Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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"I tavoli non bastano per agganciare la ripresa economica, servono interventi immediati. Anche perché proseguendo su questa strada pericolosa la ripresa diventa una chimera e comunque non può essere demandata soltanto a poche aziende importanti ed all'export. La sofferenza è palpabile con ben 7000 persone in attesa di occupazione ed è enorme il numero degli irregolari e degli inattivi. Perché oltre al tasso di disoccupazione che si attesta al 7,6% (oltre l'11% quello femminile), sta crescendo l'esercito dei precari e degli instabili in tutti i settori produttivi" dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, vicepresidente della Commissione Sviluppo economico, che ha ricevuto le segnalazioni dal coordinatore provinciale Marco Guidi e dal capogruppo di Massa Alessandro Amorese.
"Ho portato la crisi del territorio apuano in Commissione Sviluppo economico, ma adesso serve scatto di reni da parte delle istituzioni regionali e nazionali. Non bisogna mai dimenticare che dietro ad ogni lavoratore, che perde il posto di lavoro, c'è una famiglia che contava su quella entrata economica, spesso esclusiva. Troppi i temi aperti che aspettano risposte: dalla questione delle bonifiche a quello del rilancio delle aree industriali sino allo sviluppo del porto di Carrara -sottolinea Fantozzi- Siamo preoccupati per l'assenza del lavoro ma anche dall'assenza di certezza per chi il lavoro ce l'ha. Resta pericolosamente aperta la vicenda del lavoratori della Sanac con conseguenti ricadute sul tessuto sociale. Rinnoviamo la richiesta perché la provincia di Massa Carrara sia considerata area di crisi complessa".
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Tante sono le fontane storiche del territorio massese e che hanno segnato la storia del territorio: da più parti, si porta l'attenzione sulla loro salvaguardia, per esempio da parte del comitato 'Una montagna da salvare' che, in una nota stampa, lancia il grido d'allarme all'amministrazione locale, per lo stato in cui versano per esempio quella di Canevara, chiusa da tempo, le fontane dei Prati della Ciocca o quella molto famosa di San Carlo e molte altre ancora, in una sorta di viaggio che il comitato descrive nel comunicato: "L' acqua di San Carlo ha proprietà diuretiche ed è molto ricercata: potrebbe essere un valore aggiunto e un motivo di attrazione, anche turistica - spiega il comitato - Proseguiamo il viaggio. Che dire dellacqua della Rocca? Una volta vicino alle fontane mettevano il cartello con le caratteristiche dell'acqua adesso non sappiamo se è acqua sorgiva o mischiata con quella dellacquedotto e comunque , asciutta.
Verso la zona dei Cappuccini, cè un mascherone che ha dato un po d' acqua al momento dell'inaugurazione, oltre tre lustri fa, poi più niente. La storica fontana del Battì dal barilo è maltenuta e abbastanza sporca e, tornando in montagna, la Polla di Tommaso da anni è asciutta e l' auspicio, dopo lintervento di pulizia dei residenti, è quello di recuperare lantica sorgente. Chiusa anche la mitica Fontana Morosa e sigillata la fontana ai Canalacci, dove ci si recava anche per fare una salutare passeggiata nei boschi circostanti. A Massa si contano 179 fontane- concludono - sarebbe bello poterle valorizzare, portando avanti anche quel progetto "Adotta una fontana" siglato un paio di anni fa tra amministrazione e l'azienda Matec, progetto che potrebbe fungere da apripista per altre aziende che operano sul nostro territorio e amano la città. Insomma, l' acqua è un bene comune prezioso: un diritto di tutti".
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“Come Comitato “Una montagna da salvare” abbiamo voluto incontrare un gruppo di residenti di Antona per un brindisi augurale – fa sapere Daniele Tarantino - . Cerchiamo di essere presenti nelle varie località montane per ascoltare le problematiche. Non possiamo certo risolvere le questioni che attanagliano le popolazioni di Resceto, Antona, Guadine, Canevara, Forno, Ca di Cecco e altre località ma siamo presenti per ascoltare e portare eventualmente all’attenzione degli organi competenti le istanze avanzate”. All’incontro, svoltosi al ristorante Da Piero, erano presenti cittadini di Antona, Resceto e Madielle.
