Politica
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

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Nessuno scambio di favori e totale buonafede: Stefano Benedetti ha voluto spiegare il suo coinvolgimento nel caso Serinper, la cooperativa sociale i cui vertici, insieme a figure politiche e amministrative sono finite agli arresti domiciliari o indagate per reati che vanno dalla corruzione alla truffa.
“Io non sono imputato del reato di corruzione - ha voluto sottolineare Benedetti - ma mi è stato esclusivamente contestato quello riguardante le influenze illecite . In sostanza, secondo la procura della Repubblica, avrei adoperato la mia posizione di presidente del consiglio comunale per favorire le attività della Cooperativa Serinper, ottenendo in cambio due assunzioni lavorative”.
Benedetti ha ribadito di respingere in maniera categorica le accuse e ha spiegato: “Mi sono limitato a credere alle iniziative della cooperativa, ritenendo che fosse un importante realtà del territorio e soprattutto fondamentale nel settore sociale, attraverso i centri di accoglienza per minori. Ho svolto solamente il mio ruolo di consigliere comunale, come ho fatto altre volte per le attività economiche del territorio in cui ho sempre creduto anche con l’obiettivo di aumentare l’occupazione che attualmente nella nostra provincia rimane un lontano miraggio. Preciso che non mi sono mai attivato per avere qualcosa in cambio. Se ho inviato alla Cooperativa Serinper dei curricula vitae di persone che tra l’altro non erano mie parenti, l’ho fatto perché a mio avviso possedevano i requisiti giusti per operare in quelle strutture. Per concludere, ringrazio i gruppi consiliari di maggioranza che nell’ultimo consiglio comunale, mi hanno espresso la loro totale solidarietà, chiedendomi di rimanere al mio posto di presidente del consiglio comunale.”.
V. T.
Commento di Aldo Grandi: forse l'amico Stefano Benedetti faceva meglio a stare zitto. Ci viene in mente una semplice domanda: per quale motivo un presidente di consiglio comunale dovrebbe prendersi la briga di inviare, personalmente, i curriculum vitae di persone a lui più o meno sconosciute e che non dovrebbero avere, con lui, alcun rapporto di questo genere? Forse si trattava di gente che non sapeva usare il personal computer e lui si è offerto di fare da tramite con Serinper? Mah...
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Ha chiesto ai servizi sociali del comune di Carrara di attivarsi immediatamente per tutelare gli otto minori affidati alla Serinper, la cooperativa saociale finita al centro di una inchiesta dei carabinieri con accuse di corruzione, truffa e maltrattamenti agli ospiti delle loro strutture.
A dirlo è stato il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “Gli otto minori affidati dall’amministrazione 5 stelle alle strutture Serinper costano circa 400 mila euro l’anno. E’, tuttavia inevitabile, che quanto accaduto, susciti qualche dubbio sui controlli che l'amministrazione avrebbe avuto l'obbligo di effettuare. Se ciò che viene riportato dal verbale dei Carabinieri corrispondesse al vero e cioè che i servizi erogati per i minori ospitati nelle strutture erano da terzo mondo, la fattura che la Serinper mensilmente invia al comune di 4. 231, 50 euro per ogni minore, fa veramente rabbrividire. Oltrettutto emerge che la retta pagata è superiore di ben 1.300 euro se comparata alle fatture delle altre strutture simili in tutto e per tutto, nelle quali sempre il nostro comune ha inserito altri minori , fatture che ammontano al massimo a 2.994,60 euro. Considerato il terremoto giudiziario che ha coperto di vergogna il nostro territorio e le accuse gravissime di corruzione e i danni che hanno colpito i minori disagiati, la Serinper, nonostante erogasse pessimi servizi, si faceva pure pagare una cifra esagerata senza che nessuno avesse notato l’anomalia.”
Bernardi ha messo in evidenza il suo personale sconvolgimento non solo per il coinvolgimento della responsabile del Centro Affidi della Zona Apuane, finita agli arresti domiciliari, con la quale collaborano anche i servizi sociali del comune di Carrara e alle quale si sono rivolte da anni tutte le famiglie che hanno adottato minori, ma anche e soprattutto per le gravissime violazioni degli standard minimi richiesti dalla struttura consistenti, ad esempio, nel somministrare agli utenti cibo di scarsa qualità e in quantità insufficienti, nel non garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate e assistenza di personale qualificato, nel far dormire i minori in giacigli di fortuna, nonché nel vessarli con continue minacce e sottoporli a manovre di costrizione fisica denominati “contenimento “.
