Politica
Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

Ripristino dei fondi per la viabilità provinciale annunciato dal governo Meloni: il plauso di Guidi e Tenerani di FdI
"E' un bene la piena disponibilità del ministero per le infrastrutture del governo Meloni nel ripristinare i fondi per la viabilità delle provincie, compresa la Provincia di Massa-Carrara,…

Gli operatori balneari di Massa in prima linea a supporto dell'amministrazione comunale: «Pronti a rispondere all'appello del primo cittadino per prenderci cura della "res publica"»
Sono stati diversi negli anni i progetti ai quali gli operatori del mare del Consorzio balneari Massa hanno aderito a sostegno della città. «Non ci siamo…

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Non è stata inserita all'ordine del giorno del consiglio comunale e senza giustificazione l'Interrogazione della consigliera Bennati del Polo Progressista riguardante la riapertura della fontanella EVAM.L'interrogazione era stata presentata regolarmente, ma evidentemente il Presidente Incoronato ha deciso di non introdurla nella discussione e fargli saltare un giro senza darne alcuna motivazione."Vorremmo conoscere i motivi dell'esclusione, ovviamente siamo legittimati a pensare che non fosse gradita a qualcuno" dichiara la Consigliera Bennati "Aspetteremo infatti la risposta del Sindaco in Consiglio la prossima volta e anche la risposta all'accesso presentato in merito più di 3 settimane fa, quindi in attesa ben oltre i 5 giorni regolamentari, ma di sicuro non molliamo""Nel frattempo il M5S continua la raccolta firme per la riapertura della fontanella EVAM , vedremo cosa risponderà l'amministrazione alle centinaia di cittadine e cittadini che hanno firmato" comunica Elisa Giovannelli (M5S) annunciando un nuovo gazebo raccolta firme per sabato 11 Maggio presso il pontile di Marina di Massa.
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“Le biblioteche comunali cittadine sono allo sbando”: lo afferma il consigliere dell’opposizione Massimiliano Manuel che spiega: “ Il processo di riorganizzazione delle tre sedi ha sancito la definitiva spoliazione della biblioteca di Marina. Questo ha causato la cancellazione della copertura finanziaria per un posto da bibliotecario specializzato da assumere nel 2024. Lo mette nero su bianco il documento dell'Area funzionale del fabbisogno del personale, approvato con delibera del dicembre 2023. Al momento stiamo assistendo anche all'impoverimento delle sedi di Carrara ad Avenza, in mano alla cooperativa Artemisia che dopo aver vinto l'affidamento, aveva cercato il personale su Facebook. Ultimamente la giunta Arrighi, continuando ad arrampicarsi sugli specchi , aveva millantato un'estensione dei servizio biblioteche su tutto il territorio del tutto immaginaria e aveva annunciato la riapertura di un servizio di qualità anche riguardo alla sede di Marina, cosa che ci aveva, non poco stupito”. Manuel ha lanciato una bordata all’assessore ai lavori pubblici Elena guadagni ricordando che proprio lei aveva riferito in consiglio comunale che, a Marina, era tutto pronto e che occorreva soltanto spostare dei libri. In realtà la biblioteca resterà chiusa per sempre. Le biblioteche, oltre ad essere preziose per gli studiosi, sono un mezzo indispensabile per ridurre le disuguaglianze sociali, dando opportunità di crescita anche a chi viene dalle classi più disagiate. Ma il sindaco e l'assessore nella nostra città, promuovendo con perseveranza la povertà educativa, le hanno trascurate sia dal punto di vista strutturale che degli arredi. A tutto ciò si aggiunge l'ormai drammatica situazione degli organici, con la progressiva sparizione degli specializzati bibliotecari e la perdita dei laboratori. La cultura quindi soccombe a decisioni deleterie da cui non riusciamo a liberarci: tagli, aperture a singhiozzo, incuria, orari ridotti, scarsità di personale ed eccessivo ricorso ai contratti precari. I nodi sono alla fine venuti al pettine e la gestione è ormai fuori controllo, e non è possibile garantire alcun servizio senza l'immissione in ruolo di nuovi bibliotecari. Chiediamo ancora una volta che vengano indetti concorsi per poter assicurare finalmente alla nostra città un servizio bibliotecario degno di questo nome, un cambio di rotta e una radicale modifica delle politiche culturali accompagnate da un piano straordinario di assunzioni. Tutto ciò per il buon mantenimento di tutte e tre le biblioteche, che tra l'altro custodiscono tesori straordinari e dovrebbe essere una delle priorità nell'agenda politica sia della Arrighi che del PD che la sostiene . Al contrario, le biblioteche sarebbero pressoché annientate.
