Politica
Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Brnardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

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E' critico, il consigliere dell'opposizione Simone Caffaz, verso la presenza del sindaco di Carrara Serena Arrgihi alla testa del corteo che, stamani, ha sfilato da Nazzano a Fossola, per testimoniare lo sdegno per le parole usate dall'imprenditore del marmo Alberto Franchi nei confronti delle vittime del marmo: "Con una spregiudicatezza senza pari, il sindaco di Carrara Serena Arrighi si è messa alla testa del corteo di protesta contro Alberto Franchi, responsabile di un'infelice dichiarazione fuori onda nella trasmissione Report, e gli industriali del marmo. Proprio lei che, in campagna elettorale, tolta la giacchetta rossa, li incontrava col cappello in mano e che è stata, salvo qualche rara eccezione, da loro abbondantemente sostenuta al ballottaggio. Proprio lei che, unico caso nella storia, non ha affidato ad alcun assessore la delega al marmo per tenerla tutto per sè; proprio lei che non è praticamente mai intervenuta sul tema in consiglio comunale, nonostante le numerose sollecitazioni; proprio lei che, in 50 pagine di linee programmatiche, ha scritto appena tre righe prive di significato sul lapideo, chiedendo e ottenendo dalla sua maggioranza una delega in bianco; proprio lei che ha condotto nelle segrete stanze le trattative su articolo 21 e rinnovo delle concessioni senza che, ad oggi, la città conosca nel complesso l'esito di queste trattative. A tutto c'è un limite, anche alla sfacciataggine. Per questo, in occasione del prossimo consiglio comunale, presenteremo una mozione che impegni la sindaca a rinunciare alla delega al marmo e ad affidarla ad altra persona, più preparata, competente, meno doppia e magari senza conflitti di interesse. È inammissibile amministrare la città in questo modo, predicando in un modo e razzolando l'opposto, con arroganza, protervia, doppiezza e incapacità".
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Si era intuito già da due giorni che la manifestazione, indetta da tutte le sigle sindacali a sostegno dei lavoratori del marmo, in seguito allo sdegno per le frasi dette dall’imprenditore Alberto Franchi in un’intervista a Report, avrebbe fatto registrare un boom di presenze, e così è stato. Oltre duemila persone sono accorse a Nazzano, davanti alla sede della Franchi Umberto s.r.l., sin dalle prime ore del mattino di giovedì 24 aprile, con un dispiegamento imponente di bandiere, cartelli e striscioni tutti volti a testimoniare la solidarietà a tutte le vittime del comparto – definite “deficienti” da Franchi – e soprattutto a tutti coloro che in quel settore ci lavorano, rischiando ogni giorno. Moltissime le delegazioni venute da altre città della Toscana, moltissimi gli operai e altrettante le persone comuni a dimostrazione che il contenuto del servizio di Report e l’infelicissima frase pronunciata dal big del marmo hanno veramente scosso nel profondo l’intera città. Dall’entrata della Franchi Umberto, il corteo, accompagnato anche da fumogeni si è mosso lungo via Ilice e poi in via Brigate Partigiane per raggiungere il viale XX Settembre e risalire fino alla sede di Confindustria a Fossola. A capo del corteo, come simbolo della gravità dell’offesa arrecata alle molte vittime del marmo, c’era Elisabetta Troian, sorella di Riccardo, che morì a 17 anni nel piazzale di una segheria, con indosso la stessa maglia usata anche nell’assemblea dei lavoratori del marmo che si è tenuta ieri nella sala di rappresentanza del comune di Carrara, sulla quale campeggia il ricordo del fratello e la scritta. “Sorella di un diciassettenne dichiarato morto nel 1985 e dichiarato deficiente nel 2024”. Al corteo hanno partecipato anche assessori regionali Monia Monni e Alessandra Nardini, il presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, il consigliere regionale Giacomo Bugliani, il sindaco di Carrara Serena Arrighi il presidente del consiglio comunale di Carrara Cristiano Bottici e gli assessori Lara Benfatto e Roberta Crudeli. La manifestazione, seguita da un grande numero di testate giornalistiche locali e nazionali, ha dato il via alla giornata di sciopero che si protrarrà fino alla sera.
