Politica
"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

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L'articolo del presidente Chericoni offre lo spunto al consigliere Andrea Barotti che scrive: "L'intervento di Confartigianato spinge ad una riflessione; in primo luogo ritengo, per il tempo trascorso (oltre trent'anni) poco produttivo ricercare gli autori dell'inquinamento. Una tale attività avrebbe una logica se nel nostro ordinamento non esistesse la prescrizione, se gli autori dell'inquinamento fossero in vita (le persone muoiono, le società chiudono) poiché i processi ai morti non sono previsti e, comunque, non avrebbero un senso. Oggi dobbiamo affrontare temi che debbono interessare non gli storici (capire il passato è comunque importantissimo) ma chi guarda alla realtà in cui viviamo e immagina il futuro che ci attende".
L'esponente civico di centrosinistra osserva: "La bonifica, come scritto da Sogesid e dal Ministero, è un procedimento tecnico e burocratico complesso che, fortunatamente, è stato avviato, basti pensare alla fase di studio, quindi dobbiamo essere pazienti e prudenti per evitare di spendere risorse pubbliche in modo poco incisivo".
Barotti aggiunge: "Condivido, con il Presidente Chericoni, la preoccupazione per la scelta del Comune di Massa di rimanere fuori dal campo nella partita, che si gioca a Firenze, tra Edison, Ministero dell'Ambiente ed Arpat! Trovo difficilmente comprensibile una tale posizione anche alla luce degli attacchi lanciati, tempo fa, dal Sindaco Persiani alle precedenti amministrazioni, alle strategie di carattere giuridico assunte in passato! Noto, con rammarico, ancora una volta, oltre ad una scarsa propensione alla coerenza politica, l'assenza di quella discontinuità che gli elettori attendevano dal centrodestra!"
L'esponente di opposizione sollecita la maggioranza e la classe politica: "Credo che Persiani potrebbe, anche per dare concretezza alla trasparenza di cui parlava in campagna elettorale, spiegare i motivi, le ragioni che hanno spinto a "lasciare in panchina" il Comune; ritengo, altresì, che la Giunta, più in generale la politica locale, avrebbe l'opportunità di accertare quanto Edison sostiene, ossia l'esistenza di fonti di inquinamento a monte dell'area ex Farmoplant, se promuovesse analisi, controlli sulle matrici ambientali nella zona a ridosso dell'ex sito chimico!"
Infine la proposta di Barotti: "In merito alla vendita dei lotti in area industriale sarebbe auspicabile, alla luce dei risultati ottenuti (spezzatino delle superfici con impossibilità di inserimento di grandi impianti, fenomeni speculativi), rivedere il ruolo del CZIA trasformandolo in un ente proprietario dei siti con il compito di affidarli in locazione a canoni contenuti! Dobbiamo mantenere la proprietà per poter avere la possibilità di recuperare, con facilità, le aree, per assicurare una consistenza patrimoniale al Consorzio (base per ottenere finanziamenti) ma anche e sopratutto per facilitare gli investimenti (specie in fasi in cui la liquidità scarseggia), garantire lo sviluppo, l'occupazione (superficie parametrata ai posti di lavoro) sulla base di reali, effettivi progetti industriali. In altri Comuni, in altre regioni la politica mette a disposizione risorse, aree, aiuta le imprese e attrae imprenditori pertanto mi sembra difficile competere, considerando i nostri problemi ambientali, adottando una tattica che non mi pare di analogo o miglior livello. La politica deve impegnarsi per alleggerire gli oneri aggiuntivi, dovuti all'eredità del passato, a carico delle aziende e guardare ai problemi, vecchi e nuovi, del territorio in modo diverso per giungere a soluzioni efficaci ed innovative".
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"Le bonifiche rappresentano un punto chiave per il rilancio economico e industriale del territorio. Stiamo seguendo con apprensione gli sviluppi del ricorso al Tar che vede coinvolti Edison, come erede di Farmoplant, Ministero dell'Ambiente e Arpat: fare luce su chi ha inquinato il nostro territorio è una priorità inderogabile perché non possiamo permettere che dopo decenni a pagare il risanamento ambientale sia lo Stato, che siano quindi i cittadini e le nuove imprese insediatesi nell'area, incolpevoli di ciò che qui è successo fino alla fine degli anni '90. E in attesa di sapere che cosa decideranno i giudici del tribunale amministrativo, siamo letteralmente rimasti senza parole nello scoprire che il Comune di Massa non si è costituito in giudizio pur essendo chiamato in causa. Così facendo ha lasciato il nostro territorio senza voce in capitolo su ciò che verrà deciso a Firenze".
