Politica
Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

Ripristino dei fondi per la viabilità provinciale annunciato dal governo Meloni: il plauso di Guidi e Tenerani di FdI
"E' un bene la piena disponibilità del ministero per le infrastrutture del governo Meloni nel ripristinare i fondi per la viabilità delle provincie, compresa la Provincia di Massa-Carrara,…

Gli operatori balneari di Massa in prima linea a supporto dell'amministrazione comunale: «Pronti a rispondere all'appello del primo cittadino per prenderci cura della "res publica"»
Sono stati diversi negli anni i progetti ai quali gli operatori del mare del Consorzio balneari Massa hanno aderito a sostegno della città. «Non ci siamo…

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Parlano i circoli Arci Massa Carrara e Arci Toscana: "Le dichiarazioni fuori onda rilasciate dal titolare di una delle maggiori imprese del marmo di Carrara, secondo cui i lavoratori che incorrono in incidenti in cava sarebbero degli improvvidi deficienti, causa essi stessi della propria disgrazia, la dice lunga sul modo di pensare della classe imprenditoriale carrarese e apuana. Se non si può generalizzare va però evidenziato che la stessa reazione “amicale” del presidente di confindustria Massa-Carrara, presente all’intervista, non aiuta certamente a nutrire pensieri più positivi. Insomma un tuffo in uno scenario che richiama altre epoche il cui portato, come la cronaca di tutti giorni ci rammenta, è ancora ben presente non solo nelle aree più arretrate del meridione ma anche nel nord, in Toscana e a Massa-Carrara. Una simile sottocultura ancestrale è in grado di vanificare largamente le più moderne normative in materia di sicurezza del lavoro e, nel caso delle cave di marmo, della stessa pubblica incolumità. Come ARCI ci domandiamo se, a fronte di un padronato di questo genere che, oltre ad una palese indifferenza nei confronti dell’ambiente, dimostra un cinico disprezzo verso i suoi stessi diretti collaboratori, lo Stato, in tutte le sue articolazioni, sviluppi un’azione adeguata almeno a contenere tanto cinismo e tanta voracità. Recentemente, assieme ad altre associazioni ambientaliste di carattere nazionale (CAI, Legambiente, WWF, Italia Nostra, Mountain Wilderness), abbiamo dichiarato che le Alpi Apuane sono fortemente compromesse da un vorace estrattivismo che ha ridotto un già fiorente comprensorio marmifero in un distretto minerario, con una conseguente perdita di saperi, di occupazione, di ricchezza e, non ultima, di coesione sociale. Assieme abbiamo riconosciuto che, anche in altre parti del mondo, attraverso l’appropriazione delle ricchezze naturali ma anche, più in generale, di dati, di conoscenze, di competenze, i potentati economici tendono a porsi in posizione di comando nell’assetto complessivo del capitalismo e quindi anche di condizionamento, quando non di occupazione, degli stessi assetti istituzionali.
Fortemente preoccupati di una inadeguatezza del quadro normativo che disciplina lo svolgimento delle attività estrattive nella nostra regione e la tutela delle Alpi Apuane, patrimonio unico di bio e geo-diversità, abbiamo individuato alcuni obiettivi transitori ma realizzabili in tempi brevi, in presenza di una forte volontà politica che si opponga alla pesante offensiva di parte industriale per un’ulteriore “espropriazione” ai danni delle comunità locali e degli ecosistemi apuani , un’offensiva che si fa strada attraverso gli spazi consentiti dalla normativa regionale vigente e nell’inerzia, quando non nella complicità, de diversi livelli istituzionali.Innanzitutto è necessaria una ridefinizione dei contingenti escavabili sulle Alpi Apuane in base alla sostenibilità dei suoi ecosistemi e alle capacità di lavorazione della filiera locale dei prodotti lapidei, non alle potenzialità derivanti dalla domanda dell’industria edilizia e delle esportazioni estere, in altri termini della voracità del mercato mondiale. Ancora abbiamo individuato la necessità di superare le monocultura mineraria incentivando la ricostruzione di una moderna filiera del marmo e la concreta incentivazione di processi socio-economici virtuosi, attraverso l’insediamento di nuove attività maggiormente ecosostenibili, ma anche l’urgenza di rifinanziamento e riattivazione dei controlli sulle cave da parte di ARPAT e degli altri organi di polizia giudiziaria, nonché di approdare ad una reale e progressiva esclusione di ogni attività estrattiva nel Parco delle Alpi Apuane. Non ultima la Piena riaffermazione delle proprietà pubbliche e collettive esistenti sulle Apuane, oggetto nel tempo di usurpazioni, occupazioni e pretese da parte dell’industria estrattiva. Come Arci, guardando oltre le deliranti esternazioni di un imprenditore del marmo che, alla luce dell’esperienza, tutti potevamo anche immaginare, riconfermiamo il nostro impegno per una profonda trasformazione dell’attuale modello economico apuo-versiliese che ha come suo inevitabile portato l’indifferenza nei confronti della natura e il disprezzo degli esseri umani, essi stessi parte inseparabile della natura".
