Politica
Piano parcheggi a Marina di Carrara: associazione ARCA rinnova le sue proposte all'amministrazione e segnala una disparità mediatica dei contenuti a seconda delle fonti
Associazione ARCA interviene di nuovo sul tema della mobilità estiva e al piano parcheggi di Marina di Carrara: "Nei giorni scorsi abbiamo diffuso un comunicato dettagliato…

"Autorizzazione del ministero al prolungamento della banchina Taliercio del porto di Marina di Carrara non è un nulla osta": la spiegazione dei Paladini Apuoversiliesi
L'associazione dei Paladini Apuoversiliesi continua la sua battaglia contro l'ampliamento del porto di Marina di Carrara: "Il 19 Agosto é stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Ambiente e…

Atteggiamento antisindacale e irregolarità contrattuali e salariali alla "Delizie del mare": la denuncia di USB Massa .
Il sindacato USB Massa segnala una situazione critica avvenuta sabato 23 agosto nel corso di una manifestazione di volantinaggio organizzata da USB di fronte ai cancelli dell' Azienda…

Bisogna pubblicizzare l'asta di Villa Massoni: la richiesta di Italia Nostra Massa Montignoso
L'associazione Italia Nostra Massa Montignoso ha inviato una richiesta al pesidente del tribunale di Massa affinchè sia pubblicizzata la data dell'asta per Villa Massoni che è stata…

Polo P&S Massa: le farmacie comunali hanno rapporti commerciali con la multinazionale Teva?
“Ho presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale per capire l’entità dei rapporti commerciali tra le farmacie comunali e la multinazionale farmaceutica israeliana Teva e comprendere quale sia la volontà politica…

Amare Marina incontra il presidente dell'Autorità Portuale Bruno Pisano
Giovedì 21 agosto l'associazione "AmareMarina" è stata ricevuta dal presidente dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Orientale, dottor Bruno Pisano, nella sede di Marina di…

"Basta racconti edulcorati, il centro di Carrara è in crisi": la critica di Manuel e Guidi di Fratelli d'Italia
"Mentre qualcuno continua a dipingere un quadro roseo della città, esaltando il “tutto esaurito” nelle cave e qualche sporadico movimento nei bar del centro, la realtà che vivono…

Ampliamento banchina Taliercio nel porto di Marina di Carrara: positiva la decisione del ministero dell'ambiente
"La decisione del ministero dell'Ambiente e della Sicurezza energetica sull'ampliamento della banchina Taliercio è una buona notizia per Carrara e per tutto il nostro territorio - dice la sindaca…

Galleria della Tempesta a Massa, a breve la partenza dei lavori di sistemazione: il consigliere Ortori ringrazia la Provincia per la collaborazione
Il consigliere comunale della maggioranza Simone Ortori ringrazia il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti per la collaborazione messa in atto per favorire la partenza dei lavori nlla Galleria…

Fatti diversi incontri con la Pugilistica Massese per trovare una soluzione, ma la decisione era di competenza provinciale e non comunale": l'intervento del sindaco Francesco Persiani
La vicenda della Pugilistica Massese temporaneamente senza palestra a causa dei lavori di ristrutturazione al liceo Classico Rossi, dove occupava il piano interrato, sta diventando una vera "Never…

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Arriva dal consigliere della Lega Paolo Balloni, che fu assessore all'ambiente nella prima giunta Persiani, la proposta di riaprire il tratto del lungomare di Ponente a Marina di Massa in corrispondenza della Colonia Torino: "Ringrazio il gruppo Lega Toscana con capogruppo Elena Meini e il consigliere regionale Massimiliano Baldini, per aver portato ancora una volta alla attenzione della giunta regionale una problematica del nostro territorio - dichiara Paolo Balloni consigliere comunale Lega Massa -. La bonifica del terrapieno antistante la Colonia Torino, è stata una delle priorità della amministrazione Persiani 1, l'avvio del cantiere ha fatto sperare in una rapida risoluzione dell'annoso problema, ma il ritrovamento di amianto ha bloccato i lavori. I mesi scorrono velocemente, ed oggi ci troviamo di nuovo all'inizio della stagione turistica, con un tratto di lungomare, inserito all'interno del cantiere, di fatto interrotto. Il gruppo Lega Toscana aveva già protocollato nei mesi scorsi una mozione, volta a sollecitare Regione Toscana affinché si arrivasse rapidamente alla ripresa dei lavori di bonifica, ma purtroppo l'atto non è stato approvato in tempo utile. Così oggi la Lega ripropone la mozione n.1723, che oltre all'impegno di bonificare l'area, facendosi portavoce di cittadini ed imprese, chiede alla Regione (ente competente trattandosi di area SIR Sito di Interesse Regionale) di attivarsi tempestivamente per modificare il cantiere liberando la strada, quanto meno per restituire a massesi e turisti il tratto di lungomare per la stagione estiva".
