Politica
Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione…

Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e…

Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su…

La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio…

Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia
Nella mattinata del 9 giugno,una delegazione di Fratelli d'Italia ha incontrato il nuovo Questore di Massa Carrara, Bianca Venezia, per un confronto diretto sulle problematiche legate alla…

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Vergogna dello stato, ma anche del governo grillino di Carrara. Non ha mezzi termini, il consigliere dell’opposizione, Massimiliano Bernardi, nel suo commento ai recenti fatti di cronaca che hanno visto a Carrara,l’arresto di una giovane spacciatrice risultata titolare di reddito di cittadinanza.
“E’chiaro che siano molto vicini al Pd – ha detto Bernardi - infatti riconoscono entrambi le vecchie simpatie comuniste per l’assistenzialismo puro, ma talvolta Pd e 5 Stelle assieme hanno saputo fare anche di peggio. Già erano emersi i casi di persone con precedenti penali, mafiosi ed appartenenti alla ‘ndrangheta oltre che spacciatori che fruivano del reddito di cittadinanza beccati dalle forze dell'ordine, adesso anche a Carrara i carabinieri sono arrivati ad individuare un caso clamoroso di soldi pubblici sprecati.”
Bernardi ha indirizzato il suo attacco alle politiche sociali dell'assessore Anna Lucia Galleni, rilevando la natura di interventi che non portano lavoro né aboliscono la povertà, ma che servono a sprecare soldi distribuiti a pioggia, con scarsi criteri di selezione, finiti anche a una 36 enne residente in città, spacciatrice di droga .
“A partire da un impianto iniziale fallimentare e sbilanciato sul versante lavorativo - ha continuato Bernardi - ANCI e Ministero del Lavoro nella Fase 2 avevano cercato di recuperare il ruolo centrale dei comuni, considerato che la misura era rivolta a persone con livelli di fragilità diversi e complessi contesti nei quali i comuni operano da sempre. Ma questa certezza di competenza e conoscenza del territorio si è infranta nella gestione dei servizi sociali dell’ amministrazione 5 Stelle che, per la poca disponibilità e apertura al territorio stesso, non ha saputo affrontare il reddito di cittadinanza, secondo un approccio integrato di rete dei vari servizi. Rimproveriamo alla Galleni per quanto accaduto di non aver saputo consolidare competenze ed esperienza nella valutazione multidimensionale dei beneficiari del reddito di cittadinanza, secondo quanto previsto dalla normativa che definisce le fasi di attuazione.”.
Bernardi ha detto di non accettare giustificazioni che assolvono il comune dalla responsabilità di quanto accaduto: “Se la giovane donna fosse stata impegnata in un progetto elaborato all'interno dei Patti per l’inclusione sociale (PIS) di competenza del comune , avrebbe probabilmente aiutato la collettività in qualche servizio utile (legge 26/2019) e non avrebbe continuato a spacciare. Inoltre se fosse stata contattata da chi di dovere e non avesse dato la sua disponibilità ad effettuare le ore del progetto previsto, le sarebbe stato immediatamente revocato il reddito di cittadinanza, per cui qualcosa non ha funzionato“.
Bernardi ha rincarato: “L’amministrazione comunale 5 Stelle cosa sta facendo per dare concreta attuazione alla fase 2 del reddito di cittadinanza? Quanti e quali progetti ha posto in essere il comune di Carrara a favore della cittadinanza tramite le ore lavorative dei beneficiari del reddito? E quante persone tra donne e uomini sono state o sono impegnate? In un servizio sociale ben strutturato sul territorio e con la possibilità di interagire con tutte le istituzioni presenti, sarebbe stato più che possibile individuare i precedenti della donna che sarebbero bastati per revocare il reddito di cittadinanza, per questo l’assessore Galleni troverà come sempre le parole per offendere e per difendersi invece di porre eventualmente subito dei correttivi ai provvedimenti in essere che palesemente sono inadeguati.”.
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Ha ricordato che esattamente un anno fa il regolamento urbanistico del comune di Massa era stato portato in approvazione definitiva e che nei giorni scorsi, dopo i rallentamenti dovuti alla pandemia e alle 189 modifiche apportate è stato finalmente completato e avviato a rapida approvazione.