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Un intervento di notevole livello e assoluto spessore quello che il prefetto Franco Gabrielli ha tenuto nel convegno organizzato da Cisl Massa Carrara venerdì 3 maggio nella Sala della Resistenza a Palazzo Ducale di Massa. Erano presenti il prefetto di Massa Carrara Guido Aprea e il questore Santi Allegra, oltre ai vertici delle forze dell'ordine locali. In sala anche vari esponenti delle forze politiche ed istituzionali tra cui il padrone di casa Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia. Il tema era "Sicurezza e Democrazia, binomio (in)scindibile"? Dopo i saluti del prefetto e l'introduzione del segretario confederale Cisl Tnord Andrea Figaia, ha preso la parola Gabrielli: “Occorre ripartire dalla Costituzione della Repubblica, vera bussola di riferimento capace di dare ancora le direttrici strategiche al nostro Sistema. L'autonomia differenziata è figlia di una riforma sbagliata: il compito è quello di lavorare per preservare i valori fondanti della Repubblica. Il 'binomio' del Titolo odierno del Corso, quindi, non solo non è scindibile ma è la base di partenza di una convivenza tra Istituzioni con i cittadini. Lavorare e consolidare il cosiddetto Consorzio Civile. La Sicurezza e la Democrazia sono endiadi, cioè termini tra loro non subordinati ma coordinati, collaborativi. Sicurezza e geopolitica: la democrazia non impone, la strada 'facile' delle demoibride non è accettabile, in assoluto. Sicurezza è anche Ambiente: non distraiamoci dalle emergenze vere, che vanno invece affrontate. Sicurezza e demografia: guardare anche all' estero, dove hanno già affrontato il nostro grave, attuale problema. Esigenze economiche, produttive, abitative, cioè, di (re)insediamento nei Territori del paese”. Al termine dell'intervento è poi iniziato il dibattito. Il prossimo incontro organizzato da Cisl sarà il 24 maggio con il generale Massimo Panizzi, sempre nella sala della Resistenza alle ore 16.30.
