Politica
Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

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Il coordinatore comunale di Forza Italia Massa Domenico Piedimonte ribadisce la posizione contraria del partito all’ampliamento del Porto di Marina di Carrara, sottolineando l’esigenza di convertirlo a favore della nautica da diporto. Il coordinamento di FI Massa chiede che venga istituita al più presto una commissione di controllo che, con Ministero, Regione, Sindaci della costa ed associazioni (come Legambiente e Paladini Apuo-Versiliesi) possa fornire ulteriori valutazioni affinché l'arenile non scompaia del tutto fino a Viareggio.
“Questa posizione, chiara e cristallina – dice Piedimonte- è stata espressa in ogni assise locale. Ha fatto parte del programma del nostro partito nelle comunali 2018 ed è stata ribadita anche nel programma delle ultime regionali dai candidati della costa.”
“E' già tardi e sin troppo anacronistico –sottolinea- continuare ad obbligare le aziende del settore nautico a doversi recare a Viareggio o altrove per poter allestire le imbarcazioni che le nostre eccellenze costruiscono”
“L'ampliamento del Porto di Marina di Carrara di cui parla il Sindaco De Pasquale – conclude- non deve vedere la luce perchè sarebbe la mazzata finale per la nostra costa.”
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«Credo che con questa uscita la Lega e Nicola Pieruccini abbiano davvero toccato il fondo, diffondendo falsità a mezzo stampa su un tema così delicato come quello della gestione delle reliquie solo per attaccare l’amministrazione. Questa non è politica e il cinismo di queste persone si commenta da solo»: si apre così la replica indignata del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale in merito alla gestione delle salme sollevata dagli esponenti del Carroccio.
«Si tratta di una notizia falsa, costruita ad arte per speculare sui sentimenti delle persone e dei lavoratori. Come prima cosa voglio quindi smentire anche a nome di Nausicaa Spa e del presidente Luca Cimino che a Turgliano ci sia un magazzino degli orrori dove la salme sono trattate senza rispetto», chiarisce il primo cittadino.
L’amministrazione e Nausicaa spiegano infatti che il cimitero di Turgliano è dotato di un apposito magazzino - chiuso al pubblico e accessibile ai soli addetti ai lavori - dove vengono temporaneamente e opportunamente conservate le salme estumulate: su indicazione delle famiglie, parte di queste vengono destinate alla cremazione, parte sono ri-inumate e in questo caso, possono rendersi necessari dei trattamenti specifici, che vengono eseguiti a norma di legge. Nel periodo, limitato a qualche giorno, in cui vengono ospitate nel magazzino, le reliquie sono accuratamente catalogate e conservate - non in semplici scatole di cartone come la Lega vuol lasciare intendere – in appositi contenitori (barriere), secondo quanto prevede la norma. Non solo: le reliquie vengono catalogate e rubricate nel software gestionale a disposizione degli operatori del cimitero, ove vengono annotate tutte le operazioni. I familiari sono costantemente aggiornati e interpellati per concordare giorno e ora della sepoltura e/o cremazione. Queste operazioni fanno parte del consueto e ordinario ciclo di gestione delle salme del cimitero: quello che avviene a Turgliano segue le procedure di legge, nel pieno rispetto della dignità delle reliquie. Da Nausicaa precisano inoltre che in questo momento il magazzino ospita sei salme: 4 sono state estumulate e sono in attesa di cremazione, già programmata; 2 invece devono essere ri-inumate dopo l’apposito trattamento. Nel giro di pochi giorni, come da programma, ognuna troverà la sua corretta destinazione come indicato dalle famiglie.
«Smentite le menzogne di Pieruccini sulla conservazione delle salme – spiega il sindaco - voglio inoltre rilevare come le sue farneticazioni sui risvolti economici di questa vicenda e sulla gestione del forno crematorio siano deliranti e privi di qualsiasi logica non dico finanziaria ma anche solo aritmetica. L’esponente della Lega, infatti, prima vaneggia di un surreale “vantaggio economico dovuto dai minori costi di cremazione” salvo poi smentire sé stesso aggiungendo, dopo poche righe, che il forno crematorio sarebbe “utilizzato oggi dagli amministratori 5 Stelle solo per incrementare il business”, cosa che ovviamente implicherebbe un maggior numero di cremazioni».