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Dalle cronache e dai vari comunicati ufficiosi ed ufficiali si legge: “tragedia scampata…” oppure “ inquinanti non rilevabili…” e similari riferiti a diverse sostanze “bersaglio” ricercate con le analisi dei prelievi effettuati dai tecnici di Arpat intervenuti il giorno 6 maggio presso la Cava Fornace. Se è confortante - dichiarano i vari rappresentanti del CCA dbr (*) Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico - che nelle matrici ambientali le temibili sostanze dannose e/o inquinanti “non sono rilevabili”, rimane forte la preoccupazione di cosa ed in quale quantità sia effettivamente uscito dal sito della discarica per disperdersi in ambiente. Se da un lato era di primario interesse di tutti i sindaci e dei cittadini sapere con urgenza l’eventuale superamento delle soglie dei vari inquinanti ricercati, dall’altro rimane inopinabile che dal sito della discarica è stata dispersa in ambiente una parte del materiale ivi stoccato. Si evidenzia, per quanto banale, che il mancato ritrovamento di sostanze nei campioni ambientali repertati, non esclude assolutamente la dispersione in ambiente da parte dell'impianto; ciò per limiti strumentali, per dispersione delle tracce delle sostanze disperse, per difficoltà intrinseche insuperabili di un campionamento “efficace”. E’ emblematica la similitudine con i campionamenti dell’aria, nelle prossimità di incendi di grossi depositi industriali dove non viene trovata traccia di inquinanti, seppur sia certa e comprovata la dispersione in aria di numerose e notevoli quantità di sostanze altamente tossiche, cancerogene e nocive; come dire la sostanza si è dispersa, ma non si è rilevata oppure la stessa è sotto soglia. Per l’incidente verificatosi nella discarica, la questione appare ben diversa.E’ accaduto qualcosa che non doveva accadere (secondo ipotesi basate sulle scarse informazioni recepite) se si fossero seguite ed applicate le buone pratiche gestionali di settore e le prescrizioni delle autorità preposte. Si potrebbe ipotizzare, ad esempio, che le acque meteoriche abbiano percolato il materiale stoccato per poi creare un pericoloso sovraccarico, diventato poi fatale per la stabilità delle opere di confinamento del materiale stoccato che così è stato in parte mobilitato e disperso con l’acqua.Ora, senza addentrarsi in questioni di norme e reati ambientali di piena competenza di Arpat, per i quali sicuramente informerà, se non lo ha già fatto, l’Autorità Giudiziaria, si ritiene in genere che gli eventuali reati ambientali si possano configurare non solo in caso di inquinamento ambientale (che appunto pare non rilevato da Arpat), ma anche e solo per la dispersione in ambiente di un certo quantitativo di sostanze che invece dovevano essere confinate e in modo idoneo. In particolare, essendosi verificato un incidente (che si presume quasi sicuramente non causato da fenomeni naturali), sarebbe stato opportuno (come senz’altro è stato fatto) che gli organi deputati avessero esteso i loro campionamenti almeno al materiale in stoccaggio che poi è franato e trascinato via in parte dall'acqua per poi disperdersi nell'ambiente. Ci auguriamo che i tecnici dell’Arpat abbiano campionato almeno il materiale stoccato coinvolto nell’incidente per accertare precisamente cosa si sia effettivamente disperso.Si evidenzia (a quanto ci risulta) che la ditta (che conferisce il rifiuto) recepisce il materiale in autocertificazione da parte delle società conferenti e non è tenuta ad effettuare verifiche fisico-chimiche. Proprio l’accadimento dell’incidente con l'avvenuta dispersione in ambiente pone come necessità cautelare l’accertamento puntuale dei materiali dispersi. Questa necessità assolve alla verifica che la discarica non sia stata oggetto di conferimenti di sostanze per le quali non era autorizzata. Ciò in buona fede e senza diretta responsabilità da parte del