Politica
Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
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Tirato in ballo con tanto di nomi e cognomi e soprattutto con presunte ambizioni di pieni poteri sulla guida politica di IMM, partecipata del comune e della regione Toscana, il gruppo del Pd ha aspettato un giorno e poi ha rimandato al mittente – il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini – tutte le fantasiose accuse di commistione politica coi 5 stelle. Ecco le parole dei rappresentanti del Pd in replica all’attacco di Pieruccini:
“Per poter rispondere al delirio messo per inscritto dai rappresentanti della Lega Nord e dai loro ghost writers bisognerebbe prima quantomeno ubriacarsi. La dietrologia e le ricostruzioni grottesche presenti nel documento legaiolo evidenziano inoltre una palese incapacità di comprensione del testo.
Il Partito Democratico ha chiesto che ciascun socio faccia la sua parte, invitando pubblicamente la Regione ad onorare gli impegni sottoscritti e deliberando la quota parte di impegno economico previsto dal piano di risanamento approvato nell’ottobre scorso. Impegno previsto anche dalla legge finanziaria approvata in Regione e già onorato dal comune nel Gennaio 2020.Nei giorni scorsi si è provveduto anche all’approvazione dei nuovi patti parasociali. Ricordiamo che entrambe le misure sono regolate dalla legge Madia: confondere questo con un “inciucio” politico è la misura della pochezza delle argomentazioni espresse dalla Lega Nord.
La IMM tra i soci annovera il comune di Massa, province di Lucca e Massa Carrara, comune di Carrara, comune di Pietrasanta e Regione oltre ai vari privati, cioè : amministrazioni guidate da centrodestra, da centrosinistra e da M5S. Alcuni soci hanno deciso di non continuare la loro esperienza nella compagine societaria di IMM e in coerenza non parteciperanno allo stanziamento previsto dal piano, anche se con ragioni diverse più o meno motivate. Ricordiamo al commissario leghista - tra l'altro imposto, senza il sostegno della base- e a chi ha vergato questo grottesco attacco al PD che l’attuale governance della IMM fu scelta in piena autonomia dall’allora sindaco Zubbani e, successivamente, riconfermata dall’attuale sindaco De Pasquale. A dimostrazione che quelle dell'inciuciologo Pieruccini sono assurdità , ci sta il fatto che nel 2017 il gruppo dirigente del Pd chiese a tutti i presidenti delle partecipate comunali riconducibili ad esso, di rimettere il proprio mandato a disposizione della nuova amministrazione. Appello che fu raccolto solo dall’allora presidente di Apuafarma, Fabrizio Volpi.
Alludere all'attribuzione di “pieni poteri” al nostro consigliere Bottici, presente in assemblea di IMM in quanto delegato dalla presidenza della provincia, è lo specchio di un tormentone-delirio partito dall’agosto scorso a suon di Mojto in riviera romagnola e approdato in città a suon di bicchieretti.
Che il 2020 sarà un anno disastroso per tutto il comparto fieristico nazionale e non solo per Carrara è chiaro a tutti e non serve essere intelligenti per capirlo, ne è prova tangibile il comunicato della Lega, tuttavia rimane l’impegno a tutelare una società e i suoi lavoratori rendendo indispensabile l’apertura di un nuovo corso. Verrà il momento in cui dovranno essere valutate le azioni della IMM in questi anni.
Raccogliamo l’invito del presidente Felici a non trasformare IMM in terreno di scontro politico; valuteremo in maniera assolutamente imparziale e rigorosa, alla luce di quanto prospettato nel piano di risanamento solo sei mesi fa, l’attività della Fiera, nei luoghi deputati a farlo. Sempre nell’interesse generale, come stiamo facendo su molte altri temi importanti che riguardano la città, senza condizionamenti dovuti a ragioni di appartenenza e presentando proposte mirate all’interno di commissioni e consigli comunali.”.
Vinicia Tesconi
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Un’alleanza di governo, o meglio, un vero e proprio inciucio con effetti più disastrosi della pandemia da coronavirus: questa la drastica definizione dei rapporti tra Pd, partito di opposizione nel consiglio comunale di Carrara e i 5 stelle, partito di maggioranza, secondo il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi che ha preso posizioni molto simili a quelle espresse ieri da Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega in merito all’intervento da fare per risanare IMM, azienda partecipata del comune di Carrara, principalmente e poi della Regione, della provincia e dei comuni di Massa e di Pietrasanta.
