confronto con l’Asl affinché i servizi non vadano incontro a un collasso ma che, al contrario, siano potenziati, come nel caso di endocrinologia con l’inserimento di un secondo medico specializzato.
“E’ inammissibile dopo mesi questa situazione di mancanza del secondo medico con appropriata specializzazione – commenta il coordinatore comunale di Forza Italia, Gianenrico Spediacci -. La giunta Arrighi, in carica dalla seconda metà di luglio, ha la responsabilità della guida della città e il diritto, oltre al dovere, di seguire e prevenire certe scelte, evitando danni alla cittadinanza con problemi di salute. Svolga appieno il suo mandato dunque, per evitare il collasso di quei servizi sanitari come endocrinologia, che fino ad oggi hanno ben funzionato. E lo faccia intervenendo con l’Asl, visto che la sindaca è anche presidente della Conferenza zonale apuana. E’ necessario bussare alla porta di Asl Nord Ovest e farlo con convinzione”.
Forza Italia Carrara ribadisce altresì di non essere rimasta troppo sorpresa a seguito della recentissima delibera della direttrice generale di Asl Nord Ovest riguardo il reparto di Endocrinologia, da mesi in situazione di carenza di medici; nonostante sia l’unico centro endocrinologico veramente completo a livello provinciale.
“La delibera del 4 novembre 2022 a firma della dirigente Maria Letizia Casani prevede che in endocrinologia al Monoblocco vada un medico nucleare, il dottor Ferdinando Buffoni. Si tratta di un ottimo medico che si è distinto anche in interventi di chirurgia radioguidata al Noa. Ma è un medico nucleare – sottolinea Spediacci – e nell’elenco delle competenze del medico nucleare manca la parte relativa alle visite endocrinologiche, che costituiscono la sostanza delle prestazioni fatte nel reparto”.
Una situazione che il partito spera possa volgere a una soluzione in tempi ridotti, allargando il discorso anche ad altri reparti con necessità di potenziamento come quello di oncoematologia e in generale fornendo un servizio al Monoblocco sempre più articolato e al passo con le richieste e i bisogni della cittadinanza.
“Il Comitato primo soccorso e urgenza ha messo in evidenza problemi di organico anche in un altro reparto importante come oncoematologia – prosegue Spediacci – e ciò non è altro che l’ennesimo capitolo di una storia lunga a livello locale in cui grava sempre lo spettro del taglio pesante, anche a causa dell’incosistenza dei rappresentanti politici locali. Chi si è succeduto negli anni ha permesso cambiamenti e riduzioni e questo è iniziato da quando la sanità è stata gestita con metodi aziendalistici e soprattutto dopo la riforma di Enrico Rossi. Al Monoblocco è successo un po’ di tutto: voci di decapitazione di alcuni piani, risonanze ferme per anni, trasferimenti diversi da quelli previsti nel Pal, sospensione di servizi. Nel mentre la politica di casa, collegata al filo rosso con la Regione, faceva finta di niente”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 758
Potrebbe essere l’ultimo, grande, cavallo di battaglia della giunta Persiani prima delle prossime elezioni comunali: un’eredità che però la popolazione massese è sempre meno restia ad accogliere.
Il progetto della “Variantina” è vecchio, o forse sarebbe meglio dire antico, e ad ogni tentativo di messa in moto dei lavori, i costi, l’impatto ambientale e sociale, e persino l’effettivo valore della struttura vengono messi in discussione: o i massesi sono davvero arcigni nella lotta al progresso o qualche problema ci dovrà pur essere.
Il sindaco, che sembra aver perso il gradimento di una larga parte della sua maggioranza, e l’amministrazione continuano solerti nell’iter burocratico, nonostante alcuni studi, come quello dell’università di Pisa e persino quello dell’Anas, mettano in chiaro come il primo lotto della variante Aurelia possa diventare, e a pieno titolo, un costosissimo ecomostro.
Sulla questione è ritornato anche il Comitato spontaneo No Variante Aurelia, indispettito dall’assenza dell’assessore ai lavori pubblici e del sindaco nel giorno prefissato per la convocazione in comune.
Le idee, e sembra anche i fatti, che il comunicato ha portato in comune sono copiose, ma l’amministrazione ha fatto orecchie da mercante.
Una mossa che ha portato il comitato a produrre un comunicato ufficiale in cui denuncia tutti gli “orrori” della prossima variante, che andrà ad inficiare sia sulla viabilità, che secondo gli studi da loro proposti potrebbe addirittura peggiorare, che sulla qualità di vita della popolazione.
