Politica
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

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Massa Città in Comune entra a gamba tesa nella vicenda Serinper e con un comunicato breve, ma incisivo, chiede ai politici coinvolti nell'indagine di fare un passo indietro:
L'indagine portata avanti a 360 gradi dalla Procura e dai carabinieri sulla galassia Serinper dovrebbe consigliare a tutti la massima prudenza. Bastano i racconti di chi ha vissuto in prima persona questo tipo di "accoglienza" per capire che siamo di fronte a un sistema volto unicamente al profitto sulla pelle dei più deboli. I conti li stanno pagando i minori, i lavoratori di quelle strutture e noi cittadine e cittadini. Siamo di fronte ad un modello di fornitura di servizi socio-sanitari che non funziona e che va profondamente rivisto.
La "politica" ne esce male da questa storia e non solo perché sembrerebbe aver chiesto favori in termini di assunzioni e forse anche di voti, ma anche perché una volta indagata non ha fatto un passo indietro rispetto alle cariche mettendosi nelle condizioni di difendersi come i comuni cittadini. Ha preferito continuare a esternare sui social (anche questo un segno dei tempi) senza il minimo rispetto per un'indagine che racconta di violenze sui minori. Chiediamo a Bellesi, Benedetti, Lorenzetti, Podestà e Petracci un atto di rispetto istituzionale, un'autosospensione dalle loro cariche politiche, un atto di rispetto nei confronti delle famiglie dei minori e delle cittadine e cittadini che rappresentano. Chiediamo inoltre agli indagati, vista la delicatezza della questione, la massima collaborazione verso la giustizia per fare in modo che la verità venga chiarita quanto prima.
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E’ un problema ciclico che a tappe fisse si rinnova: il livello di rumorosità della parte est di Marina di Carrara. L’ha rispolverata il gruppo consiliare Insieme per Carrara formato da Gianenrico, Spediacci, Andrea Vannucci e Dante Benedini che ha ricordato che già due anni fa l’aveva portata all’attenzione dell’amministrazione, presentando i dati delle indagini Arpat che certificavano una rumorosità diurna e notturna abbondantemente e costantemente più alta dei limiti di legge.
“All’epoca – hanno detto da Insieme per Carrara - l’assessore Scaletti ci rispose che nel giro di qualche settimana sarebbe stato sottoposto all’attenzione del consiglio comunale un nuovo piano acustico. Nel novembre del 2018 abbiamo di nuovo sollecitato l’amministrazione sullo stesso tema ed in questo caso ha risposto il sindaco dicendo che il piano acustico era quasi pronto, salvo la presenza di“alcuni piccoli nodi da sciogliere” .
Ha inoltre aggiunto che attraverso il progetto di water front la situazione avrebbe avuto un notevole miglioramento: "Sono trascorsi altri due anni e del nuovo piano acustico non c’è traccia. I cantieri del water front sono ancora in alto mare e i nostri concittadini di Marina sopportano polveri e rumori determinati da una situazione di palese illegalità nell’inerzia più totale dell’amministrazione. Considerato che il piano acustico non potrà risolvere assolutamente nulla visto che nulla sarà fatto per diminuire i rumori e si limiterà soltanto ad alzare le soglie della rumorosità, ci domandiamo quale sia la sua utilità in relazione a questo problema. Visto che prima o poi si farà il water front, che serve soprattutto a mitigare l’impatto delle attività portuali nei confronti del resto della città, ci aspetteremmo che la sua realizzazione consentisse una riduzione del rumore e non che facesse alzare le soglie di legge“.
Insieme per Carrara ha quindi chiesto di verificare se e quanto i lotti uno e due del waterfront saranno realizzati ed ha ricordato che, tuttavia, nel frattempo i residenti di Marina continueranno ad aspettare una soluzione: “Se non è certo che il waterfront risolverà il problema acustico non è illegale aspettare i due anni necessari a realizzare il progetto, per capire se tale problema sarà risolto” è il quesito che si è posto il gruppo Insieme per Carrara.