Bernardi ha ricordato la sua segnalazione sin da tempi non sospetti sulle difficoltà di gestione dei bilanci da parte dell’amministrazione grillina ed ha ironizzato sull’attuale situazione che vede buona parte degli azionisti istituzionali scegliere la strada della rinuncia ad appoggiare un progetto poco realistico sostenuto invece dall’amministrazione carrarese e dai consiglieri del Pd, parlando di ballo in mascher…ina i cui protaginisti sarebbero il presidente di IMM Fabio Felici, il Pd e i 5 stelle. “ Oggi il presidente di IMM Felici – ha detto Bernardi - che ricopre la carica da tempo immemore, ha annunciato “la rinascita della Fiera Marmi e Macchine” , dopo averla scandalosamente chiusa con la complicità del suo stesso partito. Annuncio dal tempismo perfetto per sviare l’attenzione dal fatto che il bilancio 2019, dopo ben quattro anni di risultati negativi, sarà ancora in deficit.”. Unico caso di deficit che, secondo Bernardi, non sarà causato dal la pandemia ma dall’incapacità dei suoi amministratori. “L’assessore Martinelli, campione di reticenze politiche sulla situazione della società- ha continuato Bernardi - assistito dai compagni di strada del PD, ha nominano portavoce il consigliere comunale e provinciale Cristiano Bottici per chiedere soldi alla Regione, anziché esigere chiarezza nel suo ruolo di vigilante-controllore dai vertici della società stessa.” Bernardi, che ha rimarcato l’immobilità e il silenzio sostanziale degli esponenti locali del Pd dal segretario carrarese Gianluca Brizzi al consigliere regionale Giacomo Bugliani, ha mostrato sconforto per un quadro operativo agito da attori dilettanti in palese stato confusionale. “ I consiglieri grillini - ha aggiunto Bernardi - hanno votato in massa e a scatola chiusa l’ultima delibera sui patti parasociali relativa al risanamento della società e io mi chiedo se hanno capito che cosa hanno votato, mentre i DEM si sono astenuti per amor di patria, anzi di IMM, gestita malissimo proprio dal duetto PD/ 5 Stelle. Nel frattempo la Provincia, guidata dal democratico di sinistra Gianni Lorenzetti della quale Cristiano Bottici è consigliere, intende dismettere la sua partecipazione al capitale di IMM, come pure la provincia di Lucca e il comune di Massa il cui assessore di riferimento, Pierlio Baratta è uno dei tanti fuoriusciti dal glorioso Partito Democratico. C’è da chiedersi: è una guerra fra commercialisti o un congresso di alieni prima del voto regionale ? La situazione più paradossale è che, mentre i consiglieri M5S di Carrara hanno votato “al buio” senza cioè vedere una carta, Pierlio Baratta ha spiegato con chiarezza i motivi che suggeriscono di non partecipare al risanamento perché dall’esame del documento, di cui evidentemente dispone, non emergono certezze che sia effettivamente attuabile, se non con un radicale cambiamento delle attività di IMM. Siamo arrivati all’assurdo perché l’amministratore di Massa smonta con argomenti precisi e validi il piano di risanamento della IMM , mentre il PD di Carrara colpevolizza Enrico Rossi, governatore PD della Regione Toscana di non aver tirato fuori i soldi che servono per salvare IMM , nella quale non crede nemmeno la Provincia, e il tutto mentre ai consiglieri comunali di Carrara non è consentito disporre dei documenti “secretati" del piano di risanamento, escluso quel fortunato esponente dell'opposizione che è Cristiano Bottici . Ogni ulteriore commento mi sembra superfluo ma pare evidente che la confusione e la collusione da inciucio regnino sovrane.”.
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E’ severo il giudizio del Partito Socialista carrarese nei confronti della gestione dell’emergenza coronavirus tenuta dall’amministrazione 5 stelle: immobilismo e insufficienza governativa.
“Dinanzi alla peggiore crisi della storia recente – hanno detto dal Psi - che ha colpito famiglie e attività produttive, da parte del sindaco e dei suoi non si è sentita una parola che desse alla città l’idea di una politica impegnata a trovare soluzioni. Al contrario la città si è trovata orfana della politica e dei suoi rappresentanti. Carrara avrebbe preteso di più e di meglio. Non bastano le comparsate facebook. Non basta dire “andrà tutto bene” e sperare che i problemi si risolvano da soli. Servono a poco anche gli spot, come la “campagna di ascolto”, realizzata solo per mascherare la totale assenza di idee dell’amministrazione. Basta osservare la foto del sindaco, in posa, con tanto di mani in tasca, per testimoniare che tale iniziativa è stata solo una “girata” del sindaco in centro città. Al sindaco spetta un altro compito: prendere ogni decisione, ordinaria e straordinaria, per risolvere i problemi ed essere attivo portavoce della città presso Regione e governo. Era facile stare tra la gente, promettendo miracoli a ogni protesta ma governare è ben altra cosa. I grillini se ne stanno rendendo conto a spese di una città, illusa e abbandonata a se stessa. Sarebbe facile elencare le molte promesse disattese o rimarcare che dopo un decennio di parole,tra opposizione e governo. Facile elencare gli annunci che sono ancora tutti lì sul tavolo. Di tante parole, resta solo un grande silenzio e una città sospesa che attende risposte mentre, nel frattempo Marina di Carrara è finita sott’acqua.” Il Psi ha invitato l’amministrazione ad uscire dal palazzo virtuale in cui è trincerata per svolgere il vero lavoro a stretto contatto con la città in sofferenza.