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Parla di finto cantiere a cielo aperto in relazione alla situazione di Marina di Carrara, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi e fa notare:”Nel pieno della stagione turistica la Caravella è transennata da più di un mese, senza, tuttavia che il cantiere sia partito; la scuola Buonarroti è circondata da pannelli senza alcun cartello esplicativo di inizio lavori, viale Colombo sembra una pista da go-kart, ma della ciclovia Tirrenica non c’è traccia. Chiediamo quando sarà l’avvio dei lavori del lotto 1B apuano della pista ciclabile finanziato dalla Regione per 1,38 milioni che unirà Massa con Carrara e Montignoso. Aprire cantieri finti pare sia l'ultimo escamotage dell’assessore Moreno Lorenzini che , considerato gli annunci a vanvera e i ritardi accumulati nella realizzazione dei Progetti PNRR , ha deciso di spargere un po’ di fumo negli occhi. Riguardo in particolare all’area della Caravella , visto il degrado emerso soprattutto sui social, invece di ripulirla e renderla fruibile, ha pensato bene di far finta che fossero iniziati i lavori, non considerando di aver negato la pista di pattinaggio ai cittadini e l’accesso al mare da Viale Colombo. A Marina di Carrara molti si chiedono inoltre a cosa siano servite le due rotatorie improvvisate davanti al Papema e al Buscaiol, se i lavori sulla ciclovia vanno così a rilento”. In merito alla Caravella Bernardi ha posto una serie di quesiti sui tempi necessari per vederla tornare operativa ed ha achiesto anche le tempistiche della cittadella dello sport della quale ancora non si sa se si sia concluso l’iter d’ appalto, né si conoscono le prescrizioni della Conferenza dei servizi. “ L’assessore Moreno Lorenzini in questi due anni di mandato non ha fatto altro che ripetere in tutte le sedi pubbliche possibili il mantra sui progetti PNRR e anche la Caravella non è stata risparmiata. Sappiamo che alla Conferenza dei Servizi ad oggi manca solo l'ultimo parere da parte dei Vigili del Fuoco . Forti dubbi rimangono però per i tempi di realizzazione del progetto che si basano appunto sul passaggio obbligatorio effettuato nella Conferenza dei Servizi, che è un momento fondamentale durante il quale tecnici ed enti preposti valutano le carte e le regole per poi dare pareri sul progetto. La prima riunione dell’ anno scorso non era andata proprio bene, come aveva invece riferito l’assessore Lorenzini in quanto erano state fatte delle vere e proprie prescrizioni e non “piccoli rilievi ‘. In realtà le osservazioni presentate erano dei macigni e si soffermavano su tre punti: i pini (che non si devono toccare perché il Pit protegge le pinete residuali nell’ambito costiero versiliese), il vincolo idrogeologico ed il progetto di restauro conservativo della recinzione in marmo, nel rispetto del decreto legislativo . L’architetto Giannone proprio sui pini era stato chiaro "nessun avallo a progetti insistenti su pinete che assecondino o determinino depauperamento della natura botanica". Per quanto riguardava il vincolo idrogeologico, nel progetto esecutivo era stato indicato un passaggio molto preciso vista la zona ed i recenti episodi alluvionali”. Per Bernardi ci sarebbe mancanza di trasparenza e di giusta informazione. “L’assessore Lorenzini- conclude Bernardi – ha evitato di parlare delle osservazioni parimenti importanti e ha citato solo il Coni e la Sovrintendenza. Invece di diffondere notizie non inerenti alla realtà dei fatti e tracciare confini di cantieri finti , far fare la gimkcana lungo viale Colombo e impacchettare la scuola Buonarroti senza che vi siano operai al lavoro per demolirla e ricostruirla, faccia chiarezza una volta per tutte invece di continuare a mischiare le carte . Il PNRR non è uno scherzo se i comuni non rispettano i cronoprogrammi sono responsabili in prima persona e dovranno risarcire il danno se l’Europa non paga il progetto perché non hanno rispettato i tempi”.