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E’ severo il giudizio del consigliere Bernardi sul reddito di cittadinanza, misura fortemente voluta dal governo 5 stelle che per il consigliere comunale carrarese sarebbe di fatto un costosissimo flop, ideato e gestito male dai pentastellati, il cui fallimento è riconosciuto anche dal governo stesso.
“Molti politici - ha spiegato Bernardi - hanno evidenziato che il reddito di cittadinanza è una misura assistenzialista pura che, per incapacità di progettazione e di gestione, si è impantanata nella fase della ricerca del lavoro. Tanto che sono già stati per così dire “licenziati” gli inutili e poveri navigator.”.
Ma passando dal piano nazionale a quello comunale, Bernardi ha messo in evidenza una linea in controtendenza: “L’assessore al Sociale Anna Galleni è stata una sostenitrice del reddito di cittadinanza tanto da difenderlo in consiglio comunale in tutto e per tutto, salvo, poi, a distanza di quasi un anno dalla pubblicazione del decreto del Ministero del Lavoro, non ottemperare alla fase due.”.
Bernardi ha accusato di inerzia la Galleni ed ha attribuito a questa immobilità la responsabilità di un grave danno sia verso i beneficiari, sia verso la città per il fatto che i progetti utili alla collettività non siano ancora partiti. Da qui i quesiti posti da Bernardi sullo stato dell’arte dell’elaborazione dei Puc da parte dell’amministrazione: “Dopo la sospensione dovuta all’emergenza Covid, cosa ha fatto l’amministrazione grillina visto che dal 17 luglio, i percettori di misure di sostegno al reddito dei comuni che avevano attivato i lavori di pubblica utilità, hanno potuto ricominciare a lavorare? I PUC che dovevano partire nel nostro comune, che fine hanno fatto? La Galleni si era presa con tranquillità i suoi tempi e finalmente ad agosto aveva pubblicato l'avviso pubblico rivolto alle associazioni che avrebbero dovuto collaborare a questi progetti. Quante associazioni e quali hanno risposto? L’ amministrazione ha proceduto a caricare la convenzione sulla piattaforma GePI ed ha attivato i patti per l’inclusione sociale e i sostegni in essa previsti, nonché la valutazione multidimensionale che eventualmente li precede (ricordando che entrambi costituiscono livelli essenziali delle prestazioni secondo la legge verificando i requisiti anagrafici dei beneficiari in particolare, di residenza e di soggiorno, nonché comunicati ad Inps? Sono in corso i controlli a campione sulla composizione del nucleo familiare, attraverso l’incrocio delle informazioni dichiarate ai fini ISEE con quelle disponibili presso gli uffici anagrafici e quelle raccolte dai servizi sociali sulla base di un piano adottato dal comune? Noi pretendiamo una risposta su questi punti perché, nonostante il fallimento del progetto in se stesso, restiamo convinti che almeno i PUC possano essere un valido strumento nelle mani dei comuni, per quanto, solo a Carrara riguarderebbero un numero nutrito di persone. Ci auguriamo presto di vedere al lavoro un esercito di persone volenterose e pronte a mettere a disposizione otto ore settimanali per sdebitarsi in qualche modo del beneficio ricevuto. L’iniziativa rappresenterebbe un'occasione di inclusione e crescita anche per i soggetti fragili seguiti dall’assessore Galleni in coerenza con le loro competenze professionali e in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il servizio sociale. I progetti utili alla collettività invece dovrebbero riguardare attività in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni, e avrebbero dovuto essere individuati a partire dai bisogni e dalle esigenze della comunità locale e da intendersi come complementari, a supporto e integrazione rispetto alle attività ordinariamente svolte dai comuni. Noi aspettiamo fiduciosi.”.
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La Dei non appartiene a Forza Italia e si sciacqui la bocca prima di parlare di questo partito e la Nardi doveva denunciare le criticità riscontrate in una struttura Serinper: Benedetti parla di strumentalizzazioni politiche scorrette dell’opposizione
Non fa parte di Forza Italia, non rappresenta il partito e in consiglio comunale vota sempre con il gruppo di opposizione: con queste motivazioni e l’invito a sciacquarsi la bocca quando parla di Forza Italia il presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti ha aperto la sua replica alla consigliera Roberta Dei, fuoriuscita da Forza Italia e capogruppo del gruppo misto di maggioranza. A fare infuriare Benedetti , che ha anche detto di considerare la Dei alla stessa stregua e con le stesse responsabilità del centro sinistra per il disastro amministrativo degli ultimi anni, sono state le dichiarazioni della consigliera che attribuivano invece responsabilità anche all’attuale giunta del sindaco Persiani.
