Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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«Confermiamo la massima disponibilità al confronto su tutti i temi, anche e soprattutto quelli legati alla sicurezza dei lavoratori ma rigettiamo con forza le accuse lanciate a mezzo stampa da Uil perché da quando è nata Nausicaa Spa le condizioni degli addetti ai servizi cimiteriali sono oggettivamente migliorate: questi dipendenti hanno infatti beneficiato di una miglioria nel contratto collettivo, e oggi lavorano con maggiore sicurezza e qualità». Si apre così la replica del presidente del consiglio di amministrazione di Nausicaa Spa Luca Cimino al segretario di Uil Fpl Claudio Salvadori.
«Come previsto dall'accordo di fusione, apriremo anche i tavoli trattanti di secondo livello per affrontare la questione del premio di produzione. Per quanto riguarda invece la sicurezza, le nostre porte sono sempre aperte» aggiunge il presidente che poi snocciola una replica punto per punto agli attacchi.
A iniziare dalla questione sicurezza che ovviamente sta particolarmente a cuore ai vertici di Nausicaa: «Quando siamo arrivati, siamo partiti praticamente da zero perché i dipendenti dei servizi cimiteriali non avevano mai nemmeno fatto i corsi. Abbiamo dedicato a questo tema grande attenzione, e adesso grazie a un costante monitoraggio della situazione, tutti i lavoratori hanno le attrezzature necessarie, sono in regola con i corsi e conoscono i protocolli. Ci sono un addetto al servizio prevenzione e protezione e un responsabile del servizio prevenzione e protezione dedicati al settore e ci siamo dotati di un software per controllare tutte le scadenze relative a visite mediche, attestati e formazione. Oltre ai dispositivi necessari per legge abbiamo ulteriormente incrementato le dotazioni, provvedendo a strumentazioni extra per incrementare la sicurezza. Per quanto riguarda poi nello specifico la norma anti-covid, abbiamo fatto corsi "ad personam" e oggi tutti i dipendenti sono dotati dei dispositivi di protezione necessari».
Il presidente replica anche sulla questione vestiario, ricordando che «la dotazione è stata completamente rinnovata a maggio 2020 e che proprio in questi giorni è stato distribuito il materiale invernale. Per ciò che riguarda i corsi ci sono attestazioni per i dipendenti, così come viene tenuta traccia delle le mascherine consegnate».
Sulle questioni più prettamente economiche/contrattuali, Cimino spiega: «La produttività viene riconosciuta ormai da settembre con la dicitura 'elemento economico di garanzia' come da contratto nazionale. L'indennità invece, proprio su richiesta dei lavoratori, viene corrisposta non mensilmente ma a scadenze più ampie in modo da risultare più pesante in busta. Ad esempio, a ottobre, i lavori percepiranno le quote previste da marzo a settembre». Il presidente di Nausicaa conclude confermando la disponibilità dell'azienda al dialogo: «Le nostre porte sono sempre aperte, con il confronto e il dialogo si risolvono tutti i problemi».
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LEFT Laboratorio politico di Massa Carrara aderisce alla campagna nazionale promossa dai Radicali italiani "Chiudiamo i conti col passato". Una proposta che riguarda le bonifiche dei SIN/SIR, compreso quello di Massa Carrara. La campagna prende in considerazione le intere e vaste aree del territorio nazionale, regionale e locale, talmente inquinate da pregiudicarne il futuro per la pericolosità degli inquinanti presenti, per il disastroso impatto in termini di rischio sanitario ed ecologico, nonché di pregiudizio per i beni ambientali e culturali presenti e, non ultimo, per l'anti-economicità di possibili investimenti privati finalizzati al rilancio economico ed occupazionale.
L'Appello che ha chiesto il laboratorio politico LEFT è volto alle Amministrazioni locali, ai parlamentari delterritorio, alle forze politiche e sociali tutte, ai nostri rappresentanti in Regione, al nuovo presidente dellaRegione Giani,alla sua futura Giunta e al Consiglio regionale al completo. L'appello propone al Ministro dell'ambiente Costa i seguenti punti:
• DESTINARE UNA QUOTA DEL RECOVERY FUND ALLA BONIFICA DEI SIN/SIR;
• PROPORRE AL PARLAMENTO UN TESTO UNICO DELLE BONIFICHE PER UNIFICARE LE NORME CHE SONO SPARSE IN VARI PROVVEDIMENTI ELIMINANDO QUELLE CONTRADDITTORIE;
• PREVEDERE UN GEO DATABASE ATTRAVERSO UN PORTALE PUBBLICO CON TUTTI I DATI AGGREGATI DELLE MATRICI;
• DI APPLICARE IL PRINCIPIO "CHI INQUINA PAGA" CONSEGUENTE ALLA DIRETTIVA COMUNITARIA SULLA RESPONSABILITÀ AMBIENTALE;
• SEMPLIFICARE I PROCEDIMENTI.
