Politica
Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su…

La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio…

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Sarebbero 263 mila euro i fondi previsti per il progetto “ Housing first” che si pone come obiettivo la tutela dei più poveri mediante l’assegnazione di alloggi per i senzatetto, ma, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, questo finanziamento sarebbe sul punto di sfumare per colpa di una cattiva gestione dell’assessorato al sociale.
“La prima gara per questo progetto – ha spiegato Bernardi – è andata deserta nell’aprile del 2019. Identica sorte per la seconda che si è tenuta nel luglio dello stesso anno. Sicuramente l’assessore al sociale Anna Galleni avrà pronto un pipettone retorico e noioso per spiegare le ragioni delle gare andate deserte nel quale non mancherà l’ennesima aggressione nei miei confronti ma la verità è che il fallimento di questo progetto è da ascrivere alla politica grillina sul sociale che ha cancellato anni di collaborazione proficua che le amministrazioni precedenti avevano instaurato con il volontariato del territorio.” Bernardi a ricordato le chiusure di centri di aggregazione operate dai 5 stelle appena insediati al potere: il Mulino Forti, il Centro Saffi, la Ludoteca di Bonascola e l’affossamento della storica Consulta Anziani, per la quale, nonostante un avviso pubblico pubblicato più volte, nessuna associazione ha voluto partecipare.
“L'ultimo fallimento in ordine di tempo – ha continuato Bernardi - è appunto il progetto “Housing' first “del quale il comune di Carrara, su progetto PON, aveva il compito di capofila della progettazione assieme a Massa e Montignoso. L’obiettivo sarebbe stato trovare una soluzione abitativa per i senza fissa dimora e attivare un accompagnamento degli stessi in percorsi inclusivi.” . Bernardi ha parlato di un silenzio intenzionale della Galleni finalizzato a cercare di nascondere l’urgenza di una svolta ed ha persino invitato l’assessore a imboccare la strada delle dimissioni, che sarebbero dovute, secondo le voci riportate da Bernardi, da inconciliabili divergenze con la politica dei 5 stelle. “La Galleni non ha più tempo per trovare scuse – ha riferito Bernardi - In pieno lockdown sul progetto “prima di tutto una casa”, si era difesa sostenendo che, a seguito dei due bandi deserti ,era stata posto in essere un affidamento diretto a Sara Vatteroni e Bruno Lazzoni di Casa Betania. L'assessore ha anche affermato che la convenzione, firmata a ridosso della pandemia, prevedeva che i senza tetto avrebbero avuto modo di insediarsi in abitazioni condivise, non appena i referenti delle associazioni, che temevano la creazione di focolai, avessero messo a disposizione gli alloggi e dato il via libera. Passati altri tre mesi senza che nessuna nuova azione sia stata attuata, non più a “ causa del coronavirus", ma, a quanto sembra, perché i signori Vatteroni e Lazzoni non avrebbero ancora messo a disposizione del settore sociale i tre alloggi previsti nel bando, non ci sono più scuse. Anzi l'aggravante sarebbe che l'unico immobile dei tre previsti dal bando individuato dai due soggetti affidatari sia in così pessime condizioni da risultare inagibile .”
Bernardi, alla luce dei 263 mila euro in gioco impegnati per il cofinanziamento da parte del comune e che i fondi europei saranno probabilmente persi perché i 5 Stelle non sono riusciti a far decollare il progetto,ha chiesto all’amministrazione un’operazione verità, ricordando che il comune l'obbligo e la responsabilità di trovare soluzioni immediate, oppure, in autotutela, di revocare la Convenzione a Casa Betania. “Il nostro più sincero auspicio – ha concluso Bernardi – in un momento così disorientante e difficile per tutti è che l’amministrazione De Pasquale, oltre alla situazione tragica verificatisi nella gestione del Sociale, non si macchi di un’altra vergogna come la perdita di finanziamenti europei per incapacità .”.
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Si è tenuta nella sede di Via Groppini a Carrara, la conferenza stampa del Partito Democratico per la presentazione dei candidati in lista per le prossime elezioni regionali, il 20 e 21 settembre.
Presenti Enzo Manenti, ex sindaco di Licciana Nardi e segretario provinciale, Pietro Andreani, presidente e Nicola Abruzzese, consigliere della sede carrarina: l'incontro si è aperto con un'analisi del contesto storico e sociale, caratterizzato dall'emergenza sanitaria che ha cambiato radicalmente abitudini e anche il modo di fare politica.