“Le parole che abbiamo ascoltato sono inaccettabili – ha detto l’assessore regionale Alessandra Nardini – in un paese dove si continua a morire di lavoro parlare di lavoratori deficienti ci fa indignare. La risposta della città di Carrara e dell’intero comparto è davvero forte e bella. C’è bisogno di aprire una discussione sui temi della sicurezza sul mondo del lavoro e si deve lavorare anche sul tema della redistribuzione della ricchezza: non è possibile che, nel settore lapideo si arricchiscano sempre i soliti e non ci siano ricadute sufficienti a partire dal punto di vista lavorativo. La manifestazione di oggi, credo possa servire anche ad aprire una riflessione più ampia sul fronte cave, non solo sicurezza e salute, che ovviamente è fondamentale, ma è necessario anche provare a costruire un modello diverso che parta dall’equilibrio tra lavoro e ambiente”.
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La dichiarazione fatta dal noto imprenditore Alberto Franchi, durante l'intervista a Report appare come un qualcosa di allucinante, incredibile, insostenibile, insensato.”. A parlare è Andrea Figaia segretario di Cisl Toscana Nord: "Ricordiamo, che ha spiegato: “Nella nostra esperienza sindacale, abbiamo visto vari episodi drammatici accaduti al monte che nulla hanno a che fare con la ingenua disattenzione di qualche povero diavolo passato a miglior vita, ma causati da mancata manutenzione, lavorazioni in bancate rischiose, di lavorazioni programmate a velocità superiore con il rischio conseguente, di vere e proprie esplosioni di proiettili di diamantini, di schiacciamenti tra blocchi e di gravissime cadute anche in giorni non lavorativi. Si è sempre trattato di attività lavorative programmate, impostate, condivise, diremmo ordinarie, ma comunque pericolose. Le dichiarazioni di Franchi sono inaccettabili ancor di più per il suo spessore, l' importanza, la sua consistenza, anche finanziaria che comprende anche responsabilità che attengono al ruolo di imprenditore quotato in borsa, ruolo a cui deve conseguire equilibrio buon senso senza scivoli mediatici privi di quanto sopra. Sembra impossibile che un simile imprenditore abbia potuto fare dichiarazioni così gravi a una trasmissione nazionale. Negli ultimi mesi, si è potuto prendere atto anche della emissione di alcune 'interdittive' antimafia all'attività economica, emesse dalla Prefettura riguardanti il settore e, specificatamente, imprese operanti nella frantumazione, trasporto e lavorazione del detrito. Occorre pertanto tenere alta la guardia sul territorio, non solo da parte dei sindacati. C'è troppa disinvoltura, leggerezza, apparente insopportabile snobbismo, forse incoscienza, in tutto quello che, qua, viene fatto. Occorrerebbe invece avere testa, senso della misura, prudenza, senso del futuro, trattando materiali che poi alla fine, come le montagne, appartengono un poi a tutti noi e non sono ripetibili. Ma le dichiarazioni sono state fatte e ci lasciano inquieti preoccupati ed anche un po', sì, sconvolti.
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Non tutta “rose e fiori” la manifestazione “Carrara in fiore”, curata da Coldiretti con il comune di Carrara, che si è tenuta sabato 20 aprile in piazza Alberica a Carrara. Le critiche all’evento arrivano dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Manuel di FdI, che ha spiegato. “Quattro gazebo e qualche piantina di stagione come si vedono alle fiere: “Carrara in fiore” avrebbe potuto essere una buona occasione da prendere al volo da parte dell' assessore al commercio Lara Benfatto per trasformare ttutto il centro città in una vera e propria città-giardino, con espositori di floro-vivaisti nelle strade, nelle piazze e nei marciapiedi e magari con qualche strada del centro storico, arricchita dalle "infiorate" come avviene a Fucecchio per esempio. A rafforzare l' idea di città in festa, il comune avrebbe potuto anche indire due concorsi, come è successo in molte città romagnole "Vetrine Fiorite" e "Menù Fioriti" per far sbocciare la festa anche nelle vetrine dei negozi del centro e sfidare i ristoranti e le pasticcerie a creare menù a tema floreale. La Coldiretti, collaborando alla manifestazione, ha fatto il suo, ma, da parte dell'amministrazione è mancata la fantasia, la capacità di generare idee originali ed innovative, ma soprattutto si è lasciata l'altra parte del centro di Carrara con le vaschette di plastica vuote e con i sassolini nelle aiuole. Chiediamo: mancavano i soldi per decorare almeno le strade e le piazze che gravitavano attorno al luogo dell'evento?” Secondo il consigliere di FdI la manifestazione ha lasciato dei vuoti da colmare che i selfie fatti ad arte cogliendo i soli spazi di piazza Alberica in cui