E' una presa di posizione netta e chiara quella del presidente di Confartigianato Massa Carrara, Sergio Chericoni, che entra così nel merito di uno dei grandi temi irrisolti della provincia apuana: "Non si può parlare di bonifiche se non si parla di colpevoli dell'inquinamento. Dei terreni come delle acque sotterranee. Perché la strategia deve essere portata avanti in parallelo su entrambi i fronti. Da un lato bisogna capire come risanare, e in fretta, le aree inquinate da decenni di industrie della chimica che avevano la sede nella Zona industriale apuana. Quindi ben venga il progetto unitario di bonifica della falda di Sogesid. Dall'altro però bisogna inchiodare i responsabili alle proprie responsabilità così da costringerli a pagare i milioni di euro che serviranno a restituire dignità a questo territorio dopo oltre 30 anni di colpevoli silenzi".
Ma la strategia degli enti pubblici a oggi sembra essere stata fallimentare: "Ci risulta che il Consulente tecnico d'ufficio nominato dal Tar non abbia preso nella giusta considerazione i risultati dello studio di Sogesid – prosegue Chericoni - e questo anche perché quel documento sta andando avanti con una lentezza snervante: doveva essere pronto a primavera, così da poterlo utilizzare nel contenzioso al Tar. E invece soltanto all'inizio di settembre la società in house del Ministero dell'Ambiente ha consegnato una prima revisione della bozza alla Regione, al Ministero stesso e ai Comuni di Massa e Carrara. E al tempo stesso la mancanza più grave è stata poi quella del Comune di Massa che non si è costituito in giudizio: ha perso l'occasione di poter dare voce al nostro territorio avvelenato, di portare rilievi tecnici capaci magari di indirizzare la causa in una direzione favorevole al pubblico interesse".
Si resta quindi in attesa della sentenza dei giudici del Tar così come di conoscere pubblicamente i progetti di bonifica: "Non vogliamo essere messi di fronte al fatto compiuto – dice ancora il presidente di Confartigianato -. Vogliamo conoscere per essere coinvolti, magari con un tavolo di coordinamento che metta insieme le associazioni datoriali e i sindacati. Stiamo parlando di bonifica, di risanamento ambientale del territorio che potrà sbloccare finalmente un'economia congelata da decenni: pratiche burocratiche più snelle, abbattimento dei costi a carichi delle aziende per analisi di rischio, smaltimento terreni inquinati e gestione dei pozzi di controllo della falda. E poi lo sblocco dei terreni che tramite il Consorzio Zia potranno essere acquistati e messi all'asta per la valorizzazione industriale dell'area. Un tema su tutti: i 17 ettari dell'area ex Enichem. Appetibili per dimensioni e vicinanza alle principali infrastrutture di trasporto, dalla ferrovia al porto. E' una partita che non possiamo perdere. Figuriamoci se potevamo permetterci di non partecipare".
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Disagi enormi per cittadini e per commercianti: questa la sintesi della situazione di Avenza tagliata in due dal cantiere che sta ristrutturando il ponte di via Giovan Pietro dalla scorsa estate. A farsi portavoce del malcontento degli avenzini è stato Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini Premier che ha sottolineato: “Si sta avvicinando il Natale e il sindaco De Pasquale e la sua maggioranza con la decisione di demolite il ponte, hanno deliberatamente annientato del tutto l’afflusso di persone nella parte vecchia di Avenza che adesso è un susseguirsi di strade e i parcheggi vuoti quasi senza persone in giro come nel lockdown.” Pieruccini ha rimandato l’analisi completa di tutta la vicenda del ponte di Avenza quando i lavori saranno finiti nella speranza che vengano rispettati i tempi ma ha ricordato che il cantiere ancora aperto sotto le feste di Natale causerebbe un danno enorme al quartiere. Pieruccini ha anche messo in evidenza come, ai disagi causati dalle difficoltà di accesso alla parte vecchia di Avenza vanno aggiunti anche quelli causati dal formarsi di lunghe code nelle strade di accesso rimaste. “E’ in atto – ha aggiunto Pieruccini - una vera e propria discriminazione verso questa parte della città che da sempre, per quanto riguarda fondi e finanziamenti e privilegi e rispetto soprattutto a Marina, ha visto adottare dall’amministrazione grillina due pesi e due misure.”