Determinante è stata anche la batosta elettorale di tre anni fa, con la perdita dei feudi di Massa e Carrara, la prima con un governo di centro destra e la seconda, prima volta dal dopoguerra, passata ad una amministrazione pentastellata: ciò ha avuto conseguenze all'interno del partito che ha deciso di rinnovarsi, pur portando avanti i valori che lo contraddistingue.
"Sarà una campagna elettorale difficile- esordisce Manenti- e ne siamo coscienti. La pandemia ci ha messo alla prova su vari fronti, prima di tutto il sistema sanitario , che ha tenuto, grazie alle scelte che sono state adottate per la salvaguardia della salute pubblica: il mio ringraziamento va al presidente Rossi e a tutti gli operatori sanitari che si sono adoperati per il funzionamento della rete di ospedali provinciali e del sistema dei medici di base, La nostra proposta per le candidature ha tenuto presente non solo della maturità politica, ma soprattutto della rappresentatività sul territorio e delle capacità nel proprio ambito professionale".
Due uomini e due donne- prosegue- come stabilito dalla legge e che verranno ufficialmente presentati ad Aulla il 4 agosto e che sono : Roberta Crudeli, capogruppo in comune a Carrara e operatrice sanitaria presso il Noa, Elisabetta Sordi, medico presso l'ospedale di Pontremoli, Francesco Micheli, un giovane trentaduenne lunigianese e come capolista ; Giacomo Bugliani, consigliere regionale uscente e presidente della prima Commissione.
" Giacomo Bugliani- spiega Pietro Andreani- è stato molto apprezzato per il suo lavoro svolto nella prima commissione in sede regionale, non solo dal partito, ma anche dall'opposizione per il suo impegno, molto importante per la nostra zona. Voglio anche sottolineare il ruolo dell'onorevole Martina Nardi, presidente della commissione delle attività produttive ,per l'economia del territorio in sede nazionale:il lavoro sarà centrale nella campagna elettorale e sarà nostro compito di ascoltare i cittadini e le associazioni di categoria e dei vari settori, compreso il mondo del volontariato". La battaglia sarà quindi assai dura e da parte del PD provinciale,c'è il desiderio, oltre che di riconfermarsi partito al governo della Toscana , anche di avere una degna rappresentanza territoriale in giunta, cosa che non avviene da molto tempo e magari un assessorato, che renderebbe la Lunigiana,finalmente di peso nel contesto governativo.
" Il partito è sotto il segno della continuità come valori- dice Nicola Abruzzese- ma dal 2017 ha aperto un grosso dibattito interno, con l'avvio di una conferenza programmatica che copre un lungo periodo, fino al 2030 : dialogo con le persone comuni e un diverso modo di rapportarsi sia con l'esterno che con la base".
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Quindici milioni per tutta la sanità provinciale, sei interamente per il Monoblocco di Carrara. L’annuncio, in campagna elettorale, del consigliere regionale del Pd, Giacomo Bugliani, è suonato stucchevole e immotivato ai membri del Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara che hanno ancora ben viva nel ricordo, la battaglia sostenuta esattamente un anno fa, quando, con quegli stessi soldi riproposti adesso, Bugliani aveva sposato la causa dell’abbattimento del Monoblocco per una sua nuova ricostruzione.
Il Comitato non ha gradito questo nuovo proclama da campagna elettorale ed ha ricordato le tappe della resistenza locale al progetto di abbattimento del Monoblocco. “Attraverso l’opposizione della collettività - hanno detto dal Comitato - e del nostro Comitato Primo Soccorso e Urgenza, con la raccolta firme, quello sciagurato, ma decantato dal consigliere Bugliani, progetto di abbattimento fu arrestato, con un impegno politico preso a fine novembre 2019 in consiglio comunale dal sindaco di Carrara per sostenere il mantenimento e il potenziamento del Monoblocco, con risorse certe destinate, e tornare a chiedere ad ASL e Regione Toscana di mantenere i patti istituzionali, cioè il Piano Attuativo Locale, rimasto colpevolmente in sospeso.”. La pandemia, hanno ricordato dal comitato, ha impedito l’incontro programmato per marzo tra De Pasquale e l’assessore regionale alla sanità Saccardi per la firma del Protocollo di Intesa destinato alle risorse.
