Politica
Requisiti modificati e verbali vuoti: il consigliere Caffaz spiega come è stato organizzato il bando del comune per direttore del teatro Animosi
A pensar male si fa peccato...ma poi si trovano i documenti che confermano che si aveva ragione. E' esattamente quanto è accaduto al consigliere dell'opposizione del comune di…

Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

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Non ci sta, il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella, alle accuse e alla minaccia di querela avanzata da Retiambiente in relazione alla sua critica del servizio. Ecco la sua replica: " La gestione dei rifiuti è un servizio pubblico essenziale e, come tale, richiede trasparenza, responsabilità e un confronto corretto con la cittadinanza.Da mesi la città segnala criticità quotidiane, documentate e diffuse, mentre le risposte fornite non risultano sufficienti né sul piano operativo né su quello della comunicazione.In questo contesto, ogni chiarimento deve essere affrontato con serietà e con un approccio istituzionale, perché quando un servizio pubblico presenta problemi strutturali, è compito delle istituzioni approfondire, vigilare e intervenire. Le segnalazioni che il sottoscritto ha portato alla luce non sono chiacchiere, né invenzioni. Sono frutto di mesi di esasperazione di commercianti, esercenti e residenti in particolare nella zona dello Stadio, che documentano con foto e video una situazione ormai fuori controllo. Non è fantasia: è realtà quotidiana. E chi continua a minimizzare insulta l'intelligenza dei cittadini. Chi amministra e chi dirige una società come RetiAmbiente ha il dovere di dare risposte, non di costruire comunicati autocelebrativi che evitano accuratamente il punto. La replica di RetiAmbiente non chiarisce nulla: aggira le domande, sposta l'attenzione, cerca un nemico immaginario per non parlare dei problemi veri. È un copione che la città conosce fin troppo bene. Ed è proprio davanti a queste manovre che chiedi, con ancora più forza, una commissione d'indagine interna con accesso totale agli atti. Non un foglio di carta, ma una verifica vera su incarichi, selezioni interne, metodi di controllo e comunicazioni. Basta opacità, basta frasi fatte: vogliamo i documenti. E sia chiaro un punto: quando una società come RetiAmbiente manda una nota alla stampa, non può nascondersi dietro un logo. Una società non pensa, non scrive e non si difende da sola. Qualcuno quella nota la firma, la approva e se ne assume la responsabilità. La trasparenza si dimostra mettendoci il nome, non scappando dietro una sigla. La città è sempre più sporca e stanca. Stanca di disservizi quotidiani, stanca di rimpalli di competenze, stanca di chi parla senza affrontare nulla. I cittadini resistenti sono mesi che chiedono chiarezza nel servizio che invece è sempre più carente e approssimativo.E stavolta non ci accontenteremo delle minacce ma andremo fino in fondo. È il caso inoltre esprimere sorpresa per il riferimento, contenuto nella replica di RetiAmbiente, a eventuali azioni legali. Le istituzioni non possono lasciarsi intimidire da annunci di questo tipo quando esercitano funzioni di controllo e vigilanza nell'interesse della collettività. Un consigliere comunale ha il dovere – non la facoltà – di segnalare criticità e chiedere verifiche. La trasparenza non si ottiene minacciando contenziosi, ma aprendo gli atti, chiarendo i passaggi dubbi e dimostrando, con documenti e fatti, che tutto è stato svolto nel pieno rispetto delle procedure. Le istituzioni non intimidiscono: lavorano per garantire trasparenza ai cittadini che purtroppo come ormai è chiaro a tutti : manca!"
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Retiambiente Carrara Srl presenta il nuovo calendario della Raccolta Differenziata Porta a Porta (PAP), uno strumento indispensabile per una gestione corretta ed efficiente dei rifiuti sul territorio comunale. La raccolta differenziata non è solo un dovere civico: produce benefici ambientali, riduce i costi di smaltimento e permette di recuperare materie prime preziose, contribuendo in modo concreto alla tutela del territorio.Il nuovo calendario rappresenta un ulteriore passo nella riorganizzazione dei servizi, pensata per garantire continuità operativa, professionalità e una presenza più capillare nei quartieri della città. Il servizio sarà attivo tutti i giorni, ad eccezione di Natale, Capodanno e Primo Maggio, e sarà accompagnato dall’apertura di nuovi Centri di Raccolta destinati a facilitare l’utenza e migliorare il conferimento.La corretta gestione dei rifiuti rimane un impegno condiviso tra cittadini, Comune e Retiambiente Carrara Srl, in linea con i principi dell’economia circolare e con le direttive europee in materia ambientale. Le buone pratiche quotidiane – semplici ma fondamentali – contribuiscono a salvaguardare l’ambiente, migliorare il decoro urbano e valorizzare la nostra comunità.