Non ha nascosto la soddisfazione, il sindaco di Massa Francesco Persiani, per il raggiungimento di un obiettivo ripetutamente mancato dall’amministrazione precedente: “ L’opposizione non ha voluto partecipare ai lavori di stesura – ha detto Persiani – ed ha giudicato in maniera negativa la mia gestione del procedimento ma visti i risultati ottenuti da loro, la loro critica non può che confortarmi nell’aver fatto bene. In due anni abbiamo completato una volta per tutte il Regolamento urbanistico che adesso tornerà in Regione per un piccolo intervento e poi sarà portato in consiglio comnìunale per l’approvazione definitiva,”
“ Sono contento che sia stata l’amministrazione di centro destra a fornire finalmente il tanto attes regolamento urbanistico che sarà criticabile in varie parfte ma comunque c’è mentre, se ci fossero stati quelli dell’opposizione la discussione sarebbe ancora in corso. La risposta dei consiglieri di maggioranza è stata compatta a riprova che non esistono spaccature ma che è possibile litigare e discutere come in tutte le famiglie e poi ritrovarsi uniti nel percorso da intraprendere senza far prevalere troppi interessi che alla fine confliggono e bloccano il lavoro. E questa risposta della maggioranza a me pare un bel segnale.”
Persiani è entrato anche nel merito della polemica innescata dalla minoranza per la modalità online in cui si è tenuto il lungo consiglio comunale massese che ha portato al regolamento urbanistico.
“ Hanno fatto un tentativo di boicottare la videoconferenza agendo in maniera inopportuna sotto il profilo dellàautorita politica: chi va via ha sempre torto, se vuoi aver ragione devi restare. La scelta dell’uso del collegamento online è stata fatta nel rispetto delle misure di sicurezza e tenendo conto che la sala consiliare di Massa non permette ai consiglieri di distanziarsi in caso di votazioni avendo il sistema di votazione elettronica. Erano previste 189 discussioni e votazioni per cui era impossibile pensare di fare il consiglo in presenza e secondo le misure anticovid. Comprendo che la contestazione della minoranza sia volta ad ostacolare il percorso della maggioranza secondo le regole delle democrazia.”.
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Intense emozioni e applausi, nell’ambito del 68° Premio Bancarella, alla consegna del prestigioso riconoscimento la “Gerla d’Oro” alla scrittrice giapponese Yoko Uchida e alla Pro Loco di Montereggio.
Un riconoscimento, fortemente voluto dall’Unione Librai Pontremolesi e dall’Unione Librai delle Bancarelle, che è stato assegnato, per la prima volta, ad una scrittrice straniera e ad una associazione e che viene conferito ogni anno a chi si distinguenella attività di salvaguardia e promozione dei valori dei librai.
La scrittrice YokoUchida e la Pro Loco di Montereggio sono stati, insieme alla Associazione le Maestà di Montereggio, gli ideatori promotori e realizzatori dell’iniziativa “Montereggio tra le culture nel mondo. Il Giappone”.
Un progetto biennaleche si è svolto su due binari paralleli: da un lato un processo di internazionalizzazione della tradizione dei librai con la pubblicazione di due opere [(Yoko Uchida "Montereggio. Vicissitudini di librai viaggiatori da un paesino", ed. Hojosha Publishing ltd, 2018, Tokyo; AAVV (alunni del laboratorio di scrittura Scuola Primaria L.Galanti di Arpiola) Yoko Uchida "Il Libro nella Gerla", ediz. giapponese, Hojosha Publishing ltd, 2019, Tokyo]; dall’altro, il coinvolgimentodegli alunni del laboratorio di scrittura della maestra Francesca Luciani, della Scuola Primaria “Livio Galanti” di Arpiola: AAVV “Il Libro nella Gerla”, ediz italiana 2018, Montereggio.
