Politica
Piano parcheggi a Marina di Carrara: associazione ARCA rinnova le sue proposte all'amministrazione e segnala una disparità mediatica dei contenuti a seconda delle fonti
Associazione ARCA interviene di nuovo sul tema della mobilità estiva e al piano parcheggi di Marina di Carrara: "Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato dettagliato…

"Autorizzazione del ministero al prolungamento della banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara non è un nulla osta": la spiegazione dei Paladini Apuoversiliesi
L'associazione dei Paladini Apuoversiliesi continua la sua battaglia contro l'ampliamento del porto di Marina di Carrara: "Il 19 Agosto é stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e…

Atteggiamento antisindacale e irregolarità contrattuali e salariali alla "Delizie del mare": la denuncia di USB Massa .
Il sindacato USB Massa segnala una situazione critica avvenuta sabato 23 agosto nel corso di una manifestazione di volantinaggio organizzata da USB di fronte ai cancelli dell' Azienda…

Bisogna pubblicizzare l'asta di Villa Massoni: la richiesta di Italia Nostra Massa Montignoso
L'associazione Italia Nostra Massa Montignoso ha inviato una richiesta al pesidente del tribunale di Massa affinchè sia pubblicizzata la data dell'asta per Villa Massoni che è stata…

Polo P&S Massa: le farmacie comunali hanno rapporti commerciali con la multinazionale Teva?
“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica…

Amare Marina incontra il presidente dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
Giovedì 21 agosto l'associazione "AmareMarina" è stata ricevuta dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, dottor Bruno Pisano, nella sede di Marina di…

"Basta racconti edulcorati, il centro di Carrara è in crisi": la critica di Manuel e Guidi di Fratelli d'Italia
"Mentre qualcuno continua a dipingere un quadro roseo della città, esaltando il “tutto esaurito” nelle cave e qualche sporadico movimento nei bar del centro, la realtà che vivono…

Ampliamento banchina Taliercio nel porto di Marina di Carrara: positiva la decisione del ministero dell'ambiente
"La decisione del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sull'ampliamento della banchina Taliercio è una buona notizia per Carrara e per tutto il nostro territorio - dice la sindaca…

Galleria della Tempesta a Massa, a breve la partenza dei lavori di sistemazione: il consigliere Ortori ringrazia la Provincia per la collaborazione
Il consigliere comunale della maggioranza Simone Ortori ringrazia il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti per la collaborazione messa in atto per favorire la partenza dei lavori nlla Galleria…

Fatti diversi incontri con la Pugilistica Massese per trovare una soluzione, ma la decisione era di competenza provinciale e non comunale": l'intervento del sindaco Francesco Persiani
La vicenda della Pugilistica Massese temporaneamente senza palestra a causa dei lavori di ristrutturazione al liceo Classico Rossi, dove occupava il piano interrato, sta diventando una vera "Never…

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L'informativa presentata quest'oggi al consiglio Regionale, riguarda una variante minore per l'aumento del cinque per cento della capacità estrattiva delle cave attive e non un aumento del loro numero ma ci sono diversi aspetti da evidenziare che ho tenuto a precisare ancora una volta in aula.Un'attività estrattiva non può essere di fatto sostenibile perché le montagne non ricrescono, non sono erba che se piove prima o poi, ricresce. Nel settore lapideo delle Alpi Apuane negli ultimi trent'anni si è estratto marmo quanto nei duemila anni precedenti, questa proporzione non può essere considerata sostenibile e non può essere trattata allo stesso modo l'estrazione di materiali pregiatissimi come il marmo con materiali inerti di basso costo. Non solo, ma la stragrande maggioranza della materia prima viene esportata al grezzo senza una lavorazione sul posto arricchendo poche aziende a volte nemmeno italiane. Mi chiedo quindi di quale sostegno industriale si tratta, considerato che oggi, vede impiegate solo 600 persone nelle Apuane. Un'altra cosa che cozza con la realtà e con la razionalità, sono gli obiettivi generali del piano, dove si leggono le seguenti testuali parole:"La presente variante, come del resto tutto il piano già approvato, tiene in considerazione il fatto che l'obiettivo dello sviluppo sostenibile del settore estrattivo, insieme ad una adeguata protezione ambientale, possono progredire di pari passo verso una crescita economica della Regione". E ancora: "Gli obiettivi generali del PRC sono:l'approvvigionamento sostenibile e la tutela delle risorse minerarie; la sostenibilità ambientale, paesaggistica e territoriale;la sostenibilità economica e sociale delle attività estrattive"A questo punto, credo proprio che la parola sostenibile sia usata in questo documento, in un modo contrario al suo significato e che forse, l'unica spiegazione è che intendano "sostenibile" la possibilità di semplificare l'iter per le attività estrattive, senza però nemmeno specificare nel dettaglio con quali modalità. La recente approvazione della Direttiva Europea Nature Restoration Law, per la quale il governo italiano ha votato contro, prevede il ripristino di almeno il 30 per cento degli habitat minacciati entro il 2030, cozza contro l'attuale situazione presente nelle cave dismesse, dove giacciono da anni rifiuti speciali di tutti i tipi come copertoni e vecchi macchinari arrugginiti; vedremo come intende attuare questa indicazione la Regione Toscana.
