Politica
Fratelli d'Italia presenta i candidati alle regionali nella provincia di Massa Carrara
Fratelli d'Italia ha presentato la squadra dei candidati che correranno alle prossime elezioni regionali del 12 e 13 ottobre, a sostegno del candidato presidente Alessandro Tomasi. In…

Battilana abbandonata da anni: il consigliere della Lega Tosi presenta un'interrogazione per chiedere interventi immediati
"Strade in condizioni disastrose, detriti che restringono la carreggiata, pulizia che latita, una scuola chiusa e lasciata marcire, problemi idraulici e nessun luogo pubblico…

Visita nei vigneti del Candia per il sottosegretario all'agricoltura Patrizio La Pietra
Si è svolta in Candia una giornata di confronto e dialogo tra il mondo agricolo e le istituzioni, con la visita del sottosegretario all'Agricoltura e…

"Mancano i punti di primo soccorso a Carrara": il consigliere Martinelli chiede l'intervento di Nausicaa s.p.a.
"La situazione della sanità nel comune di Carrara versa ormai in una situazione critica a causa delle gravi carenze, inadempimenti e ritardi della ASL nella…

Associazione Arci 31 Settembre: Arrighi e Giannetti scelgano di boicottare Teva nelle farmacie comunali
L’Associazione Arci 31 Settembre lancia un appello al sindaco di Carrara Serena Arrighi e al sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti per interrompere i rapporti commerciali fra le farmacie…

Gravi ritardi nei progetti del PNRR: il consigliere Mirabella chiede un consiglio comunale straordinario
"Il PNRR non è un regalo: è un’occasione unica, irripetibile, con regole precise. I progetti finanziati dall’Europa devono essere consegnati, collaudati e rendicontati entro il 31…

Regolamento del verde scritto da chi è oggetto di contestazioni: Associazione Arca replica all'agronomo del comune Carlo Piccini
Le dichiarazioni dell’agronomo del comune di Carrara, Carlo Piccini, sul nuovo regolamento del verde hanno spinto associazione ARCA a rispondere facendo alcune precisazioni. Eccole…

Via dei Ferrovieri ad Avenza degradata e dimenticata dalle autorità: la critica del consigliere Bernardi
Situazione di degrado in via dei Ferrovieri ad Avenza: con i pali per l’illuminazione ma non funzionanti, buche ormai diventate crateri, rifiuti abbandonati ovunque e immigrati clandestini che…

Spiaggia del Foro Boario a Marina di Massa in degrado per tutta la stagione: la segnalazione del comitato Tra la gente
L'estate 2025 si è chiusa tra le polemiche sullo stato della spiaggia davanti alla colonia Motta. A segnalare la situazione è stato il Comitato tra la gente, che…

Massa, i residenti di via Baracchini contro il traffico dei camion: “Serve una soluzione alternativa”
Cresce la protesta dei cittadini di via Baracchini, preoccupati per il costante passaggio di camion e mezzi pesanti lungo la strada che attraversa il quartiere. Rumore, vibrazioni, polveri…

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Il gruppo di maggioranza del Consiglio Comunale di Montignoso ha deciso di intervenire in merito alle dichiarazioni della Lega su Cava Fornace per fare chiarezza e riportare il dibattito su un piano di serietà istituzionale. «La Commissione Controllo non appartiene e non può appartenere a nessun partito politico – dichiarano i consiglieri di maggioranza – ma è un organismo del Consiglio Comunale che ha senso solo se funziona in maniera collegiale e trasparente, con il contributo di tutte le forze presenti. Presentarla come se fosse una “creatura della Lega”, convocarla senza un reale coinvolgimento degli altri componenti e trasformarla in una vetrina di partito, significa svilire il ruolo stesso della Commissione. L' invito del consigliere regionale Baldini fatto in maniera arbitraria