I calendari saranno due: uno per le utenze domestiche e uno per quelle commerciali. Tra le novità, la raccolta pomeridiana per i condomini, mirata ad un contenimento dei costi.
Fabrizio Volpi, amministratore unico di Retiambiente Carrara Srl, dichiara: «Ringraziamo sinceramente tutti i cittadini per la collaborazione dimostrata, così come ringrazio le lavoratrici e i lavoratori per l’impegno quotidiano con cui garantiscono i servizi. Questa fase di cambiamento richiede uno sforzo a tutti, ma è un passaggio necessario per rendere il servizio più efficiente e adeguato alle esigenze del territorio. L’obiettivo è chiaro: offrire a Carrara un sistema di raccolta più organizzato, più funzionale e, alla fine, migliore per tutti.»Retiambiente Carrara Srl invita l’utenza a consultare attentamente il nuovo calendario e a continuare a contribuire, con gesti semplici ma di grande valore, al miglioramento complessivo del servizio e dell’ambiente cittadino.«Stiamo lavorando per dare ai cittadini di Carrara un servizio sempre più puntuale – ha concluso l’amministratore unico Volpi – Azioni come l’aver esteso l’orario della Ricicleria, per esempio, hanno portato un incremento degli afflussi e una maggiore soddisfazione degli utenti. Continueremo ad attenzionare i vari servizi e ad intervenire laddove rileveremo margini di miglioramento, proprio per garantire ai cittadini un soddisfacimento sempre maggiore. Siamo consapevoli che i cambiamenti apportati hanno causato alcuni disservizi, che comunque stiamo affrontando. Chiediamo ai cittadini un po’ di pazienza e collaborazione».
«Con la nascita di Retiambiente Carrara srl – ha aggiunto l’assessore alle partecipate Carlo Orlandi - assieme al direttore e all’amministratore unico Volpi, abbiamo pensato di andare ad efficientare ulteriormente il sistema di raccolta. Differenziare non è solo un dovere, ma deve essere una pratica comune per lasciare un mondo migliore. Essere sul territorio per curarlo, per noi è un privilegio e cerchiamo di svolgerlo nel migliore dei modi. A volte ci siamo trovati di fronte a situazioni incresciose, talvolta dovute a comportamenti non consoni. Abbiamo investito molto, nel tempo, per supplire ai danni fatti da chi abbandona rifiuti in modo incivile. L’azienda offre un servizio gratuito di ritiro ingombranti e un ampliamento dell’orario della Ricicleria e vedere ancora degli abbandoni fa pensare ad un disamore per i luoghi comuni. Tutto ciò rappresenta non solo un costo, ma è anche demoralizzante, perché per intervenire sugli abbandoni abusivi bisogna investire soldi pubblici che potrebbero essere destinati altrove. Quelli rappresentano costi che vanno a penalizzare anche i cittadini virtuosi. Ringrazio l’amministratore, il direttore e i dipendenti, che sanno essere un punto di riferimento per il cittadino. Anche con le organizzazioni sindacali c’è un buon rapporto e come amministrazione siamo prossimi all’ingresso nella holding Retiambiente, con i vari vantaggi che ne deriveranno».«La novità di questi nuovi calendari – ha spiegato il direttore Walter Bresciani Gatti – è che avremo un calendario fisso e inamovibile per tutti i cittadini da San Ceccardo al mare. Prevede due raccolte dell’organico, la raccolta della carta il martedì, gli sfalci al mercoledì, anche per le utenze non domestiche; inoltre, il multimateriale sarà prelevato al giovedì e il secco al sabato. Il calendario per le utenze non domestiche cambierà, poi, di molto: abbiamo ampliato l’offerta, passando a tre volte il numero dei ritiri per l’organico, tre volte per carta e cartone, tre volte per il multimateriale e due volte per il secco. Anche questo calendario rimarrà fisso, con un potenziamento per l’estate nelle aree più turistiche e spingendo per una raccolta differenziata dettagliata. Pensiamo a quale produzione di rifiuti possa esserci negli stabilimenti balneari durante la stagione estiva. Abbiamo dedicato delle squadre specifiche per svolgere questi servizi. Abbiamo perfezionato anche l’esposizione dei rifiuti, razionalizzandola e ottimizzandola».Retiambiente Carrara srl ricorda inoltre che è a disposizione l’App Junker per segnalazioni e prenotazione servizi.
