Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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Questa mattina il sindaco Francesco De Pasquale ha effettuato un sopralluogo sul ponte di via Gino Menconi per fare il punto sui lavori insieme ai tecnici della Regione Toscana, appaltatrice dell’opera. Erano presenti alcuni esponenti del comitato di residenti di Avenza che ha seguito i lavori fin dall’annuncio dell’apertura del cantiere.
I tecnici della Regione hanno spiegato che terminati i lavori per il passaggio dei sottoservizi sono già in corso le opere di distacco e rimozione del vecchio ponte che verrà tagliato e asportato in tre parti. Successivamente è prevista la rimozione delle mensole di appoggio. Contestualmente procedono i lavori di rifinitura dell’attraversamento che comprendono la pavimentazione del marciapiedi, la tinteggiatura dei new jersey e l’installazione di corrimano e ringhiere.
E’ prevista inoltre l’installazione di lampioni che rientra però tra le ultimissime attività del cantiere: per questo, ascoltate le segnalazioni del comitato il sindaco De Pasquale, ha chiesto e ottenuto dalla Regione l’impegno a provvedere a stretto giro a dotare la zona di una illuminazione provvisoria per garantire maggiore sicurezza e visibilità, soprattutto ai pedoni.«Il confronto e l’interlocuzione con i residenti è sempre utile perché permette di apportare piccole ma importanti correzioni agli interventi, rendendo le opere più fruibili e più gradite a chi le utilizzerà tutti i giorni» ha commentato il primo cittadino.
Per la conclusione definitiva del cantiere si dovrà attendere ancora circa un mese: è prevista inoltre una nuova chiusura della viabilità, per non più di 7 giorni, che servirà a effettuare il collaudo dell’opera e tutti quegli interventi di rifinitura che non possono essere realizzati con le auto in circolazione, come ad esempio la segnaletica orizzontale.
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Quasi 200 piante saranno installate nel centro città per un maggiore decoro ed un contenimento degli effetti climatici e dell’inquinamento da polveri sottili. La Giunta comunale ha approvato il progetto definitivo/esecutivo dell’intervento da poco meno di 400 mila euro che riguarderà tre aree centrali e trafficate: via B. Croce, con la trasformazione in un viale alberato, di viale Chiesa e Largo Matteotti dove sarà integrato il verde esistente. L’intervento illustrato dal sindaco Francesco Persiani e dall’assessore Marco Guidi con deleghe a mobilità, arredo e decoro urbano, rientra nel bando regionale allo scopo di ridurre le emissioni di gas e sostanze inquinanti in ambito urbano attraverso progetti di sviluppo sostenibile ed incremento del verde.
“Con questo intervento rispondiamo alle, seppur infondate, critiche di cittadini e associazioni secondo cui staremmo riducendo il verde pubblico e cementificando parti della città; le essenze sono state scelte dopo uno studio approfondito e la consulenza di esperti agronomi. Per noi l’ambiente e il decoro sono fondamentali e, in questo caso, il progetto ha una funzione che non è solo di abbellimento, ma contribuisce a contrastare i cambiamenti climatici e ridurne gli effetti. Non a caso, le piante indicate sono adatte all’assorbimento di polveri. La parte più sostanziosa e principale del progetto è sicuramente quella di via B. Croce che diventerà un vero e proprio viale alberato con ben 121 piante di canfora (Cinnamomum camphora), oltre alla riattivazione della pista ciclabile a doppio senso ed un miglioramento dei parcheggi” ha dichiarato il sindaco Persiani.
Complessivamente saranno piantate 180 nuove alberature tra via Croce, viale Chiesa e largo Matteotti.
“E’ un segnale forte che vogliamo dare alla cittadinanza come amministrazione per una città più green e che guarda al futuro – ha spiegato l’assessore Guidi – siamo una città con problematiche di polveri sottili e per questo abbiamo partecipato al bando. Se in via Chiesa e largo Matteotti andiamo sostanzialmente a integrare la presenza di alberi dando una copertura a negozi ed edifici, l’intervento maggiore sarà in via Croce che cambierà completamente volto dove oltre alle alberature, sarà realizzata una pista ciclabile che si collegherà a quella in corso di completamento in via Carducci permettendo di implementare, sempre in ottica di rispetto per l'ambiente, l'utilizzo della mobilità sostenibile. Da sottolineare che a questo progetto si sommano altri interventi come i cinque platani che piantumeremo in piazza Palma, sei alberature in piazza Bertagnini al momento sprovvista di verde, venti piante in piazza Garibaldi. Una volta terminate le fasi burocratiche, il progetto sarà immediatamente cantierabile e contiamo di realizzarlo entro il 2021”.
