Politica
Tognini, consigliere provinciale FI: "Scelta vincente, la Provincia volta pagina. Archiviata l'egemonia della sinistra"
Omar Tognini, consigliere provinciale in carica e capogruppo di Forza Italia in Provincia, si congratula con Roberto Valettini per l'elezione a Presidente della Provincia, sottolineando con…

Provinciali di Massa-Carrara, Sottanelli deputato di Azione: “Congratulazioni a Valettini. Vince un progetto moderato, Azione decisiva”
"A Roberto Valettini rivolgo le congratulazioni di Azione per l’elezione a Presidente della Provincia di Massa-Carrara e i migliori auguri di buon lavoro. È stata…

Vallettini Presidente della Provincia di Massa-Carrara. Marco Guidi, coordinatore provinciale di FdI e consigliere regionale: "Questa è la sconfitta del PD"
«Ha vinto il territorio, ha perso il Partito Democratico», commenta così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Marco Guidi dopo

Il consigliere Massimiliano Manuel di FdI: "Dalla Regione 480 mila euro per la manutenzione della palestra dell'Istituto Zaccagna di Carrara"
"Dopo 6 anni di chiusura della palestra e gravi disagi per studenti e professori, arriva finalmente una risposta concreta a un problema che per troppo tempo…

Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. L'analisi del voto fascia per fascia. Al sindaco di Aulla il 50,94% dei voti ponderati
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano,…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

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Italia Nostra, che promuove convegni ed incontri per trattare tematiche riguardanti il territorio, ha espresso il suo parere riguardo il progetto, in via di realizzazione, del fiume Frigido. La soluzione posticcia, che si vorrebbe mettere in atto, è quella di rialzare gli argini del fiume. Alla foce del fiume si forma una barra di detriti innalzandone, di conseguenza, il letto ed impedendo alle sponde di contenere le piene. Tutto questo a causa del sovralluvionamento provocato dalle escavazioni, dalle due scogliere poste in modo squilibrato e dall'inserimento delle palancole che, andando in profondità, deviano e costringono lo scorrimento delle acque di falda.
Per tutti questi motivi, Italia Nostra, chiede che le acque non vengano costrette in argini cementati, come se fossero due piste autostradali, bensì, che si adattino soluzioni secondarie che possano apportare il giusto valore al fiume Frigido e che possa venire considerato un parco fluviale e corridoio ecologico.
''I due argini di cemento costerebbero quasi un milione di euro e sarebbero una presenza a dir poco sgradevole per la bellezza del nostro territorio che, purtroppo, sarebbe l'unico a pagarne le conseguenze'' - conclude Italia Nostra, della sezione di Massa e Montignoso.
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"La risposta del direttore generale dell'Asl Toscana Nord ovest, Letizia Casani, alla nostra interrogazione è prettamente politica. si indicano lavori e costi che stanno interessando e interesseranno il Monoblocco ma si elude la risposta all'interrogativo principale: Asl e Regione cosa vogliono davvero fare del Monoblocco? Perché si tagliano due piani di un edificio ristrutturato e inaugurato solo tre anni fa?" si chiede il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi.
"Stiamo parlando di un edificio ristrutturato nel 2017 su cui adesso si interviene nuovamente al modico costo di 6 milioni di euro. Nel frattempo, per non interrompere le attività sanitarie, accanto vi si costruisce un'altra struttura per accogliere il centro polispecialistico. La sensazione è che, sotto altra forma, sia stato ripresentato il progetto demolitorio che era stato bloccato da una raccolta di firme e dal consiglio comunale di Carrara che voleva garantire l'integrità della struttura" aggiunge Fantozzi.
"Senza dimenticare che non sono state date risposte circa l'istituzione di un punto di primo soccorso ed il potenziamento dei servizi ad iniziare dalla risonanza magnetica, che doveva essere installata almeno due anni fa" ricorda il Consigliere regionale.
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E’ partita la prenotazione on line per il vaccino anti Covid: tante le difficoltà riscontrate, dovute, in parte, anche alla mancanza di strumenti individuali e possibilità di accedere ai portali.