c’erano i fiori non sono bastati a nascondere il fatto che gli espositori erano veramente pochi. “L'iniziativa di Carrara in fiore – ha aggiunto Manuel - sicuramente è la benvenuta, ma l'amministrazione avrebbe potuto in contemporanea programmare mostre-evento sul tema floreale, reading letterari e presentazioni di libri, workshop floreali e dimostrazioni dei floricoltori presso i loro stand, conferenze dedicate ai temi ecologici e ambientali, istallazioni e arredi urbani di pregio attività ludiche per i più piccoli, cioè prevedere qualcosa di più di un semplice e misero allestimento in una sola piazza della città. L'opportunità di creare qualcosa di eccezionale c'era e l'iniziativa di base di "Carrara in Fiore" meritava di essere proposta e valorizzata, investendo più risorse e idee per elevarla di livello. Fratelli d'Italia crede in questa manifestazione, per la quale però non basta solo allestire banchi e gazebo, ma cercare di creare un'esperienza che combini cultura, arte e natura in un evento unico che possa attrarre visitatori e turisti. In conclusione ci sentiamo di dire come buon auspicio che " se son rose fioriranno!" .
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Il sindaco di Carrara Serena Arrighi replica così alle parole del referente del lapideo per Confindustria Fabrizio Santucci all'indomani della messa in onda della trasmissione Report. "Santucci vorrebbe che tutti guardassimo la Luna e ignorassimo completamente la trave che abbiamo negli occhi: la necessità di una distribuzione più equa sul territorio dei profitti del marmo – dice Arrighi -. Per raggiungere il suo scopo il responsabile del settore lapideo di Confindustria rincorre quindi la logica dello scontro a ogni costo senza pensare alle conseguenze. Come amministrazione da tempo ribadiamo la nostra assoluta disponibilità al confronto con tutte le parte sociali, industriali compresi, a patto però che ogni volta non si debba ripartire da zero, rimettendo completamente in discussione la legge 35 del 2015 o gettando sul tavolo considerazioni meramente strumentali come, addirittura, rinfacciare il fatto che il mondo del lapideo versi alla comunità per i guadagni che ottiene sfruttando un bene pubblico. Santucci sa bene, o quantomeno dovrebbe saperlo, che le risorse del marmo, quando non vincolate da precisi obblighi, vengono reinvestite per il sostegno di una comunità dai grandi bisogni sociali perché, come ci raccontano tutti gli indicatori, è povera. Con queste uscite, così come quando chiede di buttare all'aria la legge regionale nove anni dopo che è stata approvata, il responsabile del lapideo non fa altro che danneggiare molti imprenditori che non hanno alcun interesse ad inasprire i rapporti con l'amministrazione. Sto parlando di tutti coloro che non hanno materiali di pregio, di coloro che non possono vantare gli ampi profitti fatti da alcune grandi aziende o di coloro, come le cooperative per esempio, che hanno un rapporto escavato-personale addetto molto diverso da quello che ha raccontato Report. Da questo scontro perpetuo ne possono semmai avere giovamento solo le realtà più grandi e consolidate che hanno tutti gli strumenti per reggere a lungo e, in caso di crisi, allargarsi, aziende queste ultime che, paradossalmente, in molti casi neppure fanno parte di Confindustria".
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Il coordinamento provinciale di Forza Italia ha il piacere di presentare alla cittadinanza il convegno 'Quale Europa vogliamo', pensato in vista delle prossime elezioni europee in programma i primi di giugno. L'appuntamento è per venerdì 26 aprile alle 17 alla Port Authority di Marina di Carrara. Il convegno sarà aperto dal coordinatore provinciale del partito Gianenrico Spediacci che, dopo i saluti ai presenti, illustrerà i punti fondamentali del programma di Forza Italia per le elezioni europee. "Le elezioni europee sono un appuntamento fondamentale e sentito – ricorda Spediacci – e in cui siamo fiduciosi di poter ottenere dalle urne un ottimo riscontro. Abbiamo lavorato molto negli ultimi mesi per mettere in piedi una squadra nuova, affiatata e competente, che possa fare il bene della cittadinanza. Il voto di giugno sarà un banco di prova importante e noi crediamo sinceramente di poter dire la nostra in senso positivo. Come tutti sapete, fin dal primo momento abbiamo deciso che il nostro candidato alle europee sarà Jacopo Ferri: una persona che gode della nostra massima stima e su cui abbiamo puntato senza nessun tipo di indugio. A nome del coordinamento provinciale di Forza Italia, colgo l'occasione per fare a Jacopo un grosso in bocca al lupo per il voto delle europee, con la consapevolezza che lui rappresenti il nostro miglior candidato".