dalla Presidente Bertelloni, senza condivisione con tutti i membri, non solo è contrario al regolamento ma dimostra anche tutta la tracotanza di chi pensa di poter fare come vuole impedendo il confronto democratico.Noi crediamo che la Commissione debba essere uno spazio di confronto, anche aspro se necessario, ma comunque pluralista e rispettoso delle regole istituzionali. Usarla invece come trampolino di propaganda elettorale non serve alla comunità».La maggioranza chiarisce anche la questione dello scarico del percolato in fognatura: «È bene ribadirlo con chiarezza: lo scarico in pubblica fognatura è stato adottato con ordinanza dal sindaco Lorenzetti per gestire una criticità specifica e circoscritta nel tempo. La sua validità terminerà automaticamente non appena la Regione Toscana dichiarerà concluso lo stato di emergenza. Quel giorno stesso – e non un minuto dopo – si tornerà allo smaltimento tramite autocisterna. Continuare a sostenere il contrario o alimentare il dubbio che vi sia la volontà di mantenere questa soluzione significa non conoscere come funzionano le regole amministrative, oppure peggio, significa voler creare disinformazione e confusione nei cittadini».Sulla proroga di 90 giorni concessa al gestore, i consiglieri precisano: «La proroga non è un favore al gestore, ma uno strumento giuridico indispensabile per evitare contenziosi che avrebbero potuto bloccare o rallentare ulteriormente il percorso. A chi oggi grida allo scandalo, ricordiamo che senza questa cornice legale il rischio era di consegnare al gestore la possibilità di impugnare ogni decisione, allungando di anni i tempi della chiusura. L’obiettivo delle istituzioni – Comune di Montignoso, Comune di Pietrasanta e Regione Toscana – è e resta quello di arrivare alla chiusura e alla messa in sicurezza di Cava Fornace nel più breve tempo possibile, e questo può avvenire solo attraverso un percorso legittimo e inattaccabile». Il gruppo di maggioranza conclude con un appello: «Chiediamo a tutte le forze politiche, Lega compresa, di non ridurre la questione a dichiarazioni di facciata o a slogan buoni per i social. È un tema troppo serio per essere strumentalizzato. La Commissione e le istituzioni devono lavorare in sinergia, perché solo così si può dare alla comunità la risposta che attende da anni: la chiusura definitiva del sito, la messa in sicurezza dell’area e la tutela della salute e dell’ambiente. I cittadini non hanno bisogno di propaganda, ma di fatti concreti e responsabilità istituzionale».
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Marina di Carrara, città di mare e meta turistica estiva, vive ogni anno un incremento esponenziale di presenze durante i mesi caldi. Se per i visitatori questa è un’opportunità di svago, per i residenti la stagione turistica si trasforma in un incubo quotidiano: trovare un posto auto diventa un’impresa, anche per esigenze irrinunciabili come portare un anziano a una visita medica, rientrare a casa dopo il lavoro o trasportare la spesa.È un problema di diritti, non solo di parcheggi, non derubricabile cioè come una semplice “carenza di parcheggi” – tema che, per sua natura, non si risolve mai soltanto aggiungendo nuovi stalli – ma è un problema di totale assenza di misure strutturali di tutela dei residenti, in particolare nei periodi di massima pressione turistica. La Costituzione italiana (art. 32) garantisce il diritto alla salute, mentre l’art. 16 sancisce la libertà di circolazione, che deve essere assicurata in modo equo e non discriminatorio. Inoltre, la Legge 104/1992 tutela il diritto alla mobilità delle persone con disabilità e non autosufficienti, obbligando le amministrazioni a rimuovere gli ostacoli che ne limitano l’autonomia.
