Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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"Il progetto Reggio-Mare sta prendendo quota - esordisce in una nota il comitato Gino Chinca - e sta entrando nei mesi decisivi. Presto alcuni nostri rappresentanti incontreranno i Presidenti delle Regioni Toscana e Emilia-Romagna per esporre il nostro progetto e per sollecitare le istituzioni affinché venga inserito nel PNRR per ottenere i finanziamenti necessari. Il Sindaco dopo aver ottenuto il mandato di rappresentare in ogni sede il Comune di Fivizzano con voto unanime del Consiglio Comunale per promuovere questo progetto sta dialogando con i suoi colleghi di tutti i Comuni coinvolti dal tracciato, specialmente con il Sindaco di Carrara con il quale si incontrerà la prossima settimana mentre con il Presidente della Provincia di Massa Carrara, Lorenzetti, sono già stati fatti diversi incontri. A breve dovrebbe essere convocata una conferenza servizi per fare il punto della situazione".
"Inoltre - dichiara il comitato incidentalmente - con rammarico e stupore apprendiamo dai quotidiani la posizione del capogruppo della maggioranza del comune di Fivizzano, nei quali descrive la Reggio-Mare come un progetto che "rischia di finire in un limbo" preferendogli altre soluzioni mentre è stata proprio la sua lista di riferimento a presentare in Consiglio comunale un ordine del giorno a sostegno del progetto votato all'unanimità. L'idea che al contrario viene paventata nell'articolo è quella di un semplice raddrizzamento della SS63 in direzione autostrada, cosa del tutto diversa dal progetto Reggio-Mare che ad oggi rappresenta un'opportunità di investimento di portata europea per la quale è giusto essere lungimiranti".
"I due progetti - conclude il comitato - diversamente da quanto dice Ricciardi devono e possono coesistere inquanto portatori di interessi diversi e rispondenti a logiche diverse: la Reggio-Mare di portata nazionale, e internazionale potendo andare a costituire la bretella Tirreno-Brennero, e la SS63 in direzione Aulla di portata strettamente locale".
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Il sindacato Cisl Toscana nord denuncia in una nota stampa, la qualità del lavoro delle operatrici CUP, a detta del sindacato, sottopagate grazie a contratti al ribasso, con inquadramento professionale non aderente alle mansioni svolte, e, per questo, richiede l'intervento dell'ispettorato del lavoro affinché verifichi quanto asserito: "E' necessaria-afferma- una vigilanza attiva della ASL che non può acconsentire che il servizio di front office sia svolto in condizioni tanti precarie. Precarie nelle postazioni di lavoro spesso non conformi agli standard qualitativi richiesti dalle normative vigenti, insufficiente le misure di sicurezza delle lavoratrici".
Il sindacato inoltre, rileva che alcune lavoratrici sono state penalizzate nel monte ore, eliminando ad esempio le ore supplementari, creando disparità in una situazione già precaria.
"Ci domandiamo - conclude la Cisl - se è ancora tollerabile che un servizio di cosi grande importanza per la ASL sia svolto in condizioni di precariato tale . E' necessario un intervento della ASL ed è quanto mai necessario e non più rinviabile l'internalizzazione del Servizio che metta fine a questo "cannibalismo organizzativo".
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Il presidente Bruno Giampaoli fa un appello al sindaco di Massa Francesco Persiani per salvare con nuove idee e la massima urgenza il Pomario, uno dei giardini ducali rimasto ancora in vita.
"Buongiorno sindaco. Nel bando per il concorso idee per il Pomario e l'area adiacente è scritto esplicitamente che "Ciascuna proposta progettuale dovrà essere sottoposta anche per un parere consultivo alle associazioni del territorio maggiormente impegnate nei temi della salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali, che saranno successivamente individuate. I pareri consultivi saranno acquisiti in forma scritta dalla commissione".
Conclude con un incitamento sulle tempistiche a fronte dell'anticipata scadenza del bando di idee per il Pomario.
"Ci risulta che la commissione giudicatrice si sia già riunita vista la ristrettezza dei tempi dopo l'anticipazione della scadenza del bando ma alla nostra associazione, che si è assai impegnata nella salvaguardia e recupero del Pomario non è arrivata alcuna comunicazione al riguardo. Visto appunto che i tempi sono assai ristretti le chiediamo di rispettare e far rispettare quanto il bando prescrive."