Proprio il candidato Jacopo Ferri sarà presente al convegno di venerdì e avrà modo di parlare ad ampio spettro ai presenti circa le idee che il partito ha intenzione di portare avanti in ottica futura. Seguiranno inoltre gli interventi del responsabile giovani città di Massa Andrea Biagini, che parlerà delle problematiche giovanili; e poi parlerà Silvia Dell'Amico, recentemente nominata membro del tavolo esteri nazionale di Forza Italia, portando nel convegno un contributo sull'economia europea. Il convegno sarà inoltre impreziosito dalla presenza dell'onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia e vicepresidente del Gruppo Popolare Europeo al consiglio d'Europa. "Durante il convegno toccheremo tanti temi – conclude Gianenrico Spediacci – e speriamo di poter vedere una sala gremita di persone. La cittadinanza è invitata a partecipare, perché ci sarà modo di poter avere durante l'incontro un confronto dialettico con i presenti. Riteniamo sempre utile confrontarci con le persone e questo convegno non sarà certo da meno".
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Carrara e anche fuori dalla sala, nelle scale nei portici e nella piazza del comune: quasi tutti in tenuta da lavoro e tutti, ugualmente indignati per quel “deficienti” che si son visti rifilare nel corso della trasmissione di Rai 3 Report da uno dei colossi dell’imprenditoria del marmo locale, Alberto Franchi. Alcuni un po’ reticenti, come quando accadono le disgrazie nel mondo del marmo e loro fanno uno strano muro di silenzio, tutti, però convinti di essere lì per testimoniare la gravità dell’offesa, immeritata, subita e anche per sentire che cosa avrebbe detto loro il sindaco Serena Arrighi che, ieri, ha preso le distanze dall’esternazione di Franchi attraverso un post sulla sua pagina facebook. Presenti e palesemente sofferenti i molti famigliari di persone che hanno perso la vita lavorando alle cave o nelle segherie, quelli ingiustamente definiti “deficienti” dal mega-imprenditore in un fuori onda della trasmissione Report. In realtà Serena Arrighi si è limitata a una brevissima apparizione finalizzata solo a portare i saluti dell’amministrazione e ad accogliere l’assemblea, ribadendo l’importanza della dignità del lavoro e la sua vicinanza e il suo rispetto per i lavoratori del marmo. Il segretario della Cigl Nicola Del Vecchio ha spiegato: “I cavatori stanno rispondendo in maniera forte e determinata, sono venuti con grande dignità perché sono indignati nei confronti di un imprenditore che definire tale è un eufemismo, dopo le parole che ha risergvato ai lavoratori. Noi delle organizzazioni sindacali siamo compattamente al loro fianco per ribadire òa centralità del lavoro e della sicurezza e, più in generale, per mettere all’attenzione del territorio la necessità di invertire la tendenza nel marmo, serve una svolta che metta al centro la tutela dell’ambiente, il lavoro, la sicurezza e soprattutto la redistribuzione della ricchezza. I dati indicano una polarizzazione della ricchezza in mano a pochissimi e le ricadute negative di questo settore sulla collettività sono intollerabili per cui noi non ci rassegniamo. Siamo qui, domani faremo sciopero non smetteremo di lottare perché Carrara non ne può davvero più. Abbiamo fatto una richiesta alcune settimane fa, che ribadiremo di nuovo: visto che le imprese hanno firmato le convenzioni e poi, il giorno dopo hanno detto di non riuscire a rispettare quel vincolo, chiediamo che l’amministrazione si doti immediatamente del regolamento di gara e metta al proprio interno la clausola sociale, con il mantenimento di tutti i lavoratori, indipendentemente da chi si troverà ad essere concessionario e revochi le concessioni a chi non rispetta le regole. Si esca dal ricatto occupazionale e di dimostri di essere davvero a fianco del lavoro e dei lavoratori”.