“Si parte con il presupposto che tutti i cittadini siano muniti di strumentazioni per collegarsi a internet – spiega Daniele Tarantino, vice presidente di Confimpresa Massa Carrara e responsabile dell’associazione Insieme – ma non è così. Per esempio, abbiamo zone nel nostro territorio dove il collegamento internet è carente, abbiamo famiglie che non possiedono gli strumenti adatti per collegarsi, persone che non ne hanno le capacità oggettive, costrette a rivolgersi a familiari o amici. Per questo motivo, riflettendoci, con i miei collaboratori abbiamo pensato di istituire presso la nostra sede, in Galleria Da Vinci, uno sportello dedicato, accogliendo tutti quei cittadini che hanno difficoltà ad accedere ai portali della Regione Toscana previsti per la registrazione e che quindi non riescono a prenotare il vaccino”.
La notizia è stata ben accolta anche dal popolo di face book, consapevole delle reali difficoltà che l’operazione può comportare per quelle persone che non hanno dimestichezza con le tecnologie e il mondo del web.
“Cercheremo di aiutare quei cittadini che non riescono a collegarsi e a prenotare il vaccino – chiosa Tarantino -. I nostri collaboratori sono disposizione. Con questo crediamo di offrire un servizio utile a chi ne ha bisogno”.
Per info telefonare al numero 3495699269 oppure 0585 811530.
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Il consigliere comunale di Italia Viva Massa Dina Dell’Ertole interviene sulla decisione della Regione di innalzare due muri di cemento alti 5 metri sulle sponde del fiume Frigido, per contrastare il rischio di esondazione. Dell’Ertole da cinque anni si dice contraria alla costruzione del muro e continua a domandare per soluzioni più “naturali”.
“Mi chiedo – asserisce Dell’Ertole - non solo come politica, ma soprattutto come cittadina, se abbiamo fatto tutto il possibile per trovare strade diverse?”
“Stiamo parlando di un progetto da 16 milioni di euro – dichiara - per alzare due muraglie di cemento sugli argini di destra e sinistra del fiume Frigido e con gli stessi soldi si farebbe manutenzione al fiume per decenni.”
“E' fantascienza aspirare ad un intervento di difesa idraulica – conclude - che assicuri la protezione degli abitanti, senza trascurare altri aspetti come l'impatto ambientale e il turismo, la compatibilità con il paesaggio e l'integrazione dell'opera con l'ambiente fluviale?”
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Nella giornata dedicata alla celebrazione dell’Unità d’Italia, avrebbe dovuto tenersi nel pomeriggio la cerimonia di conferimento a Claudio Ventrice, prefetto di Massa Carrara, del titolo di membro dell’ANCRI, Associazione Nazionale Cavalieri della Repubblica Italiana, alla presenza di rappresentanti istituzionali: purtroppo le disposizioni, intervenute questa mattina a livello nazionale per la lotta al Covid, lo hanno impedito.
Fiorella Fambrini, membro dell’Associazione, sarebbe stata l’incaricata a pronunciare il discorso introduttivo, legando l’occasione ai valori dell’unità nazionale, pensando ai giovani, messi alla prova dal tempo che stiamo vivendo e in generale, a tutti, dimentichi della storia in un turbinio di notizie mordi e fuggi , che non danno il tempo di riflettere e di elaborare un pensiero.
Di seguito, quindi, il discorso che la Gazzetta di Massa e Carrara ha raccolto:
“L’onorificenza di ANCRI a S. E. il Prefetto Claudio Ventrice ha una doppia valenza, un doppio significato: il riconoscimento, atto dovuto e voluto, ad una personalità che in breve tempo, è con noi dall’agosto 2020, ha impostato un rapporto continuo e intenso, ben al di là del mero obbligo Istituzionale, nel periodo drammatico dalla pandemia. Creando momenti essenziali di incontro come l’appuntamento istituzionale con i sindaci al mercoledì, ed altri numerosi episodi/avvenimenti, di cui molti non rilevabili pubblicamente. Dunque un “grazie ” sentito e forte al rappresentante dell’ufficio di governo e alla personalità sottesa, che con la sua sensibilità, connota l’attività del soggetto istituzionale, la sua capacità di dialogo e di ascolto e di esempio. Verso tutti, ma in particolare verso i giovani.
Altro significato ha la scelta dell’hic et nunc, qui, nella cornice della Sala dell’Accademia di Belle Arti, che rappresenta l’espressione più elevata della cultura a Carrara e nel territorio, e oggi, 17 marzo 2021, che raccoglie l’eco storica di una proclamazione, quella del Regno Unito d’Italia nel parlamento sabaudo 160 anni fa.
