Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Gianni Musetti, esponente di Forza Italia, in in comunicato, attacca l'amministrazione comunale, dimentica, a suo dire, delle condizioni in cui versa la palestra di Bedizzano, paese a monte di Carrara.
"Il Comune bandisce una gara per assegnare gli spazi sportivi- scrive- ma dimentica nel degrado totale le palestre più grandi e funzionali. Una palestra enorme, dove si giocavano e si potevano giocare competizioni di livello".
"Il cuore pulsante di Bedizzano è in uno stato di degrado e di fatiscenza da terzo mondo. Le fotografie parlano da sole- continua - immerso nel verde pubblico, nell'unico parco verde della frazione, frequentato da turisti e dai residenti, una struttura dalle dimensioni veramente importanti, che poteva essere uno degli impianti sportivi più importanti della provincia. Tutto distrutto, dai serramenti ai bagni, Controsoffitto, port diverte, materassi di indigenti che vi dormono evidente all'interno. Una situazione che perversa da anni e anni e nessuno fa nulla per recuperare una palestra che potrebbe essere operativa con una spesa ridicola. In questi giorni il Comune sta brandendo un bando per aggiudicare gli spazi sportivi, ormai troppo pochi e malmessi, e nonostante ci siano milioni di euro di finanziamenti a fondo perduto per recuperare gli impianti sportivi, il Comune non è riuscito a presentare neppure un singolo progetto per accedere a questi fondi europei e nazionali".
"Con questo chiediamo immediatamente di mettere in sicurezza la struttura e di redigere un piano di recupero per riconsegnare alla città uno dei suoi impianti sportivi più importanti. Proprio ora che sono terminare le Olimpiadi e le parà Olimpiadi- conclude - ci vorrebbe maggiore attenzione per le nostre eccellenze sportive e per le strutture da dedicare al loro impegno e crescita nel mondo dello sport".
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Elisa Montemagni (Lega) chiede di utilizzare e non dismettere il vecchio ospedale realizzando una Casa della Salute e di non privare dell'ambulatorio la frazione di Forno.
“Sono molte, purtroppo, le problematiche irrisolte nella sanità massese - afferma Elisa Montemagni, capogruppo in consiglio regionale della Lega - ed obiettivamente rimaniamo perplessi dall’atteggiamento scarsamente collaborativo da parte della Regione.”
“A cominciare dalla questione relativa all’utilizzo del vecchio ospedale - prosegue il consigliere - si naviga (molto male) colpevolmente a vista e le idee paiono poche e pure confuse.”
“Prima si affermava che era troppo costoso sistemarlo - precisa l’esponente leghista - poi con l’emergenza determinata dal Covid è stato riaperto ed ora si ribadisce il fatto che sia eccessivamente oneroso ogni intervento.”
“La sensazione - sottolinea il rappresentante della Lega - è che vi sia, dunque, un deleterio disinteresse da parte regionale sulla sanità di Massa e ciò non è ammissibile.”
“Ciliegina sulla torta” - insiste Montemagni - è il grosso punto interrogativo che incombe sull’ambulatorio della frazione di Forno; i cittadini sono giustamente preoccupati per il prossimo pensionamento dei due medici di riferimento e quindi chiedono a gran voce che la struttura sanitaria continui ad essere operativa.”
“La sanità territoriale, ancora più in luoghi montani - rileva il consigliere - deve essere assolutamente salvaguardata ed anzi possibilmente potenziata.”
“Per quanto esposto - conclude Elisa Montemagni - abbiamo pertanto deciso di redigere un atto in cui chiederemo ufficialmente lumi sulle reali intenzioni della Regione nei confronti delle palesi criticità presenti, a livello sanitario, nel territorio massese; non è accettabile che vi sia, infatti, una diversa attenzione su questa delicata tematica, creando potenzialmente, in Toscana, zone di Serie A ed altre di categoria inferiore.”
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"E' curioso che due sindacati attacchino la Uiltrasporti per aver difeso alcuni lavoratori i cui diritti erano stati lesi dal comportamento della società che ha in appalto il servizio Cup per l'ex Asl1 Massa Carrara. A quanto pare svolgere quello che il proprio compito di rappresentanti dei lavoratori non è la prerogativa di altre organizzazioni che a quanto pare perseguono diversi interessi".