L’assemblea è stata introdotta da Daniele Battistini che ha spiegato: “Appena ha cominciato a circolare il contenuto del servizio di Report siamo rimasti allibiti: dichiarazioni fuori luogo in qualsiasi contesto, ancor più gravi perché riferite ai lavoratori del nostro territorio. Accogliamo la lettera di scuse di Franchi ma le sue parole restano inaccettabili e offensive soprattutto per le famiglie delle vittime”. Ieri, infatti, solo ad alcuni giornali è arrivata la lettera di scuse formali da parte di Franchi, ma il folto pubblico che ha gremito la sala di rappresentanza ha detto a chiare lettere di non volerla accettare, suggellando con un applauso la voce che si è levata dai lavoratori. È seguita, poi, una serie di interventi spontanei da parte dei lavoratori presenti, che hanno quasi tutti esordito qualificandosi come “deficienti” secondo l’accezione data da Franchi. “Franchi è sicuramente un bravo imprenditore perché ha saputo mettere a frutto il lavoro di tutti i suoi dipendenti in cava e in segheria, anche se qualche volta c’è stato qualche deficiente che si è fatto male”. “Da deficiente ricordo di aver lavorato in estate a 35 gradi, o in inverno con un ombrello per poter finire un taglio. Questo imprenditore è nato con la “pappa pronta” e non ha dovuto faticare come facciamo noi. Ma io ho conosciuto suo padre, che la cava l’aveva lavorata, prima di fare fortuna e che è stato uno di noi, quindi Franchi ha offeso anche suo padre”. “Più che le scuse scritte dovrebbe venire qui è ammettere di aver fatto una cavolata”. E ancora “Franchi ha dato dei deficienti a tutto il mondo operaio e anche alle donne, vittime del mondo del lavoro. Alle cave ci sono stati bollettini di guerra per il numero di incidenti mortali che ci sono stati e dare dei deficienti a tutte queste persone è veramente inaccettabile”. “Le parole di Franchi hanno colpito tutta la nostra comunità perché tutti hanno un amico, un parente o un conoscente che non sia morto alle cave o nelle segherie. A me, sinceramente, le sue parole non hanno stupito perché lui ha detto esattamente quello che pensano tutti i padroni di cava, ma che non hanno il coraggio di dire apertamente. Quel deficienti che ha detto Franchi è lo stesso, non detto, ma sottinteso che ci viene riferito quando andiamo a trattare un aumento di stipendio e ci propongono 50 centesimi oppure quando non accettano la riduzione dell’orario di lavoro a parità di stipendio”. Sono solo alcune delle dichiarazioni fatte dai cavatori durante l’assemblea, alla quale hanno partecipato anche le sorelle di Riccardo Troian, il diciassettenne che nel 1985 morì in un incidente in segheria, per le quali la frase di Franchi ha significato il rivivere drammaticamente tutta la tragedia che colpì il loro fratello e la loro famiglia. Elisabetta Troian indossava una maglietta con la scritta 21985 Riccardo morto a 17 anni sul lavoro – 2024 Io sto coi deficienti”. Sceila Troian, visibilmente provata ha spiegato: “Le parole di Franchi hanno fatto male e ferito. Appena le ho ascoltate sono scoppiata a piangere. La lettera di scuse l’ho accettata perché a me hanno insegnato a perdonare sempre però spero che siano scuse veritiere nelle quali creda davvero. Temo che sia troppo abituato, secondo me, a sparare a zero. Non ha avuto un percorso che gli ha permesso di formarsi in un modo empatico verso la sofferenza altrui. Si è trovato tutto pronto e probabilmente non è riuscito a sviluppare l’empatia. Vorrei aiutarlo: vorrei che si mettesse nei miei panni per capire il dolore che ho provato.”