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I consiglieri del comune di Massa Alberti Stefano, Berti Uilian, Carioli Gabriele, Dell'Ertole Dina, Giusti Giovanni, Incoronato Agostino, Mencarelli Luana, Menchini Paolo, Mosti Elena e Volpi Alessandro annunciano che le minoranze hanno deciso di rifiutare la presidenza della Commissione Affari Istituzionali, come segno di denuncia delle molteplici violazioni delle regole democratiche, che sono dette avvenire nel comune di Massa.
“Le minoranze sono approdate alla grave decisione di non accettare la presidenza della Commissione Affari istituzionali, che le spetta per legge e da cui si è dimesso il consigliere Agostino Incoronato –dichiarano- perché non hanno alcuna intenzione di legittimare l’ormai evidentissima violazione delle regole democratiche consumata dall’amministrazione e della maggioranza.”
“Da tempo –affermano- i lavori del Consiglio comunale e delle Commissioni si svolgono senza la garanzia della fondamentale pluralità delle opinioni. L'adesione supina a quanto indicato dalla Giunta ha persino prodotto in maniera suicida il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza in Commissione Ambiente all’atto ricognitorio degli agri marmiferi, ritirato poi senza preavviso dallo stesso sindaco durante la seduta del Consiglio Comunale attraverso la votazione di una pregiudiziale, quindi per dubbio di legittimità. “
“La vicenda del Regolamento del funzionamento del Consiglio Comunale –puntualizzano- è un’ulteriore, tangibile prova di questo atteggiamento arbitrario della maggioranza che ha imposto una raffica di emendamenti prodotti dalla Giunta funzionale solo alla tenuta della maggioranza, al di là di ogni altra logica politica e senza la pur minima dimensione democratica. In questo senso il Regolamento è un vero e proprio atto spartitorio che cancella peraltro prerogative di difesa del pluralismo come nel caso del voto segreto.”
“In questo clima –spiegano- si inseriscono episodi, ripetuti e sconcertanti come la censura operata dalla presidenza dal Consiglio agli interventi dei consiglieri di minoranza, che è resa oltremodo facilitata dalla possibilità unilaterale, del Presidente o dell'assessore Balloni, di togliere l’audio ai microfoni on line degli esponenti della minoranza.”
“Altra grave vicenda –aggiungono- è stata anche la ripresa e la diffusione pubblica di conversazioni private di consiglieri, irrisi e lesi nell’esercizio delle loro funzioni, senza che nessuna voce di richiamo altrettanto pubblico si sia levato dall'amministrazione o dai suoi consiglieri. Sono state molteplici, inoltre, le convocazioni giunte fuori tempo massimo, con documentazione incompleta e in alcuni casi persino sbagliata.”
“Alla luce di tutto ciò –asseriscono- la decisione di non accettare l’unica presidenza che spetta alle minoranze nasce proprio dalla convinzione dell’imprescindibile esigenza di non essere in alcun modo parte di un processo compiuto in costante disprezzo della democrazia. Se una maggioranza trasforma le istituzioni democratiche in luoghi antidemocratici, la mancata legittimazione da parte delle minoranze di tali luoghi è l’unico modo perseguibile per difendere la democrazia.”
“Non si tratta di assentarsi dalle istituzioni –concludono- ma di fare lo sforzo decisivo per denunciare l’aggressione che stanno vivendo. E’ in corso, ormai da tempo, un’opera di svuotamento dei compiti del Consiglio, divenuto un triste “votificio”, guidato da un presidente arrogante, la cui posizione mette in difficoltà la stessa maggioranza costretta a difenderlo battendo strade davvero poco credibili, come una Commissione ad hoc creata dal sindaco con un’anomala e costosa ordinanza. Dopo due anni e mezzo di erosione della dignità dei membri del Consiglio comunale è giunto, davvero, il momento di dire basta.”