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"In vista della sospensione del personale sanitario non vaccinato preoccupano moltissimo le parole del presidente della Regione, Eugenio Giani, che a Repubblica nei giorni scorsi ha parlato di un buco da 300 milioni nella sanità toscana. Ora capiamo perché non sono state ancora fatte le assunzioni attese da mesi e perché la Regione non ha risposto ai nostri ripetuti solleciti. Deve essere chiaro a tutti però che la situazione sta diventando esplosiva per la carenza di personale e lo sarà ancora di più dopo la sospensione del personale non vaccinato e in vista dell'autunno."
A dirlo è il reggente della Fp-Cisl Toscana, Mauro Giuliattini, che torna a chiedere "subito assunzioni a tempo indeterminato, su tutti i profili a partire dagli infermieri, da tutte le graduatorie utili per riempire i vuoti nelle dotazioni organiche rispetto agli anni pre covid e per sostituire le eventuali sospensioni di personale non vaccinato."
"E dove non ci sono graduatorie valide (con particolare urgenza per i tecnici di laboratorio che mancano in tanti laboratori toscani) – aggiunge Giuliattini - vengano espletati subito i concorsi; e venga favorita la mobilità del personale sanitario per il riavvicinamento ai luoghi di residenza", anche in questo caso resa più difficile dalle carenze di organico.
"Giani parla di seimila assunzioni fatte nella sanità toscana, ma la verità è che si tratta di stabilizzazioni e copertura del turnover: facendo i conti abbiamo dimostrato che tra gli infermieri si è in pratica solo sostituito il personale andato in pensione e che in alcune Asl e aziende ospedaliere oggi ci sono meno infermieri del 2017, nonostante i carichi di lavoro enormemente aumentati per il covid. Con le sospensioni dei non vaccinati la situazione ovviamente peggiorerà e ricadrà sulle spalle del personale regolarmente vaccinato."
"Viene da chiedersi a cosa sia servita la riforma regionale della sanità del 2016 che avrebbe dovuto mettere i conti in sicurezza e dove sia finito l'impegno del presidente Giani che in campagna elettorale prevedeva una revisione e un miglioramento di quella stessa riforma."
"Questo – conclude Giuliattini – non è il momento di piangere per i buchi di bilancio, ma quello di mantenere le promesse e di assumere il personale che serve, a partire da chi ha vinto il concorso e da mesi ha già dato la disponibilità all'assunzione e sta aspettando la chiamata. Ne va della sicurezza degli operatori e dei cittadini."
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Non piace alla regione, non piace ad Arpat, non piace a molti cittadini e naturalmente non piace al comitato No Variante Aurelia, che con un comunicato segnala: "Si preferisce realizzare opere inutili dal forte costo ambientale ed economico (stimati oltre 22 milioni per solo 1° lotto)" e mette inoltre in evidenza come dalle cronache locali oltreché dal sito della regione stessa, appaiano a nudo le ragioni della bocciatura del progetto manifestate da Toscana e Arpat, peraltro coincidenti con quelle del comitato da tempo espresse.
Il progetto di Variante Aurelia che vedrebbe spostato il tracciato della strada Aurelia dal centro di Massa, è al momento al vaglio del Ministero della Transizione Ecologica, ma il comitato si auspica che le criticità del progetto dissuadano il Ministero dall' appoggiarlo.
"La regione Toscana-spiega in un comunicato il comitato- ha emesso un parere articolato nel quale si evidenziano molte criticità importanti: troppo asfalto e traffico vicino all'ospedale del Cuore, aree verdi di pregio deturpate, forti criticità in merito all'inquinamento acustico e dell'aria, elementi di imprecisione e opacità su rilevamenti, incompletezza documenti, grave impatto ambientale e paesaggistico (documento integrale della regione è consultabile sul sito del ministero)".
"Ad esempio-sottolinea il comitato- prevedere realizzazione della rotonda principale di fronte all'OPA Ospedale del Cuore, dimostra scarsa visione nella gestione e progettazione delle criticità/potenzialità di Massa, incapacità strutturale di ascolto del territorio, che determina decisioni senza ottica prospettica e valutazione delle conseguenze nel tempo".
Non solo: il comitato pensa al traffico pesante che andrebbe a impattare su un'area delicata quando potrebbe essere direzionato in autostrada in modo veloce:"Il traffico pesante del tracciato attuale-si legge nel comunicato- è composto per lo più da camion di trasporto marmi, che può essere dirottato sull'autostrada in poco tempo: basta vedere come è stato realizzato lo svincolo per Ceparana (a pochi km da S.Stefano, con rampe parallele e caselli ad alta automazione). Probabilmente si preferisce scegliere soluzioni più costose e impattanti sul territorio (alla faccia della "transizione ecologica" e del rispetto di bilancio): senza mettere al primo posto gli interessi dei cittadini, si preferisce realizzare opere inutili dal forte costo ambientale ed economico (stimati oltre 22 milioni per solo 1° lotto)".