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Fioccano da tutte le parti le adesioni alla manifestazione di protesta organizzata dai sindacati a seguito delle dichiarazioni dell'impresnditore del marmo Alberto Franchi, che si svolgerà mercoledì 24 aprile a partire dalle 9 davanti all'azienda Franchi Umberto s.r.l a Nazzano. Il comitato Ugo Pisa di Massa ha annunciato la sua adesione e così anche i Giovani Decratici della provincia apuana: "Le associazioni che fanno parte del Comitato Ugo Pisa esprimono sdegno per le parole pronunciate dall'imprenditore del marmo nella trasmissione Report e aderiscono allo sciopero indetto dai sindacati per domani mattina.Il disastro ambientale causato dalle cave di marmo è sempre stato sotto gli occhi delle comunità locali ed è incontestabile.Domenica sera le telecamere di Report sono tornate a riprendere lo scempio delle nostre montagne e la conseguente devastazione delle sorgenti, delle falde e di tutto il corso dei fiumi fino al mare.La polvere di marmo uccide ogni forma di vita, devasta gli ecosistemi e gli habitat tipici della montagna e del fiume. Tutte le conseguenze ambientali ed economiche che ne derivano ricadono sulla cittadinanza locale. Non possiamo però dimenticare l'aspetto occupazionale che ci sta particolarmente a cuore.Infatti, in un'epoca di transizione ecologica, losguardo deve rivolgersi anche al mondo del lavoro ed alla riconversione di tutte quelle attività che per l'appunto devono tener conto dei cambiamenti climatici ed eliminare il loro impatto ambientale. Per questo siamo a fianco di chi lavora nel settore del marmo, perché insieme a loro vogliamo trovare soluzioni, che siano sostenibili economicamente e ambientalmente ed inoltre compatibili con le sfide che ci aspettano per il futuro. Da ultimo vorremmo rivolgerci alla classe politica perché risposte coraggiose e lungimiranti adesso devono venire proprio da loro. Senza farne alcun riferimento di appartenenza politica, chiediamo ai Sindaci, alle amministrazioni locali ed al governo regionale di superare le divisioni di partito e dare precedenza, per una volta, alla tutela del patrimonio comune, alla salvaguardia del territorio e dell'occupazione, con un'attenzione particolare alle scelte che la transizione ecologica ci sta imponendo di fare. Domani saremo presenti alla manifestazione".
"I Giovani Democratici di Massa-Carrara saranno presenti domani dinanzi alla Franchi Umberto SPA insieme ai lavoratori del comparto lapideo per lo sciopero indetto da Fenealuil, Filca Cisl e Fillea Cigil a seguito di quanto emerso dal servizio di Report mandato in onda il 21/04. Forte indignazione per le parole dell'imprenditore Franchi, vergognose per il ruolo che ricopre e soprattutto nei confronti di tutti i lavoratori, nonché di coloro che nelle cave hanno perso in questi anni la vita o sono stati gravemente infortunati e a tutti i loro familiari. Irricevibile l'espressione "deficiente", come si può pensare di colpevolizzare il lavoratore sminuendo la sua dignità anche umana e non solo lavorativa? Piuttosto si prendano misure idonee e serie per garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro. Come per i sindacati anche per noi Giovani al centro delle politiche future nazionali, regionali e locali, necessaria è la spinta verso la tutela della vita, dunque sicurezza e prevenzione, tramite figure professionali che provvedano a tal fine; salari adeguati e occupazione, tematiche che ad oggi vanno prese seriamente in considerazione a fronte di un impatto ambientale per la città di Carrara e non solo elevato; oltre a una redistribuzione della ricchezza più equa, sia verso i lavoratori sia verso il territorio circostante. Apprendiamo dai giornali lo sgomento e disprezzo per le parole proferite anche degli altri imprenditori del marmo che assicurano condizioni lavorative "secondo i criteri della normativa", e che ne prendono le distanze. Ciò però non basta. Serve concretezza. Scendete in piazza, bloccate l'escavazione e la lavorazione per un giorno. Un segnale che deve venire da tutti i cittadini".
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Se non fosse tragico sarebbe comico" a parlare sono i Circoli Legambiente di Carrara, Massa-Montignoso, Versilia che proseguono. "Ci riferiamo allo sconcertante “siparietto” messo in onda da Report che ha visto protagonisti (involontari, si intende) il presidente di un’impresa quotata in borsa che fattura decine di milioni e realizza utili vertiginosi e una “spalla” di eccezione incarnata dal presidente vicario di Assindustria. In prima serata nazionale, su un canale della tv di Stato, senza pudore, questa autoasserita classe “imprenditoriale” ha gettato definitivamente la maschera e ha mostrato il suo vero volto, arrogante e sprezzante che definisce “deficienti” i morti e i feriti sul lavoro: il vero deficit – non solo di umanità e di compassione ma di cultura imprenditoriale stessa – è di chi non solo sembra del tutto ignorare il dettato costituzionale (“L'iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana”, art. 41) ma si dimostra del tutto inconsapevole del fatto che è un preciso obbligo delle imprese garantire la sicurezza sui luoghi di lavoro anche richiamando i lavoratori, se necessario, al rispetto di queste norme – non sparando come un cecchino e tanto meno dandogli dei “deficienti”.Per inciso: dato che l’azienda FUM ha certificato il proprio sistema di gestione alla ISO 45001, sarà nostra cura portare all’attenzione dell’ente certificatore e di Accredia le dichiarazioni del suo presidente perché valuti se il suo approccio al tema della salute e sicurezza sul lavoro sia compatibile e coerente con tale certificazione.