Non le manda a dire il referente della Uiltrasporti apuana, Angelo Lieti, che replica punto su punto all'attacco firmato da Filcams Cgil e Fisascat Cisl: "Sono dispiaciuto che abbiano equivocato il fatto quanto accaduto. Il taglio dei supplementari strutturali o modifiche di orario di alcune lavoratrici non derivano da intese sottobanco, come vorrebbero far credere, ma da accordi legittimi che derivano da una causa di lavoro che la Uiltrasporti ha intrapreso con Formula Servizi nel mese di maggio 2021. Altro che tavolo parallelo! Una causa che è stata intrapresa a seguito del primo consolidamento orario dove la Cooperativa aveva deciso di effettuare le stabilizzazioni dei supplementari senza un confronto con il sindacato e non rispettando gli accordi sottoscritti nel mese di agosto 2021. Ci siamo rivolti ad un giudice perché abbiamo ritenuto che quella stabilizzazione avesse creato disparità ed ingiustizie, ma prima di tutto, avesse negato al sindacato il sacrosanto diritto di partecipare attivamente alla stabilizzazione delle ore contrattuali dovute, cioè il diritto dei diritti, come prevede lo Statuto dei Lavoratori, di non poter escludere il sindacato dalle trattative".
La Uiltrasporti rimanda al mittente le accuse di Filcams Cgil e Fisascat Cisl che invece non sono intervenute a difesa dei lavoratori quando la stabilizzazione dei supplementari aveva causato un grave danno ad alcuni lavoratori, violando lo stesso contratto nazionale. "Una semplice telefonata – prosegue Lieti - avrebbe evitato che si proclamasse uno stato di agitazione per aver difeso il ruolo del sindacato e se oggi esiste un tavolo per tutti dovrebbero ringraziare noi e quel ricorso che solo la Uiltrasporti ha portato avanti. Pare eccessivo proclamare uno stato di agitazione per queste motivazioni e con tanta leggerezza in un appalto di oltre 80 dipendenti che operano su tutta la provincia in un settore che riguarda la 'salute' dei cittadini. Davvero la stabilizzazione di 4 ore ad una lavoratrice che è stata portata alle stesse ore contrattuali degli altri colleghi con pari mansioni ha rivoluzionato l'intera organizzazione del lavoro da Massa a Pontremoli passando prima per Carrara Fivizzano e Comano? Oppure c'è altro dietro? A pensar male si fa peccato ma spesso ci si azzecca. Quel che è certo è che la Uiltrasporti non ha chiesto più ore. Anzi. Ne abbiamo stabilizzate 4 in più per una lavoratrice mentre altre due che fanno parte dell'accordo a seguito di una causa hanno rinunciato a quattro ore lavorative: il saldo è pari a zero. Per cui se vi è stata una modifica degli orari e delle ore di supplementare non è a causa dell'accordo tra la Cooperativa e la UILTrasporti. Lavoratrici che operano su Massa non su tutto l'appalto provinciale. La Uiltrasporti è disponibile a un confronto davanti ad una assemblea dei lavoratori oppure davanti ai propri segretari regionali di categoria per dimostrare quanto le bugie hanno le gambe corte".
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Vuole che in fotografia si metta in primo piano il garofano che porta all'occhiello della giacca: "Noi siamo i socialisti originali, gli altri sono solo copie" sostiene sorridendo accanto al candidato a sindaco per il centrodestra Simone Caffaz. La supercoalizione, come si è definita al momento della sua costituzione, a sostegno di Simone Caffaz a sindaco di Carrara, aggiunge così un tassello, promettendone altri: un tassello che si chiama Lucio Barani e il Nuovo Partito Socialista di cui l'ex sindaco aullese è segretario.
