Politica
Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 314
Dopo il successo del bando per il contributo alle utenze domestiche, che ha permesso di sostenere 160 famiglie massesi, è stato lanciato un nuovo bando per rimborsare le spese veterinarie sostenute dalle famiglie con animali domestici. Due azioni diverse, unite da un unico obiettivo: garantire un aiuto reale a chi vive momenti di difficoltà economica. Il bando per il contributo alle utenze domestiche, pubblicato lo scorso 25 ottobre 2024, si è concluso con successo, dimostrando quanto un ristoro concreto possa fare la differenza. Contestualmente, il comune ha avviato un nuovo bando per rimborsare le spese veterinarie sostenute nel 2024, a sostegno delle famiglie che condividono la propria vita con animali domestici.
I numeri del Bando Utenze Domestiche:
- Beneficiari: 160
- Budget totale a disposizione: 35.018,06 €
- Contributo massimo: 160,00 €
- Importo medio per beneficiario: 147,46 €
Requisiti per il Bando Spese Veterinarie:
- Residenza nel Comune di Massa da almeno un anno;
- Possesso di un cane o un gatto regolarmente iscritto all’Anagrafe Regionale Toscana degli Animali d’Affezione;
- Spese veterinarie documentate e sostenute nel 2024;
- ISEE non superiore a 9.360,00 euro.
“Queste due iniziative sono la dimostrazione di quanto la nostra Amministrazione sia vicina a chi vive momenti di difficoltà,” ha dichiarato il Sindaco Francesco Persiani. “Non ci fermiamo di fronte alle sfide economiche che tante famiglie stanno affrontando, ma continuiamo a mettere in campo misure concrete per garantire sostegno e sollievo. Che si tratti di alleggerire le spese domestiche o di prendersi cura degli animali che fanno parte delle nostre famiglie, il nostro obiettivo rimane quello di essere al fianco dei cittadini con interventi mirati e utili.”
Anche l’Assessore alle Politiche Sociali, Francesco Mangiaracina, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dell’Amministrazione:
“Il successo del bando utenze a sostegno di 160 famiglie massesi e il lancio del bando per le spese veterinarie confermano la volontà dell’Amministrazione Comunale di Massa di rispondere con tempestività e concretezza ai bisogni della comunità. In un contesto economico difficile, proprio nei giorni in cui, in collaborazione con diversi Enti del Terzo Settore, abbiamo avviato un Piano Emergenza Freddo dedicato ai soggetti senza dimora presenti sul nostro territorio, l’attenzione verso chi vive situazioni di vulnerabilità rimane una priorità assoluta, con interventi che uniscono sensibilità e azione concreta.”
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 369
Sul tema della salute pubblica, già nel 2013 l’ex sindaco Angelo Zubbani aveva promosso un piano di intervento condiviso con la conferenza dei sindaci di Massa-Carrara, l’Asl e la Regione Toscana. Questo piano, stimato in almeno 25 milioni di euro, puntava ad adeguare le strutture sanitarie locali agli standard moderni, compresi quelli antisismici. Non si trattava solo di promesse: nel 2015 fu istituito un Tavolo permanente tra Comune e Asl per monitorare gli obiettivi del Piano Attuativo Locale (PAL), con l’intento di rafforzare il legame tra i servizi territoriali e l’ospedale NOA. Quest’ultimo, nato come ospedale per acuti, è oggi costretto a gestire una commistione di pazienti gravi e utenti in attesa di esami di routine, un evidente scostamento dalla sua missione originale, aggravato dalla chiusura del monoblocco. Tra i progetti simbolo della visione di Zubbani spiccava il trasferimento della Scuola Infermieri Professionali da Massa a Carrara, nei locali dell’ex scuola Da Vinci, accorpata per l’occasione alla scuola Leopardi. “Quella scelta era strategica,” ricorda Maurizio Bertolini, rappresentante di Avenza R-Esiste. “L’idea era di trasformare Avenza in un polo accademico, con benefici significativi per la città in termini di prestigio e economia, grazie alla presenza di centinaia di studenti universitari.” Il progetto, però, è rimasto al palo: la Scuola Infermieri è ancora a Massa, in locali in affitto presso la Palazzina Ascoli, inadatti