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La Asl Toscana Nordovest ha tolto l’incarico di responsabile dei lavori alla Rsa di Fossone all’ingegner Giancarlo Simoncini e li ha affidati all’ingegner Carrai. La notizia, riferita dall’assessore al sociale Roberta Crudeli è stata salutata positivamente dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha ricordato le molte segnalazioni sulla sostanziale immobilità del cantiere di Fossone ed anche che la direttrice della Asl Toscana Nord Ovest, Letizia Casani, ha dovuto tornare sui suoi passi, dopo aver affidato l’incarico a Simoncini per cinque anni. “L’incarico era stato affidato con un atto pubblico – ha detto Bernardi - per cui la rimozione del tecnico è ancora più grave. La Crudeli, in commissione, avrebbe anche cercato di “ salvare” il sindaco Arrighi volendole riconoscere il ruolo di promotore dei i tavoli della Cabina di Regia, sebbene siano ormai in tanti a considerarla un inutile farsa gestita dall’ASL con la tacita approvazione dell’amministrazione. Da mesi assistiamo a comunicati stampa da parte di ASL sul monitoraggio della situazione e del cronoprogramma dei lavori, che hanno dell’incredibile per quanto sono manipolati ad arte per coprire magagne e ritardi”. Bernardi ha anche fatto notare che, secondo quando riferito in commissione dalla Crudeli, l’ingegner Simoncini, se pur rimosso dall’ incarico di RUP per la RSA di Fossone, era stato riconfermato sia per quanto riguarda la messa a norma del Monoblocco sia per la realizzazione del cosiddetto cubo. “In merito a ciò vogliamo ricordare che nel piano triennale sugli investimenti dell’ASL 2019/ 2021 il Simoncini era responsabile del progetto di ristrutturazione per l’adeguamento sismico del Monoblocco per euro sette milioni e 500 mila euro, spalmati in tre anni, e abbiamo visto come è andata a finire: il Monoblocco sarà smantellato, quindi sarebbe il caso che la direttrice Casani su questo incarico ci riflettesse ben bene . Ciò detto, per quanto riguarda il. Trasferimento delle cure intermedie, la verifica dello stato dei lavori ha rilevato come all’esterno della RSA permanga ancora un cantiere in alto mare e, per quanto riguarda gli interni, sono stati rilevati la mancanza dei gas elettromedicali nelle camere (devono ancora essere collegati) e gravi ritardi nell’installazione del montalettighe. Pertanto i timori sulle tempistiche ci sono tutti in quanto l’obiettivo categorico è quello che le cure intermedie rimangano a Carrara, ed è ridotto al lumicino; c’è invece grande preoccupazione e rabbia per il fatto che potrebbero finire alla Don Gnocchi di Massa. Inoltre non si è ancora pensato alla viabilità: la strada di accesso alla struttura è ridotta a poco più di un viottolo e i posteggi non esistono, inoltre la vicinanza della scuola crea ancora più problemi, pensando ad un eventuale necessità di pronto intervento. Infine , nonostante il gran da fare del Presidente dottor Bianchini che tenta sempre di salvare la faccia alla Arrighi, purtroppo anche una eventuale audizione della dottoresa Guglielmi e del nuovo RUP ingegner Carrai, per avere dettagli sul cronoprogramma e sul rispetto degli impegni assunti, ormai non risolverebbe la situazione visto che il 18 luglio scade il tempo concesso dai Vigili del Fuoco per ottemperare alle prescrizioni .