“Un’amministrazione che non riesce a fare nemmeno le piccole cose, non potrà essere in grado di affrontare le grandi. – hanno concluso dal Psi -E oggi ci siamo. La città attende soluzioni che purtroppo non arriveranno.”
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Per Stefano Benedetti e Giovanbattista Ronchieri, rappresentanti di Forza Italia nel consiglio comunale di Massa, quello di Enrico Rossi è un vero e proprio attacco all’amministrazione del sindaco Persiani. Due giorni fa il governatore della regione Toscana aveva dissentito pubblicamente sulla scelta operata dal sindaco di Massa di sottoporre i vigili urbani al tampone per il coronavirus – scelta maturata in seguito al rilevamento di due casi di contagio. “ Non solo è inaccettabile – hanno detto Benedetti e Ronchieri - perché espresso dal massimo livello istituzionale della Regione, ma soprattutto, perché evidenzia una disparità di trattamento nei confronti dei cittadini e delle varie categorie. Il Presidente Rossi, da vecchio volpone della politica e da esperto amministratore, sa perfettamente che il corpo della Polizia Municipale è strategico al territorio e a tutti i servizi offerti alla cittadinanza, soprattutto in emergenza covid 19; basta pensare alla gestione del controllo del territorio circa le prescrizioni sulla sicurezza, i servizi stradali e tutti gli altri compiti che, comunque, devono svolgere stando in continuo contatto con le persone ed esponendosi per questo motivo a maggiori rischi di contagio rispetto a tanti altri lavoratoti.”. Benedetti e Ronchieri hanno ribadito il loro appoggio al sindaco Persiani per la decisione sensata che ha dimostrato grande senso di responsabilità e provocatoriamente hanno fatto notare che, se la decisione non fosse stata presa, sarebbero stati ugualmente redarguiti dal governatore questa volta per aver sottovalutato i rischi del contagio e magari per aver messo in forte pericolo gli stessi vigili urbani e i cittadini che vi entravano in contatto.
“ Per Enrico Rossi è già iniziata la campagna elettorale - hanno continuato Benedetti e Ronchieri -e di fronte al rischio di perdere la Regione, non esita a sfruttare le attuali condizioni legate all’emergenza per far campagna elettorale.”. I due rappresentanti di Forza Italia hanno poi messo in evidenza la contradditorietà del comportamento del governatore Rossi che da una parte chiede una indagine contro l’amministrazione massese per aver messo in sicurezza vigili e cittadini e dall’altra emette l’ordinanza N. 54 che prevede che i migranti potranno effettuare il test sierologico gratuitamente, mentre i normali lavoratori ed i professionisti lo dovranno pagare di tasca propria.”. Una forma di razzismo al contrario, secondo Benedetti e Ronchieri, tipica del centro sinistra che privilegia “i migranti ospiti del territorio nazionale, con costi non indifferenti da parte dello stato, che gli permettono una vita agiata rispetto a quella del loro paese” concedendogli il test seriologico gratuito e che penalizza invece “i cittadini italiani, nati in Italia e che pagano regolarmente le tasse” che se lo devono pagare di tasca propria. “Caro Enrico Rossi, questa non è la strada che porta da qualche parte e ci auguriamo che alle prossime elezioni i cittadini, tutti, decidano di mandare definitivamente a casa un centro Sinistra che ha fallito tutti gli obiettivi.” Hanno concluso Benedetti e Ronchieri esprimendo piena solidarietà al sindaco che, secondo loro, ha ricevuto questo attacco per certi versi anche goffo e ridicolo, da chi dovrebbe per prima cosa tutelare la salute di tutti cittadini della regione, vigili urbani compresi.
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Al momento non ci sarà alcuna esenzione per le tasse a carico di esercizi commerciali, ristoranti e locali per il suolo pubblico e per la spazzatura (Tari). A riferirlo è stato Diego Crocetti, chef di un noto ristorante di Marina di Carrara, presente all’incontro tra i rappresentanti della categoria più penalizzata dalla crisi economica innescata dal covid 19 e il sindaco De Pasquale, l’assessore al commercio Macchiarini, il dirigente del settore tributi Massimiliano Germiniasi e il dirigente del settore commercio Guirardo Vitale.
