Politica
Dieci milioni di euro di avanzo, ma nemmeno un euro per la fontanella Evam: riparte la protesta dei % Stelle Massa per la riapertura della fontana
Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa torna a chiedere con forza la riapertura della fontanella Evam, chiusa ormai da anni, nonostante le oltre 700 firme…

Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

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"Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico e la giunta Persiani in questo si mostra davvero infernale per Massa e i massesi. Anche oggi le cronache cittadine ci raccontano che il sindaco e la sua maggioranza continuano a fare pressione sulla Regione per poter chiudere il nostro fiume Frigido dentro una prigione di cemento armato. E continuano a raccontare la storiella che ciò serve per metterlo in sicurezza. In realtà stanno realizzando una ulteriore cementificazione del Frigido." così la deputata Pd di Massa Carrara e Presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, Martina Nardi.
"Negli anni passati le varie amministrazioni hanno fatto una scelta importante e lungimirante - spiega Nardi - per riportare i massesi a riappropriarsi del proprio fiume che per troppo tempo era stato dimenticato. Sono, siamo, stati capaci cioè di far rivolgere di nuovo lo sguardo e l'attenzione della città al proprio fiume dopo che per anni gli avevano voltato le spalle. Ora quell'obiettivo non solo viene abbandonato dalla Giunta Persiani, ma addirittura lo si vuole seppellire e nascondere dietro una colata di cemento".
"Il sindaco infatti – dice Nardi - vuole costruire un muraglione alto fino a 5 metri (circa un palazzo a due piani per rendere l'idea) lungo il Frigido. Vuole spendere oltre 1,5 milioni di euro e si giustifica dicendo che è l'unico modo per mitigare il rischio idraulico. In realtà non ha voluto trovare soluzioni alternative. Tanto che, e non è un caso, tutti gli studi hanno preso come riferimento solo la parte finale del Frigido. Il risultato è che il Comune di Massa userà un bel po' di denaro dei cittadini per mettere la parola fine a quel parco fluviale che la città in questi anni ha mostrato di apprezzare e amare".
"Vorrei che almeno in Regione vi fosse un moto di saggezza - conclude Nardi – e invito la neoassessora regionale all'Ambiente Monia Monni a valutare bene se questa cementificazione del nostro fiume sia davvero la scelta ambientalmente più giusta e accettabile rispetto a soluzioni molto meno impattanti e invasive".
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Un'altra conferma tra le nomine della Lega a Massa è quella di Sofia Anna Galeotti nel ruolo di coordinatore comunale giovanile. La nomina è arrivata nei giorni scorsi da Filippo Frugoli, consigliere comunale e coordinatore provinciale dei giovani del Carroccio. La Galeotti guiderà il movimento giovanile comunale per il secondo anno consecutivo, proseguendo nel percorso di politica sociale volto a favore dei concittadini bisognosi.
"Nell'ultimo anno - dichiara - la Lega giovani di Massa si è fatta portavoce delle esigenze di tante famiglie in difficoltà che, a causa del Covid-19, si sono trovate in situazioni critiche. Noi ragazzi abbiamo cercato di dare il nostro contributo con raccolte alimentari e rendendoci sempre disponili all'ascolto: continueremo a farlo organizzando altre iniziative a scopo benefico che, soprattutto nel momento storico in cui stiamo vivendo, sono essenziali.Inoltre Non mancheranno iniziative per avvicinare i giovani alla politica, da sempre tematica importante per il gruppo. Credo sia importante che i ragazzi inizino sin da giovani ad interessarsi alla politica: ci impegneremo, come abbiamo già fatto, ad attirare l'attenzione e l'interesse dei giovani perchè la politica ci riguarda tutti, ogni giorno. Molti ragazzi non si interessano a questo argomento, principalmente a causa della diffusa perdita di fiducia nella politica maturata negli anni passati: la situazione deve cambiare e ci impegneremo affinché il nostro messaggio arrivi a più persone possibili.Questo è sicuramente il punto cardine della nostra battaglia".
Sulla nomina interviene anche il Coordinatore Provinciale Frugoli: "Ringrazio Sofia per il lavoro svolto in questi due anni, in cui il suo impegno ha contributo alla crescita del partito. Non posso che essere soddisfatto del lavoro dei giovani che, ogni giorno, mostrano il loro impegno e la loro passione nel fare politica: Massa ha bisogno di loro".