Pieruccini ha riepilogato alcuni dei principali motivi di disagio: “ La sede della delegazione comunale di Avenza per i servizi demografici distaccati a causa dell’emergenza covid-19 è chiusa da marzo , mentre il 6 luglio era già stata riaperta al pubblico la sede di Marina di Carrara. La scelta di questa chiusura ad oggi non ha scusanti, dato che il distaccamento della sede di Avenza tratta un bacino di utenza di circa 20mila abitanti e rappresenta un importante punto di riferimento soprattutto per le persone anziane residenti nelle zone adiacenti.” Pieruccini ha messo in evidenza come i soldi spesi per Avenza siano quasi sempre spesi male: “Basta guardare il livello dei marciapiedi e gli allagamenti diffusi che si verificano dopo le piogge anche di bassa intensità. Ma il degrado di Avenza è dato anche dal moltiplicarsi di luoghi degradati e in rovina che i cittadini hanno elencato più volte a partire dagli spazi verdi lasciati nel degrado. Ancor più gravi sono poi le condizioni di molti luoghi pubblici come l’ex sede del Cat, poi sede della protezione civile, ora cantiere aperto e abbandonato ed il mercato coperto oggi inagibile e dimenticato e la sala Amendola. E cosa dire della biblioteca riaperta solo di passaggio e con le regole anti-covid che ancora non permettono la presenza di utenti? Ma perché se cittadini e commercianti da mesi stanno urlando la loro paura di poter essere ridotti alla fame per tutto ciò che sta accadendo , l’amministrazione 5 Stelle non ha mai pensato di mettersi a loro disposizione per risolvere questi problemi come sarebbero obbligati a fare?”. La risposta , per Pieruccini è da individuare tra l’incapacità politica, l’ inadeguatezza tecnica e lo scarso senso di appartenenza e il tirare a campare fino all’ormai vicino termine del governo della città gestito in maniera fallimentare dai 5 stelle che, secondo il leader della Lega di Carrara, avrebbero distrutto definitivamente la città.
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Ha sorvolato, ma nemmeno troppo, sui 35 mila euro spesi dall’amministrazione carrarese per dotare il sindaco di un addetto ai social, non poteva far passare anche la presenza dello stesso sindaco e degli assessori Federica Forti e Giovanni Macchiarini a pubbliche inaugurazioni o cerimonie con la mascherina abbassata o addirittura senza. La critica viene da Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d’Italia che ha mostrato gli scatti di alcune cerimonie tenute nei giorni scorsi in cui i membri della giunta non indossano la mascherina in modo corretto.
“Quotidianamente le istituzioni sanitarie – ha detto Baruzzo - ci portano a conoscenza dei nuovi contagi da covid 19 e la politica raccomanda alla popolazione di seguire le istruzioni emanate in sede di prevenzione dei contagi. Anche il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale , ha iniziato di nuovo , dopo aver assunto la consulente alla comunicazione digitale al costo di ben 35mila euro di soldi pubblici distratti alla risoluzione degli innumerevoli problemi della città, ad informarci tramite i social sulla situazione dei contagi nel territorio comunale, raccomandando all’osservanza delle misure sanitarie. Peccato però che lui e due componenti della sua giunta, gli assessori Forti e Macchiarini, in due diverse “inaugurazioni” tenutesi nei giorni scorsi tenessero le mascherine sotto al mento.”
Baruzzo, che ha lanciato una bordata sulla superficialità che spesso è ricorsa nell’amministrazione dei 5 stelle, ha ricordato al sindaco che proprio lui e la sua giunta dovrebbero dare il buon esempio e non parlar bene e razzolare male ed ha ironizzato sul comportamento tenuto nelle occasioni documentate invitando il sindaco ad andare in “ castigo” dietro la lavagna.
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"Una nuova gara per vendere Sanac a un'altra azienda? Bisogna essere folli solo a pensarlo: significa mettere la testa del gruppo su un piatto d'argento a tutti gli altri competitor che possono tranquillamente spazzarla via dal panorama industriale. Uno scenario inaccettabile. Sanac e Taranto devono restare insieme ormai perché questa è la realtà che è stata costruita in anni di trattative. Con o senza Arcelor Mittal. Ma sempre insieme".