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A fare ricorso contro l’amministrazione carrarese guidata da Serena Arrighi sono stati, fra gli altri anche stretti famigliari di membri della sua giunta. A mettere in luce la situazione è stato il consigliere dell’opposizione Simone Caffaz che ha sollevato anche alcuni dubbi: “Abbiamo sostenuto, sin dal suo insediamento, che la giunta guidata da Serena Arrighi era molto border-line in tema di conflitti d'interesse – ha spiegato Caffaz - ma, essendo garantisti e non volendo fare il processo alle intenzioni, ci siamo riservati di evidenziarli strada facendo e quando si fossero manifestati. Sulla vicenda dei 20 nuovi ricorsi su concessioni perpetue e canoni, il sindaco di Carrara e assessore al marmo Serena Arrighi ha affermato: "Trovo che non sia il giusto modo di agire da parte degli industriali perchè credo che questo clima conflittuale non faccia bene a nessuno … non è possibile che il rapporto sia sempre regolato nelle aule dei tribunali". Peccato che una parte rilevante di questi ricorsi sia stata firmata da due professionisti riconducibili, più o meno direttamente, alla sua amministrazione: tra i firmatari spiccano Antonio Lattanzi, fratello di Mario, assessore al bilancio della giunta Arrighi e Ferdinando Genovesi, padre di Sirio, consigliere comunale e presidente della commissione statuto e regolamenti. Di quest'ultimo in particolare, risultano una notevole quantità di ricorsi e azioni giudiziarie contro il comune, basta andare nel sito del Tar e digitare il suo nome per rendersene conto. Giusto per usare un termine giuridico, quella di attivare azioni giudiziarie contro il comune è quindi una prassi consolidata. Ribadiamo che noi siamo garantisti e riteniamo che tutti agiscano in buona fede fino a prova contraria e pensiamo anche che le colpe dei padri e dei fratelli (ammesso che siano colpe) non debbano ricadere sui figli o sui fratelli. Tuttavia la circostanza stride: intentare una causa dinnanzi al Tar a nome di taluni industriali del marmo contro decisioni prese, più o meno direttamente, anche dal proprio fratello come assessore del comune di Carrara è quantomeno singolare. Almeno quanto farlo, sempre a nome di taluni industriali, nei confronti di una decisione presa dal proprio figlio, a maggior ragione quando quest'ultimo è presidente di una commissione chiamata a predisporre regolamenti e normative comunali. Non siamo poliziotti e non sta a noi andare oltre, ma risulta che i due professionisti siano affini ai due politici, non solo come grado di parentela ma, lavorando negli stessi locali e avendoli notoriamente sostenuti alle ultime elezioni, in modo più sostanziale. Ripeto il concetto: non stiamo, qua, parlando della legittimità di atti e comportamenti, non sta a noi farlo. Qui stiamo parlando di opportunità politica ed etica. Quanto è credibile un sindaco, quando protesta contro azioni di carattere giudiziario intraprese da professionisti che sono, in un caso, fratello dell'assessore "forte" della sua giunta e, nell'altro caso, il padre del presidente della commissione che dovrebbe occuparsi delle questioni giuridiche del comune e di predisporre le norme regolamentari? E sia chiaro, situazioni di questo tipo, anche se forse non sempre così clamorose, le stiamo contestando alla sindaca sin dalla seduta di insediamento di consiglio comunale e giunta, per cui risultano essere un'abitudine nella sua amministrazione. Specialmente nel settore lapideo, in cui il sindaco Arrighi è avvezzo a fare prediche e morali. Domande: tutto ciò è normale? E' eticamente e politicamente accettabile? Con quale doppiezza il sindaco si lamenta di queste cause intentate dagli industriali per conto di professionisti a lei legati?
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"Unione popolare, con le sue dichiarazioni sul tema, prosegue con l'azione di devastazione dell'immagine della città di Massa, creando danno a tutti i settori economici ed a migliaia di lavoratori" Lo ha affermato Paolo Balloni consigliere comunale Lega di Massa che ha aggiunto. "Seppure non interpellati hanno ritenuto di replicare al sottoscritto, senza nulla aggiungere sul piano delle soluzioni ed anzi, tentando di strumentalizzare un argomento, la tutela ambientale, che ritengo debba essere affrancato da dinamiche ideologiche o di partito.Il sevizio di Report in relazione al Fiume Frigido dipinge un quadro nel quale non mi riconosco, dove sembra che regni l'anarchia e dove sembra che nessuno abbia coscienza o conoscenza dell'importanza dei valori ambientali. Per quanto sopra da cittadino, ancor prima che da rappresentante delle Istituzioni, mi sono sentito di intervenire chiarendo che non è corretto definire il Fiume Frigido, un fiume biologicamente morto.
Questo perchè la morte biologica di un fiume è conseguenza di totale inerzia ed inefficacia da parte di tutte le istituzioni, oltre che insensibilità da parte della cittadinanza, cosa che ritengo non rispecchi la nostra realtà.
Ciò non significa che il Fiume Frigido non sia interessato da fenomeni di interferenza con le attività umane ed anzi, proprio per questo motivo è tutelato da leggi nazionali e regionali che qua come altrove devono essere rispettate oltre a leggi specifiche che riguardano le attività estrattive.