«Pieruccini infine dimostra tutta la sua ignoranza quando si rivolge al presidente Cimino in riferimento alle autorizzazioni per le estumulazioni straordinarie, autorizzazioni che sono di competenza del primo cittadino» conclude De Pasquale.
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La Lega Carrara, in un comunicato, denuncia lo stato in cui si trova il cimitero di Turigliano e, in particolare, l'esistenza di scatoloni all'interno di un magazzino contenenti resti di cadaveri:
"La Lega ha l'obbligo morale e politico di mettere al corrente nostri i concittadini che c'è un magazzino degli orrori al cimitero di Turigliano - esordisce -; infatti non può che provocare sconcerto il fatto che proprio in un luogo inidoneo come un magazzino siano presenti resti di cadaveri contenuti in scatoloni di cartone che emettono tra l'altro odori poco piacevoli".
"Non è dato sapere inoltre - prosegue - dove vanno a finire i metalli che compongono le casse dalle quali sono stati tolti i resti, che principalmente lo sottolineiamo sono di zinco e ottone, in quanto nessuno è al corrente se sono trattati come rifiuti speciali oppure e da chi vengono gestiti. Dalla documentazione fotografica che vogliamo rendere pubblica per informare gli eventuali parenti delle salme, si evince che nel magazzino degli attrezzi dove gli operai cimiteriali si recano più di una volta al giorno, ci sono parecchi resti umani e la Lega esige che la Società Multiservizi Nausicaa Spa ed il suo presidente Luca Cimino chiarisca subito chi ha dato l'autorizzazione di trattare senza rispetto le spoglie di questi defunti, ma anche di provvedere tutelare la salute ed il benessere dei lavoratori che ogni giorno subiscono questo stress".
La Lega ricorda che l'attuale modalità di gestione permetterebbe a Nausicaa di ottenere un vantaggio economico dovuto dai minori costi di gestione, che stando al loro report, si aggirerebbe intorno a 400 euro a salma.
"La Lega - continua - non può quindi tacere sul fatto che il Tempio crematorio che si trova all'interno del cimitero di Turigliano, costruito dalla precedente amministrazione per valore di circa un milione di euro e che era stato criticato dal Movimento 5 Stelle perché inquinante, non sia ritenuto un servizio essenziale rivolto ai cittadini ma utilizzato oggi dagli amministratori 5 Stelle solo per incrementare il business molto caro al vicesindaco Matteo Martinelli".
"La Lega - conclude - chiede che tutte le salme che si trovano nel magazzino attrezzi del cimitero vengano cremate e che le ceneri vengano restituite ai familiari e che si intervenga immediatamente con una disinfezione e sanificazione dei locali per permettere agli operai di espletare in sicurezza il loro lavoro".
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Il consigliere massese Andrea Barotti si dice in disaccordo con le parole del sindaco di Forte dei Marmi Bruno Murzi riguardo al porto e risponde definendole "viziate dello stesso campanilismo di cui accusa".
Il primo cittadino, stando a quanto scritto da Barotti esprime "l'ipotesi della chiusura dello scalo apuano a favore di Livorno e La Spezia. Murzi dovrebbe spiegare dove ricollocherebbe gli operai delle imprese che lavorano grazie alla sinergia del porto - continua - Potranno essere reimpiegati delle boutique, nella manutenzione delle case vacanza, nei locali, negli alberghi o negli stabilimenti balneari di Forte dei Marmi? In generale ritengo difficile immaginare un futuro sereno basato su un lavoro stagionale".
Non finisce qui, Barotti prosegue affrontando le argomentazioni "riguardo gli studi condotti dalle Università di Siena per l'escavazione delle Apuane. In merito afferma come "la situazione debba essere affrontata in modo nuovo. Sono in atto sconvolgimenti climatici generali, a cui con gli accordi di Parigi e la transizione green le nazioni cercheranno di dare una risposta. Stiamo affrontando una fase traumatica dal punto di vista sociale ed economico ed è compito della politica offrire una soluzione equilibrata che coniughi esigenze - incalza - La questione di fondo è quale modello sia in grado di evitare il collasso, la desertificazione economica di un territorio ed il contrasto ad un fenomeno che riguarda tutta la costa italiana".