Perché non c'è ancora stato nessun confronto pubblico? Si chiede il comitato che ricorda la questione fondamentale del bosco di Montepepe/Jare e di Canal Magro:" È da notare-scrive nel comunicato infatti- come sia la regione a sollevare nel suo parere, il problema dell'importanza ambientale del bosco di Montepepe/Jare, mentre le associazioni ambientaliste non hanno espresso alcuna osservazione ufficiale a difesa del microambiente del Canal Magro. Come allo stesso modo l'amministrazione comunale e i rappresentanti massesi ancora oggi tacciono: come se la pianificazione del territorio e la realizzazione di opere con grande impatto ambientale non li riguardasse. Purtroppo amministrazione e forze politiche non hanno ancora organizzato alcun confronto pubblico, come successo per altri progetti cittadini".
"Come comitato No Variante-fa sapere quindi il comitato riferendosi alla posizione assunta dalla Toscana e ai pareri depositati dai cittadini alla Valutazione di Impatto Ambientale- accogliamo quindi favorevolmente tali posizioni e ci preme sottolineare che questi pareri istituzionali, espressi da tecnici dei settori coinvolti e quindi degni di credito, sono coincidenti con molte delle obiezioni sollevate dal comitato No Variante fin dall'inizio. Sono gli argomenti espressi già da cittadini che vivono il territorio, sia nelle osservazioni depositate alla Valutazione di Impatto Ambientale, sia negli articoli di giornale pubblicati nei mesi scorsi. Le obiezioni del comitato No Variante però furono marchiate dal sindaco come espressione di una visione retrograda, anti-progresso. I pareri dei tecnici della regione, coincidenti con le nostre osservazioni-ripete il comitato- sono la dimostrazione che questo progetto realmente presenta importanti criticità: ma chi è animato dalla cieca volontà di realizzare l'opera ad ogni costo, anche contro le evidenze urbanistiche e ambientali, non ha avuto la volontà né di leggerle né di sollevarle al progettista".
"Speriamo vivamente-conclude il comitato- che questo progetto venga considerato dal Ministero dell'Ambiente con la giusta oggettività e competenza, scevra da ogni qualsivoglia pressione politica di partito e interessi particolari".
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"Prendiamo atto della sentenza del Consiglio di Stato che ha puntualizza che le aree contigue di cava non sono "area protetta" e che non vi è una lesione dei valori di tutela del paesaggio, dell'ambiente e della salute. Ribadiamo la nostra contrarietà a impostazioni ideologiche, lo scontro tra ambientalisti e imprenditori delle cave non giova a nessuno. La soluzione passa attraverso una realistica mediazione che salvaguardi le attività imprenditoriali, allo scopo di difendere e incrementare l'occupazione, e la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio ambientale" dichiarano il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, ed il coordinatore comunale Fdi di Carrara, Lorenzo Baruzzo.
"Stop a ideologie ed estremismi in nome delle Apuane! Lavoro e ambiente sono due facce dello stesso territorio, possono e devono convivere grazie al rispetto delle regole. L'industria delle cave affonda le proprie radici nella storia e rappresenta in tutto il mondo l'unicità del Made in Italy. Allo stesso tempo, le Alpi Apuane sono una ricchezza locale, regionale e nazionale. Marmo e Alpi apuane sono due patrimoni da tutelare" sottolineano Fantozzi e Baruzzo.
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"Una commissione di indagine non può nascere per indagare soltanto sul lavoro fatto dalla Procura di Massa, deve anche saper essere autonoma e verificare se ci sono altri fatti e procedure che non hanno funzionato" afferma in una nota stampa Massa Città in Comune sulla commissione di indagine Serinper. Il collettivo di sinistra assume infatti una posizione piuttosto critica sugli obiettivi annunciati della commissione di indagine sulla Serinper voluta dal Pd. "La commissione di indagine sulla Serinper-scrive il collettivo- promossa dal gruppo consigliare del PD, ci sembra parziale negli obiettivi perché dimentica le procedure di vigilanza edilizia sulle strutture di accoglienza socio assistenziali. Vogliamo ricordare al capogruppo Carioli che il verbale di vigilanza edilizia, sull'ex CAS Serinper/Oaf di via Galvani, redatto ai tempi dell'amministrazione Volpi è riapparso dopo 6 lunghi anni allo scoppio dell'inchiesta".