Indubbiamente politico di personalità e di carattere vigorosi, di cui sono passate alla storia tra le mille polemiche, le iniziative, anche curiose o insolite, prese nel corso della sua lunga carriera politica: dalla creazione della carica di "sindaco dei ragazzi" ad Aulla, alle strade dedipietrizzate sempre nel paese lunigiano fino, non ultimo, alla cittadinanza onoraria di Aulla a Bettino Craxi, consegnata di persona ad Hammamet nel pieno della tempesta di Tangentopoli. Lucio Barani nel corso della conferenza di presentazione del suo ingresso in coalizione, ha fatto presente come la sua fiducia nella figura di Simone Caffaz nasca da lontano, da quando Caffaz lo affiancò durante la sua candidatura alla presidenza della provincia oltreché dalle loro affinità politiche. "Ho presentato e appoggiato candidati nel centrodestra in tutta Italia - racconta Barani spiegando la sua visione della politica, di Carrara, della provincia e non solo, non nascondendo ancora amarezza e vecchie ruggini con la magistratura - le istituzioni sono un servizio civico, non sono un lavoro, io faccio il medico: quando si finisce si torna al proprio lavoro. Il sindaco che Carrara dovrà eleggere è il sindaco che dovrà gestire i finanziamenti in arrivo dall'Unione Europea. Carrara-ha proseguito chiacchierando con la stampa- ha un porto, guardate La Spezia cosa è riuscita a fare: è rinata... c'era anche una marmifera. Questa provincia è la provincia più povera del nord da quando Carrara non è più capoluogo, perché Carrara prima aveva un'importanza in provincia, che ora non ha più".
Sul piano nazionale, Barani si lascia scappare un complimento a Marco Rizzo: "Mi è piaciuto molto - poi però aggiunge, quasi pentito dell'apprezzamento fatto a quelli che comunque restano i nemici storici dei socialisti e tornando a parlare del territorio - i comunisti hanno gestito male questa provincia e anche la magistratura locale ha impedito a tanta gente valida di candidarsi. Io ho avuto 32 processi e ho speso migliaia di euro in avvocati ma sono sempre stato prosciolto. Ricordiamoci che i procuratori all'epoca rilasciavano una intervista a settimana".
Sui socialisti sparsi senza più una Terra Promessa come gli ebrei con la diaspora, Barani è convinto: "Noi come socialisti ci saremo. Siamo come Israele che chiamò tutti gli ebrei e siamo pur sempre un partito che un tempo ha fatto grande Carrara. Adesso i socialisti sono un po' sparsi ma li riporteremo a noi".
Anche su Simone Caffaz, Lucio Barani non ha dubbi e porta l'esempio delle vicine città amministrate dal centrodestra: "Ha quello che è sempre mancato: la capacità. Carrara si è messa in mano a comici improvvisati, i carraresi si sono fatti del male. Basti vedere le scelte differenti fatte a Pietrasanta e La Spezia: La Spezia ha portato via le navi da Carrara. E poi basta confrontare i dati del Sole 24 ore di quest'anno e quelli di un anno fa: il reddito procapite a Spezia e Massa è aumentato, a Carrara è diminuito. Anche nella mia Aulla è diminuito".
Gli fa eco Caffaz: "La Spezia negli anni 90 aveva 91.000 abitanti e oggi ne ha 91.000, qua gli abitanti erano 65.000 e oggi sono 60.000: il 10% in meno". Aggiunge Riccardo Bruschi, coordinatore della coalizione e segretario di Forza Italia: "E senza considerare oltre il degrado economico, la sporcizia".
Il centrodestra tira avanti nella campagna elettorale e Simone Caffaz tira le fila di questo primo mese dalla sua candidatura ufficiale. Accanto a lui, oltre Lucio Barani, Nicola Pieruccini per la Lega, Riccardo Bruschi per Forza Italia e Stefano Tavarini per Cambiamo Carrara (la lista di riferimento di Cambiamo di Giovanni Toti, il presidente della Liguria). "Abbiamo altri accordi con altre forze politiche e con passionalità politiche importanti che provengono da sinistra - annuncia Caffaz - per quanto riguarda il programma, appronteremo un metodo innovativo: vorremmo fare ampie consultazioni con la cittadinanza per la stesura del programma stesso e per trovare la classe amministrativa. Invitiamo quindi tutti a partecipare. Ci incontreremo con gazebo, faremo assemblee, tavoli, inviteremo esponenti di realtà sociali cittadine e i cittadini, scriveteci, mandateci email per diteci che volete partecipare: cercheremo competenza e qualità perché Carrara ha tanti talenti sedati, inespressi. Ci saranno commissioni di lavoro e i coordinatori dovranno fare i talent scout. Questo - ha concluso Caffaz - sarà un mese denso di appuntamenti perché proseguiremo in questo allargamento di coalizione. E' un momento storico della città per creare un reale ed effettivo cambiamento di governo. Siamo aperti a tutti, indipendentemente dalla collocazione ideologica. Non chiederemo cosa avete votato nelle ultima elezioni" ha affermato lanciando un'ultima stoccata e ammiccando alla tradizione Cinquestelle che non voleva persone con un "passato" da tesserato di altri partiti.
