Politica
Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Brnardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

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“Sostenere che il Fiume Frigido sia un fiume biologicamente morto – dice Paolo Balloni, consigliere comunale di Massa Gruppo Lega - è scorretto e screditante per la nostra città e per tutti i cittadini.Nel servizio di Report del 21 aprile scorso, era contenuto un passaggio relativo agli impatti che l'attività estrattiva ha, in particolare sui fiumi, da cui sembra emergere che Flaviano Bianchini, direttore di Source International, si riferisca al Fiume Frigido definendolo "un fiume biologicamente morto". Nel confronto tra il mondo ambientalista e le attività estrattive, ritengo che non debbano essere coinvolti soggetti e settori che nulla vi hanno a che fare e che potrebbero esserne danneggiati. I fiumi svolgono una funzione vitale per gli equilibri ambientali e, il dubbio instillato dal servizio, che il principale corso d'acqua della città sia biologicamente morto, non solo scredita l'immagine della città stessa, ma potrebbe avere ripercussioni negative su tutto il comparto turistico e balneare. Durante il mandato da assessore all'ambiente ho potuto visitare decine di volte l'alveo del fiume, ho vissuto esperienze interessanti legate al mondo dello sport nel fiume e l'amministrazione comunale, di concerto con molte associazioni del territorio, ha pianificato e attuato azioni di ripopolamento del fiume, di monitoraggio delle specie ittiche, di pulizie dall'alveo da rifiuti antropici ed altre attività di sensibilizzazione ai temi ambientali. Queste azioni sono, in parte, contenute all'interno del Contratto di Fiume, sottoscritto alla Filanda di Forno il 28 Maggio 2022 dal comune di Massa (capofila), Parco Regionale delle Alpi Apuane, Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord con aziende ed associazioni del territorio, per un totale di 20 soggetti che hanno proposto, pianificato ed attuato azioni di valorizzazione del fiume, che non possono essere penalizzate da una dichiarazione così screditante, diffusa a livello nazionale nel servizio. L'impegno profuso dal comune si è incentrato anche nell'inserimento nei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi (PABE), in parte in fase di approvazione, di maggiori adempimenti a carico delle imprese estrattive, in relazione alle certificazioni ambientali dei processi produttivi, ma anche in relazione alle certificazioni relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il servizio, pur non aggiungendo nulla rispetto alle criticità ambientali ben note e per le quali varie istituzioni si sono già da tempo attivate, ha diffuso così un messaggio impreciso, che ritengo debba essere chiarito”.
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“Sostenere che il Fiume Frigido sia un fiume biologicamente morto – dice Paolo Balloni, consigliere comunale di Massa Gruppo Lega - è scorretto e screditante per la nostra città e per tutti i cittadini.Nel servizio di Report del 21 aprile scorso, era contenuto un passaggio relativo agli impatti che l'attività estrattiva ha, in particolare sui fiumi, da cui sembra emergere che Flaviano Bianchini, direttore di Source International, si riferisca al Fiume Frigido definendolo "un fiume biologicamente morto". Nel confronto tra il mondo ambientalista e le attività estrattive, ritengo che non debbano essere coinvolti soggetti e settori che nulla vi hanno a che fare e che potrebbero esserne danneggiati. I fiumi svolgono una funzione vitale per gli equilibri ambientali e, il dubbio instillato dal servizio, che il principale corso d'acqua della città sia biologicamente morto, non solo scredita l'immagine della città stessa, ma potrebbe avere ripercussioni negative su tutto il comparto turistico e balneare. Durante il mandato da assessore all'ambiente ho potuto visitare decine di volte l'alveo del fiume, ho vissuto esperienze interessanti legate al mondo dello sport nel fiume e l'amministrazione comunale, di concerto con molte associazioni del territorio, ha pianificato e attuato azioni di ripopolamento del fiume, di monitoraggio delle specie ittiche, di pulizie dall'alveo da rifiuti antropici ed altre attività di sensibilizzazione ai temi ambientali. Queste azioni sono, in parte, contenute all'interno del Contratto di Fiume, sottoscritto alla Filanda di Forno il 28 Maggio 2022 dal comune di Massa (capofila), Parco Regionale delle Alpi Apuane, Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord con aziende ed associazioni del territorio, per un totale di 20 soggetti che hanno proposto, pianificato ed attuato azioni di valorizzazione del fiume, che non possono essere penalizzate da una dichiarazione così screditante, diffusa a livello nazionale nel servizio. L'impegno profuso dal comune si è incentrato anche nell'inserimento nei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi (PABE), in parte in fase di approvazione, di maggiori adempimenti a carico delle imprese estrattive, in relazione alle certificazioni ambientali dei processi produttivi, ma anche in relazione alle certificazioni relative alla sicurezza sui luoghi di lavoro. Il servizio, pur non aggiungendo nulla rispetto alle criticità ambientali ben note e per le quali varie istituzioni si sono già da tempo attivate, ha diffuso così un messaggio impreciso, che ritengo debba essere chiarito”.