gestore. Le cronache sono purtroppo piene di episodi di conferimenti da parte di autotrasportatori o ditte conferitrici che consegnano ad impianti ignavi materiali ben diversi da quelli di cui ai documenti di trasporto e certificazione. E’ chiaro che non può fare felice nessun sindaco scoprire che nella discarica vicina o del proprio territorio si siano verificati conferimenti illeciti ma il verificarsi di un incidente nel quale tale materiale (come ipotesi sciagurata) viene purtroppo a fuoriuscire in modo incontrollato dalla discarica, pone l’obbligo cautelativo di mettere da parte la valenza delle autocertificazioni e provvedere ad accertare l’effettiva tipologia di sostanze e stimare la quantità complessiva di materiale che sia stata realmente dispersa all’esterno dell'impianto.
Se ancora non si fosse provveduto, appare di interesse primario far procedere su input di ognuno dei Sindaci i cui territori siano direttamente ed indirettamente interessati dalla discarica Cava Fornace.
Il CCA dbr (*) Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblcizzazione del servizio idrico è composto da:
-Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps
-Movimento Consumatori Nazionale aps
-Associazione Comitato Acqua alla gola
-Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua odv
-Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara
-IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità
-Magliette Bianche di Massa Carrara (LL.Sedi)
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E' stato presentato mercoledì pomeriggio il modello a rete di Croce Rossa che sostiene l'emergenza degli sbarchi dei migranti presso la sala convegni dell'autorità portuale di Marina di Carrara. L'iniziativa nata in occasione della giornata mondiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa nell'anno di ricorrenza dei 160 anni dalla fondazione di Croce Rossa Italiana, è stata organizzata dal comitato regionale Croce Rossa Toscana e dal comitato Croce Rossa di Massa Carrara per portare testimonianza concreta di come le donne e gli uomini di Croce Rossa gestiscono il fenomeno degli sbarchi in Toscana, precisamente nei porti di Livorno e di Marina di Carrara, lavorando a rete con tutti i soggetti istituzionali coinvolti. «Sono fiero ed orgoglioso che voi siate i miei compagni di viaggio – ha esordito il prefetto Guido Aprea –. Abbiamo un solo dovere: accogliere con efficienza ed umanità queste persone che affrontano un lungo viaggio per arrivare in Italia. Questo modello di gestione degli sbarchi è la dimostrazione plastica di quello che riesce a fare la Repubblica, perchè quando lavorano insieme gli esponenti della Repubblica vincono sempre. Il vero motivo del successo di questo modello è l'impegno umano di persone che mettono il cuore in quello che fanno». Presenti al convegno tutte le autorità civili e militari: Gianni Lorenzetti, presidente della provincia di Massa Carrara, Roberta Crudeli, vice sindaca di Carrara, Francesco Persiani, sindaco di Massa, Santi Allegra, questore di Massa Carrara, Monica Mazzarese, comandante della Capitaneria di Porto di Marina di Carrara, Mario Sommariva, presidente dell'Autorità portuale, Monica Guglielmi, direttore generale della zona del distretto Apuane e collegata da remoto l'assessore regionale con delega anche al terzo settore Serena Spinelli. «Questo è un modello all'avanguardia – ha sottolineato il presidente nazionale di Croce Rossa, intervenuto in collegamento –, molto apprezzato e per il quale faccio i complimenti. E' stato elaborato un processo di accoglienza che gestisce gli sbarchi come fenomeno naturale, perchè umano. E' un fenomeno che va gestito uscendo dalla logica dell'emergenza, dando dignità all'essere umano». Presente anche il vice presidente regionale di Croce Rossa Costantino Danese che ha ricordato anche i tantissimi volontari che impegnati in zone di guerra restano vittime per prestare soccorso.