“E’ inutile che tenti di addossare alla giunta Persiani ed a Forza Italia responsabilità che sono di altri come il Piuss, progetto fallimentare che vede Martina Nardi in prima fila, che proponeva la famosa scala mobile che avrebbe dovuto raggiungere il Castello Malaspina. Oppure il famoso Borgo Ducale, sempre promosso dalla signora Nardi , che oggi si ricorda solo per il degrado assoluto di una struttura rimasta completamente abbandonata in mezzo alla città. Negli articoli usciti sulla stampa Roberta Dei chiede che cosa abbia fatto Forza Italia in questa maggioranza per i 35 appartamenti dell’ex Mattatoio , dimostrando, poveretta, di non ricordarsi cosa è accaduto in quegli anni, o facendo finta di non ricordare, visto che oggi la sua unica attività politica la svolge solo per sparare castronerie contro il sindaco, l’amministrazione comunale ed il sottoscritto. Quegli alloggi popolari facevano parte, appunto, del Progetto Piuss che tutto il Centro Destra e dico tutto, ha fortemente ostacolato con l’obiettivo di bloccarlo, perché conteneva parti sostanziali di progetti ed iniziative assurde ed irrealizzabili, infatti, con il senno del poi, tutto è crollato pezzo per pezzo a dimostrare che avevamo ragione. La consigliera Dei, invece di farsi scrivere articoli da altri, dovrebbe iniziare a svolgere il suo ruolo come fanno tutti gli attuali consiglieri e quindi informarsi meglio prima di scrivere cose non vere e prive di fondamento, frequentando magari le commissioni consiliari , cosa che fino ad ora si è rifiutata di fare ed intervenendo seriamente nei dibattiti del consiglio comunale, evitando di limitarsi solo a leggere interpellanze di cui non conosce il significato perché non è farina del suo sacco.Capisco che essendo di fatto parte attiva della minoranza debba attaccare, però c’è modo e modo di farlo.”
Benedetti ha poi chiamato in causa anche l’onorevole Martina Nardi che ha dichiarato alla stampa in questi giorni di aver riscontrato lei stessa carenza gravi nella gestione di una struttura di Serinper ma di essersi limitata a un richiamo verbale: “Stessa cosa dicasi per Martina Nardi che proprio oggi scrive a proposito della casa famiglia di Caglieglia “La Nardi ha detto che sapeva quello che accadeva all’interno della casa famiglia di Caglieglia, ed è vero, perché la stessa afferma di aver portato della carne per sfamare gli ospiti. Ma è inevitabile domandare perché non si sia attivata per informare le Forze dell’Ordine e la Procura? Troppo facile oggi ricordare le cose a modo suo, tentando di speculare e strumentalizzare un fatto accaduto ormai tre anni fa. Ho messo insieme le due cose e i due soggetti, Dei e Nardi, perché ritengo che siano casi simili, e tutte e due strumentalizzatrici politicamente scorrette che con i loro comportamenti evidenziano bene quale sia la loro caratura, sicuramente deleteria per la nostra comunità.”.
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Si è unito alla critica mossa dal vescovo Giovanni Santucci anche il consigliere dell’opposizione carrarese Massimiliano Bernardi per ribadire la necessità di indagare anche su una presunta discriminazione che avrebbero patito le strutture della chiesa dedicate all’accoglienza di minori e madri in difficoltà nei confronti delle case famiglia e strutture speciali di Serinper.