E' la posizione di Massimo Graziani, segretario Uiltec Toscana nord, confermata anche dopo la riunione con il nazionale del sindacato. Un'analisi che arriva a pochi giorni di distanza dal tavolo convocato al Ministero dello sviluppo economico per giovedì: incontro che è svolto in videoconferenza e che ha lasciato i sindacati con l'amaro in bocca. Non hanno partecipato i vertici di Arcelor Mittal e anche lo stesso governo ha lasciato le redini della discussione in mano a funzionari.
"C'è solo un aspetto positivo su questo tavolo al Mise: almeno si è svolto in videoconferenza e abbiamo risparmiato i soldi del biglietto. Per il resto il nulla, semplicemente vergognoso", commenta amareggiato Graziani che poi prosegue sul futuro della trattativa per Sanac da cui dipendono le sorti di tantissimi lavoratori, oltre un centinaio soltanto nello stabilimento di Massa: "Nei prossimi giorni tramite le assemblee con i lavoratori saranno prese decisioni sulle future iniziative che dovranno essere molto più incisive. Sanac era in passato una azienda del gruppo Ilva e anzi da essa aveva una certa autonomia nel senso che oltre a fornire materia prime a Taranto aveva clienti nel mercato ma da 7 anni è stata spogliata di tutto. Autonomia, capacità imprenditoriale, attività commerciale e disponibilità economiche. E qualcuno avrebbe il coraggio di proporre una nuova asta a queste condizioni: sarebbe la fine di Sanac. L'unica soluzione è che Arcelor Mittal vada alla sua acquisizione – conclude il segretario Uiltec Toscana Nord -. Immediatamente e comunque entro la scadenza della sua fideiussione, senza altri rinvii e proroghe. In caso contrario deve diventare un'azienda collegata a Taranto, di fatto deve diventare un reparto distaccato delle acciaierie in un unico asset di vendita che coinvolga entrambe le realtà".
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Dopo la reazione critica di Fratelli d’Italia arriva quella di Forza Italia, firmata da Gianni Musetti e Lucian Martisca, coordinatore di Forza Italia Giovani Carrara.
“In piena crisi economica – hanno detto Musetti e Martisca - in una città che è in un evidente stato di degrado, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale assume una persona che si occuperà di gestire il proprio profilo Facebook, pagandola con i soldi dei contribuenti ben 35 mila per 15 mesi, soldi che il sindaco avrebbe dovuto spendere per riqualificare la città o almeno dare a chi ne ha davvero bisogno. Carrara ha centinaia di ragazzi disoccupati, molti di questi costretti a cercare lavoro in altre province, perchè l’amministrazione di Carrara non pensa minimamente alla gioventù ma solo al proprio interesse.”
Secondo Musetti e Martisca, l’aggiunta di un addetto alla comunicazione digitale allo staff del sindaco che ha già, da tre anni, sul libro paga comunale un/una portavoce e una squadra di addetti alle pagine facebook del sindaco e della giunta, sarebbe una mossa che punterebbe chiaramente a rinnovare l’immagine del sindaco in vista della campagna elettorale per le amministrative del 2022: “ Il sindaco, dopo quattro anni di dolce far nulla – hanno detto Musetti e Martisca – fa una mossa di propaganda elettorale con spese a carico dei cittadini che ormai sono stufi di essere presi in giro da questa amministrazione, poco serie e rispettosa nei loro confronti. Sappiamo tutti in che condizioni si trova Carrara, partendo dal degrado del centro storico fino alla zona costiera che pecca di manutenzione, e il comune di Carrara pensa di risolvere i problemi assumendo una persona che si occupa del profilo Facebook del sindaco. Questa può essere tranquillamente definita : amministrazione dello spreco. “.
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Tra i suoi compiti ci sarebbe anche quello di curare i profili social del sindaco ma sarà pagato con soldi pubblici: 35 mila euro all’anno per un addetto alla comunicazione digitale, che, secondo il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia, sarebbero stati spesi dall’amministrazione 5 stelle di Carrara. Si è detto indignato, Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di FdI, per la notizia ed ha aggiunto: “Ci indigna per il fatto che riteniamo superflua tale "figura", ma soprattutto per il fatto che questi 35 mila euro dei soldi dei carraresi il sindaco avrebbe potuto utilizzarli per cose molto più utili alla collettività come ad esempio asfaltare le strade, sistemare le scuole , potenziare l'illuminazione e altro.Interventi che l'amministrazione comunale spesso trascura perchè dice non ci sono soldi, che, invece, per l'addetto alla comunicazione digitale sono stati trovati .