per spazi e funzionalità. *“Un’occasione persa,” commenta Bertolini, “che avrebbe potuto valorizzare Carrara, ma che continua a essere ignorata.” Se il progetto fosse stato realizzato nei tempi previsti, Avenza avrebbe già ospitato un polo accademico capace di laureare migliaia di giovani infermieri, rafforzando il sistema sanitario e contribuendo all’economia locale. Al contrario, dopo oltre dieci anni di attese, si registra l’ennesimo annuncio: la Regione Toscana ha previsto un finanziamento di 5,5 milioni di euro per la realizzazione della Casa della Comunità di Avenza, che includerà anche la Scuola Infermieri. Tuttavia, dietro questo nuovo nome si nasconde una lunga storia di promesse disattese. Nato come “Casa della Salute,” il progetto avrebbe dovuto centralizzare i servizi sanitari di Avenza. Dopo un decennio di annunci e rinvii, l’attuale piano prevede la ristrutturazione del corpo B dell’edificio di via Campo d’Appio e il trasferimento degli ambulatori dall’altra sede di via Giovan Pietro. Maurizio Bertolini esprime amarezza: “La nuova Casa della Comunità e l’Università ad Avenza restano solo promesse. I lavori non sono mai iniziati e, a distanza di anni, siamo ancora al punto di partenza. Dopo Zubbani, chi ha amministrato Carrara non ha saputo incalzare Regione e Asl per concretizzare quanto stabilito, lasciando i progetti in uno stato di stallo perpetuo.”
Oltre ai mancati impegni di ASL, Regione e Comune sulle risposte socio-sanitarie, i cittadini, delusi ma non arresi, si trovano a fronteggiare altre ferite aperte del territorio: il palazzetto dello sport interdetto, l’ex mercato coperto in condizioni fatiscenti e un Viale XX Settembre che si allaga anche con piogge leggere. “Il futuro della città e della sanità territoriale non può basarsi solo su proclami, che chi amministra oggi Carrara sembra aver imparato bene a utilizzare e ad avallare” conclude Bertolini. Carrara e i suoi cittadini meritano azioni concrete, non promesse vuote.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 452
Con il decreto legislativo del 4 agosto 2016 ,numero 169, si razionalizza la disciplina concernente le autorità portuali e viene istituita l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, comprendente i porti di Marina di Carrara e di La Spezia. Le azioni previste dal decreto, consentono ai due porti di diventare un sistema capace di creare occupazione e sviluppo economico nel segno di una nuova governance, efficiente e semplificata.Il porto di Marina di Carrara ha tradizione antica e deriva da "Porto Lunae",dal quale venivano imbarcati i marmi bianchi apuani e attualmente con circa cinque milioni di tonnellate movimentate annualmente, ricopre un importante ruolo per lo sbarco-imbarco di carichi speciali, impiantistica, prodotti lapidei e merci varie. Il porto carrarese è anche sede di una importante industria navalmeccanica,usufruisce di una ferrovia di riferimento e è collegato con il fascio plurimodale tirrenico, disponendo di due caselli autostradali vicini, Carrara e Massa. Occorre una valutazione oggettiva: prima dell' accorpamento con La Spezia, il porto di Marina arrancava a raggiungere i tre milioni di tonnellate, dopo l' accorpamento i traffici sono considerevolmente aumentati su tutte le linee portuali. E' di evidenza che il porto di Marina di Carrara, per dimensioni e vocazione, non abbia incidenza sul mercato nazionale e internazionale in modo autonomo. La Regione Toscana ha come riferimento ineluttabile il porto di Livorno, che trova in Piombino una automatica occasione di associazione e così la Liguria trova nel porto di Genova il suo riferimento storico. I porti di Marina e La Spezia, sono entrambi due appendici marginali dei porti toscani e liguri, Livorno e Genova. L'associazione in un unico sistema portuale consente a entrambi di costruire una unità operativa propria e indipendente, che rappresenta un elemento di complementarietà con Genova e Livorno. Aldilà di ogni campanilismo geografico, la questione non consiste se Carrara diventa appendice del sistema toscano e La Spezia del sistema ligure, ma il Dipartimento regionale infrastrutture di Forza Italia, di cui Silvia Dell'Amico è responsabile, ci tiene a sottolineare che con il sistema portuale carrarese-spezzino, si riesce a evitare la marginalità di questi due porti, realizzando una terza polarità che non costituisce elemento di debolezza, ma, anzi, un elemento di complementarietà.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 420