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Dal Parco delle Apuane arriva una dettagliata risposta che smonta tutte le accuse rivolte dalle associazioni ambientaliste che hanno organizzato il flash mob del 26 novembre: "Fa piacere che al Parco delle Alpi Apuane vengano riconosciuti poteri supremi e competenze amplissime in merito alle attività estrattive, ma ci si chiede se questo avvenga per ignoranza delle leggi in materia o per posizioni preconcette e strumentali. In entrambi i casi si fanno affermazioni approssimative nei migliori dei casi e prive di ogni fondamento nei peggiori. Andando con ordine preme rimarcare, ancora, che le competenze del Parco in merito alle attività estrattive riguardano unicamente la valutazione di impatto ambientale (VIA), la valutazione d’incidenza e nulla osta. Per legge, è chiamato cioè a valutare come e in che misura la coltivazione prevista nelle aree contigue di cava (ACC) incida sull’ambiente in generale. Mentre la decisione sulle quantità complessive di materiale escavabile spetta alla Regione e le modalità sono definite dai Piani Attuativi di bacino (PABE) che devono essere approvati dai comuni.
In merito all’omessa produzione della Valutazione d’incidenza per i PABE del Canale delle Gobbie, si precisa che il Parco, come dimostrano i verbali pubblicati sul sito del Comune, ha partecipato ad una Conferenza di Servizi il 16 maggio 2024 e in quella sede ha dato la sua disponibilità a prendere parte ad un sopralluogo ritenendolo importante per la definizione degli habitat al fine della loro tutela. Il sopralluogo si è svolto l’11 giugno 2025, il Parco delle Alpi Apuane vi ha partecipato come dichiarato nel verbale, anche questo pubblicato sul sito del Comune.Prima di emettere la pronuncia di incidenza, che per legge non può contenere prescrizioni (o si rilascia o non si rilascia), ha partecipato a numerosi incontri con gli uffici del Comune e con i progettisti del PABE del Canale delle Gobbie al fine di risolvere le criticità rilevate.Per questo, la valutazione dello studio d’incidenza ha avuto un esito positivo in quanto il Piano di Bacino in esame non compromette l'integrità dei siti Natura 2000 e le criticità sono compensate da misure di mitigazione. Il Parco dunque, sebbene non abbia partecipato alla Conferenza di Servizi del 12.06.2025 convocata dalla Regione Toscana, ha usato lo strumento del silenzio assenso perchè rispecchiava pienamente il parere favorevole di Valutazione d’Incidenza. Il Parco, quindi, ritiene di aver svolto quanto di sua competenza sull’argomento, ovvero una verifica di conformità alle Norme Tecniche d’attuazione e al Piano del Parco vigente e la verifica che non ci siano incidenze significative negative sugli obiettivi di conservazione dei siti Natura 2000. Anche dopo l'approvazione, il Parco svolgerà un'azione di vigilanza e monitoraggio sull'effettiva attuazione delle misure previste dal PABE, in particolare quelle relative alla mitigazione degli impatti e al ripristino ambientale. Inoltre, anche i singoli progetti di escavazione per essere approvati dovranno essere sottoposti alla procedura di Valutazione d’Impatto Ambientale di competenza del Parco. Per rispetto dei dipendenti dell’Ente, si precisa che tutte le segnalazioni fatte in merito ad abusi vengono SEMPRE prese in carico e diventano oggetto di indagine e sopralluoghi da parte dei guardiaparco. Quando non vengano fornite risposte in merito, questo è dovuto al fatto che in alcuni casi da quelle stesse segnalazioni partono indagini che devono essere secretate per legge, mentre in altri casi non ci sono i presupposti perché queste sfocino in ordinanze. Ma ogni segnalazione viene SEMPRE presa in carico.