Un “lontano” 17 marzo 1861, oggi da recuperare e valorizzare in mezzo a tante date di solennità civili, religiose, e celebrative, che cercano di sottolineare la sostanza di valori e ideali, fissandoli nel calendario della memoria.
Ci riescono queste date ad avere riscontro, vero e partecipato nella collettività? Talvolta, ma non sempre e non con tutta l’efficacia che occorrerebbe.
Eppure abbiamo necessità di una ricaduta ideale sugli animi delle persone, soprattutto dei giovani. Questa ricorrenza, come altre, ha sofferto, forse anche segnata dal peccato originale di retorica, la conseguenza di impostazioni storiografiche diverse. Sulla scia di interpretazioni neoborboniche da una parte, o di contestazione antimonarchica dall’altra, una storiografia un tantino disarticolata ha sminuito a lungo l’importanza di una celebrazione che comunque la si voglia interpretare rappresenta un punto fermo della nostra storia: le origini dell’unità italiana, perseguita e completata drammaticamente dopo sofferenze e sacrifici, al termine di un conflitto mondiale che per noi rappresentò una quarta guerra di indipendenza.
Questa data del 17 marzo oggettivamente rappresenta pur sempre un punto di arrivo per fare di una nazione uno stato con una sua dignità e una sua autonomia. Ciò nonostante , prima di oggi, di questa giornata dell’Unità d’Italia si sono susseguite solo tre celebrazioni a livello nazionale: nel 1911, all’insegna dell’encomio sabaudo, nel 1961, con una percezione storica più evoluta accompagnata dall’EXPO, per poi attendere sino al 2011, con la rivitalizzazione dell’episodio storico e del suo significato, cercando il coinvolgimento delle Scuole. Per anni si era protratta la strana la dimenticanza verso una data degna comunque di attenzione, perché punto significativo del percorso della nostra storia, intesa nella sua etimologia greca, “istorìa”, che significa “ricerca”, ricerca delle cause e delle origini, per capire meglio se stessi ed avere una identità da affermare in mezzo ad altre. D’altra parte come si può essere cittadini del mondo e dell’europa se prima non si è Italiani con piena coscienza della propria identità?
Dunque, al netto di frasi celebrative altisonanti, lontano da immagini che facciano aleggiare anche la sola ombra della retorica riduttiva, ben venga questa celebrazione, sobria per coerenza, oltre che per le misure imposte dalla prevenzione al virus.
Ben venga questo incontro come occasione per ricordare gli ideali guida di risorgimento e resistenza e così ri-prendere e ri-proporre la lettura del nostro passato finalizzata a meglio capire che cosa significhi Stato unitario. E ancora di più: unità, coesione , partecipazione solidale, recuperando e comprendendo appieno certi valori, possiamo riuscire ad avere una stella polare che guidi noi e, soprattutto, i nostri giovani, più che mai disorientati in questo periodo. Solo una visione ideale profonda può offrire loro un futuro, indirizzarli verso stili di vita dove il senso della misura e dell’equilibrio sia l’ago della bilancia, che eviti fenomeni di disprezzo verso le regole e verso gli altri. E qui molto possono e devono fare le istituzioni e, in particolare, la scuola che riproponga con la forza della cultura la bellezza di certi ideali, il gusto, non l’imposizione, dell’educazione civica, dell’essere cittadino attivo di uno stato di diritto. Lo dico con profondo convincimento, quello di una donna che ha guidato scuole complesse della provincia e che a questa professione ha creduto e crede profondamente.
Chiudo, riprendendo un passo del discorso tenuto nella celebrazione del centocinquantesimo dell’unità d’Italia dall’allora presidente della repubblica Giorgio Napolitano, che mi sembra non solo attuale, ma addirittura, alla luce del fenomeno che stiamo vivendo, preveggente “Reggeremo – in questo gran mare aperto – alle prove che ci attendono, come abbiamo fatto in momenti cruciali del passato, perché disponiamo anche oggi di grandi riserve di risorse umane e morali. Ma ci riusciremo ad una condizione: che operi nuovamente un forte cemento nazionale unitario, non eroso e dissolto da cieche partigianerie, da perdite diffuse del senso del limite e della responsabilità. Non so quando e come ciò accadrà; confido che accada; convinciamoci tutti, nel profondo, che questa è ormai la condizione della salvezza comune, del comune progresso”.