«Questo incontro – ha detto Giorgio Ricci, presidente del comitato Croce Rossa di Massa Carrara – è la presentazione di questo modulo innovativo dove sono coinvolte tutte le istituzioni della Repubblica, tutto il sistema di soccorso e di accompagnamento che funzionano. E' un progetto coordinato dal comitato regionale di Croce Rossa e che vede la nostra provincia e quella di Livorno coinvolte con i propri volontari e con le proprie attrezzature. E' stato davvero importante vedere che le istituzioni hanno partecipato all'evento dall'inizio alla fine soffermandosi sul proprio ruolo ma sottolineando l'importanza di questo modello sinergico che conferma quanto sia importante collaborare senza escludere nessuno per far sì che le cose funzionino».
Il convegno, moderato dalla giornalista Laura Sacchetti, si è aperto con la lettura dei sette principi di Croce Rossa da parte di sette volontari: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità. I principi sono il faro e la guida delle azioni delle donne e degli uomini di Croce Rossa; costituiscono infatti, lo spirito e l'etica del movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Sono stati poi commoventi gli interventi dei delegati regionali che oltre a spiegare le funzioni e i ruoli, ognuno per il proprio ambito di competenza, hanno condiviso storie e racconti di fatti vissuti durante gli oltre venti sbarchi effettuati in Toscana nell'ultimo anno. Andrea Marchi, delegato tecnico regionale per le operazioni di emergenza e soccorso ha spiegato in cosa consiste il coordinamento in banchina e sulla nave e della gestione delle operazioni sanitarie e di logistica. Rudy Monetti, referente tecnico regionale restoring family links ha illustrato l'importanza anche della mediazione linguistica e di quanto sia fondamentale comprendere la loro cultura, rispondere al bisogno di avvisare i familiari del loro arrivo, perchè purtroppo non è così scontato riuscire ad approdare in Italia. Anna Maria Marroni, referente tecnico regionale servizio psicosociale ha raccontato quanto sia di supporto la figura dello psicologo a bordo nave e in banchina affinché la prima accoglienza si traduca nel risolvere e affrontare i loro imminenti bisogni, perchè a volte anche scendere dalla nave può essere traumatico. Sorella Laura Summonti, infermiera volontaria del comitato di Pisa ha esposto non solo il ruolo delle sorelle, ma anche dell'esperienza degli sbarchi a Lampedusa e delle innumerevoli storie di donne e di minori, anche non accompagnati, che appena vedono la divisa di Croce Rossa si sentono protetti e tutelati. Non sono mancati momenti di forte pathos che hanno commosso tutti i presenti.