Seguita in diretta sulle piattaforme social di montereggio.eu da un ampio pubblico, le Gerle d’Oro sono state consegnate da Vilma Giovannacci e da Roberto Lazzarelli, nella loro funzione di libraimontereggini, rappresentanti delle associazioni promotrici del riconoscimento.
I premi sono stati consegnati a Sandro Fogola quale Presidente della Pro Loco di Montereggio ed a Giacomo Maucci coordinatore dell’iniziativa “Montereggio tra le culture nel mondo. Il Giappone” che ha ritirato il premio per conto della scrittrice Uchida.
Un premio con il quale si è voluto riconoscere l’importanza del ruolo svolto dalla Pro Loco, quale ente propulsore di iniziative culturali, fortemente legate ai valori della tradizione e del territorio.
Il ringraziamento è stato esteso a tutti coloro che li hanno seguiti, supportati e accompagnati attivamente lungo questa sorta di “viaggio”, i primis ai 23 giovani autori del “Il Libro nella Gerla” ed ai librai Marco Rimondi, Paola e Mario Bertoni che hanno saputo riconoscere in questo eccezionale lavoro lo spirito dei primi librai, fondatori del Premio Bancarella.
“…Le capacità letterarie della Uchida – con il fondamentale supporto della casa editrice la Hojosha Publishing Co ltd, nelle persone del Presidente MrMyhashita e del direttore editoriale, il compianto Mr. Nishida – hanno saputo descrivere l’importante spaccato della diffusione della cultura italiana rappresentato dalla saga dei librai di Montereggio, trasformando questa storia in un momento di approfondimento e di speranza per tutti i librai e i lettori giapponesi e diventandone, insieme ai 23 autori del “Il Libro della Gerla” gli ambasciatori nel mondo ed un fenomeno editoriale e commerciale”.
La serata si è conclusa con la lettura di un saluto dalla scrittrice Yoko Uchida, non presente per le note ragioni dovute al Covid-19:
“Dal Giappone vi ringrazio di cuore per questo bellissimo riconoscimento la “Gerla d’Oro”.
Sono estremamente onorata.
Voi librai, nostricolleghi, avete regalato non solo a me, ma anche a tutti i lettori e librai giapponesi, un viaggio immaginario fino in Italia, fino a Pontremoli.
Meraviglioso.
Per me quindi, è il riconoscimento più significativo della mia vita che voglio condividere con Montereggio, le sue associazioni, i 23 giovani autori del “Il Libro nella Gerla”, la loro maestra e l’ex dirigente scolastica la Professoressa Maria Grazia Ricci
Ringrazio a nome di tutti quelli che amano la lettura.”
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Di male in peggio: così il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha definito la risposta data dall’assessore all’ambiente in merito all’ennesima ordinanza di divieto dell’uso dell’acqua a Bedizzano.
Se già infatti era preoccupante la frequenza degli intorbidamenti delle fonti che hanno portato a una serie frequente di stop all’uso dell’acqua potabile, il sapere per bocca dell’assessore all’ambiente Sarah Scaletti, che il motivo dell’ultimo divieto è la presenza di batteri nell’acqua e che per questo motivo il gestore del servizio ha dovuto provvedere alla pulizia e alla disinfezione delle sorgenti, dei depositi e delle reti interessate, è addirittura inquietante.
“Oltre al problema in sé, che ci preoccupa, - ha detto Bernardi - vista l’importanza che riveste una buona qualità dell’acqua pubblica, siamo preoccupati per il modo utilizzato per la gestione soprattutto se, come svelato dalla stessa Scaletti , questa volta sono presenti batteri. Un comportamento superficiale e disattento che rischia di minare sempre più la fiducia dei cittadini verso il consumo di un bene primario come l'acqua. In ogni caso è necessario e non più rinviabile una decisa presa di posizione da parte dell’assessore Scaletti per fare in modo che l'ente gestore individui le vere ragioni del disservizio, dichiari, definitivamente, la natura dell’inquinamento e si adoperi fattivamente per risolvere il problema .”