Il laboratorio politico LEFT ha concluso: -"La nostra provincia e la nostra città risultano ancor oggi tra le più colpite da malattie riconducibili alla presenza nociva della "chimica" sul territorio che, da troppi anni, ci ha raccontato e ci racconta di un luogo compromesso ed inquinato che continua a minare la salute pubblica.
Purtroppo, fino ad oggi, il problema delle bonifiche della nostra Zona Industriale sembra continuare ad essere gravemente sottovalutato, ma, intanto, il rilancio del manifatturiero ad opera delle PMI è impedito dagli esorbitanti costi aggiuntivi per il disinquinamento delle aree che rendono, allo stato attuale, ogni ipotesi di insediamento produttivo totalmente diseconomica. Inoltre, se con quelle risorse si potesse procedere anche alla chiusura definitiva e alla messa in sicurezza della discarica all'ex Cava Viti, non sarebbe male!"
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Prima chiedono perizie esterne per verificare la situazione dei pini in due strade cittadini e poi ne ignorano il responso. La situazione paradossale riguarda i pini di via Giovan Pietro ad Avenza e di Via Genova a Marina e a metterla in evidenza sono stati i due noti ambientalisti Florida Nicolai e Riccardo Canesi.
Sotto accusa la gestione del verde urbano da parte dell’amministrazione carrarese che avrebbe rivelato ancora una volta la mancanza di una visione coerente e molta approssimazione nelle scelte. Nicolai e Canesi hanno infatti fatto notare che, per quanto le due perizie agronomiche richieste ad esperti esterni a Nausicaa - che pure ha i suoi agronomi pagati dal comune - siano state fatte solo con valutazioni visive e non prove tecniche e strumentali sulla stabilità degli alberi e siano quindi non proprio conformi a quanto richiede la letteratura scientifica, avevano dato comunque indicazioni che sono state completamente disattese dall’amministrazione: “Ci troviamo di fronte ad una sorta di paradosso pragmatico – hanno scritto Nicolai e Canesi - spiegabile forse con una creatività interpretativa dei testi o con un’allergia verso l’ascolto di esperti da parte dei tecnici comunali e dell’assessore ai LLPP. Ma perché allora spendere soldi per commissionare perizie ad agronomi esterni a Nausicaa, se tanto poi non si agisce in conformità e si fa di testa propria? I pini di Via Giovan Pietro saranno abbattuti, e ciò nonostante siano stati classificati, nella perizia commissionata dal comune, in classe C cioè classe di rischio moderato che, secondo i protocolli richiede un “controllo visivo periodico, con cadenza stabilita dal tecnico incaricato” e non l’abbattimento. L’amministrazione però ha deciso di abbatterli, per sostituirli ma non con piante di prima grandezza, come il pino e adatte quindi alla piantumazione compensativa, come ad esempio leccio, sughera, cerro, pioppo bianco, salice bianco.” . Nicolai e Canesi, che hanno studiato attentamente la perizia hanno notato che, tuttavia, al termine della valutazione anche lo stesso agronomo si contraddice, sul caso di via Giovan Pietro dicendo che i pini vano abbattuti, anche se in classe C, perché “stanno creando gravi danni alle pavimentazioni presenti sottochioma” e da tale affermazione hanno tratto la conclusione che il vero mottivo dell’abbattimento non è il rischio che cadano ma i problemi del marciapiede in barba al èprogetto fatto dallo stesso comune che garantiva l’abbattimento solo degli alberi a rischio.