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Parla di finto cantiere a cielo aperto in relazione alla situazione di Marina di Carrara, il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi e fa notare:”Nel pieno della stagione turistica la Caravella è transennata da più di un mese, senza, tuttavia che il cantiere sia partito; la scuola Buonarroti è circondata da pannelli senza alcun cartello esplicativo di inizio lavori, viale Colombo sembra una pista da go-kart, ma della ciclovia Tirrenica non c’è traccia. Chiediamo quando sarà l’avvio dei lavori del lotto 1B apuano della pista ciclabile finanziato dalla Regione per 1,38 milioni che unirà Massa con Carrara e Montignoso. Aprire cantieri finti pare sia l'ultimo escamotage dell’assessore Moreno Lorenzini che , considerato gli annunci a vanvera e i ritardi accumulati nella realizzazione dei Progetti PNRR , ha deciso di spargere un po’ di fumo negli occhi. Riguardo in particolare all’area della Caravella , visto il degrado emerso soprattutto sui social, invece di ripulirla e renderla fruibile, ha pensato bene di far finta che fossero iniziati i lavori, non considerando di aver negato la pista di pattinaggio ai cittadini e l’accesso al mare da Viale Colombo. A Marina di Carrara molti si chiedono inoltre a cosa siano servite le due rotatorie improvvisate davanti al Papema e al Buscaiol, se i lavori sulla ciclovia vanno così a rilento”. In merito alla Caravella Bernardi ha posto una serie di quesiti sui tempi necessari per vederla tornare operativa ed ha achiesto anche le tempistiche della cittadella dello sport della quale ancora non si sa se si sia concluso l’iter d’ appalto, né si conoscono le prescrizioni della Conferenza dei servizi. “ L’assessore Moreno Lorenzini in questi due anni di mandato non ha fatto altro che ripetere in tutte le sedi pubbliche possibili il mantra sui progetti PNRR e anche la Caravella non è stata risparmiata. Sappiamo che alla Conferenza dei Servizi ad oggi manca solo l'ultimo parere da parte dei Vigili del Fuoco . Forti dubbi rimangono però per i tempi di realizzazione del progetto che si basano appunto sul passaggio obbligatorio effettuato nella Conferenza dei Servizi, che è un momento fondamentale durante il quale tecnici ed enti preposti valutano le carte e le regole per poi dare pareri sul progetto. La prima riunione dell’ anno scorso non era andata proprio bene, come aveva invece riferito l’assessore Lorenzini in quanto erano state fatte delle vere e proprie prescrizioni e non “piccoli rilievi ‘. In realtà le osservazioni presentate erano dei macigni e si soffermavano su tre punti: i pini (che non si devono toccare perché il Pit protegge le pinete residuali nell’ambito costiero versiliese), il vincolo idrogeologico ed il progetto di restauro conservativo della recinzione in marmo, nel rispetto del decreto legislativo . L’architetto Giannone proprio sui pini era stato chiaro "nessun avallo a progetti insistenti su pinete che assecondino o determinino depauperamento della natura botanica". Per quanto riguardava il vincolo idrogeologico, nel progetto esecutivo era stato indicato un passaggio molto preciso vista la zona ed i recenti episodi alluvionali”. Per Bernardi ci sarebbe mancanza di trasparenza e di giusta informazione. “L’assessore Lorenzini- conclude Bernardi – ha evitato di parlare delle osservazioni parimenti importanti e ha citato solo il Coni e la Sovrintendenza. Invece di diffondere notizie non inerenti alla realtà dei fatti e tracciare confini di cantieri finti , far fare la gimkcana lungo viale Colombo e impacchettare la scuola Buonarroti senza che vi siano operai al lavoro per demolirla e ricostruirla, faccia chiarezza una volta per tutte invece di continuare a mischiare le carte . Il PNRR non è uno scherzo se i comuni non rispettano i cronoprogrammi sono responsabili in prima persona e dovranno risarcire il danno se l’Europa non paga il progetto perché non hanno rispettato i tempi”.