Bernardi ha suggerito la necessità di avere conoscenza pubblica delle analisi dell’acqua sul sito del comune di Carrara e un intervento del sindaco che, a suo parere, si dovrebbe fare parte attiva e non semplice esecutore di ordinanze sulle segnalazioni dell'Asl e degli organi competenti, affinché vengano illustrate le cause tecniche e manutentive o di qualsivoglia natura che causano la non potabilità dell’acqua anche senza che ciò venga sollecitato dall'opposizione. “Non intervenga più l’assessore Scaletti – ha aggiunto Bernardi - a riproporre sempre le solite lagnanze su l’amministrazione precedente, perché ormai sono passati tre anni e le responsabilità se le deve prendere chi governa, non c’ è scampo a ciò. In ultimo per il ruolo politico che rivesto ho il dovere di ricordare ai 5 Stelle che la violazione del principio di precauzione, ripetutamente connessa alla non osservanza del principio di informazione, a favore della popolazione, appare indice di negligenza grave, considerato che solo la conoscenza può consentire di adottare sistemi di prevenzione. Di rilevante importanza sarebbe conoscere infatti quale batterio ha infettato l’acqua e se sia stato predisposta una verifica di come ciò sia potuto accadere . Esigiamo chiarezza in merito quindi vogliamo sapere di quali batteri si tratta, qual è stata la soglia rilevata oltre i limiti di legge e se è stato imposto formalmente, da parte dell’amministrazione 5 Stelle al gestore, di adottare ogni idoneo ed immediato provvedimento, al fine di ripristinare subito il servizio .Se le risposte non fossero convincenti, continuerò ad approfondire la questione, anche coinvolgendo altre istituzioni se necessario, in quanto, a mio avviso, ipotizzabili carenze di manutenzione e costi elevati delle bollette , possono costituire solo ulteriore e valida motivazione per mettersi fattivamente dalla parte dei cittadini di Bedizzano".
Vi. Tes.
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Il consiglio comunale fiume in modalità online, partito oggi a Massa e aperto per tre giorni con la finalità di discutere e votare le osservazioni alle parti ripubblicate del Regolamento urbanistico, ha subito un tentativo di protesta fatto dall’opposizione rappresentata da Pd, 5 stelle e Italia Viva che ha contestato il perdurare della formula del consiglio comunale “a distanza”, anche se da settimane ormai questa misura non è più obbligatoria e tutti i comuni sono tornati a convocare i consigli comunali in presenza.
A riferirlo è stato Bruno Tenerani, coordinatore comunale di FdI Massa che ha aggiunto. “Si trattava di un consiglio comunale convocato in remoto attraverso l'utilizzo dei mezzi tecnologici, nel rispetto del periodo di emergenza. Ancora una volta l'opposizione ha dimostrato di non aver rispetto del consiglio comunale, cercando di bloccarne i lavori e addirittura di rimandarlo. Per anni il PD e il centro sinistra hanno tenuto inostaggio questa città con le loro liti interne che hanno ritardato l'approvazione di un atto fondamentale per la città come il RU e oggi, hanno tentato ancora una volta con una messa in scena di bloccare il regolamento urbanistico. Per fortuna il senso di responsabilità del sindaco Francesco Persiani e di tutta la maggioranza ha permesso di proseguire con i lavori, consapevoli che i cittadini, le categorie economiche e tutta la città attendono da anni un atto fondamentale per le sorti anche economiche del comune. Alla minoranza che grida alla luna ricordiamo come sia ancora in essere il periodo di emergenza proclamato dal governo e come la tutela della salute sia superiore ad ogni polemica pretestuosa portata avanti da una opposizione che, evidentemente, anche sul regolamento si dimostra priva di idee.”.
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“E' la grande novità nel panorama delle prossime elezioni regionali. La lista comune tra Forza Italia ed UDC è un segno di rafforzamento dell'area di centro in nome dei comuni valori del popolarismo europeo, dell'ispirazione cristiana e liberale”.
Con questa motivazione la Direzione Toscana UDC, riunitasi nel sede regionale a Prato, ha approvato la costituzione di una lista unitaria con Forza Italia, che, ne è convinta la dirigenza dello scudo crociato, “renderà ancor più praticabile l'alternativa al centro-sinistra in Toscana, attrarrà elettori moderati nuovi e tradizionali, amplierà l'offerta culturale e politica dentro il centro-destra”.