“Tanti i nodi da sciogliere anche ad Antona – aggiunge Tarantino - ma con un po’ di buona volontà certe problematiche si potrebbero risolvere. Come per altre realtà, i disagi più sentiti sono legati alla viabilità e alla mancanza di pulizia. Le strade risultano essere invase da vegetazione e queste sono segnalazioni che si colgono ovunque. Insomma, manca la manutenzione ordinaria. Notiamo però la buona volontà dei cittadini disposti a formare gruppi per impegnarsi nella pulizia e nella valorizzazione dei luoghi. Questi segnali positivi ci fanno capire quanto le popolazioni della montagna siano legate ai loro territori per cui meriterebbero un’attenzione maggiore in termini di servizi”.
In quasi tutti i paesi si lamenta la presenza dei cinghiali, il crollo dei muretti a secco, il rischio della caduta sassi sulle strade principali: “Anche questo è un problema generale – commenta Tarantino – per cui si auspica che gli enti preposti prendano provvedimenti necessari per garantire la sicurezza agli automobilisti e la tutela del territorio. Chiaro che l’abbandono, in certi casi, fa da padrone ma se nei paesi mancano servizi di base, quali la telefonia o il trasporto pubblico, non invogliano certo le persone a rimanere”. Insomma, si spera in una inversione di tendenza per restituire dignità ai nostri borghi e contrastare il fenomeno dello spopolamento.
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"Un'idea bella e giusta che sostengo e per la cui realizzazione mi adopererò augurandomi, fin da ora, che anche l'Amministrazione Comunale di Massa faccia la propria parte", così Martina Nardi, deputata Pd e Presidente della commissione Attività produttive della Camera, sulla proposta dei Veterani dello Sport di intitolare il lungomare di Marina di Massa nel Comune di Massa (Massa Carrara) al calciatore Paolo Rossi.
"Paolo Rossi è stato per tantissimi di noi una di quelle figure in grado di trasformare un sogno in realtà, regalandoci gioie immense e eterne. Come in quella magica notte spagnola 11 luglio del 1982 – ricorda Nardi -. Quel giorno, avevo 9 anni, lo passai con le mie sorelline a dipingere delle magliettine bianche su cui scrivemmo "Italia, campioni del mondo". Si sa che l'attesa è bella e la nostra fu bellissima. Poi ricordo il silenzio. All'epoca abitavo sull'Aurelia e con le finestre aperte il rumore dei camion era un sottofondo quotidiano. Quella sera però sembrava sospeso. Quell'irreale silenzio. Fu spezzato dalle urla collettive che riecheggiavano dalle case, dai terrazzi per i gol che ci portarono alla vittoria. Infine, ricordo la festa, la città imbandierata, i caroselli, la piazza con la bandiera italiana lunghissima e noi, orgogliose delle nostre magliette che abbiamo potuto finalmente sfoggiare".
"E' un ricordo che porterò per sempre con me – spiega la Presidente Nardi – e so che tutti ricordano perfettamente cosa stavano facendo quella notte e con chi erano. Un dono così grande ce lo ha dato Paolo Rossi. E in lui abbiamo avuto anche la fortuna di avere un amico della nostra terra, che aveva un legame profondo con le nostre spiagge e il nostro mare e un reciproco affetto coi luoghi e le persone".
"Sarebbe bello – conclude Nardi – , e a questo lavorerò in prima persona, che l'11 luglio 2022 quando saranno trascorsi 40 anni dalla notte mondiale di Madrid avere il nostro lungomare dedicato a Paolo "Pablito" Rossi".
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Lorenzo Lapucci, plaude alla inziativa di Italia Nostra relativa alla alla problematica dei mozziconi di sigarette ed all'inquinamento che gli stessi producono e rileva disinteresse da parte dell'amministrazione comunale.