Bernardi si è quindi rivolto all’assessore al sociale del comune di Carrara, Anna Galleni: “Chiedo all’assessore Galleni se si è mai posta questa domanda a fronte di ciò che è emerso e se ha mai attivato controlli presso le strutture che ospitavano i minori. Sussiste infatti anche la responsabilità diretta del controllo da parte del comune relativamente alle strutture utilizzate che riguarda la presenza di personale qualificato ed in numero sufficiente, la sorveglianza, la garanzia sulla salubrità degli ambienti, la cui disponibilità sia esigibile per la natura delle prestazioni ivi offerte. Si evidenzia infatti che il sistema nel suo complesso ed , in particolare, per quel che riguarda quello di controllo non è risultato sano. Non ci spingiamo , per ovvie ragioni, a giudicare nessuno perché siamo garantisti e aspettiamo gli esiti della magistratura, ma se vi sono state mele marce che si sono approfittate dei minori solo a scopo di lucro devono essere puniti in maniera severa.”
Bernardi ha ricordato che un’eventuale conferma delle accuse creerebbe una commistione tra controllore e controllato che, in qualche modo, avrebbe permesso ai dirigenti della Serinper di ottenere innumerevoli vantaggi, come l’accumulo di ingenti profitti economici massimizzati dall’inserimento di utenti all’interno delle strutture con sistematica elusione dell’osservanza degli obblighi contrattuali stipulati con i vari enti della pubblica amministrazione. Serebbe proprio in base a questo meccanismo che la Serinper ha visto negli anni moltiplicarsi il proprio volume di affari ed i relativi introiti costituiti integralmente dal pagamento di “rette” direttamente da parte di enti pubblici.
”Ritengo essenziale – ha detto Bernardi - che il sindaco De Pasquale rassicuri la città, sebbene Carrara non sia entrata nell'indagine, sulla situazione dei nostri minori ospitati nelle strutture Serinper e sul fatto che siano stati effettuati controlli in loco da parte del servizio sociale, ma soprattutto che spieghi perché sono state pagate fatture di 4. 231,50 quando persino la Regione Toscana più volte aveva valutato congruo il pagamento di 100 euro al giorno”.
Vi. Tes.
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“Il terremoto giudiziario che sta scuotendo la Lunigiana copre di vergogna il nostro territorio. Le accuse sono gravissime: corruzione e traffico di influenze illecite ai danni di minori disagiati. Alla mente vengono solo orribili paragoni.”
Commenta così il deputato massese Riccardo Ricciardi le notizie sull’indagine “Accoglienza”, dei carabinieri del Nucleo Investigativo di Massa.
“Tutto da appurare - aggiunge - ma gravissimo se confermato: si tratterebbe di collusione tra privato e pubblico corrotto, sulla pelle di minori con disagi; una pagina nera della storia della Lunigiana. Adesso si tutelino immediatamente i minori coinvolti”.
“Siamo sconvolti per la situazione che si è generata nella provincia di Massa che ha coinvolto anche il Comune di Massa con gli arresti domiciliari alla responsabile del Centro Affidi e un avviso di garanzia per traffico di influenze illecite per il presidente del Consiglio Stefano Benedetti” proseguono Luana Mencarelli e Paolo Menchini del M5S di Massa.
“All'inizio del consiglio comunale, ieri (lunedì), abbiamo chiesto al presidente Benedetti di auto-sospendersi dalla carica in attesa che venga chiarita la sua posizione visto il ruolo di rappresentanza che riveste, ma questa richiesta non è stata accolta né da lui né dalla maggioranza. Aspettiamo la prosecuzione dell'iter processuale e cercheremo di monitorare il destino dei minori e degli altri ospiti delle strutture Serinper che sono le vere vittime di un potenziale sistema marcio”.
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E’ stupito ma sereno, Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa, che ha scoperto stamani, dai giornali, di essere coinvolto nella maxi operazione dei carabinieri che ha portato agli arresti domiciliari i vertici della cooperativa sociale Serimper e anche alcune figure della pubblica amministrazione.