Dello stesso pensiero di Barotti sembra essere il presidente di Confindustria Venturi e del sindaco di Carrara dei quali, il consigliere, appressa l'impegno e le parole: "Entrambi si sono schierati per lo sviluppo dello scalo apuano impegnandosi a trasformare il porto in una sorgente di sabbia per il litorale. Trovo che questa sia la strada da intraprendere senza ulteriori indugi - conclude - Si tratta di una soluzione, da me più volte promossa, per aumentare le potenzialità della zona industriale Apuana, ridurre i costi di manutenzione del porto, suscitare l'interesse di nuovi armatori, rispondere alle esigenze della cantieristica navale e raggiungere lo sviluppo della costa".
Chiara Bernardini
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Il gruppo consiliare Lega di Massa, in un comunicato, spiega le ragioni del voto contrario in consiglio comunale, per la richiesta avanzata dal M5S di una commissione consiliare di indagine sul caso Serinper.
"Crediamo - dice il comunicato - che davanti alla costituzione delle due commissioni di controllo già esistenti come quella regionale richiesta dalla capogruppo della Lega Elisa Montemagni e votata all'unanimità da tutto il consiglio regionale e alla commissione conoscitiva interna costituita dal sindaco Persiani, quella richiesta dai pentastellati rappresenti al momento una copia inutile e ridondante. Come gruppo consiliare affermiamo con convinzione che questa amministrazione ha posto fin da subito una maggiore attenzione verso i servizi sociali, la rotazione delle strutture di affidamento dei minori e maggiori controlli atti alla tutela dei minori ed ai nuclei familiari fragili".
"Non possiamo condividere l'impostazione della minoranza PD e 5 stelle - conclude - che vorrebbe sprecare tempo e risorse per creare una terza commissione,in cui i consiglieri comunali al momento non potrebbero nemmeno visionare tutti gli atti, data l'inchiesta ancora in corso. La richiesta della minoranza è tardiva e sembra partorita a solo scopo propagandistico".
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Il riconoscimento dello stato di emergenza di livello regionale e un finanziamento straordinario di 1 milione e mezzo di euro per il ripristino della viabilità provinciale: è quanto ha richiesto il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, nella lettera inviata al presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e all’assessore all’ambiente, difesa del suolo e protezione civile della Regione Toscana, Monia Monni, per i danni causati dal maltempo nello scorso fine settimana.
“Nelle giornate 22-23 gennaio 2021 – ha scritto il presidente - si sono verificati allagamenti, danni alle coltivazioni, numerose frane e smottamenti in tutto il territorio lunigianese, con particolare intensità nei comuni della Lunigiana nord occidentale, già interessati dalle eccezionali nevicate delle settimane precedenti.
Molte sono state le strade provinciali e comunali chiuse e gravi i disagi per la circolazione, già segnalate dalla Protezione civile provinciale. Dall’inizio dell’allerta di venerdì 22 è stata attivata la sala operativa provinciale unitamente alla Prefettura per la gestione dell’emergenza.
Nella giornata di domenica 24 gennaio insieme ai Sindaci e ai tecnici della Provincia e dei Comuni, è stato effettuato un primo sopralluogo e avviati gli interventi possibili in emergenza”.
Sono state sette le strade provinciali chiuse a causa di questa emergenza: SP 37 Pontremoli-Zeri, SP 38 Succisa, SP 63 Guinadi, SP 58 Ugliancaldo, SP 67 Bagnone-Iera, SP 17 Posara, SP 75 di Lagastrello-Comano: di queste solo la Sp 67 di Bagnone è stata riaperta a senso uncio alternato con il divieto di transito per i mezzi superiori ai 2,20 metri di larghezza.
Oltre allo stato di emergenza, come scritto, è stato richiesto un finanziamento straordinario indicato sommariamente in 1,5 milioni di Euro per poter garantire la riapertura in sicurezza delle strade provinciali chiuse e poter ripristinare i collegamenti con le frazioni montane interessate.
La lettera si chiude con l’invito da parte del presidente Lorenzetti a “valutare la possibilità di mettere in campo un intervento finanziario pluriennale per consentire a questa Provincia di programmare un piano di manutenzione
straordinaria pluriennale in grado di mettere in sicurezza le infrastrutture viabili del territorio provinciale con interventi risolutivi”.