“Anche la perizia sui pini di via Genova e di alcune altre strade di Marina – hanno continuato i due ambientalisti - commissionata ad un altro agronomo si basa sulla sola valutazione visiva e, dunque, non è sufficiente se pur meglio strutturata. In questo caso l’agronoma ha scritto che “i pini esaminati, per il rischio dagli stessi rappresentato e le scarse prospettive di vita futura, sono da sostituire” ed ha precisato anche che “non risultano tecnicamente applicabili interventi razionali di stabilizzazione”. Dunque, una diagnosi ferale. Eppure, il comune ha deciso di rifare il manto stradale e il marciapiede, spendendo dunque denaro pubblico, circa 150mila euro, ma di non abbattere i pini ignorando quanto prescritto dall’agronoma: “i lavori di risanamento del manto stradale dei parcheggi e dei nuovi marciapiedi sono necessari e causeranno, come già molte volte in passato, danno agli apparati radicali dei pini descritti”.”.
Nicolai e Canesi hanno infatti voluto ricordare quanto affermato in molte pubblicazioni scientifiche e cioè che non sono i pini che danneggiano, ma sono macchine e asfalto che danneggiano i pini. “ È indubbio che – hanno concluso - se alcune piante sono malmesse, ciò è dovuto alla mancanza di cure e a lavori stradali male eseguiti. In via Genova, se i pini sono instabili, lo sono perché sono stati costruiti parcheggi tra le piante, danneggiando in tal modo le radici con scortecciamenti, tagli, fresature dell’asfalto. E si continua così.”.
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Il primo round si è consumato, ieri, nel giro nemmeno di due ore, ovviamente senza che neppure il contenuto della conferenza stampa di ieri mattina, tenuta dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi fosse ancora comparso sotto forma di articolo su una qualsiasi delle testate locali.
Del resto, si sa, le vie delle notizie sono infinite e subito, nel primo pomeriggio, l’amministrazione, chiamata in causa da Bernardi in merito all’opportunità – non alla legalità, peraltro riconosciuta dallo stesso Bernardi – dell’assunzione dell’ex assessore al marmo Alessandro Trivelli come impiegato alla Pesa, cioè nello stesso settore di cui lui era a capo fino a un anno fa, ha sferrato il suo destro, impostato principalmente sulle presupposte scorrettezze di ugual genere commesse da Bernardi ai tempi dei suoi assessorati.
Il contrattacco del team del sindaco è partito con un “ pare che”, cioè con un riferimento a un sentito dire non suffragato da alcuna prova tangibile, ed ha avviato il carrarinissimo e pericoloso gioco del “ ma parli te …” che, inevitabilmente, ha scatenato la nuova replica, dello stesso tenore, del consigliere Bernardi. Ma quando il “ ma parli te..” è fatto al rialzo, in piazza ci vanno gli scheletri di tutti e lo spettacolo che si offre ai cittadini è sempre quello non di avversari politici ma di capricciosi bambini della scuola materna.
Ecco allora il secondo round lanciato da Bernardi: “Parla proprio il vicesindaco Martinelli, che è stato protagonista di una situazione simile, se non peggiore, relativa all'assunzione della moglie come educatrice dei centri estivi della Società Partecipata del comune Nausicaa, settore del quale lui stesso è l'assessore di competenza ? Anche in questo caso l’assunzione era legittima, ma decisamente inopportuna. E ancora proprio Martinelli parla di una “assunzione ex novo” riferendosi al mio contratto con Erp, mentre in verità è stata una “regolarizzazione “ da parte dell’ente di cinque “precari “ che avevano già un contratto a tempo determinato presso ATER fin dal 1999. E sempre lui parla del mio curriculum quando non ha mai spiegato come mai nel suo, da quando è stato nominato assessore, sia stata accuratamente cancellata una parte ? Queste dichiarazioni del grillino Martinelli non appartengono alla politica e sono solo uno squallido colpo basso nei miei confronti, inferto nel tentativo di denigrarmi, riportando pubblicamente gravissime falsità. Il tutto suggerito da chi sta cercando da tempo di mistificare la realtà per non far distinguere il vero dal falso attraverso un continuo attacco personale, sottile quanto vigliacco, che non mi spaventa per niente, né fermerà la mia attività politica.”.
Bernardi ha dichiarato “ spudoratamente falsa” l’informazione, fatta ieri nella replica del team del sindaco, in base alla quale la sua regolarizzazione in Erp è avvenuta mentre lui era assessore alla casa ed ha spiegato che tale regolarizzazione è avvenuta nel 2003 insieme a quella di altri quattro colleghi a seguito del passaggio da Ater ad Erp quando il presidente di Erp era Argante Mussi, che ha confermato pubblicamente la versione data da Bernardi. Bernardi non ha rinunciato a lanciare una frecciatina a Martinelli ricordando come, presumibilmente nello stesso periodo del sua regolarizzazione in Erp, l’attuale vicesindaco stesse svolgendo il suo tirocinio presso lo studio dell’ex consigliere del Pd Lucio Boggi, in seguito diventato bersaglio di molti attacchi da parte dei grillini quando erano all’opposizione.