Quanto all’accusa di diminuzione sull’attività di controllo da parte del Parco, i numeri evidenziano che non solo non c’è stata alcuna diminuzione delle verifiche effettuate, ma nel 2024 e in particolare nel 2025, addirittura, queste sono aumentate. Per quanto riguarda il 2025, sebbene non ci sia ancora un dato definitivo, è possibile già affermare che siamo in linea con gli anni precedenti. Non è il numero delle ordinanze a rivelare il numero dei controlli! A meno che non si pensi che si debbano emettere provvedimenti anche in assenza di abusi!"
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Si è conclusa a Palazzo Ducale la sessione dedicata all'approvazione del bilancio pluriennale 2026-2028 che prevedeva una doppia lettura da parte del Consiglio provinciale intervallata dall'Assemblea dei sindaci, convocata per esprimere il parere non vincolante previsto dalla normativa di riforma delle Province. Significativo il risultato del voto: in consiglio hanno votato a favore i consiglieri di maggioranza con l'astensione della minoranza, mentre l'assemblea dei sindaci si è espressa quasi all'unanimità (dei 16 sindaci o loro rappresentanti presenti, assente Pontremoli, 15 hanno votato a favore e uno, il sindaco di Massa, si è astenuto). Come accade da ormai oltre un decennio anche per il prossimo triennio (2026-2028) il bilancio di previsione della Provincia di Massa-Carrara risente ancora dell'ascendente negativo che risponde al nome di "prelievo forzoso" da parte dello Stato o più bonariamente "contributo alla finanza pubblica". Le entrate tributarie della Provincia previste per il 2026 ammontano a 15 milioni e 800 mila euro e il prelievo è pari a 14 milioni 171 mila euro. Poi lo Stato in una sorta di partita di giro per ammortizzare il prelievo assegna un contributo di 7 milioni 707 mila euro circa portando il prelievo effettivo a 6 milioni 464 mila 689 euro ovvero il 40,91 % delle entrate tributarie.
Nonostante questo, comunque, il bilancio per il prossimo anno mette a disposizione, come ha evidenziato nella relazione introduttiva il presidente Gianni Lorenzetti, un aumento della somma a disposizione della spesa corrente al netto delle spese incomprimibili: per la manutenzione delle strade provinciali sono disponibili nel 2026 570 mila euro (a fronte dei 210 mila del 2025), per quella degli edifici scolastici la somma è pari a 350 mila euro (140 mila nel 2025).
Si tratta di una diponibilità destinata ad aumentare nel 2027 per una cifra totale pari a 1 milione e 50 mila euro.
Le entrate tributarie destinate a finanziare le funzioni fondamentali della Provincia per il 2026 ammontano, al netto del contributo statale, a 9 milioni 335 mila 310 euro a cui si sommano altre entrate correnti senza vincolo di destinazione per 3 milioni 274 mila 241 euro, per una cifra totale da destinare a queste funzioni pari a 12 milioni 609 mila 551 euro.