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Quel materiale è prezioso, non finisca in discarica. A chiederlo e a scongiurarlo è Italia Nostra Apuo-Lunense che con una lettera aperta indirizzata al sindaco richiama l'attenzione dell'amministrazione sul valore economico, storico e artistico del materiale di arenaria divelto in questi giorni dai marciapiedi di Marina Est in occasione dei lavori di rifacimento.
La presidente dell'associazione Emanuela Biso chiede che fine farà quel materiale, pregando l'amministrazione di non lasciarlo alle ditte appaltatrici, ma di serbarlo per il suo reimpiego in contesti cittadini, appartenendo quel materiale alla comunità carrarese.
Un appello molto simile ad altri appelli rivolti ad altre amministrazioni vicine, come a La Spezia, dove un tempo si estraeva arenaria esportata in tutto il mondo e forse chissà, anche nella vicina Carrara e dove alcuni con a cuore il patrimonio artistico e culturale della propria città hanno ricordato nel loro appello sui quotidiani: "La nostra arenaria oggi ha un valore economico notevole, è un altro bene comune che andrebbe strenuamente difeso e che invece sparisce giorno dopo giorno lasciando posto al triste e poco longevo cemento", chiedendo quindi stoccaggio scientifico e reimpiego in occasione dei lavori di rifacimento.
Più o meno quanto chiede la nostra Italia Nostra Apuo-Lunense nella lettera al sindaco.
"Egregio Sindaco - si rivolge l'associazione - in questi mesi l'amministrazione sta provvedendo meritoriamente al rifacimento dei marciapiedi di Marina Est. Nel corso della ristrutturazione sono stati rimossi centinaia di pezzi di arenaria che orlavano i marciapiedi, lavorati a mano e posizionati, in alcuni casi, addirittura cento anni fa. Considerato il valore non solo economico ma anche storico-artistico di queste pregiate testimonianze del nostro passato, Le chiediamo quale sarà la loro fine".
Per Emanuela Biso, la presidente dell'associazione, il materiale non merita né la discarica né di essere lasciato alle ditte appaltatrici e chiede di essere informata del destino di quei materiali: "Italia Nostra si augura che non siano già finite o che non finiscano in discarica o, ancora, che non siano acquisite dalle ditte appaltatrici. Riteniamo infatti debbano restare in possesso del Comune per essere proficuamente utilizzate in altri contesti. Le saremmo, quindi, molto grati se comunicasse alla nostra Associazione e alla cittadinanza quali sono le intenzioni dell'amministrazione comunale in merito a questo pregevole materiale che non deve essere affatto disperso".
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Nel corso dell’incontro di questa mattina con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali in merito ai concorsi per le assunzioni alla Regina Elena, al quale hanno preso parte in collegamento web il presidente dell’azienda speciale, Giuseppe Profili, il direttore Valeria Ricci e il consigliere di amministrazione Mauro Lancioni, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha ascoltato con interesse le istanze delle parti sociali.
Come aveva assicurato già venerdì scorso a Giovanni Marchi, lavoratore dell’azienda speciale e fautore di una accesa protesta, il primo cittadino ha ribadito che le soluzioni contrattuali proposte non puntano a una “privatizzazione” della Casa di Riposo e saranno integrate, in sede di contrattazione individuale, per equiparare il trattamento dei neoassunti a quello del personale già in forza alla struttura. «Come amministrazione, insieme al presidente Profili, siamo disponibili a tornare a confrontarci sugli aspetti più prettamente tecnici di questa vicenda, per questo abbiamo accolto positivamente la proposta di convocare un nuovo tavolo» ha dichiarato De Pasquale, precisando che per questioni organizzative l’appuntamento dovrà tenersi all’inizio della prossima settimana.
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«Il porto non è ad uso esclusivo della città di Carrara ma è una infrastruttura che serve l’intera provincia e non solo. Fin quando non ci si libererà della mentalità di chi guarda solo al proprio orticello, questo territorio non riuscirà mai a sviluppare a pieno le sue potenzialità»: si apre così la risposta del sindaco di Carrara Francesco De Pasquale al suo omologo di oltre foce che ieri, parlando dello sviluppo dello scalo apuano, ha chiesto “una compensazione” per la sua città.