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Si è svolto a Ca’ Michele alla presenza del sindaco di Carrara Serena Arrighi e del presidente della fondazione Ca’ Michele Riccardo Pecchia, l’incontro sul tema ‘il valore economico della cultura’. Dopo aver confermato la disponibilità a mettere a disposizione la struttura anche per altri eventi e aver ricordato che Carrara è una città con grandi potenzialità ma anche una atavica incapacità di renderle finanziariamente efficaci, Riccardo Pecchia ha chiesto se esistono davvero queste potenzialità e quali sono i motivi per cui non vengono espresse. Ha quindi passato la parola a Federico Giannini, critico d’arte e direttore del periodico ‘Finestre sull’Arte’, che ha evidenziato, quale primo argomento di attenzione, la necessità di rivedere la politica museale. Il successo di qualsiasi iniziativa, in questo campo, è nei numeri ed è necessario, per migliorare l’attrattività, che sia superata l’anomalia gestionale della mancanza del direttore artistico che potrebbe essere affiancato, se le forze finanziarie non lo permettessero, dal supporto di comitati scientifici allo scopo costituiti. Lo studio di programmi adeguati e concordati, la necessità di migliorare e riprogrammare gli allestimenti e, soprattutto, la necessità di ripartire dalle scuole, sono altre idee che potrebbero rendersi utili a migliorare la visibilità e ad aumentare il numero di visitatori. La parola è passata a Devoti della CNA, che ha ricordato quanto sia necessario non dimenticare gli artisti del territorio che hanno lavorato nell’anonimato, provare ad impegnarci per mettere a disposizione delle scuole gli spazi utilizzabili anche all’interno dei musei e prendere atto di quanto la cultura crei ricchezza occupazionale. Venturi, presidente associazione industriali, ha evidenziato quanto la cultura sia collegata all’istruzione finalizzata ai settori produttivi e che questo costituisca occupazione e lavoro. Enrico Marselli, presidente di associazione Votre, che ha sollecitato a consultare tutte le eccellenze tra i nostri concittadini disponibili, ha fatto presente che l’artista giapponese Joshin Ogata presente in aula con la consorte, ha fatto dono di un’opera alla città. Suo sogno è vedere la città viva, in grado di coinvolgere le forze economiche per valorizzare appieno le potenzialità culturali di cui disponiamo. E Zampolini, presidente cooperativa scultori Carrara, ha fatto notare quanto la mancanza di pubblicità si rifletta negativamente sulla visibilità di questa attività. Laura Bruschi, che ha portato i saluti del presidente di Fondazione Cassa di Risparmio, ha precisato che la fondazione partecipa a dare supporto alla cultura, che non è solo una serie di eventi ma un percorso per fare sistema e che comunque è doverosa la cura, soprattutto delle cose semplici che non sono meno importanti di altre. Andrea Zanetti ha sollecitato ad una riflessione: esaminare quanto sia importante mettere a sistema musei, Accademia e fondazioni anche attraverso la costituzione di una fondazione pubblica che sia in grado di indirizzare le scelte e che dovrà essere sostenuta da un ricostruito senso della comunità. Sarà necessario sostituire i vocaboli finora utilizzati con la sola declinazione del verbo generare, per ripartire da zero, azzerando le conflittualità con politiche che guardino alle nuove generazioni e costruire programmi che lascino il segno. L’assessore alla cultura, Gea Dazzi, auspica che la comunità ritrovi obiettivi comuni per uscire dalla scarsa visibilità e che si possa arrivare alla nomina di Carrara capitale italiana dell’arte contemporanea 2026. E’ necessario generare una nuova città includendo tutti coloro che sono in grado di attivare interesse sociale ed economico. Il professor Gino Cappè auspica una collaborazione con le scuole per sollecitare, attraverso la creatività degli studenti, la creazione di oggetti che potrebbero diventare decoro cittadino e che la città diventi museo a cielo aperto. L’arch. Dino Geloni augura che si riprendano le attività culturali nel centro storico e che Carrara, da città del marmo, torni ad essere città d’arte e di scultura, attuando il progetto della Gipsoteca come punto imprescindibile. Infine il sindaco, Serena Arrighi, ha fatto notare quanto sia diverso il punto di vista da chi fa cultura a chi ha esigenze economiche e quanto sia importante che la cultura diventi massa critica. E’ necessario far conoscere i nostri musei, attivarne programmazioni efficaci ed è perciò molto importante sviluppare il tema del direttore artistico per ognuno di loro, altrettanto quanto è importante un comitato scientifico. Dobbiamo attivare una comunicazione adeguata utilizzando professionalità capaci ed esperte e impegnarci per istituire una fondazione pubblica che, con meno burocrazia e più efficacia, abbia unico obiettivo l’organizzazione dell’offerta culturale. Ribadisce di non aver nessuna difficoltà a parlare e dialogare con tutti ed è ottimista sulla possibilità che il mondo possa, in un giorno prossimo, vedere la citta con gli stessi occhi con cui noi la vediamo. Ci piace riprendere la speranza della sindaca: far vedere la città con gli stessi occhi con cui noi la vediamo. Sono gli occhi di chi questi luoghi ben conosce, che è felice di percorrerne le strade sentendosi partecipe di ciò che questa città ha rappresentato nel tempo, della storia che se ne respira e che ha contribuito a farne il luogo speciale che ne è diventata.