Le attività estrattive sono una realtà peculiare del nostro tessuto culturale, sociale ed economico, le cui lavorazioni sono soggette a forte regolamentazione e per le quali anche il Comune di Massa sta intervenendo con la definitiva approvazione dei Piani attuativi dei bacini estrattivi (PABE), che prevedono particolari adempimenti in materia di certificazione ambientale dei processi produttivi".
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Tornano a riflettere sulla situazione del marmo a Carrara, Simone Caffaz e Massimiliano Bernardi, del gruppo "Carrara Civica": "Dopo l'ondata emotiva legata all'inchiesta della trasmissione di Rai 3 Report e alle improvvide dichiarazioni di Alberto Franchi, riteniamo che sia arrivato il momento di riprendere a ragionare sul lapideo con serietà e concretezza, senza ricercare capri espiatori, cosa che non aiuta a risolvere i problemi. Per cercare di fare un po' di chiarezza, ci riserviamo nei prossimi giorni di inviare una serie di interventi che approfondiscano il tema, evidenziando talune storture, ma con un approccio propositivo e lontano da quel clima giacobino che, da alcune parti, si è respirato in questi giorni. Non è vero ad esempio che tutte le cave di Carrara sono "brutte e cattive" sul piano ambientale e della sicurezza dei lavoratori. Una delle discriminanti più importanti, che mette in evidenza chi ha investito molte risorse nel sostanziale miglioramento delle prestazioni ambientali, nella partecipazione attiva dei lavoratori e nella trasparenza dei rapporti con le istituzioni e con il pubblico, è la certificazione Emas (acronimo di Eco-Management and Audit Scheme ) che indica la conformità di un'impresa o di un sito a quanto disposto dal Regolamento Europeo n.1221/2009. In Italia, il rilascio della registrazione EMAS è affidato al Comitato Interministeriale per l'Ecolabel e l'Ecoaudit il quale si avvale della collaborazione dell'ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e delle varie Agenzie Regionali (ARPA) e Provinciali (APPA) per la Protezione dell'Ambiente. Si tratta di una procedura complessa, per la quale le aziende devono investire un bel po' di risorse, il cui scopo è quello di fare in modo che la qualità del prodotto e il processo produttivo siano rispettosi dell'ambiente circostante. Senza dilungarsi nei dettagli, tale certificazione è ritenuta talmente importante che le aziende che la ottengono sono avvantaggiate negli appalti pubblici, nell'ottenimento delle fideiussioni necessarie e nella riduzione dei costi degli stessi e anche il comune di Carrara l'ha incentivata al punto da permettere alle aziende che l'avevano ottenuta di beneficiare di una proroga di due anni della precedente concessione di escavazione.
Non possiamo esimerci dall'evidenziare che appena 6 mesi fa, la sindaca e assessora al marmo Serena Arrighi presentava trionfalmente l'avvenuto ottenimento di 17 certificazioni Emas, attribuendosi improbabili meriti e parlando di "rivoluzione" nel mondo del lapideo carrarese. Perchè, quando c'è da fare propaganda per se stessa, Arrighi usa il tema delle certificazioni Emas, mentre se ne dimentica completamente quando c'è da difendere le aziende virtuose che le hanno ottenute (e il numero di 17 è destinato a salire considerato che le procedure per l'ottenimento della certificazione sono state sospese a causa del mancato rinnovo del comitato Eco-label). Abbiamo sempre detto che il sistema del lapideo sia da riformare, ma abbiamo anche sempre sostenuto che il marmo sia anche un bel pezzo del futuro della Città e del territorio e che mandarlo in una crisi irreversibile non gioverebbe a nessuno. Perchè allora la sindaca per tutelare se stessa da prevedibili contestazioni, non ha riconosciuto che alcune aziende hanno fatto della sostenibilità ambientale uno dei loro tratti caratteristici? Perchè nell'intervista a Report si è ben guardata dal parlarne?"