«I traffici e le movimentazioni del porto non vanno a beneficio della sola città di Carrara. Sono tantissime infatti le aziende situate sul territorio massese che utilizzano questa infrastruttura, a iniziare da quelle che operano nel comparto della nautica. Lo scalo è una risorsa per tutta la provincia e anche per le aree limitrofe quindi la logica della “compensazione” non ha alcun fondamento» spiega il primo cittadino. Non è un caso che gli interventi sullo scalo apuano siano sempre stati storicamente condivisi non solo con Regione Toscana e Autorità Portuale (oggi Autorità di Sistema) ma anche con Massa.
«Massa già beneficia in termini economici/industriali della presenza dello scalo e lo farà ancora di più in futuro quando le migliorie previste nel nuovo piano regolatore, permetteranno sia di dare sfogo alle ambizioni turistiche del nostro territorio - che non a caso su questo fronte lavora in un ambito turistico che coinvolge Massa, Carrara e Montignoso provinciale - sia alla riorganizzazione e sviluppo di alcuni settori già strategici, come la nautica. Penso ad esempio all’installazione del travel lift richiesto da decine e decine di aziende del settore» prosegue il primo cittadino.
De Pasquale risponde anche sul fronte del problema-erosione: «Nessuno trascura o sottovaluta il problema erosione. La nuova riorganizzazione degli spazi è decisamente più prudente rispetto al progetto precedente che aveva un impatto importante anche sulla foce del Carrione». Il primo cittadino spiega inoltre al suo omologo di oltre Foce «che la Regione Toscana ha già “sposato” la filosofia della cosiddetta banca delle sabbie. Questa permetterà, attraverso l’utilizzo di tecnologie innovative, messe in opera per la prima volta in questi giorni nello scalo di Ravenna, di effettuare ripascimenti con sabbie di dragaggio preventivamente pulite. Il sindaco di Massa – ammonisce De Pasquale - dovrebbe sapere che questa nuova tecnologia è stata ideata proprio da una azienda della sua città». Non solo. Il sindaco di Carrara conclude ricordando che «Nell’ambito degli studi e degli approfondimenti collegati al nuovo progetto di miglioramento del porto, è stato preso in considerazione anche l’impatto che le modifiche avranno sull’erosione. Da queste ricerche – conclude il sindaco di Carrara - risulta che con il “nuovo porto” non ci sarà un peggioramento su questo complesso fenomeno».
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Nuovo sopralluogo questa mattina da parte dell'Amministrazione comunale di Massa e del Consiglio di Amministrazione di GAIA al depuratore Lavello 1, a tre mesi di distanza della precedente visita, svoltasi lo scorso ottobre. Il sindaco Francesco Persiani, insieme all'assessore comunale all'ambiente Paolo Balloni, hanno potuto verificare la conclusione degli ultimi interventi di GAIA sul depuratore, che hanno avuto come obiettivo il contenimento degli odori provenienti dalle attività dell'impianto. Sul posto erano presenti anche il presidente di GAIA S.p.A., Vincenzo Colle e la vice presidente, Michela Consigli, insieme ai tecnici del Gestore.
Dopo che nei mesi scorsi era stata eseguita la copertura delle vasche di sedimentazione primaria, il Gestore ha adesso terminato la realizzazione delle strutture di copertura nelle parti di impianto destinate allo stoccaggio dei fanghi, del vaglio e delle sabbie e dei relativi filtri per la purificazione dell'aria estratta. Questi interventi erano iniziati lo scorso autunno, dopo l'ottenimento dell'autorizzazione necessaria da parte della Regione Toscana. Le nuove strutture, come hanno potuto osservare in prima persona gli amministratori stamani, sono già in funzione e si stanno svolgendo in questi giorni le ultime attività di collaudo.
Come già annunciato nei mesi scorsi, sul depuratore Lavello 1 ci sono altri due nuovi progetti, che prenderanno il via una volta terminate le operazioni di gara: riguardano l'ottimizzazione del trattamento delle acque di pioggia e il miglioramento del trattamento dei fanghi in uscita: l'importo complessivo stanziato per questi due interventi, che saranno realizzati entro il 2022, è di circa 3 milioni di euro.