Bernardi ha ricordato: “A Carrara per i minori e le madri con i loro bambini ci sono le Suore del Capelletto in Viale Potrignano. L’amministrazione 5 Stelle le ha messe nel dimenticatoio, come del resto anche il comune di Massa come dimostra il fatto che dal 2017 è stata inserita soltanto una bambina. Le strutture della cooperativa Serinper invece erano e sono tutt’oggi, nonostante i sequestri, piene di minori e mamme in difficoltà. La valutazione seria del vescovo Santucci è seria e oggettiva e descrive strutture della chiesa praticamente inspiegabilmente vuote. In questa vicenda messa in evidenza dall'inchiesta sulla “falsa accoglienza“ i numeri fanno la differenza, non soltanto perché la Serinper ha guadagnato milioni di euro a scapito di altre cooperative , ma perché da quanto emerge, l’affollamento delle strutture, registrato dalle indagini della Procura di Massa, era tale da mettere a rischio gli ospiti e in alcuni casi anche i lavoratori. Pare che la Regione Toscana istituirà una commissione per l'accreditamento di queste strutture, cosa che Enrico Rossi non aveva mai voluto fare perché essere misurati e controllati forse a qualcuno non piaceva. Sono obbligato invece proprio per il mandato che mi è stato affidato, ad effettuare un controllo attraverso una puntigliosa richiesta di accesso agli atti al Servizio Sociale relativamente al numero degli inserimenti nelle strutture Serinper dei nostri minori, perché da quello che ho letto in questi giorni, emerge una visione distorta della missione sociale della cooperativa, che ha lavorato a sfavore dei più fragili, nonostante rette pagate mensili da 4.230, 50 euro per ciascun ospite, e anche di coloro che secondo le indagini lo hanno permesso.”.
Bernardi ha ricordato che la precedente amministrazione della cui giunta lui faceva parte aveva avuto una collaborazione continua con l’istituto Sacro Cuore delle suore del Cappelletto ed ha ripercorso la storia della struttura: “L’Istituto Sacro Cuore nacque nel 1919 per aiutare le fanciulle povere della città. Con l'arrivo delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel 1925 la struttura fu ampliata fino a erogare servizi accreditati come le Casa Famiglia “Laura Vicuña” e “Margherita Bosco”. La Casa di accoglienza per mamme con bambini “Maria Ausiliatrice” inaugurata nel febbraio 2016 mette a disposizione cinque monolocali destinati all'inserimento guidato e protetto di giovani ospiti e mamme richiedenti asilo con i propri bimbini. Il vescovo Santucci nel suo intervento pubblico ha spiegato e che, come per tutte le strutture di assistenza, sono i servizi sociali dei comuni ad indirizzare gli ospiti in determinate strutture e negli ultimi anni ormai è chiaro che la Serinper aveva ottenuto il monopolio dell’accoglienza. A scapito di cosa? Della salute psicofisica dei bambini e pare anche a quella dei lavoratori. In quelle strutture erano presenti infatti troppi minori e la gestione degli utenti non era all’altezza della situazione, come si legge in una intercettazione tra un’assistente sociale e la responsabile del Centro Affidi del Comune di Massa, Paola Giusti, oggi agli arresti domiciliari. Nel controllo, affinché venga effettuato rigorosamente, ci deve essere terzietà invece nel sistema sanitario e sociosanitario toscano chi deve essere controllato diventa il controllore di se stesso, creando spesso palesi conflitti d'interesse. Fino a che la politica del PD regionale non cambierà questo sistema consolidato e condiviso, tutto rimarrà come prima e a pagare continueranno ad essere i più fragili.”.
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Il drammatico quadro delle condizioni degli ospiti delle strutture Serinper emerso dopo l’operazione dei carabinieri che hanno arrestato i vertici della cooperativa sociale ha spinto il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia a una riflessione e a un appello: “Le cronache ci raccontano di situazioni “poco chiare” – ha fatto sapere Lorenzo Baruzzo coordinatore comunale di FdI - legate alla somministrazione di cibi, di genitori che non riescono a vedere i propri figli nei modi loro consentiti dai Giudici minorili, di “violenze psicologiche” ed altro ancora. Nell’augurarci che ciò non corrisponda a verità, preoccupati per la salute dei bambini sofferenti , cui spesso è negato il diritto alla spensieratezza, nella speranza, anzi nella consapevolezza che l’indagine della Magistratura vada anche nella direzione di accertare la veridicità o meno di dette notizie, chiediamo pubblicamente alle autorità preposte ai controlli (Asl, comuni ecc.) di essere , in futuro, più incisivi nei controlli sulla “qualità della vita” cui sono sottoposti i bambini ospitati nei centri di accoglienza per minori , quelli del caso specifico, ma anche in tutti gli altri centri che ospitano persone “deboli” . Il rispetto delle norme e della legalità va a pari passo con il rispetto della vita e dei diritti di tute le persone, anche e soprattutto di quelle sfortunate che per vari motivi sono ospitate in tali centri.”.