Crocetti ha relazionato nei dettagli quanto emerso nell’incontro con l’amministrazione attraverso un video su facebook che ha sollevato non poche polemiche. “L’amministrazione ha detto che per il momento non ci sono leggi che permettano di eliminare completamente la tassa sul suolo pubblico e la Tari e che non è possibile andare contro la legge e rischiare di incorrere in gravi sanzioni.- ha detto Crocetti – Hanno però confermato che, se nel prossimo decreto verrà aperta questa possibilità per i comuni, non esiteranno ad attuarla.”. Crocetti ha messo in evidenza l’atteggiamento di apertura dell’amministrazione verso l’eventualità di un ‘esenzione concessa dal governo ed ha riferito la mancanza di soldi provenienti dallo stesso governo per affrontare l’emergenza lamentata dal comune. Crocetti ha poi espresso le sue personali considerazioni in merito all’incontro: “Giustamente il comune non azzarda passi che non siano consentiti dalla legge. Non vogliono prendersi questa responsabilità e questo può essere condivisibile o meno. Io penso che in un momento di drammatica crisi come questo che stiamo vivendo, l’amministrazione potrebbe essere un pochino più vicina ai propri cittadini prendendo provvedimenti in aiuto a chi è in grave difficoltà, visto che il bilancio comunale dello scorso anno è stato chiuso in positivo. La rivendicazione che non ci sono soldi mi ha fatto sorgere spontanea una domanda: come è possibile che da decenni tutti gli amministratori ci ripetono che il comune di Carrara non ha soldi nonostante le abbondanti entrate provenienti dal settore balneare e soprattutto dal marmo? Non è vero che Carrara è una città povera: lo ha confermato anche il dirigente del settore tributi durante l’incontro quando ha detto che a fine 2019 il comune aveva nelle casse 18 milioni di euro in più. Per questo mi chiedo: perché parte di questi soldi non possono essere impiegati per aiutare le aziende che sono state colpite da questo tzunami? Giustamente hanno risposto di non avere i mezzi giuridici per farlo ma ribadisco che la situazione presente è eccezionale e molto grave. Se nostro figlio si sente male a casa e dobbiamo portarlo d’urgenza all’ospedale, lo lasciamo forse agonizzare solo perché la nostra auto è senza assicurazione?”.
Nei commenti al video di Crocetti c’è stato uno scambio vivace tra il vicesindaco Martinelli con delega al bilancio, che non era presente all’incontro coi commercianti, e il coordinatore comunale di Italia Viva Fabrizio Volpi in relazione al surplus positivo del bilancio 2019: “Il comune non ha affatto un avanzo di 16 milioni. – ha scritto Martinelli - Ma é anzi in disavanzo strutturale di oltre 10 milioni (piano di rientro di 512.00 annui per anni 30) per effetto del riaccertamento straordinario dei residui del 2015 {dubito che lei abbia la minima idea di cosa sia, ma si scarichi il bilancio consuntivo 2018 o il 2019 di prossima pubblicazione}. Il comune di Carrara ha l'ESENZIONE dall'addizionale comunale Irpef (che non è l'irpef...) per i redditi bassi. Le attuali aliquote sono in linea con quelle previste dal bilancio triennale 2017 2018 2019 per gli anni 2018/2019 (vedi bilancio previsionale comune di Carrara 2017/18/19, scaricabile online) votato dalla vecchia maggioranza, peraltro in linea con quelle della maggior parte dei comuni (basta farsi un giro sul sito del MEF). Per quanto riguarda il contenzioso e l'indebitamento il comune di Carrara non ha uguali in Italia, a fronte di accantonamenti ridicoli lasciati dai miei predecessori. E per finire, non può più contare sul sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio, il cui patrimonio è passato da 160 a 80 milioni di euro ed è passata da erogare oltre 3 milioni a pochi spiccioli durante la giunta Zubbani (vedi bilanci Fondazione Cassa di Risparmio, disponibili online). Mi fermo qua per ragioni di eleganza. Scrivere sciocchezze del genere, giocare sulla disperazione delle persone in questo drammatico momento, qualifica chi lo fa per quello che è. Fossi in lei cancellerei il suo commento.”.
Volpi, che aveva fatto notare al vicesindaco l’inopportunità di chiudere la transazione di 11 milioni di euro con La Paradiso s.p.a. fatta a pandemia già iniziata, ha fatto notare che le informazioni contradditorie sui conti del comune emerse dall’incontro coi commercianti avrebbero potuto essere evitate con la sua presenza all’incontro e che “Lamentarsi sempre di ciò che è stato ereditato, non assolve chi oggi guida la città.”. Volpi ha respinto al mittente le accuse di scrivere sciocchezze ed ha ricordato a Martinelli la dichiarazione fatta dalla sua amministrazione di aver voluto l’anticipo del approvazione del bilancio preventivo per consentire di essere pronti per l’emergenza covid 19: misure che si sono esaurite, per ora nel posticipo della riscossione dei tributi e nell’inevitabile riduzione delle tariffe delle mense e del trasporto scolastico perché non goduti. “ Un po’ poco, onestamente.” È stato il commento di Volpi.