Benedetti è accusato di traffico di influenze illecite, cioè, nello specifico, di aver fatto pressioni politiche a favore della cooperativa sociale in cambio dell’assunzione di persone da lui indicate.
“Non ho mai raccomandato nessuno in vita mia – ha dichiarato Benedetti che abbiamo raggiunto al telefono – Basti pensare che mio figlio di 33 anni è stato disoccupato fino a pochi giorni fa quando ha iniziato a lavorare per una ditta di impianti elettrici alla quale si è proposto da solo.”.
Sul suo coinvolgimento nell’indagine chiamata “Accoglienza” per la vocazione principale delle strutture Serimper, Benedetti ha detto: “Non ne sapevo nulla. Di tutte le persone citate ne conosco solo due: Enrico Benassi che è una figura molto nota a Massa con il quale ogni tanto scambio due battute e Paola Giusti, responsabile degli affidi del settore sociale e responsabile delle adozioni per tutta la provincia, con cui, però mi sono sempre trovato in disaccordo tanto che non ci salutiamo neppure. Come consigliere dell’opposizione, per anni ho condotto battaglie a suon di interpellanze ed esposti proprio contro la gestione degli affidi del sociale: è una cosa molto nota. Non ho un buon rapporto con le assistenti sociali del comune e comunque è un settore con cui non ho contatti. Io so di non aver mai agito in malafede e contro la legge. Mai ho cercato il mio tornaconto. Per questo sono moralmente sereno e attendo di poter leggere bene gli atti per capire che cosa mi viene contestato.”.
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Cambiare discorso quando non si hanno argomenti per controribattere è la tecnica più semplice ed è quella usata dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi in merito ai quesiti posti dal gruppo consiliare Insieme per Carrara.
A dirlo è Gianenrico Spediacci che insieme a Andrea Vannucci e a Dante Benedini fa parte di Insieme per Carrara: “L'assessore Raggi ci ha ricordato che la domanda per finanziare il progetto della Giromini, ereditato dalla precedente amministrazione, l’ ha fatta lui ma evita di spiegare il motivo per cui, dopo che la regione ha concesso al comune di Carrara 400 mila euro, se li è fatti scappare. Inoltre non ci dice perché, dopo aver cambiato il progetto, non ha partecipato all' aggiornamento previsto dal bando, anticipando i tempi di qualche mese per poi riperdere tempo subito dopo per pastoie burocratiche. La nostra domanda è semplice: perché in Toscana tutti ristrutturano le scuole con grandi contributi regionali e noi perdiamo quelli che ci assegnano, non chiediamo i nuovi e facciamo pagare il conto ai nostri concittadini?”.
Spediacci è tornato anche sul caso della scuola media Taliercio, che fa parte di quel polo scolastico di villa Ceci che l’amministrazione aveva inizialmente annunciato di voler smantellare per trasferirlo nella zona antistante il porto. All’interno del polo di villa Ceci ci sono anche una materna e un nido appena ristrutturati- l’asilo Giampaoli – che in una recente proposta dell’amministrazione sembrerebbero dover essere abbattute e ricostruite come è previsto per la Taliercio.
“Vorremmo una parola chiara sulla retromarcia rispetto al trasferimento e soprattutto sulla demolizione del nido e della materna appena ristrutturate. A proposito di villa Ceci, l' assessore all’urbanistica Bruschi continua a confondere il dimensionamento del parco di villa Ceci con quello di tutta l'unità territoriale, che comprende tutta l'area compresa tra il Carrione ed il viale XX Settembre e tra via Marco Polo e via Covetta, nella quale si trovano segherie, palazzi e quant'altro. Inoltre ci preme anche ricordare che il piano strutturale misura una potenzialità, non concede diritti. Questi ultimi vengono definiti con il poc, che in effetti, ci pare si capisca proprio poco.”.
Vi. Tes.
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Il civico consigliere comunale Arcipelago Massa Andrea Barotti commenta gli esiti dell'ultimo consiglio in merito al regolamento degli agri marmiferi.
"L'amministrazione Persiani - esordisce - afferma, trionfalmente, di essere entrata, con il regolamento per gli agri marmiferi, nella storia senza considerare che è più importante il giudizio dei posteri del solo ingresso nel ricordo collettivo! La damnatio memoriae del diritto romano, fortunatamente, non esiste più perciò di una fase politica rimane, nel bene e nel male, traccia".