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Si conclude martedì 16 marzo il programma “ordinario” di consegna delle eco-card necessarie all’accesso ai nuovi cassonetti che verranno installati in centro città a partire dalla prossima settimana.
L’amministrazione e Nausicaa Spa ricordano che per accedere ai cassonetti, e dunque per gettare la spazzatura, sarà indispensabile avere la eco-card o la app per smartphone ad essa collegata: senza la tessera il cassonetto non si aprirà e dunque non sarà possibile conferire i rifiuti. Per questo è fondamentale che tutti i cittadini provvedano a dotarsi della tessera. Il conferimento abusivo dei rifiuti, anche se in prossimità o ai lati dei cassonetti, sarà considerato sanzionabile.
«Da sindaco e da residente del centro invito tutti i miei concittadini ad affrettarsi e munirsi della eco-card prima possibile, meglio se entro la fine di questa settimana. Da lunedì 22 marzo i vecchi cassonetti saranno sostituiti progressivamente da quelli nuovi e per gettare la spazzatura sarà indispensabile avere la tessera. Ricordo che conferire in modo illecito i rifiuti e anche lasciare i sacchi della spazzatura ai lati del cassonetto è un comportamento punibile con sanzioni, che danneggia non solo il decoro della nostra città ma anche l’ambiente» ha dichiarato il sindaco Francesco De Pasquale.
Per agevolare i cittadini, l’amministrazione comunale e Nausicaa hanno concordato un’estensione della cosiddetta “fase di recupero”, vale a dire il periodo in cui coloro che non hanno potuto ritirare la eco-card nel giorno della convocazione, potranno comunque riceverla.
Quindi a partire da mercoledì 17 marzo e fino a venerdì 19 marzo l’info point di San Martino resterà aperto dalle 8.30 alle 13.30, e dalle 16 alle 19 per consegnare le eco-card ai “ritardatari” che ovviamente dovranno presentarsi muniti della lettera di convocazione inviata a tutti gli utenti interessati e di un documento di identità valido.
A partire da lunedì 22 marzo e fino al 26 marzo sarà possibile recuperare la eco-card presso la sede di Nausicaa Spa, in viale Zaccagna.
La distribuzione delle tessere è iniziata il 3 marzo presso l’info point di San Martino dove il personale di Nausicaa ha consegnato le eco-card agli utenti, secondo un calendario pensato per evitare assembramenti e garantire la massima sicurezza.
L’affluenza è stata ordinata e le operazioni si sono svolte senza alcun intoppo. Da lunedì 22 marzo inizierà la sostituzione delle vecchie isole con quelle nuove dove saranno installati i cassonetti ad accesso controllato: chi non avrà la tessera quindi non potrà conferire i rifiuti.
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“Ero indeciso se prendere o meno sul serio le insinuazione offensive dell'assessore Piero Baratta, poi, analizzato bene il pulpito, ho pensato fosse necessario fare un po' di chiarezza. Perché se c'è una cosa che il signor Baratta non può né insegnare né pretendere da altri è la coerenza dato che sono anni che veleggia da una parte all'altra degli schieramenti politici stando bene attento a finire sempre dove si governa e si gestisce il potere”. Così il segretario del Pd di Carrara Gian Luca Brizzi risponde all'assessore Piero Baratta.
“Di tutte le affermazioni grottesche di Baratta – continua Brizzi – però quello che mi incuriosisce di più è la richiesta di chiarezza verso l’elettorato. E’ infatti noto a tutti che lo stesso Piero Baratta sia stato indicato, come professionista, dal sindaco Angelo Zubbani, proprio in Fondazione CRC , in qualità di revisore. Quindi da un amministrazione di centrosinistra. Dimessosi, correttamente, per fare l’amministratore in una giunta di destra, il testimone (il suo posto nel collegio) è passato ad un suo socio in base ad un accordo “trasversale” con parte del centrosinistra , ma (assicuro Baratta e i cittadini) non certamente con il Partito Democratico. E' strano che Baratta abbia avuto un vuoto di memoria proprio su questi dettagli”.
