Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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"Ho portato la mia solidarietà ai lavoratori degli spettacoli viaggianti, una categoria penalizzata fortemente dall'emergenza Covid ma di cui non ci siamo dimenticati. C'è però bisogno di sostenerli maggiormente e ho garantito il mio impegno". Così la presidente della commissione attività produttive della Camera, Martina Nardi, oggi al sit-in della categoria.
"Questi lavoratori sono vittime delle prescrizioni comunali troppo rigide – aggiunge Nardi - Per cui chiedo ai sindaci una valutazione più coerente per gli spettacoli viaggianti. Non è vero che non possono lavorare. E' infatti possibile, a discrezione del sindaco, concedere il permesso per piccoli spettacoli in luoghi aperti e nel rispetto delle regole del distanziamento, proprio come avviene per i mercati ambulanti. Il sindaco può permettere queste attività nella stessa maniera in cui consente lo svolgimento del mercato cittadino".
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara) ritorna sulla vicenda della famiglia di Torano e nuovamente chiama in causa l'assessore Galleni:
"La proposta indecente numero due, dopo quella di voler confinare ad Albiano Magra la famiglia della casa inagibile di Torano, che l'assessore Galleni si è vantata sulla stampa di aver fatto - dice Bernardi - è un alloggio in via Guelfa in condizioni igienico sanitarie da paura, con il bagno in cucina ed un'unica camera letto, dove non ci vivrebbe bene nemmeno un cane, tanto per restare in tema ed è falso come sostiene l'assessore alle politiche abitative e al sociale che hanno perso un'opportunità vera".
"Non corrisponde neanche al vero - continua - che i servizi sociali del Comune si stanno occupando della situazione cercando sempre un contatto per stare vicini a questa famiglia, con la quale dicono anche di aver mantenuto ottimi rapporti e che purtroppo non possono aiutare oltre. A questo punto non mi resta che provocare di nuovo l'assessore al sociale proponendo che, se non vuol provare il percorso di Albiano Magra, provi a sperimentare quello di Via Guelfa e ci vada lei ad abitare in una casa che sorprende possa essere sul mercato immobiliare in quanto pare non avere i requisiti dell'abitabilità, tali da non poter essere definita "casa" da un'esperta come l'assessore Galleni che per anni ha collaborato con il SUNIA in qualità di avvocato".
"In conclusione rammento, se ce ne fosse bisogno, che è compito dei Comuni in questi casi cercare di andare incontro a famiglie in difficoltà con tutto l'aiuto possibile, anche perché seppur vero che per quanto riguarda le abitazioni di edilizia residenziale pubblica possono essere concesse solo a chi ha titolo in base ad una graduatoria, l'amministrazione 5 Stelle aveva scelto per queste situazioni di adottare una graduatoria per l'emergenza abitativa. Quindi - conclude - quello che vorrebbero i tre componenti della famiglia di Torano è di poter accedere a questa graduatoria per avere la possibilità di avere una casa popolare essendo una famiglia a grave disagio abitativo e, vista la situazione, è chiaro che non è più sostenibile da parte dell'assessore al Sociale e alla Casa Anna Galleni continuare ad ignorare la precarietà e la fragilità economica di soggetti a rischio come in questo caso, considerato che si ritroveranno in mezzo ad una strada e che le soluzioni che si sono prospettate sono pari a zero".
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Carrara Città Creativa Unesco, Comune di Carrara e Fondazione Crc sottoscrivono un protocollo d'intesa. Il sindaco Francesco De Pasquale e il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Enrico Isoppi, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per la valorizzazione delle iniziative di Carrara Città Creativa Unesco, il progetto che nel 2017 ha visto l’ingresso di Carrara nella rete delle 180 città del mondo che intendono fare della creatività un motore di sviluppo.
«Con questa sottoscrizione prosegue il percorso Carrara Città Creativa – spiega il sindaco Francesco De Pasquale - un progetto che porta il nostro comune, tra i pochi in Italia, a far parte della rete Unesco. In particolare il protocollo prevede che Comune e Fondazione coordino forme di supporto e di collaborazione reciproca per il raggiungimento degli obiettivi prioritari a cui Carrara Città Creativa Unesco rivolge la propria pianificazione».