Dopo avere fatto le verifiche tecniche ed avere parlato con il Segretario Comunale oggi non abbiamo più dubbi: se si fosse voluto le commissioni consigliari programmate si sarebbero potute fare, perché la soluzione economica era ed è alla portata del bilancio comunale. Come PoloProgressista e di Sinistra dobbiamo denunciare alla città questo fatto che riteniamo democraticamente molto grave: il presidente del consiglio e il dirigente agli Affari Generali hanno deciso arbitrariamente, senza un minimo di confronto con i presidenti dei gruppi consigliari, di interrompere le funzioni democratiche nel nostro comune, con l'avallo del Sindaco. Certamente ci troviamo di fronte all'interruzione arbitraria delle pratiche democratiche nel nostro Comune. Facciamo notare che il capitolo di bilancio per le commissioni è praticamente vuoto dall'inizio del mese, ma si è continuato a convocare liberamente commissioni sino ad un certo punto. Il ricorso al Fondo di riserva, che probabilmente permetterà di convocare quelle decise per una non ben definita "urgenza", avrebbe permesso di far svolgere tutte le commissioni programmate e i Consigli comunali. Le commissioni consigliari sono strumentali al lavoro del consiglio e propedeutiche alle discussioni in aula; interrompendole si è di fatto tagliato spazio alla discussione democratica. Sorge il forte dubbio che l'interruzione delle commissioni fosse mirata a non discutere qualche argomento scottante che, se emerso, avrebbe potuto determinare qualche imbarazzo se non qualche problema di tenuta della maggioranza. Ad oggi non abbiamo ancora uno straccio di giustificazione tecnica motivata, pur avendola richiesta ufficialmente come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale, circa l'urgenza delle proposte che andranno in discussione in aula e per le quali si stanno tenendo commissioni tutti i giorni. Siamo pertanto consapevoli che i prossimi due Consigli comunali si terranno in contrasto con i principi democratici dettati dalla Costituzione e dalle leggi italiane, gli atti che ne usciranno saranno viziati, quantomeno, da un difetto di democrazia. La maggioranza si prenda la responsabilità politica e tecnica di avere scientemente ridotto l'agibilità democratica nel nostro Comune.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 306
La Uil Fpl ha revocato lo stato di agitazione dal momento che l'azienda si è impegnata a istituire una cabina di regia e a monitorare tutte le attività che coinvolgono gli anestesisti rianimatori, con l'impegno di ritornare al modello precedente se tale monitoraggio dovesse dare dati diversi da quelli che l'azienda ha utilizzato per le sue valutazioni, ma questo non vuol dire che abbassiamo la guardia. Chiediamo di conoscere metodi, tempistiche, indicatori di questo monitoraggio e di poter essere resi partecipi nell'interesse comune di garantire sicurezza a pazienti ed operatori, nel rispetto delle regole contrattuali". Il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, entra nel vivo della recente polemica che ha coinvolto il servizio di anestesia del Noa: "Attendiamo quello che emergerà dalla conferenza zonale dei sindaci convocata per il 10 gennaio prossimo. Tuttavia ci sono aspetti che chiediamo all'azienda sanitaria di prendere in considerazione sin da subito. La sicurezza è stata garantita, dall'apertura dell'Ospedale delle Apuane con la presenza di un anestesista di guardia h24 dedicato all'ostetricia e 2 anestesisti di guardia h 24 per una terapia intensiva di 12 letti, tenuto conto che è previsto un rapporto di 1 a 8 fra medici e pazienti in area critica". Per Salvadori non si può ignorare la voce di tanti medici che in questi giorni si sono schierati a difesa del reparto, dando voce ai