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Ne ha per tutti, Florida Nicolai, ambientalista locale che, tra le altre battaglie da due anni è impegnata sul fronte di una gestione ragionata e di buonsenso del verde urbano, dopo lo scempio dei pini di viale Colombo: ne ha l’amministrazione colpevole di decisioni arbitrarie e poco suffragate da pareri scientifici e dal confronto con i cittadini e ne ha per la stampa che, spesso, distorcerebbe il senso di osservazioni e denunce. Ecco la sua lettera pubblica sulla questione dei pini di Marina di Carrara:
“Nella città in cui ogni primo cittadino è solito dotarsi di costosissimi uffici stampa, non stupisce che gli articoli siano dettati da palazzo civico. Non stupisce ma comunque indigna notare che la stampa sembri accettare di farsi megafono o addirittura creare l'impalcatura retorica delle veline della giunta.
Un articolo recentemente apparso sulla stampa indicava già nel titolo una definitiva sentenza di morte per i pini dalle "radici pericolose" dovuta ai " troppi incidenti", attingendo, e contestualmente rafforzandoli, a luoghi comuni, nella maggior parte dei casi privi di fondamento e indicava la soluzione dei lecci al posto dei pini. Affermazione perentoria, presentata come verità inoppugnabile che spinge ogni lettore ad essere d’accordo sull’abbattimento di pini dipinti come assassini a meno di essere un irresponsabile.
Irresponsabile, secondo logica di palazzo, proprio come quegli ambientalisti che già si opposero all'abbattimento dei pini di Viale Colombo. L'amministrazione sente la necessità di citare ancora una volta il caso viale Colombo e di presentare come irresponsabili i gruppi ambientalisti, mostrando il bisogno di giustificare nuovi tagli facendosi forza con lo spettro degli ambientalisti rompiscatole. Evidentemente, quando si parla di pini brucia ancora la figuraccia delle tristi palme di Viale Colombo e l’illegittimità delle azioni di allora, va celata dietro la denigrazione dei cittadini e delle associazioni ambientaliste che denunciarono i diversi atti illegali compiuti.
Ora, nel nuovo caso, l'amministrazione si presenta con parere di un tecnico agronomo e fa decisamente piacere che l'assessore abbia scoperto che vi sono delle norme da rispettare e fa ancora più piacere che abbia scelto come perito la dottoressa Marta Buffoni, che è la stessa che, interpellata dagli ambientalisti, definì "oggettivamente discutibile" la decisione delle penose palme.
Da ambientalisti rompiscatole e con la memoria lunga, non abbiamo potuto non notare che nella più recente narrazione si è sorvolato con totale nonchalance, sul fatto che, solo alla metà di ottobre era già stato annunciato con grande enfasi il progetto del comune di sottoporre via Genova a "maquillage" specificando che si metteva in sicurezza la strada senza abbattere i pini, pur essendo in possesso, già da mesi, della perizia agronomica.
Oggi l'amministrazione cambia idea, abbatte i pini e si nasconde dietro la perizia. Per questo, ancora una volta, interveniamo per evidenziare quel che troviamo inaccettabile riguardo al metodo di governo della città:
1) troviamo inaccettabile che le decisioni della giunta in materia di cura del verde pubblico siano non solo estemporanee e mutevoli, non solo non coordinate in una visione di insieme, ma soprattutto che si concludano sempre con abbattimenti.
2) troviamo inaccettabile che tali decisioni siano rese pubbliche attraverso un uso manipolatorio e grossolano della comunicazione, sempre teso a riprodurre un’immagine deformata e denigratoria del mondo ambientalista.