Il collettivo di sinistra fa presente gli eventi sotto la consiliatura dell'amministrazione Volpi circa le irregolarità del Cas di via Galvani e ricorda la circostanza per cui il sindaco Alessandro Volpi fosse stato informato da un gruppo di cittadini dell'irregolarità dell'edificio:" Il sindaco Volpi venne informato nel dicembre 2016, in un incontro tenuto presso il suo ufficio alla presenza dell'assessore Sdoga, da un nutrito gruppo di persone della probabile irregolarità del Cas di Via Galvani. Il sindaco Volpi rassicurò quei cittadini sostenendo che la Prefettura gli avrebbe garantito la regolarità di quella struttura nonostante fosse stato oggetto di demolizione di svariate unità residenziali. Oggi scopriamo dall'informativa dei Carabinieri che la Prefettura era ben consapevole della non conformità urbanistica dell'immobile che ospitava i migranti in Via Galvani".
Troppi interrogativi da porsi sulla dinamiche amministrative (i Cas sono soggetti ad autocertificazione di conformità urbanistica) portano il collettivo a chiedere di rivedere la proposta del Pd di istituzione della commissione, per allargare il raggio di verifica:" Se così fosse-osserva e mette in evidenza proseguendo nel ragionamento Massa Città in Comune- allora il sindaco Volpi sarebbe stato raggirato da qualcuno che gli avrebbe dato risposte non corrette. Essendo i Cas soggetti ad autocertificazione di conformità urbanistica qualcuno potrebbe aver dichiarato il falso commettendo il reato di frode in pubbliche forniture? La Prefettura ha mai proceduto con un esposto alla Procura della Repubblica vista la consapevolezza della mancanza di conformità urbanistica dell'immobile come riporta l'informativa dei Carabinieri? Consigliamo ai consiglieri del PD di emendare la proposta di istituzione della commissione di indagine sulla Serinper, così da poter individuare "mancanze" amministrative che magari sono attualmente al di fuori dell'inchiesta della Procura. Verificare, da parte della commissione, la procedura di vigilanza edilizia del Cas di Via Galvani,servirebbe a sgomberare il campo da sospetti e dubbi sull'utilizzo della vigilanza per interessi di parte e non collettivi".
Fra. Vat.
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Il parco del Partigiano ad Avenza è sporco e teatro di risse: perché non viene chiuso durante la notte? Fratelli d'Italia torna a riprendere l'amministrazione colpevole, accusa il partito di centrodestra, di disattenzione e di trascurare quella zona di Avenza. Denuncia quindi in un comunicato:"A distanza di mesi dalle precedenti segnalazioni, ci vediamo costretti a tornare sull'argomento relativo al degrado in cui versa il "parco del Partigiano" ad Avenza, in prossimità della scuola primaria Finelli".
Un luogo nevralgico per bambini e famiglie, fa notare Fratelli d'Italia attraverso la nota del suo coordinatore comunale Lorenzo Baruzzo:"Frequentato da bambini e famiglie di giorno ed abbandonato alla mercé di balordi nottetempo, che lo riempiono - nella migliore delle ipotesi di bottiglie - e mozziconi di sigarette. Balordi che - alcune sere fa - hanno dato in escandescenza azzuffandosi tra loro".
Fratelli d'Italia rammenta il contratto siglato dall'amministrazione con un'associazione che dovrebbe occuparsi della sorveglianza del parco e contesta: "Tutto questo perché nessuno si preoccupa di provvedere alla chiusura del parco nelle ore serali e notturne, nonostante l'amministrazione comunale grillina abbia stipulato convenzione con una associazione - pagata con soldi pubblici - per provvedere alla chiusura serale ed alla riapertura la mattina successiva".
Fratelli d'Italia minaccia quindi di rivolgersi alla Corte dei Conti e alla Procura: "Chiediamo pertanto nuovamente ai disattenti amministratori grillini-si conclude la nota - di far rispettare detta convenzione , per evitare che i piccoli fruitori del parco possano trovarsi a contatto con oggetti pericolosi. Se dovesse continuare il menefreghismo da parte dell'amministrazione comunale, nell' applicare e far rispettare la convenzione, il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia, si vedrà costretto ad informare la Corte dei Conti e la Procura della Repubblica delle omissioni".
Francesca Vatteroni
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"Privatizzare i profitti e socializzare le perdite", gli agri marmiferi come le spiagge libere: Rifondazione Comunista, a Massa, critica aspramente le politiche seguite a favore di lobby private, rivendicando la lotta portata avanti dal partito, in passato, sia a Firenze che in comune a Massa. L'amministrazione comunale invece, accusa Rifondazione Comunista, sta rincorrendo e applicando quelle stesse regole e pratiche, la cui opposizione, rimarca Rifondazione stessa, continua a essere il suo baluardo.