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Il sindaco di Carrara Serena Arrighi e il presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, Mario Sommariva, hanno siglato il protocollo d’intesa per l’avvio di un concorso di idee per la progettazione dell’ambito 3 del Waterfront e delle aree adiacenti. Si tratta di una vasta area che oltre alla zona di interazione tra porto e città (dall’incrocio tra viale Colombo e via Rinchiosa fino a largo Marinai d’Italia compresa la zona del faro), comprende anche viale Vespucci fino alla rotonda Paradiso.Spetterà ora all’Adsp bandire il concorso d’idee attraverso il quale andare a individuare il miglior progetto che dovrà coordinarsi sia con gli interventi già previsti dal comune per l’area della ‘Caravella’, delle pinete e del parcheggio all’inizio di viale Vespucci, sia con gli altri lotti del waterfront che sono già in fase di realizzazione. Gli elaborati saranno poi giudicati da una commissione formata in egual misura da membri indicati da Comune e AdSP che saranno chiamati anche a scegliere di comune accordo il presidente.
Nel protocollo d’intesa vengono già fissati i principi che i progettisti dovranno seguire nell’immaginare il futuro di tutta un’area tanto nevralgica per Marina di Carrara. L’ambito 3 del waterfront dovrà quindi prevedere che le aree interessate ospitino funzioni prevalentemente urbane e turistiche destinate quindi tanto ad accogliere la cosiddetta 'movida' dal centro di Marina di Carrara, quanto a integrarsi in maniera armonica sia con la nuova passeggiata lungo la diga foranea che con tutto il tessuto urbano nel quale è inserito. Scopo del concorso di idee sarà pertanto quello di offrire uno sguardo complessivo, andando a definire e attribuire le funzioni di ciascuna area del litorale, che faccia parte sia del waterfront, sia delle zone adiacenti di competenza comunale.
Nel fare ciò i progettisti dovranno tenere conto di alcune specifiche necessità:
• la presenza di un’opera iconica che possa diventare rappresentativa di Marina di Carrara;
• la presenza di fondi commerciali che possano, tra l’altro, ospitare locali per la cosiddetta movida di Marina di Carrara;
• la presenza di parcheggi, in sostituzione di quelli attualmente esistenti nelle aree dei cosiddetti 'parco lamiere' e 'ex Gattopardo', che potrebbero andare a scomparire in una rivisitazione complessiva dell’area;
• la presenza di un raccordo armonico tra via Rinchiosa, viale Colombo, l’area della Caravella, la pineta e la nuova passeggiata a mare
• la previsione di uno sviluppo omogeneo di tutto viale Vespucci fino alla rotonda Paradiso
“Questo concorso di idee rappresenta un’opportunità unica per mettere a sistema i tanti cambiamenti già in atto e incanalarli in uno sviluppo omogeneo per disegnare la Marina di Carrara del futuro – spiega la Arrighi - Sono tanti i cantieri, già partiti o in procinto di partire, destinati a mutare il volto del nostro litorale: la nuova passeggiata lungo la linea foranea, il nuovo ingresso del porto a Levante o la riqualificazione di viale Colombo e viale da Verrazzano realizzati dall’Adsp nei primi lotti del waterfront, ma anche i progetti che stiamo seguendo come amministrazione tra cui il recupero della Caravella o il recupero dell’ex Mediterraneo. Sono convinta che tra la nuova passeggiata e viale Colombo possa esserci spazio per andare a immaginare una moderna marina che possa ospitare locali e tante attività ricreative e per questo, di concerto con AdSP che ringrazio per la sua grande disponibilità nell’accogliere ogni nostra richiesta, abbiamo pensato di indire un concorso dal quale ci aspettiamo di ricevere progetti di alto livello che guardino anche a possibili e ulteriori sviluppi di tutto il nostro litorale”.