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“Nelle aule scolastiche garantire una qualità dell’aria ottimale è, a prescindere, indispensabile; - ha spiegato Luca Tonlazzerini responsabile dipartimento cultura Forza Italia Massa - secondo il Consiglio nazionale degli ingegneri, gli impianti di ventilazione meccanica negli edifici scolastici sono imprescindibili, al pari della sicurezza antisismica.”
"Secondo quanto pubblicato da SIMA in collaborazione con la Cattedra UNESCO per l’educazione alla salute e sviluppo sostenibile, una scadente areazione potrebbe causare episodi malevoli. Oggi, in piena pandemia, come riportato nel verbale n.100 del 12/08/2020 del Comitato Tecnico Scientifico, la circolazione dell’aria è ancor più fondamentale per cercare di abbattere il rischio di contagio da Sars-cov-2. Anche in questa occasione, - ha continuato Luca Tonlazzerini - il PD, che da sempre governa la nostra regione, ha rapidamente elaborato una soluzione altamente innovativa: aprire le finestre. Peccato che siamo nel cuore dell’inverno e l'apertura delle finestre non garantisce la salubrità e il comfort dell'ambiente ed, inoltre, stride fortemente con l'efficienza energetica; “soluzione sinistra”, che in alcuni Istituti è ulteriormente aggravata dal malfunzionamento dei sistemi di riscaldamento ormai diventato consuetudine. Non credo che la soluzione per non contrarre il Coronavirus sia, quando va bene, quella di sviluppare altre malattie da raffreddamento che, oltretutto, comportano lo scatenarsi dei protocolli per potenziali malati Covid, mettendo in allarme scuole e famiglie per un possibile contagio. Auguriamoci che la mancata attenzione del PD al mondo scuola non comprometta nuovamente le lezioni in presenza e, soprattutto, che non sia d’innesco per una terza ondata.”
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Proseguono gli incontri online del Dipartimento Tutela del Made in Italy di Forza Italia Toscana: mercoledì 13 gennaio alle ore 18, nuova diretta Facebook e questa volta si parlerà di turismo, con interventi di operatori del settore: due guide turistiche, Michela Ricciarelli e Donatella Beneventi, quest'ultima anche collaboratrice della Gazzetta e il coordinatore di Forza Italia Argentina Gustavo Velis.
Modera l'incontro Antonella Gramigna, responsabile del dipartimento tutela del made in Italy Forza Italia Toscana e organizzatrice degli incontri.
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Il consigliere civico Barotti torna sul tema erosione stante il silenzio dell'assessore Monia Monni e scrive: "Il tema dell'erosione ha messo in evidenza le divisioni, quando servirebbe unità (possibile che un Sindaco non sia stato invitato ad un sopralluogo? Sarebbe utile chiarire questo aspetto), la scarsa logicità, dovuta forse all'ansia di dire subito qualcosa (sembra non esserci più spazio per un pensiero più ampio), del messaggio lanciato dalla politica; per essere più chiaro che senso ha annunciare la creazione di una task force e contestualmente informare che verranno impiegate le sabbie del porto di Viareggio e il pietrisco di cava per il ripascimento?
Il civico pone dubbi sul tavolo di studio: "Credo che i cittadini si domanderanno se il compito della squadra che si formerà avrà la funzione di "timbrare" decisioni prese in altre sedi o se, invece, potrà muoversi in autonomia". Barotti attacca la politica ed i silenzi: "Ed ancora, l'altro profilo che si delinea, ancora una volta, è l'incapacità della politica locale, senza distinzione di ruolo o livello, di essere protagonista di un vero cambiamento preferendo, almeno così sembra, delegare alla Regione, in toto, il nostro "salvataggio". Ho sempre sostenuto che siano le idee, il confronto il motore per crescere e debbo rilevare che, con rammarico, vi è una maggior capacità interlocutoria in ambiti nazionali ed europei rispetto al livello regionale; me ne dispiace forse pensavo che un "governo" più vicino al territorio avesse un orecchio meno distante o forse, più semplicemente, da imprenditore sono abituato ad altri ritmi".