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Per certificare che Carrara sia una città di serie B non era necessario attendere la meritata promozione della squadra marmifera nella serie cadetta: già lo sapevamo, purtroppo. Ma un miracolo o una fortunata congiuntura astrale pare stia invertendo la tendenza. In principio una cascata di milioni di euro si è riversata sul territorio (PNRR, Articolo 21, Bando delle Periferie e Water Front), poi è arrivata la nomina a capoluogo di provincia, e ora la Carrarese dopo 76 anni è tornata in Serie B. Incredibile, la realtà supera la fantasia: manca solo che si scoprano giacimenti petroliferi e miniere d'oro (i depositi dei paperoni e l'oro "bianco" sono ben custoditi) e il cerchio si chiude. Tutto questo bendidio è dovuto alla bravura di questa amministrazione oppure alla stracciata fortuna, stile Gastone, di chi senza fare il minimo sforzo si ritrova tutto pronto? La storia è maestra, e, a onor di cronaca, è doveroso segnalare che le precedenti amministrazioni, oltre ai danni (non pochi), hanno lasciato in dote (soprattutto quella di Zubbani) finanziamenti e bandi che l'attuale amministrazione si ritrova su un piatto d'argento. Con l'auspicio che la giunta Arrighi sia in grado di portarli a buon fine, non si possono, però, nascondere le perplessità e i dubbi che grossa parte della cittadinanza nutre nei confronti di chi governa la città. A proposito di investimenti, si pone all'attenzione della classe politica e della collettività il differente approccio che le amministrazioni massesi e carrarine hanno nei confronti della cultura e dell'intrattenimento: il comune di Massa per mostre, concerti e spettacoli estivi investe seicentomila mila euro e diventa "Palcoscenico", Carrara impegna oltre un milione di euro per lo stadio e il comune diventa un "Palchetto per Patrizi". Nel rilanciare la proposta di privatizzazione dello Stadio dei Marmi, duole segnalare che, mentre il territorio comunale langue in uno stato di abbandono e degrado, i “giochi circensi” occupano in maniera eccessiva l’agenda politica locale e con rilevanza contabile anche le pagine dell’Albo Pretorio comunale. Infatti, le partite con Benevento e Vicenza tra maxi schermi, piani di sicurezza, recinzione temporanea, cancelli mobili e bus navetta sono costate alle casse pubbliche più di trentamila mila euro, perciò, visto che l’aumento della capienza dello stadio ha determinato un incremento del numero dei biglietti (maggior incasso): perché queste spese non sono state effettuate dalla proprietà della Carrarese? La strategia del panem et circenses è evidenziata anche dalle assonanze che l'amministrazione manifesta nei confronti della Roma Imperiale. La scelta di acquistare un Colosseo della Lego, peraltro pagato in sovrapprezzo, da destinare alla mostra Marmora è motivata dal fatto che il suddetto gioco sarebbe un utile strumento finalizzato alla didattica per i bambini. Tuttavia la Lego specifica che il suddetto Colosseo è rivolto agli adulti. Quindi, l'analogia Stadio e Colosseo risulta essere in ambedue i casi un cattivo uso del potere da parte dell'amministrazione pubblica che, ai confini dell'Impero, governa una Paperopoli del Marmo dove lo stadio comunale si chiama dei Marmi (ma di essi non vi è traccia), dove gli oltre ventisei milioni di euro che ogni anno il Comune incassa dal settore Marmo vengono polverizzati e dove la riproduzione del Colosseo in una mostra intitolata Romana Marmora è di plastica! E allora, sommessamente, mi permetto di suggerire agli amministratori locali di privatizzare lo Stadio: i soldi (tanti) ad esso destinati per l'ammodernamento potrebbero essere impiegati per opere pubbliche, che da tempo aspettano di essere eseguite, o per il settore dello sport. In una città dove, nei giorni scorsi, numerose aziende del marmo si sono presentate in tribunale contro il comune di Carrara (39.735,95 euro oltre IVA e CPA a carico delle casse pubbliche) per accertamento di enfiteusi perpetua sugli agri marmiferi, concedere in diritto perpetuo a una delle maggiori società estrattive del lapideo, proprietaria della Carrarese Calcio, lo Stadio comunale sarebbe un atto paradossale, ma soprattutto razionale e rivoluzionario. Questo donerebbe a tifosi ed appassionati la possibilità di aspirare a traguardi sportivi fino a ieri impensabili, inoltre garantirebbe ritorni economici per la proprietà e enormi benefici per l'indotto.