La normativa nazionale (art. 7 del Codice della Strada) e le direttive europee sulla mobilità sostenibile (Direttiva 2008/96/CE) consentono e incoraggiano i Comuni a istituire aree di sosta riservate ai residenti o a particolari categorie, soprattutto in zone caratterizzate da forte afflusso stagionale. L’art. 191 del D.Lgs. 152/2006 (Codice dell’Ambiente) impone inoltre alle amministrazioni di adottare misure per ridurre l’inquinamento e il congestionamento del traffico, a tutela della salute pubblica.Molte città costiere hanno adottato da tempo permessi stagionali per residenti e zone a sosta controllata (ZSC), con tariffe agevolate e garanzie di reperibilità di posto. Questi strumenti non solo tutelano chi vive stabilmente nel territorio, ma favoriscono anche una gestione più equilibrata della mobilità turistica, limitando traffico e sosta selvaggia, in linea con i principi della Legge 221/2015 (Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy).Carrara, al contrario, non ha predisposto alcuna misura speciale per l’estate: nessuna ZSC aggiuntiva, nessun parcheggio riservato, nessun piano straordinario di mobilità. Questo equivale a disattendere il dovere di garantire un servizio pubblico essenziale per la cittadinanza (art. 117 Cost.), con gravi ricadute sulla qualità della vita e, in taluni casi, sul diritto alla mobilità per persone fragili (anziani, disabili, famiglie con bambini), protetto anche dalla Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata in Italia con L. 18/2009).
L’assenza di un piano parcheggi per residenti non è un dettaglio tecnico, ma un disservizio pubblico che incide direttamente:
- sull’accessibilità delle abitazioni (art. 2 Cost., diritto alla vita dignitosa);
- sull’autonomia delle persone non autosufficienti (L. 104/1992);
- sull’esercizio di diritti fondamentali (cura, lavoro, vita sociale, art. 3 e 32 Cost.).
Il disagio è amplificato dalla mancata risposta delle autorità preposte: una segnalazione formale alla Polizia Municipale, effettuata nei mesi scorsi, non ha ricevuto neppure un riscontro. Un silenzio istituzionale inaccettabile, che viola il diritto alla trasparenza amministrativa (L. 241/1990) e il principio di buona amministrazione (art. 97 Cost.).
Chiediamo che il Comune di Carrara, nel rispetto della legge:
- Istituisca con urgenza aree di parcheggio riservate ai residenti nelle zone a maggior afflusso estivo, mediante appositi permessi, come previsto dall’art. 7 del Codice della Strada e dalle Linee Guida ANCI sulla mobilità urbana;
- Attivi un piano straordinario di mobilità estiva che includa navette, ZTL e parcheggi di interscambio, per ridurre la pressione nelle aree residenziali, in ottemperanza alla Direttiva UE 2008/96/CE e al Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS);
- Rispetti il diritto dei cittadini a una risposta formale alle segnalazioni, come previsto dalla L. 241/1990 e dal Regolamento sul diritto di accesso agli atti amministrativi.
Non si tratta di “voler più parcheggi” – obiettivo che da solo non risolve il problema – ma di garantire la salvaguardia del diritto alla mobilità e alla vivibilità dei residenti, come fanno molte altre città costiere che hanno saputo coniugare turismo e qualità della vita per chi abita stabilmente sul territorio. La legge c’è: servono i fatti. Al fine di evitare dei fraintendimenti, è forse opportuno chiarire ulteriormente che il cuore della presente protesta non è la carenza di parcheggi in sé, ma la sistematica violazione dei diritti costituzionali dei residenti (art. 2, 3, 16, 32 Cost.), lo squilibrio tra interessi economici e diritti fondamentali e l'assenza cronica di pianificazione che tuteli i cittadini Non contestiamo il turismo, ma il modello attuale che consente a grandi operatori economici di esternalizzare i costi e scarica sui residenti i disagi di attività lucrative.Non stiamo chiedendo favori, ma solo l'applicazione del Codice della Strada (art. 7), il rispetto del Testo Unico sulle spiagge (D.Lgs. 152/2006: obbligo dei lidi a garantire parcheggi), l'attuazione dei principi costituzionali di tutela della salute e mobilità. Se un’azienda (balneare, portuale, alberghiera) genera traffico, deve contribuire a gestirlo. A chi propone semplicemente più parcheggi a pagamento, rispondiamo che questo penalizza i residenti, altrimenti è sfruttamento. Pertanto, la nostra segnalazione riguarda il diritto a una vita dignitosa, l'equa ripartizione degli oneri del turismo e il rispetto delle norme a tutela dei più deboli.Non accetteremo che si riduca questa vertenza a una banale discussione su posti auto. Il problema è ben più profondo e riguarda il modello di sviluppo che vogliamo per la nostra città, improntato all’equità e al rispetto di leggi già presenti.