"Vista la rilevanza del tema- dice Lapucci - lo scarso senso civico di molti fumatori che ostinatamente gettano i mozziconi di sigaretta a terra e la carenza di cestini per la raccolta dei mozziconi, nel Luglio 2019 avevo presentato in consiglio comunale un ordine del giorno, votato all'unanimità, con oggetto - Sensibilizzazione smaltimento mozziconi di sigarette - nel quale venivano esposti i preoccupanti numeri dell'inquinamento marino dovuto ai residui dei prodotti da fumo".
Lapucci prosegue "l'ordine del giorno impegnava l'Amministrazione comunale di Carrara a promuovere una campagna di sensibilizzazione contro la dispersione dei mozziconi di sigarette nell'ambiente al fine di rendere edotta la cittadinanza sul corretto smaltimento degli stessi e ad implementare il numero di cestini per la raccolta dei residui dei prodotti da fumo partendo dalle aree di maggiore aggregazioni sociale".
Lapucci conclude: "Dopo due anni dall'approvazione dell'ordine del giorno l'amministrazione di Carrara non ha dato seguito con atti concreti all'indirizzo programmatico espresso dal Consiglio comunale. Niente di quanto previsto è stato realizzato, l'immobilismo sul tema è grave, occorrono iniziative sistematiche promosse dall'amministrazione comunale".
In conclusione, Lapucci sollecita l'amministrazione di Carrara ad adoperarsi in tempi brevi e certi a realizzare una campagna di sensibilizzazione sul corretto smaltimento dei mozziconi di sigarette e ad implementare il numero di cestini per la raccolta degli stessi, proprio come previsto nella deliberazione del Consiglio Comunale n. 72/2019.
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Riccardo Bruschi, coordinatore di Forza Italia Carrara, in una nota stampa, affronta la questione del politeama di Carrara e il comportamento assunto dall'amministrazione pentastellata, a detta del forzista, inadeguata di fronte al protrarsi dei problemi e delle lungaggini amministrative per la risoluzione del ripristino della struttura.
"E' sconfortante - esordisce - dopo tutti questi anni constatare che il Politeama Giuseppe Verdi non abbia avuto alcun progresso ma che anzi abbia ulteriori cedimenti a causa dell'abbandono ed incuria. Poco tempo fa era stato annunciato che la zona antistante in piazza Farini sarebbe tornata libera all'uso, ed oggi invece scopriamo di dover tornare due passi indietro. Oggettivamente lo scenario è complicato, ma chi ha in mano il timone della città non può fuggire dalla corresponsabilità di questo scempio: il sindaco e la giunta devono saper tenere le redini di situazioni che, pur riguardando i privati, sono di interesse pubblico".
"Tra le possibili soluzioni - continua - quella di trovare un privato che rilevi lo stabile con un valido progetto di riqualificazione, liquidando i proprietari e così ponendo fine ai contenziosi, oppure come ultima spiaggia si valuti l'aquisto diretto vendendo ad esempio le farmacie comunali".
Forza Italia, inoltre, nel ricordare gli antichi fasti del teatro, associa lo stato di degrado a quello evidenziato dal Marble Hotel e dall'Hotel Mediterraneo, per cui propone di avviare dei colloqui con i proprietari dei tre stabili, mediando tra i vari interlocutori e possibili investitori, per inserire nel programma di mandato delle possibili soluzioni da far poi concordare e sottoscrivere agli alleati ed al candidato sindaco: "Con polso e capacità di dialogo- conclude - la prossima amministrazione avrà il dovere di cercare le soluzioni, e trovarele più che un onere sarà un grande onore".
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Massa Città in Comune contesta alla provincia poca chiarezza in merito al passaggio di camion del marmo sulla SP4 da Antona verso il Passo del Vestito, e punta il dito contro il silenzio amministrativo dell'amministrazione provinciale su richieste di accesso agli atti: all'orizzonte, annuncia il collettivo di sinistra, un esposto in Procura. Così spiega in un comunicato il collettivo di sinistra:" Il presidente della provincia Lorenzetti afferma di avere le idee chiare su quanto accaduto nel settore trasporti, per questo che gli chiediamo di fare ulteriore chiarezza sui camion del marmo che transitano sulla SP4 da Antona verso e oltre il Passo del Vestito. E' stato fatto un accesso agli atti oltre un mese fa-prosegue il comunicato- che non ha avuto alcuna risposta, sono state inviate segnalazioni specifiche agli uffici della Provincia di Massa Carrara con tanto di documentazione fotografica. Vogliamo sapere dal presidente Lorenzetti se sia ancora in vigore l'ordinanza N. 96/10 che inibisce il traffico verso Antona ai mezzi con peso superiore ai 35 quintali, pensiamo non sia così difficile dare una risposta del genere in oltre 30 giorni".