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Dal comitato di cittadini massesi "Nuovi paesaggi urbani", una riflessione sulle opere urbanistiche in corso nella città: "Una vecchia pubblicità recitava: “Potevamo stupirvi con effetti speciali ma noi siamo scienza, non fantascienza”. Purtroppo le attuali progettualità dell’amministrazione comunale di Massa possono essere qualificate solo come fantascienza, una fantascienza distopica che finisce per deteriorare il nostro territorio, la sua identità e la nostra possibilità di progettare un futuro diverso e migliore per la città. Sulla Marina assistiamo all’affrettarsi dei lavori avviati per la demolizione della colonia Ugo Pisa, sulla base di un progetto che non valorizza quanto esisteva e ne prevede la sostituzione con anonimi parallelepipedi che svelano una incapacità di visione e la scelta mediocre di una demolizione stante l’evidente incapacità di proporre qualcosa che potesse essere un valore aggiunto per il nostro territorio. Lo avevamo già scritto a luglio 2023: la Colonia Ugo Pisa venne progettata dall’architetto Arrigo Cantoni, una vera e propria archistar dell’epoca. Al nuovo intervento, pur “protetto” dall’ombrello del PNRR, non ci sembra possa essere riconosciuto un pari valore, senza dimenticare che non tutto il complesso della Colonia è proprietà del comune e che il demanio pare non sia stato interpellato.Alla Stazione dopo il surreale rifacimento di Piazza IV Novembre, che ci ha dotato di un nostro piccolo MOSE per impedire l’allagamento della stazione ferroviaria, adesso si vuole realizzare la Casa di Comunità su un’area a ridosso dei binari, circondata da un traffico caotico e priva di servizi basilari come i parcheggi. Ci chiediamo quale sia la logica sanitaria alla base di una scelta, che ha tralasciato strutture esistenti in aree meno sature, come ad esempio l’area “Borgo Ducale”, che si è preferito lasciare a privati. Non sappiamo neppure quale sia la logica che ha fatto erigere la funerea fontana davanti al pontile, progetto tanto infelice, oltre che costoso, che ha avuto bisogno di prevedere altre ingenti spese per dotarla di una scenografia che in qualche misura le dia una ragion d’essere. Le altre fontane cittadine sono costantemente bisognose di manutenzione, forse a causa di carenze progettuali? Gli spazi verdi della città sono ritenuti, evidentemente, superflui: hanno sottratto due ettari al parco della Colonia Ugo Pisa, ormai ridotto ad una landa desolata; il Parco della Rinchiostra, dopo due anni di chiusura, pare sia prossimo alla riapertura, che attendiamo con ansia. Adesso l’attenzione si è rivolta al Parco degli Ulivi dove l’amministrazione pretenderebbe “limare” circa 2.500 metri quadri per far costruire la nuova questura. Il tutto senza aver coinvolto non solo il quartiere, ma neppure i consiglieri comunali, che spesso non ottengono i documenti richiesti agli uffici. Trasparenza e condivisione delle scelte sembrano vocaboli sconosciuti a questa amministrazione, i cui appartenenti sicuramente non ricordano il motto, tanto caro allo scoutismo: Lasciate il mondo migliore di come lo avete trovato. In ogni caso ci permettiamo di augurare a noi tutti un buon primo maggio".