Il civico spiega le ragioni della sua assenza: "Non ho partecipato ai lavori della Commissione Ambiente e del Consiglio Comunale poiché sono contrario, specie quando si affrontano temi delicati, alle sedute non in presenza! Quanto avvenuto nel corso della maratona per il regolamento degli agri marmiferi, che rimanda al modus operandi adottato dalla vecchia Giunta per il regolamento urbanistico, non ha bisogno di commenti! I problemi tecnici si sono susseguiti, i consiglieri non hanno potuto seguire, con continuità, i lavori dell'Assemblea ed addirittura non vi è stata l'usuale diretta televisiva. Ritengo che una Commissione, quella Ambiente, incapace di approfondire temi come la ex discarica di Codupino, la vicenda della ex Ricicleria non sia, dal punto di vista politico, agibile per chi considera necessario restituire credibilità all'impegno civico! da qui la mia attività, a costo zero per i contribuenti, fuori dal palazzo, per strada tra i cittadini. La mia protesta terminerà quando le porte della sala Consigliare torneranno ad aprirsi! È assurdo che gli operai siano in fabbrica, che ci si impegni per far suonare le campanelle dei plessi scolastici ed i consiglieri, per numero inferiori ai dipendenti di una media/grande impresa, stiano dietro un monitor".
Barotti attacca e scrive: "In merito al regolamento non ho mai nutrito la speranza che la maggioranza di destra, fustigatrice del vecchio centrosinistra, accogliesse qualche seria proposta della minoranza ed è anche per questa ragione che non credo alle parole di Persiani quando scrive che il regolamento è perfezionabile! Se si è consapevoli di non aver raggiunto il miglior risultato perché esaltarsi? Perché approvare un regolamento così fatto? Sono domande che, al pari di altre, cadranno nel vuoto! Si infrangeranno contro gli spot, i post, le immagini di una destra che sembra non aver sostituito l'ebrezza della vittoria con la moderazione del governo".
Il Consigliere indirizzerà a Strasburgo una nota: "Personalmente ho forti dubbi, quanto alla conformità al diritto comunitario, sia sul testo approvato dalla maggioranza sovranista (i moderati mi sembrano, come dimostra la vicenda del MES, estinti nel centrodestra) e sia sulla legge regionale! Ho intenzione, per dare un contributo utile alla città (partecipare ad una storia con il finale già scritto non è il compito datomi dagli elettori), di sottoporre alcuni quesiti alla Commissione Europea ed al parlamento Europeo. Sono convinto, come cittadino, di avere maggiori possibilità di risposta confrontandomi con le Istituzioni Europee che con la Giunta Persiani o con una maggioranza di destra e sovranista".
Per Barotti i giovani sono rimasti, ancora una volta, fuori dalla visione della politica: "Le Apuane non appartengono a noi, appartengono a chi verrà ed è veramente incredibile che si offra la possibilità, conformemente alla legge regionale ed al regolamento approvato, di prevedere concessioni della durata massima di 25 anni prorogabili, dietro voto del Consiglio e con l'impegno di far lavorare il 50% dell'escavato, di altri 25 anni! Questo significa privare alcune generazioni, i giovani della possibilità di decidere del loro futuro! Un venticinquenne, tornando all'esempio, avrà allo scadere del rinnovo 75 anni!"
L'esponente civico guarda all'Europa: "Le ricchezze naturali, paesaggistiche del nostro territorio sono un tesoro europeo e credo sia opportuno, per garantire la tutela ma anche la concorrenza, il giusto equilibrio tra protezione e sviluppo informare le Istituzioni dell'Unione. La Lega, F.d.I lavorano per sgretolare le Autorità europee ed addirittura arrivano a giustificare chi si oppone alla clausola sul diritto per l'accesso al Recovery Found chi, invece, crede all'Europa, al progetto di una Unione sempre più forte capace di offrire progresso, salvaguardia dei diritti e benessere dei cittadini non ha alcuna difficoltà a chiedere l'esame di una legge regionale e di un regolamento comunale".