Obiettivi che vanno dalla co-progettazione di iniziative di valorizzazione della città attraverso il coinvolgimento diretto del territorio e degli interlocutori locali alla realizzazione di azioni di raccordo e promozione congiunta delle progettualità definite; dalla valorizzazione delle risorse creative locali in chiave culturale, turistica e di rilancio commerciale, con particolare riferimento agli obiettivi di sviluppo sostenibile di Agenda 2030, all’individuazione di una attività specifica che coinvolgerà Città Creative italiane ed estere, con l’obiettivo di definire un “modello Carrara” di disegno della città intorno alla figura dell’artista artigiano, la cui realizzazione possa essere gestita da Fondazione CRC.
«Il protocollo fa parte di un percorso iniziato con la precedente amministrazione e che l’attuale amministrazione ha inteso proseguire – commenta il presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara, Enrico Isoppi –un percorso che la Fondazione ritiene fondamentale per far promuovere la città di Carrara. Colgo l’occasione per anticipare che questo venerdì il comitato per il festival Convivere condividerà con i soggetti partner il nome del consulente scientifico scelto per l’edizione 2021 del festival e il tema che tratterà».
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Lungomare di Ponente, la strada di fronte alle ex colonie Motta e Torino: “Perché tanto degrado e abbandono?
Lo chiede Stefano Pucci, componente dell’associazione Insieme: "Ogni anno è peggio. Le strutture delle ex colonie sono in completo abbandono e degrado assoluto. Con la chiusura della Turimar nella ex Torino, la chiusura di alcuni chioschi sul mare l’area è diventata veramente una desolazione. Quel tratto di lungomare è sicuramente il più suggestivo e bello di Marina di Massa, dove ancora è possibile godersi liberamente lo spettacolo del mare le ed è molto indicato per una passeggiata. Proprio per questa finalità andrebbe recuperato e reso fruibile alla comunità. Da anni ci sono segnalazioni per la pericolosità dei panettoni killer in cemento con punta metallica che sono stati installati sul quel tratto, e che hanno causato anche il decesso di un giovane bagnino. Nonostante molte richieste per la loro rimozione, purtroppo i panettoni permangono. Le buche sull’asfalto non aiutano certo i ciclisti e nemmeno i bambini che in quel luogo vivono momenti di relax e gioco".
"Quel tratto necessita di maggior cura - riprende Pucci - Pensiamo anche che in estate l’istituto di riabilitazione Don Gnocchi, situato in via Istriana in cui confluisce via Lungomare, ospita moltissimi pazienti provenienti da diverse città italiane ed ogni anno non mancano le proteste e le segnalazioni per la situazione di degrado e di mancanza di sicurezza. Sappiamo che è previsto un intervento di recupero ambientale complessivo ma la situazione di degrado si protrae da troppi anni e non vorremmo che anche l’estate 2021 fosse identica a quelle precedenti”.
E aggiunge: “A cornice del mare ingabbiato ormai da anni, ci sono i giardinetti incolti, i punti luce della passeggiata completamente sradicati. Restano le tamerici e le palme, spesso ricettacolo di rifiuti. L’associazione Insieme continuerà a scrivere e a descrivere, sperando nel recupero di quell’area in favore della comunità e del rilancio turistico del nostro bel territorio”.
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara) si esprime nel merito dei contagi da coronavirus avvenuti all'interno della RSA a gestione comunale Regina Elena, criticando l'operato del CDA a nomina pentastellata, che a suo dire, ha amministrato la residenza in maniera inadeguata, al punto tale che il consigliere di opposizione chiede le dimissioni dei vertici:
"Chiedo le immediate dimissioni per incompetenza ed irresponsabilità del Presidente Giuseppe Profili e del CDA oltre della nuova Direttrice- dice Bernardi. In questo lungo periodo di emergenza sanitaria economica e sociale da Coronavirus molti cittadini si sono più volte lamentati delle carenze nell'affrontare la pandemia da parte dell'Amministrazione 5 Stelle, che si è prodigata solo a fare comunicati spot sul profilo Facebook di De Pasquale, ma sulla seconda ondata di infettati della nostra RSA non possiamo più fare finta di niente e lasciare volutamente da parte ogni critica politica, trincerandosi dietro un assordante silenzio come fa il PD locale. La presa di distanza politica dai grillini da parte anche del PD all'opposizione , anche se ormai sempre più alleati di partito con i 5 Stelle - continua- sarebbe tanto più doverosa considerata la gravissima situazione che si è ripresentata nella struttura gestita dai rappresentanti nominati dall'attuale Amministrazione dove, nonostante un morto e il negativo record di positivi tra ospiti e dipendenti registrati durante la prima ondata , non hanno aumentato i controlli e messo in sicurezza i nostri anziani. A differenza di tutte le altre case di riposo in cui i casi di contagio sono addirittura pari a zero, la Regina Elena per ben due volte è stata luogo di focolai da Covid e perfino di un decesso".