“Il vicesindaco Martinelli - ha continuato Bernardi - professionista assieme alla giunta in materia di sospetto e diffamazione nei miei confronti, essendo stato smentito dai fatti e preso da nervosismo incontrollato, non ha nemmeno capito che la legalità della procedura di assunzione di Trivelli e anche della digital manager Camilla Palagi, non è mai stata messa in discussione e che la critica è stata mossa in merito all’opportunità politica di queste assunzioni. Credo sia un dovere di ogni consigliere comunale interrogare l’amministrazione su fatti come questi, perché la politica non si fa attraverso attacchi personali e insinuazioni false, tendenziose e di bassissimo profilo, ma illustrando in trasparenza ciò che i cittadini hanno il diritto di conoscere. Una trasparenza che purtroppo l’amministrazione 5 Stelle ha oscurato sempre più con il passare del tempo, fino a giungere alla situazione odierna, che definire inquietante è un eufemismo. Infatti gli atti di assunzione di Alessandro Trivelli non sono stati pubblicati o, comunque, la ricerca è impostata in maniera tale che è difficile accedervi, cosa che invece è semplice ed esaustiva sul sito del Comune di Seravezza che, nella pagina della Trasparenza Amministrativa, ha pubblicato tutti gli atti le graduatorie ed i provvedimenti del bando in questione e persino i test delle prove.” Bernardi ha quindi evidenziato i molti spunti di riflessione che l’assunzione dell’ex assessore Trivelli solleva:”.
“Il neo assunto Alessandro Trivelli - dice Bernardi - è stato assegnato al dirigente Massimiliano Germiniasi che è stato esperto esterno della commissione giudicatrice del bando di concorso aperto del comune di Seravezza e che quindi si è trovato nella posizione di doverlo giudicare come candidato. Tutto regolare certo ma è lecito anche immaginare l’imbarazzo di entrambi quando si sono trovati davanti uno come valutatore e l’altro come valutato, quando solo pochi mesi prima erano l’uno dirigente del settore marmo e l’altro assessore al marmo cioè suo diretto superiore e anche immaginare l’imbarazzo della situazione attuale che vede l’ex assessore diventato dipendente del dirigente suo ex sottoposto.”.
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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha firmato oggi, mercoledì 21 ottobre, l’Ordinanza per l’attivazione, anticipata e facoltativa, degli impianti termici di riscaldamento nel territorio comunale. L’accensione dei riscaldamenti sarà consentita da giovedì 22 ottobre e fino al prossimo 31 ottobre, per un massimo di sei ore, orario che deve essere compreso tra le ore 5.00 e le ore 23.00, di ciascun giorno, frazionando l’orario giornaliero di riscaldamento consentito in due o più sezioni.
Il provvedimento è stato assunto a seguito delle condizioni climatiche e delle segnalazioni di disagio pervenute da alcuni cittadini, condomini e istituti scolastici.I valori massimi della temperatura ambiente sono quelli indicati dall’art. 3 del D D.P.R. n. 74 del 16/04/2013, ovvero 20° C + 2° C di tolleranza, a eccezione degli edifici adibiti ad attività industriali e artigianali assimilabili, per i quali è prevista la temperatura massima di 18° C + 2° C di tolleranza.
L’Amministratore del condominio o responsabile dell’impianto di riscaldamento è tenuto a esporre in modo visibile all’esterno della centrale termica la soluzione prescelta, indicando il periodo relativo all’orario di funzionamento oltre le proprie responsabilità. Le disposizioni previste nell’ordinanza non si applicano agli edifici citati nell’art. 4 comma 5 del D.P.R. n. 74 del 16/04/2013 (tra gli altri, edifici adibiti a ricovero, ospedali, cliniche, asili nido, scuole materne, alberghi, impianti degli uffici di attività commerciali, industriali e attività assimilabili) poiché non sono soggetti a limitazioni del periodo annuale di esercizio, né della durata giornaliera di attivazione degli impianti termici.
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E’ ufficiale e la conferma è arrivata quando ancora in molti si aspettavano il contrario, al punto che non tutti se la sentono ancora di commentare la notizia. Soprattutto non se la sentono i compagni di partito, quelli che alle recenti elezioni regionali hanno puntato su Giacomo Bugliani, il candidato più votato della provincia di Massa Carrara, vero campione di preferenze che ha portato alla lista di Eugenio Giani ben 11.625 voti.