L'intervento termina con una nota ironica: "Le verifiche, come l'esperienza scolastica di ciascuno insegna, aiutano a migliorarsi; rimetto alle Autorità europee il compito di giudicare l'operato della Giunta Persiani cosicché sapremo dove collocare, nella storia della città, la destra sovranista massese! Un Sindaco, una coalizione che si auto promuove, che si complimenta con i consiglieri di maggioranza non penso sia particolarmente obiettiva".
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Una discussione suddivisa in due sedute fiume l’ultima delle quali ha occupato un’intera notte. Molti sono i dubbi della consigliera dell’opposizione massese Elena Mosti che ha anche affidato alla stampa la sua riflessione su tutto il comparto marmo. Ecco le parole della Mosti:
“Fino a qualche anno fa la mia personale consapevolezza sul mondo delle cave era ristretta e indirizzata a quel sentimento romantico e culturale rappresentato dal duro lavoro dei cavatori, dall'eroica resistenza sulla roccia impervia, dalla lizzatura e dal lardo di Colonnata. Negli anni di attività politica attiva ho poi potuto conoscere e approfondire, capendo che questo complesso settore rappresenta molto di più, e che queste montagne nascondono problemi e ferite. Ogni blocco che lascia il monte, è unico e irripetibile.
Non ce ne sarà un altro mai. Il marmo non ricresce, non è un seme dal quale poter far nascere un fiore.
La figura meravigliosa del cavatore e del suo dignitoso ed etico lavoro non esiste più, o meglio non è più quella che era. Un lavoro pericoloso, alle volte ingrato ma anche molto amato da chi lo fa, un lavoro che ci ha portato e ci porta via ancora oggi molti concittadini che lassù perdono la vita. Oggi la maggior parte del lavoro è svolto dalle macchine. Negli ultimi vent'anni si stima che si siano persi 1000 posti di lavoro.
Sono sparite più di 70 aziende. In parallelo si escava sempre di più, con più velocità e invasivamente.
La filiera è praticamente inesistente perché partono dalla nostra provincia per lo più blocchi non lavorati.
L'impatto ambientale di tutto questo è enorme. Quanto deve essere per davvero la "quantità massima estraibile" senza che l'orografia delle nostre apuane venga modificata e cambiata in maniera irreversibile?
È il momento di pensare alle creste, alla tutela delle acque di cui le nostre Alpi sono piene, a limitazioni vere, ad inquinare meno, ai lavoratori e al nostro territorio. È il momento di capire che le cave non si "coltivano", e di prendere totale coscienza che ogni blocco che se ne va è appunto andato.
Non sono mai stata per la chiusura totale delle cave, e non lo sono oggi né demonizzo l'attività estrattiva.
Ma non voglio nuove cave aperte. Ho conosciuto imprenditori e lavoratori seri, preparati, amanti della montagna e del territorio, che mi hanno mostrato il lato buono, responsabile e coscienzioso di questa attività, ma procedere in questo modo non è più sostenibile sotto nessun punto di vista.
In due lunghe sedute di consiglio comunale a Massa si è portato il regolamento degli agri marmiferi.
Un regolamento degli agri marmiferi che è stato approvato con larga maggioranza. Due sedute di Consiglio.
Dalle 17 a mezzanotte e mezzo la prima. Dalle 17 di ieri a stamattina la seconda.
Non ho votato. Alle 4:30 ho lasciato la seduta perché non riuscivo più a partecipare e seguire. Non avevo più la lucidità per concentrarmi. Un dibattito intenso. Impegnativo. Un regolamento al quale avrei votato contro. Un atto praticamente blindato. Pareri tecnici negativi sugli emendamenti della minoranza, che di tecnico non avevano nulla. Modalità di svolgimento mai viste. Un regolamento che va più verso gli interessi privati che verso un ampio diritto pubblico. Un atto così importante poi, discusso in maniera, telematica, con tutte le difficoltà e gli ostacoli del caso.
Non è il regolamento che vorrei.
Le montagne, le cave e lo stesso marmo, sono beni che appartengono alla comunità e al territorio tutto.”
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Stanno arrivando a tutti i comuni, proprio in questi giorni, i soldi del governo per una nuova erogazione di buoni alimentari ai cittadini che si trovano in difficoltà economica per cause legate all'emergenza sanitaria. Una prima tranche era già stata finanziata durante il primo lockdown, per dare il medesimo supporto ai bisogni primari della popolazione le cui condizioni risultassero aggravate dalle conseguenze economiche del l'emergenza pandemica.