“Il nostro Comitato recentemente ha ripreso la pluriennale problematica del PAL disatteso, sollevata anche dal consigliere Vannucci nell’ultimo consiglio comunale. – hanno continuato dal comitato - Il sindaco ha riferito che ci sono stati passaggi con i vertici di ASL riguardo il Monoblocco e che per il PAL occorrono gli spazi. Un discorso tutto da rivedere, certamente con coerenza politica e nel rispetto di una città, Carrara, che “la parte del leone”, almeno sulla Sanità non l’ha mai fatta.”.
Ma a preoccupare il comitato è stato ancora il consigliere regionale Bugliani con la sua dichiarazione in merito al reparto di Medicina Nucleare, negli accordi destinato al Monoblocco di Carrara, per il quale lui si è interessato in prima persona per favorirne il trasferimento al delle Apuane a Massa. “Ecco anche questo fa molto pensare – hanno continuato dal comitato - perché una figura istituzionale, al di là della città di residenza e del suo bacino elettorale preferenziale, deve avere conoscenza e rispetto di impegni sottoscritti: da PAL la medicina Nucleare deve essere allocata a Carrara, come nel 2015 aveva documentato con slide il dottor Biselli in sala di rappresentanza del comune di Carrara . Ci chiediamo: sotto questa grandinata di milioni di euro, che cosa sta piovendo a Carrara grazie alla politica dei compromessi? Quale risposta si aspetta dal territorio la Regione Toscana in cambio di questa politica da saltimbanchi? Che ne sarà del PAL che garantisce servizi indispensabili, come la Risonanza Magnetica, dal momento che chi dovrebbe garantirlo lo contraddice e se ne pavoneggia anche? Questa è una linea politica che non deve più esistere: la credibilità politica si guadagna con azioni serie non con declamazioni sul cavallo zoppo della sanità a Carrara. Dai decisori politici e soprattutto da chi amministra la città attendiamo risposte certe quanto dovute in merito all’uscita infelice del consigliere regionaleBugliani.”
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La seduta odierna della conferenza dei sindaci aziendale, presieduta dal sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro, che si è svolta nell’auditorium dell’ospedale della Versilia, ha affrontato le tematiche urgenti che impegneranno la direzione aziendale nelle prossime settimane e per le quali saranno impiegate dall’Azienda USL Toscana nord ovest nuove risorse in termini di personale, attrezzature sanitarie e strutture.
Ad introdurre l’incontro è stata Maria Letizia Casani, direttore generale dell’AUSL, che ha illustrato nel dettaglio i vari punti all’ordine del giorno.
“Stiamo parlando di investimenti in strutture per circa 86 milioni di euro nel 2020, 63 milioni sono previsti nel 2021, altri 6,5 milioni sono destinati alle tecnologie sanitarie. E’ di questi giorni la delibera regionale che ci assegna ulteriori 45 milioni da distribuire in tutti gli ambiti territoriali”.
La direzione aziendale ha messo anche in evidenza l’impegno che è stato profuso per aumentare i posti letto di cure intermedie che già nei mesi scorsi hanno visto un notevole incremento, circa 120, arrivando al numero di 315 per passare in autunno a 510.
“Ciò ci premetterà – ha continuato Casani - di affrontare l’inverno in tranquillità e di garantire alla popolazione un’adeguata assistenza, in particolare al momento della dimissione”.
La discussione si è soffermata anche sul progetto di riorganizzazione delle cure palliative che prevede il potenziamento dell’assistenza territoriale e ambulatoriale, l’aumento di 27 posti letto con conseguente assunzione di medici specializzati.
Nel corso della seduta sono stati presi in considerazione anche due settori che hanno un grosso impatto sulla popolazione: l’attività consultoriale e la residenzialità per persone anziane. In entrambi i casi sono state messe in luce criticità e punti forza e l’attività svolta durante il periodo del Covid. “Il lavoro che la ASL ha svolto nelle nostre RSA ha permesso di affrontare il periodo del Covid limitandone il contagio al loro interno – ha sottolineato Giorgio Del Ghingaro – è anche vero che, come ben ha messo in evidenza la relazione della direttrice del dipartimento, nei nostri territori le liste di attesa sono ancora lunghe, in particolare l’assegnazione delle quote sociali è storicamente inferiore (-238) rispetto a quelle assegnate alle altre ASL toscane. Auspico quindi che tale divario sia colmato in tempi ragionevoli”.