Massa Città in Comune, evoca l'inchiesta che ha coinvolto dipendenti della provincia: "Non vorremmo ritrovarci con una nuova inchiesta della Procura della Repubblica in cui si scopre che altri dipendenti provinciali starebbero favorendo gli interessi di alcune cave poste prima e dopo il Passo del Vestito-si augura il collettivo- Non è normale che dipendenti provinciali, che ormai hanno una mole di lavoro molto ridotta a causa della malsana riforma delle province voluta anche dal PD, non riescano a dare qualsivoglia risposta a cittadini che cercano un normale dialogo con le amministrazioni pubbliche. A questo punto in assenza di una risposta pubblica da parte del presidente Lorenzetti, purtroppo non resterà altra strada che un esposto alla Procura della Repubblica di Massa per capire se sia ancora in vigore l'ordinanza sulla SP4".
F. V.
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Simone Caffaz, candidato sindaco alle elezioni 2022 per il comune di Carrara, interviene nel dibattito sulla funivia tra San Martino e Campocecina sostenendo che "il progetto predisposto da un pool di imprenditori e professionisti non è certo una nuova idea".
L'ex Presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, sostenuto nella sua corsa al ruolo di primo cittadino dada Forza Italia, Lega, Cambiamo e quattro liste civiche, ricorda che "un analogo progetto di cabinovia ad energia solare, perciò meno impattante sul piano ambientale, fu presentato anni fa dal geologo Carlo Musetti e dall'architetto Ingo Schneider" e auspica che "sarebbe ora di riprenderlo in mano e di farne uno studio di fattibilità serio prima di avallare altre scelte che ad oggi sembrerebbero molto più onerose non solo in termini economici".
Caffaz sottolinea poi che "i numeri presentati dai promotori della funivia sull'incremento dei flussi turistici e delle sue ricadute sul territorio appaiono, oltre che mirabolanti, non suggragati da esempi analoghi o da indagini basate su dati certi".
Nel suo intervento Caffaz continua affermando che "i problemi legati ap turismo sono altri, complessi e legati ad altri problemi e non vanno 'sorvolati' ma affrontati per quello che sono".
Il candidato sindaco porta come esempio "le migliaia di pullman transiranti in città, soprattutto nel periodo pre-pandemia, e che in centro non si fermavano neanche per una sosta caffè".
L'ex Presidente dell'Accademia dì Belle Arti di Carrara prosegue sostenendo che "d'altronde, percorrendo su un pullman le strade che atraversano la città verso le cave, un turista che ha magari già visitato Firenze, Pisa e Lucca, non riesce ad apprezzare la bellezza del nostro centro storico ma solo il degrado a causa di decenni di incuria e malgoverno".
Caffaz sottolinea poi come "questo solo tema esemplificativo denuncia invece il problema principale della politica locale e delle amministrazioni che si sono susseguite e cioè la totale mancanza di una 'visione' di città, sulle pratiche che un'amministrazione dovrebbe mettere in campo per attuarla coinvolgendo, dopo averle condivise con i cittadini, le attività imprenditoriali interessate a fara la loro parte".
Il candidato sindaco fa poi notare come "a tal proposito le iniziative culturali messe in campo in questi ultimi anni sono apparse, seppur in alcuni casi apprezzabili, spot discontinui bon facenti parte di un progetto organico e serio, spesso non collegate tra loro e a volte insensate e pretestuose".