In conclusione: “mollate lo Stadio a chi ne saprà far buon uso e lasciate il Colosseo a Roma e ai romani”.
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Chiamato in causa dal consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi in relazione a un promesso e mai realizzato rimpasto di giunta, il segretario del Pd di Carrara Luca Barattini ha così replicato: "Ci spiace dover rispondere all’attacco che Bernardi ha portato, a me personalmente e senza alcun ragionevole motivo, su rimpasti di giunta, stadio e assessorati. Mi meraviglia il piglio con cui argomenta la mia storia politica dimenticando di dire, però, che questa è la dimostrazione palese di quanto il mio impegno sia rivolto alla ricerca di soluzioni in favore dei cittadini e non, certo, per mia personale ambizione, se partecipo alla vita politica della città, ancora di più per il mio ruolo di adesso e nonostante le peripezie da lui così puntigliosamente elencate. Visto che stavolta devo annotare le sue considerazioni, sappia, sin d’ora, che non perderò altro tempo in ulteriori risposte qualora dovesse continuare a chiamarmi in causa per il futuro. Questo perché mi accingo a discutere altre proposte ben più importanti per la città, insieme alle persone che sono parte viva e propositiva del partito a cui mi onoro di appartenere, utili a concordare tutte le azioni che, insieme, riterremo necessarie a rendere, ai nostri figli e nipoti, una città migliore. Come ultima annotazione, ci permettiamo di suggerire a Bernardi, che ha percorso, di volta in volta, con il suo appoggio, quasi l’intero arco costituzionale, di attivarsi per fare ciò che è chiamato a fare dai suoi elettori: una opposizione propositiva che possa dimostrare a tutti lo spessore della sua azione politica".
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Sono passati undici mesi- e che mesi - da quando un generale di divisione incursore e anche provocatore per spirito e conformazione caratteriale, è apparso sulla scena letteraria e politica italiane. Una folgorazione sulla via di Damasco per molti, una robusta fetta di italiani che ha ceduto, sin da subito o quasi, a quel suo mondo al contrario e alla necessità di fare qualcosa, anche solo una... decima sulla scheda elettorale, per provare a vedere se si riesce a rimetterlo per il verso giusto. Oltre 500 mila preferenze hanno spedito senza se e senza ma Roberto Vannacci a Bruxelles, nella tana del lupo, in quella sorta di nido di vespe o anche di serpi che replica in grande quelli che sono i carrozzoni politici parassitari dei singoli paesi che lo compongono. E' iniziata quella che potremmo senza dubbio definire 'l'era Vannacci' un periodo storico e politico nel quale un uomo che ha sempre amato il rischio e il coraggio si è dichiarato pronto a giocarsela fino in fondo di fronte agli invertebrati dell' élites globaliste che vorrebbero e vogliono annientare ogni singola identità sia essa religiosa, fisica, geografica, culturale, sessuale e financo alimentare.
C'è un tempo per gli uomini che camminano carponi e si preparano alla sottomissione, ma c'è un tempo in cui, come ebbe a scrivere un eroe della Resistenza come Giaime Pintor, in cui alcune minoranze si ergono sopra la massa e camminano in testa al gruppo con l'obiettivo di scardinare tutto ciò che opprime l'ardire e il comune sentire degli esseri umani. Vannacci ha dormito poco dopo essere stato alzato fino a tardi per capire non tanto se aveva preso il passaporto per l'Unione Europea quanto per apprendere il numero degli italiani che hanno creduto in lui. La sveglia, nella tarda mattinata nella sua casa di Viareggio, ha avuto il dolce sapore delle cose perdute, ma subito dopo ritrovate ancora più dolci e vive che mai.
Generale Vannacci le urne hanno parlato e hanno detto che ci sono oltre 500 mila italiani che credono in lei e nel suo mondo al contrario. Che effetto le fa sentirsi così amato?