“Significativo il fatto – si aggiunge nel documento – che il futuro gruppo consiliare in Regione Toscana porterà lo stesso nome della lista (FI -UDC) e sarà garanzia di un lavoro in prospettiva utile e proficuo per tutti i territori della regione”.
“Nei collegi in cui è divisa la Toscana – prosegue il documento – gli elettori troveranno in tale lista unitaria donne e uomini appartenenti all'UDC o riconducibili all'area popolare e democratico-cristiana, segno di un patrimonio politico, amministrativo ed associativo che rappresenta per tutti un patrimonio da valorizzare”.
“Questo primo passo – conclude il documento – rappresenta l'esordio in Toscana di un vero e proprio laboratorio politico, che, in tempi brevi, ci auguriamo porti alla formazione di un soggetto nazionale unitario più ampio ed inclusivo. Soggetto che, partendo dagli attuali partiti aderenti al Partito Popolare Europeo, sia aperto ad altre preziose realtà di ispirazione cristiana e del miglior umanesimo laico e capace di costituire in Italia l'asse portante dell'alternativa alla sinistra ed alla deriva rispetto ai principali valori della nostra tradizione “.
L'UDC Toscana ha annunciato una conferenza stampa per presentare le prossime candidature e alcuni punti programmatici.
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L’assessore all’ambiente Sarah Scaletti risponde al consigliere comunale Massimiliano Bernardi al problema sollevato su Bedizzano.
“Il problema che si registra in questi giorni a Bedizzano, non è il consueto intorbidamento delle fonti, sul quale, come avevo annunciato, l’intervento è stato avviato e portato al completamento dal gestore: adesso la frazione di Bedizzano è dotata di un sistema che le permette di approvvigionarsi, in caso di intorbidamento, da sorgenti diverse da quelle che normalmente alimentano l’acquedotto pubblico della frazione. Questa volta però il problema non è la torbidità ma la presenza di un batterio, per il quale il gestore ha provveduto alla pulizia delle disinfezione delle sorgenti, dei depositi e delle reti interessate” ha spiegato.
Effettuati questi interventi si attende ora l’esito dei nuovi campionamenti dell’azienda sanitaria. “Quanto alle opere realizzate da Gaia su richiesta dell’amministrazione comunale a cui fa riferimento Bernardi, queste sono state eseguite nei tempi che avevamo prospettato ai cittadini ed entrano in funzione laddove si verifichi l’intorbidamento delle fonti, cosa che questa volta non è avvenuta in quanto si tratta di un problema di tipo batterico” prosegue l’assessore.
“Anche questa volta comunque, non appena abbiamo appreso del problema, ci siamo confrontati con il gestore per individuare tutte le soluzioni possibili per contenere i disagi, compresa la disponibilità delle cisterne. Nessuno qui ha mai detto o anche solo pensato che i cittadini dovessero arrangiarsi e il lavoro fatto nei mesi scorsi sul problema dell’intorbidamento lo dimostra” ha concluso Scaletti.
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Un giro di falsi matrimoni finalizzati ad abbreviare le procedure per gli immigrati per ottenere il permesso di soggiorno è stato scoperto a Livorno ma c’è il fondato sospetto che possa essere una procedura diffusa anche in altri comuni. Sul tema è stata fatta un’interrogazione parlamentare dall’onorevole Galeazzo Bignami responsabile nazionale Dipartimento Sicurezza, Legalità e Immigrazione di Fratelli d’Italia che ha trovato il supporto di Lorenzo Baruzzo, coordinamtore comunale FdI e responsabile regionale del dipartimento legalità e immigrazione e di Andrea Romiti, capogruppo di FdI nel comune di Livorno, con delega all’immigrazione.