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“In questo Primo Maggio 2024 risuona ancora più forte il silenzio delle istituzioni, dopo la nuova puntata di Domenica sera di Report”. A dirlo è il comitato Ugo Pisa di Massa che continua: “Ció che è apparso subito evidente è stata l’inadeguatezza della presenza dei rappresentanti politici istituzionali allo sciopero indetto a Carrara che abbiamo visto sfilare e immeritatamente partecipare alla rabbia dei lavoratori, dei cittadini e delle associazioni. Quella politica che per anni ha tollerato lo scempio ambientale, l'accentramento di ricchezze, l'arroganza dei "padroni", concedendo la supremazia dell'aspetto economico, per il profitto di pochi, a discapito della salute e del benessere della cittadinanza. Quegli stessi politici che si sono addirittura dichiarati stupiti e che sembrava avessero appena appreso i danni che l’estrattivismo arreca ad ambiente, lavoratori, territorio e agli abitanti, mentre sono proprio i nostri rappresentanti istituzionali, gli stessi che da anni hanno permesso che questo scempio avvenisse.Trasformare le attività della montagna in chiave sostenibile è possibile e permetterebbe di coniugare perfettamente occupazione e tutela ambientale. Abbiamo un esempio in Toscana a disposizione di tutti i nostri politici: la fabbrica ex-GKN di Campi, i cui operai hanno proposto un nuovo piano industriale che va verso la transizione ecologica e che permette allo stesso tempo di riprendere la produzione C’è una strada possibile ed è la politica che deve iniziare a percorrerla: non partecipando alle manifestazioni, ma con atti concreti”.
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Prosegue il corso di formazione della Cisl Apuana con la presenza di un big del territorio: venerdì 3 maggio dalle ore 16.30 ci sarà Franco Gabrielli, già sottosegretario con responsabilità alla Sicurezza dello Stato ed Uomo delle Istituzioni. Gabrielli, forte della sua esperienza personale, tratterà un tema estremamente interessante: “Binomio tra sicurezza e democrazia: binomio (in)scindibile?” Può, cioè, la democrazia garantire sicurezza rassicurano i cittadini e nel contempo rimanere nei propri ambiti senza prevaricazioni? Gli incontri di formazione di Cisl Apuana hanno già visto il match tra i presidenti di provincia di Massa e la Spezia e l’intervento del segretario generale nazionale della Cisl Funzione Pubblica, Maurizio Petriccioli. In programma, dopo l’incontro con Franco Gabrielli del 3 maggio, è previsto l’arrivo del generale Massimo Panizzi, nuovo responsabile dell'istituto Geografico militare di Firenze, subentrato al generale Roberto Vannacci. Il tema della conferenza del generale Panizzi sarà: “Pace ed Isituzioni Statuali, Pace ed appartenenza al Organismi Internazionali”. La cittadinanza è invitata a partecipare.