“Del resto tutto il ragionamento dell’assessore Baratta prende spunto da un presupposto inventato – precisa il segretario dem – e cioè che la difesa di una figura del Partito Democratico da parte del sindaco De Pasquale, sia la prova evidente di un accordo politico caratterizzato da trasversalità. Peccato che queste elucubrazioni siano vere solo nella sua testa, ma non nella realtà dei fatti”.
“Come Pd certamente - aggiunge Brizzi - non entriamo nella disquisizione sulle capacità professionali di questa o quella figura, ma rimaniamo colpiti dalla disinvoltura con la quale Baratta disconosce un percorso che lui stesso ha praticato con evidente giovamento. In un sistema politico che in provincia, e non solo, è caratterizzato da tre “poli”, centrodestra, centrosinistra e M5S, è naturale che ciascuna amministrazione abbia indicato (laddove fosse possibile farlo) figure di propria fiducia. E’ accaduto in GAIA, è accaduto in ERP così come in molti altri casi. Salvo rare eccezioni tutte gli schieramenti hanno figure di riferimento in tutte le società chiamate in causa da Baratta. Vederci un accordo elettorale ci sembra un tantino esagerato, ma se a lui piace così, si accomodi. Il vero paradosso, casomai, è che la destra carrarese ha già trovato diversi alleati, nelle recenti elezioni regionali, tra quegli amministratori di centrosinistra dai quali oggi Piero Baratta invoca discontinuità. Quindi se ama tanto la chiarezza l'assessore Baratta dovrebbe farla in prima persona e poi chiederla al centrodestra di cui fa parte, fino, ovviamente, al prossimo trasloco”.
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Massimiliano Bernardi (Alternativa per Carrara), in un comunicato, punta di il dito sulla questione della hub vaccinale organizzata alla Imm che, dopo un periodo di incertezza sulla sua attuazione, è stato dato l’annuncio dallo stesso sindaco di Carrara, della sua definitiva destinazione: “All' indomani dell' annuncio dell'accordo tra regione, IMM, Asl Toscana Nord Ovest, in via Groppini hanno subito “messo il cappello” sul merito di aver fatto partire la campagna vaccinale alla IMM grazie alle pressioni sulla regione proprietaria di quasi la metà di CarraraFiere".
"Il primo a non avere provato alcun imbarazzo per il tragico momento che stiamo vivendo in Provincia a causa della terza ondata del Covid, è stato proprio Gianni Lorenzetti - prosegue - che da tempo è già in campagna elettorale e non pensa ad altro che alla poltrona da sindaco. In piena terza pandemia, con le strutture sanitarie che stanno già esplodendo, il problema del lavoro, commercianti ristoratori e partite IVA alla fame e la necessità di ricostruire una speranza con le vaccinazioni, lui ha pensato bene di strumentalizzare le problematiche che erano emerse sull’utilizzo della IMM a suo favore. La classe dirigente del Pd locale - continua - cosi è preoccupata solo di allearsi con i 5 Stelle e prendersi i meriti che non ha e così mentre il segretario provinciale Enzo Manenti sottolineava stamani che è stato grazie al Pd se si è trovata l' intesa, ha applaudito Eugenio Giani e Giacomo Bugliani “.
Il consigliere di opposizione tira anche in ballo l’ex sindaco Angelo Zubbani, responsabile per i vaccini su nomina del governatorre, da Bernardi stesso interpellato, circa la procedura che ha portato alla felice conclusione della faccenda: “Tutti hanno volutamente bypassato guarda caso il Responsabile “vaccini” Angelo Zubbani nominato da Eugenio Giani - afferma - che nel frattempo ha coordinato le azioni per utilizzare a pieno la IMM e trovare effettivamente un accordo basandosi sul fatto che erano già partite le attività del tracciamento e che era stata superata, come riferitomi personalmente dall'ex sindaco, quindi ho avuto rassicurazioni circa il costo che l’ASL dovrà sostenere per l'apertura dell’hub che verterà su un valore aggiuntivo computato sul costo già formalizzato relativo ai servizi ed ai i costi vivi delle attività poste in essere per il tracciamento. Inoltre sono stato messo al corrente che tra poco più di un mese alla Regione Toscana saranno consegnati circa 13 milioni di vaccini che saranno distribuiti nelle Aree Vaste delle Asl della Toscana e di conseguenza anche al nostro hub che, grazie all'accordo raggiunto appena saranno state consegnate le dosi, sarà in grado di garantire una eccellente vaccinazione di massa”.