"Per questo - prosegue - chiedo al sindaco De Pasquale di revocare immediatamente i componenti del CdA di nomina comunale quale atto importante di responsabilità politica, visto che hanno dimostrato la loro incompetenza relativa ai compiti statutari che spettavano loro, dimostrata nel momento in cui si è manifestata per la seconda volta e con maggior forza la violenza del virus. Non risulta infatti che il CdA si sia attivato o abbia assunto nuove iniziative dal Marzo dello scorso anno, tranne che aver chiuso definitivamente il centro Alzheimer, per affrontare la situazione di grave rischio di contagio in cui si trovava la Casa di Riposo . La sensazione è che gli ospiti ed i lavoratori siano stati la lasciati allo sbando e senza direttive e che la drastica decisione di togliere l'infermiere di notte ed obbligare gli operatori a ricoprire mansioni di cui non erano competenti da contratto, hanno di fatto permesso al virus di infettare di nuovo i più fragili, per cui ho l'obbligo morale e politico di inviare nuova documentazione in procura . Io credo infatti che l'analisi di ciò che è "riaccaduto " faccia ritenere che il Consiglio di Amministrazione sia venuto meno a un dovere che doveva assolvere e per la gravità della situazione sono rimasto veramente allibito dalle parole del Sindaco De Pasquale che ha cercato disperatamente di far passare che i 17 infettati sono " una normalità " in tutte le RSA".
"Ma sappiamo che non è cosi - conclude - e voglio ricordare che gli allarmi riferiti alla gestione della RSA anche da parte del sindacato erano stati ignorati dalle istituzioni, e chi aveva raccolto il grido di dolore di chi lavora in condizioni di stress e senza contratti di lavoro adeguati non era mai riuscito ad avere confronto con le istituzioni: perché nessuno li aveva ascoltati. Auspico infine che Il Consigliere PD Luca Barattini presidente della Commissione Controllo e Garanzia questa volta apra un confronto serio sulla drammatica situazione della nostra storica ed importantissima casa di riposo" Regina Elena".
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Cosmo Paolini ed Agnese Ramagini del Movimento Giovanile della Sinistra, sez. Massa, fanno un appello alle ragazze e ai ragazzi ad essere partecipi della vita politica della città, per sopperire ad un centrosinistra “ingessato”, per andare incontro ad un dinamico rinnovamento.
“Il centrosinistra a Massa ha bisogno di forze fresche – esordiscono - ragazzi e ragazze pronti a mettersi in gioco, fin da subito, per il futuro della città.”
“Tra una maggioranza logorata – continuano- che non ha saputo dar seguito alla richiesta di cambiamento espressa dai cittadini e una minoranza ingessata, ferma alle comunali del 2018, l’unica strada percorribile rimane quella di un radicale rinnovamento.”
“Per rinnovamento – spiegano - non intendiamo solamente un ricambio generazionale (i rottamatori di ieri sono i rottamati di oggi) ma una visione in prospettiva della città in grado di coniugare a partire dalle competenze, giovani, politica e società civile.”
“La nostra generazione – affermano -ha bisogno di spazi e solide certezze, finora buona parte della politica locale non si è dimostrata all’altezza di questo compito, tenendo al guinzaglio i più giovani o impiegandoli come “comparse” da campagna elettorale. Noi di Mgs siamo liberi e diciamo ai nostri coetanei di arrabbiarsi, di partecipare, di contribuire con coraggio a partire da proposte costruttive.”
“Il nostro percorso ha da poco incrociato quello del consigliere Barotti –dichiarano - un compagno di viaggio che come noi concepisce il rinnovamento della città attraverso la riorganizzazione del campo del centrosinistra e che soprattutto sa parlare i giovani, valorizzandone le capacità.”
“Se alle prossime comunale vogliamo farci trovare pronti – concludono - dobbiamo recuperare fin da subito la capacità di dialogare e concertare nel rispetto delle differenze. Per un centrosinistra nuovo, forte e vincente, noi ci siamo. Il tempo delle imposizioni e delle candidature ex machina è finito e tutti sappiamo come.”
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Il consigliere Barotti, civico di area riformista, ed il segretario Andrea Sirgiovanni del Movimento Giovanile delle Sinistre, hanno indirizzato, dopo aver letto l'intervento del procuratore capo dott. Piero Capizzoto, una nota al Ministro della Giustizia On.le Bonafede per chiedere una risposta alle criticità di organico della procura.