Sul versante della spesa, oltre a quelle già evidenziate per la manutenzione ordinaria di strade e scuole, la voce principale è costituita dal costo del personale 5 milioni 458 mila per il 2026 ma in calo per il 2027 e 2028: i conti in ordine permetteranno di effettuare nel corso del prossimo anno 8 assunzioni (4 funzionari, 2 istruttori e 2 operatori esperti operai). Seguono i 2 milioni e 500 mila circa per la quota interesse e capitale dei mutui, un indebitamento destinato a calere sempre più non avendone la Provincia più sottoscritti da diversi anni. Per il riscaldamento, l'energia elettrica e l'acqua degli edifici gestiti la spesa prevista ammonta a 1 milione 790 mila euro. Per quanto riguarda le uscite in conto capitale, essenzialmente quelle destinate al piano triennale delle opere, sono state oggetto di una precedente seduta del consiglio a inizio novembre con l'approvazione del Dup, il documento unico di programmazione. Per il prossimo triennio le opere pubbliche in programma ammontano a 13 milioni 92 mila 301 euro (3 milioni 43 mila 181 euro nel 2026, 4 milioni 551 mila 756 nel 2027 e 5 milioni 497 mila 384 euro nel 2028). A questa cifra si aggiunge un ulteriore somma di 5 milioni e 424 mila euro legata a piani pluriennali e che riguarderà il 2029 e quindi entrerà poi nel prossimo Dup 2027-2029. Riportiamo di seguito tutti gli investimenti previsti e già divulgati:
Programma triennale opere pubbliche 2026-2028
Accordo quadro manutenzione dei dispositivi di ritenuta stradale compresi quelli per la sicurezza dei motociclisti anni 2026-2027-2028 503.410 euro (costi ulteriori previsti su annualità successive 192.368 euro)
Accordo quado rilievi e censimenti e opere manutenzione straordinaria superfii in calcestruzzo, paramenti murari ammalorati, barriere di ritenuta, parapetti, opere di difesa, pile, spalle e sottofondazioni anni 2027-2028 3.327.262,62 euro (costi ulteriori previsti su annualità successive 2.429.253,44)
Accordo quadro interventi di manutenzione straordinaria piani viabili strade provinciali anni 2027-2028 800.000 euro(costi ulteriori previsti su annualità successive 400.000 euro)
Accordo quadro manutenzione dei dispositivi di ritenuta stradale lungo le strade provinciali anni 2027-2028 903.164 euro(costi ulteriori previsti su annualità successive 416.582 euro)
Accordo quadro interventi di manutenzione straordinaria per il consolidamento dei versanti lungo le strade provinciali anni 2027-2028 900.000 euro (costi ulteriori previsti su annualità successive 500.000 euro)
Lotto 2 Istituto Alberghiero di Marina di Massa: lavori di sostituzione elementi strutturali per adeguamento sismico, antincendio, adeguamento igienico funzionale e impianti anni 2026-2027-2028 4.500.000 euro (somma già sostenuta nel 2025 per progettazione e altre spese tecniche 100.000 euro - costi ulteriori previsti su annualità successive 1.400.000 euro)
Accordo quadro lavori di manutenzione straordinaria piani viabili e scarpate SR 445 nei comuni di Fivizzano e Casola in Lunigiana anni 2026-2027-2028 258.465 euro (costi ulteriori previsti su annualità successive 86.155 euro)
Lavori di manutenzione straordinaria del ponte al chilometro 24,600 SP 21 Fivizzano-Licciana-Bagnone anno 2026 450.000 euro
Ripristino scarpate di valle su SP 41 di Pognana anno 2026 250 .000 euro
Lavori di manutenzione straordinaria del ponte sul Torrente Fegana SSR 445 della Garfagnana chilometro 59,900 anni 2026-2027 1.200.000 euro (costi già sostenuti nel 2025 100.000 euro)
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Incontro sul biodigestore: il commento di Paolo Fantappiè, segretario generale UIL Toscana: "L'incontro di mercoledì 26 novembre con i sindaci di Massa e Carrara, insieme alla dirigenza di ReteAmbiente e di Cermec ha evidenziato un quadro di prospettiva futura, relativamente al tema dei rifiuti, alquanto incerto se non confuso.Fermo restando ancora la mancanza di una risposta da parte del comune di Massa sul conferimento di ASMIU in ReteAmbiente, il futuro del Biodigestore sarà valutato dal Consiglio dei soci di Rete Ambiente che si riunirà il prossimo 22 dicembre.Nel frattempo la Regione Toscana ha inviato a Cermec degli avvisi di mancato rispetto del cronoprogramma relativo alla costruzione del Biodigestore, paventando conseguenti sanzioni, mentre ReteAmbiente dichiara che potrebbe esserci un nuovo progetto per la raccolta della carta e della plastica in sostituzione dello stesso Biodigestore.Insomma contraddizioni su contraddizioni che non fanno ancora assolutamente capire quale direzione verrà intrapresa. Quello che si evince è che non c'è un quadro di programma futuro chiaro e tutto ciò, fermo restando la garanzia occupazionale che ci è stata più volte garantita durante l'incontro, non porterà certo un beneficio alle comunità di Massa e di Carrara.Come UIL Toscana chiederemo un incontro in Regione per fare chiarezza su un impianto che era previsto dal piano dei rifiuti già approvato precedentemente in Consiglio Regionale".