timori dei colleghi ancora in servizio ed evidenzia come il Noa non possa essere messo in paragone ad altri ospedali. "Il nostro ospedale è riferimento per procedure di radiologia interventistica, per i traumi del bacino ed ha una chirurgia vascolare. Tutte le discipline chirurgiche sono presenti ad eccezione della neurochirurgia e quella toracica. Il modello organizzativo, proposto e considerato sicuro è lo standard minimo in presenza di un punto nascita e di una terapia intensiva, tanto che è applicato all'ospedale di Cecina, che ha circa 650 parti all'anno e 4 letti di terapia intensiva con solo chirurgia, ortopedia e ginecologia ed è sede di un Pronto Soccorso territoriale e non di DEA di I livello come l'Ospedale delle Apuane. Appare quasi ridicola la proposta che il medesimo modello possa essere valido e sicuro al Noa". Insomma, il modello applicato fino a ora ha consentito di essere tempestivi ed evitare possibili complicazioni nel reparto di ostetricia: "Non può essere considerato sicuro un modello che non preveda la possibilità di assistere continuativamente una donna, dal posizionamento di un catetere per l'analgesia del parto fino a 2 ore dopo, per evitare di non essere tempestivi in caso di sanguinamento post partum - conclude Salvadori -. Non può essere sicuro un ospedale in cui, posto che uno dei due medici si dedichi interamente all'ostetricia, l'altro debba contemporaneamente garantire assistenza ai pazienti della Terapia Intensiva, rispondere alle emergenze intraospedaliere, garantire consulenze nei reparti, fornire le sue prestazioni, assistere in radiologia interventistica i pazienti provenienti da altri ospedali, provvedere in caso di emergenze chirurgiche alla stabilizzazione del paziente e se necessario ad iniziare l'intervento in attesa che sopraggiunga l'anestesista reperibile. La richiesta – conclude – è mantenere l'attuale modello con 3 guardie di anestesia sulle 24 ore, come standard ottimale di sicurezza e qualità delle prestazioni. Riteniamo pericoloso, per sopperire alle carenze di organico, ridurre i servizi di guardia, il cui unico risultato sarebbe un deterioramento della qualità dei servizi erogati e un sovraccarico per i lavoratori con aumento dello stress lavoro correlato che rischia di annullare il beneficio atteso di avere più personale per garantire le liste di attesa".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 294
L'Alleanza Verdi Sinistra intende tornare sul tema del Taglio della guardia anestesiologica all'ospedale delle Apuane. Leggiamo la presa di posizione dell'Ordine dei Medici, l'intervento del segretario di CGIL, quello di Anaao-Assomed: e ci domandiamo come le argomentazioni che vengono presentate, quasi ovvie, non siano ancora prese in considerazione per rivedere e rivalutare la decisione presa, con una maggior attenzione alle esigenze del personale e dell'utenza. Noi riteniamo che ogni decisione presa all'interno di un servizio sanitario di qualità debba essere concertato tra le componenti che in quel servizio operano, perché il personale possa operare al meglio, sentendosi in sintonia con un obiettivo condiviso. Invece di nuovo si pone al centro la diatriba tra qualità del servizio e compatibilità di Bilancio, e come ormai spesso accade nell'Amministrazione Pubblica, ha la priorità la riduzione della spesa. Così tutte le voci che mettono in dubbio il mantenimento della qualità e della sicurezza del servizio non vengono ascoltate.La sensazione è quella di una gestione centralizzata e poco democratica, che mostra un atteggiamento impositivo e autoritario: "voglio, posso, comando", senza contrappesi giuridici e sociali, senza adeguato confronto con i tecnici specifici. Ci sconcerta e ci sembra illogico che non venga ascoltato il personale sanitario, che da subito ha presentato argomentazioni sensate e motivate sui rischi, sulle ricadute sul servizio neonatale, sul probabile ulteriore carico di lavoro del personale in servizio, sulle peculiarità del Servizio nascite del NOA rispetto a quello di altri Ospedali dell'Area vasta Nord Ovest, per chiedere la revisione della decisione presa.