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Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro provenienti dallo stesso centro destra che portò alla vittoria, a Massa, di Persiani nel suo primo mandato. Brunetti e Rivieri hanno lanciato accuse feroci contro Marco Stella, coordinatore di Forza Italia Toscana, definendolo un “privilegiato beneficiato dalla politica” che avrebbe imposto la sua candidatura in Regione “con arroganza e presunzione” senza aver consultato il parere degli iscritti al partito e che, insieme con l’onorevole Deborah Bergamini sarebbe solo capace di sfornare slogan a cui non seguono mai i fatti per migliorare la vita dei cittadini. Nello specifico i due vertici locali di Indipendenza hanno messo in evidenza la situazione di Massa, governata, appunto dal centrodestra, di cui loro stessi hanno fatto parte: “Tutte le promesse che voi, Stella, Bergamini e Persiani, avete fatto ai massesi durante la campagna elettorale si sono dileguate; non esiste un decoro urbano, le strade sono dei percorsi ad ostacoli piene di buche pericolose per l'incolumità dei cittadini, la sporcizia regna sovrana ovunque, anche in zone con presenza turistica, la povertà è aumentata, i centri di assistenza per i bisognosi come la Caritas sono sovraffollati. Non siete riusciti a realizzare un progetto per il porto, un progetto per riqualificare la zona industriale, non avete creato servizi e infrastrutture per i giovani e gli anziani e non vi siete preoccupati di creare scuole funzionanti e sicure, non avete creato posti di lavoro, nulla per il rinnovo delle licenze dell'occupazione del suolo pubblico, per i commercianti che da anni devono solamente pagare senza sapere per cosa. Siete dei privilegiati nonostante abbiate messo in atto a Massa ‘la politica del non fare’. Questa è la vostra Forza Italia di oggi tanto decantata a Massa. Tutto questo ci fa rimpiangere Massimo Mallegni”. Brunetti e Rivieri hanno poi accusato pubblicamente il gruppo consigliare di Forza Italia Massa, al governo della città, di essere “più interessato a ricevere sanatorie edilizie ed ottenere cospicue consulenze”, facendo esplicito riferimento a comportamenti illeciti avvenuti in passato che meriterebbero indagini della Magistratura. L’ira funesta dei due leader di Indipendenza Massa sarebbe stata scatenata – come si evince dai loro strali – dal rifiuto di Forza Italia Toscana della candidatura di Alessandro Tomasi alle prossime regionali, in base al quale Brunetti e Rivieri non si sono fatti scrupolo di parlare di “imposizione di candidati dai tavoli romani di Forza Italia senza tenere conto della volontà e preferenze degli elettori toscani” e di ricordare che il partito ‘sotto la dirigenza Stella, Bergamini ha raggiunto i minimi storici. “Riteniamo che il Presidente Tajani dovrebbe intervenire e risanare la situazione del partito in Toscana affinché FI abbia un futuro”. Brunetti e Rivieri hanno poi realizzato un piccolo reportage sulle situazioni di degrado presenti a Massa e lanciato al sindaco Persiani il monito a vergognarsi.