3) troviamo inaccettabile e ridicolo il fatto che il parere dei tecnici diventi ora la foglia di fico a giustificazione delle decisioni di un’amministrazione che anche nel recente passato si è ben guardata dall'ascoltare le valutazioni degli esperti.
Esprimiamo nuovamente la nostra indignazione per questo tipo di comunicazione e ci auguriamo che gli operatori dell'informazione prendano le distanze da questo modo cialtronesco di comunicare e amministrare. Il dibattito democratico si fonda sul rispetto dell'intelligenza dei cittadini-lettori, non sulle costosissime veline di amministrazioni oramai avvitate in una arrogante spirale auto-distruttiva.
Resta una considerazione finale: non è più accettabile danneggiare le alberature, così necessarie per la salute nostra e dell’ambiente, a causa dell’installazione di parcheggi tra le piante, a causa dei lavori stradali mal eseguiti e sconsiderati, con radici scortecciate, tagliate, fresate dall’asfalto che provocano la loro instabilità. La tecnica ha fatto progressi ed è possibile, ormai, attraverso “interventi razionali di stabilizzazione”, salvare i pini e la viabilità, come scrive anche la dottoressa Buffoni. “.
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“L’amministrazione comunale non ha mai pensato di introdurre il porta a porta nel centro di Carrara: lo dimostra, nero su bianco, il progetto approvato con delibera di giunta con cui già lo scorso giugno si definivano gli interventi per il miglioramento della raccolta dei rifiuti realizzati in questi mesi”: si apre così la replica con cui l’assessore all’Ambiente Sarah Scaletti a Fratelli d’Italia. “Non so dove possano possano aver preso tali informazioni: le dichiarazioni rilasciate ieri dimostrano che gli esponenti della destra locale o non hanno capito o fanno finta di non capire”continua l’assessore precisando che “non c’è stato nessun cambio di rotta”.
“Come ho già spiegato in Commissione e come peraltro avevo già esposto nel corso della commissione di inizio giugno per l’illustrazione dell’estensione del porta a porta, abbiamo sempre escluso l’ipotesi di introdurre il porta a porta nel centro di Carrara perché -ribadisce Scaletti - la conformazione dell’edificato di questa parte della città avrebbe creato disagi logistici a questo tipo di raccolta, oltre ad avere un impatto non sostenibile sul decoro. Per questo, sin da subito, abbiamo pensato di confermare la raccolta stradale con un intervento mirato a renderla più efficace, moderna e semplice per i cittadini. Tutto questo è riscontrabile nella delibera di giunta approvata a giugno che contiene sia il progetto di estensione del porta a porta fino a San Ceccardo sia l’introduzione del nuovo sistema su Carrara centro”. Quanto al paragone tra le varie zone della città riportato da Fratelli d’Italia, Scaletti taglia corto: “Anche in questo caso mi vengono attribuite dichiarazioni che non ho mai rilasciato e che onestamente non capisco da dove provengono. Non ho mai paragonato il centro di Carrara all’intera estensione delle frazioni di Avenza e Marina. Quello che ho detto è che abbiamo sempre escluso il porta a porta per il centro città per problemi legati alla conformazione del tessuto urbano e al decoro”.
L’esponente dell’amministrazione conclude liquidando anche la polemica sui costi: “Il progetto che ci è valso il finanziamento dell’Ato Toscana Costa non ha mai previsto il porta a porta su Carrara centro. Quanto al sistema di videosorveglianza gli esponenti di Fratelli d’Italia devono fare pace con loro stessi: non possono chiedere più telecamere per controllare il territorio e poi quando l’amministrazione le installa, lamentarsi delle spese che ne derivano. Noi pensiamo che questo investimento sia utile e necessario per risolvere i problemi di conferimenti abusivi cui stiamo assistendo in questi mesi, innescati dalla maleducazione di alcuni cittadini ”.
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La prima cosa evidenziata da Cesare Micheloni del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia è la disparità di trattamento che l'amministrazione grillina fa tra il centro di Carrara e le frazioni di Avenza e Marina che sono le ppiù grandi e più popolose della città.