Il Consigliere di Arcipelago Massa pone a confronto, sul piano tecnico e politico, due visioni: "Penso, da contribuente, sia corretto chiedere conto, visto che non esiste una Zecca della Toscana, della scelta, anticipata sulla stampa, dall'Assessore Monni per ridare respiro al nostro litorale; credo sia serio farlo esponendo alcune considerazioni politiche e tecniche sull'alternativa offerta con l'ecodragaggio rispetto ad un "esperimento" già visto. In primo luogo il sedimento antistante il porto di Viareggio, come il pietrisco di cava, non è autoctono arriva dal Serchio ed è, ormai, a fine ciclo; non si tratta della sabbia che molte generazioni di Apuani, turisti hanno calpestato! Si tratta di sedimenti, per il 60% circa, a bassissima granulometria (limi e fanghi) che si disperderanno, non resisteranno all'erosione, finiranno oltre la linea batimetrica, creeranno, comunque, opalescenza peggiorando la limpidezza delle nostre acque. Ed ancora, la bassa granulometria (sotto i 50 micron) non consente, se si procedesse ad un trasferimento tal quale, di escludere che quel materiale possa ospitare, ad esempio, l'alga tossica che ha una granulometria tra i 25/55 micron quindi un trattamento, per garantire la salubrità del "prodotto", sarà indispensabile. Il Porto di Viareggio, con la quota recuperabile (considerando una curva granulometrica adatta al litorale Apuano e del Forte), può essere considerato ma deve essere messo sul tavolo anche il costo di trasporto dovuto alla distanza, circa dieci miglia, dal punto di intervento. Il Porto di Marina di Carrara, dista solo 4 miglia, da una stima approssimativa, con l'ecodragaggio, sarebbe in grado di fornire sabbia autoctona (giunta dal fiume Magra), di qualità superiore, sia per consistenza sia perché comunque privata di eventuali fanghi ed altre indesiderate componenti, per ben 1.300.000 mc dalle sole vie di accesso (lascio intuire quanto si otterrebbe ampliando il raggio lungo il profilo di costa oltre la linea batimetrica) e non i pochi 100.000 mc di Viareggio. In merito alla quota di materiale residuo che dovrebbe pervenire dalle cave, oltre ad essere naturalmente estranea all'ambiente in cui verrà collocata, oltre a produrre un impatto ambientale (estrazione dal monte, lavorazione, trasporto, movimentazione su gomma), genera, con il moto ondoso sabbia, limi e marmettola con buona pace della limpidezza e della salinità (basta qualche nozione di chimica per capire l'effetto del carbonato di calcio); quel "prodotto" è ottimo per l'edilizia, per i fondi stradali ma non è l'ideale, a detta di esperti, per creare un lido di qualità. Se queste sono ragioni tecniche ve ne sono altre di carattere strategico politico; l'Unione Europea ha messo sul piatto risorse per rendere eco compatibile l'economia degli Stati membri (per l'Italia 70 miliardi che a caduta arriveranno, sulla base di progetti, alle Regioni) quindi dovremo essere capaci di elaborare un piano ecoportuale (studi, linee guida per trasformare gli scali in un elemento sinergico per contrastare fenomeni erosivi aggravati dal cambiamento climatico esistono già) per trasformare il porto di Marina di Carrara in una risorsa ambientale; diminuiremo i costi di manutenzione dello scalo, miglioreremo l'attrattività anche turistica delle nostre banchine, avremo la nostra sabbia, calpesteremo una spiaggia non polverosa, non vedremo acque opalescenti, giungeremmo, con una buona programmazione, all'ambita progradazione della costa con beneficio non solo nostro ma anche degli altri Comuni vicini (Montignoso, Forte dei Marmi etc)".
Per Barotti deve aprirsi una fase nuova: "Credo che il tempo imponga nuovi percorsi, nuove strade al passo con la tecnologia e con le politiche di sviluppo, di sostenibilità su cui investe e spinge ad investire l'Europa, la nostra casa comune!".
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L’assessore Scaletti e Nausicaa S.p.a. presentano in commissione Ambiente il nuovo progetto di raccolta sfalci e potature rivolto agli utenti di Carrara centro. Il progetto consiste nella creazione di in un’isola ecologica, situata a San Martino, con due diverse soluzioni attuative.
Nuova aggiunta al progetto di raccolta rifiuti su territorio comunale. Il progetto di isola ecologica per gli sfalci e le potature in centro a Carrara è, infatti, complementare all’iniziativa di raccolta differenziata dei rifiuti, che fino ad oggi non comprende il ritiro del verde.