Crediamo che a questo punto sia opportuno da parte dell'Amministrazione ASL abbandonare le prese di posizione e avviare un sistematico confronto con gli operatori e con gli altri amministratori del territorio, in questo caso e ogni qualvolta si intenda mettere mano ai servizi fondamentali. Come Alleanza Verdi Sinistra saremo a fianco delle mobilitazioni che i lavoratori e le lavoratrici del settore e le istituzioni del territorio metteranno in campo per chiedere all'Azienda sanitaria di rivedere questa scelta.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 778
Il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi ha analizzato il biancio della IMM: "Quasi sette milioni e trecentomila euro di riscontri passivi nel Bilancio IMM- CarraraFiere, contabilizzati prevalentemente dagli ingenti contributi della Regione Toscana. La IMM nel 2020 era stata colpita ed affondata dal PD e dai 5 Stelle: la Regione Toscana aveva congelato la ricapitalizzazione prevista per oltre 500mila euro, e l’ex vicesindaco Matteo Martinelli aveva ritirato immediatamente la delibera per una quota simile spettante al comune. Dopo il sindsco Arrighi ha fatto il resto, dal momento che emerge dalla nota dei Revisori dei Conti allegata al Bilancio di Previsione del Comune 2025/27 che, IMM CarraraFiere con Cermec e, da quest’anno anche con la Casa di Riposo, sono sotto “osservazione costante”. Quindi appare quanto mai imbarazzante che Arrighi e Orlandi si dicano soddisfatti per il miserrimo utile di 28 mila euro del bilancio IMM CarraraFiere. La vera situazione economica è molto lontana dal definirsi risolta ed infatti, gli altri soci, hanno, già da tempo, comunicato il recesso che, in caso di richiesta di liquidazione, potrebbe generare un rischio di potenziale esborso per oltre 1 milione e 100 mila euro che determinerebbe una voragine insanabile. Lo abbiamo appreso direttamente dalla delibera del luglio 2024, dalla “Commissaria” Sandra Bianchi piazzata a gestire la IMM dal Presidente Eugenio Giani dal l’8 settembre 2021. A questo proposito chiedo: perché il PD permette ancora lo scippo della presidenza? Per cercare di evitare responsabilità e colpe per l’inevitabile fallimento? E intanto l'azienda, nel tentativo di salvare quello che è rimasto, procede con il quarto piano industriale 2024/ 27 approvato dall’assemblea dei soci. Purtroppo la società, attualmente, come noto da tempo, non ha ancora recuperato i volumi d’affari precedenti perché il complesso fieristico di I.M.M. CarraraFiere SpA risulta obsoleto per quanto riguarda il pregio, la validità, l'efficienza e non più attrattivo ed è inutile che l’assessore Carlo Orlandi cerchi di gettare il fumo negli occhi, elencando le manifestazioni di chi prende in affitto gli spazi di CarraraFiere perché, il giochino, risulta di un ingenuità disarmante. A dirla in maniera trasparente, gli scenari delineati dalla proposta dell’ultimo Piano Industriale 2024-2027 puntano su investimenti volti al rilancio del quartiere fieristico per recuperare credibilità ed immagine e gestire attività in grado di generare volumi di affari per pianare gli ingenti costi fissi. Inevitabile chiedere se sia stato fatto anche un piano finanziario e di quanti milioni di euro? Il documento peraltro NON esclude l’ipotesi di messa in liquidazione o fallimento (dichiarazioni in delibera della Bianchi) . Sul piano amministrativo inoltre è andata malissimo, dal momento che la vendita della palazzina Mangiarotti, la Marmoteca e la ricollocazione del personale sono entrambe fallite. L’amministratore unico Sandra Bianchi mette infatti il dito sulla piaga e dichiara che è stata un operazione che alla fine, non ha prodotto effetti positivi sulla liquidità della società( 776 mila euro), nonostante l ’operazione immobiliare voluta da Arrighi / Orlandi che è stata contabilizzata in 2.500.000 di euro. Rispetto all’anno precedente, la situazione è fortemente peggiorata in merito soprattutto ai prestiti bancari (+140,4 per cento). Chiedo quali? Quando sono stati aperti ? Di che importi? Sul piano patrimoniale bisogna ricordare che, durante la sciagurata fase grillina, il vicesindaco Matteo Martinelli aveva più che dimezzato il Patrimonio netto dell’Azienda che da circa 32 milioni di euro è passato, oggi, a 12.490.333. A tal proposito l’Organo Amministrativo, propone di destinare il Patrimonio netto , ivi compreso l’utile di esercizio 2023 di euro 28.937 per intero a riserva legale . Durante la riunione da remoto infatti, l’amministratore unico appena riconfermato , ha puntato il dito sulla riserva legale che è un obbligo del Codice Civile con lo scopo di creare una posta del patrimonio che, in aggiunta al capitale sociale, vada a costituire una garanzia per i creditori sociali. Questo conferma che, a tutt’oggi, le nostre speranze per rilanciare la Marmi e Macchine - CarraraFiere sono ridotte al lumicino. A tutela del patrimonio storico per il brand distintivo che rappresenta la Marmi e Macchine-CarraraFiere e la nostra Città famosa in tutto il mondo per il marmo, l’Arrighi non potrebbe cambiargli il nome?".