Guardi, che in tutta Italia ci fossero moltissimi simpatizzanti verso la mia candidatura me ne ero accorto girando in lungo e in largo la penisola non solo e non tanto per il consueto giro elettorale preconfezionato in vista di queste scadenze, bensì per gli inviti spontanei, vivaci, emozionanti, passionali che mi hanno rivolto persone di tutte le categorie e di tutte le età. Ho voluto girare l'Italia come si faceva una volta quando i candidati erano a stretto contatto con la gente mentre adesso se ne stanno nelle loro torri d'avorio. Per questo sono felice e non sono sorpreso.
Sia sincero però. Lei, forse, si aspettava di superare il milione di voti.
Beh, non posso negare di averci fatto un pensierino, ma onestamente e vista anche la scarsa affluenza alle urne, direi che si tratta di un successo incredibile e, soprattutto, impensabile solo un anno fa quando, ricorderà proprio lei, ci incontrammo per la prima volta a Marina di Pietrasanta al Bagno Biondetti e né io né lei immaginavamo che saremmo arrivati a questo punto anzi, a dirla tutta le dissi proprio che non era mia intenzione entrare in politica. Poi contano anche le percentuali, il 25 per cento dei voti della Lega è andato a me e questo è un risultato sbalorditivo.
Altri momenti. Poi le cose sono cambiate e adesso ecco che sta per approdare a Bruxelles. Peraltro lei che è madrelingua francese e parla svariate lingue, sorprenderà molti di quei manichini travestiti da esseri pensanti.
Diciamo che mi sentirò un po' a casa mia. Sono cresciuto a Parigi e fino a venti anni sono vissuto là senza mai dimenticarmi neanche per un solo istante né da dove venivo né dove volevo tornare. L'Italia era il mio Paese e io sentivo di essere fortemente e orgogliosamente italiano. Arrivo a Bruxelles con la ferma intenzione di non buttare via nemmeno un giorno di quelli che vivrò alla corte dell'Unione Europea. Impareranno a conoscermi e a scoprire che non sono uno capace di stare seduto senza fare qualcosa. Adesso è arrivato il momento di cambiarla questa Europa che così com'è non ci piace e non piace, a quanto pare, a parecchia gente. Ecco, io sono qui per fare e dire quello che a loro non è permesso fare o dire.
Lei è un incursore, un uomo che ha dovuto imparare a stare da solo pur stando in compagnia dei suoi uomini, a pensare in prima persona e a sapersela cavare in situazioni tutt'altro che facili. Lei ha stretto un forte patto di amicizia e cameratismo - oddio non è che adesso ci denunceranno per apologia di reato? - con i suoi uomini, ma in fondo, si può dire che sia un solitario come solitario è un incursore che ha compiti, sostanzialmente, di sabotaggio e di compiere tutto ciò che va oltre le righe oltre che oltre le linee e perdoni il gioco di parole.
Io sono abituato da sempre a saper stare e scegliere da solo così come, però, amo stare in compagnia e condividere con gli altri i momenti della vita quotidiana e professionale. So, però, che quando si hanno determinate responsabilità, in altrettante situazioni si è chiamati a decidere confidando soltanto sulla propria esperienza e sulla propria capacità. Ecco perché non si può non avere fiducia in se stessi. La solitudine non mi spaventa e del resto so bene che, soprattutto in politica, non esistono quei legami così forti che si vengono a creare quando sei in situazioni e condizioni di pericolo o estreme e la vita tua e degli altri dipendono da come agirai.
I giornalisti non le danno pace.
Ma a me non dispiace e, poi, hanno trovato pane per i loro denti. Io non mi arrabbio mai salvo rispondere con pacatezza sì, ma anche convinzione e determinazione. Più volte mi sono trovato di fronte a suoi colleghi che si comportano pregiudizialmente nei miei confronti senza cercare un confronto onesto, ma volendo a tutti i costi mettermi in cattiva luce. Mi dispiace per loro, ma la cosa non mi crea alcun problema anzi, fanno il mio gioco e mi danno ancora più visibilità.
Senza di lei la Lega sarebbe ridotta ai minimi termini...