“L’idea di questo progetto – afferma Scaletti – nasce dalla volontà di creare un piccolo centro di raccolta, facilmente raggiungibile, che potesse permettere agli utenti lo stesso dialogo che hanno con avevano con i cassonetti”.
“È stata identificata la zona del parcheggio di San Martino – spiega – perché in questo modo si andrebbe ad intaccare in maniera minore la disponibilità dei parcheggi per i cittadini ed anche per la vicinanza all’antenna di telefonia mobile”
Sono state presentate due possibili soluzioni, con funzionalità e costi diverse, valutati nel corso della commissione.
“La prima soluzione è più “tecnologica”, ma economicamente più impegnativa – spiega l’ing. Bertoneri di Nausicaa S.p.a. – e consiste nel posizionamento di due cassoni scarrabili (che possono essere rimossi da autocarri), senza opere di contorno come recinzioni, con un’interfaccia per il riconoscimento dell’utente posta direttamente sullo scarrabile, una pala compattatrice e un sistema per alimentazione con pannelli fotovoltaici”
“La seconda –continua- prevede l’installazione di due cassoni scarrabili basilari, senza nessun automatismo all’interno di essi e la creazione di una recinzione di contorno, con un’entrata per gli utenti con un dispositivo per il riconoscimento del fruitore.”
Mentre il costo della prima soluzione si aggira intorno ai 110 mila euro, dove la maggior parte dell’importo viene aumentato dai cassoni tecnologicamente più avanzati, per la seconda soluzione il prezzo può variare tra i 55 mila e i 75 mila euro, variazione imputata principalmente alla scelta della recinzione.
Sono state sollevate diverse perplessità, in particolare dal presidente della commissione Monteserchio sui costi di mantenimento dei cassonetti tecnologici, in quanto gli sfalci e le potature, essendo composte da materiali di vario ingombro potrebbero intaccare più rapidamente il funzionamento degli ingranaggi.
Per quanto riguarda le tempistiche di attuazione: “Nei prossimi giorni – dice Scaletti - sarà necessario prendere una decisione definitiva in merito al progetto, per quanto riguarda la soluzione. Le tempistiche devono essere le più brevi possibili, visto che questo piano rientra nel progetto di finanziamento al 50% sugli investimenti dell’ATO, quindi si devono evitare problemi nella rendicontazione.”
I commissari, dopo aver analizzato i vantaggi e gli svantaggi delle soluzioni, propendono maggiormente verso il progetto più economico, in quanto si ritiene di poter ovviare alle problematiche più facilmente.
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Il PRI di Massa, sezione G. Mazzini, ha inviato al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all'assessore ai lavori pubblici della Regione Toscana Monia Monni, al consigliere regionale Giacomo Bugliani, al presidente della provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, al sindaco del comune di Massa Francesco Persiani e infine all'assessore ai lavori pubblici del Comune di Massa Marco Guidi, una lettera aperta, dove vengono espresse le valutazioni relative alla gestione del ripascimento dell'arenile di Massa, emergenza riemersa prepotentemente dopo le ultime mareggiate che hanno compromesso la situazione: "Tale prevenzione avrebbe dovuto essere attuata con interventi finalizzati alla soluzione definitiva dell'annoso problema e non con opere provvisorie ed estemporanee che, fin dall'inizio era chiaro fossero dei semplici -e assai dispendiosi-palliativi che, come era facilmente prevedibile, si sono rivelati insufficienti e inadeguati"
Il partito ricorda anche un incontro effettuato il 5 aprile 2019 alla Villa Rinchiostra a Massa, presente anche l'attuale presidente della Regione Giani, dove erano state avanzate proposte e un progetto, approvato dalle Istituzioni, per risolvere l'annoso problema dell'erosione: " L'attuale Presidente della Regione Toscana ,allora Presidente del Consiglio Regionale, ed il Sindaco di Massa, presenti al convegno- recita la lettera- avevano dato la loro incondizionata disponibilità a riprendere in esame detto progetto per valutarne l'attualità ed aggiornarlo, se del caso, rispetto alla mutata attuale situazione erosiva ed ambientale, dato il tempo infruttuosamente trascorso dal momento della sua predisposizione, ma purtroppo così non è stato.