Caffaz porta come esempio "i pinguini di plastica colorata in piazza Alberica, per altro già visti e rivisti in altre città, in cui il pregiato marmo è stato ridotto a inutile e ridicola base di sostegno alla plastica", affermando subito dopo che "il problema non è neppure l'opera in plastica in se' ma lo svilimento a cui è stato costretto il marmo che invece, soprattutto a Carrara, dovrebbe essere massimamente valorizzato".
Caffaz assicura poi che "su questi temi, non solo ovviamente legati al turismo, ho già avviato la costituzione di gruppi di lavoro che dovranno produrre riflessioni e proposte su cui fare sintesi per un nuovo progetto di città vivibile e accogliente".
Secondo l'ex presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara "il presupposto è quello che un territorio per essere attraente ed accogliente lo deve essere in primis per la propria identità, nel nostro caso unica, e per chi ci vive e lavora".
Simone Caffaz conclude sostenendo che "un territorio solo così può essere attrattivo verso i non residenti e il turismo in generale tenendo presente che alcuni studi indicano il lifestyle made im Italy come uno dei punti di forze del nostro paese".
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Poco più di un centinaio: siamo lontani dalla partecipazione della vicina Massa della scorsa settimana. Piazza Gramsci a Carrara non risponde con gli stessi numeri ma chi c'è lo fa con slancio. E le emozioni non sono comunque mancate: il merito va tutto a quel dottore di campagna, come si è definito lui stesso, quel medico pioniere di una cura per il covid che si basava esclusivamente sulla solidarietà dello scambio del sangue di chi aveva sconfitto l'infezione e che donava il suo plasma a chi quell'infezione non riusciva a sconfiggerla.
Un medico che pochi giorni fa è stato trovato senza vita e sui cui la magistratura ora sta indagando per omicidio colposo. "Invece di essere premiato e onorato è stato osteggiato e oltraggiato da oltre un anno da un sistema sanitario corrotto dalla ideologia del profitto a riprova del fatto che questa epidemia è diventata un pretesto per giochi economici e geopolitici più grandi di noi" denunciano accorati al microfono dopo il minuto di silenzio dedicato al medico. La piazza non è affollata, ma appena al microfono viene pronunciato il nome "Giuseppe De Donno", scatta un lungo, forte, sentito, autentico applauso partito dal cuore di tutti i presenti. Sicuramente uno dei momenti più significativi.
Altro momento emblematico è stato quando a turno i cittadini hanno preso la parola e in particolare quando ha parlato Federica, una giovane, la quale facendo un passaggio e un riferimento politico all'interno del suo discorso ampio e articolato, ha provocato una contestazione da parte di uno dei presenti appartenente probabilmente allo schieramento politico opposto. Una circostanza sicuramente indicativa di una sfida che aspetta questo gruppo di cittadini e cittadine che si appresta a costruire un percorso, a cercare di trovare un'organizzazione: convivere insieme pur avendo ideologie diverse, ma comunque uniti in nome di valori comuni. Quali sono questi valori comuni? I valori comuni sono tanto evidenti e palesi ormai, quanto difficili da mantenere, analizzare, approfondire. Valori comuni che sono stati spiegati e messi a fuoco in modo sorprendente proprio dai ragazzi intervenuti. Sbalorditiva la freschezza e la purezza di un diciassettenne. Aveva già preso la parola a Massa: l'altra settimana però aveva parlato a braccio senza prepararsi un discorso, di getto con il cuore e il respiro a mille. Questa volta ha scritto la sera prima un discorso e la sua lucidità fa riflettere su quanto abbiano da dire di nuovo i più giovani, se solo venisse lasciata loro la parola liberamente, senza essere imboccati. Merita riportarlo quasi tutto, il suo discorso.