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Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale era Giacomo Giannarelli dei Stelle: "Dal Consiglio regionale arriva l'ennesima giravolta del PD sui "beni estimati" . Correva l'anno 2015 quando lo stesso consiglio a maggioranza PD, stabiliva che tutte le cave di Carrara dovevano considerarsi pubbliche e di proprietà del comune. Tutto bene? Per nulla. Dopo pochi mesi arrivava infatti il primo colpo di scena. Il governo Renzi, sempre a maggioranza PD, decideva di impugnare la norma innanzi alla Corte Costituzionale. Il risultato fu nefasto. La suprema Corte, oltre che cancellare la legge regionale per difetto di competenza, entrava anche nel merito con parole pesantissime contro le amministrazioni pubbliche e che di fatto hanno condizionato anche i successivi giudizi di merito. Nel 2018, il nostro consigliere regionale Giannarelli, proponeva al consiglio una norma nazionale di iniziativa regionale volta a superare il conflitto di competenza segnalato dalla suprema corte. La legge Giannarelli, venne approvata e inviata alla Camera dei deputati e assegnata alla commissione attività produttive. Nel 2020, dopo aver deliberato le norme di propria competenza, l'amministrazione comunale a 5 stelle iniziava l'azione di sollecito verso il parlamento. L'occasione era clamorosa. Eravamo infatti nel governo Conte due, M5S PD, e la presidenza della commissione competente era stata affidata a Martina Nardi, esponente del PD di Massa. Tutto bene? Assolutamente no. Altro colpo di scena. La Nardi, tra lo stupore generale, si rifiutò di calendarizzare la discussione della proposta di Giannarelli affermando pubblicamente che non era una priorità del PD e che si trattava di una questione che interessava una cinquantina di persone! In effetti gli imprenditori del lapideo interessati sono più o meno quelli, ma il problema serio è che tali affermazioni hanno tramortito le istanze della nostra comunità volte a veder riconosciuti diritti sacrosanti. Venendo ai nostri tempi, appare singolare che il PD riprenda un percorso di 7 anni fa, proprio alla vigilia della tornata elettorale. Inoltre, questa iniziativa è sostanzialmente inutile, in quanto sono già stati depositati in Parlamento disegni di legge che vanno in questa direzione. Tutti questi tentativi appaiono velleitari in quanto la maggioranza di centro destra, che governa oggi, ha sempre dimostrato ostilità verso chi ritiene che le cave di Carrara siano patrimonio di tutti i cittadini".
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Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un nostro studio sembra non avere fine e che si investano altri soldi pubblici per non avere il risultato sperato. Da una nostra analisi i lavori che da anni vanno avanti sull’immobile, lavori bloccati diverse volte, sono iniziati principalmente per problemi all’impianto filtraggio acqua che aveva costi di gestione molto alti e filtraggio non accurato, impianto condizionamento spesso rotto, impianto antincendio non adeguato, generazione di notevole condensa da parte della copertura con episodi di gocciolamento e infissi in alluminio a taglio freddo e senza vetrocamera con notevole aumento di condensa. L’intervento previsto, da quello che si è potuto capire, dovrebbe adeguare l’impianto antincendio con posa di rilevatori incendio, ristrutturare gli spogliatoi e l’impianto elettrico, installazione di nuova pompa di calore con relativo impianto di distribuzione aria condizionata, impianto fotovoltaico di cui non si capisce l’ubicazione in quanto ci risulta che il tetto non sia adatto alla posa di pannelli, ma nella realtà non risolve i problemi più gravi come la copiosa generazione di condensa.Infatti dalla relazione energetica risulta anche dopo i lavori sarà presente ancora condensa sulla copertura, sulle strutture in c.a. e sugli infissi che hanno trasmittanza da 4,50 a 5 contro i prescritti 1,30 delle normative attuali, quindi altra anomalia visto che non saranno risolti i problemi già presenti ed evidenziati.Inoltre sembra che il nuovo ritardo che ha portato avanti di un anno la possibile apertura della piscina sia dovuto alla mancata autorizzazione di qualche ente.In sostanza il problema è che la nostra piscina è un impianto ormai datato, costruito a quel tempo con tecnologie non idonee oggi, ma ora con i nuovi studi e con la consapevolezza delle nuove architetture con un attento progetto di fattibilità possiamo capire se vale la pena o no investire su un certo immobile o decidere che uso farne. Pertanto questi interventi, oltremodo lunghi e costosi, previsti € 1.350.000,00 non sono altro che un rattoppo per andare avanti qualche tempo su una struttura non più adeguata e che risolvono solo le manchevolezze più evidenti. Fra qualche anno si riparlerà di piscina chiusa.Fossimo stati noi a decidere la proposta coraggiosa sarebbe stata di trasformare, per esempio, la piscina attuale in una semplice palestra di cui in centro a Carrara c’è un infinito bisogno, che, con l’inferiore presenza di vapore acqueo potrebbe essere ancora utilizzabile per diverso tempo.Si poteva proporre di realizzare una nuova piscina all’interno di uno dei capannoni di IMM che potrebbero facilmente adattarsi allo scopo, all’interno di un progetto più ampio di riqualificazione ad uso sportivo e polivalente di tutto il complesso fieristico.Serve pianificazione seria e una politica coraggiosa per evitare errori e spreco di denaro pubblico".