Conferma Nicola Pieruccini: "Questo è un progetto che guarda al centro ma che comprende anche il centrosinistra: la Lega ha vinto nelle roccaforti della sinistra proprio perché l'elettorato di sinistra ha capito che difendiamo i loro valori tradizionali. Questo progetto resta aperto e chiama tutte le forze politiche escludendo le ali estreme di destra e sinistra".
D'obbligo la domanda su Fratelli d'Italia, a questo punto:"Decideranno a ottobre, dopo le amministrative - ricorda Simone Caffaz - noi teniamo la porta aperta".
Stefano Tavarini rinnova la sua fiducia a Caffaz: "Ha un modo diverso di vedere, non ha l'approccio della vecchia politica, ha un nuovo modo di approcciarsi".
Bruschi, alleato e coordinatore della coalizione, ha rivendicato il ruolo importante esercitato un tempo sul territorio da Forza Italia: "Posso dire che siamo tornati, siamo strutturati e vogliamo essere protagonisti. Carrara ha bisogno di un'inversione di tendenza e spero si sia raggiunto il fondo. Sarà importante per questo intercettare i fondi dall'Ue e poi abbiamo 26 milioni di entrate dal marmo che non si capisce come non si possano, anche in parte, risparmiare per investirli nella città: ingaggeremo una battaglia con la regione. E poi abbiamo il porto per le crociere e la bellezza delle cave: Colonnata deve diventare la nostra Portovenere!".
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"La denuncia dei sindacati risuona come un allarme di fronte al quale non si può rimanere indifferenti perché si tratta di un servizio territoriale essenziale. Il Cup di Massa, attraverso il quale prenotare esami e visite, è un punto di riferimento per i cittadini. Ma l'annuncio di scioperi a sorpresa espone gli utenti ad ulteriori disservizi, viste già le lunghe liste d'attesa che caratterizzano la sanità toscana. I sindacati chiedono il riconoscimento a livello contrattuale delle ore svolte dagli impiegati del Cup di Massa e hanno annunciato lo stato di agitazione, dopo che è saltato l'accordo tra l'azienda d'appalto ed i sindacati. Si parla di "lavoratori allo sbando", e allora vogliamo che la Regione e l'Asl facciano chiarezza" dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha ricevuto segnalazione dal coordinatore provinciale Marco Guidi e dal capogruppo di Massa Alessandro Amorese. Il consigliere Fantozzi presenterà un'interrogazione sul numero di lavoratori impiegati al Cup e sul loro inquadramento contrattuale.
"La regolarità del servizio va garantita, e le trattative che l'Asl sta conducendo su più tavoli e con i sindacati di categoria non può in alcun modo provocare disservizi. La difesa del lavoro è imprescindibile così come i servizi offerti ai cittadini, tanto più in un settore delicato come quello della sanità messo a dura prova dalla pandemia -fa notare Fantozzi- Così come non è possibile che lavoratori e lavoratrici, ad ogni cambio d'appalto, debbano dover lottare per i propri diritti. Nella provincia di Massa-Carrara, agli operatori del Cup è applicato il CCNL Multiservizi, scaduto da ormai 7 anni. Lavoratori precari, dunque, che forniscono una gamma di servizi, e che si sono formati e specializzati sviluppando vaste competenze e conoscenze nonostante l'inadeguatezza delle retribuzioni rispetto al lavoro effettivo e nonostante ore di straordinario non contrattualizzate".
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Il sindaco Francesco Persiani lancia un appello alla regione Toscana e all’azienda Usl Toscana Nord Ovest, in merito al tema della sanità: ritiene infatti necessario un ampliamento dei servizi sanitari territoriali e chiede aiuto per poter continuare a garantire la presenza dell’ambulatorio medico di Forno.