Perr Baruzzo: “ Un sindaco spendaccione oltre che incapace. Dopo l'addetto stampa che interviene autonomamente su argomenti della politica cittadina in sua vece, il gruppo consiliare grillino che risponde al posto del sindaco, quando le domande vengono rivolte a lui e la persona che gli farà da tutore sui social, ci domandiamo se questo sindaco abbia ancora le capacità - casomai le abbia mai avute - di amministrare una città come Carrara; se avesse un po’ di dignità "politica" si dimetterebbe. Addetto stampa, gruppo consiliare e un paio di assessori che tengono in mano i ...fili permettendo.”.
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Basta parole, basta riunioni per fare due chiacchiere, basta risposte vaghe e non risolutive. Lo ha chiesto in maniera perentoria il sindaco di Massa Francesco Persiani che ha chiesto con fermezza un tavolo istituzionale ad hoc, che porti a soluzioni tangibili e concrete sulla spinosa questione degli operai della Sanac.
“E’ il momento di dare risposte concrete ai lavoratori della Sanac Spa – ha detto Persiani - che da anni stanno lottando per avere certezze sul loro futuro riuscendo ad ottenere solo promesse. In merito alla riunione di questa mattina dei sindacati con il ministero dello sviluppo economico, non sono arrivate notizie rassicuranti e, fatto che ritengo particolarmente grave, è mancato ancora il confronto con i vertici di ArcelorMittal. E’ inaccettabile che a tutt’oggi resti sconosciuto il piano investimenti della multinazionale e che Sanac vada avanti con casse integrazioni in aumento e commesse in diminuzione, pur vantando milioni di crediti da ArcelorMittal. Non dimentichiamo che a tutto ciò, vanno aggiunte le problematiche seguite all’emergenza sanitaria. E nel frattempo si avvicina la scadenza della fideiussione di fine novembre.”
Persiani ha ribadito l’urgenza di trovare una soluzione che deve essere un obbligo della politica nazionale, assolutamente non più procrastinabile e ha lanciato chiare frecciate all’indirizzo della classe politica – specialmente quella di origine apuana - che non ha presenziato alle riunioni su una questione così rilevante: “ A poco valgono le comparsate di onorevoli locali in maggioranza al governo e membri del governo stesso, se poi al momento di rimboccarsi le maniche e risolvere la situazione essi stessi o non presenziano alle riunioni o si limitano a dichiarazioni di facciata.”
Persiani ha ricordato di aver più volte chiesto di essere aggiornato sulla delicata vicenda che coinvolge oltre cento lavoratori dello stabilimento di Massa, quindi oltre cento famiglie che continuano a vivere nell’incertezza, ma di essere stato coinvolto solo sporadicamente. “Questo rappresenta una mancanza di rispetto nei confronti di tutta la città – ha aggiunto Persiani - L’interessamento da parte nostra non è mai mancato e in più occasioni ho sollecitato il ministero, da cui abbiamo ascoltato solo parole e pochi fatti. Massa non può permettersi la perdita di altri posti di lavoro né la perdita di un’azienda che, nel settore siderurgico, potrebbe essere un’eccellenza ed è stata ed è un punto di forza sul territorio apuano. L’arrivo di ArcelorMittal era sembrato positivo per la continuità di Sanac spa, ma ora è evidente che la multinazionale debba dare risposte così come il Governo senza più lasciare gli operai in un’attesa infinita e logorante. Gli operai che nonostante tutto ogni giorno svolgono il loro lavoro hanno il diritto di conoscere ciò che li aspetta ed hanno il diritto ad essere rispettati.”.