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In merito all'inchiesta sui tamponi eseguiti al corpo di polizia municipale di Massa, voluta fortemente dal presidente della regione Enrico Rossi, nella giornata di ieri è intervenuto Alessandro Amorse di Fratelli d'italia, che si è interrogato sulla posizione di Italia Viva in merito all'inchiesta.
"E Italia Viva cosa ne pensa? Ci risulta che sia ancora al fianco di Rossi e che l'Assessore alla Sanità, Saccardi, faccia parte di questo partito che da settimane attacca l'Amministrazione di Massa e che però chiedeva maggiori tutele per la Polizia Municipale" - queste le parole di Amorese, a cui Italia Viva ha deciso di replicare.
"Non entriamo nel merito dello scontro tra il Governatore Rossi e il Sindaco Persiani poiché Italia Viva Massa e la consigliera Dell'Ertole, contrariamente a quanto ha riportato il consigliere Amorese, non hanno sollecitato il Sindaco affinchè facesse i tamponi, ma lo hanno esortato, affinchè dotasse il corpo di polizia municipale dei dispositivi di protezione individuale che, a quanto parte, hanno tardato ad arrivare". - ha fatto sapere Italia Viva.
"Parliamo di mascherine, guanti, gel igienizzanti, insomma tutto ciò che riguarda la prevenzione che ben poteva e doveva essere messa in atto dall'amministrazione, visto che gli agenti sono dipendenti del Comune di Massa e non della Regione Toscana. - ha continuato -Inoltre le risorse per acquistarli c'erano".
"Nei giorni in cui scoppiava la pandemia ci risulta, infatti, che il Comune di Massa spendeva circa 10.000 euro per "migliorare" i procedimenti sanzionatori affidandoli ad una società esterna, La Etruria P.a. S.r.l. Forse, quindi, ha prevalso la voglia di far cassa rispetto a quella di tutelare la salute degli agenti". - ha replicato Italia Viva.
"Infine ci stupisce questa tardiva attenzione di Fratelli d'Italia alla salute dei vigili urbani, visto che è stato proprio il loro assessore ai lavori pubblici, d'accordo con il loro comandante nonché dirigente del settore lavori pubblici, a ordinare agli agenti di eseguire un trasloco in piena emergenza Covid, sottovalutando l'ulteriore rischio a cui li avrebbero esposti".
Italia viva ribadisce di aver seguito il tema sin dall'inizio, così rivolge direttamente ad Amorese una domanda già posta in precedenza al Sindaco per avere chiarimenti in merito al trasloco eseguito dagli agenti in piena emergenza da Covid-19.
"il trasloco è stato eseguito dagli agenti e dall'impresa da voi incaricata mettendo in atto tutte le dovute precauzioni (mascherine, calzari, guanti, gel sterilizzante) oppure no? - chiede Italia Viva - Perché anche quella potrebbe essere stata una occasione di contagio per i nostri agenti, magari sottovalutata dall'amministrazione".
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Uno spezzatino, una “soluzione finale", nel senso hitleriano del temine, cioè l’annientamento dei valori cardine su cui è imperniata la scuola con la massima penalizzazione, come sempre, per i soggetti più fragili. Non ha mezzi termini per il professor Lorenzo Micheli di USI Cit Lucca, insegnante, nella sua analisi di quello che, con molta probabilità, sarà il futuro prossimo della scuola italiana e non li ha neppure nei confronti dell’autrice del disegno di legge, il ministro dell’istruzione Azzolina che, per Micheli, ha subito un eccessivo fascino dal film Matrix, senza averlo neppure capito. La soluzione di dividere le classi a metà con doppi turni alternati tra presenza in aula e lezioni online assomiglia a un minestrone ormai virato in paccottiglia e non poteva non sollevare sdegno in molti dei soggetti direttamente interessati.