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“Sta per chiudere la rivendita di del bus in Piazza Matteotti: lo hanno deciso i vertici di Aurolinee Toscane, nonostante gli incassi di Carrara siano notevolmente superiori a quelli di Massa”. La segnalazione arriva da Massimiliano Bernardi, consigliere dell’opposizione che ha ricordato di aver fatto diverse segnalazioni ed istanze in merito all’apertura della biglietteria nell'ex chiosco dell'infopoint turistico in quanto inadeguato. “Era il novembre del 2023 – prosegue Bernardi - quando è stato annunciato dall'amministrazione Arrighi che, in Piazza Matteotti, prendeva il via il servizio, grazie alla collaborazione tra l'azienda di trasporti e il comune che, attraverso una delibera di giunta, aveva messo a disposizione gli spazi dell’ex chiosco turistico in piazza Matteotti a titolo gratuito. L’assessore Elena Guadagni, soddisfatta dell’ex gabbiotto aveva comunicato che sarebbe stato aperto tutti i lunedì, i mercoledì e i venerdì dalle 7 alle 13,15. Ma sebbene il servizio funzionasse bene, con 500/600 euro di incasso al giorno, l’utenza non era soddisfatta del chiosco, considerato di serie B rispetto alla biglietteria realizzata in centro a Massa”. Bernardi ha ricordato che anche di questo problema aveva messo al corrente i vertici di Autolinee Toscane: “ A Massa avevano inaugurato una splendida biglietteria con tutti i confort in centro città – continua Bernardi - mentre la nuova biglietteria a Carrara non poteva ospitare persone al suo interno per mancanza di spazi e quindi la vendita avveniva all’aperto sia col caldo che con il freddo e quando pioveva con gli ombrelli aperti. Ieri è arrivata la batosta di AutolineeToscane che ha annunciato l’intenzione di chiudere il chiosco di Carrara durante l’estate e riaprire un altro punto di vendita dei biglietti a Massa. E pensare che l’assessore Guadagni con enfasi aveva dichiarato che questo spazio avrebbe dato una prima importante risposta mettendo a disposizione dei carrarini un servizio che mancava in città. Il trasporto pubblico, per questa amministrazione sembra non avere una grandissima importanza, per la mancanza di corse e i ritardi dei mezzi e ora anche per la chiusura della biglietteria. La chiusura della biglietteria di Carrara è uno schiaffo per l’amministrazione e deriva dall’incapacità dei nostri amministratori che avevano fatto una scelta sbagliata e dalla poca considerazione che Autolinee Toscane ha dimostrato verso la città e la sua amministrazione.”
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Parlano Unione Sindacale di Base - USB e Associazione Sindacale Inquilini e Abitanti - ASIA Sede Provinciale di Massa Carrara: "Ancora incertezza per i lavoratori Sanac. Mentre qualcuno già stappava lo spumante e cantava vittoria ci è arrivata l'ennesima porta in faccia. Beltrame, unico soggetto ad aver partecipato al bando di gara per l'acquisizione di Sanac si è ritirato. Torniamo quindi a brancolare nel buio, con l'unica certezza che al momento qualche ordine da Taranto rientrato permette ai lavoratori di continuare a produrre. Lo avevamo detto, che l'attenzione non andava abbassata e che quanto stava succedendo nonostante le tante solite raccomandazioni non poteva farci dormire tranquilli, purtroppo si è avverato quanto temevamo. Sul fronte Sanac ci troviamo nuovamente punto a capo, se non peggio. A livello nazionale continua con alti e bassi ad andare avanti il piano del Governo sull'acciaio nazionale, mentre dall'Europa e dal Governo stesso apprendiamo dalla stampa sono pronti ad entrare nelle casse dell'ex Ilva nuove ingenti liquidità.Con Taranto commissariata e la Sanac nuovamente sul mercato torniamo a chiedere a gran voce che il Governo si assuma la responsabilità, anche a fronte del percorso intrapreso,di far nuovamente "tornare a casa" Sanac. Ci sembra infatti che le condizioni oggettive all'oggi ci diano ragione su quanto a livello sindacale chiediamo da anni, e cioè che il settore strategico nazionale dell'acciaio torni in maniera compatta e unitaria ad essere un perno fondamentale e solido dell'economia della nostra nazione.Se non ora quando? Chiediamo al Governo di far rientrare Sanac nel tavolo nazionale dell'acciaio. Chiediamo di essere immediatamente convocati. Chiediamo al governo e alle istituzioni locali di darci risposte in merito a quanto sta accadendo. Da Taranto a Massa a Genova a Piombino continuiamo a lottare uniti".
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Le differenze di genere nel giornalismo italiano riflettono molte delle sfide presenti in altri settori professionali. Tradizionalmente, le donne hanno affrontato discriminazioni in termini di salario, avanzamento di carriera e visibilità nei ruoli decisionali. Tuttavia, negli ultimi anni ci sono stati sforzi per promuovere la parità di genere attraverso iniziative come la creazione di reti di supporto e l'implementazione di politiche aziendali volte a contrastare la discriminazione di genere. Nonostante ciò, c'è ancora molto lavoro da fare per raggiungere una vera parità nel settore del giornalismo italiano.