Nella nota, i “No Variante” auspicano un nuovo incontro, questa volta con chi ha veramente l’autorità di far modifiche, con la speranza di poter mettere fine ad un progetto vecchio di decenni ma che si aggira come uno spettro tra le amministrazioni massesi da sempre.
“Il 03/11/2022, il Comitato spontaneo No Variante Aurelia è stato convocato in audizione dalla commissione lavori pubblici del comune di Massa per presentare le motivazioni avverse al progetto primo lotto della variante Aurelia ("Variantina") all'attenzione dei consiglieri e dell'assessore ai lavori pubblici Marco Guidi, risultato però assente. Eppure, era presente all'audizione del comitato per il sì. Assente anche il sindaco, nonostante la sicurezza della città di Massa fosse al centro della disamina del comitato (capace di presentare al MiTe anche osservazioni su aspetti più generali). Sarebbe stata essenziale la presenza dell'assessore per renderlo edotto dei risultati dello "Studio sui flussi di traffico” dell'università di Pisa commissionato dal Comune di Massa, ma stranamente non conosciuto dalla commissione e "dimenticato" nella sua integrità negli strumenti di progettazione comunale. Particolare è invece l'utilizzo delle informazioni dello studio nel progetto redatto da Anas. Lo studio rende lampante che se venisse realizzata la "Variantina" sull'Aurelia il passaggio giornaliero di veicoli si ridurrebbe solo da 1000 a 950, mentre aumenterebbe di oltre 300 veicoli sul tratto di viabilità dal cimitero di Turano fino a viale Roma (numeri esemplificativi per semplificare la percezione del flusso): quindi, a fronte di una situazione praticamente invariata sul tratto di Aurelia Turano, avremo un aumento del 30% del traffico da via Pellegrini a via Carducci, una zona centrale notoriamente congestionata. Come se non bastasse, il comune ha scelto di costruire la casa della salute in zona stazione, che provocherà l'aumento di afflusso veicoli e persone per l'accesso ai servizi medici di base offerti: ambulatori di medici di famiglia, visite specialistiche, centro prelievi e vaccinazione, e ospedale di comunità. Il risultato sarà la congestione del traffico a tutte le ore, con grave pericolo per la sicurezza di tutti i cittadini, in particolare le persone fragili. Inevitabile sarà un riflesso anche sulla viabilità vicina con il traffico che si riverserà su viale Roma, viale della Stazione e via Marina Vecchia. Altra grande criticità, sulla quale è importante un confronto con l'assessore, riguarda la presenza di aree con il livello massimo di rischio idraulico (L4 - molto elevata pericolosità) lungo il tracciato del solo pezzetto di variante in progetto, per i quali Anas prevede lo scavo di una cassa di espansione pari al volume occupato a valle della ferrovia, dove ricordiamo è presente la centrale elettrica. La commissione non ha saputo rispondere alla semplice domanda: dove realizzare gli scavi di decine di migliaia di metri cubi, allo scopo di contenere eventi alluvionali sempre più frequenti? Non si è riusciti nemmeno a comprendere quali strumenti urbanistici verranno utilizzati, né quali vincoli, né quali costi la cittadinanza dovrà sopportare. Il comitato ha chiesto alla commissione di prendere atto che ANAS certifica nel progetto 1° Lotto-Variante Aurelia che: "Le opere in progetto possono determinare alterazioni delle condizioni psico-fisiche dell'uomo, in particolare principalmente riconducibili all'inquinamento atmosferico e acustico", quindi problemi e danni alla salute dei cittadini di Massa. Un altro argomento sollevato nel corso dell'audizione è stato l'interferenza del tracciato della Variantina con il percorso ciclabile della Via Francigena, uno dei "vincoli invarianti" da tutelare secondo il piano strutturale (art.43 del PSC), ma non considerato nel progetto perché non comunicato dagli uffici comunali. Da sottolineare che per ANAS sono in deroga anche i problemi creati al percorso pedonale, nonostante i finanziamenti ricevuti dal Comune per la tutela, sicurezza e promozione della Via Francigena: ciò ha destato grande stupore degli uffici regionali competenti e dei responsabili dell'associazione nazionale. In ultimo, è stato sollevato il problema del costo per la realizzazione previsto alcuni anni fa di 22 milioni di euro, ormai non più sufficienti, da riconsiderarsi alla luce di prezzi aggiornati, rivalutazione espropri e ricorsi. Altra domanda senza risposta, riguarda la copertura e intestazione dei costi di manutenzione: è importante per la sicurezza di Massa per il problema idraulico descritto in precedenza. Come cittadini, pensiamo che le importanti tematiche presentate dal comitato coinvolgano l’intera città di Massa: non potrebbe essere altrimenti per temi