“Era pacifico che dopo la sanità smantellata, distrutta e fatta a pezzi negli ultimi venti anni, sarebbe toccato alla scuola – ha spiegato Micheli - . Oggi, con la pandemia ancora in corso, infermieri e medici giustamente non possono essere toccati ma il governo, a quanto pare, non ha imparato nulla dalle esperienze fallimentari compiute e ora colpisce la scuola. Poi toccherà alle pensioni e magari agli stipendi. Due sono i motivi che rendono la scuola un bersaglio facile: nella scuola esiste l'ultima e significativa sacca di lavoro salariato, ma i contributi che vengono versati dallo stato sono in grande maggioranza figurativi e per il pregiudizio molto italiota secondo il quale gli insegnanti non fanno nulla di impegnativo ed hanno tre mesi di ferie pagate all’anno. Purtroppo abbiamo visto come, questo stupido qualunquismo straccione, ha ridotto la scuola italiana.”. Il professor Micheli ha preso in considerazione le difficoltà di attuazione pratica della proposta della Azzolina: difficoltà enormi nella gestione di una classe divisa in due, doppia lezione ogni giorno per gli insegnanti che prima fanno lezione in classe e nel pomeriggio devono ripeterla online, inevitabile penalizzazione per i ragazzi portatori di handycap privati, a settimane alterne, del contatto coi compagni cioè del loro principale strumento di socialità, incertezza totale sul destino degli insegnanti di sostegno. Micheli ha ironizzato sullo slogan che il governo ha legato alla scuola: “ Non lasceremo mai nessuno indietro” facendo notare invece, come la soluzione individuata dalla Azzolina, lascerà sul campo tantissimi ragazzi. “ Penalizzerà i ragazzi più deboli- ha aggiunto Micheli - quelli che più hanno bisogno della scuola come luogo in cui provare a crescere. Penalizzerà i più poveri, che al di là di ogni facile populismo non hanno il computer. Il 27 per cento delle famiglie italiane ne è ancora privo.” La proposta di USI Cit è invece quella di aumentare gli organici scolastici: “ Le classe vanno divise e non in modo matematico – ha chiarito Micheli - ma a seconda delle esigenze che i ragazzi hanno. Se non c'è spazio nelle scuole per rispettare le norme di sicurezza che saranno rese operative, tornare ai doppi turni con le ore di 50 minuti. Eliminare il numero chiuso all 'università. Perchè con quest’ultimo è stata generata quella mancanza di infermieri e di medici che, unito ai tagli alla sanità ha reso ancora più violento l’attacco del coronavirus portando al collasso il sistema sanitario. Riconfermare tutti i supplenti sia annuali, sia temporanei. Queste indicazioni sono l’ unica possibilità per affrontare il prossimo anno scolastico. I costi saranno sicuramente molto più alti ma, sebbene non sia compito degli insegnanti indicare allo stato dove trovare le risorse, ci sentiamo di suggerire alcune possibilità:mettere la moratoria sugli F35 porterebbe nelle casse dello stato un miliardo di euro. Usare i soldi dal blocco del TAV che è andato avanti in tutti questi mesi anche con la pandemia porterebbe altri 3 miliardi e 300 milioni . Messe insieme queste due cifre consentirebbero l'assunzione di almeno 150.000 lavoratori nella scuola e nella sanità. Altre soluzioni potrebbero essere tagliare i grandi manager di stato che poi sono quelli che hanno distrutto il sistema produttivo industriale italiano; escludere dagli aiuti che Bonomi della Confindustria vuole da tutte quelle aziende italiane che hanno la sede fiscale in Olanda e negli altri paradisi fiscali come Fiat, Mediaset per dirne alcune. Voci di bilancio per scuola e sanità ce ne sono a sfare ma senza una mobilitazione vera e di massa il sitema scuola verrà spazzato via.”.
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Maurizio Bonugli e Andrea Biagioni di Left Laboratorio Politico – Massa Carrara intervengono in merito alla cosidetta "fase 2" dell'emergenza rivolgendosi all'amministrazione comunale di Massa.
"Qua a Massa - esordisce - dall’8 marzo scorso, dall’inizio dell’emergenza Covid-19, ci siamo abituati ad una giunta comunale che ha gestito in maniera ordinaria un situazione eccezionale e che, senza soluzione di continuità, oggi sta dentro alla cosiddetta “FASE 2” limitandosi ad ottemperare ai vari Dcpm piuttosto che alle ordinanze regionali quando di tutt’altro protagonismo amministrativo e di ben altre collaborazioni fra enti, imprese, forze politiche e sociali e cittadini avremmo bisogno".
"Nella nostra città - spiega Left - tutto è ruotato attorno ad una modalità di applicazione delle norme anti-contagio maggiormente restrittive a fronte della evidente difficoltà da parte del Comune di garantire il controllo del territorio e la sicurezza dei cittadini. Ed stato un divieto in crescendo fatto di una chiusura dietro l’altra, non ancora risolto! Chiuse le aree verdi e i parchi, chiusi gli accessi al mare e la battigia, chiuse –addirittura, le fontane; il tutto perfettamente raccontato dai quotidiani bollettini serali del Sindaco. Nel giro di due mesi, si è passati dal clamoroso scivolone iniziale della distribuzione delle prime mascherine davanti alla farmacie comunali con annessi i pericolosissimi assembramenti di persone, ad una “FASE 2” che, a parte la riattivazione dei parcheggi a pagamento in centro città, non fa intravvedere iniziative politico-amministrative funzionali all’effettivo rilancio del nostro territorio. La piccola e media impresa, il commercio di vicinato, il turismo, l’artigianato, i servizi e l’universo delle partite iva locali possono, al momento, contare sui soli aiuti statali. Nulla è stato fatto per sospendere o posticipare il pagamento delle tasse comunali a favore di imprese e cittadini alle prese con difficoltà economiche crescenti. Nulla è dato a conoscersi su eventuali strategie di ri-partenza proposte dall’amministrazione comunale e, magari, da concertare con le categorie e le rappresentanze sindacali per favorire e condividere decisioni coerenti con queste necessità".