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Pochissimi giorni fa, in occasione della ricorrenza della giornata mondiale della donna, Roberta Crudeli, capogruppo Pd in consiglio comunale a Carrara, aveva fatto protocollare la mozione a sostegno delle vittime di violenza: la stessa consigliera ha annunciato che nel corso della seduta di oggi la mozione è stata votata all’unanimità.
La mozione prevede l’adesione alla campagna “Se sei vittima di stalking e violenza chiama il 1522”: tale scritta verrà apposta sugli scontrini emessi dalle farmacie comunali e private ed esercizi commerciali che vogliano spontaneamente aderire; il comune, dal canto suo, si attiverà per la divulgazione della campagna, tramite i canali social e gli altri mezzi a sua disposizione.
Anche nel corso del lockdown, tutta la rete dei centri antiviolenza e dei numeri per l’assistenza nella regione Toscana, non hanno interrotto la loro attività a servizio delle donne e la rete di Codice Rosa ha rafforzato l’attenzione e l’impegno in questo momento di emergenza sanitaria per tutelare e proteggere le vittime di violenza; è importante sapere che il 1522 è un numero gratuito 24 ore su 24, sia da fisso che da mobile e accoglie immediatamente la richiesta di aiuto da parte della donna che viene avvicinata gradualmente e rispettando totalmente l’anonimato.
Molto soddisfatta del felice esito della mozione, Roberta Crudeli: “ Ho scelto simbolicamente la data dell’8 marzo per depositare la mozione al Protocollo , mi auguro che tanti negozi aderiscano, è importante diffondere il più possibile il messaggio”.
Donatella Beneventi
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Poca chiarezza, ed ancor meno giustizia, è stata fatta dal quel lontano 3 febbraio 2005, sul disastro aereo in cui persero la vita 105 persone, di cui tre erano nostri connazionali: Gianluigi Barattin, Andrea Pollastri e Bruno Vianini.
Erano i giorni del rapimento della giornalista Giuliana Sgrena che veniva sequestrata in Iraq proprio all'indomani del disastro aereo. Tutti gli organi d'informazione parlavano di questo fatto, inquadrato entro un panorama geopolitico di forte tensione in cui la guerra afgana non trovava tregua nonostante l'intervento internazionale.
Ma anche dopo la liberazione della giornalista, prevalse il silenzio stampa sulla vicenda e solo certa stampa alternativa dedicò qualche pezzo allo schianto del volo di linea Kam Air 904, decollato alle 14.32 dall'aeroporto di Herat e mai atterrato all'aeroporto di Kabul, dov'era diretto.
Resta tutt'oggi uno spinoso enigma avvolto da contraddizioni non chiarite e soffocato nel tempo da un silenzio imbarazzante.
“Se ancora oggi si domanda alla gente di questo caso, pur essendo uno dei disastri aerei tra i più gravi accaduti negli ultimi anni, nessuno ne ha notizia” così ha commentato alla nostra redazione la giornalista e avvocato Susanna Donatella Campione, raggiunta nel pomeriggio al telefono.
In un articolo pubblicato su La Gazzetta di Massa e Carrara l'8 gennaio scorso, la Campione è intervenuta con decisione nel tentativo di squarciare il silenzio calato su questo caso, di cui sempre poco si è parlato e di cui, invece, è il caso di parlare.
L'unica certezza è lo schianto del Boeing 737-200 sul monte Shapiri Gar, a 30 km a est della capitale afghana, in cui perse la vita un intero equipaggio. “Incidente per avverse condizioni meteorologiche”: è la spiegazione ufficiale che fu subito battuta dalle agenzie di stampa.
L'inchiesta della procura di Roma fu archiviata rapidamente avvallando il rapporto tecnico redatto dai carabinieri di stanza in Afghanistan nel settembre 2005 che parlava di “disorientamento del pilota in fase di atterraggio”. Il rapporto ufficiale della commissione d'inchiesta istituita dal ministero dei trasporti afghano del febbraio 2006 concludeva affermando che «l'aereo scese al di sotto della minima altitudine assegnata, ma le ragioni di questa discesa non possono essere determinate».
Tredici anni dopo, nel 2018 il Corriere della Sera riapriva quella triste pagina con un'inchiesta firmata da Francesco Battistini ed Enrico Mannucci che smentiva la tesi dell'incidente dovuto al maltempo, riportando il parere di due esperti italiani che scelsero di rimanere anonimi.