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Ai soliti giornalisti che vanno di fretta, troppa, deve essere sfuggito visto che, come accade sempre, piuttosto che assistere a tutta la presentazione si sono limitati a fare due domande prima dell'inizio e poi se ne sono andati quasi subito o quasi. Per chi, invece, è rimasto e come sovente avviene, la notizia è arrivata sul finire dell'evento. Roberto Vannacci, il generale di divisione ex comandante del Col Moschin, il reparto di incursori del nostro esercito, l'eccellenza in materia, ed ex comandante anche della Brigata Folgore, in margine alla presentazione del suo libro Il coraggio vince alla Casa del Boia concessa ancora una volta da Tony Lazzaroni, ha annunciato erga omnes che in un mondo come quello attuale se si vuole la pace bisogna prepararsi alla guerra. Per carità, non che sia una novità se si pensa che già nel quarto e quinto secolo dopo Cristo, Flavio Vegezio Renato, funzionario imperiale dell'epoca di Teodosio, scrisse Igitur qui desiderat pacem, praeparet bellum. Per di più anche l'attuale presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante il suo viaggio negli Stati Uniti nel 2022 subito dopo l'aggressione russa all'Ucraina, in un suo discorso pubblico in un ottimo inglese - altro che Matteo Renzi - utilizzò la frase suscitando approvazione nell'uditorio.
Ebbene, anticipando i temi che proprio ieri a Roma durante la presentazione ufficiale della sua candidatura alle Europee in forza alla Lega sono stati toccati, il generale di divisione Vannacci ha spiegato ai suoi fan alla Casa del Boia che il tema della sicurezza e quello della pace, assolutamente non disgiunti, hanno bisogno che il nostro Paese pensi seriamente a investire sul fronte dell'ammodernamento degli strumenti e delle apparecchiature militari. Lo deve fare, ha aggiunto, perché, altrimenti e come una qualsiasi macchina, finirebbe per arrugginirsi e diventare pressoché inutile oltreché inutilizzabile. Proprio Vannacci ha richiamato la famosa frase in latino per spiegare che il mondo non è fatto di e dai santi e che se uno Stato deve e vuole essere libero e sicuro dentro e fuori dai suoi confini - che esistono e che non possono né devono essere cancellati - necessita di prepararsi.
Che diranno, adesso, i pacifisti a una (sola) dimensione, che dirà, in particolare, papa Francesco che una ne pensa, cento ne dice e 99 ne sbaglia? Cosa dirà, soprattutto, l'estrema sinistra, quella secondo cui bisogna essere tutti e sempre dalla parte del più debole - Hamas? - della pace e tutte le guerre vanno male salvo quella contro l'Occidente, Israele e il capitalismo?
Se si pensa che a guidare il dicastero della Difesa sta un tale Guido Crosetto che di servizio militare e di tutto ciò che attiene alla divisa e alle sue esigenze conosce, rispetto a Vannacci, poco o niente, c'è da augurarsi che, prima o poi, in via XX Settembre mettano un competente in materia.
La Gazzetta di Lucca ripropone il video dell'evento di lunedì pomeriggio alla Casa del Boia cosicché le persone possano ascoltare quello che realmente affermato il generale più amato e, allo stesso tempo, più odiato dagli italiani solo e soltanto perché non è un invertebrato e possiede gli attributi nell'unico posto dove madre natura li ha voluti.