"Si sta avvicinando quella che un tempo chiamavamo la “bella stagione” - sottolinea il gruppo - e di certo sarà una estate “diversa” che però potrebbe, pian piano, avvicinarci alla realizzazione di quel desiderio di normalità magari con la semplice possibilità di vederci concesso l’accesso al mare anche dalle altre province toscane così da immaginare il ritorno e la ripresa di un flusso turistico seppur ridotto ed interno. E come ci siamo attrezzati per questa eventualità? Quali sono gli strumenti di marketing territoriale che sono stati messi in campo? E non solo! Infatti, com’è noto, grazie all’interpretazione dell'articolo 2 comma 12 del Dpcm del 10 aprile scorso e all’intervento del Sindaco nei confronti del Prefetto, è stato concesso ai gestori degli stabilimenti balneari di iniziare i lavori di manutenzione nonché di tutte le attività di pulizia e sanificazione delle proprie strutture così da farsi trovare pronti per la stagione".
"Benissimo! - conclude - …ma con la stessa determinazione diciamo al primo cittadino di Massa che adesso è necessario ribadire che l’emergenza coronavirus non deve discriminare le spiagge libere comunali rispetto a quelle date in concessione ai privati. Se questa estate si potrà andare al mare, deve essere garantita a tutti e per tutti la libera fruizione degli arenili nel rispetto delle distanze e delle regole di sicurezza sanitaria perché anche le spiagge sono un bene comune fondamentale e irrinunciabile. Sa bene il Sindaco che l’accesso e il godimento del mare e delle nostre spiagge è un diritto sancito dal codice civile e che in ciascun comune le spiagge libere dovrebbero essere almeno la metà del territorio demaniale marittimo effettivamente utilizzabile. Per questo siamo fiduciosi perché, senza ulteriori “scivolamenti” privatistici affidando cioè agli stessi concessionari privati anche il controllo delle rimanenti spiagge libere, sarà in grado il Comune di coordinarsi con la Protezione civile, con le Associazioni, con le Pro Loco affidando agli ausiliari e ai volontari la miglior gestione organizzata dell’accesso al mare anche a chi non potrà permettersi di affittare una sdraio o un ombrellone in un bagno privato".
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Posizione decisamente contraria, quella del coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, alla sanatoria proposta dal ministro Teresa Bellanova per regolarizzare gli immigrati irregolari impiegati come braccianti. Anche il gruppo carrarese di FdI, quindi, si allinea alla posizione presa a livello nazionale dalla leader del partito, Giorgia Meloni. “In piena emergenza sanitaria ed economica – hanno fatto notare i responsabili tematici di Fdi a livello locale, Lorenzo Baruzzo, Marina Staccioli e Gianni Martinucci – nel quale milioni di italiani sono in crisi di liquidità e non sanno come fare a pagare le bollette - che non sono state sospese - i mutui , gli affitti e spesso anche i medicinali, un ministro del governo PD/M5S che fa? Chiede la sanatoria per centinaia di migliaia di immigrati irregolari, giustificata dalla necessità di contrastare la carenza di manodopera di braccianti. Fratelli d’Italia è contraria a questo tipo di sanatoria; il governo piuttosto decida di impiegare nei campi coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza e risultano idonei per questo tipo di impiego. Si reintroducano i “voucher”, che hanno lo scopo di sopperire alla carenza di risorse umane, soprattutto per il periodo delle imminenti raccolte. Si rivedano piuttosto i decreti-flussi per l’ingresso di lavoratori extracomunitari regolari.”.
I responsabili tematici di FdI hanno ricordato come in altri stati europei la carenza di manodopera in agricoltura sia stata risolta con la riconversione di coloro che hanno perso il lavoro in altri settori, con l’impiego dei percettori di cassa integrazione e con l’ apertura di “corridoi” per il transito dei lavoratori agricoli da un paese europeo all’altro, grazie agli accordi con i Paesi dell’Est Europa.
“La regolarizzazione di centinaia di migliaia di immigrati clandestini sarebbe, dopo la scarcerazione dei mafiosi, un altro segnale negativo da parte del governo, che farebbe passare il messaggio che sta dalla parte dei delinquenti. – hanno concluso Baruzzo, Staccioli e Martinucci - Piuttosto che cercare risorse per chi non le merita, il governo si appresti a varare misure economiche di aiuto concreto verso quei milioni di italiani e anche verso gli immigrati regolari che sono stati colpiti duramente dalla “crisi economica coronavirus” , non continui a prendere in giro le persone con vane e propagandistiche promesse .”.