"Prosegue, attraverso una collaborazione costante con l'amministrazione comunale, il disegno di integrazione ed armonizzazione urbana fra il porto di Marina di Carrara e la città – aggiunge il presidente dell’AdSP Mario Sommariva -. Fulcro di questo processo è il nuovo Piano Regolatore che prevede la restituzione agli usi urbani dell'aria Ex Simposio, il cosiddetto lotto 5 del Waterfront. Dopo l'avvio dei lavori dei lotti 1 e 2 e la prossima conclusione del lotto 4 ( la passeggiata sulla Diga) , il concorso di idee per la progettazione del lotto 3 aggiunge un tassello definitivo a questo percorso di rigenerazione urbana che vede insieme Autorità di Sistema Portuale e comune di Carrara per recuperare spazi di vivibilità per i cittadini e la riqualificazione di aree oggi fortemente sottoutilizzate. Il progetto del lotto 3 del waterfront dovrà essere pienamente integrato con gli altri progetti che il Comune ha in corso e che sono finalizzati alla riqualificazione dell'area di fronte mare a ponente della città. Sono certo che questa sinergia istituzionale virtuosa continuerà a dare buoni frutti".
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Le dichiarazioni del sindaco di Massa riguardo la possibile riapertura della fontanella EVAM, non convincono Elisa Giovannelli, rappresentante del gruppo territoriale M5S di Massa, che esprime perplessità e richiede chiarimenti: "Non ci soddisfano le dichiarazioni del sindaco. Ci conferma che esistono problemi di sanificazione non ben specificati che riguardano le vecchie condutture. Non ci convince neanche la spesa annunciata; attendiamo un preventivo dettagliato per dare le nostre valutazioni."Giovannelli sottolinea riguardo a questa decisione: "Si tratta comunque di volontà politica, e sarà quanto aspettiamo di sentirci dire quando il Sindaco Persiani risponderà in consiglio comunale all'interrogazione della Consigliera Bennati."L'accesso all'acqua è visto come un diritto fondamentale dal Movimento 5 Stelle, e la rappresentante ribadisce l'urgenza di questa necessità: "Di sicuro, i cittadini e le cittadine massesi vogliono che la fontanella riapra subito. Sul come, tocca a questa amministrazione comunicarlo."
Continua la raccolta firme per la riapertura
Il M5S non si ferma e continua la mobilitazione: sabato 4 Maggio, presso la fontanella di San Carlo, gli attivisti del Movimento 5 Stelle saranno presenti per continuare la raccolta delle adesioni. "L'acqua è un diritto e noi vogliamo esercitarlo," conclude Giovannelli, invitando la comunità a partecipare numerosa.
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e accertare gli eventuali contributi all'inquinamento, nonché le responsabilità individuali connesse al deterioramento dello stato ecologico e chimico dei corpi idrici." "si rende necessario ribadire la presenza di una significativa criticità ambientale su tuttiquei corpi idrici superficiali afferenti ai bacini marmiferi delle Alpi Apuane,[..] che, a causa principalmente dell'inquinamento da marmettola, hanno mancato fino ad oggi il raggiungimento dell'obiettivo dello stato ecologico "buono", richiesto dalla Direttiva Quadro"
Acque 2000/60/CE."
Alle parole dell'ex assessore Balloni sull'inquinamento del Fiume Frigido ha risposto Unione Popolare Massa riportando le parole del Ministero dell'Ambiente dello scorso ottobre. "Ci meraviglia - dicono da Unione Popolare- che l'ex assessore ignori il parere del Ministero dell'Ambiente sul tema dell'inquinamento dei fiumi del nostro comprensorio. Non si tratta di un inquinamento di causa "partitica", visto che il problema riguarda anche la vicina Carrara, ma l'onestà politica e intellettuale dovrebbe portare a prendere atto di uno stato di fatto: "la marmettola, oltre a ridurre l'ossigenazione delle acque ed inibire la crescita delle alghe e delle piante acquatiche, occupa gli interstizi dell'alveo utilizzati dai macroinvertebrati come rifugi o aree per la riproduzione e danneggia in modo diretto gli organismi stessi, rendendo difficile lo sviluppo di una comunità macrobentonica stabile e diversificata." Sempre parole del Ministero dell'Ambiente.Per quanto riguarda poi il contratto di fiume facciamo notare all'assessore che, dopo la firma del marzo 2022, quel progetto è stato sepolto dall'amministrazione, nessuno dei progetti presentati è stato preso in considerazione molto probabilmente considerandoli non idonei ad essere finanziati. Ricordiamo poi che tra i progetti c'era pure quello per individuare la tracciabilità della marmettola, la sua provenienza, per individuare chi effettivamente inquina le nostre acque. Ma anche questo progetto non interessa all'amministrazione che preferisce far pagare l'inquinamento ai cittadini lasciando impuniti gli inquinatori".