“E’ un fatto gravissimo – ha detto Baruzzo - occorrono più controlli nella fase di rilascio del permesso di soggiorno.”. Romiti ha aggiunto : “Questo governo deve investire sulle forze dell’ordine, deve aumentare gli organici, i mezzi e migliorare i sistemi di indagine e le banche dati a loro disposizione. Questi episodi criminosi di matrimoni falsi e dichiarazioni mendaci per ottenere permessi di soggiorno, non sono casi isolati”, afferma e continua “in Italia, si legge sulla stampa, che capiti troppo spesso che ci si accorga di matrimoni oppure posti di lavoro totalmente falsi solo in fase successiva al rilascio del permesso. La sinistra parla di accoglienza e integrazione, ma non capisce che se vogliamo raggiungere questi scopi, la prima cosa è avere sul Territorio Nazionale persone oneste che non commettono reati e che hanno il reale diritto di ottenere il permesso di soggiorno”.
L’interrogazione dell’onorevole Bignami, hanno spiegato Baruzzo e Bignami, sarà indirizzata al Ministro degli Interni e metterà in evidenza la carenza di organico delle Forze dell’Ordine deputate ai controlli sulle dichiarazioni degli stranieri per ottenere il permesso di soggiorno e l’insufficienza dei sistemi di indagine non collegati all’anagrafe dei comuni, che permettono troppo spesso a dei criminali di prendersi gioco delle leggi italiane ottenendo un permesso di soggiorno illegittimo.
“Essere coniuge di cittadino italiano – ha continuato Baruzzo - significa poter stare sul territorio nazionale anche quando si sono commessi reati molto gravi, che altrimenti avrebbero portato alla revoca di qualsiasi altra tipologia di permesso di soggiorno. Contrarre falsi matrimoni dà modo a criminali di rimanere nel nostro paese”.
“La sinistra con il suo falso buonismo – hanno concluso Baruzzo e Romiti - mosso da un business per le cooperative, oltre a non fare investimenti adeguati sulle Forze dell’Ordine, ha voluto facilitare l’emissione di permessi di soggiorno con sanatorie e falsi profughi danneggiando non solo gli italiani, ma anche tutti quei cittadini stranieri onesti che ogni giorno lavorano e si sentono equiparati ai tanti che illegittimamente stanno sul nostro territorio nazionale”.
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La frazione di Bedizzano sulle colline carraresi è di nuovo senza acqua potabile, evento che negli ultimi mesi si è ripetuto con preoccupante frequenza. A ricostruire la vicenda recente di questo disservizio è stato il consigliere Massimiliano Bernardi che ha spiegato: “A Gennaio l’assessore all’ambiente Sarah Scaletti ci ha raccontato di aver ottenuto la disponibilità del gestore ad anticipare una serie di interventi che dovevano partire a breve, ma, forse per colpa del Covi-19, dopo sette mesi, la soluzione per l’ottimizzazione della gestione dell’acqua che sgorga dalle quattro sorgenti vicine al paese di Bedizzano, pare sia rimasta al palo. L’assessore Scaletti, all’epoca, sosteneva a parole di avere trovato più di una soluzione, invece nei fatti siamo all’ennesima ordinanza del sindaco : acqua non potabile. Una delle soluzioni propagandata dall’Assessore contemplava un sistema che permettesse di portare a Bedizzano l’acqua della sorgente «Ratto», delle Canalie, opzione che sarebbe scattata per evitare la sospensione dell’acqua, ma come si è visto non è andata a buon fine. L’assessore aveva fatto anche un sopralluogo nel paese insieme ad alcuni funzionari del settore e ai tecnici di Gaia spa, per poi meschinamente replicare alle mie critiche politiche accusandomi di aver strumentalizzato la cosa per avere visibilità.” Bernardi ha ricordato tuttavia che le criticità e i disagi erano iniziati a diventare frequenti dal 2017, quando fu emessa una ordinanza di divieto di uso dell’acqua e sono “esplosi” nel 2019, con ben quattro ordinanze, dopodiché ieri di nuovo tutti all'asciutto.