D. B.
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La Regione Toscana impugna davanti al Tar il Regolamento degli Agri Marmiferi approvato dall'amministrazione Persiani e il Pd di Massa, attraverso il suo segretario comunale Norberto Riccardi, in una videoconferenza convocata ad hoc insieme ai vertici e ai consiglieri comunali dem, non usa mezze misure e parla espressamente di débacle e di cartellino rosso che la Regione fa pervenire all'amministrazione Persiani sul tema: "Si tratta di una vera e propria débacle della linea del Sindaco Persiani", definisce così infatti l'azione politica e amministrativa della compagine del Centrodestra al governo della città.
Il consigliere regionale Pd Giacomo Bugliani rafforza e ribadisce:" Faccio una valutazione politica: ad oggi rispetto al settore estrattivo che è molto importante anche per Massa, siamo in una situazione di nulla di fatto a fronte di una esigenza di disciplina del settore: a un punto fermo sui Pabe, dato che i tempi sono scaduti, e Carrara per esempio li ha approvati, e poi il Regolamento degli Agri Marmiferi al Tar, con censure piuttosto pesanti".
Diversi i nodi da sciogliere per la Regione Toscana e Bugliani mette a fuoco la pietra angolare del ricorso:" L'articolo 6 della legge regionale 35/2015 stabilisce la durata della concessione fino a un massimo di 25 anni variabili in base alla quantità di lavorazione in loco ( all'interno del distretto) la quale però non deve essere mai inferiore al 50% della produzione. Ma il Comune di Massa ha previsto che se lavori in loco più del 50% hai i 25 anni di concessione, se invece lavori in loco meno del 50%, dividendo in scaglioni, riconosce delle lunghezze di concessioni inferiori ai 25 anni ma in palese violazione della legge: perché per la legge devi lavorare in loco almeno il 50%. A Carrara hanno graduato e scaglionato ma sopra la percentuale del 50%, a Massa invece hanno scaglionato sotto quella percentuale minima. Perché andare contro la legge in modo così evidente? Con lavorazioni in loco in percentuali risibili e inferiori a quel 50%, soglia minima fissata dalla legge regionale?" chiede il consigliere regionale.
L'ex sindaco di Massa e attuale consigliere dem Alessandro Volpi punta il dito su un atteggiamento, da parte dell'Amministrazione Persiani, di assoluta mancanza di dialogo in Consiglio comunale su questioni dirimenti, dialogo che avrebbe potuto impedire questo genere di problemi:" E' evidente-asserisce Volpi- che le segnalazioni fatte in precedenza in Consiglio Comunale su alcuni punti in contrasto con la legge regionale (35/2015) avrebbero creato dei problemi. Il Regolamento è stato impugnato in tre parti decisive: la filiera locale, la scadenza delle autorizzazioni tanto che la Regione accusa di concessione perpetua e il passaggio di concessione tra società se non ci fosse continuità di soci. Ancora una volta ci troviamo quindi in una situazione amministrativa confusa, dopo gli episodi relativi alla necessità di adottare varianti urbanistiche, però rimaste arenate, e una Ricognizione degli Agri Marmiferi che lascia spazio a dubbi. Ma in Consiglio Comunale siamo sempre stati liquidati come coloro che fanno confusione. Dicono che sono tutte obiezioni infondate, ma si tratta di un dialogo tecnico-amministrativo: è un problema di inottemperanza della Legge. Con il dialogo la città avrebbe fatto un passo avanti".
Ma vediamo più precisamente le contestazioni fatte dalla Regione Toscana al Regolamento e definite dei veri e propri macigni dalla compagine Pd massese: "Viene contestata l'illegittimità della scelta di concedere un allungamento delle concessioni marmifere anche con percentuali di lavorazione nella filiera locale inferiore al 50%, della volontà di riconoscere di fatto concessioni perpetue e di ammettere forme di trasferimento delle concessioni a soggetti terzi non ammesse dalla legge" ricorda Riccardi.