Oggi, dopo tre anni da quell'audace inchiesta, è finalmente approdata in parlamento un'interrogazione sul caso a firma dell'onorevole Cosimo Ferri, componente in quota Italia Viva della commissione giustizia della Camera dei Deputati. E' una notizia significativa, se non addirittura inattesa: qualcosa torna dunque a muoversi e speriamo non si fermi.
“Nonostante la gravità dell'episodio – si legge nell'interrogazione di Ferri - l'intera vicenda rimane sotto molti aspetti avvolta dal mistero, ed è importante non solo compiere ulteriori accertamenti ma, sussistono anche gli estremi della riapertura delle indagini penali da parte della procura di Roma, atteso che in precedenza non si è tenuto conto di aspetti fondamentali emersi nel successivo rapporto della Commissione ufficiale afgana e di quelli raccontati nell'inchiesta del Corriere della Sera”.
Nel testo dell'interrogazione, Ferri sottopone ai destinatari le incongruenze che non meritano certamente il silenzio istituzionale che i familiari delle vittime hanno subito fin qui: “Del tutto senza spiegazione rimangono, in particolare: le manifeste anomalie nell'itinerario del velivolo, emerse anche dallo studio delle carte di volo e delle relazioni ufficiali e il mancato rispetto della procedura standard di avvicinamento all'aeroporto; la mancata richiesta di assistenza speciale da parte dei piloti e l'assenza d'invio di segnali d'allarme dalla cabina di pilotaggio; il mancato ritrovamento della scatola nera contenente le registrazioni audio della cabina di pilotaggio; il ritrovamento, giorni dopo l'accaduto, della seconda scatola nera priva dei dati di volo”.
Non solo: “Ulteriori anomalie si registrano circa l'intervento sul luogo del disastro di militari americani e il trasporto delle salme dei passeggeri statunitensi – cui, peraltro, era vietato volare con la compagnia aerea Kam Air – presso la base militare americana di Bagram, senza la previa autorizzazione del medico legale incaricato, colonnello dei carabinieri Carlo Maria Oddo, nonché la mancata effettuazione, nell'immediatezza del fatto, di alcun tipo di esame autoptico tossicologico sui corpi dei piloti (procedura obbligatoria dal 1990, in caso di incidenti di volo)”.
Fatti che, secondo Ferri, impongono di fare chiarezza sull'accaduto: “Occorre incaricare esperti che, esaminate le carte e i dati in possesso, possano chiarire la dinamica del caso, anche per interrompere quel doloroso, assordante silenzio istituzionale”.
Si tratta di sapere: “Di quali elementi disponga il governo e se non intenda promuovere iniziative, anche di carattere diplomatico, al fine di contribuire a chiarire le circostanze di una tragedia che ha visto coinvolti tre nostri connazionali”.
Si riapra il caso, dunque, si faccia chiarezza e si renda giustizia alle vittime ed ai loro famigliari.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale commenta le recenti indiscrezioni sugli assetti del consiglio di amministrazione della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara: «Trovo inaccettabile che l’amministrazione e la stessa neoeletta al cda della Fondazione, l’avvocato Daniela Patriarchi, debbano venire a conoscenza dei dubbi sollevati sulla sua nomina dai giornali: è molto scorretto che certe considerazioni, peraltro secondo le nostre valutazioni, infondate, siano state date in pasto alla stampa senza prima mettere al corrente la diretta interessata» afferma il primo cittadino parlando di «comportamenti poco eleganti di cui avremmo volentieri fatto a meno».
De Pasquale puntualizza: «Parlare di “incompatibilità e di ineleggibilità” dell’avvocato Patriarchi non è corretto. Lo Statuto della Fondazione, nell’indicare i requisiti di candidabilità dei membri del CDA, stabilisce che il candidato debba essere “preferibilmente” residente nella provincia di Massa e Carrara. Come sempre accade, anche in questo caso la candidabilità è stata valutata al momento della votazione dall’organo competente, vale a dire il Comitato di Indirizzo della Fondazione. Se lo Statuto avesse voluto limitare la candidabilità ai soli residenti della Provincia lo avrebbe indicato chiaramente. Così non è perché l’avverbio “preferibilmente” comporta una discrezionalità per coloro che votano: quindi, come riporta anche un parere legale in nostro possesso, il Comitato di indirizzo della Fondazione ha esercitato in modo consapevole il potere discrezionale che gli è attribuito e ha eletto l’avvocato Patriarchi che, nella documentazione presentata per la propria candidatura, aveva indicato chiaramente la propria residenza (Castelnuovo Magra)».