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Il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha convocato la prossima seduta del consiglio provinciale per le ore 15 del 27 giugno 2024. All'ordine del giorno ci sono, fra gli altri obblighi standard, la variazione al DUP (Documento unico di programmazione) 2024-2026 sezione operativa programmazione dei lavori pubblici, acquisti di forniture e servizi. Integrazione; il riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per la protezione della viabilità su SP 59 di Vinca al km 3+550 interessata da movimento franoso nel comune di Fivizzano; riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per ripristino della circolazione stradale a seguito di caduta di materiale roccioso su SP10 di Tenerano al km 17+000 in località Pian di molino nel comune di Fivizzano; Ilriconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per ripristino della viabilità a seguito di movimenti franosi su SP 23 tra i km 5+400 e 7+000 nel comune di Tresana; riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza finalizzati alla riapertura della circolazione delle provinciali tra i km 0+400 e 0+525 della SP 20 dir ed al km 4+800 della SP 20 nel comune di Podenzana; il riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per il consolidamento della scarpata di monte mediante barriera paramassi al km 2+600 della SP 5 della Bassa Tambura in località Canevara nel comune di Massa
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La nuova illuminazione di Viale della Stazione a Massa non piace. Si tratta del nuovo progetto di illuminazione scelto dall'amministrazione comunale, che sta sostituendo la vecchia illuminazione cittadina. Dopo le proteste degli abitanti di Forno, Borgo del Ponte, ora arrivano anche le proteste degli abitanti del viale della Stazione . "Giustamente, i cittadini si sono lamentati - ha spiegato Dina Dell'Ertole, consigliere comunale della lista civica Massa é un'altra cosa - e non sono contenti: l’ illuminazione è scarsa e questo comporta le ragioni di sicurezza conseguenti. Per questo motivo, attraverso un'interpellanza chiedo all'amministrazione come intenda risolvere quello che rischia di diventare un vero problema di sicurezza pubblica. Aspettiamo di sentire le ragioni e le spiegazioni del comune". Secondo la Dell'Ertole oltre all'illuminazione, in viale della Stazione ci sono moltissimi altri problemi: "Così come in diverse zone e quartieri della città, il viale della Stazione presenta una pluralitá di criticità. Mancano i cestini per la spazzatura, le aiuole non sono curate e i cittadini chiedono attenzione, sicché tutto il viale appare in pieno degrado".
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È emergenza degrado per i container usati come ambulatori mobili al Monoblocco di Carrara: molte le infiltrazioni d’acqua e gli allagamenti. A denunciarlo è Massimiliano Manuel consigliere di Fratelli d’Italia che ha fatto notare: “I container usati al monoblocco sono identici a quelli solidali che il volontariato invia ogni anno nel Burkina Faso, ma pare che siano costati cifre inaccettabili, nonostante la scarsa qualità emersa fin dall' installazione”. Manuel ha poi riferito la situazione che si è verificata nella mattinata di lunedì 24 giugno, giornata di allerta meteo per continui temporali, nella quale i container si sono allagati e hanno dovuto essere asciugati con stracci, mentre buona parte dei pazienti in attesa delle visite ha dovuto sostare all’aperto sotto la pioggia. “È improponibile trattare i cittadini bisognosi di cure in questo modo – ha aggiunto Manuel – esponendoli anche al rischio di eventuali infortuni dovuti al pavimento scivoloso per la pioggia. A parte una panchina vecchia e riciclata buttata là, non ci sono strutture esterne coperte per riparare gli utenti sia dalla pioggia che dal caldo estivo. Già da mesi il