" Io sono Lorenzo, uno studente, abito a Viareggio e ho 17 anni. Rappresento quei pochi giovani che oggi si interessano alla politica e che provano a capire e collaudare un pensiero, positivo o negativo che sia, ma comunque un pensiero-legge il suo discorso Lorenzo- Io non sono un no vax, non sono un fascista e nemmeno un negazionista, sono un giovane che crede nella Democrazia e nella libertà di scegliere. Libertà di scegliere senza clausole e ricatti ma con coscienza e con consapevolezza. Sono per la libertà di scegliere se farmi o meno un vaccino sperimentale perché questo è. Un vaccino che come diceva lo stesso professor Galli ieri in tv nel programma Stasera Italia, non è altro che un vaccino collaudato sul primo ceppo di covid sars quello di Wuhan per intenderci e quindi inefficace nei molti casi verso le varianti attuali e ancora di più nelle prossime che arriveranno. Difatti si parla già di terza dose senza neanche aver condotto studi sulla efficacia di tale scelta e senza ancora aver capito gli effetti a medio-lungo termine di tale siero, ma alla cieca, come in Israele dove il vaccino sembra essere un gran buco nell'acqua. Il Jerusalem Post qualche giorno fa parlava dicendo che il 90℅ dei nuovi ricoveri over 50 quindi nelle fasce a rischio era stato vaccinato con ben due dosi. In tutto ciò-parla come un fiume in piena Lorenzo tra gli applausi, probabilmente il più applaudito- Pfizer e company ringraziano perché nel mentre che i media ed i debunker da salotto sputano ancora sulla terapia di De Donno dicendo che costando circa 80 dollari a sacca, è troppo costosa, la Pfizer come dice il Fatto Quotidiano sta creando una delle più grandi speculazioni al mondo sulle fiale che arriveranno a costare più di 160 dollari cadauna nei prossimi anni. Vaccini, ricordo, fatti con contribuiti statali e ora rivenduti a 20 volte il suo valore, alla faccia del filantropismo. Il secondo punto- ha continuato ad arringare il giovane- è quello del green pass, un metodo liberticida e discriminatorio verso chi non vuole vaccinarsi, chi non lo ha potuto fare o chi semplicemente non può. Un metodo che durerà per anni, si sono difatti badati bene da chiamarlo covid pass, chissà se un domani diventerà come in Cina una carta politica per monitorare il cittadino stile Black Mirrow, ma gli intellettuali di sinistra mica se lo domandano, per loro l'unica dittatura è quella con l'uomo solo al potere, sono rimasti indietro di 70 anni-e qui scatta un applauso fragoroso-perché il nemico si modifica, mai si presenta con gli stessi abiti di prima, ricordatevelo. Ma per fortuna qualcuno apre gli occhi : parlo di Massimo Cacciari, del professor Andrea Zhok della Wu ming Foundation, Giorgio Agamben e di molti altri professori, filosofi intellettuali...di sicuro non persone dell'estrema destra o fascisti, questo per farvi capire che dire no al green pass non è da fascisti ma da persone libere. Concludo toccando infine un argomento molto vicino al mainstream, quello dell'odio. Ogni giorno si fanno campagne contro l'odio ed il rispetto del prossimo. Ma poi vedi i commenti di Burioni che definisce le persone non vaccinate sorci, vedi giornalisti che dicono che le persone non vaccinate dovrebbero cementarsi in casa, vedi medici ed infermieri minacciare di morte i pazienti che non hanno ricevuto la prima dose e quindi la domanda che mi viene è: esiste un odio giustificato, un odio buono? La risposta è no!"
"Ci stanno dividendo in due categorie: ci stanno mettendo gli uni contro gli altri" avvisa al microfono anche Luna, una giovane mamma.
Federica ci racconta dell'emergenza all'Aquila. Cosa c'entra? Si chiederanno in molti. Racconta Federica:"A l'Aquila per via dello stato di emergenza costruirono dei campi dove misero delle restrizioni durissime, dagli orari fino a contarti le barre di cioccolata. Gli aquilani dicevano: questo è un esperimento sociale per vedere quanto reggiamo contro le restrizioni. Abbiamo avuto tanti morti e abbiamo paura. E oggi, come all'Aquila, siamo in uno stato di emergenza. Abbiamo ancora le leggi antiterroristiche degli anni 70 e mi viene da chiedere: quello che stanno facendo ora lo toglieranno o rimarrà permanente?"