Il presidente della conferenza si è soffermato anche sulla necessità di governare la ripresa della scuola, nonché il rientro dai paesi dell’est Europa dei lavoratori stranieri, mettendo in atto, in collaborazione Comuni e Azienda Sanitaria, misure di prevenzione del contagio da Covid da programmare durante il mese di agosto in previsione della ripresa delle attività.
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Il Lode (Livello Ottimale di Esercizio dell'Edilizia Pubblica), formato dai 17 Comuni della provincia di Massa Carrara ed Erp hanno finanziato con il contributo di Mit (Ministero di infrastrutture e trasporti) e Regione Toscana interventi per il recupero di 95 alloggi popolari in provincia, stanziato 118mila euro per l'eliminazione delle barriere architettoniche in venti case popolari di Massa, Carrara e Lunigiana (rifacimento bagni, installazioni di piattaforme elevatrici), e programmato interventi di manutenzione straordinaria (alcuni riguardano la rimozione di amianto). Sono decine gli alloggi popolari nei quali sono in programma interventi. Il Lode inoltre nel mese di agosto definirà l'utilizzo di ulteriori 700mila euro di un programma triennale della Regione Toscana che mette a disposizione un finanziamento di 2 milioni di euro per la nostra provincia. Ma andiamo per ordine. Novantacinque alloggi (26 a Massa, 35 a Carrara, 7 a Montignoso e 27 in Lunigiana) vengono ristrutturati con finanziamenti vari per un importo di 2 milioni e 414 mila euro. Alcuni interventi di recupero sono in corso, altri in programma. Lavori di manutenzione straordinaria per circa 2 milioni di euro sono in corso in 22 condomìni della provincia apuana riguardanti rifacimento di tetti e facciate, cappotto termico, sistemazione di terrazzi, realizzazione di montascale e sistemazione di contatori. Altri 65mila euro sono stati stanziati per il rifacimento delle fognature che interessano edifici in via Reggio Emilia a Carrara. Sono stati inoltre programmati con delibera del Lode del 23 aprile scorso interventi per 385mila euro per rifacimento di tetti e facciate di Carrara e di Pontremoli, in edifici di via Mazzini, e 491mila euro per la rimozione di amianto e nuove coperture in condomìni di Massa, in via Matteoni e in via Valgimigli (dove sarà realizzato anche un cappotto termico) e ad Aulla in via Turati. E' stata prevista anche l'installazione di un sistema di videosorveglianza in un edificio a Carrara per garantire maggior sicurezza. Infine: Erp ha finanziato interventi per più di 180mila euro in 14 condomìni di Massa, Carrara e Lunigiana a maggioranza di proprietà privata.
«Oltre a quanto già in corso e programmato, stiamo studiando insieme al Lode - tiene a dire Luca Panfietti, presidente di Erp - tutte le opportunità che deriveranno dal decreto rilancio con Ecobonus e Sismabonus. Siamo impegnati, grazie ai decreti rilancio e semplificazioni, a cogliere tutte le opportunità possibili per migliorare il patrimonio di edilizia residenziale pubblica».
«Gli stanziamenti della Regione Toscana - afferma Francesco Persiani, sindaco di Massa - sono importanti ma purtroppo insufficienti. Sono infatti ancora troppo poche le risorse disponibili per la ristrutturazione degli alloggi popolari che restano vuoti. Chiediamo alla Regione Toscana di fare uno sforzo maggiore per soddisfare le crescenti esigenze della popolazione apuana».
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Piazza Palestro, a Colonnata è il terminale del bus che collega il paese con Carrara ed è anche l’unico spazio disponibile per permettere ai mezzi del trasporto urbano di fare manovra e ridiscendere al piano. A causa di un uso selvaggio e incontrollato della piazza come parcheggio da parte di residenti e visitatori, nonostante in essa vi sia il divieto di parcheggio, spesso accade che gli autobus di linea non riescano a curvare per tornare indietro e che quindi scelgano di far scendere le persone all’inizio della prima curva della salita che accede al paese.