parlamentare Alessandro Amorese ed io abbiamo lanciato l'allarme in merito dell'inadeguatezza dei containers per ospitare servizi di eccellenza, con medici e infermieri esposti a lavorare in condizioni emergenziali e con i cittadini che avrebbero potuto subire gravi disagi. Da allora, dalla Cabina di Regia capitanata dal sindaco Serena Arrighi e dal vicesindaco Roberta Crudeli, sono seguiti annunci, promesse, impegni ma nulla è cambiato anzi, ad oggi siamo allo sbando”. Manuel ha precisato che sarebbero otto i servizi accorpati in un unico modulo mobile collocato nel piazzale del Monoblocco lato Sarzana: medicina Interna, ematologia, neurologia, cardiologia, chirurgia generale, urologia e gastroenterologia, come riporta il cartello di indicazioni posto sopra il container. Il secondo modulo mobile è stato destinato alla diabetologia e non ci sono indicazioni di altri servizi. “Di certo ha continuato Manuel - non sono la sede adeguata per un servizio estremamente delicato che deve affrontare continuamente situazioni di emergenza. In questa situazione si sottopongono i pazienti, gli infermieri ed i medici ad un carico di alto stress. Sarebbe stato necessario che la ASL avesse riorganizzato i servizi in una struttura adeguata alle esigenze dei cittadini che racchiudesse in unico contenitore tutte le attività e non con l'effetto spezzatino del piazzale, tipo ghetto, per servizi di alta specializzazione. Una richiesta avanzata più volte , ma mai presa in considerazione dai vertici ASL che, quando sono state segnalate le prime infiltrazioni d'acqua durante il montaggio dei moduli , avevano risposto che era tutto a posto. Fratelli d'Italia non può far finta di niente, come da mesi fa il sindaco Arrighi che continua a tacere supinamente, nonostante la grave situazione, anche a seguito del " girotondo di ieri dei comitati contro la riorganizzazione dei servizi " a cui il sottoscritto abbiamo partecipato. Per questo chiediamo un consiglio comunale straordinario sullo stato dell'arte della riorganizzazione dei servizi , alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani , in vista anche dell'avvicinarsi del 18 luglio data in cui le prescrizioni dei Vigili del Fuoco non avranno più proroghe.
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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) invita il sindaco Francesco Persiani ad aprire un serio confronto tecnico e politico sul Piano di Recupero di un immobile in via Galvani. La volontà del Presidente del Consiglio e dei gruppi consiliari di maggioranza è quella di portare in aula, il prossimo lunedì, l’atto amministrativo che permette il cambio di destinazione d’uso in residenziale. La variante comunale al piano acustico del 2019 non solo non ha risolto nulla ma anzi ha peggiorato la situazione non facendo l’analisi di coerenza fra strumenti urbanistici. La maggioranza non può uscire dal caos facendo finta che la variante acustica sia coerente con le indicazioni del regolamento regionale. Aggrapparsi allo stato di fatto dell’epoca, aggiungendo forzature a forzature, è una pessima idea su cui fondare la variante urbanistica specifica in vista del voto in aula.Persiani prenda atto di avere una maggioranza consiliare che non ha capito la portata di quello che sta facendo. Fermi l’atto e prenda la strada di una variante al Piano Acustico Comunale che realizzando la coerenza fra strumenti urbanistici permetta il piano di recupero in via Galvani. Poi venga convocato nelle commissioni competenti il responsabile di Ambiente Spa che ha redatto la variante come richiesto dal Polo Progressista e di Sinistra. Averci impedito, da parte dei presidenti della commissioni urbanistica e ambiente, di poter contribuire al dibattito è stata una pessima scelta politica. L’alternativa sarà un consiglio comunale che ancora una volta potrebbe essere costretto al ritiro del piano di recupero.