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 597
Arrivati a questo punto della vicenda riguardante la riorganizzazione dell’attività di Anestesia e Rianimazione nelle Apuane e in Lunigiana, dichiarare che non c’è nessuna riduzione dei livelli di assistenza, come ribadito dall’Azienda USL Toscana nord ovest, appare sempre di più un’affermazione temeraria e il rischio di una riduzione dell’efficienza del servizio sempre più concreto. Il coro unanime di proteste sollevato dal personale medico e sanitario dovrebbe indurre a rivalutare la situazione prima di procedere. Il tentativo di giustificare la decisione sulla base di una visione più ampia della problematica comparando i livelli di attività dei presidi dell’area vasta nord ovest non regge. I dati disponibili, più che militare a favore della decisione presa, sembrano indicare che la semplicità dei numeri va in direzione diametralmente opposta. Lo conferma il maldestro tentativo di ‘smorzare’ il dibattito sul nascere minacciando provvedimenti contro i dissidenti. Un atteggiamento che non aiuta ad approfondire meglio la materia di cui si sta trattando e che esacerba gli animi e radicalizza le posizioni. Come non comprendere le condivisibili preoccupazioni espresse dai medici che, a vario titolo, hanno contribuito con sacrificio e dedizione alla realizzazione di un eccellente punto nascita che sottrae la donna a un dolore inutile nel momento in cui dona la vita? Siamo sicuri che un modello che mette sullo stesso piano storie, percorsi e frequenza di parti giornalieri di strutture differenti sia in grado di offrire la stessa protezione e assistenza alle madri e ai loro neonati nel momento esatto in cui ne hanno bisogno? E che bisogno c’era di segnalare nel comunicato aziendale del 26 novembre che ‘le soluzioni organizzative che si stanno adottando sono oggetto di informazione in questi giorni nei confronti di tutti i soggetti coinvolti, in particolare le organizzazioni sindacali’? Se è vero quello che si afferma, si comprende molto bene la sollevazione dei sindacati ospedalieri che vengono informati a decisioni già assunte. Sembra che il personale sanitario sia inteso quale mero esecutore delle decisioni aziendali come se non avesse un’anima professionale e come se il sentirsi parte di un progetto non fosse essenziale per dare il meglio di sé per i pazienti. Un personale cui è sempre stato chiesto di dare di più e che sempre ha dato di più di quanto previsto dai contratti di lavoro che, giustamente, ora chiede che vangano rispettati. L’Ordine dei Medici di Massa Carrara auspica che si proceda a una rivalutazione di tutta la questione per permettere una revisione concertata delle decisioni aziendali; che si tenga nella dovuta considerazione il fatto che in tutti i presidi ospedalieri devono essere fornite prestazioni analoghe, ma non si cancellino le peculiarità delle singole realtà che, per loro natura, rappresentano una diversificazione dell’offerta che favorisce una qualità migliore delle prestazioni. Non è forse grazie anche a questa variabilità che le future madri possono scegliere più consapevolmente il punto nascita che ritengono preferibile per loro? E riconoscere la rilevanza e la qualità del lavoro delle diverse equipe multidisciplinari impegnate sul campo non serve forse a gratificarle e a incentivarle a dare il massimo?
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 316
Si terrà martedì 17 dicembre dalle ore 18 si terrà in sala consiliare 10 Aprile, l’incontro pubblico di presentazione e pubblicità dell'atto di governo del territorio denominato Piano attuativo dell’arenile e dei viali a mare (PAAV in sigla). L’incontro, aperto alla partecipazione di tutti gli interessati, verrà trasmesso in diretta streaming tramite la stessa piattaforma web utilizzata per la diffusione dei Consigli comunali (Diretta Consiglio e Commissioni) L’incontro volto ad inquadrare il Piano adottato in consiglio comunale con atto n.157 del 4 novembre scorso, a descriverne i principali contenuti e a spiegare i passaggi procedimentali e gli spazi partecipativi ancora previsti dalla legge regionale 65/2014 per la presentazione delle osservazioni e la sua definitiva approvazione, sarà aperto dai saluti del sindaco Francesco Persiani e dell'assessore alla Pianificazione del Territorio Alice Rossetti.