In merito a questa seconda erogazione, i consiglieri dell'opposizione, Emanuele Ferdani, Michele Moscatelli, Alessandro Ricci, contestano all'amministrazione comunale le modalità scelte per la gestione della misura nazionale.
"Siamo stati informati – spiegano i consiglieri - che l'amministrazione del comune di Mulazzo guidata dal sindaco Claudio Novoa (in foto) ha intenzione di erogare i nuovi buoni spesa relativi all’emergenza COVID 19 tramite la distribuzione di Buoni “Qui-Ticket”.
Ebbene: "Questa metodologia – affermano - ci trova contrari per diversi motivi. I consiglieri spiegano quindi le loro ragioni: "Nessun esercizio commerciale del nostro comune utilizza questo metodo di pagamento. Questi ticket, per gli esercenti, hanno un costo di commissione e per piccole realtà come quelle presenti sul nostro territorio è un costo molto elevato e a volte insostenibile".
Dunque, i buoni ticket non sarebbero spendibili nei negozi del comune. Non solo: "La metodologia utilizzata per la distribuzione della prima parte dei buoni spesa nei mesi di marzo e aprile ci sembra la più giusta: buoni emessi direttamente dal comune e spendibili solo nel territorio comunale. Così facendo, oltre ad aiutare le famiglie che ne hanno diritto, si aiuterebbero anche le nostre attività locali che hanno risentito enormemente, durante il periodo estivo, del calo di turisti, del mancato arrivo dei proprietari di seconde case e dell’effettuazione delle varie sagre dovuto dalle restrizioni dei vari DPCM per il contrasto del COVID 19".
L'opposizione prosegue intravvedendo così le conseguenze negative della scelta fatta dagli amministratori comunali: "Si rischia di dirottare clienti abituali dei negozi locali su altri negozi causando un ulteriore danno alle già martoriate attività del nostro comune. Questa scelta non è nemmeno giustificabile con il fatto che questi buoni si possano spendere presso i discount locali visto che l’unica catena che accetta questo tipo di ticket è il CONAD".
I consiglieri concludono puntualizzando il loro netto disaccordo con l'indirizzo del sindaco e di tutta l'amministrazione comunale: "Parliamo tanto di ripopolamento dei piccoli comuni cercando di non far chiudere i servizi e poi quando si può fare qualcosa di concreto si fanno scelte contrarie. Tutto questo dimostra la scarsa e disattenta conoscenza del territorio comunale da parte del Sindaco Novoa ed il poco interesse che nutre verso le attività commerciali alimentari che hanno sede nel suo comune".
Attività che – proseguono i consiglieri - durante questi mesi di pandemia, hanno svolto un servizio fondamentale per tutti i cittadini tenendo aperto e mettendo a rischio la propria salute, con la consegna della spesa direttamente a casa di chi non poteva muoversi da casa".
Di qui, la richiesta dei consiglieri agli amministratori: "Pertanto, chiediamo al sindaco e all’Amministrazione di tornare sui propri passi e di utilizzare il metodo usato nei primi mesi di pandemia così da aiutare sia le famiglie sia i negozi".
Michela Carlotti
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Approvazione anche da parte di Marco Guidi, assessore ai lavori pubblici di Massa e coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia per il regolamento degli agri marmiferi votato dal consiglio comunale che lui ha definito altro importante obiettivo raggiunto dal sindaco Francesco Persiani e dalla sua maggioranza.
"Quello che è stato approvato - hanno detto Guidi e i consiglieri comunali di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese, Massimo Evangelisti e Bruno Tenerani - è un regolamento che mette al centro la tutela della ambiente, del lavoro e delle imprese, con importanti ricadute anche in termini economici per l'intera città. Nonostante i continui tentativi delle opposizioni di bloccare questo importante atto, dopo 17 ore di consiglio comunale, abbiamo consegnato alla città un atto atteso. Dove il centro sinistra ha fallito per anni, l'amministrazione guidata dal sindaco Francesco Persiani è riuscita a portare a termine questo percorso e lo ha fatto senza creare contrapposizioni ma affrontando il tema del marmo e della tutela del territorio, senza un approccio ideologico ma con l'intento di contemperare tutti gli interessi in campo. Come Fratelli d'Italia siamo soddisfatti che parole come ambiente, sicurezza sul lavoro e libertà di impresa siano elementi centrali di questo nuovo regolamento".