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"In data 22 ottobre 2025, con determina n. 2391, il comune di Massa ha deliberato di rimuovere e mettere in sicurezza, entro 30 giorni, il movimento franoso che interessa Ilci, frazione di Forno posta sotto Vergheto, e la pulizia delle reti paramassi poste sul sentiero 169 che collega il paese di Forno al Vergheto". A segnalare la situazione è il Circolo della Montagna Rifondazione Comunista Massa Carrara che prosegue: " La scadenza è terminata, ma i lavori non sono stati completati, anzi, tutt'altro, stanno procedendo a rilento, nonostante l'urgenza e l'impellenza data dalla situazione. Ad Ilci i lavori sono iniziati soltanto lunedì scorso, 24 novembre, già oltre la scadenza indicata nella delibera. Vero che le condizioni atmosferiche non hanno aiutato nelle ultime settimane, ma dal 22 ottobre al 2 novembre non è stato fatto nulla e proprio quell'area è stata interessata dalle recenti frane. Le reti paramassi presenti sul sentiero 169, indicate nel provvedimento, invece, non sono state toccate da nessun provvedimento. Risultano ricoperte da rovi e terriccio e, addirittura, una di esse presenta una squarcio non indifferente. Non solo, numerosi tronchi già caduti, e lasciati sul terreno, minacciano le stesse reti. Nella determina di pulizia si scriveva, testualmente: “La rimozione del masso in questione nonché la pulizia delle reti è fondamentale per garantire la continuità dei collegamenti e prevenire eventuali situazioni di isolamento che potrebbero compromettere la sicurezza di un’intera area. Si rendono pertanto necessari, in tempi celeri, interventi di consolidamento dei versanti finalizzati al ripristino delle normali condizioni di sicurezza”. È successo esattamente questo: l'area di Ilci è rimasta isolata a seguito delle frane del 2 novembre, cosa che si sarebbe potuta evitare se l'azione deliberata si fosse svolta in tempi celeri, come scritto nello stesso documento. Dobbiamo uscire dalla logica di un intervento a posteriori, c'è bisogna di un'azione di prevenzione e di messa in sicurezza che sia lungimirante e che non rincorra, ogni volta, gli eventi. Solo così si restituirà agli abitanti della montagna la sicurezza che meritano. Chiediamo che i lavori siano portati a termine nel più breve tempo possibile, visti i tempi già violati, e che siano accompagnati da un'azione vera e completa di messa in sicurezza del territorio".
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- pattuglie serali della Polizia Municipale
- più telecamere
- più illuminazione
- controlli veri su attività e case che creano problemi
Non possiamo aspettare che sia "troppo tardi" ogni volta. Sul tema della sicurezza idrogeologica c'è l'altra grande paura: l'acqua.Quell'acqua che torna sempre dove era mille anni fa, e contro cui non bastano i discorsi: servono opere vere.I canali tombati di Fossone, Marasio, Avenza, Bonascola devono essere riaperti e messi in sicurezza.
Le fogne completate, le pompe installate, gli investimenti programmati devono diventare cantieri reali, non solo titoli nei piani triennali. Perché l'acqua non aspetta. E non perdona chi rimanda. Il nostro impegno come Forza Italia – insieme ai partiti della coalizione di centrodestra – è quello di chiedere alle nostre forze di Governo nazionale di mettere sicurezza urbana e idrogeologica al centro dell'agenda. Ai nostri consiglieri regionali appena eletti l'indirizzo politico di portare la battaglia della messa in sicurezza idreologica in Regione Toscana, che può e deve fare molto di più anche per il nostro territorio. Sicurezza significa vivere senza paura. E nessuno, in questa città, merita di averne così tanta."