E' un dato oggettivo che ci siano voluti 3 anni per appaltare un ripascimento di 100 mila mc. di sabbia - tra l'altro ad una ditta che non è stata in grado di portare a termine l'incarico assunto-in una zona di arenile che notoriamente ne perde altrettanta in un solo anno. La situazione è ormai drammatica e occorre non perdere inutilmente ulteriore tempo prezioso.
Invitiamo- conclude - quindi tutti gli Enti preposti a riconsiderare e a rivalutare il progetto del 2000 aggiornando la cartografia ed eliminando gli interventi realizzati in questi ultimi anni in difformità allo stesso. Il ripascimento, con quantità insufficienti e con materiali inadeguati, come è purtroppo avvenuto, non ha rappresentato affatto una soluzione al problema, ma solo un'inutile perdita di tempo oltre a comportare un costo ingente che grava su tutta la comunità la quale, di contro, non risente di alcun beneficio".
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Soddisfazione da parte del gruppo consiliare di maggioranza del comune di Carrara per il potenziamento del servizio di video sorveglianza, con uno stanziamento di 200 mila euro per il posizionamento di telecamere, intorno alle aree ecologiche, collegate alla centrale della polizia municipale.
Il progetto è una misura finalizzata al contrasto di comportamenti incivili da parte di taluni, chiamati i "furbetti del cassonetto", che abbandonano i rifiuti fuori dagli spazi consentiti, e che, potranno essere individuati e sanzionati.
"Come Presidente della Commissione Ambiente - interviene il consigliere del Movimento 5 Stelle, Giovanni Montesarchio - plaudo all'imminente potenziamento della videosorveglianza. Sarà mia cura lavorare con tutta la commissione per concludere in tempi brevi la stesura del regolamento sugli ispettori ambientali, ulteriore importante strumento a disposizione della collettività e deterrente agli abbandoni".
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“Anche quest'anno abbiamo deciso di intervenire sulla strade di competenza comunale stanziando risorse importanti per effettuare una lunga serie di asfaltature complete. Come negli anni passati è stato predisposto un piano straordinario, peraltro già avviato, perché molte strade cittadine necessitano di interventi di rifacimento. Consapevoli che le condizioni delle strade non erano delle migliori, già nel 2018 e 2019 sono stati eseguiti lavori su decine di vie e stiamo cercando di coprire gran parte del territorio”. Il sindaco Francesco Persiani, assieme all'assessore ai Lavori pubblici Marco Guidi, annuncia il Piano asfalti, ripartito lo scorso 4 gennaio per oltre 210.000 euro di lavori su molte strade della nostra città.
Dal 4 gennaio è iniziato il rifacimento del manto stradale dell'intera via Quercia. Nelle prossime settimane, compatibilmente con le condizioni meteo, saranno oggetto di intervento le seguenti strade: via Pascoli, via Acquedotto, via Alteta, via Esperanto, via Fucchia, via Salvioni, via Chiesina del Casone, vicolo Castellaccio, via dei Corsari, via delle Tortore e via Matteoni.
E ancora, nella zona montana saranno oggetto di asfaltatura via Campi (la strada che porta al cimitero di Forno), via dei Carri, oltre ad interventi sulla strada che porta al Vergheto, per oltre 60 mila euro, alle Casette e in località Resceto.
Questi interventi che si vanno ad aggiungere a quelli già realizzati nel corso del 2020 e che hanno visto tra l'altro il rifacimento del manto di strade come via Garosi, via dei Limoni, via Alfieri, via dei Loghi. Inoltre, nel corso del 2021 l'amministrazione del sindaco Persiani, tramite il settore lavori pubblici, sta programmando altri interventi sugli asfalti di via Carducci - nel tratto che va dal ponte Francesconi a via Marina vecchia – di un tratto di via Marina vecchia, oltre a via Torreggiani.
"Siamo consapevoli che le nostre strade hanno bisogno di una manutenzione straordinaria perché per troppo tempo sono state trascurate. Per questo, da quando ci siamo insediati, ogni anno facciamo interventi di manutenzione straordinaria per oltre 200.000 euro" dichiara l'assessore Guidi, “purtroppo il maltempo di questi giorni ha messo in luce come la mancata programmazione di un piano asfalti negli anni precedenti al 2018 abbia determinato come oggi ogni strada presenti una situazione emergenziale che ci viene prontamente segnalata dai cittadini”.
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