Il Consigliere Civico di Arcipelago Massa ed il Segretario del MGS hanno proposto, visti gli allarmi lanciati in passato sul pericolo di infiltrazioni criminali sul territorio apuano, la creazione di una sezione della D.I.A. per rendere ancor più visibile la vicinanza dello Stato in una realtà già depressa ancor prima della pandemia.
"La questione affrontata interessa tutta la cittadinanza- dice il comunicato a firma congiunta- non solo chi ha "sete di Giustizia", ed è dovere di chi rappresenta una comunità in qualità di eletto, indipendentemente dal ruolo, di chi è esponente di un gruppo politico adoperarsi per soddisfare le necessità del territorio, per rendere più agevole il lavoro della Procura
.Il Presidente della Repubblica ha parlato di un tempo per i costruttori e quella esortazione deve- secondo il civico Barotti ed il giovane segretario del MGS- essere raccolta a partire dal basso per dar vita ad un movimento di forze politiche, di cittadini responsabili che cooperando consentano al paese di affrontare la crisi e di dare avvio ad una rinascita".
Per Barotti e Sirgiovanni sostituire, per una fase, l'io al noi "non significa abbandonare la propria identità ma dimostrare di comprendere che essa non può prescindere dall'insieme, in parole semplici nessuno si salva da solo".
I due esponenti hanno inviato una missiva anche al Ministro dell'Interno Lamorgese per conoscere lo stato della procedura che, stando agli annunci dell'Amministrazione, dovrebbe essere in corso per trasferire la Questura di Massa Carrara presso la ex Banca d'Italia.
Nella stessa nota domandano al Ministro Dott.ssa Lamorgese, vista la mancanza di un commissariato di polizia in località Marina di Massa, né la presenza in altre zone periferiche della città di Massa di uffici di tal specie, se il Ministero abbia previsto di istituire, nuovamente, il posto di P.S. dismesso di insediarne altri per garantire una maggior vicinanza dei cittadini alla Polizia di Stato e così rendere ancor più capillare il controllo del territorio (aspetto fondamentale per la prevenzione dei reati).
Barotti e Sirgiovanni, infine, sperano che questo primo passo, compiuto in nome del bene comune, sia da stimolo per dare forza e coraggio a chi comprende la fase storica che stiamo vivendo e che , al contempo, dia prova di come si possa superare, la sordità di quanti continuano a guardare ancora all'io".
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Luca Tonlazzerini, responsabile dipartimento cultura per Forza Italia Massa, critica un il Pd per i commenti rilasciati sul rientro in classe degli studenti dopo mesi di Dad:
"Con queste parole un noto esponente del Pd commenta il "rientro in classe" in Toscana: "Non ho pensato a rinviare per avere magari maggiore sicurezza. E' evidente che è rischioso, lo so benissimo, però sono anche convinto che se questa esperienza in Toscana funziona e nelle prossime settimane non vi sarà un aumento dei contagi che ci costringe a richiudere, diventerà un messaggio a livello nazionale". Ed ancora: "Chiederò che vengano inseriti, fra i livelli di priorità, anche gli insegnanti, perché stando in classe non devono poter essere fonte di contagio".
Cavie e untori, è questa la scuola per il Pd? chiede l'esponente di Forza Italia: "Vi riporto, nel caso vi fossero sfuggiti, i risultati (indagine Ipsos) del vostro "modello scuola", il 46% dei ragazzi giudica lo scorso anno scolastico e questi 4 mesi di lezione come tempo sprecato, il 65% è convinto di pagare in prima persona l'incapacità degli adulti di gestire la pandemia, il 38% boccia l'esperienza della didattica a distanza per l'inadeguatezza tecnologica dei mezzi a disposizione, il 35% ha più materie da recuperare rispetto allo scorso anno, l'85% ha capito l'importanza di relazionarsi con altre persone, il 63% non ha potuto vivere esperienze sentimentali importanti per la propria età, il 28% ha avuto almeno un compagno che ha smesso di frequentare le lezioni durante il lockdown. Gli studenti a rischio abbandono scolastico sono 34 mila. L'Italia è terza al mondo per disallineamento tra studio e mercato del lavoro".
"Credo che chi ci governa - conclude - deve smetterla di consegnare, come un croupier, la "nostra pelle" al fato, la nostra vita non è una roulette; credo che l'attenzione alle nuove generazioni e alla scuola devono essere diverse, ne va del nostro futuro".