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A Massa ci sono i campi di calcio pubblici di Tirrenia, Ricortola, Marina di Massa, Romagnano. Poi ci sono quelli in montagna di Casette, Ca di Cecco, e Forno: un numero assolutamente insufficiente per corrispondere alle esigenze della molte società sportive operanti sul territorio che stanno dando segnali chiari di malcontento e di protesta. A fianco degli operatori delle società sportive si è schierata Confimpresa che ha deciso di farsi portavoce del malumore sempre più diffuso. “I campi attualmente disponibili sono un po’ pochi – ha detto il presidente di Confimpresa Daniele Tarantino - Le società sportive chiedono un aiuto da parte del comune per i lavori di manutenzione straordinaria, perchè da troppo tempo non si è fatto più nulla. Bisognerebbe fare una ricognizione delle aree e mettere mano a un progetto che riqualifichi sport e impianti sportivi. Servono risorse di supporto ed una programmazione sportiva adeguata per affrontare le criticità lamentate dalle società che si ritrovano a dover operare in condizioni di completa incertezza.
Oltre alla richiesta di aiuto, dalle società sportive e da Confimpresa è arrivato anche l’invito all’amministrazione a prendere come esempio la situazione dei comuni vicini da Carrara, dove, qualche anno fa, sono stati rifatti quattro o cinque campi sportivi tra cui Fossone, Atletico Carrara, San Marco Covetta; a Montignoso con il campo della Renella. “ Rispetto alle altre città – ha aggiunto Tarantino - a Massa è stato fatto un po’ poco. Chiediamo di investire in una nuova progettualità e incentivare le risorse anche e soprattutto nei campi sportivi perchè il territorio ne ha bisogno.”
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Si è rivolto direttamente alla prefettura di Massa e ha dato la sua versione dei fatti. “ Nessuna violazione delle norme anticovid” ha garantito il presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, in relazione all’esposto fatto contro di lui dalla consigliera Roberta Dei, ex compagna di partito di Benedetti, fuoriuscita da Forza Italia subito dopo la vittoria alle amministrative massesi. La Dei aveva contestato un uso scorretto della sala di rappresentanza del comune di Massa nelle date del primo giugno e del 19 agosto: non sarebbero state garantite le misure anticovid tra i convenuti. Benedetti ha replicato ricordando di aver disposto, dall’inizio dell’emergenza sanitaria, le misure per lo svolgimento delle sedute del consiglio comunale in video conferenza, senza adottare alcuna disposizione limitativa all’utilizzo della sala consiliare.
“ Il regolamento per la concessione in uso della sala consiliare – ha chiarito Benedetti - approvato con delibera consiliare numero 26 del 2020, disciplina le modalità e le condizioni d’uso della sala da parte di soggetti esterni, fermo restando che ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 del citato regolamento, la sala è ordinariamente riservata alle attività istituzionali e di rappresentanza proprie del consiglio e dell’amministrazione comunale. Alla luce del quadro normativo sopra delineato, gli eventi del 1 giugno e 19 agosto 2020 vanno rispettivamente inquadrati: il primo quale attività di natura istituzionale, mentre il secondo quale evento proprio dell’amministrazione comunale.”
Benedetti ha ricordato che il primo giugno si è svolta un’udienza nell’ambito dell’incidente probatorio relativo a un procedimento penale avviato dalla Procura della Repubblica di Massa, a seguito di espressa richiesta del presidente dello stesso tribunale, che non aveva la disponibilità di altri spazi e comunque non era in grado di reperirli nei tempi richiesti dalla procedura avviata ed ha ribadito che in quella occasione è stato comunque garantito il rispetto delle norme anti covid,quali distanziamento sociale, utilizzo delle mascherine e igienizzazione preventiva delle mani.
“Per quanto concerne l’evento del 19 agosto – ha continuato Benedetti - si è tenuto un incontro formativo interno organizzato dall’ufficio politiche giovanili avente come oggetto: “ Prospettive diverse: drone fra volontariato e lavoro”, con la presenza di circa venti persone. L’evento è stato introdotto dagli assessori Cella, Zanti e Balloni. Anche in tale occasione sono state rigorosamente rispettate le norme anti Covid sopra richiamate.”. Benedetti, infine ha ammesso di aver ricevuto, il 17 agosto, una nota via e-mail del RSPP dell’Ente, Virgilio Vitaloni, che comunicava l’assenza delle condizioni per lo svolgimento di riunioni nella sala consiliare e ha ricordato di aver fatto mette l’ apposito cartello dell’interdizione della sala il 20 agosto, dopo aver informato il servizio di uscierato della non utilizzabilità della sala. Ma anche in quella occasione, ha ripetuto Benedetti non ci sarebbe stata alcuna violazione delle norme a tutela della salute in tema anti covid.
Vinicia Tesconi
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