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Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo di recente, dopo un sopralluogo, abbiamo rilevato che solo nel viale litoraneo su 5 fontanelle pubbliche tre sono fuori uso. Si tratta di quelle nuove con lastra metallica inclinata e pulsante per erogazione a tempo mentre nel centro di marina, in Piazza Pellerano, la bella fontana monumentale detta dei Delfini di Julio Silva risulta funzionare una sola fontana su sette.In centro città alla Rocca la fontana di Cristallo è chiusa da mesi come le fontanelle dell'EVAM e quella di Canevara. Il sindaco in qualità di ufficiale sanitario responsabile della salute dei suoi cittadini, in considerazione delle alte temperature di questi periodi dovrebbe fare in modo che le dette fontanelle tornino a funzionare per il bene e la salute di tutti. Noi non smetteremo mai di ricordarei che la nostra città gode di un forte bacino idrologico e per l'appunto l'acqua delle sorgenti e dei nostri fiumi e canali non manca, anzi ne abbiamo a iosa. Il fatto è semplicemente riscontrabile da tutti gli studi degli Enti e Associazioni ambientaliste come il CAI dove nel recente incontro tenutosi alla Torre Fiat si è parlato di un Bacino idrografico capace di alimentare 6 milioni di persone. Da queste notizie, confermate anche dai vari progetti come l'autostrada dell'acqua che vedeva nel nostro Frigido il massimo contribuente idrico, non si comprende il motivo di tenere fuori uso moltissime fontane pubbliche. Ultimo fatto emblematico ci sembra quello dei famosi quattro leoni di Piazza Aranci tre dei quali sono stati privati dell'acqua e rimangono a bocca aperta con le sottostanti vasche vuote".
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“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho avvisto il settore competente. Il sindaco lo scorso 31 Luglio aveva detto, a seguito di una mia comunicazione, che la strada era fra le priorità per un’asfaltatura completa all’interno di una gara più ampia che evidentemente tarda a essere aperta.” dichiara la consigliera Bennati. “Il risultato è un pessimo biglietto da visita per il nostro turismo nella settimana di Ferragosto ma più in generale una gestione del settore lavori pubblici troppo sbilanciata sui grandi cantieri e poco sui bisogni della vita quotidiana dei quartieri” rimarca Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, chiede al Sindaco Persiani di interpellare Gaia Spa per far verificare le condizioni delle infrastrutture idriche e fognarie di via Pisa prima di procedere alla nuova asfaltatura. La mole di buche e riparazioni che sono attualmente presenti lungo tutta la carreggiata, sembrano segnalare delle criticità strutturali di qualche infrastruttura. A volte non tutti i ritardi vengono per nuocere se si utilizza il tempo a disposizione per fare le necessarie verifiche. Chiediamo maggiore attenzione ai bisogni delle persone che abitano nei quartieri ma soprattutto vogliamo che il denaro pubblico venga speso avendo ben chiaro l’interesse collettivo.