“Credo non sia insolente chiedere a qualcuno dei 5 Stelle se i tecnici dell’ufficio Ambiente e dell’ente gestore , su richiesta della Scaletti, abbiano predisposto un progetto e a che punto è l' iter di pianificazione delle azioni intraprese per risolvere il problema. – ha continuato Bernardi - Sarebbe opportuno a questo punto, invece di offendere e tramare alle spalle , prassi ormai consolidata da parte di tutti gli assessori pentastellati, perché di fatto non hanno argomenti per rispondere, incominciare a fare una politica più trasparente e responsabile, in special modo riguardo i cittadini di Bedizzano che hanno diritto di conoscere i tempi certi di risoluzione del problema.”
Bernardi ha concluso ribadendo che il sindaco Francesco De Pasquale e la sua amministrazione, a fronte del grande disagio subito per l' acqua non potabile, non hanno proferito parole di scusa verso gli abitanti di Bedizzano. “Sul sito istituzionale del sindaco - ha chiosato Bernardi - appare solo un asettico e sterile comunicato : <A seguito dell'ordinanza che vieta l'utilizzo dell'acqua del pubblico acquedotto a Bedizzano, il gestore sta predisponendo punti di distribuzione di acqua potabile in Piazza della Costituzione e al Campo Sportivo della frazione >. Vale a dire: arrangiatevi.”.
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L’interrogazione, già presentata dal gruppo consigliare Insieme per Carrara, composto dai consiglieri Andrea Vannucci, Gianenrico Spediacci e Dante Benedeini, il 29 giugno, e discussa nell’ultimo consiglio comunale del 23 luglio, aveva come oggetto la situazione della scuola Saffi e domandava chi avesse effettuato i lavori di completamento della facciata di lato via Solferino ma l’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi ha deciso di non rispondere riservandosi di farlo per iscritto. Una mancanza di risposta immediata che si somma a risposte sbagliate e imbarazzate date sullo stesso argomento anche in passato da questa amministrazione quando l’opposizione aveva rilevato che i lavori alla Saffi erano stati effettuati illegalmente da una ditta non abilitata e senza il previsto parere della Sovrintendenza, e che per questo, erano stati bloccati e che ha portato il gruppo Insieme per Carrara a fare delle considerazioni generali sulla gestione del settore lavori pubblici: “ Ci domandiamo come sia possibile che un amministratore non sappia se ha fatto completare i lavori alla ditta non autorizzata o ne abbia scelto un’altra e con quale procedura. – hanno detto da Insieme per Carrara - Per giunta neppure si è saputo rispondere alla domanda di chi avesse pagato la spesa dei ponteggi rimasti inoperosi per mesi.”
Da qui la definizione data dal gruppo Insieme per Carrara di consigli comunali che sfiorano il paradosso. Risposte confuse, secondo Insieme per Carrara, anche in merito alle misure prese dall’amministrazione dopo il grave incidente di una ragazza caduta per causa di radici di pini emerse dall’asfalto. “ Sollecitati a chiarire per quale motivo l’amministrazione avesse deciso , a seguito del grave incidente, di transennare mezza Marina, mettendo in crisi tutti i residenti e i commercianti, sebbene il pericolo fosse stato ripetutamente segnalato in passato e non si fosse fatto nulla per due anni, gli amministratori in visibile imbarazzo, non hanno saputo spiegare né cosa stanno facendo, né cosa hanno intenzione di fare. Naturalmente hanno provato a scaricare la responsabilità su “quelli di prima”, dimenticando che quando hanno ricevuto le chiavi della città in quella zona il manto stradale era ancora in buone condizioni. Per giunta quando sono stati richiamati a considerare quanto fosse pericolosa e brutta la recinzione fatta di plastica e tondini di ferro, sono caduti dalle nuvole dicendo che avrebbero mandato i vigili a controllare.”. Inquietante la domanda sollevata dal gruppo Insieme per Carrara.
“E’ possibile avere degli amministratori che non sanno a chi affidano i lavori di manutenzione delle scuole e che di fronte alla realizzazione di un intervento di chiusura di strade, fatto in fretta e furia, per rimediare ad una colpevole inerzia, neppure siano andati a vedere che è stata installata una recinzione pericolosamente bassa sostenuta da tondini di ferro che in alcuni casi non hanno neppure il tappo di protezione ?”.
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