“In merito agli oltre 114 mila euro impegnati dall'amministrazione comunale per le illuminazioni natalizie ha detto Micheloni - ricordiamo al sindaco che tale cifra non è affatto poca cosa. A tal proposito, i proclami dei giorni scorsi del primo cittadino nei quali diceva di essere convinto che in questo momento fosse più equo avere una città forse meno scintillante ma dare un aiuto concreto a chi è più fragile", risultano pertanto essere contraddittori e strumentali, utili a rafforzare un racconto mediatico che vorrebbe far credere che le casse comunali piangono, mentre in realtà chi governa la città continua a gettare soldi in studi di fattibilità non necessari, e in consulenze e prestazioni di servizi quantomeno discutibili. Inoltre, la "vulcanica" assessora alla Cultura si diletta a promuovere l'arte e la bellezza, sempre e solo, del centro cittadino, mediante l'affissione di manifesti di opere di artisti di Carrara, per la modica cifra di 2012,68 euro. La stessa Forti condivide nei social un post che invita a giocare ad un non ben precisato concorso a premi legato ai suddetti manifesti. Inevitabile domandarsi se il concorso in oggetto pubblicizzato da un membro della giunta comunale è legalmente regolamentato.
Lo slogan dell'assessora recita: "Abbiamo impacchettato il progetto, probabilmente avete già intuito come funzionerà, nei prossimi giorni scarteremo le sorprese!Si gioca!" e a noi viene da pensare che gli scherzosi grillini dal Santo Natale sono già passati a carnevale. Infatti, con queste inique e futili azioni ci hanno preparato un regalo che sta incartato in un coriandolo.”.
Foto di Cristina Maioglio
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La raccolta porta a porta che solo l’estate scorsa era stata ampliata fino alle porte del centro città con la promessa assoluta da parte dell’amministrazione di completare il progetto ormai acquisito di estendere il servizio a tutto il territorio comunale, ha già cambiato rotta e proprio quando avrebbe dovuto raggiungere anche il centro storico, si è tornati a considerare preferibili i tanto osteggiati ( prima) cassonetti. Il repentino rovesciamento di posizione fatto dall’amministrazione non ha stupito Cesare Micheloni di Fratelli d’Italia più, di quanto lo ha fatto le motivazioni addotte per spiegare il fatto di essersi rimangiati quanto avevano assicurato pochi mesi fa.
“Con grande piacere abbiamo raccolto l'annuncio dell'imminente estensione, su Carrara centro, del progetto di raccolta differenziata del comune di Carrara – ha detto Micheloni - Tuttavia, con altrettanto immenso stupore abbiamo appreso che l'amministrazione comunale, tramite Nausicaa, adotterà un nuovo modello di raccolta dei rifiuti. Dal porta a porta si passerà, nel centro cittadino, ad un servizio di raccolta stradale con isole ecologiche. Questo improvviso cambio di strategia dell'amministrazione grillina comporterà una spesa di 500 mila euro, di cui la metà finanziati con un bando regionale, e a questa cifra bisognerà aggiungere 100 mila euro (per ora), stanziati con l'ennesima variazione di bilancio, per la videosorveglianza delle isole ecologiche. Insomma un bel aggravio per le già disastrate casse comunali, e una scelta che viene giustificata dall'assessore Scaletti con le seguenti parole: " La particolarità dell’edificato e l’estensione del centro storico rispetto ai piccoli nuclei di Avenza e Marina di Carrara ha portato ad accantonare momentaneamente il porta a porta, optando per una raccolta di tipo stradale."
Per Micheloni sarebbero parole assurde che fanno da contorno ad un consolidato carosello di situazioni tragicomiche: Come fa la illustre assessora all'ambiente Scaletti a definire "piccoli nuclei" Avenza e Marina rispetto all'estensione del centro storico di Carrara? Forse l'assessora non è a conoscenza del fatto che Carrara centro storico è più o meno grande come Piazza Duomo di Milano mentre Avenza va dal Parmignola al Lavello e che i suoi confini spaziano dal comune di Massa sino al comune di Luni. Avenza e Marina insieme contano più di 30 mila abitanti che sono molti di più dei nove mila del centro cittadino. A questo punto desideriamo conoscere la reale scelta dell'Amministrazione grillina.”.
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