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Questo patrimonio di valori deve essere tutelato attraverso atteggiamenti riflettuti che siano in grado di risolvere le tante problematiche connesse alle attività, all'impresa ed all'ambiente e non può essere affrontato con lo sfrenato approccio ideologico di "Salviamo le Apuane" che avanza una proposta folle e che rischia di compromettere un prodotto che ha segnato il nostro made in Italy a livello internazionale. Così Massimiliano Baldini, Consigliere Regionale della Lega e membro della Commissione Ambiente in Consiglio Regionale. "Una proposta tanto insensata, che pare avere l'unico obiettivo di acutizzare gli attriti sociali, dividere il settore, mettere i lavoratori e le rispettive comunità gli uni contro gli altri, continuando nell'azione tanto cara ad una parte della sinistra, di strumentalizzare certi temi per meri ritorni di cassetta elettorale. Una proposta priva di senso anche perché proviene da quel mondo che più volte al grido di "no cav", avrebbe gettato nella povertà, nella disoccupazione e nell'abbandono intere comunità ed interi territori che da secoli vivono di marmo e della economia che ne deriva. Peraltro, certa sinistra che governa e ricopre ruoli di primo piano anche in Regione Toscana, governa il Comune di Carrara ed oggi parla anche per mezzo di queste associazioni, in questi decenni ha dimostrato la propria incompetenza nella gestione del settore, incapace di produrre un apparato normativo utile a supportare le dinamiche sociali ed economiche di questi settori. Ne è esempio lampante il destino della Legge regionale 35 "Disposizioni in materia di cave" che si avvia al decimo anno di età, mentre nella maggior parte dei Comuni, non si è ancora giunti alla definitiva approvazione dello strumento principale previsto con questa norma (in combinato disposto con la 65/2014) e cioè i Piani attuativi dei bacini estrattivi, che avrebbero dovuto redistribuire i volumi scavabili definiti dal Piano Regionale Cave e dare cosi' impulso concreto alla creazione della filiera di lavorazione in loco di almeno il 50 per cento del materiale estratto.La Lega non permetterà che la deriva ideologica di un ambientalismo fine a se stesso e dannoso per impresa e lavoratori possa compromettere un patrimonio inestimabile che rappresenta sostegno irrinunciabile per tante famiglie ed attività indotte."
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Critiche politiche in versione rap: le fa Cesare Micheloni, ex consigliere provinciale, che ha scritto una serie di "barre" sulle ultime vicende che hanno infiammato la città di Carrara:
In un consesso istituzionale "normalizzato",il signor Franchi con le sue infelici dichiarazioni, ha avuto il merito di riportare all'attenzione il tema della sicurezza e degli incidenti sul lavoro.
Il signor Alberto, franco e schietto
ha involontariamente sfidato il politicamente corretto.
Egli potrebbe così definirsi il Vannacci delle Apuane. Intanto, i compagni industriali, a Carrara, quando c'è da far ricorso al comune si incontrano con "baci e abbracci"
ma quando vengono messi in cattiva luce fanno "volare gli stracci".
Tranquilli! Come al solito questa storiaccia finirà a lardo, vino e tarallucci.
Intanto, i "dormienti" sindacati e partiti politici, forse affetti (come gli italiani) per il 70 per cento da analfabetismo funzionale, dopo aver visto in tv la loro città,
hanno capito che a Carrara non tutto va nell'interesse della collettività.
Ma che bravi ragazzi, finalmente abbiamo ritrovato i paladini della giustizia, i figliocci della Costituzione, altroché Vannacci.
E allora difendere operai, diritti civili e casse pubbliche è diventato il mantra da recitare, che i suddetti figliocci in ogni situazione non perdono occasione di porre all'attenzione di noi poveracci. Peccato che durante il periodo covid, quando venivano emanate leggi e norme liberticide che non permettevano di andare a lavorare a chi era sprovvisto di green pass, nessuno di loro si indignava e protestava.
Per i figliocci (a fasi alterne) della Costituzione era difficile schierarsi dalla parte dei deboli e dei discriminati, come altrettanto semplice è invece oggi manifestare contro le parole dei Franchi e dei Vannacci. "Mortacci vostri guarda chi c'è, ma 'ndo cavolo siete stati tutto 'sto tempo voi gajardi figliocci?"