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Seguire la riunione congiunta delle commissioni consigliari Marmo e Ambiente (venerdì 21 giugno) con ordine del giorno “Questioni ambientali legate all’estrazione del marmo” è stato molto istruttivo su come vengono visti e affrontati i problemi: la torbidità da marmettola di fiumi e sorgenti è ancora presente (ma ormai saltuaria e ridotta rispetto al passato) ma, a lungo termine, grazie all’impegno del comune, diminuirà ancora, lentamente ma progressivamente. Con nostra sorpresa abbiamo così scoperto che il vero scopo della riunione non era affrontare i problemi ambientali dell’escavazione (un tema della massima importanza per la città), ma esporre l’autodifesa dalla trasmissione di Report del 21 aprile, colpevole di aver turbato la prospettiva delle “magnifiche sorti e progressive” di leopardiana memoria che attenderebbero la nostra città. La relazione introduttiva del dirigente al marmo, dopo la giusta rivendicazione degli altissimi livelli di conoscenza scientifica e di professionalità raggiunti dall’ufficio, ha concentrato principalmente sul solo inquinamento di fiumi e sorgenti da marmettola (e, un tempo, anche da idrocarburi) la parte sulle problematiche ambientali legate alle cave. L’excursus storico ha mostrato come il problema degli idrocarburi, emerso nel 1991, sia stato seriamente affrontato e rapidamente risolto e come quello della marmettola –negli anni ’80 pesante e quotidiano nel Carrione– si manifesti ormai solo saltuariamente (dopo piogge intense). È stata infine particolarmente rimarcata la strategia dell’ufficio volta, attraverso il continuo impegno, a perseguire la costante e progressiva riduzione della dispersione della marmettola nei comparti ambientali. Legambiente, pur riconoscendo i rilevanti e indubbi miglioramenti conseguiti negli ultimi decenni, anche grazie agli interventi della magistratura, trova questa rassicurante narrazione decisamente non all’altezza delle problematiche e dell’elevato livello di conoscenze raggiunto. Salta agli occhi, infatti, che non sia stato nemmeno sfiorato il tema delle alluvioni generate dalla gestione dei ravaneti: un tema verso il quale tutte le amministrazioni degli ultimi vent’anni hanno mostrato un profondo disinteresse, sebbene la responsabilità dei ravaneti sia stata evidenziata dai periti del tribunale già per l’alluvione del 2003. Un ruolo confermato nel 2018 dalla Regione Toscana a seguito della nostra richiesta di ricalcolare –tenendo conto del ruolo idrologico dei ravaneti– le portate di piena allora stimate (che avrebbero comportato l’abbattimento di alcuni ponti nel centro storico, poi salvati proprio grazie alle nostre osservazioni tecniche). Eppure, contrariamente all’inquinamento da marmettola, il rischio alluvioni è in continua crescita a causa dei ravaneti (perché impoveriti di scaglie e sempre più ricchi di terre). Ugualmente ignorato è stato il crescente rischio di crisi idriche estive (anch’esso aggravato dalla conduzione dei ravaneti). Eppure, come abbiamo proposto innumerevoli volte, una diversa gestione dei ravaneti permetterebbe di ridurre sensibilmente sia il rischio alluvioni che quello delle crisi idriche estive.Ma anche per la marmettola, perché mai dovremmo accontentarci di un progressivo miglioramento nell’arco di decenni quando –con un’ordinanza “cave pulite come uno specchio”– potremmo ottenere risultati sostanziali nell’arco di pochi mesi (come è stato fatto trent’anni fa per gli idrocarburi)? Anziché sprecare le elevate professionalità di cui dispone l’ufficio marmo per tessere una rassicurante narrazione autoassolutoria, non sarebbe meglio impiegarle (sostenendole con una decisa volontà politica) per affrontare rapidamente i problemi ambientali legati al marmo che attanagliano la città da decenni?
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Spazio Alber1ca porta a Carrara l’esperienza eccezionale di resistenza, intelligenza, coscienza di classe del Collettivo ex GKN. Insorgiamo è il motto ripreso dai partigiani fiorentini che lottavano contro il nazifascismo. Lunedì alle ore 21, all’ex ospedale San Giacomo di Carrara ci sarà l’incontro con i coraggiosi resistenti che hanno messo in gioco tutto fino ai loro corpi, fino allo sciopero della fame, in una lotta che è diventata simbolo ed esempio oltre i confini nazionali. Ad oggi le operaie e gli operai della ex GKN dopo 33 mesi in cui i loro corpi fanno fatto quello che un intero sistema non vuole, non sa fare. Da cinque mesi sono senza stipendio calunniati, da chi prova a ridurre questa lotta di civiltà e democrazia a un problema di “ordine pubblico”. La mobilitazione è ora finalizzata ad ottenere l’intervento pubblico, e una legge regionale per creare un consorzio pubblico che rilevi l’area: un precedente a favore di tutte e tutti.