Una situazione che negli ultimi tempi si è ripetuta con notevole frequenza tanto che molti cittadini, specialmente anziani, residenti a Colonnata si sono rivolti al consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi perché faccia presente la situazione. In molti, fra l’altro tutti titolari di regolare abbonamento al bus, hanno segnalato non solo il disagio di dover fare un tratto di strada a piedi ma anche quello di dover portare borse della spesa in un percorso in salita e soprattutto si sono lamentati per il modo scorretto e irrispettoso con gli autisti di Ctt nord abitualmente risolvono il problema della piazza occupata dalle auto, facendo ricadere il disagio sugli utenti del bus che non hanno alcuna colpa.
Tra le lamentele raccolte da Bernardi anche quelle relative alle continue chiamate al comando della polizia municipale da parte dei residenti alle quali non è quasi mai seguito l’invio di un vigile urbano in paese a fare multe o a far rimuovere le autovetture in divieto di sosta, per permettere al mezzo della CTT di fare manovra. Il consigliere di Alternativa per Carrara ha quindi fatto un’interpellanza presentata in consiglio comunale ieri sera nella quale ha richiesto alla giunta che venga verificato quanto riportato da alcuni cittadini di Colonnata e che l'amministrazione si faccia carico di inviare la polizia municipale a Colonnata al fine di verificare se corrisponde al vero la sosta selvaggia in piazza Palestro, facendo adottare alla Polizia Municipale tutte le misure necessarie ad interrompere questo malcostume. Bernardi ha anche chiesto che il sindaco, a tutela dei cittadini residenti che pagano regolarmente l'abbonamento ed hanno diritto che il servizio di trasporto pubblico funzioni in maniera puntuale , segnali il comportamento scorretto dell'autista a chi di dovere, affinché i comportamenti segnalati non si ripetano.
V. T.
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Sono state le ripetute segnalazioni fatte dai bagnanti a spingere i rappresentanti di Articolo Primo a fare un sopralluogo per verificare lo stato della spiaggia libera che fiancheggia la passeggiata del porto di Marina di Carrara. Lo spettacolo, documentato fotograficamente da Augusto Castelli di Articolo Primo, non è dei più confortanti. “ Una sola doccia a disposizione di tutta l’utenza della spiaggia libera che non funziona da più di una settimana – ha rilevato Castelli – per un banale guasto alla manopola. Detriti che risalgono alle mareggiate invernali ancora abbandonati sulla spiaggia, incuria e degrado diffusi che fanno pensare a una pulizia saltuaria e a scarso controllo.”. Castelli ha riferito anche delle lamentele raccolte da alcuni turisti per lo condizioni della spiaggia libera: “ Questo è un vero peccato – ha continuato Castelli - perché in un momento storico come questo, le realtà che possono puntare sul turismo dovrebbero avere un occhio di riguardo massimo per l’accoglienza e la sicurezza. E in quest’ottica è doveroso segnalare anche le condizioni indecorose in cui si trova il parcheggio di fronte al bagno Mistral, adiacente alla spiaggia libera del porto, con voragini enormi che diventano acquitrini ad ogni temporale. Di nuovo un pessimo biglietto da visita per i turisti.”.
Articolo Primo ha quindi chiesto all’amministrazione, per il mese d’agosto, l’impegno a rendere appetibile il litorale e risolvere le criticità segnalate in questa spiaggia libera, come negli altri spazi di sua competenza ed ha auspicato l’apertura di un tavolo tra l’amministrazione e la proprietà del parcheggio per trovare una soluzione rapida e definitiva.
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Noi non siamo mai stati di nessuno, né renziani - dio ce ne scampi e liberi - né berlusconiani, né finiani o bossiani, né dalemiani o prodiani, né, tantomeno, salviniani. I politici, lo sa bene chi ci legge e ci conosce, ci sono sempre stati, sin dai tempi della prima repubblica, cordialmente sulle scatole. Ma quello che è successo ieri al senato - altro che bivacco di manipoli - con la decisione di processare l'ex ministro dell'interno Matteo Salvini accusato dis equestro di persona, è una vergogna per non dire peggio. Anzi, diciamolo: è uno schifo. Chi scrive si vergogna di essere italiano, in questo momento, di avere un governo di bastardi traditori e di assistere a uno dei tre poteri dello stato, la magistratura, che processa l'unico ministro che, da decenni, fa gli interessi del suo paese e non quelli del suo partito o degli organismi sovranazionali che ci condizionano le esistenze quotidiane.