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Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa, in un comunicato, risponde ai consiglieri dell'opposizione in merito alla richiesta da loro formulata , per una riapertura al pubblico delle sedute di Consiglio e le altre riunioni interne.
"Gli spazi per tutte le persone necessarie a svolgere il Consiglio e si parla di circa cinquanta soggetti, non permettono la messa in sicurezza, come richiesto dall'ultimo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, che ha stabilito: "Sono sospesi i convegni, i congressi e gli altri eventi, ad eccezione di quelli che si svolgono con modalità a distanza; tutte le cerimonie pubbliche si svolgono nel rispetto dei protocolli e le linee guida vigenti e in assenza di pubblico; nell'ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza , salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza".
Sempre nel comunicato, Benedetti comunica ufficialmente che a causa anche di fattori come l'impossibilità di stare a distanza di sicurezza e l'aumento dei costi con una continua e costante sanificazione degli ambienti, "i Consigli Comunali, le riunioni delle Commissioni e riunioni varie di Consiglieri Comunali,continuano con il sistema On-line ( Video conferenze ), fino a che non sarà cambiata la situazione e il Presidente del Consiglio dei Ministri stabilirà che si può lavorare anche in presenza senza nessun tipo di precauzione".
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“Non è la prima volta che persone in fragilità riferiscono di aver ricevuto consigli, che davano adito a grandi speranze, in realtà assolutamente infondati. Questa mia non è tanto una smentita rivolta al consigliere ex comunista, che si ostina in modo quasi ossessivo ad attaccare la mia persona con comunicati zeppi di falsità e talvolta al limite del grottesco, arrivando a tirare in ballo pure il mio cane. Vuol essere soprattutto un appello: se siete in difficoltà, rivolgetevi e fidatevi dei servizi, dei percorsi che vi propongono, delle soluzioni che prospettano e della loro professionalità. Non fidatevi di chi vi propone scorciatoie che, quando va bene, non garantiscono nulla di serio e realistico. Chi fa questo ha un solo scopo: speculare sui vostri bisogni e sulle vostre necessità. In questo caso, aggiungo, facendo sfumare anche importantissime e concrete opportunità”.
Così si apre la smentita dell’assessore Anna Galleni al consigliere di minoranza passato alla destra, ed entra ulteriormente nel merito. “Il consigliere liquida la delicata situazione affermando che avrei invitato una famiglia a risiedere ad Albiano per liberarmi di un “problema”.
Ovviamente i fatti si sono svolti in modo davvero ben diverso. Da quando questa famiglia ha chiamato i Vigili del Fuoco per far eseguire il sopralluogo, i Servizi Sociali del Comune non hanno mai smesso di seguirla. E’ vero, è stato inizialmente proposto un appartamento ad Albiano Magra a 250 euro, che hanno rifiutato. Quindi un contributo in denaro per il passaggio da casa a casa, che parevano aver trovato. Infine, grazie al volontariato, è stato reperito un alloggio, stavolta a Carrara, sempre a 250 euro ma la famiglia si è rifiutata in modo irremovibile di sottoscrivere il contratto perché tal Bernardi gli aveva detto che l’Amministrazione Comunale poteva disporre di cinque alloggi popolari da assegnare a chi era in emergenze abitativa e, conseguentemente, esigevano l’assegnazione di uno di essi”.
Continua l’assessore “Non sono riusciti a fargli cambiare idea non solo i Servizi ma anche la sottoscritta. Li ho infatti invitati a riflettere bene e a non lasciarsi sfuggire l’opportunità di poter avere una casa ad una cifra tanto bassa. Ho pure spiegato loro, evidentemente senza successo, che anche se ERP consegnasse alloggi, una quota d’essi per legge regionale deve andare a chi è in graduatoria bando ed un’altra, assai minore, a chi è in graduatoria emergenze abitativa. E visto che loro possono contare comunque su un’entrata economica, in quest’ultima graduatoria vi sono persone che hanno sicuramente più punteggio di loro perché magari non solo non hanno nessuna entrata ma hanno anche minori a carico o problemi di salute gravi”. Conclude infine l’assessore: “Nonostante non rispondessero più al telefono, dopo molti tentativi i Servizi sono riusciti finalmente a riprendere i contatti con questa famiglia: mi auguro che si possa trovare una soluzione, magari non proprio quella che loro auspicavano ma pur sempre dignitosa e risolutiva di un obiettivo problema.”
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