Bugliani è entrato in consiglio regionale con tutta la forza ed il peso di un consenso elettorale enorme. Ma l’ambizione del partito democratico provinciale era la nomina assessoriale, che però non è arrivata. Anche a questo mandato, dunque, la nostra provincia di Massa Carrara si deve accontentare di mandare un consigliere a Firenze: ovvero, di rimandare Bugliani in Regione nelle vesti di consigliere, ma non di assessore.
Accordi presi dai partiti per la salvaguardia degli equilibri di coalizione? A fronte del gran numero di voti presi da Bugliani, è facile ed anche legittimo pensarlo. Ma, forse, più semplicemente la nomina assessoriale di Bugliani non è scattata perché nei complicati equilibri elettorali, pesa la sconfitta del centro sinistra in una provincia, qual è la nostra, che è anche la più piccola della Regione.
Un epilogo, dunque, che pesa su tutti ed il coordinamento provinciale di Forza Italia Giovani lo ha voluto dire: “Premettiamo che questo epilogo per noi appariva scontato: al di là delle promesse elettorali ci credevamo poco che a Firenze potessero conferire un incarico importante ad un massese. A prescindere dall’appartenenza partitica, rimane il dispiacere politico ed umano per la nostra comunità” – si legge nella nota firmata da Giovanbattista Ronchieri, coordinatore comunale Massa Forza Italia Giovani e Nicola Biglioli, vice coordinatore provinciale Forza Italia Giovani Massa-Carrara (in foto). “Umano – proseguono – perché Giacomo che è un avversario, ma non un nemico, è persona preparata ed in politica ai giorni d'oggi è merce rara”. I coordinatori poi parlano di un dispiacere anche politico “che dà la rappresentazione plastica di come il Pd non si sia evoluto dalla logica spartitoria e anti-meritocratica che lo contraddistingue da sempre in Toscana e che lo ha portato a perdere sei capoluoghi di provincia nella regione”.
Da Forza Italia una reprimenda alla coalizione politica antagonista: “Per la sinistra siamo solo una pedina di poco conto in uno scacchiere geopolitico, un territorio di confine dallo scarso valore politico, una comunità che non può pesare più di tanto nel governo della regione, e infatti si vede. Poi si domandassero il perché a Massa-Carrara ha vinto il centrodestra”.
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Avevano già palesato il loro dissenso per la decisione del sindaco De Pasquale di assumere una figura di social manager per gestire la propria pagina facebook, sono tornati ad esprimere indignazione in merito alla notizia dell’assunzione come impiegato comunale dell’ex assessore Alessandro Trivelli.
A parlare è il coordinamento comunale di Forza Italia che attraverso il coordinatore Riccardo Bruschi ha fatto sapere: “L’assunzione della Palagi come social manager francamente ha il sapore di un utilizzo di risorse pubbliche per scopi personali e politici di parte, visto che esiste da sempre un ufficio stampa del comune con personale dedicato a questi scopi. Oggi scopriamo un altro caso di assunzione che merita una grossa riflessione, ovvero che quello che, fino poco tempo fa, è stato un assessore della giunta grillina, viene adesso assunto come dipendente del comune di Carrara, e si badi bene, a tempo indeterminato. Non ritengo di dover aggiungere altro: siano i cittadini a trarre le loro conclusioni. Questo modus operandi è di per sé deplorevole, soprattutto oggi che è in crescita il numero di chi il lavoro lo perde o di chi sta lottando per tirare avanti. Inoltre è un pessimo esempio di politica dato ai giovani, per molti dei quali il lavoro è un’utopia. Quindi è doveroso denunciare questi vecchi giochetti clientelari della politica. Il fatto, poi, che siano proprio i 5 stelle a porre questo in pratica è doppiamente scandaloso perché, se levi loro anche l'onestà, non gli rimane veramente più nulla.”.
Vi. Te.