Non è vero. Io sono un candidato della Lega che ha ottenuto un grande successo anche per merito del partito e della sua organizzazione. Colgo l'occasione per ringraziare tutti e in particolare ilo segretario Matteo Salvini che ha creduto sin da subito nella mia possibilità di candidarmi. Evidentemente aveva ragione. Ci tengo, tuttavia, a sottolineare che io non sono un militante della Lega e che ce ne sono molti altri che hanno vissuto in questo movimento da molto più tempo e con molti più meriti. Io sono entrato in punta di piedi e non intendo arrogarmi chissà quale diritto. Certo, forte del risultato che ho ottenuto, farò di tutto per dimostrare di aver meritato la fiducia di oltre mezzo milione di elettori.
Dica la verità: lei si sente un po' provocatore? In fondo, al posto della parola decima poteva usare la classica lettera X dell'alfabeto, innocua e, forse, anche più comprensibile da parte dei molti ignoranti che regnano su questo pianeta e, per di più, anche meno compromettente.
La parola decima che ho utilizzato in maniera assolutamente provocatoria, ma scevra da ogni connotazione storica e politica, è stata, lo dico adesso a seggi chiusi e scrutinati, una trovata geniale. Se lei ci pensa attentamente, sono undici mesi che attraverso queste provocazioni se così vuole chiamarle, io mi sono garantito quella visibilità che nessuna campagna elettorale e a chissà quale prezzo, mi avrebbe garantito. Rimangono basiti di fronte a semplicità inaudite, cercano ovunque l'uomo che morde il cane perché non riescono ad accontentarsi di capire che la verità e il buonsenso vogliono che sia ilo cane a mordere l'uomo. Ma questo, evidentemente, non fa notizia e allora diamogli l'uomo e diamogli anche un cane pronto a farsi mordere e loro ci cascano sempre.
Vannacci lo sa che a Lucca il ristoratore consigliere comunale di Fratelli d'Italia Ferruccio Pera la vuole al suo tavolo il prima possibile per celebrare questa vittoria?
Ricordo benissimo il signor Pera e il suo locale che, se non sbaglio, fu preso pesantemente di mira solo per aver ospitato un convivio con me presente che lei stesso aveva promosso. Che dire? Ho visto i risultati del comune di Lucca e non posso che ringraziare i lucchesi che hanno votato per me e anche quelli che non lo hanno fatto, La città è meravigliosa e mi hanno accolto sempre con grande tolleranza.
Beh, adesso non esageri: i soliti imbecilli verniciati di rosso gridavano 'Vannacci fascista sei il primo della lista'.
Sì, ma probabilmente intendevano la lista dei libri più venduti in Italia visto che a settembre 2023 quando ci trovammo la prima volta alla Casa del Boia, il 'Mondo al contrario' era in testa ovunque.
Che dice?, lo troverà come ci ha promesso, il tempo di venire in mare per una pesca subacquea di fronte alle coste labroniche?
Se gliel'ho promesso, verrò. Mantengo sempre le promesse, è il primo dovere di un incursore: mai promettere ciò che non si è certi di poter mantenere.
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Sono molte le criticità evidenti sul percorso della costruenda pista ciclabile di Viale Roma a Massa. A segnalarle con un’interpellanza rivolta al sindaco Francesco Persiani è il consigliere del Pd Stefano Alberti che ha fatto notare: “ La pista ciclabile di viale Roma si interrompe in prossimità del ponte sulla ferrovia e delle due rotatorie stradali di via Carducci ed Esselunga, rendendo così difficile e pericolosa la mobilità dei ciclisti, proprio in corrispondenza dei punti di maggior pericolo. Già molte persone hanno espresse critiche e avanzato chiare prese di posizione al riguardo. Le diverse criticità finiscono per minare la qualità di un'opera pubblica il cui scopo non può ridursi alla volontà di aprire un cantiere ma, nel caso in oggetto, deve perseguire l'obiettivo di rendere davvero utile, sicura, attrattiva e funzionale una pista ciclabile. Inoltre l’utilizzo della carreggiata per la realizzazione dei suddetti tratti di ciclabile ha determinato la riduzione degli stalli a parcheggio e la mancata interruzione del cordolo stradale, in prossimità della fermata del servizio di trasporto pubblico, ha reso disagevole, meno sicura e complicata la salita sul bus, in particolare, per disabili con difficoltà di deambulazione e/o per chi fa uso di carrozzine”. Per tutte queste ragioni Alberti ha chiesto al sindaco se la decisione di realizzare la ciclabile in quel punto sia irrevocabile e se intende far rispettare gli obblighi previsti dalle normative sull’abbattimento delle barriere architettoniche relative alle fermate della linea urbana TPL.
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