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Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non fosse da noi ritenuto utile per la nostra comunità, lo abbiamo detto subito. Abbiamo sin dall'inizio contestato la cementificazione dell'area per le conseguenze di pericolo idraulico sia per gli abitanti della zona Poveromo, sia per gli abitanti del limitrofo comune di Montignoso, abbiamo contestato l'allungamento della pista che determinerà problemi urbanistici sia nel comune di Massa che in quello di Montignoso, abbiamo sollevato diverse perplessità sulla natura dello scalo stesso a servizio futuro della ricca Versilia: come nelle migliori tradizioni "colonialiste" a Massa e Montignoso rimarranno i costi ambientali e sociali delle scelte, mentre i ritorni economici positivi ricadranno esclusivamente sulla vicina Forte dei Marmi. La scelta della società immobiliare che ha attualmente in gestione lo scalo di cambiare il nome all'aeroporto, non è casuale. Oggi si aggiunge anche l'atteggiamento della società la quale, a seguito dell'incidente aereo senza conseguenze avvenuto pochi giorni fa, spara sentenze con una nota stampa in cui imputa alle amministrazioni locali, organi di controllo e diciamolo pure, a tutto il territorio, di avere tollerato "Un clima di permessività che, nel tempo, ha favorito persino la nascita di basi di atterraggio abusive e non controllate ". Sinceramente ci saremmo aspettati una risposta a tono dalle amministrazioni e soggetti coinvolti: essere accusati di avere tollerato abusi di legge non è proprio cosa leggera e di poco conto. Invece un silenzio totale, nessuna delle amministrazioni locali dice nulla, lasciano che le accuse di favoreggiamento dell'abusivismo le colpiscano. Eppure sono amministrazioni che non si tirano indietro nel minacciare denunce o querele solo per qualche parola storta o per qualche "interpretazione" personale dei fatti. Ma forse sono gli zeri nei conti correnti che fanno la differenza. E' dovuto intervenire una associazione nazionale di piloti per rimettere in riga la società immobiliare gestrice dello scalo di Cinquale e ribattere, punto per punto, alle affermazioni, concludendo con una ipotesi non del tutto campata per aria: "forse il traffico leggero e da diporto avioturistico, non è molto gradito dalla nuova gestione dell’Aeroporto (Pubblico) del Cinquale, che magari spera di ospitare in futuro, solo tanti elicotteri milionari, come si vedono a Samedan, aeroporto di Sankt Moritz". Questa ipotesi si allineerebbe anche con la posizione tenuta nei confronti dell'associazione di paracadutismo di Massa: se non sei all'altezza dei VIP vai fuori dallo scalo, al territorio di Massa e Montignoso i costi del disastro ambientale, della cementificazione, dei danni urbanistici. Alla Versilia "dei Marmi" i vantaggi. Amministrazioni di Massa e Montignoso, se ci siete, battete un colpo".
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«Difendiamo il territorio» – dichiara Maria Teresa Baldini, consigliera del Consorzio di Bonifica Toscana Nord – «perché la gestione di un ente così strategico deve basarsi su trasparenza, chiarezza e tempestività, valori oggi purtroppo assenti nella presidenza del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, ormai subordinata a logiche di partito».Baldini esprime pieno sostegno al Sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che da tempo attende risposte chiare dal Consorzio su questioni legate alla gestione e alle attività sul territorio comunale. «È stato già grave – sottolinea Baldini – escludere, al momento delle nomine, il Comune di Viareggio dall'assemblea consortile, nonostante vi abbia sede la struttura principale e rappresenti una realtà contributiva di primaria importanza per la gestione delle acque in tutta la Versilia. Oggi, addirittura, il Presidente non risponde alle legittime richieste del sindaco».Secondo Baldini, l'atteggiamento del Presidente Sodini verso il rappresentante del secondo comune della Lucchesia conferma una gestione ormai piegata a logiche partitocratiche. «Questa impostazione – prosegue – ha portato al mancato rispetto del voto dei consorziati, imponendo un presidente arrivato penultimo nella propria sezione elettorale. Se così stanno le cose, viene da chiedersi a cosa serva votare, se non a far spendere soldi ai cittadini».
La consigliera richiama inoltre problemi già denunciati in passato: scarsa trasparenza, mancata consegna di documenti dovuti per legge, inosservanza di regolamenti e norme, esclusione dalla partecipazione di chi non si allinea alle decisioni del PD. «Le scelte fondamentali per la gestione consortile – aggiunge – accumulano ritardi enormi: dopo quasi un anno non è stato ancora nominato il Direttore Generale, e l'iter adottato nell'ultima assemblea non rispetta le norme, con il rischio di ulteriori rallentamenti. Inoltre, continuano a non essere rispettate le auspicabili quote rosa». Infine conclude:«Invito il Presidente del Consorzio Sodini a svolgere il ruolo super partes che gli compete e a rispondere celermente alle legittime richieste del Sindaco di Viareggio».
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