"Le due notizie apparse sulla stampa, le poche spiagge libere maltenute e la cessione discutibile di una concessione di agro marmifero-denuncia Rifondazione in un comunicato- sono entrambe figlie di una tendenza in atto da anni: cedere i beni della collettività per il profitto di pochi, cioè privatizzare i profitti e socializzare le perdite".
Prosegue la nota confermando il supporto alla protesta cittadina contro l'amministrazione e in favore del diritto di tutti, anche dei meno abbienti, a poter frequentare la spiaggia: diritto ostacolato dalla cessione a privati di arenili e ricorda il voto da destra a Pd alla Bolkestein, sia a Bruxelles che a Roma:"Sul mare la legittima protesta delle cittadine-insiste quindi Rifondazione- ha evidenziato il problema della fruizione delle spiagge pubbliche: poche e dimenticate dall'amministrazione. Mentre il dibattito si centra sulla attuazione della Bolkestein, votata da tutti, dalla destra al PD, sia in parlamento europeo che in quello italiano, nei periodi di crisi l'amministrazione comunale toglie il diritto di frequentare le spiagge a chi non se lo può permettere cedendo pezzi di arenili liberi ai privati, in cambio di servizi che spesso non vengono resi. Cittadine e cittadini becchi e bastonati".
Rifondazione rincara la dose facendo un parallelo con le Alpi Apuane e denunciando il fenomeno del socio parassita:" Sulle nostre Apuane si continua a favorire i concessionari di cava ai quali si permette di scambiare le concessioni camuffando il tutto con "trasferimenti di rami d'azienda" e creando così rendite parassitarie e danni della collettività".
Chiosa amara di Rifondazione parlando di esproprio dei beni collettivi:" Ci avevamo provato sia in Consiglio regionale che in Consiglio comunale di Massa a modificare queste regole, ma non abbiamo avuto successo: hanno vinto, sia a Firenze che a Massa, le forze che stanno dalla parte del profitto, di quelli forti, e che favoriscono l'esproprio dei beni collettivi, nonostante che, almeno formalmente, stiano sotto bandiere di partito opposte. Dal mare ai monti il furto dei beni pubblici continua con l'avallo delle forze che amministrano i territori. Denunciamo come Rifondazione Comunista questa sottrazione dei beni pubblici a favore dei potentati economici del nostro territorio che in cambio di queste regalie si impegnano quotidianamente ad accentrare la ricchezza del territorio in poche mani, ricchezza che spesso prende la via dei paradisi fiscali togliendo a tutte e tutti risorse per la sanità, per la scuola, per il sostegno sociale".
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"Una sentenza che salva un settore d'eccellenza e rimarca che il lavoro e lo sviluppo non confliggono con la tutela dell'ambiente" è il commento di Erica Mazzetti, Deputata di Forza Italia e membro della Commissione Ambiente, sul rigetto da parte del Consiglio di Stato del ricorso delle associazioni ambientaliste contro le cave apuane.
"La sentenza sottolinea l'importanza delle cave per le comunità locali e quanto esse siano parte integrante del territorio, non entità esterne venute per depredarlo a discapito della collettività come certe distorsioni vorrebbero far credere. Altro punto spesso omesso dai cosiddetti paladini dell'ambiente che invece merita evidenziare: le aziende che hanno tentato di colpire hanno compiuto molti sforzi per migliorare le proprie produzioni rendendole ancor meno impattanti".
Ecco perché la sentenza è secondo Mazzetti "un bel colpo a quell'ambientalismo spicciolo e ideologico di cui purtroppo le aziende, che in questo caso si sono dovute difendere, e i cittadini pagano le conseguenze".
- TNI Italia: "Ennesimo schiaffo agli imprenditori"
- Lista Civica 2.0 Futuro al centro: "Le variazioni di bilancio vanno approvate nei tempi stabiliti"
- Tagliamento (TNI Italia): "Il green pass non sostiene l'economia"
- Confartigianato: "Erosione, 22 milioni spariti e tutto tace. Alla Regione chiediamo risposte e garanzie"
- Sanità, Cisl Fp: "Preoccupano turni massacranti del personale in servizio"
- Successo per l’evento organizzato da Italexit ai Ronchi
- Comitato Primo Soccorso: "Sono trascorsi cinque anni e la guardia sulla salute pubblica è sempre alta"
- Insieme: "Ronchi, riportare la zona all’antico splendore”
- Forza Italia Carrara: "Case popolari alla ex colonia Vercelli non sono la nostra idea di sviluppo"
- Massa città in Comune: "Dov'è finita l'ordinanza sindacale sulle fontane Rocca e Cristallo?"