“Mai come in questo ultimo anno e mezzo, abbiamo constatato quanto sia fondamentale una sanità territoriale in grado di offrire assistenza e vicinanza al cittadino, – dichiara Persiani - la dismissione di strutture ed ambulatori, soprattutto quando si tratta di zone periferiche e di aree montane, credo sia una grave perdita”.
Il sindaco si mostra vicino alla cittadinanza e a tutti i borghi di montagna che necessitano di strutture sanitarie idonee.
“Credo sia doveroso evitare che il paese montano sia privato di un punto di assistenza medica ed è per questo che, a mia volta, - continua Persiani - rivolgo caldamente l’invito alla Regione Toscana e all’azienda Usl Toscana Nord Ovest invocandone un intervento di positiva risoluzione”.
Si esprime anche in merito alla campagna vaccinale, richiedendo che il camper, iniziativa che ha avuto successo sulla costa, venga programmato anche nelle zone montane.
Persiani prosegue sottolineando l’impegno che l’amministrazione comunale ha sempre dimostrato nei confronti del tema della sanità, e invita la regione Toscana a dare il suo contributo per la realizzazione di tutte le proposte che il comune ha messo in atto.
Il sindaco conclude chiedendo risposte anche per la realizzazione di un distretto socio-sanitario più idoneo.
“E’ una struttura che la città di Massa richiede da anni ed ora non più rinviabile – sostiene Persiani, a maggior ragione, presentandosi l’opportunità di intercettare i fondi del Pnrr e Recovery fund – sostiene Persiani, e conclude con un ultimo appello alla regione - auspico che regione ed Asl forniscano quanto prima informazioni sicure sull’elaborazione del progetto della futura Casa della Salute di Massa, per un investimento che va nella direzione di un rafforzamento della rete sanitaria territoriale”.
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"Finalmente un rappresentante dei cittadini si è esposto su argomento variante Aurelia, chiedendo chiarezza: è evidente però che la vicenda non è stata alla sua attenzione nei mesi precedenti, visto che il contenuto del comunicato è confusionario e superficiale": il comitato No Variante Aurelia accende nuovamente i riflettori sulla questione legata al progetto della variante Aurelia, attualmente in esame presso il ministero e critica, pur rallegrandosi per l'interessamento, il recente intervento definito tardivo e confusionario del consigliere regionale Giacomo Bugliani. Non solo: il comitato fa il punto, raccontando la storia del progetto definito ormai vecchio e superato dalla nuova situazione della rete stradale e urbana di Massa e di come nel tempo l'espansione della città abbia spostato il suo baricentro e di conseguenza ciò che può essere definito centro cittadino. Ha più senso, chiede il comitato, spostare l'Aurelia quando questa ormai non passerebbe più dal centro come vieta la legge? Come se non bastasse le strade nate nel frattempo intorno, non avrebbero abbastanza "capacità" per convogliare il traffico in una strada della portata dell'Aurelia.
"Il progetto della variante Aurelia è stato pensato negli anni settanta-ricorda il comitato- ripreso nei primi anni duemila, dopo diverse bocciature degli stessi tecnici comunali. Nel frattempo, le amministrazioni comunali che si sono susseguite dagli anni 90 hanno autorizzato lo sviluppo e l'espansione dell'area interessata (case, negozi, servizi, aree commerciali e artigianali) e realizzato rotonde al posto dei semafori, di dimensioni relative allo spazio disponibile, quindi non adatte a convogliare il traffico di una strada extraurbana come la variante Aurelia. Tutta la zona Stazione – via Carducci è diventata di fatto: "Centro Città", anzi centro pulsante della città con conseguente traffico già intenso ogni giorno a tutte le ore, con lunghe code in entrambe le direzioni nelle ore di punta. Quindi è evidente il cambiamento dello scenario della città che fa decadere l'obiettivo principale della variante: non attraversare il centro città".
Esiste anche un'analisi effettuata dall'Università di Pisa che sgombrerebbe il campo da false illusioni, scrive il comunicato, perché la variante non porterebbe alcun beneficio, anzi, porterebbe inquinamento. E insiste quindi il comitato :" Il comune di Massa per redigere l'ultimo PUT-PUM (Piano del traffico e mobilità), aveva richiesto uno studio di analisi all'Università di Pisa, che produsse diversi scenari da cui si evince che la realizzazione della variante Aurelia non avrebbe portato benefici alla mobilità e sicurezza, ma avrebbe impattato negativamente per inquinamento acustico e atmosferico su una area più vasta del tracciato esistente, oltre a devastare una zona verde della città".