Il sottoscritto, 59 primavere sulle spalle e, probabilmente, nemmeno un così grande avvenire davanti, ha vissuto la sua giovinezza ascoltando, puntualmente, le richieste di autorizzazione a procedere del partito comunista nei confronti di Giulio Andreotti, quasi venti, mai concesse. Nessuno, infatti, tra i pusillanimi parassiti del parlamento aveva il coraggio di mettersi contro l'uomo più potente d'italia. E ora, a quasi sessant'anni, deve assistere alla più raccapricciante vicenda politica degli ultimi tempi: un processo politico nei confronti di un uomo che deve essere abbattuto ad ogni costo, perché fa paura, perché è l'unico baluardo di fronte al pensiero unico dominante che sta dilagando a colpi di leggi liberticide, virus inventati e prolungati senza ragione, immigrazione incontrollata e principi devastanti di ogni società che sia degna di questo nome (vedi teoria gender o lgbtq).
Hanno mandato a processo un uomo che ha difeso i confini del suo paese, ma che, soprattutto, ha fatto, unico e primo fra tutti, quello che la stragrande maggioranza del popolo italiano chiede da anni: evitare una invasione senza senso di immigrati che si portano dietro stili di vita, come direbbe la Boldrini, che non solo non devono essere i nostri negli anni a venire, ma che non devono assolutamente varcare la linea del Piave. A casa loro. Punto e basta. Non li vogliamo, non li cerchiamo, non ne abbiamo bisogno e non perché razzisti, ma perché teniamo alle nostre tradizioni e alla nostra cultura.
Renzi, dicono, ha votato contro Salvini. Ma ancora parlate di Renzi e della sua ultima creatura in avanzato stato di decomposizione, Italia Viva? Quello che pensiamo di questo puffo dalle ambizioni spropositate e inversamente proporzionali alle sue capacità lo abbiamo già detto e scritto e non ci ripeteremo. Ha riempito l'Italia di clandestini in cambio di un occhio di riguardo sui conti di bilancio da parte del verminaio europeista.
La realtà è che hanno paura di farci votare, di lasciare la parola al popolo, di applicare le regole della democrazia e per questo stanno portando avanti un disegno che, a partire dalla proroga dello stato di emergenza e dall'allarme coronavirus con la paura instillata a dosi massicce, mira a distruggere la nostra autonomia di pensiero e la nostra indipendenza di giudizio.
Sono prove tecniche di regime. O di dittatura se preferite, ma non di quelle di un tempo, ma di quelle, ben più sottili e mascherate, di oggi.
Ecco perché Matteo Salvini fa paura. Fa paura e deve essere eliminato. In un modo o nell'altro. E poiché l'omicidio politico non è ancora ammissibile e giustificabile in questo paese, si fa appello a tutte le altre possibilità per riuscire nell'intento.
Prestate attenzione al vocabolario che usano questi bastardi progressisti. E ai loro atteggiamenti e prese di posizione. Hanno in mano non solo i mass media, ma l'anima dei giornalisti senza spina dorsale, quelli convinti e cresciuti alla scuola della sinistra radical choc. Cercano di far venire i sensi di colpa a chiunque la pensi diversamente da loro. Adesso usano anche la parola negazionista, di solito utilizzata per chi nega l'Olocausto. Come vedete, aveva ragione Ida Magli, la memoria dell'Olocausto portata avanti per giustificare ogni repressione di aneliti di libertà e di ribellione contro il sistema dominante.
Chi nega il virus e la sua attuale emergenza va messo al bando, è un negazionista e va redarguito, additato a nemico da disprezzare. E, nel frattempo, si approva una legge a favore di Lgbtq, ossia tutto ciò che è contro le fondamenta di una società che vogliono smantellare instaurando la loro versione senza limiti e senza confini né morali, né antropologici, né sociali. né umani.
Attenzione. Salvini ha abbandonato il governo, ma loro no. Loro sono attaccati col mastice perché hanno compreso che possono, complice la paura, scardinare il sistema e rivoltarlo come un calzino. Se guardate bene, vi accorgerete che ogni passo è un movimento in avanti verso un Nuovo Evo destinato a mandare in fumo secoli di civiltà e di consuetudini.