Ha dichiarato il Sindaco Francesco Persiani: "A distanza di pochi mesi dall'ultimo sopralluogo, assieme all'assessore Balloni, siamo tornati al depuratore Lavello 1 per verificare l'andamento dei lavori ed ho notato con piacere che sono state effettuate molte opere importanti per il perfezionamento dell'impianto. Ringrazio il personale e la società Gaia che, accogliendo le nostre richieste, ha provveduto ad apportare velocemente tali migliorie fondamentali anche sotto il profilo ambientale e per la tutela della cittadinanza." Paolo Balloni, assessore all'Ambiente del Comune di Massa ha aggiunto: "tra i vari problemi ambientali che stiamo affrontando, quello della depurazione ha una rilevanza centrale in quanto funzionale e strategico al mantenimento dell'eccellente qualità delle acque, quindi anche in un'ottica turistica".
Hanno dichiarato il Presidente di GAIA, Vincenzo Colle e la Vice Presidente, Michela Consigli: "Concentriamo i nostri sforzi sulle opere di potenziamento degli impianti nel territorio di Massa, e con il tempo stiamo raggiungendo risultati molto incoraggianti, che hanno consentito di superare molte criticità prima esistenti. La nostra intenzione è di arrivare preparati alla stagione estiva, come contributo per la qualità delle acque di balneazione a beneficio di tutta la collettività, e anche del turismo del nostro territorio. Ricordiamo che il depuratore Lavello 1 lavora ormai da più di un anno e mezzo nella nuova configurazione potenziata, essendosi conclusi a maggio 2019 i lavori di ristrutturazione più significativi previsti sull'impianto. Andiamo avanti con le nuove opere."
Presso l'impianto di Lavello 1, che ha di recente ricevuto l'AUA ( Autorizzazione Unica Ambientale) definitiva, è stata installata anche una nuova centrifuga ad alto rendimento per la disidratazione dei fanghi. Adesso, i nuovi progetti in partenza sul depuratore si prefiggono diversi obiettivi: il progetto riguardante le acque di pioggia prevede la realizzazione di una nuova vasca di accumulo dove l'acqua verrà stoccata e disinfettata in maniera più efficiente ed efficace. Questo intervento consentirà di superare definitivamente le criticità che emergono in presenza di forti temporali o in generale di eventi meteorici di rilievo, riducendo l'entrata in funzione del sistema del bypass e contribuendo a salvaguardare la qualità delle acque di balneazione sulla costa. Per quanto riguarda invece la progettazione dei lavori finalizzati al miglioramento del trattamento dei fanghi, GAIA ha in progetto di efficientare le stabilizzazioni anaerobiche dell'impianto, che consentiranno di avere un fango più secco e più stabilizzato in alimentazione alla centrifuga, cosa che avrà come effetto previsto una minor produzione di fango da smaltire. Inoltre, in questo caso l'obiettivo è anche risparmiare energia: infatti, durante questo intervento sarà installato un sistema di recupero energetico che permetterà di recuperare energia e calore a partire dal biogas prodotto dal processo di digestione anaerobica.
Ulteriori novità provengono anche dal depuratore Lavello 2, dove i lavori sulle acque di by-pass sono pressoché completati e a breve si procederà alla ottimizzazione del sistema di misura delle acque del by-pass. È inoltre in corso di definizione la progettazione relativa all'installazione di una nuova centrifuga più performante rispetto a quella attualmente in uso, degli ispessitori dinamici per l'ottimizzazione della linea fanghi. Per il miglioramento delle condizioni ambientali è prevista anche l'installazione di due impianti di trattamento degli odori, per i locali di pretrattamento e per il locale fanghi.
- Giorno della Memoria: mercoledì 27 gennaio in programma un consiglio solenne
- Studio realizzato dal network Ernst Young, la critica di Barotti all'amministrazione Persiani
- Lavori sul Ponte di Avenza, per la Lega si violano le regole e le norme di sicurezza
- Solidarietà dei Si-Cobas a Gianni Marchi, dipendente della casa di riposo Regina Elena
- Alberti (Pd) interpella il sindaco sull’apertura dell’ambulatorio medico a Casette
- Riparte il progetto del raddoppio della Pontremolese: la soddisfazione di Ferri
- Pd: "Accuse di favoritismi, Benedetti rincara la dose"
- Rifondazione Comunista: "Le amministrazioni prendano una chiara posizione su Gaia"
- Medicina nucleare al Noa, il comitato non ci sta: “Siamo sconcertati”
- Benedetti denuncia: "Politica pilotata", Roberta Dei incalza: "Accuse molto gravi"