Uno studio i cui risultati sarebbero confermati anche dall'Anas ma intanto il progetto va avanti per la sola "variantina" lasciando "scoperto" dalla valutazione ambientale il resto del tracciato:"Le stesse conclusioni sono presenti anche nelle relazioni tecniche di ANAS-riporta e denuncia quindi il comitato- per questo vari uffici della regione sono intervenuti con parere critico. Ad oggi, perse le tracce dei progetti della Intera Opera-prosegue la nota stampa- ANAS sta portando avanti l'iter per la realizzazione del solo 1° lotto (cosiddetta "variantina") che dall'OPA termina in prossimità del cimitero di Turano richiedendo la Valutazione Ambientale al Ministero della Transizione Ecologica, senza valutare l'impatto dell'intero tracciato e degli eventuali collegamenti".
Queste, le conclusioni del comitato No variante Aurelia, confortate dalle obiezioni presentate al ministero dai cittadini del territorio e confortate dal parere della regione:"Questo procedimento porta con sé quindi una contraddizione enorme: valutare solo una parte e non l'intera opera, così paradossalmente potremmo avere valutazioni incongruenti per le diverse parti dello stesso progetto. I cittadini che vivono il territorio hanno sollevato diverse obiezioni al progetto ANAS e presentato osservazioni al Ministero, molte sovrapponibili e riscontrate nel parere critico della regione (pubblicato successivamente)".
Questi, quindi, gli interrogativi rimasti aperti:"La richiesta di chiarezza avanzata dal consigliere regionale Bugliani deve per forza stringersi ai quesiti: per non creare una "nuova anomalia", ha senso costruire una variante Aurelia che attraversa il centro città, devastando una delle aree verdi rimaste? Qual è la ragione di valutare solo il 1° lotto senza avere definito intero Progetto della Variante Aurelia? (mancano lotto 2 e lotto 3). Visto la nuova attenzione alla tutela dell'ambiente, le prospettive e la volontà di transizione ecologica, alla politica serve il coraggio di abbandonare un progetto vecchio e non più attuale, costoso in termini economici e ambientali. Serve coraggio di cercare un progetto verde migliore per tutti i cittadini di Massa: le soluzioni ci sono".
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Andrea Tosi, responsabile Lega Giovani Carrara, in una nota stampa, fa riferimento alla Consulta dei Giovani di Carrara,il cui bando è scaduto il 30 giugno 2021, dopo alcune modifiche apportate alle modalità di iscrizione.
"L' amministrazione comunale non ha dato più notizie/avvisi sulla questione e sinceramente lo ritengo allarmante - scrive Tosi - Stiamo ancora aspettando notizie dall'assessore Forti, ma ormai siamo abituati a questo immobilismo della nostra amministrazione che si è rivelata lontana dalle vere esigenze dei giovani e poco sensibile ai loro problemi - continua Tosi. – Inizialmente avevo appreso con entusiasmo l'istituzione della Consulta delle Politiche Giovanili perché da me ritenuto uno strumento di democrazia e di partecipazione dei cittadini alla vita politica della nostra città – ribadisce il giovane rappresentante del Carroccio. Inoltre, finalmente, la consulta avrebbe dato la possibilità ai giovani di potersi confrontare direttamente con le istituzioni e di poter di problemi e proposte per la nostra città che potessero riguardare la quotidianità dei giovani date anche le vicissitudini che troppo spesso accadono nella nostra città".
"Il mio appello rivolto all'amministrazione è che si attivi al più presto sulla questione; quantomeno che l'assessore Forti chiarisca il silenzio di questi ultimi mesi – conclude Tosi - I giovani devono essere inclusi nella vita politico-sociale, soltanto così si può avere una visione di città che miri al futuro".
Italia Nostra: "Il museo del marmo rischia di sparire esattamente come il museo privato Fabbricotti"
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Emanuela Biso, presidente della sezione Apuo Lunense di Italia Nostra esprime, in un comunicato, l'apprensione dell'associazione per il destino del Museo Civico del Marmo, a seguito delle ripetute dichiarazioni per il suo spostamento e smembramento e ricordando un saggio di Enrico Dolci, sulla perdita del patrimonio archeologico del museo privato Fabbricotti.