« Già in passato dalla Fondazione erano arrivate interpretazioni non certo infallibili: penso ad esempio alla nomina del presidente Enrico Isoppi e del vicepresidente Sergio Chiericoni, che non rispettavano le norme sulla parità di genere ma anche a fronte di questa palese violazione erano state approvate. E’ stato necessario addirittura il pronunciamento del Ministero delle Finanze, sollecitato da un ricorso del Comune, per ripristinare la legalità». Allo scivolone clamoroso la Fondazione ha rimediato solo attraverso le dimissioni “obbligate” di un membro e con l’ingresso “di ripiego” di una donna: una manovra anche questa che certo non fa onore all’ente».
Il Sindaco conclude ricordando che «la Fondazione è una risorsa di tutta la città: non può e non deve essere gestita con logiche che mirano a tutelare non il bene comune ma malcelate ambizioni elettorali, con il risultato di innescare forzature che poi vengono maldestramente risolte con soluzioni pasticciate a danno dell’immagine e della reputazione della Fondazione stessa».
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Accordo fatto per l’allestimento del macro hub per le vaccinazioni a CarraraFiere/Imm: questa mattina il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il sindaco Francesco De Pasquale e il vicesindaco Matteo Martinelli, il direttore generale di Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, il consulente per la campagna vaccinale della Regione Toscana Angelo Zubbani e l’amministratore unico di CarraraFiere Francesco Amedoro, hanno sciolto gli ultimi nodi amministrativi e burocratici per l’allestimento di un centro di somministrazione da oltre 1000 vaccini al giorno a CarraraFiere.
Nel corso dell’incontro è stato confermato all’unisono che il polo fieristico è una collocazione ottimale per il macro hub, trattandosi di una sede dotata di spazi idonei e accessibili, ampi parcheggi ed essendo facilmente raggiungibile sia in auto sia con i mezzi pubblici. Non solo. I padiglioni del polo fieristico ospitano già dallo scorso novembre la centrale di tracciamento dei contagi covid-19: l’integrazione di questa attività con l’hub vaccinale permetterà dunque all’azienda Usl Toscana nord ovest di razionalizzare i costi e gli spazi.
«Sono molto soddisfatto. Con oggi si concretizza una collaborazione tra partner pubblici che permetterà di assicurare ai cittadini della provincia, e non solo, un servizio efficiente, sicuro e virtuoso in termini di gestione. Carrara, grazie al suo polo fieristico, di cui Comune e Regione detengono insieme il 77,2% delle quote, sarà un punto di riferimento di area vasta per la campagna vaccinale. Questo deve essere motivo di orgoglio perché la nostra città assume un ruolo strategico in una fase fondamentale per l’uscita da uno dei periodi più difficili della storia del nostro Paese» ha commentato il sindaco Francesco De Pasquale.
«Avere a disposizione un centro vaccinale grande e facilmente raggiungibile mi rassicura perché entro breve partirà la vaccinazione su grandi numeri ed avremo bisogno di spazi adeguati per poter raggiungere il maggior numero possibile di cittadini in tutta sicurezza», ha dichiarato il direttore generale di Usl Toscana Nord Ovest Maria Letizia Casani.
La campagna di vaccinazione entrerà nella fase massiva a partire dal mese di aprile quando, grazie alla maggiore disponibilità di dosi, potranno essere effettuate oltre 1000 inoculazioni al giorno.
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A seguito della comunicazione con cui oggi l’Ufficio di Igiene e Sanità Pubblica della Zona Distretto Apuane ha segnalato casi di positività al covid-19 presso la primaria Eugenio Chiesa di Avenza, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha concordato con la dirigente dell’Ic Gino Menconi la sospensione dell’attività educativa in presenza fino al 20 marzo 2021. Gli studenti proseguiranno le lezioni con la modalità della didattica a distanza.