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Ha citato l’esempio del sindaco di Tresana Matteo Mastrini e del progetto appena realizzato nel suo comune di due panchine letterarie dedicate a Dante e a Rita Levi Montalcini, per mettere in evidenza quella che lui ha definito “inerzia patologica” del’ sindaco di Carrara Serena Arrighi, dell’assessore alla cultura Gea Dazzi e della dirigente alla cultura Cinzia Compalati. Stiamo parlando del consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel che ha spiegato: “Ormai purtroppo ci siamo abituati a conoscere l'inerzia patologica del settore cultura e l' incapacità progettuale, specialmente nel reperire finanziamenti. Tranne, infatti, i progetti ereditati da altre amministrazioni come per esempio quelli del PNRR e del Bando delle Periferie che esaltano Moreno Lorenzini, assessore all’ambiente, abbiamo constatato che l'amministrazione Arrighi non si impegna a partecipare ai bandi regionali, statali e neppure europei”. Manuel ha fatto riferimento alla legge regionale 7 febbraio 2023 n. 4., che aveva emanato un bando che comprendeva, tra l'altro, l'accesso alla cultura, alla valorizzazione del patrimonio storico, artistico, regionale, nonché delle distinte identità culturali del patrimonio toscano. Il consiglio regionale ha messo a disposizione euro oltre un milione di euro per promuovere e sostenere progetti dei comuni toscani, attraverso procedure ad evidenza pubblica, la cui data di scadenza era stata prevista per lunedì 17 aprile 2023. L’amministrazione Arrighi – ha ripreso Manuel - e i vari assessori tra cui Moreno Lorenzini, Gea Dazzi e il vicesindaco e assessore alla Disabilità Roberta Crudeli avrebbero potuto presentare progetti finalizzati all'acquisto e alla posa in opera di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, all’acquisto di veicoli elettrici, per massimo di euro 550.000. Si potevano prevedere progetti per la promozione della cultura mediante l'organizzazione di iniziative quali: bibliobus, letture ad alta voce, laboratori intorno al libro, istituzione di punti di lettura all'interno dei quartieri, per un massimo di 200 mila euro. Ricordo che nelle linee programmatiche del sindaco c’erano le promesse sulle biblioteche itinerante nei paesi a monte, per cui, questa sarebbe stata un’ottima occasione per finanziare un progetto di"bibliobus". Si poteva acquistare arredi destinati alla disabilità per un massimo di 300 mila euro, per cui ci stupiamo che la Crudeli non abbia pensato a progettare nuovi arredi per il Centro Anch’io, che versa in pessime condizioni”. Manuel ha concluso con una citazione latina: "qui tacet, non utique fatetur, sed tamen verum est eum, non negare " cioè chi tace, è vero che non confessa, ma tuttavia non nega. “In altri termini può intendersi come chi tace non fa niente – ha aggiunto il consigliere di FdI - Nell'ambito degli odierni rapporti tra l' amministrazione Arrighi ed i cittadini, ormai deteriorati, si aggiunge anche il non aver presentato neanche un progetto nei tre settori interessati, sebbene fosse obbligatorio”.
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Parla di “riqualificazione ferale” il comitato Ugo Pisa in relazione all’avvio dei lavori di recupero della colonia Ugo Pisa di Marina di Massa e lancia una forte critica all’amministrazione massese: “Stamattina, alla presenza del sindaco Francesco Persiani e dell'assessore Francesco Mangiaracina – dicono dal Comitato Ugo Pisa - è stata avviata la demolizione degli edifici che fino a poco tempo fa erano sottoposti a vincolo storico e culturale. Adesso non lo sono più e le operazioni di "recupero" attraverso demolizione e ricostruzione sono purtroppo iniziate. Avremo nuovi moderni ed efficienti scatoloni che nulla avranno a che vedere con l'identità storica, la memoria e il valore culturale che la prima colonia del nostro territorio e forse dell'Europa stessa, trasmetteva da ogni suo mattone. Domani avremo campi sportivi di ogni tipo che sorgeranno laddove prima avevamo alberi e si poteva correre o passeggiare all'ombra, nella calura estiva accompagnati dai gorgheggi degli uccellini. Domani avremo pochissimi stentati alberelli, alcuni dei quali già stanno seccando, che ci faranno rimpiangere i possenti pini che prima ricoprivano l'area. Pini che, se fossero stati mantenuti e curati per tempo, sarebbero ancora lì. Cosa dire ancora... grazie all'amministrazione per questo regalo a tutta la città di Massa”.
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