Con l'obiettivo di esaminare le sfide attuali e delineare prospettive per un futuro più equo e inclusivo, si terrà il dibattito e confronto sul tema, con le relatrici dottoressa Antonella Gramigna, "Atlantico-Nicola Porro", giornalista e scrittrice e la dottoressa Hoara Borselli, "Il Giornale", giornalista e opinionista.
Interverranno le deputate Catia Polidori, segretario nazionale Azzurro Donna e Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale Forza Italia, e i candidati alle Elezioni Europee 2024 Valentina Corsetti Jacopo Ferri.
Il convegno, organizzato da Martina Alibani, segretario provinciale Azzurro Donna Massa Carrara, avrà luogo sabato 18 maggio alle ore 17.00 presso Villa Cuturi a Marina di Massa e riunirà esperti del settore giornalistico, professionisti dei media e politici per discutere e promuovere la diversità di genere nei media.
Tra i temi principali che saranno affrontati durante il convegno vi sono:
- L'analisi della rappresentazione di genere nei contenuti giornalistici italiani.
- Le sfide e le discriminazioni che le donne giornaliste affrontano nella loro carriera.
- Le opportunità e le iniziative per promuovere l'inclusione e l'equità di genere nelle redazioni e nelle organizzazioni mediatiche.
- Il ruolo dei media nel plasmare le narrazioni di genere e nell'influenzare l'opinione pubblica.
- Le strategie possibili per incoraggiare una maggiore partecipazione delle donne nel giornalismo e per favorire la crescita professionale delle giornaliste.
Azzurro Donna, con questo evento intende rappresentare un mondo, come quello dei media e giornalismo, dove la figura femminile è carente, ed anche un'opportunità per unire le forze e le varie voci per promuovere maggiormente una cultura giornalistica più inclusiva e rispettosa della diversità di genere.
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“È purtroppo un costume tutto italiano quello per cui è necessario aspettare una catastrofe affinché le istituzioni si sveglino dal torpore. Cava Fornace è un esempio sotto gli occhi di tutti. Solo dopo il crollo di lunedì la “Direzione tutela dell’Ambiente ed Energia – Discariche e impianti connessi” dell’ente regionale ha bloccato il conferimento dei rifiuti a Cava Fornace. Solo adesso la Regione a guida partito democratico si accorge di un problema su cui ha preferito per anni chiudere gli occhi nonostante i numerosi appelli che come Lega abbiamo sempre lanciato alla giunta regionale”. Lo scrivono in una nota il deputato della Lega Elisa Montemagni, il segretario provinciale della Lega, Riccardo Cavirani e l’assessore all’ambiente di Pietrasanta Tatiana Gliori. “Nei prossimi giorni in occasione di un sopralluogo con gli amministratori locali sul posto, presenterò anche una interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente perché si indaghino attraverso il Sistema Nazionale Protezione Ambiente e il NOE, eventuali responsabilità e presenza di pericoli per l’ambiente, per il sistema idrico, per il sito natura 2000 del lago Porta e per la salute dei cittadini, verificando inoltre l’idoneità del sito per la presenza della discarica” – conclude Elisa Montemagni.