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Il sindaco di Massa Francesco Persiani ha commentato così la sentenza del Consiglio di Stato sui balneari: "La recente sentenza del Consiglio di Stato riguardante le proroghe delle concessioni balneari scadute nel 2023 solleva importanti questioni sulla gestione del settore. Personalmente, ritengo che demonizzare il comparto balneare sia eccessivo; al contrario, questo settore ha bisogno di protezione e regolamentazione per risolvere l'attuale incertezza normativa. È fondamentale, a questo punto, un intervento da parte del governo per definire una direzione chiara.Nonostante ciò, ad una prima lettura la sentenza non sembrerebbe incidere sul percorso intrapreso dal comune di Massa, che ha differito, con ampia motivazione, le concessioni fino al 31 dicembre 2024, applicando la Legge Draghi e non il decreto mille proroghe. Ciò, ovviamente, in attesa di dover condurre gare trasparenti ed equilibrate, ma all'interno di un quadro normativo definito centralmente, non essendo di competenza delle singole amministrazioni comunali. Restiamo perplessi sugli effetti della direttiva Bolkestein, che ha generato divisioni nel Paese a causa delle sue implicazioni sulla gestione delle concessioni balneari, ma mi auguro che le elezioni europee possano influenzare positivamente l'orientamento da seguire, fermo restando che la responsabilità di definire i criteri delle gare, compreso l’accertamento della scarsità o meno delle risorse, spetta al governo. Questo, infatti, non è un compito dei giudici, ma del legislatore".
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II comune di Carrara ha pubblicato l’avviso per scegliere i componenti della Commissione Progetto Donna-Centro per le Pari Opportunità, dopo l'approvazione del nuovo regolamento con la Delibera di Consiglio Comunale n.34 del 15 aprile 2024.La Commissione è l’organismo del comune finalizzato a dare espressione alle differenze di genere e alla valorizzazione delle esperienze delle donne, tramite funzioni di confronto, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari e della Giunta, in conformità alle linee programmatiche del mandato, come strumento di raccordo tra gli organi istituzionali del comune e della società civile.
Come previsto dal regolamento, la Commissione deve essere composta da 15 persone che devono essere individuate a seguito di un avviso pubblico e del successivo esame delle candidature da parte di un’apposita commissione di valutazione. Nove componenti saranno scelti con il criterio della maggiore rappresentatività rispetto alle tematiche della Pari opportunità e delle differenze di genere fra gli appartenenti alle forze sindacali ed economiche, alle Associazioni e ai Comitati presenti sul territorio comunale e che perseguono politiche di pari opportunità, costituite e operanti da almeno sei mesi. I restanti sei membri devono avere competenze ed esperienze relativamente alle differenze di genere nei campi storico, giuridico, economico, scientifico, ecologico, sociologico, psicologico, pedagogico sanitario, della comunicazione, del lavoro, della formazione professionale, della pianificazione territoriale, dei servizi sociali, della valorizzazione dei beni culturali, della produzione artistica e in ulteriori ambiti di intervento riconducibili alle funzioni e ai compiti della Commissione.
Gli interessati possono presentare domanda di partecipazione all’avviso entro e non oltre le 13.00 del 20 maggio 2024, inviando l’apposito modulo al Comune di Carrara, Settore 8 Supporto Organi Istituzionali/Servizi Sociali e Politiche Abitative tramite tramite pec all’indirizzo
L’avviso e la domanda sono scaricabili sul sito del Comune web.comune.carrara.ms.it
- Lettera aperta delle associazioni per le bonifiche del servizio idrico alla Regione e ai comuni di Carrara e di Massa
- "Auto e transizione green: quale futuro per l'Italia?": a Villa Cuturi il 5 maggio convegno della Lega con Susanna Ceccardi, Marcelo Poblete e Sergio Giraldo
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- Il Carrararap di Cesare Micheloni