Oggi esprimiamo quindi tutta la nostra solidarietà ai lavoratori del marmo che, rischiando la vita in un contesto difficile, non meritano di essere disprezzati e offesi da un imprenditore arrogante, e da una Confindustria affettuosa (“Albi…”) e compiacente. Per questo anche Legambiente sarà presente al presidio convocato dei sindacati del lapideo, in occasione della giornata di sciopero giustamente indetta. Ci saremo, a fianco di questi lavoratori che forse oggi hanno la plastica dimostrazione che i “nemici” dei cavatori non siamo noi ambientalisti ma i loro datori di lavoro (oggi ancora e sempre più “padroni”) che fra utili e proventi finanziari privano doppiamente la comunità di una risorsa che le appartiene: sul piano delle risorse naturali e su quello delle risorse economiche. Abbiamo però un timore: ossia che il sistema politico, istituzionale e amministrativo – che oggi si indigna e si impegna – perda di vista il punto centrale (quello dello sfruttamento, appunto) e si concentri solo su quello che presto potrebbe venire archiviato, liquidato, come una “battuta infelice” o “una dichiarazione estorta” in fuori onda. Dicano, finalmente, la politica e le istituzioni locali che non è più tempo per fare esercizi di equilibrismo, soggiacendo al ricatto “economico” (del contributo di escavazione, della tassa marmi, del sistema produttivo reso fragile della monocoltura dell’escavazione). Dicano ai cittadini, finalmente, che questo modello di sviluppo (e di “fare impresa”) non può più essere tollerato. Dicano che le cave di Carrara hanno ragione di esistere solo se si riesce a minimizzare gli impatti ambientali e a massimizzare l’occupazione. Per fare questo è necessario un modo diverso di gestire l’escavazione, con una reale tutela dell’ambiente e della vita umana, e che si promuova realmente la filiera, tendendo a lavorare in loco tutta la produzione di blocchi, che deve essere percentualmente innalzata rispetto alle scaglie, ma riducendo a livelli sostenibili i quantitativi totali escavati. Dicano, senza infingimenti e senza tecnicismi, che tutte le cave devono essere pubbliche e che gli utili stratosferici, di cui Report ha reso edotto l’intero Paese, non possono e non devono più essere appannaggio di poche famiglie, ma essere finalmente redistribuiti a vantaggio di tutta la città.
- Anche il consigliere regionale del Pd Vincenzo Ceccarelli parteciperà alla protesta di fronte all'azienda di Alberto Franchi
- Carrara: più unica che rara: presentato il nuovo brand turistico della città
- Pd Toscana domani a manifestazione Carrara: “Parole imprenditore Franchi oltraggio a memoria morti sul lavoro”
- Il PRI di Carrara rinnova l'appoggio al piano regolatore del porto di Marina
- Pace Terra e Dignità Massa accanto ai sindacati nello sciopero indetto per mercoledì 24 aprile a seguito della trasmissione Report
- Rifondazione Comunista Carrara: lo stato tolga le cave alle imprese senza scrupoli
- Continua la polemica sull'evento del 13 aprile della Consulta giovani del comune di Carrara: il consigliere Mirabella replica al presidente della Consulta Lorenzo Borghini
- Sono vicino alle famiglie dei morti sul lavoro nel marmo: il commento del consigliere Filippo Mirabella
- La puntata di "Report" rivela la dura realtà dell'estrazione del marmo nelle Alpi Apuane: Europa Verde Toscana si mobilita
- Gruppo consiliare Pri e Pri Carrara su Report: da Franchi parole irricevibili ma serve riflessione sul sistema economico