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Si è svolta oggi pomeriggio a palazzo Civico la prima riunione del tavolo tecnico sul Politeama. Presenti, oltre al sindaco di Carrara Serena Arrighi e agli assessori Elena Guadagni e Carlo Orlandi, rappresentanti della società Caprice, proprietaria tra l'altro del teatro 'Verdi', gli amministratori dei diversi condomini in cui è diviso l'edificio e alcuni cittadini in rappresentanza di comitati e associazioni che si battono da anni per la difesa del Politeama."Questa riunione – spiega il sindaco Serena Arrighi – è stata solo la prima. La nostra intenzione è quella di convocare questo genere di incontri a cadenza regolare in modo da tenere sempre sotto controllo l'evolversi della situazione, torneremo quindi a vederci il prossimo febbraio per condividere gli aggiornamenti. Il Comune possiede solo una piccola parte del Politeama, tuttavia come amministrazione siamo decisi a farci carico di questa situazione e di svolgere il ruolo di coordinamento tra i vari proprietari. Gli obiettivi che ci siamo posti, e che abbiamo condiviso anche al tavolo odierno, sono due: prima il consolidamento e poi il recupero del Politeama. Nelle ultime settimane abbiamo già avuto diverse interlocuzioni e a breve faremo una nuova riunione con solo i proprietari della parte centrale del Politeama, quella dove sorge il teatro Verdi. Sarà in quella sede che ribadiremo ai vari interlocutori la nostra strategia chiedendo ad ognuno di farsi carico degli interventi di consolidamento. Tutti saranno liberi di scegliere e se decideranno di non intervenire il Comune lo farà al posto loro agendo però in danno".Il palazzo del Politeama sorge nella centralissima piazza Matteotti e ospita, oltre a uffici e appartamenti, nella propria parte centrale il teatro 'Verdi', uno dei più grandi della Toscana. La proprietà è interamente privata a eccezione di un appartamento, storica sede del 'Germinal' e della Federazione Anarchica italiana, di proprietà del Comune. A causa di crolli e cedimenti, tuttavia, il teatro e tutta la parte sovrastante sono chiusi da oltre 10 anni mentre una parte della piazza è transennata. Lo scorso 14 novembre, infine, un problema a un pilastro all'interno del teatro ha costretto all'evacuazione di undici famiglie residenti nei condomini che affacciano su via Cavour, nella parte posteriore del Politeama. In queste settimane la proprietà del teatro è intervenuta per la messa in sicurezza del pilastro e a breve le famiglie potranno rientrare nelle proprie case.
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Arriva da Michele Folloni Segretario Generale CISL Toscana Nord e da Luca Mannini Segretario FIT-CISL Massa Carrara Toscana Nord l'analisi dei risultati dell'incontor tra sindacati, associazioni, amministrazioni locali e Cermec: "Ieri si è svolto l’incontro richiesto da CGIL, CISL e UIL Provinciali, tenutosi presso il CERMEC alla presenza delle Segreterie delle OO.SS di categoria con Reti Ambiente, la Proprietà e le Amministrazioni Comunali di Massa e Carrara. L’incontro aveva l’obiettivo di ottenere chiarezza sul futuro del Biodigestore, che non rappresenta un mero intervento infrastrutturale, ma un tassello essenziale per chiudere in modo moderno, efficace e sostenibile il ciclo dei rifiuti nella nostra provincia, con ricadute economiche e sociali significative. Tale impianto sarebbe stato in grado di generare occupazione diretta e indiretta, rafforzare la filiera dell’economia circolare e garantire maggiore autonomia al territorio nella gestione dei propri rifiuti.La, ormai molto probabile, mancata realizzazione del Biodigestore era sostanzialmente già stata annunciata lo scorso anno, a metà marzo, dall’allora assessore regionale all’Ambiente, Monia Monni, in occasione di un incontro sul nostro territorio dichiarò che il fabbisogno di biodigestori in Toscana era da ritenersi saturo. La FIT-CISL allora esternò le proprie considerazioni nei giorni successivi.Proprio ieri, il presidente di Reti Ambiente, Fortini, ha confermato ufficialmente che il Biodigestore non è più ritenuta una opera strategica e funzionale in quanto gli altri impianti