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In commissione marmo e ambiente torna il caso Report, ma questa volta con il dirigente Bruschi del comune di Carrara che ha portato un dossier contro la trasmissione per le irregolarità commesse nella ricerca delle notizie e per il danno di immagine arrecato. A riferire i fatti e i conseguenti dubbi è il consigliere Massimiliano Bernardi: “Nell'ultima commissione congiunta marmo e ambiente, presiedute da Nicola Marchetti e Sirio Genovesi, abbiamo assistito alla presa di posizione del dirigente al marmo contro la trasmissione Report. Se Bruschi avesse ragione, il sindaco Serena Arrighi dovrebbe presentare immediatamente richiesta di risarcimento danni, in sede civile, nei confronti dell'inviato di Report, Bernardo Iovene e presentare, inoltre, visto il dossier portato da Bruschi, accesso agli atti alla Rai sulla documentazione utilizzata per realizzare la trasmissione. Se invece il dirigente al marmo avesse perso tempo, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, si dovrebbe impegnare piuttosto a cambiare il Regolamento degli Agri Marmiferi, inserendo la riquadratura del blocco come lavorazione in loco”. Bernardi, che ha visto bocciato l’emendamento da lui presentato che puntava ad aiutare i piccoli imprenditori a raggiungere il fatidico 50 per cento della lavorazione in loco, non ha esitato a definire la bocciatura come una vera vigliaccata e ha annunciato l’intenzione di riproporre la modifica al regolamento nella prossima Commissione Marmo, ritenendolo l’unico modo per evitare tra due anni la decadenza della concessione tante imprese del Marmo. Bernardi è poi tornato sul caso Report: “Il giornalista oltre ad aver trasmesso il fuorionda, aveva anche rivelato il grave inquinamento prodotto dall’estrazione selvaggia del marmo alle cave, arrecando grave danno all’immagine della città . Per questa ragione il dirigente Bruschi avrebbe dovuto, anziché portare il dossier tra le quattro mura di Palazzo Civico, consegnarlo direttamente al sindaco Arrighi affinché presentasse nei confronti del giornalista di Report una bella querela in sede civile con richiesta di risarcimento del danno, non solo nei confronti del freelance autore del servizio, ma anche nei confronti del vicedirettore Sigfrido Ranucci. Il comune infatti, stando a quanto commentato da Bruschi, già da diversi anni avrebbe intrapreso un percorso virtuoso nel rapporto tra cave e ambiente circostante. Ma, in merito alla sicurezza idrogeologica, Bruschi non ha convinto in quanto ha voluto sottolineare che, grazie all'articolo 21 sarà ricreata la fossa dei Maggi, che per ora è un progetto ancora del tutto virtuale perché delle opere dell’art 21 non se ne conoscono nè gli interventi, né la data in cui dovranno partire i cantieri, insomma è tutto top secret. Al riguardo voglio ricordare di aver richiesto personalmente copia di tali progetti e di non aver ancora ricevuto risposta, nonostante sia passati ben più dei 30 giorni previsti come ultimo termini entro cui rispondere”.
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Spiagge libere abbandonate a se stesse, sporche e prive di sicurezza: la denuncia arriva da Nicola Pieruccini, coordinatore provinciale della lega Salvini Premier che parla di un vero e proprio rischio per la sicurezza dei cittadini e, soprattutto, dei minori, del quale l’amministrazione e i consiglieri della maggioranza del Pd non si curerebbero minimamente“Un sindaco che compia un atto così grave – ha detto Pieruccini - come quello di nascondere palesemente alla cittadinanza i rischi derivanti dell’abbandono delle spiagge libere in piena stagione balneare, dovrebbe essere subito sfiduciato. Non è più una questione di colore politico, né di minoranza contro maggioranza, ma è un dovere di sicurezza e di coscienza, una responsabilità a cui non si può sfuggire. Le spiagge libere sono diventate zone molto pericolose perché prive di controllo e, ad oggi, ormai fine giugno, non risultano essere stati fatti interventi di pulizia e di messa in sicurezza. Alla Fossa Maestra spuntano rami molto appuntiti dal bagnasciuga che provengono da un albero che si conficcato nella sabbia e che costituiscono una grave insidia per adulti e bambini. Sembrano lance conficcate nella sabbia pronte ad infilzare qualcuno che, magari soprappensiero, esce dall’acqua”. Pieruccini ha chiesto lumi in merito a chi ha la responsabilità della pulizia delle spiagge libere e ha aggiungo: “La negligenza e l’indolenza del gruppo di potere al governo della città lascerà ancora per molto che le cose accadano con i loro tempi, lontani dall’interesse dei cittadini e delle attività turistiche? Nonostante le precise segnalazioni che abbiamo effettuato non solo non è venuto a mettere in sicurezza l’arenile, ma nemmeno a fare un sopralluogo. Una vergogna senza fine” .
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