come la sicurezza, il traffico e l'inquinamento. Alla luce delle diverse domande poste dal comitato a cui non sono state date risposte dai membri della commissione, attendiamo con fiducia una nuova convocazione con sindaco e assessore, come promesso. Vogliamo che sia chiaro che il problema del traffico in Turano non sarà risolto né spostato. Vogliamo che sia chiaro che, al contrario di quanto affermato in commissione sulle possibilità di intervento sul progetto di Anas, il comune di Massa ha voce in capitolo: non è un passante distratto ma il committente! Molti sono gli atti che devono essere ancora fatti: così a seguito di una coscienziosa analisi della differente realtà rispetto ad un progetto vecchio 50 anni, questa amministrazione può ancora decidere se realizzare un opera inutile, costosa ma soprattutto pericolosa per l'intera comunità”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 390
L'amministrazione di Carrara ha organizzato a palazzo Civico un tavolo di confronto sul futuro del Cermec. All'incontro, oltre alla sindaca Serena Arrighi e agli assessori al Bilancio e alla Partecipate Mario Lattanzi e Carlo Orlandi, hanno partecipato anche il sindaco di Massa Francesco Persiani e l'assessore Pierlio Baratta, i rappresentanti dei sindacati confederati Luca Mannini e Andrea Figaia per la Cisl, Alessia Salvatori e Franco Borghini per Uil, Angelo Fruzzetti e Nicola del Vecchio per Cgil e ancora il presidente di Reti Ambiente Daniele Fortini assieme al coordinatore dei progetti Pnrr Paolo Ghezzi, Alessandro Mazzei di Ato Toscana Costa e l'amministratore unico di Cermec Alessio Ciacci.
“Va avanti la nostra azione per preservare Cermec e accompagnarlo nella trasformazione di un impianto innovativo – spiega il sindaco Arrighi -. In questa riunione, fortemente voluta e organizzata dal Comune di Carrara, abbiamo toccato tanti temi a cominciare da quello, sicuramente più impellente, delle bonifiche propedeutiche alla realizzazione del nuovo biodigestore il cui progetto rientra tra quelli finanziati dal Pnrr. Per poter procedere in questa direzione, tuttavia, è prima necessario reperire fondi o linee di finanziamento che Cermec da solo, essendo ancora in concordato, non può procacciarsi. Per questo motivo Reti Ambiente si sta già muovendo in prima persona e, in linea con questo impegno, ci ha prospettato la possibilità che le gare per le bonifiche siano pronte a breve, entro il 15 dicembre. Un altro argomento che abbiamo affrontato nel corso dell'incontro è stato poi quello relativo alla modalità con cui l'impianto di Cermec dovrà transitare a Reti Ambiente, come previsto dalla normativa, e riguardo alla quale sono ancora in corso delle attente valutazioni. Su tutta questa vicenda è comunque nostra intenzione mantenere alta l'attenzione e proprio per questo abbiamo già programmato un nuovo incontro”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 543
Continua il botta e risposta tra Azione, Europa Verde e il sindaco Arrighi relativo le spese elettorali sostenute dal comitato elettorale del primo cittadino di Carrara, di cui peraltro hanno fatto parte i due partiti oggi all’opposizione
I due partiti recentemente hanno infatti chiesto ufficialmente alla Arrighi di pubblicare online il bilancio del suo comitato elettorale per dare la possibilità a tutti i cittadini di sapere quali realtà del territorio hanno sponsorizzato, creduto e sostenuto la sua candidatura, dichiarando inoltre pensando che, il finanziamento privato alla politica sia legittimo ma debba essere rendicontato e reso facilmente accessibile.
La risposta del sindaco serena Arrighi non ha tardato ad arrivare la quale ha replicato di aver adempiuto a tutti gli obblighi di legge, tra i quali la comunicazione al CoReGe di tutti i contributi ricevuti.
Sula caso interviene oggi dall’opposizione anche il consigliere Cosimo Ferri che dichiara “Ho letto gli appelli e le richieste rivolte alla sindaca Arrighi da parte di Europa Verde e Azione, suoi alleati sin dal primo turno. Questa insistenza non può essere lasciata cadere nel vuoto, avendo le stesse fatto parte del progetto Arrighi dal primo giorno fino al ballottaggio”. “Ho quindi presentato – continua Ferri -, in qualità di consigliere, una richiesta di accesso agli atti per garantire la massima pubblicità e per verificare nel dettaglio. Penso che sia giusto garantire la massima trasparenza, anche perché Azione ha contribuito alla formazione proprio della lista Arrighi”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 380
Dopo gli attacchi di Europa Verde arriva la replica del sindaco Serena Arrighi che ribadisce quanto già espresso pochi giorni fa in un comunicato congiunto firmato dai segretari dei partiti della coalizione.