La vicenda della caserma dei carabinieri di Piacenza altro non è che un modo ulteriore di minare il prestigio e la storia di una istituzione, l'arma dei carabinieri, che pur con tutti i suoi difetti è sempre stata lontana dalle aspirazioni eversive della sinistra rivoluzionaria e non. Attaccando e sputtanando l'Arma attraverso il comportamento di qualche imbecille che andrebbe messo in galera e gettata via la chiave per i successivi decenni, vogliono immergere nella merda una divisa che, nel bene e anche nel male, ha fatto la storia del nostro paese.
Ma il disegno è ancora più sottile. Come sempre, visto che la mente diabolica della sinistra è adatta e atta a fare queste cose, ad arrivare a strumentalizzazioni che la borghesia sciocca e ingenua nemmeno immagina. Attaccando l'Arma come stanno facendo, costringono i carabinieri a farsela sotto e a ridurre ogni tipo di intervento per timore di conseguenze. Non parliamo, poi, dei vertici del comando generale ai Parioli, di nomina politica, e particolarmente suscettibili e attenti a non ribellarsi ai tentativi di denigrazione. Sono anche loro più realisti del re. Hanno paura dei giornalisti dei quotidiani venduti al Pud, non hanno gli attributi per assumersi le responsabilità del comando, sono diventati dei semplici burocrati più attenti alla rassegna stampa che non alle esigenze e ai bisogni della gente e dei loro militari.
Ecco perché, oggi, siamo tutti, chi scrive per primo, Salvini. Questa casta di governo vuole la guerra civile per poi reprimere ogni resistenza. A noi fanno schifo, ci incutono non la paura del Covid-19 come vorrebbero, ma solo, soltanto una lunga, lunghissima rabbia.
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Si è concluso il percorso di ascolto che il sindaco Francesco De Pasquale ha dedicato ai dirigenti scolastici in riferimento alle problematiche legate al rispetto della norma anti Covid-19 per il prossimo anno scolastico. Com’è noto le misure di contrasto al contagio impongono, tra le altre cose, il mantenimento delle distanze di sicurezza. Questo ha obbligato praticamente tutti gli istituti a un ripensamento degli spazi, sfociato sostanzialmente nell’esigenza di maggiori superfici da dedicare all’attività didattica. Al Comune di Carrara sono stati destinati 230mila euro da utilizzare per tutti i plessi che ospitano scuole dell'infanzia, primarie e medie.
Nelle scorse settimane, il primo cittadino ha incontrato e ascoltato i dirigenti di tutte le scuole di competenza comunale, dalle scuole dell’infanzia alle secondarie di primo e secondo grado, che gli hanno sottoposto le richieste più svariate: interventi edili di piccola o grande portata per ampliare la superficie delle classi, la conversione all’uso didattico di spazi inizialmente destinati ad altre attività, l’installazione di tensostrutture o prefabbricati negli spazi esterni, o più semplicemente, lo spostamento degli arredi per fare più spazio nelle aule.
Nella seconda fase queste richieste sono state sottoposte all’attenzione dei settori comunali competenti, quello per le Opere Pubbliche e quello per l’Istruzione: «Ringrazio fin d’ora il personale degli uffici coinvolti che sta lavorando alacremente per individuare le soluzioni migliori. Abbiamo diverse tipologie di richiesta, alcune di più semplice realizzazione altre più complicate. Resta il fatto che si tratta di una sfida importante perché ci chiama a garantire la sicurezza dei nostri figli e quindi il nostro impegno è massimo» ha dichiarato De Pasquale.
«In questi giorni i tecnici del Comune stanno esaminando le richieste e procedendo ai primi sopralluoghi: successivamente sarà compilata una lista di interventi che, dopo i nulla osta del caso, saranno realizzati. La difficoltà maggiore è legata alla tempistica di realizzazione degli interventi edili che, per quanto di piccole dimensioni, richiedono comunque una progettazione e, nel caso di edifici di interesse storico o situati a Marina, anche del nulla osta della Soprintendenza» ha spiegato Marzia Paita presidente della commissione V Opere Pubbliche.
Mentre affronta il problema degli spazi, l’amministrazione si sta dedicando anche alle criticità legate all’erogazione dei servizi collegati all’attività scolastica, come quelli di trasporto e refezione.
Per quanto riguarda la situazione del servizio di refezione scolastica sono già state individuate due opzioni, sottoposte ai dirigenti scolastici. La maggior parte è orientata alla soluzione della somministrazione di pasti pre-porzionati in classe mentre qualche istituto, che ha disposizione spazi più ampi, punterà o suoi doppi turni o sulla turnazione a giorni alterni tra pasto in classe e in mensa.