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Luca Tonlazzerini, responsabile dipartimento cultura, Forza Italia Massa si è espresso in merito alla situazione dell’Istituto G. Minuto di Marina di Massa. Il responsabile dipartimento cultura ha spiegato: “Oggi, questa scuola così prestigiosa, nonostante gli sforzi di tutto il personale, l’entusiasmo degli alunni e la vicinanza delle famiglie, si sta trasformano in una fotografia sfocata, in un vetro appannato: negligenze ed ipocrisie rischiano di cancellare tutto il suo lustro.“
L’istitutoG. Minuto è uno dei più prestigiosi Istituti Alberghieri d'Italia e ha ospitato i Presidenti della Repubblica Sandro Pertini e Carlo Azeglio Ciampi; ha ricevuto numerosi encomi, come il premio Touring club, simbolo di eccellenza riconosciuta a livello internazionale; ha organizzato pranzi per delegazioni estere, per la Camera dei deputati a Roma; ma, soprattutto, continua a “sfornare” eccellenze, numerosi Chef stellati, che lavorano in tutta Europa.
Luca Tonlazzerini ha puntato il dito contro il PD: “Sono inutili i rimpalli tra Provincia di Massa-Carrara e Regione Toscana, entrambe hanno un unico comune denominatore, che si chiama PD. Basta fare una semplice ricerca su internet, che vi invito a fare, per conoscere i fatti, per vedere per quanti anni e per quante volte si è giocato con i sentimenti delle persone. Prendere impegni, per alcuni, è sin troppo semplice, rispettarli meno.”
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Il sindaco del comune di Carrara Francesco De Pasquale ha inviato al sindaco e al questore di Livorno con una lettera di vicinanza alle forze dell’ordine a seguito dei fatti di martedì 20 ottobre quando alcune pattuglie sono state prese d'assalto da un gruppo di giovani.
«Il filmato mi ha ricordato purtroppo quello che è accaduto anche nella nostra città questa estate – ha scritto De Pasquale - Come allora, anche in questa occasione, le forze dell'ordine hanno gestito la situazione con grande correttezza, e molta cautela. Se così non fosse stato le cose sarebbero andate diversamente e la situazione sarebbe potuta degenerare. Al personale vittima dell’aggressione e all’amministrazione di Livorno, voglio esprimere la mia solidarietà».
Il primo cittadino ha ribadito quanto già dichiarato dopo i fatti di Marina: «Da insegnante sono consapevole dello smarrimento che possono vivere i giovani di oggi, e anche dei disagi dei genitori, che spesso fanno fatica ad aprire un canale di dialogo con loro». De Pasquale ha però aggiunto che, «soprattutto in questi giorni dobbiamo essere tutti ancor più consapevoli della necessità di attenerci scrupolosamente alle misure di prescrizione per contenere i contagi e scongiurare un nuovo lockdown».
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La Uil Fpl dichiara lo stato di agitazione per i lavoratori del settore cimiteriale di Nausicaa a Carrara. A darne notizia il segretario provinciale, Claudio Salvadori: "Siamo stati costretti ad arrivare a questa soluzione perché ci sono troppi problemi irrisolti a cui l'amministrazione e la dirigenza non vogliono dare risposte. Si parte dalla mancata attivazione dei tavoli trattanti di secondo livello, malgrado la sottoscrizione dello specifico contratto ormai da tempo. Ai lavoratori dei cimiteri, inoltre, non viene riconosciuta l'indennità e la produttività in busta paga, come invece prevede il contratto collettivo nazionale. Ci sono problemi di sicurezza sul lavoro, segnalati dai lavoratori e riportati all'attenzione della dirigenza anche dal sindacato, rispetto ai quali non è stato preso alcun provvedimento. Per arrivare perfino alla mancata distribuzione omogenea del vestiario di servizio che in questo momento presta il fianco a rischi eccessivi per gli operatori e i relativi congiunti".
Insomma, il fronte dello scontro è molto ampio e la Uil Fpl ha deciso di passare alla dichiarazione dello stato di agitazione per difendere i diritti dei lavoratori: una decisione presa dopo l'assemblea dei dipendenti del settore cimiteriali iscritti al sindacato che si è svolta il 20 ottobre, con tutte le prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa in vigore. "Chiediamo al Prefetto, al sindaco di Carrara e al presidente di Nausicaa la convocazione delle parti per avviare la procedura di raffreddamento conflitti – conclude Salvadori -. Purtroppo siamo stati costretti a questa soluzione e abbiamo deciso di attivare lo stato di agitazione proprio per creare il minor disagio possibile ai cittadini sotto le feste dei defunti e dei santi all'inizio di novembre. Certo, se anche questa procedura non dovesse arrivare a soluzioni concrete siamo pronti anche a dichiarare lo sciopero".
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