presenti in regione risultano sufficienti al fabbisogno. In alternativa sembra si vada verso la realizzazione di un impianto dedicato alla selezione e al riciclo di matrici secche provenienti dalla raccolta differenziata di carta, cartone, multimateriale, sfalci, potature, imballaggi, vetro, ecc., nonché un hub di trasferenza, escludendo completamente i rifiuti organici. Nei fatti, ieri abbiamo assistito all’epilogo del “funerale” organizzato negli ultimi anni dalla Regione Toscana, da ATO Toscana Costa e da Reti Ambiente nei confronti del biodigestore. Una scelta che, come CISL e FIT-CISL, non possiamo accettare, considerando che il Biodigestore è stato oggetto di approfondimenti tecnici, valutazioni ambientali, lunghe procedure autorizzative e molteplici confronti istituzionali. Inoltre, ha già comportato per le casse pubbliche un investimento di tempo, impegno progettuale e risorse oltre un milione di euro a carico dello stesso CERMEC e dunque dei cittadini di Massa e Carrara.Ancora meno comprensibile è la necessità di “ripartire da zero” con un progetto completamente nuovo, come se tutto il lavoro svolto finora potesse essere archiviato con leggerezza. Si tratta di una scelta grave, ingiustificata, inefficiente e dannosa per la nostra provincia, che lascia spazio ad un impianto privato – quello di ALBE – una società partecipata al 50% da Alia Multiutility e al 50% da Belvedere, nata con lo scopo di trattare i rifiuti fiorentini. Infatti, il Biodigestore di Montespertoli, prima di aumentarne le capacità di trattamento, non riusciva a soddisfarne il fabbisogno. Ora che l’impianto di Montespertoli ha aumentato la capacità di trattamento, si sacrifica il futuro impianto di Massa per consentire al rifiuto destinato a quest’ultimo di migrare sul nuovo impianto di ALBE. Ancora una volta la Regione, che sostanzialmente rappresenta la cabina di regia, sta considerando il nostro territorio periferico, debole e sacrificabile rispetto ad altre aree ritenute più centrali, per quale motivo? Lo abbiamo ribadito con chiarezza: gli enti locali di Massa e Carrara sono stati poco incisivi nel difendere il progetto, ma il cuore del problema risiede a Firenze, dove una pianificazione regionale ha scelto di dare maggiori opportunità ad altri territori – come Montespertoli, Pontedera e Peccioli – destinando lì risorse e impianti strategici.Importante è anche il capitolo bonifiche: sembra che il valore di conferimento di CERMEC sia già stato decurtato delle spese di bonifica, spese che Reti Ambiente non intende sostenere, ritenendo che debbano rimanere a carico dei Comuni e, quindi, ancora una volta, dei cittadini dei Comuni di Massa e Carrara. Oltre al danno, anche la beffa.L’amarezza è grande anche perché è evidente che alcune forze politiche riconducibili alla Regione, nonostante le apparenze, stanno cercando di distogliere l’attenzione dalla mancata realizzazione del Biodigestore e dalle responsabilità connesse, attaccando l’attuale amministratore di CERMEC, attribuendogli responsabilità che nel caso specifico non ha, come confermato dallo stesso Fortini nella riunione di ieri, approfittando di un episodio avvenuto in azienda e ancora non del tutto chiaro. Come CISL e FIT-CISL chiediamo a tutte le forze politiche del territorio di prendere posizione a difesa del Biodigestore, in quanto riteniamo che questo non stia accadendo, ad esempio la priorità del comune di Carrara, ad un mese dalla cessione delle quote a Reti Ambiente, infatti sembra essere quella di cambiare governance, piuttosto che impegnarsi nel creare un fronte comune per la realizzazione del Biodigestore.Abbiamo tre consiglieri neo-eletti, e, nonostante il Presidente della Regione Giani abbia nuovamente scelto di non nominare un assessore del nostro territorio in grado di rappresentarlo adeguatamente, chiediamo che intervengano a difesa di CERMEC e del nostro territorio.Nel contempo, ci auguriamo che la Regione Toscana inizi a considerare la Provincia di Massa-Carrara per quello che merita, non come una provincia “minore”, ma come parte integrante e rilevante della Regione Toscana".
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