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Sarebbero arrivati, addirittura, al negazionismo pur di negare il disastro sanitario emerso in Toscana con la seconda ondata della pandemia: i colpevoli sono le varie cariche regionali, presenti e passate, del Pd; gli accusatori sono i rappresentanti della Lega, il partito che alle ultime regionali ha conteso il governo della Toscana proprio al Pd, al potere da oltre quarant’anni. A sparare a zero sui dem è Nicola Pieruccini, commissario della Lega Salvini Premier di Carrara, uno dei due comuni in cui la Lega ha battuto il Pd alle ultime regionali.
“Non è accettabile – ha tuonato Pieruccini – che a fronte di decine di migliaia di morti e di contagiati ci si permetta di negare ancora la pessima situazione in cui si è trovata la sanità toscana, grazie alle politiche di Enrico Rossi e dei compagni eletti in rappresentanza del territorio più martoriato dal virus, come Giacomo Bugliani. E soprattutto non è accettabile che esponenti delle istituzioni locali promuovano e avallino iniziative simili, sebbene fossero stati perfettamente a conoscenza del fatto che la seconda ondata di Covid-19 avrebbe potuto stravolgere ancora di più le nostre vite.”. Pieruccini ha puntato il dito contro la concentrazione esclusiva del Pd sull’obiettivo elettorale e la sostanziale immobilità nelle politche a favore della salute pubblica. “Sapevano perfettamente come si sarebbe attuato il contagio – ha continuato Pieruccini - quanto la curva avrebbe impiegato a gonfiarsi di nuovo e a riempire gli ospedali poco resilienti e con pochi posti di terapia intensiva. La Lega si è stancata di ascoltare queste posizioni assurde , soprattutto dopo aver letto i dati pubblicati oggi dalla Regione, un vero e proprio bollettino di guerra, che,solo per rispetto, dovrebbe spingere i Dem a fare una dignitosa autocritica. “.
Pieruccini ha rimarcato come tutti i malumori che emergono dalla condizione sanitaria della Toscana arrivino dagli operatori del settore, dai cittadini ed anche da membri stessi del Pd. “ E’ evidente – ha rincarato Pieruccini – che sta facendo vero sciacallaggio in questo momento gravissimo di crisi sanitaria economica e sociale : sono solo quelli del Pd che, non soddisfatti del risultato elettorale , si fanno la guerra passando sopra la testa di chi soffre.” Pieruccini ha ricordato che la Toscana è diventata zona rossa per il rischio alto di valutazione dell’impatto: 48 per cento di occupazione delle terapie intensive quando la soglia era al 30 per cento: presenza di due allerte rispetto alla valutazione della resilienza territoriale e uno scenario rispetto all’ Rt di 1.8 che era il più alto d’Italia e sulla base di questi dati ha diffidato il Pd dal rilanciare chiamando in causa la cattiva gestione leghista della Lombardia. “ Non andate a cercare la Lombardia ma guardate a casa vostra – ha ammonito Pieruccini – vogliamo ricordare che il giudizio sui 40 anni di disastri della sinistra , compreso il buco della nostra Asl da 400 milioni di euro volatilizzati nel nulla, i cittadini di Massa Carrara lo hanno espresso con il voto di settembre decretando la vittoria del centrodestra nella provincia apuana, con il 45,6 per cento dei voti contro il 43,9 di Giani. Dopo il PD ha cavalcato la politica del risentimento ed imbastito la più grande ondata di rancore contro la Lega , in maniera perfino superiore al vecchio e caro Partito Comunista che era animato sì da invidia sociale ma seguiva un realismo politico che, al di là dell’idealismo strumentale, è sempre stato il fondamento del comunismo vero. Invece quelli di adesso , rabbiosi e rancorosi, hanno dimenticato quella politica. Non ritroveranno il consenso attaccando la Lega e al contempo negando le proprie responsabilità sulla politica dei tagli alla sanità.”
Pieruccini ha invitato i rappresentanti del Pd a rispondere politicamente sui temi e ad evitare di fare chiacchiericcio sterile per attaccare la sua persona.
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