"Non troviamo alcuna spiegazione sensata - scrive - al trasferimento del Museo nel seicentesco Palazzo Pisani: Italia Nostra lo ha più volte denunciato, giudicandolo culturalmente immotivato e ritenendo la nuova sede inadeguata per spazi, peraltro privi di aree all'aperto, e per collocazione. Nessuna risposta e nessuna spiegazione ci è stata fornita".
"Forse - conclude - le vere motivazioni non sono dicibili; del resto, non è una novità lo scarso interesse di Carrara per l'archeologia del marmo, che è davvero la nostra peculiare specificità culturale, destinata invece a essere cancellata o, quanto meno, banalizzata".
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"Il parcheggio di Fossa Maestra è illegittimo. Parliamo dell'area della Fossa Maestra e del parcheggio che oggi ne occupa una parte non piccola. Perché non date seguito alla vecchia mozione di Bonni, De Pasquale e Martinelli e al programma elettorale che prevedeva un parco fluviale in quell'area?" ricorda Legambiente Carrara in una lettera aperta al sindaco Francesco De Pasquale e all'assessore Maurizio Bruschi, chiedendo loro un incontro al più presto.
"Sono due gli aspetti di cui vorremmo discutere con voi-scrive Legambiente- in un incontro che siamo qui a richiedere: la destinazione dell'area e la verifica sulla piena legittimità dell'attuale parcheggio. Sulla prima questione-fa presente l'associazione ecologista- ricordiamo il progetto, di cui Legambiente è stata la prima promotrice, che era stato fatto proprio dal comune, insieme ad Amia e Arpat, già nel 1999 ("Progetto di risanamento igienico e di riqualificazione ambientale della Fossa Maestra e del territorio circostante"), in seguito inserito nel piano dell'arenile del 2001".
Legambiente ripercorre quindi alcuni passaggi della questione e dei progetti legati a quell'area:"Tale progetto era stato poi abbandonato durante le amministrazioni Zubbani, ma nel febbraio del 2017 il consiglio comunale aveva approvato una mozione, su proposta degli allora consiglieri del Movimento 5 Stelle Federico Bonni, Francesco De Pasquale e Matteo Martinelli, che impegnava il sindaco ad avviare l'adeguamento degli strumenti urbanistici per reinserire l'area nelle "zone umide" e realizzare il progetto ispirato da Legambiente. Impegno confermato nel programma elettorale 2017 del M5S, dove troviamo scritto "Destinazione a parco fluviale dell'area umida della Fossa Maestra come da delibera approvata dal consiglio comunale".
Un altro problema ancora aperto e su cui Legambiente pone l'accento e soprattutto un interrogativo:"Il secondo elemento su cui vorremmo sollecitare la vostra attenzione è invece relativo a quanto prescritto nella «Convenzione per la realizzazione di un parcheggio di iniziativa privata a Marina di Carrara località Fossa Maestra», stipulata tra il comune di Carrara e la proprietaria dell'area, il 17 ottobre 2017: al primo punto dei criteri da seguire per la realizzazione del parcheggio si legge: «La sistemazione del parcheggio deve essere tale da potersi configurare come spazio pubblico (piazza) per manifestazioni e spettacoli con percorsi pedonali distinti dalle aree di sosta». L'attuale sistemazione del parcheggio risponde effettivamente a tale criterio?" chiede infatti l'associazione.
C'è poi, come in altri luoghi e parcheggi di Marina di Carrara, il problema "camper":" Non solo-aggiunge nella lettera Legambiente infatti- l'area destinata ai camper deve essere del 10% della superficie disponibile e nella tavola progettuale relativa è indicata anche una precisa localizzazione. A quanto risulta evidente, invece, nel parcheggio sono spesso ospitati più camper del previsto e la loro localizzazione non è sempre quella prevista dal progetto".
La lettera si chiude con una osservazione facendo riferimento al progetto di parco fluviale:" Come considerazione finale, dobbiamo rilevare che l'esistenza di un parcheggio, così ampio e strutturato, confligge certamente con la destinazione dell'area della Fossa Maestra a zona umida".
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