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L'estate che è quasi alle porte farà comprendere a tutti l'importanza di quello che è andato perso in questi ultimi anni nel nostro territorio - in termini di aree verdi ombreggianti - un po' per calamità naturali, un po' per abbattimento diretto da parte delle pubblica amministrazione (abbattimenti, si dice, sempre motivati dalla necessità dovuta allo stato di malattia degli alberi). La disponibilità di aree verdi è un fattore fondamentale per la qualità della vita negli ambienti urbani; non soltanto per il loro valore paesaggistico e come luogo di ritrovo e socializzazione ma chiaramente anche per la loro capacità di raffrescamento/assorbimento CO2/prevenzione dissesto idrogeologico/ produzione di ossigeno. Secondo ultime indagini ISTAT nelle città italiane il verde urbano procapite si attesta attorno a una media del 33 per cento. Il nostro territorio si trova molto al di sotto della media nazionale: 12.5 per cento. Parlando proprio di abbattimenti vogliamo mettere in evidenza quelli più recenti: a Melara (a dicembre 2023 a fronte di 26 pini abbattuti sono stati messi 15 aceri campresti e 6 oleandri – 5 alberi in meno) e sul Viale venti Settembre molti i pini abbattuti nella salita di San Ceccardo (trasfigurando l'aspetto di quella che è la porta di accesso di Carrara). Posto che siano confermate - e dunque prese per buone - le motivazioni, siamo dell'avviso che adesso il focus debba spostarsi sul rimpiazzamento in base a ciò che è stato tolto. Ci chiediamo quindi se per ogni albero eliminato verrà attuato quanto previsto da regolamento e cioè:
- il ripristino totale con nuovi alberi
- ripristino entro un tempo ben definito
- con quale tipologia di alberi verranno rimpiazzati quelli abbattuti.
Vista l'importanza e l'urgenza di questi temi ci auguriamo che le risposte ai nostri quesiti sopraelencati, che sono quelli di cittadine e cittadini del nostro comune, siano già soddisfatte e non si facciano attendere ad arrivare. Ci auguriamo altresì che si apra con le istituzioni un dialogo competente e di buon senso, che sappia informare coinvolgere e sensibilizzare tutta la cittadinanza perché - anche alla luce degli ultimi studi scientifici riguardo al riscaldamento globale - pensiamo che ci sia da guardare a un unico "interesse" che è quello nei confronti dell'ambiente che viviamo, puntando a:
- più verde (Ricordiamo a tal proposito che la legge vigente sugli spazi verdi introduce l'obbligo per i comuni di mettere a dimora un albero per ogni nuovo nato).
- no cementificazioni
- consumo di suolo zero
- riconversione di spazi cementificati inutilizzati in aree verdi (depaving)
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"L'Archivio di Stato di Massa, grazie all'accordo quadro tra la Direzione Generale Archivi del Ministero della Cultura e l'Agenzia del Demanio, siglato nel marzo scorso ed aggiornato negli scorsi giorni, potrà essere riqualificato attraverso 450 mila euro di finanziamenti per la destinazione a centro polivalente. Si tratta di una possibilità di apertura alla cittadinanza, di un immobile che potrà evolversi dall'originaria destinazione di edificio di conservazione e studio di documenti e materiale storico ad un hub polivalente vero e proprio, in cui accogliere mostre, eventi e dare la possibilità di incontri culturali. L'Archivio di Massa, realtà già profondamente apprezzata dalla cittadinanza, è un bene demaniale di grande pregio storico-artistico di interesse del MIC, e attualmente necessita di una consistente e totale riqualificazione, di una rifunzionalizzazione di alcune aree interne all'edificio e di una ristrutturazione imponente. La Direzione Generale Archivi del MIC ha quindi ritenuto che lo svolgimento del ruolo di stazione appaltante affidato all'Agenzia del Demanio, sarebbe stata la soluzione migliore e più efficace per uniformare le procedure per la gestione delle progettazioni e degli affidamenti. Questo nuovo intervento, rappresenta un'ulteriore conferma dell'attenzione che il governo Meloni, ed in particolare il ministero della Cultura, stanno continuando a riservare al nostro territorio, che non manca di un proprio importante patrimonio storico artistico che racconta la nostra identità. Un patrimonio che, con questo progetto per l'Archivio, si arricchirà ulteriormente, e che segue al recente risultato ottenuto per Palazzo Ducale. L'Archivio come centro polivalente, è modello oggi di un altro grande obiettivo raggiunto per la nostra città". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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