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"Senza preavviso e senza alcun tipo di comunicazione, stamani, è stata interdetta la circolazione sul ponte di via Gino Menconi ad Avenza. I lavori al ponte, appaltati dalla Regione, si stanno protraendo da svariati mesi e hanno comportato la chiusura della strada, una delle principali arterie di Avenza di Carrara. Nessuna comunicazione e nessun cartello informativo, per una chiusura che durerà almeno 15 giorni. Serve rispetto per commercianti e residenti già molto provati" dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha ricevuto le segnalazioni da Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Carrara, e da Cesare Micheloni, responsabile elettorale del coordinamento di Fdi.
"Sbagliati i modi e sbagliati i tempi, visto che tale chiusura arriva a ridosso di Pasqua e rappresenta un altro colpo ferale per l'economia del territorio. I commercianti della zona non hanno ricevuto alcun ristoro, né dal Comune di Carrara e né dalla Regione. Si poteva, magari, differire tale chiusura preservando le festività pasquali. A subire sono sempre cittadini e attività economiche!" tuonano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni.
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"Dopo la richiesta di iscrizione al Repertorio Regionale del Limone ed Arancio massese in quanto risorse genetiche locali a rischio di estinzione, presentata alla Regione Toscana dal Sig. Pier Paolo Lorieri, esperto apuano della tradizione dei nostri agrumeti, e successivamente approvata, il Senatore Patrizio La Pietra, membro della commissione agricoltura al Senato di Fratelli d'Italia ha comunicato la bellissima notizia del riconoscimento Nazionale delle nostre 2 risorse vegetali locali a rischio di estinzione, "Limone ed Arancio massese".
Bruno Quieti, responsabile provinciale del Dipartimento Agricoltura di Fratelli d'Italia, Alessandro Cancogni, Coordinatore comunale e Alessandro Amorese, capogruppo in consiglio comunale, seguono da oltre un anno l'evoluzione delle possibili (ed auspicate) disposizioni su questi due prodotti, vero e proprio patrimonio storico massese e specificità identitaria, ed hanno chiesto al proprio senatore Patrizio La Pietra di monitorare costantemente questo percorso in Commissione Agricoltura al Senato.
"Il Senatore di Fratelli d'Italia - concludono -, da sempre vicino al nostro territorio, ha visitato più volte le nostre splendide colline del Candia per un incontro con i viticoltori e si era impegnato a portare avanti la promozione della nostra zona pedemontana e delle sue ricchezze naturali. Il riconoscimento per le nostre due risorse è una nuova opportunità che può aprire molte strade non solo riguardanti la tutela e la valorizzazione di peculiarità del nostro territorio ma anche rinnovate occasioni di promozione e idee di progetti d'impresa per giovani e meno giovani".
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Il gruppo consigliare del Pd al comune di Massa, nelle persone dei consiglieri Stefano Alberti, Gabriele Carioli, Giovanni Giusti e Alessandro Volpi, in un comunicato, rendono noto che a seguito della situazione in cui versa, a loro dire, il borgo di Fornello-Casette, che circa quindici giorni fa è stato scenario di un incidente nel corso del quale un camion che trasportava scaglie di marmo , ha rischiato di abbattersi sulle case sottostanti la sede stradale sfondando il guard rail e fermandosi fortunatamente in bilico.
“Questo grave incidente – dice il comunicato- pone una seria riflessione sulla sicurezza, sulle attività di controllo dei carichi trasportati, sul numero dei passaggi e degli orari.
La realizzazione del collegamento tra la cava della Rocchetta con il bacino di Piastrone-Gioia eviterebbe il transito dei mezzi pesanti dall'abitato.
In ragione di quanto sopra espresso si interpella l'amministrazione per richiedere:
a) quando sarà sostituita la barriera abbattuta con un guard-rail ad elevato livello di contenimento;
b) se nell'elenco annuale 2021 sono previsti interventi di asfaltatura delle strade del comprensorio di Casette visto il gravoso traffico dei mezzi pesanti sulle strutture viarie;
c) quali azioni intende attivare l'amministrazione per l'applicazione dell' accordo siglato nella precedente consiliatura riguardante il numero dei viaggi,gli orari e le portate del materiale trasportato;
d) se l'amministrazione non ritenga opportuno programmare un intervento di ampliamento del parcheggio esistente per rispondere alle esigenze dei residenti;
e) se in ragione di una maggiore sicurezza, di una sostenibilità ambientale e sociale diffusa, non si ritenga opportuno avviare una progettazione di fattibilità di un tracciato alternativo, quale il collegamento della cava Rocchetta con il bacino Piastrone-Gioia che eviterebbe il transito nell'abitato della località il Fornello”
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