Le violazioni secondo la Regione Toscana toccano, come sottolineato da Riccardi:"Violazione e/o falsa applicazione dell'art.64 RD 1443/1927; violazione e/o falsa applicazione degli artt. 32, 38 e 39 della L. 35/2015 della Regione Toscana; eccesso di potere per irragionevolezza, sviamento e carenza di motivazione".
Entrando nel dettaglio, i Dem sottolineano l'accusa di violazione dei principi di evidenza pubblica, parità di trattamento, non discriminazione, pubblicità, libertà di stabilimento e di prestazione dei servizi, contenuti nel Trattato sul funzionamento dell'Unione Europea e violazione della stessa legge regionale 35/2015:" Il Regolamento-illustra Norberto Riccardi- non esplicita che le ipotesi in cui non vi è coincidenza tra titolare dell'autorizzazione e titolare della concessione, sono unicamente riferibili a situazioni derivanti da un regime concessorio antecedente alla Legge Regionale 35/2015. La legge regionale attualmente vigente, infatti, prescrive che solo colui che abbia la disponibilità giuridica delle aree estrattive, in quanto proprietario, affittuario e/o appunto, nel caso degli agri marmiferi, concessionario, può presentare domanda di autorizzazione estrattiva. Non solo; la possibilità prevista di rilasciare una nuova autorizzazione al fine di "traguardare" alla medesima data di scadenza i due atti, ovvero l'atto concessorio e l'atto autorizzatorio è in contrasto con LR 35/2015, che prevede, senza eccezioni, che alla scadenza dell'autorizzazione si determina la decadenza".
"Sono passati tre anni e di opere significative non si trova traccia e ci dispiace quando tutte le opposizioni vengono irrise e spesso aggredite" ha chiosato il segretario comunale del Partito Democratico.
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"Massa è una realtà importantissima per tutta la Toscana, un territorio meraviglioso che merita la giusta attenzione a tutti i livelli. Nella giornata di oggi, in una serie di incontri importanti e proficui sul territorio, abbiamo dato e daremo ascolto alle problematiche locali per farne da cassa di risonanza a livello nazionale ed europeo. Non siamo venuti a fare passerelle, ma dall'esperienza di amministratori locali sappiamo invece quanto sia fondamentale il rapporto tra governo e comunità locali. La vicinanza delle istituzioni a questo territorio è palpabile, in particolare dal prefetto Claudio Ventrice, da pochi mesi insediatosi a Palazzo Ducale, sono arrivate parole di elogio e di grande attenzione per Massa e per la sua comunità di cittadini. Allo stesso modo abbiamo raccolto le istanze delle sigle sindacali, della camera di commercio e dei sindaci di Carrara e Montignoso durante il tavolo di confronto istituzionale organizzato in comune dal sindaco Francesco Persiani. Al centro dell'agenda il lavoro, prima fra tutti la vicenda Sanac, su cui sarà nostra premura sollecitare il MISE e con cui abbiamo già fissato un incontro nei prossimi giorni; il nodo infrastrutturale, con il porto di Carrara ed il ponte di Albiano Magra che ancora resta un simbolo delle lungaggini burocratiche del nostro paese e sul quale siamo pronti a chiedere un intervento diretto del nostro sottosegretario alle infrastrutture Alessandro Morelli; la riqualificazione urbana il recupero delle aree industriali dismesse e l'attenzione per le problematiche ambientali e in ultimo ma non meno importante per un territorio che vive in gran parte anche di turismo, l'aiuto alle attività commerciali e turistiche con la questione ristori che ancora resta aperta sul tavolo del Governo e la salvaguardia della prossima stagione estiva di cui parleremo anche con il ministro Garavaglia.In questa fase così difficile possiamo cogliere l'opportunità di far lavorare in sinergia le istituzioni nazionali ed europee con le rappresentanze locali per trovare le risorse necessarie a far ripartire un ciclo virtuoso e produttivo, in una provincia che ha il più alto tasso di disoccupazione in Toscana. I dossier che abbiamo affrontato sono molti ed importanti, la sfida è difficile ma il nostro obiettivo è ambizioso: nell'ottica di uno sviluppo integrato di tutta la regione, Massa deve tornare ad essere trainante per tutta la costa toscana".
Così in una nota l'europarlamentare Susanna Ceccardi, il sottosegretario del ministero del lavoro e politiche sociali Tiziana Nisini e Donatella Legnaioli membro della commissione lavoro della Camera.
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