“Credo sia persino ridondante sottolineare come, in quanto capo della coalizione, il comunicato uscito pochi giorni fa in merito al passaggio all'opposizione di Azione ed Europa Verde, e firmato da tutti i segretari, rappresentasse anche il mio pensiero e io stessa ne abbia promosso la stesura – spiega Arrighi -. Quanto poi alle altre accuse che adesso ci vengono mosse da Europa Verde mi limito a ricordare a chi ci attacca che questa amministrazione sta lavorando, anche per quanto riguarda le tematiche ambientali, seguendo il programma elettorale che loro stessi hanno condiviso e appoggiato. Per quanto riguarda le spese elettorali, infine, abbiamo da tempo adempiuto a tutti gli obblighi di legge, tra i quali la comunicazione al CoReGe di tutti i contributi ricevuti”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 471
Con il decreto n. 5587 del 28 marzo 2022 anche la regione Toscana ha approvato l’avviso pubblico per il "Sostegno alla parità di genere e alla cultura di genere" per il biennio 2022/23. Tale azione, destinata alle scuole, ha come obiettivo la destrutturazione degli stereotipi di genere per promuovere la cultura della parità, contrastare ogni forma e grado di violenza nei confronti delle donne, e mettere in campo strategie di parità e rispetto, nonchè piena uguaglianza di opportunità e diritti in ogni ambito della vita.
Secondo il movimento Aurora, nato alcuni mesi fa dai delusi di quel centrodestra locale uscito sconfitto dalle ultimi sfide elettorali nella provincia di Massa Carrara e in Lunigiana, la definizione di percorsi di diffusione della cultura di genere e della destrutturazione dello stereotipo di genere nelle scuole, “fanno chiaramente riferimento ai contenuti della ideologia "gender", la quale afferma che il sesso biologico non ha necessaria importanza nella costruzione dell'identità di una persona e che il dato naturale - essere maschi o femmine per nascita - è una convenzione sociale da eliminare per costruire una società senza differenze tra uomini e donne”.
Secondo il movimento la regione Toscana, che è stata anche una delle prime regioni ad aver aderito al documento “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull'orientamento sessuale e sulla identità di genere (2013-2015)" promosso dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) sottoscritto poi dal governo Draghi, e continua a farlo “impiega vergognosamente per questa "colonizzazione ideologica", all'insaputa dei contribuenti, considerevoli risorse finanziare, che altrimenti potrebbero essere utilizzate per ampliare e potenziare i servizi sanitari e sociali”.
Ma se la regione aderisce a queste tipologia di progetti, secondo il movimento Aurora non è detto che lo debbano fare le amministrazioni provinciali e comunali le quali “per fermare la diffusione del pensiero "gender" nelle scuole, basterebbe semplicemente non sottoscrivessero tali accordi” .
Emanuela Busetto e Elena Bardelli, rispettivamente presidente e segretario del movimento Aurora, chiedono così ai consiglieri regionali provinciali e comunali di agire concretamente nella condanna di questo tipo di azioni ed esprimono piena solidarietà al consigliere comunale di FDI di Pisa che unico in Toscana, ha avuto il coraggio di opporsi al finanziamento di un corso di educazione “gender” delle scuole del suo comune, diventando esso stesso vittima di un violento attacco mediatico.
- Sanac, a Palazzo Ducale tre comuni: la soddisfazione di Ferri per l'accoglimento della sua proposta
- Sanac, Arrighi: "Dobbiamo fare sì che la filiera dell'acciaio resti tutta in Italia"
- L’amministrazione comunale ricorda il 78° anniversario della prima Liberazione di Carrara e dell’eccidio di Avenza
- Massa, il gruppo misto abbandona definitivamente Persiani: “Guidi la miglior figura per unire il centrodestra”
- Andrea Barotti: "Sorpreso da Italia Viva, non si capisce da che parte sta"
- Carrara, Europa Verde ritorna sull’addio alla maggioranza: “Posizioni ecologiste incoerenti col programma Arrighi”
- Abbattimento alberi, il Gruppo d’Intervento Giuridico contro la giunta Arrighi: “Illegale e dannoso per la popolazione”
- Massa, Dell’Ertole (IV) spinge per un centrosinistra unito: “Le divisioni non prevalgano sulle idee condivise”
- Carrara, anche Ferri (IV) contro i tagli al Monoblocco: “Necessario agire per evitare lo smantellamento”
- Olivieri, Lucchetti e Bassignani alla guida di Forza Italia in Lunigiana