E poi c'è Giulio Milani di Rivoluzione Allegra, l'associazione organizzatrice: "Sono tre i punti fondamentali: un vaccinato e un non vaccinato possono ugualmente vaccinare e essere contagiati; non si conoscono i rischi a lungo termine della vaccinazione (e questo fa venire meno la possibilità di renderlo obbligatorio); il vaccino non è l'unica arma ma esistono terapie ben note solo che non vengono inserite in protocollo perché altrimenti renderebbero inapplicabile l'autorizzazione in emergenza dei vaccini. Qualunque altra valutazione specie se etica non ha alcuna legittimità perché il nostro non è uno Stato etico ma di diritto-sottolinea anche lui tra gli applausi- mentre ogni Stato etico è uno Stato totalitario. Se ciò è vero tutta la normativa sanitaria è incostituzionale. E' crescente il timore per la deriva autoritaria e tecnocratica che la nostra società sta prendendo, misure che hanno poco a che vedere con l'emergenza sanitaria che sta diventando permanente"
Anche Maddalena Zucchelli fa parte di Rivoluzione Allegra: "L'informazione che passa da un solo canale non può essere informazione corretta. Questo è il risultato per aver tenuto la testa sotto la sabbia per anni. Ci siamo accomodati nel sogno, ci hanno detto che i cattivi erano andati via e poi hanno lasciato sempre più spazio alle multinazionali. E il risultato è la globalizzazione".
Il prossimo appuntamento è per sabato alle 18:00, a Massa.
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Animi surriscaldati da un'accesa discussione in consiglio comunale a Tresana sulla interpellanza presentata da Futuro di Tresana in merito al concorso pubblico svoltasi il 14 luglio 2021 per l'assunzione a tempo pieno ed indeterminato di n. 1 unità con il profilo professionale di Istruttore amministrativo - servizi demografici (categoria c-posizione economica c1).
L'interpellanza urgente della lista civica rivolta al sindaco e alla commissione concorsuale perché sanino gli errori che si sono verificati nel correggere le risposte.
"Vivace discussione ieri sera in consiglio comunale a Tresana-fa sapere tramite nota stampa Futuro di Tresana- La lista Il Futuro di Tresana ha presentato, in data 28 luglio scorso, una interpellanza urgente indirizzata al sindaco e al presidente della commissione concorsuale affinché siano addottati opportuni provvedimenti in autotutela per sanare le gravi inesattezze scontrate nelle risposte, ritenute valide dalla commissione esaminatrice".
Gli errori di cui si parla si riferiscono a due quesiti della prova preselettiva: gli assessori comunali infatti non vengono nominati dal consiglio comunale (risposta A fra le possibili opzioni di risposta), ma sono nominati dal sindaco. Non solo, l'altro errore riguarda il diritto di accesso è riconosciuto dall'ordinamento per assicurare la legittimità del procedimento"(risposta A), quando invece il "fine è assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale" (risposta C).
"Si tratta dei quesiti 26 e 27 della prova preselettiva concorso pubblico, svoltasi il 14 luglio 2021-scrivono nel comunicato i consiglieri di Futuro di Tresana- per l'assunzione a tempo pieno ed indeterminato di n. 1 unità con il profilo professionale di Istruttore amministrativo – servizi demografici (categoria c-posizione economica c1). "Innanzitutto quello che risulta inverosimile, asseriscono i consiglieri, è aver attribuito al quesito 27 come risposta esatta che "gli assessori comunali sono nominati dal Consiglio comunale" !!!! (risposta A) , anziché "nominati dal Sindaco". Seconda inesattezza è stata quella di attribuire al quesito 26 che "il diritto di accesso è riconosciuto dall'ordinamento per assicurare la legittimità del procedimento"(risposta A), quando invece il "fine è assicurare la trasparenza dell'azione amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale" (risposta C)".
I consiglieri sottolineano il loro sbalordimento:"Sorprendente in un concorso bandito da un Comune ! Ma soprattutto quello che interessa alla minoranza è che siano tutelati i concorrenti esclusi a causa di tali irregolarità, al fine di garantire loro l'accesso alle altre prove, pertanto hanno chiesto tempestività nelle decisioni dell'amministrazione e di esserne prontamente informati".
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