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La decisione di fare un esposto contro la Regione Toscana e il governatore Enrico Rossi è arrivata dopo una lunga riflessione. Lo ha voluto chiarire lo stesso Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa che ha spiegato: “Grande disorganizzazione da parte della Regione Toscana e tanti errori, ricaduti inevitabilmente sulla qualità dei servizi nel contrasto del covid-19, senza nulla togliere al personale medico che ha dimostrato un grande senso di responsabilità e coraggio da vendere.”.
Benedetti ha spiegato di riferirsi, in particolar modo alla decisione, inizialmente presa da Rossi, di chiudere gli ospedali della Lunigiana causando un conseguente appesantimento della struttura del Noa e del lavoro svolto dagli operatori sanitari.
Nel mirino di Benedetti ci sono anche le alterne vicende che hanno portato prima alla chiusura del vecchio ospedale di Massa, poi alla decisione confermata da una variante urbanistica di adibirlo a struttura residenziale e infine al frettoloso recupero di due reparti di terapia intensiva per scongiurare il collasso del delle Apuane che, adesso, tuttavia, ancora non operativi ma di fatto inutili data la riduzione dei casi in generale e di quelli con necessità di terapia intensiva in particolare.
“Oggi, nella vecchia struttura sono stati realizzati due reparti, di cui uno, di 24 posti letto per terapia intensiva al terzo piano, che ad oggi, non ancora stati attivati, perché dei 146 malati ricoverati tra marzo e maggio al Noa, ne sono rimasti attualmente solo sette e il nuovo reparto realizzato nel vecchio ospedale, pare essere del tutto inutile. – ha detto Benedetti - Di fronte a questo panorama, non si può che esprime totale dissenso sull’ operato del presidente Rossi, perché questa operazione è stata fatta in estremo ritardo con tanto spreco di denaro pubblico. Rossi, inoltre, è riuscito a spendere 800 mila euro per i lavori di adeguamento dei reparti e circa un milione di euro per le strumentazioni, fra l’altro affidando i lavori a ditte non locali quindi privando il territorio di un po’ di ossigeno dato dall’impegno nel settore edile. Si tratta di soldi pubblici che potevano servire all’emergenza covid-19, solo se l’intervento fosse stato fatto celermente ed al momento del bisogno e quindi in tempo rispetto alla gravità della situazione. “
Per Benedetti è difficile capire, inoltre, perché Rossi non abbia realizzato anche a Carrara reparti Covid - 19, destinando, invece, tutte le attività per l’emergenza in corso, al comune di Massa. Spreco di denaro pubblico è, dunque ciò che ha deciso di contestare ai vertici della Regione Toscana in relazione all’ordinanza regionale emessa per contrastare l’epidemia che prevedeva una spesa di oltre 16 milioni di euro per tutta la regione. Benedetti ha anche rimarcato il fatto che il governatore Rossi non abbia mai coinvolto nelle decisioni relative agli ospedali locali, l’amministrazione di Massa realizzando un progetto di emergenza in eccessivo ritardo rispetto all’urgenza. “In comune non è mai pervenuta la denunzia di inizio attività come previsto dall’Art. 4 del D.L. n.18 del 17 marzo 2020. – ha aggiunto Benedetti - In sintesi, non essendo stato l’intervento di tipo strutturale, la Asl, la Regione o chi per essi, avevano l’obbligo di presentare la CILA ( Comunicazione inizio lavori asseverati ), in base alla Legge Regionale n. 1/2005 che ha sostituito la Legge Regionale n.65/2004, cosa che è stata disattesa, infatti, l’unico documento pervenuto in comune da parte dell’ Asl, è una nota protocollata il 25 marzo 2020 ( Prot. 19141 ), che riguarda, però, solo questioni legati all’aspetto sanitario del Covid- 19.”. Nell’esposto Benedetti ha chiesto alla Procura della Repubblica di Massa, di accertare l’esistenza di violazione alla normativa in materia urbanistica, individuando l’eventuale responsabile e perseguendolo civilmente e penalmente ed ha anche invitato il comune di Massa ad intervenire per accertare la situazione e quindi la Corte dei Conti a valutare se, in considerazione del ritardo accumulato per la realizzazione dei reparti in oggetto, che oggi non sono più necessari per l’attuale fase di emergenza Covid 19, si è consumato uno spreco di denaro pubblico, addebitando l’eventuale importo del danno stabilito dal Tribunale Amministrativo, al Presidente della Regione Enrico Rossi e ai dirigenti della Regione Toscana e dell’ ALS competenti in materia.
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