Presenteranno il Piano, i professionisti incaricati della sua redazione, l’architetto Fabio Nardini, il geologo Andrea Piccinini, l’agronomo Francesco Pitta .Saranno presenti in aula, per approfondimenti riguardanti la normativa e il procedimento di formazione dello strumento disciplinato dall'art. 111 della LR n. 65/2014, il dirigente comunale del settore Pianificazione Fabrizio Boni e il funzionario responsabile del Procedimento Lorenzo Tonarelli
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 374
"Meno regole o saremo costretti a licenziare2: non sono piaciute le parole del presidente del settore lapideo di Confindustria Fabrizio Santucci agli attivisti di Legambiente Carrara che spiegano: " Rieccoli, sono tornati. Sono quelli del ricatto occupazionale. Sono gli imprenditori che nei convegni si sciacquano bocche e coscienze con proclami sulla sostenibilità, sulla responsabilità sociale, sull’ESG (in una parola: tentano poco credibili operazioni di greenwashing) e il giorno dopo minacciano neanche troppo velatamente il bagno di sangue dei licenziamenti. Interprete di queste mirabolanti capriole non un imprenditore qualsiasi ma il presidente del gruppo lapideo di Confindustria, Fabrizio Santucci. Munito di carta e penna ha fatto i suoi calcoli e preconizza scenari da tregenda. Parla a nome proprio o dell’intero sistema confindustriale? Dice sul serio quando afferma che “su un bilancio di un’impresa quello che pesa di più è il costo del lavoro”? In rapporto a cosa? Alla sola voce dei costi o al fatturato, perché è su questo valore che occorrerebbe stimare l’incidenza. Ora, a parte il recente studio della CCIAA che fissa (anno 2022) un costo medio del personale in ragione dell’11 per cento del valore della produzione, basta consultare i Bilanci di alcune aziende – obbligate a renderli pubblici – per vedere ben altri numeri. Ad esempio, nel consolidato di FUM a fonte di ricavi per circa 74 milioni di euro e utili per circa 13 milioni il costo del personale è pari a circa 4 milioni e centomila.A questo punto dal cappello del prestigiatore spunta il coniglio dei “piccoli”, delle cave con marmo di minor valore: minore, non basso. Ma chi sono, quanti sono? E soprattutto, perché il sistema lapideo apuano continua a veleggiare su vecchi modelli di impresa? Perché si dimentica che quegli utili sono garantiti da un bene pubblico, le cave, e non fa un passo verso la modernizzazione del distretto, ad esempio, con una transizione ecologica come hanno fatto altri distretti (ad esempio il tessile a Prato). Insomma, le ultime uscite pubbliche degli imprenditori, forse innervositi dalle ripetute pronunce dei giudici amministrativi a favore di una gestione davvero sostenibile delle cave, confermano che alle nostre latitudini la “cultura” dominante degli industriali lapidei continua ad essere quella dell’economia di rapina e dei “padroni delle ferriere”. Magari confortati da dichiarazioni come quelle del presidente della Regione, Giani, che continua a pensare che le Apuane, invece di un inestimabile patrimonio di biodiversità e bellezza, altro non siano che “un enorme giacimento di marmo”.
- White Carrara, bando per un curatore o per un agente? I dubbi del consigliere Caffaz
- Il Polo Progressista e di Sinistra: Autolinee Toscane verifichi il funzionamento delle obliteratrici
- Dirottare i soldi per il nuovo palazzetto sulla sanità per risolvere le gravi emergenze: la proposta del consigliere Bernardi
- Il Polo Progressista e di Sinistra: Evam doveva donare soldi all’OPA non opere alla Fondazione Monasterio
- Sgombero Casa Rossa Montignoso: operazione ridicola secondo un cartello di associazioni ambientaliste
- La sicurezza ad Avenza non è una priorità, finchè non ci scapperà il morto: l'analisi del consigliere Filippo Mirabella
- Pensiline degli autobus in condizioni di degrado: la critica del consigliere Bernardi
- "Stop alla riorganizzazione dei servizi di rianimazione. L'Asl faccia prima chiarezza"
- Seguire l'esempio virtuoso di Massa sul piano del freddo: il consiglio del consigliere Tosi della Lega
- Torna "L'albero della sicurezza" sul lavoro di Anmil sotto il comune di Carrara