Per il trasporto scolastico, dovendo diminuire il numero di studenti su ogni mezzo, è probabile che non ci siano pulmini e personale a sufficienza per coprire tutte le tratte. Per questo l’amministrazione ha deciso di privilegiare le zone più disagiate, assicurando il servizio a chi vive più lontano dalle scuole, come ad esempio i paesi a monte.
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Non ha dubbi Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini Premier, nell’individuare i responsabili dello stato rovinoso in cui versano le finanze di IMM, sempre più avviata al fallimento. Sarebbe stata la gestione Pd e 5 stelle a causarne il dissesto finanziario secondo Pieruccini che ha fatto notare.
“Il vicesindaco Matteo Martinelli fino a ieri si autocompiaceva dell'ottimo piano di risanamento dell’azienda e ora, col capo cosparso di cenere, cerca di trovare una soluzione di salvataggio in extremis ipotizzando di recarsi a chiedere aiuto persino a Roma. Sarà il caso invece che faccia predisporre l’immediata revoca della quota dovuta alla IMM per la ricapitalizzazione di 600 mila euro, votata dalla maggioranza grillina in consiglio comunale, perché forse la Corte dei Conti è in agguato. Ma il vicesindaco Martinelli sui danni erariali è molto accorto e infatti, nonostante lo stato di sofferenza di IMM, non ha dato ancora mandato di liquidare la ricapitalizzazione .”
Speculare sarebbe, per Pieruccini, anche sul fronte della Regione con la delibera di giunta del Presidente Enrico Rossi che aveva impegnato 536.000 mila euro a favore di IMM , ma che per la bocciatura del bilancio da parte della Corte dei Conti, è in revoca obbligatoria e l'impegno di spesa non sarà liquidato.
“Un disastro su tutti i fronti - ha aggiunto Pieruccini - causato da una politica Pd 5 Stelle che, per incapacità ed arroganza, ha affondato definitivamente la IMM e ora è assolutamente inutile che Martinelli vada a raccontare le favolette sul semestre bianco pre-elezioni regionali e i mancati contributi covid per il polo fieristico promessi dal governo Conte bis, di cui i 5 Stelle fanno parte, che in tutta Italia non sono mai arrivati a nessuno. L'errore di partenza del fallimento era stato anticipato nel settembre del 2017, proprio dai microfoni della Fiera di Verona, quando vertici di IMM annunciarono a gran voce la chiusura di Marmotech: dando la colpa agli “stessi industriali carraresi ci hanno chiesto di chiudere la fiera per lo scarso appeal”. Oltre a ciò i nostri ottimi amministratori non avevano mai ascoltato le proteste dei sindacati che chiedevano le teste dei vertici per la situazione precaria dei 27 lavoratori in cassa integrazione da troppo tempo. Lo stesso Matteo Martinelli da più di un anno aveva cercato di piazzare il “risanatore di società sull'orlo del fallimento” Luca Nannini, che doveva salvare Carrarafiere puntando tutto sul cambio di mission della fiera che, da promotrice del lapideo doveva trasformarsi in promotrice dello stinco di maiale con crauto e del tiro con l'arco per il rilancio del territorio, ma non c’era riuscito. E intanto, per rilanciare il Karate e il tiro con l'arco il Presidente Felici aveva indebitato ulteriormente la Società con due mutui per 20 anni per complessivi 5 milioni di euro che dovevano servire per ristrutturare il padiglione C dedicato allo sport. Così come stanno le cose con in mano i libri i contabili da portare in Tribunale sarà finalmente obbligo del Sindaco e del suo Vice spiegare pubblicamente le motivazione delle scelte che l’amministrazione 5 Stelle ha attuato in questi tre anni di governo e soprattutto relativamente al mancato rinnovo del CDA della IMM e dei suoi vertici che hanno completato la distruzione della società. Soprattutto sarebbe trasparente e politicamente corretto se finalmente Matteo Martinelli, campione di mutismo quando è scomodo parlare, rendesse pubblici i conti a partire dal bilancio 2019 dove pare che il colore rosso la faccia da padrone. L’imbarazzo politico di Matteo Martinelli è palese e ogni commento ulteriore sembra superfluo ma pare evidente che resta un problema politico serio che non può essere taciuto.”.
Nicola Pieruccini commissario della Lega Carrara
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